Capitolo 7
I figli: una responsabilità e una ricompensa
1-4. (a) Quali sono alcune caratteristiche straordinarie dello sviluppo del piccino nel grembo materno? (b) Come la conoscenza di queste cose vi farà apprezzare Salmo 127:3?
AVERE FIGLI è una prospettiva elettrizzante e seria allo stesso tempo. È vero che è una cosa molto comune. Eppure ogni nascita è il risultato di processi straordinariamente complicati. Comprendendoli almeno in parte possiamo meglio apprezzare perché il salmista ispirato fu spinto a dire: “Ecco, i figli sono un’eredità da Geova; il frutto del ventre è una ricompensa”. (Salmo 127:3) Consideriamo cosa accade.
2 Uno spermatozoo maschile si unisce a una cellula uovo femminile. Le due cellule ne formano una, e questa comincia a dividersi. Si divide in due, le due diventano quattro, le quattro diventano otto, finché da quell’unica cellula a suo tempo nell’adulto se ne contano 60.000.000.000.000! All’inizio le nuove cellule sono tutte uguali, poi cominciano a differenziarsi in diversi tipi: cellule ossee, cellule muscolari, cellule nervose, cellule del fegato, dell’occhio, della pelle, e così via.
3 Alcuni dei misteri della riproduzione e della differenziazione sono stati svelati, ma molti no. Cosa provoca la divisione della cellula originale? Mentre la divisione continua, cosa fa sì che le cellule comincino a trasformarsi in molti tipi diversi? Cosa fa raggruppare insieme questi tipi diversi in forme, dimensioni e funzioni speciali, per diventare un fegato, un naso, un ditino del piede? Questi cambiamenti cominciano a verificarsi in tempi prestabiliti. Cosa ne controlla i tempi? Inoltre, questo embrione che cresce nel grembo materno è un corpo con caratteristiche genetiche diverse da quelle della madre. Normalmente il corpo rigetta tessuti estranei, come innesti cutanei o trapianti di organi da altri individui. Perché non rigetta questo embrione geneticamente estraneo, invece di nutrirlo per 280 giorni circa?
4 Tutte queste attività sorprendenti avvengono al momento giusto perché Geova Dio le ha programmate nell’unica cellula formata dallo spermatozoo e dall’uovo. Il salmista lo indica dicendo al Creatore: “I tuoi occhi videro pure l’embrione di me, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti, riguardo ai giorni quando si formarono e fra di esse non ce n’era ancora nessuna”. — Salmo 139:16.
SVILUPPO E NASCITA
5-8. Quali sono alcune delle cose che accadono nell’utero tra la quarta settimana di gravidanza e la nascita del bambino?
5 L’embrione ha uno sviluppo rapido. Nella quarta settimana ha già un cervello, un sistema nervoso, e un sistema circolatorio con un cuore che pompa sangue attraverso i vasi sanguigni. Per sei settimane il sangue si forma nel sacco vitellino; quindi il fegato assume questa funzione, che alla fine è svolta dal midollo osseo. Nella quinta settimana cominciano a formarsi braccia e gambe; dopo altre tre settimane compaiono le dita delle mani e dei piedi. Nella settima settimana si sono formati i principali fasci muscolari, e anche occhi, orecchi, naso e bocca.
6 “Le mie ossa”, prosegue il salmista, rivolgendosi a Geova Dio, “non ti erano nascoste quando fui fatto nel segreto”. (Salmo 139:15) Nella nona settimana la cartilagine si trasforma in ossa e si forma lo scheletro, e il bambino che si sviluppa viene ora chiamato feto, non più embrione. “Tu stesso producesti i miei reni”. (Salmo 139:13) I processi divini lo fanno avvenire nel quarto mese e i reni ora filtrano il sangue.
7 In questa fase dello sviluppo il piccino comincia a muoversi e girarsi, le dita si contraggono quando la palma della mano o la pianta del piede prova una sensazione di solletico. Afferra cose con dita e pollice, e succhia il pollice esercitando così i muscoli che gli serviranno poi per nutrirsi al seno materno. Ha il singhiozzo, e la mamma lo sente sobbalzare. Nel sesto mese molti organi sono praticamente completi. Le narici si sono aperte, sono comparse le palpebre, presto gli occhi si apriranno, e gli orecchi funzioneranno tanto che anche nel grembo materno il piccino può sussultare per rumori forti.
8 Dopo 40 settimane, ha inizio il travaglio. I muscoli uterini della madre si contraggono e il piccino fa il suo ingresso nel mondo. In questo processo la sua testa, per la compressione, spesso si deforma, ma, poiché le ossa del cranio non sono ancora unite, dopo il parto la testa riprende la sua forma normale. Fino a questo momento la mamma ha fatto tutto per il piccino: gli ha provveduto ossigeno, cibo, protezione, calore, e ha provveduto anche all’eliminazione dei rifiuti. Ora il piccino deve mettersi al lavoro immediatamente, altrimenti morrà.
9. Perché il bambino possa vivere, quali cambiamenti devono avvenire rapidamente alla nascita?
9 Deve cominciare a respirare affinché i polmoni diano ossigeno al sangue. Ma per far ciò un altro drastico cambiamento deve avvenire istantaneamente: il corso della circolazione sanguigna deve cambiare. Mentre il feto era nell’utero, nella parete del suo cuore c’era un foro. Quella parete separava l’atrio destro da quello sinistro e impediva a gran parte del sangue del piccino di raggiungere i polmoni. Un grande vaso sanguigno faceva sì che la maggior parte del sangue che andava in quella direzione evitasse i polmoni. Mentre era nell’utero, solo circa il 10 per cento del sangue attraversava i polmoni; dopo la nascita tutto il sangue deve attraversarli, e subito. A questo fine, entro pochi secondi dalla nascita il grosso vaso sanguigno che aggirava i polmoni si contrae e il sangue che vi passava ora va nei polmoni. Frattanto il foro nella parete del cuore si chiude, e tutto il sangue pompato dalla parte destra del cuore ora passa attraverso i polmoni per ricevere ossigeno. Il piccino respira, il sangue riceve ossigeno, cambiamenti enormi hanno avuto luogo e il piccino vive! Il salmista ispirato lo disse così bene in poche parole: “Mi tenesti coperto nel ventre di mia madre. Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa”. — Salmo 139:13, 14.
10. Riflettendo sullo straordinario sviluppo del bambino nel grembo materno, come i genitori dovrebbero considerare i loro figli?
10 Con quale gratitudine le coppie sposate dovrebbero considerare questo dono di Geova! Il potere di generare una creatura umana, un bimbo che è parte di entrambi ma diverso da ciascuno di loro! Davvero “un’eredità da Geova”!
CURA DELL’“EREDITÀ”
11. Quali domande dovrebbero farsi coloro che pensano di far famiglia, e perché?
11 Non solo per una ragione morale Geova Dio stabilì la legge secondo cui i rapporti sessuali dovevano limitarsi alle coppie sposate. Egli ebbe in mente anche i figli. Il bambino ha bisogno di un padre e una madre che si amano e che ameranno la prole e ne avranno tenera cura. Il neonato ha bisogno del calore e della sicurezza della famiglia, di un padre e una madre che lo desiderano e che provvederanno l’ambiente necessario alla sua crescita e allo sviluppo della sua personalità. Marito e moglie che considerano l’eventualità di avere un bambino dovrebbero chiedersi: Vogliamo un bambino? Siamo in grado di provvedere alle sue necessità non solo fisiche, ma anche emotive e spirituali? Lo educheremo bene, gli daremo il giusto esempio da seguire? Siamo disposti ad accettare le responsabilità che comporta l’essere genitori, a fare i sacrifici necessari? Come figli forse ci sembrava che i nostri genitori ci tenessero legati ma, divenuti genitori, riscontriamo che allevare i figli in realtà è un’impresa che richiede molto tempo. Eppure la responsabilità dei genitori è accompagnata da grandi gioie.
12-14. Quando rimane incinta, come la donna può contribuire allo sviluppo di un bambino sano (a) con la dieta? (b) con ciò che fa in quanto ad alcool, tabacco, droga? (c) controllando i propri sentimenti?
12 La decisione è stata presa, dai genitori o dalle circostanze biologiche. Tu, moglie, ora sei incinta. La tua cura per questa “eredità da Geova” ha inizio. Devi mangiare certe cose, e altre devi evitarle o limitarle. Gli alimenti ricchi di ferroa sono importanti, perché nell’utero il piccino accumula il ferro che deve bastargli per sei mesi dopo la nascita. Hai bisogno di più latte (anche il formaggio va bene) per avere il calcio necessario alle ossa del bambino. E un equilibrato consumo di carboidratib aiuterà a non aumentare troppo di peso. È vero, devi mangiare per due, ma uno dei due è molto, molto piccolo!
13 Può essere necessario o no prendere in considerazione altri fattori, secondo il tuo modo di vivere. Le bevande alcoliche portano alcool al feto, quindi bisogna stare attenti, perché l’eccesso potrebbe provocare ritardo mentale e fisico. Certi bambini sono nati ubriachi perché la madre era una forte bevitrice. Il fumo immette nicotina nel flusso sanguigno del feto, e sostituisce ossido di carbonio all’ossigeno del suo sangue. Così le prospettive che il bambino abbia una salute normale possono essere irreparabilmente compromesse ancor prima che nasca. L’incidenza di aborti spontanei e di bambini nati morti è molto maggiore fra le donne che fumano. Se la madre è drogata il bambino può nascere drogato, e anche alcuni medicinali possono dimostrarsi pericolosi, forse facendolo nascere storpio. Anche bere troppo caffè si sospetta possa essere nocivo.
14 Inoltre la tensione emotiva della madre può alterare la sua produzione ormonale e rendere il feto eccessivamente attivo, con la conseguenza che il neonato sarà irrequieto e irritabile. Il piccino può crescere ‘coperto nel ventre di sua madre’, ma sarebbe un errore pensare che sia completamente tagliato fuori dal mondo che lo circonda. Può risentirne attraverso la madre; lei e il suo unico collegamento col mondo esterno e ciò la rende primariamente responsabile se l’effetto è buono o cattivo. Il modo in cui ha cura di sé e reagisce alle circostanze determinerà la differenza. Inutile dire che in questo ha bisogno della cooperazione di chi le sta attorno, e specialmente dell’amore e delle attenzioni di suo marito. — Confronta I Samuele 4:19.
DECISIONI DA PRENDERE
15, 16. Quali decisioni si devono prendere in quanto al luogo e alle condizioni del parto?
15 Partorirai all’ospedale o a casa? In certi casi c’è poca scelta. In molti paesi forse non ci sono neanche ospedali. In altri avere un bambino a casa può essere una rarità e presentare rischi per mancanza di aiuto esperto, come quello di una levatrice. Ovunque sia possibile, durante la gravidanza è sempre bene farsi visitare da un medico, per sapere se aspettarsi un parto normale o se ci potranno essere complicazioni.
16 Avrai il bambino sotto anestesia o con un parto naturale? Dovete deciderlo tu e tuo marito, dopo aver valutato vantaggi e svantaggi. Nel parto naturale il marito può assistere all’importante evento. Il bambino viene messo immediatamente con la mamma. Alcuni ritengono che questi siano vantaggi da considerare seriamente, se gli esami indicano che la nascita avverrà senza complicazioni. Certi studiosi sostengono che i bambini nati nelle condizioni più pacifiche del parto naturale hanno meno problemi emotivi e malattie psicosomatiche.
17-19. Cosa hanno rivelato le ricerche sull’opportunità che il neonato stia al più presto con la mamma?
17 La rivista Psycology Today del dicembre 1977 afferma:
“Da decenni gli psicologi sanno che il primo anno della vita del bambino può avere un’influenza permanente sul suo successivo sviluppo mentale e fisico. Ora sembra che il primo giorno del bambino — forse anche la prima ora — sia altrettanto cruciale. Il legame emotivo che la madre sviluppa verso il bambino, e il tipo di cura che comincia a dargli, sono particolarmente importanti dopo il parto. Recenti studi dimostrano inoltre che le prime ore hanno molta importanza nel determinare l’atteggiamento della madre verso il bambino, la forza del suo attaccamento a lui, e la sua capacità di allevarlo”.
18 Se durante il parto non viene praticata alla madre l’anestesia totale, il piccino sarà sveglio, avrà gli occhi aperti, si guarderà attorno, seguirà i movimenti, si volterà verso le voci umane, e sarà particolarmente sensibile al tono più acuto della voce femminile. Il contatto visivo tra madre e figlio può stabilirsi immediatamente. Questo sembra importante e, secondo certe ricerche, più d’una madre ha riferito che non appena il bambino l’ha guardata se l’è sentito molto più vicino. Il contatto del corpo, della pelle, fra madre e bambino subito dopo la nascita è considerato benefico per entrambi.
19 Gli studiosi sostengono che le difficoltà dei bambini assistiti nei centri medici possono a volte risalire alle prime ore di vita. Il confronto fra bambini che ricevono alla nascita il normale trattamento ospedaliero e altri messi immediatamente con la mamma indica che dopo un mese i bambini nati mediante parto naturale stavano meglio. “Ancor più straordinario”, dichiara Psychology Today, “a cinque anni, i bambini che sono stati più a contatto con la madre hanno un Q.I. [quoziente d’intelligenza] notevolmente superiore e parlano meglio dei bambini sottoposti al normale procedimento ospedaliero”.
20. Per prendere una saggia decisione al riguardo, cos’altro bisogna ricordare?
20 In tutto questo però si devono valutare seriamente le circostanze. Non dovremmo dimenticare che i nostri primogenitori umani ci hanno lasciato un’eredità di imperfezione. Questo inevitabilmente priva oggi il “parto naturale” di parte della sua naturalezza, e i nostri difetti ereditari possono provocare complicazioni. (Genesi 3:16; 35:16-19; 38:27-29) Le vostre decisioni siano determinate dalle circostanze personali e da ciò che ritenete più saggio nel vostro caso, sia che questo corrisponda o no a quello che per altri è il parto “ideale”.
21, 22. Quali sono alcuni benefici dell’allattamento materno?
21 Allatterai il tuo piccino? Ci sono molti vantaggi sia per te che per il bambino. Il latte materno è l’alimento perfetto per il neonato. È facile da digerire, e protegge da infezioni, disturbi intestinali e difficoltà respiratorie. Nei primi giorni le mammelle secernono colostro, liquido gialliccio particolarmente adatto ai neonati perché (1) contiene meno grassi e carboidrati ed è quindi più facile da digerire, (2) è più ricco di sostanze immunizzanti del latte materno prodotto alcuni giorni dopo, e (3) ha un effetto leggermente lassativo che aiuta ad eliminare cellule, muco e bile che si raccolgono nell’intestino del bambino prima della nascita.
22 L’allattamento è benefico per la madre. Riduce la perdita di sangue della madre perché il piccino succhiando stimola la regressione dell’utero. Il succhiare stimola anche la produzione del latte, e mamme che temevano di non avere abbastanza latte scoprono di non mancarne affatto. L’allattamento regolare in certi casi pospone la ripresa dell’ovulazione e del ciclo mestruale, e in tal modo tende a essere un anticoncezionale naturale. Secondo l’associazione americana per la lotta contro i tumori “nelle madri che allattano si verificano meno casi di cancro della mammella”. Per di più, l’allattamento materno giova anche al bilancio familiare!
LO SVILUPPO DEL BAMBINO: COSA VI PREFIGGETE?
23. Quali principi sull’educazione del bambino sono indicati nel Salmo 127:4, 5?
23 “Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l’uomo che ne ha piena la faretra”! (Salmo 126 [127]:4, 5, versione a cura della CEI) Il valore di una freccia dipende da quanto bene si è presa la mira quando scocca dall’arco. Perché la freccia colpisca il bersaglio si deve prendere la mira con attenzione e abilità. In modo simile, è essenziale che, come genitori, ponderiate saggiamente e in preghiera sull’indirizzo che volete dare nella vita al vostro bambino. Dopo aver lasciato le vostre cure, la figlia o il figlio diventerà un adulto equilibrato e maturo, rispettato dagli altri, e un onore a Dio?
24. (a) Che specie di ambiente familiare i genitori si dovrebbero sforzare di dare ai figli? (b) Perché ciò è importante?
24 Le decisioni su come allevare ed educare il bambino si dovrebbero prendere prima che nasca. Per il bambino primogenito i genitori costituiscono il mondo intero. Come sarà tale mondo? Mostrerà che i genitori hanno preso a cuore questo consiglio della Parola di Dio: “Ogni acrimoniosa amarezza e rancore e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia. Ma siate benigni gli uni verso gli altri, teneramente compassionevoli, perdonandovi liberamente gli uni gli altri, come anche Dio vi ha liberamente perdonati mediante Cristo”? (Efesini 4:31, 32) Qualunque sia la vita familiare, si rifletterà sul neonato. Sforzatevi affinché il mondo del vostro piccino sia pacifico e sicuro, pieno di calore e amore. Il bambino teneramente amato assorbirà queste qualità ed esse ne modelleranno di conseguenza i sentimenti. Sentirà il vostro affetto, seguirà il vostro esempio. Le leggi genetiche del nostro Creatore hanno provveduto in modo meraviglioso allo sviluppo del piccino nel grembo materno; come lo plasmerete quando sarà nato? Molto dipende dall’ambiente familiare che gli offrite. Questo, quanto i geni, determina che specie di adulto diverrà il bambino. “Addestra il ragazzo secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. — Proverbi 22:6.
25, 26. Perché è ragionevole che i genitori dedichino molto tempo e attenzione ai propri figli?
25 Né l’uomo né la donna possono produrre un solo filo d’erba, ma insieme possono generare un altro essere umano, infinitamente complesso e diverso da ogni altro sulla terra! Un’impresa straordinaria, così straordinaria che è difficile credere che tanti oggi non apprezzino la santità della responsabilità che comporta! Si piantano fiori, si innaffiano, si concimano, si tolgono le erbacce, tutto per avere un bel giardino. Non dovremmo dedicare molto più tempo e impegnarci molto più a fondo per far crescere bene i figli?
26 Una coppia sposata ha diritto di avere figli. I figli hanno il corrispondente diritto di avere dei genitori, non solo di nome ma di fatto. Un cristiano devoto a Dio può dedicare molto tempo ed energia per impartire conoscenza biblica con la speranza di fare un discepolo, eppure non sempre vi riesce. Non dovrebbero i genitori cristiani dedicare ancora più tempo per ‘allevare i propri figli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova’? (Efesini 6:4) Se educano un solo figlio perché sia un ottimo servitore del Datore di vita, Geova Dio, non è ciò motivo di grande gioia? Allora sì che l’aver avuto quel figlio o quella figlia sarà una grande ricompensa. — Proverbi 23:24, 25.
27. Nel guidare lo sviluppo del bambino, perché si dovrebbe tener conto della sua personalità?
27 Il Salmo 128:3 paragona i figli a pianticelle d’ulivo: “Tua moglie sarà come una vite fruttifera nelle parti più interne della tua casa. I tuoi figli saranno come rampolli di ulivi tutto intorno alla tua tavola”. Gli alberi possono assumere forme diverse secondo il modo in cui li si fa crescere. Alcuni crescono aderenti a un muro. Altri si estendono bassi sul terreno. Alcuni si fanno crescere piccoli e stentati potando e ammassando le radici, come nel caso di certi alberelli nani giapponesi. Un antico detto sottolinea che bisogna cominciare molto presto anche a plasmare un bambino: “Come si piega il germoglio così crescerà l’albero”. Qui ci vuole equilibrio. Da una parte il bambino ha bisogno di guida per seguire giuste norme. Allo stesso tempo non ci si deve aspettare che la sua personalità si conformi esattamente a qualche ideale stabilito in anticipo dai genitori. Non si può far produrre fichi a un ulivo. Addestra tuo figlio secondo le giuste vie ma non costringerlo secondo un modello predeterminato che non permetterà che la sua personalità soggettiva e i suoi doni ereditari trovino la normale espressione. Ci vuole tempo per conoscere questo bambino che hai generato. Poi, come a un giovane alberello, dà a tuo figlio una guida abbastanza forte da proteggerlo e sostenerlo nella giusta direzione, ma abbastanza dolce da non ostacolare il pieno sviluppo futuro del bambino.
UNA RICOMPENSA DA GEOVA
28. Come possiamo trarre profitto da quanto Genesi 33:5, 13, 14 dice della preoccupazione di Giacobbe per i suoi figli?
28 Giacobbe mostrò nell’antichità la sua preoccupazione per il benessere dei suoi figli. Durante un viaggio, la cui andatura avrebbe potuto essere troppo veloce per loro, Giacobbe disse al suo interlocutore: “Il mio signore si rende conto che i fanciulli son delicati e che sono a mio carico pecore e bovini che allattano, e se li spingessero troppo in fretta per un solo giorno, l’intero gregge per certo morirebbe. Passi il mio signore, ti prego, davanti al suo servitore, ma mi sia concesso di continuare il viaggio a mio agio secondo il passo del bestiame che è davanti a me e secondo il passo dei fanciulli”. Prima, quando aveva incontrato suo fratello Esaù gli era stato chiesto: “Chi sono questi con te?” La risposta di Giacobbe fu: “I fanciulli coi quali Dio ha favorito il tuo servitore”. (Genesi 33:5, 13, 14) Oggi i genitori dovrebbero non solo mostrare come Giacobbe misericordiosa premura per i loro figli, ma anche considerarli come li considerò lui: un favore di Geova. Naturalmente, prima di sposarsi, un uomo dovrebbe valutare seriamente se è in grado di sostenere moglie e figli. La Bibbia consiglia: “Sistema gli affari che hai fuori, disponi i lavori dei campi e poi potrai metter su casa”. (Proverbi 24:27, versione di F. Nardoni) In armonia con questo pratico consiglio, un uomo dovrebbe fare preparativi in anticipo per il matrimonio e la vita familiare. Così anche una gravidanza inattesa sarà accolta con gioia e non sarà temuta come un onere finanziario.
29. Perché si dovrebbe considerare seriamente in anticipo la questione di avere figli?
29 La questione di avere figli merita senz’altro di essere considerata molto seriamente, non solo nel caso del primogenito ma anche dei figli che potrebbero venire in seguito. I genitori trovano difficile sfamare, curare ed educare i figli che hanno già? Allora il rispetto per il Creatore come pure la qualità dell’amore dovrebbero certamente indurli a ponderare come esercitare padronanza di sé per rallentare l’ulteriore aumento della famiglia.
30. (a) Perché si può dire che il bambino in realtà appartiene a Dio? (b) Come ciò dovrebbe influire sul punto di vista dei genitori?
30 In realtà, di chi è il bambino? In un certo senso vostro. Ma in un altro senso il bambino appartiene al Creatore. A voi ne è affidata la cura, come ai vostri genitori fu affidata la vostra cura quando eravate piccoli. Ma in realtà non eravate una proprietà dei vostri genitori da trattare in qualsiasi modo avessero voluto; neanche vostro figlio è la vostra proprietà in tal senso. I genitori non possono determinare o controllare il momento del concepimento né lo sviluppo del bambino nel grembo materno. Non possono neanche vedere né capire appieno il meraviglioso processo in atto. (Salmo 139:13, 15; Ecclesiaste 11:5) Se a causa di qualche imperfezione fisica il bambino è abortito o nasce morto, essi non possono riportarlo in vita. Dobbiamo dunque riconoscere umilmente che per noi tutti Dio è il Datore di vita, e che tutti gli apparteniamo: “A Geova appartiene la terra e tutto ciò che la riempie, il paese produttivo e quelli che vi dimorano”. — Salmo 24:1.
31, 32. (a) Quale responsabilità hanno i genitori davanti a Dio? (b) Cosa risulta dall’assolvere bene tale responsabilità?
31 Voi siete responsabili dei figli che mettete al mondo e dovete anche rendere conto al Creatore di come li allevate. Egli creò la terra col proposito che fosse abitata, e a questo fine dotò i nostri primogenitori umani del potere di procreare. Con la loro defezione essi si misero dalla parte dell’Avversario che aveva sfidato Dio nel giusto esercizio della sua sovranità sulla sua famiglia di creature in cielo e sulla terra. Educando i figli affinché crescano integri al loro Creatore, voi e la vostra famiglia potete dimostrare che l’Avversario è bugiardo e Geova Dio è verace. Come afferma Proverbi 27:11: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”.
32 Se assolverete l’obbligo che avete verso i figli e la responsabilità che avete verso Dio, avrete vera soddisfazione nella vita. Potrete unirvi di tutto cuore all’espressione di apprezzamento del Salmo 127:3: “Il frutto del ventre è una ricompensa”.
[Note in calce]
a Come carne e verdura.
b Farinacei e dolci.
[Immagine a pagina 93]
L’intimità ora evita incomprensioni poi