Il Dominio Divino, la sola speranza di tutto il genere umano
1. Che cosa si deve dire riguardo a ciò che il dominio umano ha dato finora a tutto il genere umano, e che dire in quanto a basare la speranza per il futuro sui risultati della teoria dell’evoluzione?
CHE cosa può dare “il dominio divino” a tutto il genere umano che il dominio umano non abbia già dato alla razza umana? Ciò che la norma umana ha dato finora a tutto il genere umano non è stato per certo “divino”, come spesso chiamiamo qualche cosa che è “superlativamente eccellente”. A giudicare dal modo in cui le cose si fanno in questo mondo, la norma umana promette di non darci niente di meglio di ciò che ci è già stato dato finora. E questo è lungi dall’essere pienamente soddisfacente. In realtà è una grande delusione. In tutti i secoli e i millenni passati, il genere umano ha constatato che tutto ciò che essa può darci in quanto al potere governativo è il dominio umano. Poiché il genere umano è imperfetto, è stato un dominio umano imperfetto. La teoria estesamente sostenuta dell’evoluzione dell’uomo non ci fornisce nessuna base per sperare che gli uomini si evolvano, nella nostra generazione o nelle centinaia di milioni di anni avvenire, in dèi, mediante improvvise “mutazioni” di una specie sorprendente e benefica. La speranza di sollievo dall’attuale afflizione mondiale non si può basare sul dominio umano.
2. (a) Cosa è stato spiegato che sia la speranza, e di che specie sarebbe una speranza per tutto il genere umano? (b) In che modo sono considerate le Nazioni Unite come speranza del mondo, e che avverrebbe se fossero ridotte all’inattività?
2 Effettivamente l’intero mondo del genere umano è stato lasciato senza speranza. Si è spiegato che la speranza è “l’aspettazione di qualche cosa di desiderato”, o “il desiderio accompagnato dall’aspettazione che sia appagato”. Si può anche ritenere che la speranza sia “una persona o una cosa su cui si accentrano le aspettazioni”. Noi tutti abbiamo piccole speranze e timori individuali, ma non sarebbe meraviglioso se ci fosse una speranza che potrebbe essere condivisa da tutto il genere umano, indipendentemente da razza, colore, nazionalità o condizione sociale? Sarebbe davvero meraviglioso, poiché non sarebbe nulla di egoistico, nazionalistico, razziale, ma appagherebbe i comuni desideri e le necessità di tutto il genere umano. Le Nazioni Unite come organizzazione per la pace e la sicurezza del mondo, dopo quasi trent’anni di attività, non sono state tale speranza o non sono state in grado di provvederla. L’aggiunta ad esse di altre nazioni come membri non farà del suo fallimento un successo. In proporzioni mondiali, le Nazioni Unite sono state la cosa più grande che il genere umano sia stato in grado di offrire per le urgenti necessità umane. Molti si domandano: Se le Nazioni Unite fossero forzatamente ridotte all’inattività come vi fu ridotta la precedente Lega delle Nazioni, che altro ci sarebbe da offrire per il genere umano?
3. Quale brama hanno molte persone le cui speranze basate sugli uomini sono svanite?
3 Non c’è dubbio in proposito: il genere umano è perplesso! Cresce il numero delle persone riflessive che sinceramente ammettono che il dominio umano ha fallito. Le loro speranze basate sull’uomo sono svanite. La cosa più triste al riguardo è che non hanno nessun’altra speranza con cui confortare se stesse e altri. Tutto ciò che ora hanno è il vivo desiderio di qualche cosa, la brama di qualche cosa che non ha nella loro mente nessuna definita forma o netto contorno, senza alcuna idea di come o da dove questo qualche cosa di soddisfacente debba venire o possa aspettarsi.
4. Come le condizioni del mondo hanno influito sulle speranze di alcuni, ed essi son dunque diversi da quali marinai?
4 Comunque, benché le condizioni del mondo già disperate che vanno peggiorando di continuo abbiano soffocato le speranze di innumerevoli persone, queste stesse condizioni hanno impartito nuovo vigore alle accresciute speranze di altri. Essi non sono come i marinai che vanno in mare su navi e che sono sorpresi da una terribile tempesta, riguardo ai quali l’antico scrittore lirico dice: “Barcollano avanti e indietro, e traballano come un uomo ubriaco, e sono perplessi”. — Salmo 107:23-27, Authorized Version.
5. (a) Quale saggio consiglio del salmista seguono queste persone eccezionali? (b) Contrariamente a quali teorie, e oltre il dominio umano, che cosa c’è a cui guardare?
5 Chi sono queste eccezionali persone, le cui speranze divengono sempre più brillanti mentre l’afflizione del mondo continua e peggiora? Che cosa hanno che gli altri non possiedono? Questi son quelli che seguono il saggio consiglio dell’antico scrittore lirico che disse: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene nessuna salvezza. Il suo spirito se ne esce, egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Salmo 146:3, 4) Quell’antico scrittore ci consigliò di non riporre le nostre speranze nel dominio umano, e quelli che oggi seguono tale consiglio guardano dunque oltre il dominio umano. Ma in quale altro luogo bisogna guardare? Quelli che sostengono la teoria dell’evoluzione umana e quelli che seguono la filosofica teoria del materialismo dicono che non ci sia nient’altro a cui guardare se non le cose materiali come gli uomini. Ecco perché si trovano senza speranza e infine diverranno disperati. Le loro teorie sono non solo insoddisfacenti ma anche non convincenti, poiché sono irragionevoli e contrarie ai fatti della storia. Ma c’è in realtà qualche cosa oltre il dominio umano a cui guardare. Che cos’è? Il dominio divino! A ciò guardano oggi le persone che hanno speranza!
L’OGGETTO SU CUI ACCENTRARE LE NOSTRE SPERANZE
6. Che cosa ci addita in Salmo 146:5-10 l’antico scrittore?
6 Questo è ciò che l’antico scrittore lirico ci addita. Parlando in base alla sua propria esperienza e in base alla sua propria osservazione, egli continua dicendo: “Felice è colui che ha l’Iddio di Giacobbe per suo aiuto, la cui speranza è in Geova suo Dio, Fattore del cielo e della terra, del mare e di tutto ciò che è in essi, Colui che osserva la verità a tempo indefinito, Colui che esegue il giudizio per i defraudati, Colui che dà pane agli affamati. Geova libera quelli che sono legati. Geova apre gli occhi dei ciechi; Geova alza quelli che si chinano; Geova ama i giusti. Geova guarda i residenti forestieri; dà sollievo al ragazzo senza padre e alla vedova, ma rende torta la via dei malvagi. Geova regnerà a tempo indefinito”. — Salmo 146:5-10.
7. Chi, dunque, ha oggi bisogno di questo governante divino, e com’è notevole il suo nome?
7 A causa del dominio umano e delle sue manchevolezze e incapacità, siete voi uno dei “defraudati”, o degli “affamati”? Siete uno di “quelli che sono legati”, o dei “ciechi”, o di “quelli che si chinano”? Siete un ‘residente forestiero’, o un “ragazzo senza padre”, o una “vedova”? Quindi questo Re menzionato e nominato dall’antico scrittore lirico è Colui al quale guardare. Il suo dominio è un dominio divino, poiché egli quale Governante è Dio. Non è un Dio senza nome la cui identità personale si perda fra tutte le centinaia di milioni di dèi che sono adorati in India e nel resto della terra abitata. È un Dio a cui non fu imposto nome dagli uomini, ma è un Dio che si diede il proprio nome, un nome mediante cui non è chiamato nessun altro dio in cielo o sulla terra. L’ispirato scrittore lirico menziona il nome divino sette volte, ed esso è Geova.
8. (a) La persona è felice se ripone la sua speranza in chi, e come Lo chiama Romani 15:33? (b) Affinché persone di ogni specie avessero questa speranza divinamente garantita, che cosa fece scrivere?
8 Le persone che sono state erratamente informate e hanno pregiudizi possono cercar di scoraggiarvi per non farvi avere nulla a che fare con questo Dio, Geova. Ma vi attende la felicità, anche in questi tempi tetri, se riponete in Lui la vostra speranza. L’antico scrittore lirico disse: “Felice è colui . . . la cui speranza è in Geova suo Dio”. (Salmo 146:5) Diciannove secoli fa un uomo la cui speranza era in Geova Lo chiamò “l’Iddio della speranza” o “l’Iddio che dà speranza”. (Romani 15:13) Egli è il solo che ci può dare una speranza che tutto il genere umano potrà condividere, poiché è il Creatore della razza umana. Solo in Lui è la speranza di tutto il genere umano. Il dominio divino che Egli provvede è la speranza di tutto il genere umano. Se non lo provvedesse non ci sarebbe per tutto il genere umano nessun’altra speranza. Affinché persone di ogni razza, tribù, nazione e lingua avessero questa speranza divinamente garantita Egli fece scrivere il sacro Libro ispirato, la Sacra Bibbia. Per mezzo di questo meraviglioso Libro, che è scritto nel nome di Dio, potete imparare tutto intorno a questa sicura speranza.
9. (a) Avendo visto che il genere umano aveva bisogno di una speranza, che specie di speranza Dio diede loro? (b) Quale preghiera fu espressa in Romani 15:13, per quelli che condividevano questa speranza?
9 Questo Essere Divino, Geova, vide molto tempo fa che il genere umano aveva bisogno di una speranza e gliene pose una dinanzi. Questa speranza che Egli dà ha il potere di sostenerci nei tempi più difficoltosi e di salvarci attraverso essi finché non si avveri la gioiosa speranza. Per questo, millenovecento anni fa, a quelli che condividevano questa speranza fu scritto: “Poiché siamo stati salvati in questa speranza; ma la speranza che si vede non è speranza, poiché quando un uomo vede una cosa, la spera egli? Ma se speriamo in ciò che non vediamo, continuiamo ad aspettarlo con perseveranza”. (Romani 8:24, 25) Questa speranza data divinamente dovrebbe riempirci di gioia e mantenerci tranquilli in mezzo ai turbamenti del mondo, onde la nostra speranza trabocchi e si esprima ad altri nella loro disperata condizione. Ecco perché fu fatta la preghiera a favore di quelli che condividevano questa speranza: “L’Iddio che dà speranza vi empia di ogni gioia e pace mediante il vostro credere, affinché abbondiate nella speranza col potere dello spirito santo”. — Romani 15:13.
10. Chi sarà da Dio stritolato fra breve sotto i piedi di quelli che condividono questa speranza, e che cosa ne risulterà per il cielo e la terra?
10 Dobbiamo nutrire questa speranza in mezzo a un mondo che si dà sempre più a ciò che è male, sotto l’invisibile influenza del non veduto “iddio di questo sistema di cose”, Satana il Diavolo. Ma la liberazione da questa crescente malvagità si appressa rapidamente, sì, è ora vicina. Questa è la ragione per cui l’ispirato scrittore, rivolgendosi nel primo secolo della nostra Èra Volgare a quelli che condividevano la speranza divina, scrisse loro: “Voglio che siate saggi in quanto a ciò che è bene, e innocenti in quanto a ciò che è male. Da parte sua, l’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. (Romani 16:19, 20) L’antica parola ebraica Satana significa “Colui che oppone resistenza; Avversario”, e qui si riferisce al principale Oppositore che fa resistenza a Dio, colui che cominciò a opporre resistenza a Dio e che conduce tutte le altre creature in cielo e sulla terra nella resistenza a Dio e ai suoi buoni propositi. Dio è più potente di questo Satana. Quindi Dio stritolerà questo Satana, ma sarà sotto i piedi di queste persone che condividono la speranza che questo Satana sarà stritolato. Questa specie di linguaggio paragona Satana a qualche cosa che si può stritolare sotto i piedi, non a uno scorpione, ma a un serpente. Quale pace universale ci sarà dopo questo stritolamento di Satana!
11. Parlando così dello stritolamento di Satana, a che cosa si riferiva l’ispirato scrittore che era narrato in Genesi, e lì di chi parlava realmente Dio?
11 Come possiamo però esser sicuri che questo stritolamento di Satana avverrà come se fosse un serpente? Perché qui lo scrittore di quella lettera indirizzata a quelli che in Roma, Italia, nutrivano speranza si riferiva con il suo linguaggio figurato al primo libro delle Sacre Scritture, o a Genesi. Nella sua intera lettera egli si riferisce parecchie volte al libro di Genesi. (Romani 4:3, 9, 11, 17, 18, 22; 9:7, 9, 12) E qui lo scrittore si riferiva a Genesi 3:14, 15, dove sembra che Dio si rivolga a un serpente della terra ma in realtà parla al grande Oppositore che faceva resistenza servendosi di quel serpente. Qui leggiamo: “E Geova diceva al serpente: ‘Perché hai fatto questo, sei il maledetto fra tutti gli animali domestici e fra tutte le bestie selvagge del campo. Striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa e tu gli ferirai il calcagno’”. Più di quattromila anni dopo l’ispirato scrittore, il cristiano apostolo Paolo, parla di quel primo raggio di speranza.
12. (a) Quanto tempo è passato da che fu pronunciata quella sentenza di distruzione su Satana? (b) Perché tutti moriamo e la terra viene rovinata?
12 Oggi siamo di oltre diciannove secoli più vicini all’adempimento di quella promessa che ispira la speranza secondo cui Geova Dio stritolerà il reale Serpente, Satana il Diavolo, sotto i piedi del Seme il cui calcagno il Serpente Satana ferì con la morte e anche sotto i piedi dei fedeli seguaci di quel Seme ferito. Ciò significa che son passati quasi seimila anni da che Dio figurativamente pronunciò la sentenza di distruzione sul primo Oppositore che fece resistenza, Satana, per aver sviato il primo uomo e la prima donna, da cui noi tutti siamo discesi, inducendoli a resistere a Geova Dio. La partecipazione a quella satanica resistenza recò la morte all’intera famiglia umana. Significò anche l’espulsione dei nostri primogenitori umani dal Paradiso di Delizie, il Giardino di Eden, e l’esclusione di tutti noi da quella dimora paradisiaca in cui i nostri primogenitori umani erano stati creati nella perfezione. (Genesi da 2:7 a 3:24) C’è forse da meravigliarci se oggi, nonostante tutti i progressi della scienza medica, noi tutti moriamo e se, nonostante tutti i nostri migliorati metodi agricoli, la terra è così inquinata e rovinata da essere inadatta alla vita quale nostra dimora?
COLUI SOTTO I PIEDI DEL QUALE AVVIENE LO STRITOLAMENTO
13. Chi fu il solo che nacque su questa terra sfuggendo alla condanna di morte derivante da Adamo ed Eva, e come si fece avvenire questo?
13 Nessuno di noi è stato in grado di sfuggire all’eredità della morte che opera nel nostro corpo. Ciò è da attribuire al fatto che siamo tutti discesi dai nostri genitori che, sottraendosi al dominio divino nella terrestre dimora paradisiaca, fecero resistenza a Dio per andare a porsi sotto il dominio del principale Oppositore che faceva resistenza a Dio, cioè Satana il Diavolo. (Romani 5:12) Un solo uomo nacque su questa terra sfuggendo all’eredità della condanna a morte derivante dal primo uomo e dalla prima donna, i peccatori Adamo ed Eva, e questo fu l’uomo chiamato Gesù Cristo. Come avvenne questa cosa umanamente impossibile? Avvenne perché Gesù non ebbe un padre o datore di vita umano. La cellula uovo nel corpo della sua madre umana Maria non fu fecondata da un marito umano. Fu Dio Onnipotente dal cielo a infondere vita nella cellula uovo di Maria e a farla crescere fino a formare una creatura umana perfetta. Non fu una vita nuova quella che l’Onnipotente impartì a quella cellula uovo umana. Piuttosto, egli trasferì la forza vitale del suo Figlio celeste noto come La Parola nella cellula uovo della vergine e la fece cominciare a crescere.
14. (a) Chi informò Maria della miracolosa nascita avvenire? (b) Quale testimonianza c’è del fatto che Gesù nacque senza peccato?
14 Mediante il suo angelo Gabriele egli informò prima la vergine giudea Maria di quest’opera miracolosa e le disse che avrebbe dovuto chiamare il proprio figlio, che sarebbe stato un maschio, con il nome di Gesù. (Luca 1:26-38) Così l’uomo che Maria in seguito sposò non fu il vero padre di suo figlio Gesù. (Matteo 1:18-25) Pertanto, come le Sacre Scritture ci informano, Gesù nacque “incontaminato, separato dai peccatori”. (Ebrei 7:26) Quando fu un uomo maturo, egli poté dire ai suoi critici giudei: “Chi di voi mi condanna di peccato?” — Giovanni 8:46.
15. (a) Perché Satana fece di Gesù il principale bersaglio del suo attacco? (b) A quale timore non cedette Gesù, e di che specie di morte egli morì?
15 Il grande Oppositore che faceva resistenza, Satana il Diavolo, fece di questo Gesù Cristo il bersaglio dei suoi attacchi. Perché? Perché comprendeva che questo Figlio di Dio era il principale Agente di Dio che avrebbe ferito la testa del serpente o che avrebbe ‘stritolato Satana sotto i piedi’. Proprio com’era stato predetto in Genesi 3:15, Satana era in inimicizia con questo promesso Seme, Gesù Cristo, e si disponeva a ferirgli il “calcagno”. Ma riscontrò che non era in grado di spaventare Gesù affinché si assoggettasse alla schiavitù di Satana mediante minacce di morte, di morte violenta. Gesù non cedette al “timore della morte” per mano degli agenti terreni di Satana ma mantenne la sua inimicizia con Satana il Serpente e i suoi agenti o “seme”. Gesù temeva solo Geova Dio. Per questa ragione non si compromise con Satana il Serpente e non evitò per timore la morte violenta per mano del “seme” del grande Serpente. Satana non poté indurre Gesù a indietreggiare nemmeno dinanzi alla morte come un vile criminale su un palo di esecuzione. Le accuse per cui Gesù fu messo a morte erano false. Egli morì con coscienza pura di una morte di sacrificio a favore delle creature di carne e sangue che erano in schiavitù a Satana il Diavolo.
16. Facendo mettere a morte Gesù con false accuse, come Satana sconfisse se stesso, secondo Ebrei 2:14, 15?
16 Facendo mettere a morte Gesù con false accuse, Satana il grande Serpente non fece altro che sconfiggere se stesso. Solo provvide la massima ragione perché fosse egli stesso ridotto a nulla, spazzato via dall’esistenza. Questo è il pensiero delle ispirate parole scritte riguardo a Gesù quale uomo di carne e sangue: “Perciò, siccome i ‘fanciullini’ sono partecipi del sangue e della carne, egli pure partecipò similmente delle stesse cose, affinché mediante la sua morte riducesse a nulla colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo; e affinché emancipasse tutti quelli che per timore della morte erano per tutta la vita sottoposti a schiavitù”. — Ebrei 2:14, 15.
17. (a) Come Dio non si fece privare del suo principale rivendicatore mediante la morte? (b) In che modo Gesù fu quindi reso più forte del grande Serpente, Satana?
17 “Mediante la sua morte” in maniera innocente Gesù Cristo, mostrò che era inflessibilmente in inimicizia con Satana il grande Serpente fino alla stessa morte. Egli rivendicò inoltre il dominio divino del suo celeste Padre Geova Dio come Colui al quale tutte le creature in cielo e sulla terra, dalla più alta alla più bassa, dovrebbero essere assolutamente soggette. L’Onnipotente, Altissimo Dio avrebbe lasciato il suo principale rivendicatore nei legami della morte e così si sarebbe forse privato di ogni ulteriore impiego di questo fedele? Non secondo ciò che Geova Dio aveva predetto quando aveva parlato al serpente nel Giardino di Eden. Egli aveva predetto che la ferita del Seme della “donna” sarebbe stata semplicemente una ferita al calcagno, non simile a una ferita alla testa o a uno stritolamento della testa. Dio Onnipotente sanò dunque la ferita destando Gesù Cristo dai morti il terzo giorno, il 16 Nisan dell’anno 33 E.V. Dio riconobbe che il suo Figlio Gesù Cristo aveva sacrificato la sua perfetta umanità come un’offerta per il peccato a favore di tutto il genere umano, e Dio non lo destò quindi di nuovo alla vita come un uomo perfetto di sangue e carne. Piuttosto, Dio lo ridonò al reame celeste da cui la sua vita preumana era stata trasferita al seno della vergine giudea. Dio fece questo risuscitando il suo Figlio Gesù Cristo come gloriosa creatura spirituale, rivestita d’immortalità (non soggetta alla morte) e con la “natura divina”. (1 Pietro 3:18; 1 Corinti 15:42-54; 2 Pietro 1:4) Questa specie di risurrezione rese il glorificato Gesù Cristo assai più forte del grande Serpente Satana e lo mise in una potente posizione da cui potrà ‘ridurre a nulla colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo’. — Ebrei 2:14.
EMANCIPAZIONE!
18. (a) Secondo Ebrei 2:15, che cosa deve aspettarsi tutto il genere umano dalla guarigione della ferita al calcagno del promesso Seme? (b) Benché abbiano liberato le loro popolazioni schiave, dalla schiavitù a chi i governanti umani non hanno potuto liberare il genere umano?
18 Che cosa deve aspettarsi tutto il genere umano da questa guarigione della ferita che il grande Serpente Satana il Diavolo inflisse al “calcagno” del promesso Seme di Dio? Qualche cosa che tutto il genere umano ha desiderato per migliaia d’anni? Sì: l’Emancipazione! Sì, la libertà dalla schiavitù per tutto il genere umano! Il dichiarato proposito del promesso Seme nel gustare la morte quale uomo di sangue e carne fu non solo di eliminare il Diavolo che minacciava il genere umano di morte se non gli diveniva schiavo, ma anche ‘di emancipare tutti quelli che per timore della morte erano per tutta la vita sottoposti a schiavitù’. (Ebrei 2:15) È noto che alcuni governanti politici terreni han liberato la popolazione schiava delle loro nazioni dalla schiavitù agli schiavisti umani, ma nessuno di essi ha potuto emancipare il proprio popolo o tutto il genere umano dalla schiavitù in massa del genere umano al grande Serpente Satana il Diavolo. Questo non è nulla da deridere, con l’idea che non ci sia nulla di simile a un Diavolo ma che il Diavolo sia solo un mito. Questo Diavolo vecchio di seimila anni è abbastanza astuto da ingannare le persone che oggi sono dotate di sapienza mondana facendo pensare loro che egli non esista!
19. Perché tutto il genere umano non ha avuto prima d’ora l’emancipazione, ma che cosa indica che questa è adesso vicina?
19 Probabilmente oggi molti diranno: ‘Se c’è un Diavolo e se Gesù Cristo morì diciannove secoli fa per emanciparci dalla schiavitù a quel Diavolo, perché mai tutto il genere umano non ha avuto tutta questa emancipazione prima d’ora? Perché tutto il genere umano non si sente oggi emancipato, ma, invece, ci troviamo schiavi a un sistema di cose il cui stato diviene di anno in anno peggiore?’ La ragione è che, come la Sacra Bibbia indica, non è ancora venuto il tempo in cui il promesso Seme di Dio ‘ferirà la testa del Serpente’, o ‘ridurrà a nulla’ Satana il Diavolo. Comunque, quel tempo desiderabile è ora molto vicino. Se, allora nel primo secolo, il cristiano apostolo Paolo poté scrivere ai conservi cristiani di Roma: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”, questo dev’essere oggi molto vicino, dopo diciannove secoli. (Romani 16:20) Non solo il lungo periodo di tempo passato lo fa pensare, ma la continua “angoscia delle nazioni” della terra dall’anno 1914 E.V. pure lo addita. (Luca 21:25) Perciò l’aspettazione di quelli che hanno la speranza data da Dio diviene sempre più grande.
20. (a) Onde siano convinti, si è dovuto concedere il tempo di provare che cosa? (b) Siccome si avvicina la fine di questo tempo concesso, che scelta devono tutti fare?
20 Prima che i miliardi di persone che ancora credono nel dominio umano siano mai convinte, si deve pienamente concedere loro il tempo di dimostrare che il dominio umano sia (secondo la loro pretesa) la soluzione, che possa trovare da sé la via d’uscita dando prova di emancipare tutto il genere umano. Questo tempo concesso non è ancora del tutto finito. In vista di questa fine che si approssima, è giunto il tempo che le persone facciano la loro scelta di ciò che vogliono, dal principio alla fine e in ogni tempo il dominio umano, o l’Emancipatore da Dio stabilito. Alla fine del tempo concesso ciascuno sarà ricompensato secondo la propria scelta. Quindi il Divino Governante emanciperà solo quelli che avranno riposto la loro speranza nel celeste Emancipatore da Dio provveduto. Prima di allora il promesso Seme, Gesù Cristo, non porterà l’emancipazione da lungo tempo attesa.
21, 22. (a) Che cosa sapeva Gesù come uomo sulla terra riguardo al tempo del Regno, e perché si battezzò all’età di trent’anni? (b) Satana tentò Gesù a vivere quale specie di vita, e quale fu l’ultima tentazione che gli presentò?
21 Nel primo secolo della nostra Èra Volgare, quando Gesù Cristo partecipò del sangue e della carne sulla terra come uomo perfetto, sapeva che allora non era il tempo dell’emancipazione di tutto il genere umano per mezzo di un suo proprio governo. Egli aveva trent’anni quando decise di seguire secondo la volontà di Dio un corso di sacrificio e simboleggiò la presentazione di se stesso per il sacrificio con il battesimo nel fiume Giordano. (Ebrei 10:1-5; Matteo 3:13-17) Dopo quel battesimo andò da solo nel deserto della Giudea a digiunare e a studiare la questione per quaranta giorni. Alla fine di quel tempo era pienamente risoluto ad adempiere la condotta di sacrificio divinamente indicata, anche fino alla morte. Il quarantesimo e ultimo giorno di digiuno nel deserto egli riscontrò di non esser solo. Qualcuno andò da lui, qualcuno lo tentò perché abbandonasse la via del proprio sacrificio. Quel Tentatore era Satana il Diavolo. Cercò di tentare Gesù onde vivesse una vita di soddisfazione e gloria e potere egoistici come uomo di sangue e carne. La terza e ultima tentazione fu quella culminante. Ecco il racconto di quella ambiziosa tentazione come fu riferita da un personale discepolo di Gesù Cristo, cioè Matteo (4:1-9):
22 “Di nuovo il Diavolo lo condusse su un monte insolitamente alto, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: ‘Ti darò tutte queste cose se ti prostri e mi fai un atto di adorazione’”.
23. In che modo Gesù differì dai moderni governanti umani circa la loro veduta del potere di Satana, e quale pretesa di Satana non fu negata da Gesù?
23 Gesù non respinse la questione dicendo: ‘Non c’è nessun Diavolo. Come potrebbe dunque darmi “tutti i regni del mondo e la loro gloria” se gli facessi un semplice atto di adorazione? Come potrei mai adorare ciò che non esiste?’ Gesù non fu come i nazionalistici governanti umani d’oggi che si risentono all’idea e perfino perseguitano l’insegnamento che “tutti i regni del mondo” sono nelle mani del Tentatore, Satana il Diavolo. Egli non negò che il Diavolo esisteva e che il Diavolo era l’invisibile persona che controllava “tutti i regni del mondo”. Non negò che il Diavolo poteva giustamente dirgli riguardo ai “regni del mondo”: “Ti darò tutta questa autorità e la loro gloria, perché mi è stata consegnata e la do a chi desidero. Se perciò fai un atto di adorazione dinanzi a me, sarà tutta tua”. (Luca 4:5-7) Qui fu presentata a Gesù una vera tentazione e da una persona reale che dichiarava i fatti del caso. Quanto significato ebbe la scelta di Gesù per lo schiavo genere umano!
24. (a) Quale specie di dominio il Diavolo offriva a Gesù? (b) Qual era qui la contesa, e quale scelta si sarebbe qui potuta fare?
24 Il grande Serpente, Satana il Diavolo, non cercava qui di ferire il calcagno del promesso Seme di Dio. Offriva a Gesù qualche cosa che in apparenza avrebbe significato evitare una morte violenta per opera di “colui che ha i mezzi di causare la morte, cioè il Diavolo”. Offriva a Gesù quale uomo il dominio del mondo, il dominio su “tutti i regni del mondo”, il dominio umano su tutta la terra. Sì, ma “il dominio umano” quale adoratore del Diavolo e sotto il controllo del Diavolo, una sovrumana persona spirituale. La grande scelta era qui fra i domini. C’era la contesa: Il dominio! Il dominio umano o il dominio divino? Il dominio umano come dono del Diavolo e in sottomissione al Diavolo, o il dominio per mano dell’Essere Divino e in sottomissione a Lui? Se Gesù avesse scelto per sé il dominio umano come un politicante del mondo, quale speranza avrebbe lasciato questo allo schiavo genere umano?
LA CRISTIANITÀ, UN ESEMPIO DI SCELTA SBAGLIATA
25. (a) Dove abbiamo oggi un esempio di ciò che sarebbe accaduto se Gesù avesse accettato l’offerta del Diavolo? (b) Diedero Gesù e i suoi apostoli inizio alla cristianità, o ne fu il principio la nazione giudaica?
25 Non siamo lasciati a immaginarlo! Abbiamo un effettivo esempio storico di ciò che avrebbe significato. Dove? Certo, proprio qui nella cristianità. In che modo? Ecco, la cristianità pretende d’essere sulla terra il reame in cui si pratica il cristianesimo. Molte nazioni e i loro governi pretendono d’esser cristiani. La cristianità non ebbe inizio con Gesù Cristo e i suoi dodici apostoli. La stessa nazione terrena di Gesù, la nazione giudaica, non divenne il principio della cristianità. La nazione giudaica come corpo politico morì nell’anno 70 E.V., combattendo lì in Gerusalemme non per Gesù il Messia come Re, ma per il giudaismo e la sua propria indipendenza politica dalla Roma imperiale. Tre anni dopo la distruzione di Gerusalemme, le legioni romane catturarono l’ultima roccaforte giudaica, la fortezza di Masada, nell’anno 73 E.V. Fino a questo giorno i Giudei naturali ortodossi in tutto il mondo non fanno parte della cristianità, sebbene cooperino con la cristianità.
26. Quando incominciò la cristianità, e come, e con quale specie di professanti cristiani?
26 Quasi tre secoli dopo la tentazione di Gesù Cristo nel deserto della Giudea, la cristianità venne all’esistenza. Ciò avvenne ai giorni dell’imperatore romano Costantino il Grande, che fu battezzato come professante del cristianesimo poco prima della sua morte, nell’anno 337 E.V. Ma egli aveva asserito d’essersi convertito al cristianesimo anni prima, nell’anno 312 E.V. In quel tempo ciò che si chiamava cristianesimo si era tanto allontanato dagli insegnamenti di Gesù Cristo e dei suoi apostoli che c’erano cosiddetti cristiani con armature militari i quali combattevano per questo generale e politicante pagano Costantino. Oltre a ciò, c’erano nelle chiese vescovi che in quel giorno insegnavano la dottrina pagana della Trinità, un Dio trino composto di “Dio il Padre e Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo”. I vescovi disputavano accanitamente sulla questione se Dio era il solo Dio, Geova, delle Scritture Ebraiche, o un cosiddetto “Dio in tre persone” con tutte le “persone” coeguali e coeterne. Costantino cercò di porre fine alle dispute.
27. (a) Quale specie di religione cercò di creare Costantino, e che cosa offrì egli ai vescovi delle chiese? (b) Chi si nascondeva dietro questa offerta fatta ai vescovi, Cristo o Satana?
27 In qualità di Pontefice Massimo pagano, Costantino cercò di guadagnare tutti i vescovi delle chiese. Egli cercò di creare una religione fusa, una religione in cui vi fosse una “unione delle fedi”, combinando il paganesimo con il cristianesimo. Agendo in qualità di Pontefice Massimo e quindi come capo dell’Impero Romano, offrì ai vescovi posizioni di potere, preminenza e ricchezza presso il governo romano quali funzionari della religione di Stato romana. Qui era ora un’offerta del dominio umano in relazione con il governo politico che veniva fatta ai cosiddetti vescovi cristiani. Dobbiamo pensare noi che Gesù Cristo dal cielo offrisse qui a tali “vescovi” un dominio umano in relazione con “tutti i regni del mondo” che Egli aveva rifiutati? Oppure, era il Tentatore, Satana il Diavolo, che ancora aveva la pretesa che quei regni fossero stati a lui affidati? Non è difficile pervenire alla risposta giusta: fu Satana il Diavolo per mezzo del suo Pontefice Massimo sulla terra a offrire ai vescovi una tentazione simile a quella che era stata offerta a Gesù Cristo. Ma i vescovi, compreso il “vescovo di Roma”, seguirono l’esempio di Gesù?
28. (a) Seguirono quei vescovi l’esempio di Cristo, e quindi che cosa ne risultò? (b) Quale titolo assunse il “vescovo di Roma”, e che cosa accadde all’unità della cristianità?
28 La storia secolare ed ecclesiastica risponde No! Molti vescovi caddero alla tentazione e si misero al servizio imperiale come gerarchia della religione romana di Stato, la Chiesa Romana di Stato. Così nacque e crebbe la cristianità. Nell’anno 378 E.V. il vescovo di Roma arrivò fino al punto di assumere il titolo e le responsabilità di Pontefice Massimo, che erano stati rifiutati dall’imperatore romano Graziano. In tutti i secoli successivi la cristianità subì molte divisioni, accompagnate da guerre, crociate e persecuzioni religiose fra i cosiddetti cristiani. Furono stabilite molte distinte Chiese Nazionali di Stato. La cristianità è cresciuta fino a divenire l’organizzazione religiosa più potente e numerosa sulla terra. Essa è divenuta uno spettacolo per tutto il mondo pagano, non cristiano, ora per più di due terzi della popolazione della terra. Ma è un esempio di che cosa? Di vero cristianesimo? O del cosiddetto dominio divino esercitato mediante una gerarchia religiosa che coopera con re umani i quali asseriscono di avere “il diritto divino dei re”?
29. Perché chiediamo se furono cristiane le due guerre mondiali e le organizzazioni per la pace del mondo e i preparativi di un’altra guerra mondiale?
29 Fu la prima guerra mondiale cristiana perché cominciò fra due stati politici europei che pretendevano d’esser cristiani? Fu la Lega delle Nazioni cristiana perché fu sostenuta dalla Chiesa d’Inghilterra e perché gli ecclesiastici americani la chiamarono “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”? Fu la seconda guerra mondiale cristiana per la ragione che cominciò con l’invasione di eserciti di un cosiddetto Stato cristiano che si riversarono nel territorio di un altro Stato “cristiano”? Sono le Nazioni Unite un’organizzazione cristiana per la pace e la sicurezza del mondo perché circa la metà delle sue 132 nazioni membri asseriscono d’esser cristiane? Sono i continui preparativi per la terza guerra mondiale con bombe e missili nucleari cristiani perché la cristianità si sente obbligata a proteggersi con tali armi per sopravvivere?
30. (a) Quali cattive condizioni contrassegnano oggi la cristianità, e sono queste espressione di cristianesimo? (b) Che illustrano queste cose in quanto alla scelta del dominio mondiale offerta a Gesù dal Tentatore?
30 Guardate le condizioni odierne della cristianità dopo sedici secoli della sua esistenza. Sono la degenerazione dentro di lei, l’aumento dei delitti, le ingiustizie sociali e razziali, le oppressioni, le difficoltà economiche, la povertà e la fame, la mancanza di rispetto per la giusta autorità, il malgoverno, la frenesia per i piaceri egoistici, la mancanza d’amore verso il prossimo che significa mancanza di amore verso Dio, sono queste cose l’espressione del cristianesimo? Assolutamente no! Esse sono il risultato dell’istituzione della cristianità nel quarto secolo E.V. E in quanto la cristianità risultò dalla resa dei vescovi della chiesa alle tentazioni poste loro dinanzi dal pagano Impero Romano, in tanto vivamente e penosamente illustrano ciò che sarebbe accaduto se Gesù Cristo stesso avesse accettato il regalo offertogli del dominio umano su “tutti i regni del mondo”. Ma accettò Gesù Cristo l’offerta tentatrice di Satana il Diavolo? È egli responsabile dell’odierna angoscia del mondo?
31. Come Gesù considerò l’offerta fatta dal Tentatore?
31 Il racconto biblico dice: “Quindi Gesù gli disse: ‘Va via, Satana! Poiché è scritto: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”’. Quindi il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano”. — Matteo 4:10, 11; Marco 1:12, 13.
32. (a) Quale dominio Gesù riconobbe, come indica il messaggio che predicò? (b) A questo riguardo, che cosa attese che Geova Dio facesse?
32 Gesù Cristo rifiutò nettamente il dominio umano offerto da Satana il Diavolo. Egli riconobbe il dominio divino, quello di Geova Dio. Perciò andò da un’estremità all’altra del paese d’Israele, proclamando: “Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato”. Dopo il suo battesimo nel fiume Giordano era stato unto con lo spirito di Dio per predicare quel messaggio. Mandò i suoi dodici apostoli a predicare quello stesso messaggio di speranza per tutto il genere umano. (Matteo 4:13-17; Luca 4:16-21; 9:1-6; Matteo 10:1-7) Gesù Cristo attese che Dio esprimesse il suo dominio divino mediante l’istituzione del regno celeste nelle mani del promesso Seme che stritolerà il grande Serpente, ferendogli la testa e riducendolo così a nulla, affinché tutto il genere umano sia emancipato. Gesù morì fedele al dominio divino, non riconoscendo nessun altro eccetto Geova Dio come Supremo Governante, Sovrano Universale.
33. Secondo Ebrei 10:12, 13, fino a quando Gesù continuò ad attendere alla destra di Dio, e che cosa mostra Salmo 110:1, 2 che possiamo aspettarci se ci schieriamo con i suoi nemici?
33 Anche dopo che era stato risuscitato dai morti il terzo giorno, Gesù continuò ad attendere il tempo in cui Dio avrebbe stabilito il regno celeste su tutto il genere umano. Rispetto a ciò, fu scritto ai primi cristiani ebrei del primo secolo E.V.: “Ma quest’uomo offrì un solo sacrificio per i peccati in perpetuo e si mise a sedere alla destra di Dio, aspettando quindi che i suoi nemici fossero posti a sgabello dei suoi piedi”. (Ebrei 10:12, 13) Questo è un riferimento a Salmo 110:1, 2, dove leggiamo: “Espressione di Geova al mio Signore: ‘Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi’. La verga della tua forza Geova manderà da Sion, dicendo: ‘Sottoponi in mezzo ai tuoi nemici’”. Ubbidendo a questo comando, Gesù Cristo avrà il sostegno del Dominio Divino e tutti i nemici sulla terra saranno resi sgabello dei suoi piedi, essendo tutti completamente sottoposti o distrutti. (Salmo 110:5, 6) Quindi tutti sappiamo oggi cosa aspettarci se ci schieriamo con i suoi nemici, che sono nemici del dominio divino.
34. (a) Nel tempo che ancora rimane, che cosa il dominio umano, sì, il Diavolo stesso, ha da offrire al genere umano? (b) Da che Satana fu cacciato dal cielo, quale grido che si udì in cielo è stato fatto conoscere al genere umano?
34 Nel tempo che ancora rimane a questi nemici, che cosa hanno essi da offrire al genere umano? Nulla di meglio di quello che ci hanno già presentato. Che cosa ha da offrire al genere umano l’individuo invisibile che ha la non veduta autorità su questi nemici, cioè Satana il Diavolo, per mezzo dei “regni del mondo”? Nient’altro che esser feriti o stritolati insieme a Satana stesso sotto i piedi di Cristo. Con l’adempimento del libro profetico di Rivelazione, capitolo dodici, Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici sono già stati cacciati dai santi cieli e gettati nelle vicinanze della nostra terra. Tutto il genere umano ha sentito gli effetti di questa restrizione del grande Serpente Satana e dei suoi demoni nei pressi della nostra terra, sin dalla prima guerra mondiale del 1914-1918. Nel più di mezzo secolo passato da allora si è fatto conoscere a tutto il genere umano nella maniera più penosa il significato del grido che fu udito in cielo all’espulsione di Satana e dei suoi demoni: “Rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. — Rivelazione 12:12.
35, 36. (a) È stato in grado il dominio umano di eliminare quei “guai” dalla terra e dal mare? (b) Fino a che punto giungerà la “grande ira” di Satana contro il dominio divino, e come Gesù descrisse ciò che questo significherà per il genere umano?
35 Il dominio umano, pur essendo preparato con tutti i suoi moderni vantaggi scientifici e la sua accresciuta erudizione, non è stato in grado di eliminare questi diabolici “guai” dalla terra e dal mare. La “grande ira” di Satana il Diavolo contro il Dominio Divino non finirà senza condurre tutte le istituzioni politiche umane all’assoluta rovina. Se egli stesso non può dominare sulla terra, allora è deciso a fare in modo che nessuna di queste forme terrene di dominio umano gli sopravviva. In un tentativo suicida conduce ora tutto il politico dominio umano alla distruzione sotto i piedi di Gesù Cristo, il promesso Seme di Dio. Questo significherà un tempo di afflizione di cui gli abitanti della terra non hanno mai subìto l’uguale. Gesù Cristo, quando predisse il “termine del sistema di cose”, lo descrisse, dicendo:
36 “Allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati”. — Matteo 24:3, 21, 22; Marco 13:19, 20.
37. (a) L’orribile assedio e la distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V. furono un esempio tipico di che cosa? (b) Quanto è sicuro che verrà la tribolazione che ridurrà il mondo in rovina, e quale domanda sorge in proposito?
37 Gli orrori dell’assedio e della distruzione della città di Gerusalemme ad opera dei Romani nell’anno 70 E.V. furono solo un esempio tipico di quanto sarà orribile la sovrastante tribolazione globale che sta per annientare la cristianità e tutto il resto di questo umano sistema di cose. Proprio così sicuramente come il preannunciato diluvio che coprì il globo venne ai giorni del predicatore di giustizia Noè, proprio così sicuramente come le preannunciate distruzioni dell’antica Gerusalemme vennero ai giorni dei profeti di Geova e ai giorni degli apostoli di Gesù Cristo, proprio così sicuramente questa preannunciata tribolazione che ridurrà il mondo in rovina verrà, nella nostra propria generazione. Per quasi cento anni i cristiani testimoni di Geova hanno avvertito tutto il genere umano di questa catastrofe mondiale. Non solo per provare ciò che essi hanno predicato, ma piuttosto per provare che è verace la parola di Geova che essi han predicata. Nessuno del genere umano potrà evitarla; tutto il genere umano dovrà subire quella tribolazione delle tribolazioni. Sorge la domanda: Chi del genere umano le sopravvivrà?
38. Quali mezzi umani per sopravvivere alla “grande tribolazione” falliranno, e dov’è dunque la sola speranza per tutto il genere umano?
38 Nessuno sulla terra potrà sopravvivere con la sua propria forza o mediante qualsiasi misura protettiva umana a cui possa ricorrere. La cristianità non proverà d’essere un porto di rifugio e sopravvivenza solo perché porta il nome di Cristo e ha croci sui campanili delle sue chiese. Le Nazioni Unite ripetutamente chiamate “l’ultima speranza” del genere umano non mostreranno d’essere una tal cosa. Le alleanze parziali e le organizzazioni dei trattati delle nazioni politiche non saranno in grado di portare i governanti umani o gli umani governati al sicuro oltre la “grande tribolazione” senza paralleli. Nulla che gli uomini escogitino potrà servire come una speranza. Le profezie delle Sacre Scritture preavvertono che sta per venire questa disperata situazione di tutto il genere umano. Di fronte a questa prospettiva assolutamente senza speranza per l’intero sistema di cose umano, a ogni persona ragionevole è chiaro che la sola speranza per tutto il genere umano dev’essere al di là del reame umano. La salvezza del genere umano non è mai venuta e mai verrà dal genere umano stesso, come se il genere umano si innalzasse per mezzo delle stringhe delle sue proprie scarpe. Quindi la teoria della comunistica filosofia del materialismo, cioè che non esista nulla se non ciò che è materiale, conduce a un vicolo cieco!
DOVE VOLGERSI CON VERA SPERANZA
39. (a) La nostra speranza dev’essere qualche cosa da riporre in quale reame, ma chi è escluso che sia tale speranza? (b) A che cosa il Divino Governante dice ai “prigionieri della speranza” di tornare?
39 La nostra speranza, perché sia qualche cosa che trovi un felice adempimento, dobbiamo riporla in qualche cosa di spirituale. No, non in quello spirituale “iddio di questo sistema di cose”, il grande Serpente Satana il Diavolo, il malvagio che ha recato gli attuali “guai” sul genere umano. (2 Corinti 4:4) Egli è ciò che l’apostolo cristiano Paolo chiama “lo spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”, i quali han tutti ‘camminato secondo il sistema di cose di questo mondo’. (Efesini 2:2) No, noi che abbiamo disperatamente bisogno di una vera speranza dobbiamo volgere gli occhi lungi da questo invisibile “governante di questo mondo”. (Giovanni 12:31) Dobbiamo volgere i nostri occhi ansiosi lungi dal suo mortifero, calamitoso sistema di cose. A che cosa di specie spirituale e più alta dell’uomo e del Diavolo dobbiamo volgere lo sguardo? Solo a che cosa ci possiamo volgere con fiducia? Dal corso dei millenni del tempo giungono echeggiando le parole del Divino Governante: “Tornate alla fortezza, prigionieri della speranza”. — Zaccaria 9:12.
40. (a) A chi furono dapprima rivolte quelle parole di Zaccaria 9:12, e che cos’era la “fortezza” in quel tempo? (b) Da dove quei “prigionieri della speranza” dovevano tornare, e come fu aperta la via verso la libertà?
40 Quelle stimolanti parole proferite per mezzo del profeta Zaccaria quasi duemilacinquecento anni fa eran rivolte a quelli che sinceramente desideravano essere il favorito popolo del Grande Spirito, di cui Gesù Cristo disse: “Dio è Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”. (Giovanni 4:24) La “fortezza” a cui i “prigionieri della speranza” dovevano ‘tornare’ era il messianico regno di Dio, che in quel tempo era rappresentato dalla città di Gerusalemme, dove un re della famiglia reale di Davide da Betleem sedeva su un trono ch’era chiamato il “trono di Geova”. (1 Cronache 29:23) A questa terrena forma di dominio divino i “prigionieri della speranza” eran ‘tornati’, venendo dal loro lungo esilio nella pagana Babilonia, il luogo dove l’organizzata falsa religione era cominciata in opposizione a Geova Dio ai giorni di Nimrod il noto cacciatore. (Genesi 10:8-10; 11:1-9) Al tempo del profeta Zaccaria questa Babilonia aveva occupato il posto del dominio mondiale, quale terza potenza mondiale della storia biblica. Nel 539 a.E.V. Dio Onnipotente spezzò la stretta di Babilonia sui suoi “prigionieri” e aprì la via verso la libertà!
41. (a) Perché questo non è un semplice brano di storia morta? (b) Chi sono oggi i “prigionieri della speranza”, e di che cosa hanno bisogno?
41 Questo fu un rallegrante spiraglio di storia nella caligine dell’antico passato! Ma non è storia morta. È storia profetica che vive oggi e trova il suo vivo parallelo odierno, nella nostra generazione. Perciò questo fu scritto e preservato fra le profezie di Zaccaria, uno degli ultimi profeti di Geova prima di Gesù Cristo. Or dunque, possiamo oggi essere noi classificati come “prigionieri della speranza”? Sì, se vediamo e accettiamo la speranza che “l’Iddio della speranza” ci pone dinanzi. L’ultimo libro delle sue Sacre Scritture, la Rivelazione, additò che nel futuro sarebbe esistita non la Babilonia antica, ma Babilonia la Grande del nostro giorno. Questa Babilonia più potente simboleggia l’impero mondiale della falsa religione, che ha relazioni religiose con i governanti politici di questo sistema di cose, perfino con la Russia comunista. Tutti i popoli del mondo, sia che pratichino le centinaia di religioni o che si attengano alle istituzioni politiche mondiali, son “prigionieri” di Babilonia la Grande e dei suoi associati politici. Per la loro salvezza, questi “prigionieri” devono essere emancipati, liberati!
42. (a) Perché è estremamente urgente che questa liberazione abbia luogo? (b) Che cos’è oggi la “fortezza” a cui i “prigionieri” devono tornare, e che cosa Geova ha mandato di lì a cominciare dal 1914 E.V.?
42 È estremamente urgente che ciò avvenga. Perché? Perché Babilonia la Grande e tutti i suoi amanti politici sono ora condannati a una prossima distruzione! Come possono gli uomini emanciparsi dalla loro prigionia spirituale, da cui non c’è da aspettarsi altro che distruzione nella “grande tribolazione” avvenire? C’è un solo modo di emanciparsi, e questo è quello di volgersi alla “fortezza” che Geova Dio ha posta dinanzi a tutti i “prigionieri della speranza”. La “fortezza” è il messianico regno di Dio, che anticamente fu rappresentato dalla città fortificata di Gerusalemme. Il terreno regno messianico nella Gerusalemme del Medio Oriente scomparve molto tempo fa. Nel nostro tempo è stato ravvivato non nella Gerusalemme terrestre, ma nei cieli, dove siede il reale Discendente del re Davide, cioè Gesù Cristo. Il suo non è qualche perituro trono materiale nella terrestre Gerusalemme, ma è in realtà il “trono di Geova”, poiché egli siede alla “destra” di Geova Dio nei cieli. (Salmo 110:1, 2; Atti 2:34-36; 7:55, 56; 1 Pietro 3:22; Rivelazione 3:21) Di lassù a cominciare dalla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914, Geova ha mandato la ‘verga della forza di Cristo’.
43. (a) Qual è, dunque, la sola speranza di tutto il genere umano? (b) Dal 1918 E.V. da quale luogo e dove son ‘tornati’ i cristiani testimoni di Geova, e come invitano tutti gli altri “prigionieri” a volgersi a quella “fortezza”?
43 È sotto i piedi di questo Cristo e dei suoi fedeli seguaci che Geova “stritolerà” fra breve Satana. (Romani 16:20) Il regno di questo messianico Emancipatore è la costituita rappresentanza del Dominio Divino dell’Altissimo e Onnipotente Dio, Geova. È la sola, speranza di tutto il genere umano. È la fortezza divinamente costituita a cui rivolgersi per la libertà e la vita nella felicità senza fine. Da che finì la prima guerra mondiale nel 1918 i cristiani testimoni di Geova han lasciato la loro prigionia spirituale in Babilonia la Grande e sono ‘tornati alla fortezza’, allo stabilito messianico regno di Dio nella Gerusalemme celeste. Nonostante che le mortali condizioni del mondo peggiorino, essi godono ora la loro meravigliosa emancipazione spirituale e si rallegrano della loro gloriosa speranza per il prossimo futuro. Con grande compassione per tutto il genere umano invitano urgentemente tutti i “prigionieri” a volgersi da ogni luogo alla “fortezza”, mentre adempiono il profetico comando di Cristo: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:14.