Capitolo XIV
Rispetto per il dono della vita
1, 2. Perché dovremmo mostrare profondo rispetto per il dono della vita?
IL PROFONDO rispetto per il dono della vita è un fondamento di vera pace e sicurezza. Ma tale rispetto purtroppo manca fra molte persone. Com’è ben noto, gli uomini possono sopprimere la vita con l’uccisione; ma nessun uomo può ridonare la vita una volta che è stata perduta.
2 Dovremmo mostrare rispetto per la vita come un sacro obbligo. Verso chi? Verso il Datore della vita, colui al quale il salmista disse: “Poiché presso di te”, cioè Geova Dio, “è la fonte della vita”. (Salmo 36:9 [35:10, Ri]) Dobbiamo la nostra vita a lui, non solo perché creò l’uomo, ma anche perché ha permesso al genere umano di continuare a riprodursi finora e ha provveduto i mezzi per sostenere la vita. (Atti 14:16, 17) Per di più, fece del suo Figlio il Ricompratore o Redentore della famiglia umana, acquistandola con il suo prezioso sangue vitale. (Romani 5:6-8; Efesini 1:7) Come risultato, ora offre a tutti quelli che l’accettano la grande speranza della vita nel suo giusto nuovo ordine. Questo è qualche cosa che realmente desideriamo, non è vero? In vista di tutto ciò, non dovremmo provare profondo rispetto e apprezzamento per il dono divino della vita? Come possiamo far questo?
3. Come il divertimento che dà risalto alla violenza influisce sulla propria attitudine verso la vita?
3 Prima di tutto, se siamo seri in quanto a mostrare rispetto per la vita, non ci uniremo a quelli che, semplicemente per divertirsi, alimentano la propria mente con programmi che danno risalto alla violenza. Accettando la violenza come “divertimento”, molti sono stati indotti a divenire incalliti e insensibili verso la sofferenza umana e la perdita della vita. Imparano a vivere solo per il presente e mostrano poca considerazione per il futuro benessere loro proprio o di qualsiasi altro. Ma se proviamo gratitudine per la bontà di Dio e per la speranza che ci dà, resisteremo a tale spirito. Coltiveremo l’apprezzamento per la vita come un dono di Dio. Questo influirà sul modo in cui impieghiamo la nostra propria vita, sul modo in cui trattiamo altre persone, anche sul modo in cui consideriamo i nascituri.
RISPETTO PER LA VITA DEI NASCITURI
4. (a) Quando si tramanda la vita alla propria progenie? (b) Che cosa mostra se Dio si interessa alla vita umana prima della nascita?
4 La facoltà di tramandare la vita è un grande privilegio che ci è stato dato da Dio. Questa vita si tramanda non alla nascita, ma al tempo della concezione. Come dichiara l’Encyclopædia Britannica, è allora che “comincia la storia dell’individuo, come entità distinta e biologica”.37 In maniera simile, l’interesse di Dio alla vita umana comincia prima della nascita. Il salmista Davide scrisse, dicendo a Dio: “Mi tenesti coperto nel ventre di mia madre. . . . I tuoi occhi videro pure l’embrione di me, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”. — Salmo 139:13-16 [138:13-16, Ri]; Ecclesiaste 11:5.
5. Perché gli argomenti espressi nello sforzo di giustificare l’aborto non sono validi?
5 Nei tempi moderni si pone deliberatamente fine alla vita di milioni di nascituri mediante l’aborto. È giusto questo? Alcuni sostengono che il nascituro non ha nessuna cosciente comprensione di ciò che è la vita ed è incapace di vivere un’esistenza separata fuori del seno. Ma questo si può dire basilarmente anche di un bambino neonato. Alla nascita non è in grado di afferrare il significato della vita, né potrebbe continuare a esistere senza le continue cure dei genitori o di altri. La cellula vivente formata nel seno al tempo della concezione ha ogni possibilità di divenire un bambino se non si ostacola. La soppressione della vita di un neonato è considerata un delitto quasi in ogni luogo. Anche quando i bambini nascono prematuramente, si fa un grande sforzo per salvarli. Perché allora, non si dovrebbe considerare un delitto anche la soppressione della vita del nascituro per impedirne l’ulteriore sviluppo e la nascita? Perché la vita dovrebbe essere considerata sacra solo dopo che ha lasciato il seno e non anche mentre è dentro il seno?
6. Come la Bibbia indica il punto di vista di Dio verso la deliberata soppressione della vita di un nascituro?
6 La cosa importante non è solo il modo in cui gli uomini considerano le cose, ma ciò che dice Dio, il Datore della vita. Per Geova Dio la vita del nascituro è preziosa, da non danneggiare. All’antico Israele diede una legge che specificamente proteggeva la vita del nascituro. Se, in una lotta fra due uomini, una donna incinta era ferita o ne risultava un aborto, questa legge stabiliva rigorose pene. (Esodo 21:22, 23) È manifesto che la deliberata soppressione della vita di un nascituro era anche più grave. Secondo la legge di Dio, ogni volta che era deliberatamente recisa la vita umana, il colpevole era condannato a morte come assassino. (Numeri 35:30, 31) Dio ha ancora oggi lo stesso alto riguardo per la vita.
7. Contro che cosa siamo protetti quando rispettiamo la volontà di Dio verso la deliberata soppressione della vita di un nascituro?
7 Il profondo rispetto per la volontà di Dio riguardo alla vita del nascituro reca vero beneficio. Rendendo i genitori pienamente responsabili della vita del nascituro, egli pone un freno alla promiscuità sessuale con tutti i suoi cattivi effetti, malattie veneree, gravidanze indesiderate, figli illegittimi, famiglie divise e tensione mentale a causa di coscienza impura. Questo può contribuire ora alla pace familiare ed è un importante fattore per ottenere benedizioni future.
RISPETTO PER LA VOSTRA PROPRIA VITA
8. Perché dovremmo mostrare rispetto per la volontà di Dio nel modo in cui trattiamo il nostro proprio corpo?
8 Che dire del modo in cui trattate il vostro proprio corpo, di ciò che fate della vostra propria vita? Alcuni dicono: ‘Io non decisi di nascere. Perciò quello che faccio con la mia vita sono affari miei. Farò quello che mi pare’. Ma si deve richiedere un dono perché chi lo riceve lo apprezzi? La vita stessa è innegabilmente buona; è solo la malvagità degli uomini e l’imperfezione umana a privare la vita di gran parte della sua gioia. Non se ne deve dare la colpa a Geova Dio; egli promette di correggere le cose mediante il governo del suo Regno. Quindi, mentre viviamo ci dovremmo comportare in modo da mostrare rispetto per la sua volontà e per il suo proposito. — Romani 12:1.
9. Che cosa dice la Bibbia della ghiottoneria e dell’ubriachezza?
9 Un modo in cui possiamo mostrare tale apprezzamento è la moderazione nel mangiare e nel bere. La ghiottoneria e l’ubriachezza sono condannate da Dio. (Proverbi 23:20, 21) D’altra parte, come è corretto mangiare con moderazione, così lo è l’uso moderato delle bevande alcoliche. Questo è mostrato da molte scritture. — Deuteronomio 14:26; Isaia 25:6; Luca 7:33, 34; 1 Timoteo 5:23.
10. (a) Come l’ubriacone mostra mancanza di rispetto per la vita? (b) Come mostra I Corinti 6:9, 10, perché è importante evitare l’ubriachezza?
10 Quindi, la Bibbia non condanna il bere, ma l’ubriachezza. E con buona ragione. L’ubriachezza nuoce al corpo, fa agire le persone in maniera insensata e può anche renderle pericolose per altri. (Proverbi 23:29-35; Efesini 5:18) Può abbreviare la vita, spesso portando alla cirrosi epatica. Nei soli Stati Uniti, dove forse nove milioni di persone mostrano qualche forma di alcolismo, ogni anno la perdita totale per potenziali salari, incidenti, cure mediche e delitti si calcola di oltre 750 milioni di dollari. Il costo in quanto a case divise, vite rovinate e sofferenza umana è “incalcolabile”. (The Pharmacological Basis of Therapeutics, 1970, pag. 291) Non è sorprendente, perciò, che l’apostolo Paolo dica: “Non siate sviati. Né fornicatori, . . . né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio”. — 1 Corinti 6:9, 10.
11. È assennato cercare di sfuggire ai problemi personali bevendo in maniera eccessiva?
11 È vero che alcuni sentono vivamente il deprimente effetto della situazione mondiale. Le sue guerre, i suoi delitti, la sua inflazione e la sua povertà, la sua tensione e le sue pressioni contribuiscono a rendere assillanti i problemi personali. Ma non si guadagna niente cercando di sfuggire a tutto questo per mezzo di dannosi eccessi. Questi non fanno altro che creare più problemi per sé e per gli altri e, con l’andar del tempo, distruggere la propria dignità e il proprio scopo nella vita.
USO DI DROGHE
12. Perché molti ricorrono all’uso delle droghe?
12 Nel loro sforzo per sfuggire ai problemi della vita, sempre più persone ricorrono alle droghe. Naturalmente, molte droghe hanno un impiego nella medicina. Le persone malate possono aver bisogno di usarle per essere aiutate a rimettersi dalla malattia. Ma che dire dell’uso di droghe dove non è richiesto nessun trattamento per malattia, dove chi ne fa uso semplicemente desidera provare un senso di torpore o anche cadere in una sorta di trance? Come influisce sulla vita del drogato?
13. Quali effetti producono alcune di queste droghe su quelli che le usano, e che cosa indicano quindi i princìpi biblici in quanto a usarle?
13 Oggi molti che cercano questi piaceri usano droghe “forti” come eroina e cocaina, o usano le cosiddette droghe “psichedeliche” come l’LSD. Alcuni prendono forti dosi di anfetamine e pillole di barbiturici. Qual è il risultato? L’uso di queste droghe li conduce facilmente alla perdita di padronanza di sé, dando luogo a effetti simili a quelli che si vedono in una persona ubriaca. (1 Corinti 6:9, 10; Proverbi 23:33) In genere, anche la maggioranza dei drogati riconosce che queste droghe possono essere pericolose. Nella città di New York, per esempio, l’abuso di eroina è la principale causa di decessi fra le persone dai 18 ai 35 anni. Quale evidente mancanza di riguardo per il dono della vita!
14, 15. Benché la marijuana in genere non sia considerata narcotizzante, perché quelli che la fumano non mostrano vero rispetto per il dono della vita?
14 Ma che dire dell’uso della marijuana, in genere considerata una droga non narcotizzante? Essa pure può essere pericolosa in parecchi modi. Un modo è notato in un opuscolo pubblicato dal Dipartimento della Sanità, dell’Istruzione e dell’Assistenza Sociale degli U.S.A. Spiega che “chi usa una droga illecita si può esporre a una varietà d’esse mediante il contatto con gli spacciatori di droghe e con altri drogati”. In modo simile, una relazione pubblicata nel U.S. News & World Report del 1º febbraio 1971, sotto il titolo: “Le più recenti scoperte sulla marijuana”, dice che “c’è l’evidenza che quelli che hanno finito per fare ricorso alla droga per ragioni psicologiche, credendo che essa liberi dalla tensione e dalla depressione, passeranno probabilmente a droghe più forti”.
15 Ma anche se ciò non accade, il fumare marijuana di per sé può essere pericoloso. Mentre le vedute differiscono alquanto, è degno di nota che un’investigazione rivelò questo: “Dosi sufficientemente alte . . . possono dar luogo a episodi imprevedibili, acuti, benché temporanei, psicotici, che si manifesteranno in forma di illusioni, allucinazioni, paranoia, depressione e panico”.38 Questa medesima relazione dice pure che il continuo uso regolare di marijuana può dar luogo ad avversi effetti fisici come “lesione epatica, difetti genetici, lesione cerebrale e disturbi alle vie respiratorie”. In vista di tali possibili rischi, chi usa la marijuana mostra rispetto per il dono della vita?
16. A quale altro serio pericolo può esporre l’uso delle droghe, e come questo dovrebbe influire sulla nostra veduta della questione?
16 C’è un’altra potente ragione per evitare l’uso delle droghe allo scopo di provare un falso senso di benessere. Possono preparare la via per far venire sotto il controllo dei demoni. Molti drogati riconoscono essi stessi che l’uso delle droghe spesso è accompagnato da implicazioni nelle pratiche occulte. Questa relazione delle droghe con l’occultismo non è affatto nuova. Gli stregoni del passato impiegavano le droghe. L’Expository Dictionary of New Testament Words, di Vine, osserva: “Nella stregoneria l’uso delle droghe, sia semplici che potenti, fu in genere accompagnato da incantesimi e ricorso ai poteri occulti . . . per fare impressione al richiedente con le risorse e i poteri misteriosi dello stregone”. Questi commenti sono fatti in relazione con la parola greca resa “pratica di spiritismo” (phar·ma·kiʹa, letteralmente “magia”) in Galati 5:20. (Si veda anche Rivelazione 9:21; 18:23). Quindi oggi, come nei tempi passati, le droghe possono esporre all’influenza demonica. In che modo chiunque desidera essere un leale servitore di Geova potrebbe mai esporsi a tale pericolo semplicemente per un momentaneo senso di esaltazione?
17, 18. (a) A quali altri cattivi frutti è collegato l’uso delle droghe? (b) Quindi, come i cristiani testimoni di Geova considerano l’uso delle droghe?
17 Come è ben noto, l’uso delle droghe è inseparabilmente collegato con i delitti e il declino morale della società. La vendita illecita delle droghe è una delle maggiori fonti di entrata per la delinquenza organizzata. Un’alta percentuale di drogati commette furti e scassi per mantenere il vizio. Altri ricorrono alla prostituzione. Le famiglie a migliaia sono sconvolte quando un componente diviene drogato. Le madri incinte trasmettono il vizio ai loro bambini, che a volte muoiono subendo le agonie dell’astensione. E nella maggioranza dei paesi è illegale possedere e usare tali pericolose droghe per ragioni non mediche. — Matteo 22:17-21.
18 Volete avere qualche cosa a che fare con una pratica che ha relazione con tutti questi cattivi frutti? I cristiani testimoni di Geova non lo vogliono! Non vogliono avere nessuna parte con l’uso delle droghe per eccitarsi o per fuggire la realtà. Hanno alto riguardo per la vita e vogliono impiegare la loro vita in armonia con la volontà di Dio.
USO DI TABACCO E DI PRODOTTI SIMILI
19. Perché il rispetto per il dono della vita abbraccia la propria veduta dell’uso del tabacco, della noce di betel e delle foglie della pianta di coca?
19 Anche più comune è oggi l’uso del tabacco e in alcuni paesi, della noce di betel e delle foglie della pianta di coca. Benché usati da milioni di persone in tutto il mondo, è noto che ciascuno di questi danneggia il corpo e, in alcuni casi, la mente. Il tabacco è stato oggetto di avvertimenti governativi per la sua relazione con malattie come cancro polmonare, disturbi cardiaci, bronchiti croniche ed enfisema. Si mostra rispetto per il dono della vita usando tali droghe e prodotti dannosi?
20, 21. (a) Il fatto che la Bibbia non condanni tali abitudini per nome significa forse che siano corrette? (b) Quali princìpi biblici mostrano che tali abitudini non hanno posto nella vita di chi vuol fare la volontà di Dio?
20 Qualcuno può dire che queste cose siano tutte creazioni di Dio. È vero, ma lo sono anche i funghi, eppure alcune varietà sono mortali per l’uomo, se le mangia. Un altro può dire che la Bibbia non menziona specificamente o non condanna tali abitudini. No, ma come abbiamo visto, vi sono molte cose che, pur non essendo condannate dalla Bibbia in maniera specifica sono ovviamente sbagliate. In nessun luogo la Bibbia proibisce in maniera specifica l’uso del cortile del proprio vicino come luogo per scaricarvi l’immondizia. Tuttavia il comando di ‘amare il tuo prossimo come te stesso’ dovrebbe essere sufficiente perché chiunque di noi riconosca che questo sarebbe sbagliato. — Matteo 22:39.
21 In II Corinti 7:1 la Parola di Dio ci dice di ‘purificarci da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio’. Perché qualche cosa sia “santa” dev’essere “luminosa, pura, immacolata, incorrotta”. Geova Dio si mantiene puro e libero da contaminazione, non abbassandosi mai ad agire in maniera non santa. Giustamente Dio si attende che noi continuiamo a ‘perfezionare la santità’ nel limite possibile per noi umani. (Romani 12:1) Inoltre, egli si attende che ‘lo amiamo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente e con tutta la nostra forza’, ma come si può fare questo se si seguono pratiche che contaminano il corpo, danneggiano la mente e abbreviano la vita? — Marco 12:29, 30.
22. Che cosa permette di vincere la presa che tale cattiva abitudine ha sulla persona?
22 Benché possa sembrare che l’una o l’altra di tali abitudini si sia ‘impadronita’ di una persona, essa può superarla e liberarsene. La conoscenza di Dio e dei suoi grandi propositi provvede una potente motivazione per riuscirvi. Una persona può ‘essere rinnovata nella forza che fa operare la sua mente’. (Efesini 4:23) Questo presenta un nuovo modo di vivere, che fa sentire contenti e onora Dio.
RISPETTO PER LA VITA RAPPRESENTATA DAL SANGUE
23. (a) Qual è l’unico uso del sangue che Dio approvò nella legge che diede a Israele? (b) Perché il significato di quei sacrifici ci induce a considerare attentamente la volontà di Dio su questa questione?
23 Anche il nostro sangue merita considerazione quando parliamo della vita. Dio ha fatto del sangue, sia dell’uomo che degli animali, il simbolo della vita. Questo è mostrato nella legge che Dio diede a Noè e ai suoi figli, dai quali tutti discendiamo, e nella legge successiva che diede alla nazione d’Israele. L’unico uso del sangue in essa approvato da Dio era quello dei sacrifici offerti sull’altare secondo le sue istruzioni. (Genesi 9:3, 4; Levitico 17:10-14) Quei sacrifici raffiguravano tutti l’unico sacrificio dello stesso Figlio di Dio, mediante cui versò il proprio sangue vitale a favore del genere umano. (Ebrei 9:11-14) Questo in sé dovrebbe indurci a prestare diligente attenzione alla volontà di Dio a questo proposito.
24. Che cosa dice Atti 15:28, 29 circa la veduta che i cristiani dovrebbero avere dell’uso del sangue?
24 È la restrizione di Dio riguardo all’uso del sangue ancora in vigore per i veri cristiani? Sì, come mostra la dichiarazione ufficiale fatta dagli apostoli e dagli altri anziani della congregazione cristiana nel primo secolo. Guidati dallo spirito di Dio, essi scrissero: “Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato [quindi non dissanguato] e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete”. — Atti 15:28, 29.
25. Con quali pratiche il mondo mostra mancanza di riguardo verso la volontà di Dio rispetto al sangue?
25 Ma oggi molti mostrano una completa mancanza di riguardo per la volontà di Dio rispetto a questo essenziale elemento della vita. Usano indiscriminatamente il sangue nel cibo, per scopi medicinali, perfino come ingrediente di prodotti commerciali, compresi i fertilizzanti. Tuttavia, non è questo caratteristico di un mondo in cui c’è tanta mancanza di riguardo per lo stesso dono della vita? Se noi, comunque, apprezziamo sinceramente la vita e la nostra dipendenza da Dio, non trascureremo la sua volontà o non lo offenderemo violandone gli espressi comandi.
26, 27. Perché gli sforzi per preservare la propria vita attuale disubbidendo a Dio non mostrano vero rispetto per il divino dono della vita?
26 Così, benché dobbiamo interessarci della nostra salute e cercar di proteggere la nostra vita come un dono di Dio, anche qui ci sono certi limiti da osservare. Il Figlio di Dio lo mostrò chiaramente quando disse: “Chi ama la sua anima [o, vita] la distrugge, ma chi odia la sua anima in questo mondo la salvaguarderà per la vita eterna”. — Giovanni 12:25.
27 Che cosa significa questo? Significa che, se si tratta di affrontare la morte per ubbidire a Dio o di disubbidirgli per preservare la propria vita attuale, il vero servitore di Dio preferisce la morte alla disubbidienza. Disubbidendo a Dio, Gesù Cristo stesso avrebbe potuto sfuggire alla morte al palo, ma non fece questo. E uomini prima di lui avevano mostrato la stessa incrollabile devozione verso la volontà di Dio. (Matteo 26:38, 39, 51-54; Ebrei 11:32-38) Non lasciarono che la loro vita attuale intralciasse la loro idoneità per la vita eterna.
28. Coltivando l’apprezzamento per le veduta biblica della vita, per che cosa ci prepariamo?
28 È così che anche voi considerate la vita? Comprendete che, onde la vita abbia vero significato, la dovete vivere in armonia con la volontà di Dio? Che si coltivi ora questo punto di vista fa parte della preparazione per la vita nel nuovo ordine di Dio. Come ci si sentirà allora sicuri e fuori pericolo, in qualsiasi luogo e in ogni tempo, sapendo che tutti i viventi sulla terra proveranno vero rispetto per il dono divino della vita!