Capitolo tredici
Due re in conflitto
1, 2. Perché la profezia di Daniele capitolo 11 dovrebbe interessarci?
DUE re rivali sono impegnati in una lotta a oltranza per la supremazia. Con il passare degli anni ha la meglio prima l’uno, poi l’altro. A volte un re domina incontrastato mentre l’altro resta inoperoso e per un po’ non ci sono conflitti. Ma poi tutto a un tratto scoppia un’altra guerra e il conflitto continua. Alcuni personaggi di questo dramma furono il re di Siria Seleuco I Nicatore, il re d’Egitto Tolomeo I figlio di Lago, Cleopatra I, principessa sira e regina d’Egitto, gli imperatori romani Augusto e Tiberio e Zenobia regina di Palmira. Con l’approssimarsi della fine del conflitto vi sono stati coinvolti anche la Germania nazista, il blocco delle nazioni comuniste, la potenza mondiale anglo-americana, la Lega o Società delle Nazioni e le Nazioni Unite. Il finale è un avvenimento non previsto da nessuna di queste entità politiche. Circa 2.500 anni fa l’angelo di Geova dichiarò questa elettrizzante profezia al profeta Daniele. — Daniele, capitolo 11.
2 Come dovette essere emozionato Daniele sentendo l’angelo rivelargli nei particolari la rivalità fra i due futuri re! Questi avvenimenti drammatici interessano anche a noi, poiché la lotta per il potere fra i due re si protrae fino ai nostri giorni. Vedendo come la storia ha dimostrato la veracità della prima parte della profezia, la nostra fede e la nostra fiducia nel sicuro adempimento dell’ultima parte saranno rafforzate. Prestando attenzione a questa profezia avremo un’idea chiara di dove ci troviamo nel corso del tempo. Inoltre saremo sempre più risoluti a rimanere neutrali nel conflitto aspettando con pazienza che Dio agisca a nostro favore. (Salmo 146:3, 5) Ascoltiamo dunque con viva attenzione mentre l’angelo di Geova parla a Daniele.
CONTRO IL REGNO DI GRECIA
3. A chi diede sostegno l’angelo “nel primo anno di Dario il medo”?
3 “In quanto a me”, disse l’angelo, “nel primo anno di Dario il medo [539/538 a.E.V.] stetti per lui come rafforzatore e come fortezza”. (Daniele 11:1) Dario non era più in vita, ma l’angelo si riferì al suo regno come punto di partenza del messaggio profetico. Era stato questo re a ordinare che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa dei leoni. Dario aveva inoltre decretato che tutti i suoi sudditi dovevano temere il Dio di Daniele. (Daniele 6:21-27) Tuttavia colui al quale l’angelo diede sostegno non era Dario il Medo, ma il suo stesso compagno Michele, il principe del popolo di Daniele. (Confronta Daniele 10:12-14). L’angelo di Dio provvide questo sostegno mentre Michele lottava con il principe demonico della Media-Persia.
4, 5. Chi furono i quattro re di Persia predetti?
4 L’angelo di Dio proseguì: “Ecco, ci saranno ancora tre re che sorgeranno per la Persia, e il quarto ammasserà grandi ricchezze più di tutti gli altri. E appena sarà divenuto forte nelle sue ricchezze, solleverà ogni cosa contro il regno di Grecia”. (Daniele 11:2) Chi furono questi sovrani persiani?
5 I primi tre re furono Ciro il Grande, Cambise II e Dario I (figlio di Istaspe). Poiché Bardiya (o forse un impostore di nome Gaumata) regnò per soli sette mesi, la profezia non prese in considerazione il suo breve regno. Nel 490 a.E.V. il terzo re, Dario I, tentò per la seconda volta di invadere la Grecia. Tuttavia i persiani furono sbaragliati a Maratona e si ritirarono in Asia Minore. Dario fece accurati preparativi per un’ulteriore campagna contro la Grecia, ma morì quattro anni dopo senza poterla effettuare. Se ne incaricò il figlio e successore Serse I, il “quarto” re. Questi era il re Assuero che sposò Ester. — Ester 1:1; 2:15-17.
6, 7. (a) Come il quarto re ‘sollevò ogni cosa contro il regno di Grecia’? (b) Quale fu l’esito della campagna di Serse contro la Grecia?
6 Serse I in effetti ‘sollevò ogni cosa contro il regno di Grecia’, cioè contro gli stati greci indipendenti nel loro insieme. “Incitato da cortigiani ambiziosi”, dice un libro, “Serse sferrò un attacco per terra e per mare”. (The Medes and Persians—Conquerors and Diplomats) Erodoto, storico greco del V secolo a.E.V., scrive che “di tutte le spedizioni . . . questa fu di gran lunga la più imponente”. Nella sua testimonianza precisa che gli equipaggi delle navi ammontavano, “in tutto, [a] 517.610 uomini. I soldati di fanteria, poi, erano 1.700.000, quelli di cavalleria 80.000. A questi”, scrive, “aggiungerò gli Arabi che conducevano i cammelli e i Libici che guidavano i carri, calcolandone il numero in 20.000 uomini. Sicché, messi insieme, gli effettivi della flotta e dell’esercito di terra raggiungono il numero di 2.317.610 uomini”.a
7 Poiché si aspettava una vittoria totale, nel 480 a.E.V. Serse I mosse con il suo immenso esercito contro la Grecia. Superata un’azione dilatoria dei greci alle Termopili, i persiani saccheggiarono Atene. A Salamina, però, subirono una terribile sconfitta. Seguì un’altra vittoria dei greci a Platea, nel 479 a.E.V. Nessuno dei sette re succeduti a Serse sul trono dell’impero persiano durante i successivi 143 anni mosse guerra alla Grecia. Ma poi in Grecia sorse un re potente.
UN GRANDE REGNO DIVISO IN QUATTRO
8. Quale “re potente” sorse, e come arrivò a ‘dominare con esteso dominio’?
8 “Un re potente certamente sorgerà e dominerà con esteso dominio e farà secondo la sua volontà”, disse l’angelo. (Daniele 11:3) Nel 336 a.E.V. il ventenne Alessandro ‘sorse’ come re di Macedonia. Diventò davvero “un re potente”: Alessandro Magno. Guidato da un piano del padre Filippo II, conquistò le province persiane del Medio Oriente. Attraversati l’Eufrate e il Tigri, a Gaugamela i suoi 47.000 uomini sbaragliarono le truppe di Dario III che ne contavano 250.000. Successivamente Dario fuggì e venne assassinato: fu la fine della dinastia persiana. La Grecia era diventata la potenza mondiale e Alessandro ‘dominava con esteso dominio e faceva secondo la sua volontà’.
9, 10. Come si avverò la profezia secondo cui il regno di Alessandro non sarebbe passato alla sua posterità?
9 Il dominio di Alessandro sul mondo sarebbe durato poco, poiché l’angelo di Dio aggiunse: “Quando sarà sorto, il suo regno sarà infranto e sarà diviso verso i quattro venti dei cieli, ma non alla sua posterità e non secondo il suo dominio con cui aveva dominato; perché il suo regno sarà sradicato, sì, per altri che non sono questi”. (Daniele 11:4) Alessandro non aveva neanche 33 anni quando improvvisamente si ammalò e morì a Babilonia nel 323 a.E.V.
10 Il vasto impero di Alessandro non passò alla “sua posterità”. Suo fratello Filippo III Arrideo regnò meno di sette anni e nel 317 a.E.V. fu assassinato per volontà di Olimpiade, madre di Alessandro. Alessandro IV, figlio di Alessandro, regnò fino al 311 a.E.V. quando morì per mano di Cassandro, uno dei generali di suo padre. Eracle, figlio illegittimo di Alessandro, cercò di governare in nome del padre, ma nel 309 a.E.V. fu assassinato. Così finì la dinastia di Alessandro e “il suo dominio” passò ad altri.
11. Come il regno di Alessandro fu “diviso verso i quattro venti dei cieli”?
11 Dopo la morte di Alessandro il suo regno fu “diviso verso i quattro venti”. I suoi molti generali litigarono fra loro per accaparrarsi il territorio. Antigono Monoftalmo cercò di impadronirsi di tutto l’impero di Alessandro. Ma fu ucciso in battaglia a Ipso, in Frigia. Nel 301 a.E.V. quattro generali di Alessandro erano al potere sul vasto territorio che il loro comandante aveva conquistato. Cassandro governava la Macedonia e la Grecia. A Lisimaco andarono l’Asia Minore e la Tracia. Seleuco I Nicatore si assicurò la Mesopotamia e la Siria. E a Tolomeo figlio di Lago, o Tolomeo I, toccarono l’Egitto e la Palestina. Secondo la parola profetica, il grande impero di Alessandro fu diviso in quattro regni ellenistici.
EMERGONO DUE RE RIVALI
12, 13. (a) Come i quattro regni ellenistici furono ridotti a due? (b) A quale dinastia diede inizio Seleuco in Siria?
12 Pochi anni dopo aver assunto il potere Cassandro morì e, nel 285 a.E.V., Lisimaco si impadronì della parte europea dell’impero greco. Nel 281 a.E.V. Lisimaco cadde in combattimento contro Seleuco I Nicatore, che ottenne così il controllo della maggior parte dei territori asiatici. Antigono Gonata, nipote di uno dei generali di Alessandro, ascese al trono di Macedonia nel 276 a.E.V. Col tempo la Macedonia fu assoggettata a Roma e nel 146 a.E.V. diventò una provincia romana.
13 Pertanto solo due dei quattro regni ellenistici conservarono la loro importanza: uno sotto Seleuco I Nicatore e l’altro sotto Tolomeo I. Seleuco diede inizio alla dinastia dei Seleucidi in Siria. Tra le città che fondò c’erano Antiochia — la nuova capitale della Siria — e il porto di Seleucia. In seguito l’apostolo Paolo insegnò ad Antiochia, dove i seguaci di Gesù per la prima volta furono chiamati cristiani. (Atti 11:25, 26; 13:1-4) Seleuco fu assassinato nel 281 a.E.V., ma la sua dinastia rimase al potere fino al 64 a.E.V., quando il generale romano Gneo Pompeo fece della Siria una provincia romana.
14. Quando iniziò in Egitto la dinastia dei Tolomei?
14 Dei quattro, il regno ellenistico che durò più a lungo fu quello di Tolomeo I, che assunse il titolo di re nel 305 a.E.V. La dinastia dei Tolomei che iniziò con lui continuò a governare l’Egitto finché fu conquistato da Roma nel 30 a.E.V.
15. Quali due re forti emersero dai quattro regni ellenistici, e a quale lotta diedero inizio?
15 Così dai quattro regni ellenistici emersero due re forti: Seleuco I Nicatore in Siria e Tolomeo I in Egitto. Con questi due re iniziò la lunga lotta fra “il re del nord” e “il re del sud”, descritta in Daniele capitolo 11. L’angelo di Geova non li menzionò per nome, dato che l’identità e la nazionalità di questi due re sarebbe cambiata nel corso dei secoli. Omettendo i particolari superflui, l’angelo menzionò solo i sovrani e gli avvenimenti che hanno relazione con il conflitto.
INIZIA IL CONFLITTO
16. (a) A nord e a sud di chi si trovavano i due re? (b) Quali re assunsero per primi il ruolo di “re del nord” e di “re del sud”?
16 Ascoltate! Descrivendo l’inizio di questo drammatico conflitto, l’angelo di Geova dice: “Il re del sud diverrà forte, pure uno dei suoi principi [di Alessandro]; e [il re del nord] prevarrà contro di lui e certamente dominerà con esteso dominio più grande del potere di governare di quello”. (Daniele 11:5) Gli appellativi “re del nord” e “re del sud” si riferiscono a re che si trovavano a nord e a sud del popolo di Daniele, che all’epoca era stato liberato dalla cattività babilonese ed era tornato nel paese di Giuda. Il primo “re del sud” fu Tolomeo I d’Egitto. Un generale di Alessandro che prevalse contro Tolomeo I e dominò “con esteso dominio” fu il re di Siria Seleuco I Nicatore, il quale assunse il ruolo di “re del nord”.
17. Sotto la dominazione di chi si trovava il paese di Giuda all’inizio del conflitto fra il re del nord e il re del sud?
17 All’inizio del conflitto il paese di Giuda era sotto la dominazione del re del sud. Dal 320 a.E.V. circa Tolomeo I incoraggiò gli ebrei a trasferirsi in Egitto. Una colonia ebraica fiorì ad Alessandria, dove Tolomeo I fondò una biblioteca famosa. In Giuda gli ebrei rimasero sotto la dominazione dell’Egitto tolemaico, il re del sud, fino al 198 a.E.V.
18, 19. In seguito, come i due re rivali fecero “un accordo equo”?
18 Riguardo ai due re, l’angelo profetizzò: “Alla fine di alcuni anni si alleeranno l’uno con l’altro, e la medesima figlia del re del sud verrà al re del nord per fare un accordo equo. Ma essa non riterrà la potenza del suo braccio; ed egli non sussisterà, né il suo braccio; e sarà ceduta, essa stessa, e quelli che l’avevano condotta, e colui che la generò, e chi la rese forte in quei tempi”. (Daniele 11:6) Come avvenne ciò?
19 La profezia non tenne conto di Antioco I, figlio e successore di Seleuco I Nicatore, perché non combatté nessuna guerra decisiva contro il re del sud. Ma il suo successore, Antioco II, combatté a lungo contro Tolomeo II, figlio di Tolomeo I. Antioco II e Tolomeo II costituirono rispettivamente il re del nord e il re del sud. Antioco II e sua moglie Laodice avevano un figlio, Seleuco II, mentre Tolomeo II aveva una figlia, Berenice. Nel 250 a.E.V. questi due re fecero “un accordo equo”. Per suggellare questa alleanza, Antioco II ripudiò la moglie Laodice e sposò Berenice, “la medesima figlia del re del sud”. Da Berenice ebbe un figlio che diventò l’erede al trono di Siria invece dei figli di Laodice.
20. (a) Come il “braccio” di Berenice non sussisté? (b) In che modo furono ceduti Berenice, “quelli che l’avevano condotta” e “chi la rese forte”? (c) Chi diventò re di Siria dopo che Antioco II perse “il suo braccio”, cioè la potenza?
20 Il “braccio” o potenza che sosteneva Berenice era suo padre, Tolomeo II. Nel 246 a.E.V., quando questi morì, lei ‘non ritenne la potenza del proprio braccio’ con il marito. Antioco II la ripudiò, risposò Laodice e nominò suo successore il figlio. Secondo i piani di Laodice, Berenice e suo figlio furono assassinati. A quanto pare i servitori che l’avevano accompagnata dall’Egitto in Siria — “quelli che l’avevano condotta” — fecero la stessa fine. Laodice inoltre avvelenò Antioco II e così nemmeno “il suo braccio”, cioè la potenza di lui, ‘sussisté’. Quindi il padre di Berenice — “colui che la generò” — e il marito re di Siria — che l’aveva resa temporaneamente “forte” — morirono entrambi. Così Seleuco II, figlio di Laodice, diventò re di Siria. Come avrebbe reagito a tutto questo il successivo re della dinastia dei Tolomei?
UN RE VENDICA L’ASSASSINIO DELLA SORELLA
21. (a) Chi fu “uno dal germoglio” delle “radici” di Berenice, e come ‘sorse’? (b) In che modo Tolomeo III ‘venne contro la fortezza del re del nord’ e prevalse su di lui?
21 “Uno dal germoglio delle sue radici certamente sorgerà al suo posto”, disse l’angelo, “e verrà verso le forze militari e verrà contro la fortezza del re del nord e agirà certamente contro di loro e prevarrà”. (Daniele 11:7) “Uno dal germoglio” delle “radici”, cioè dei genitori, di Berenice fu suo fratello. Alla morte del padre ‘sorse’ come re del sud o faraone d’Egitto Tolomeo III. Immediatamente si accinse a vendicare l’assassinio della sorella. Marciando contro Seleuco II re di Siria, di cui si era servita Laodice per assassinare Berenice e il figlio di lei, venne contro “la fortezza del re del nord”. Tolomeo III conquistò la parte fortificata di Antiochia e inferse un colpo mortale a Laodice. Spingendosi verso est attraverso il dominio del re del nord, saccheggiò Babilonia e proseguì fino in India.
22. Cosa portò in Egitto Tolomeo III, e perché ‘per alcuni anni stette lontano dal re del nord’?
22 Cosa accadde poi? L’angelo di Dio ci dice: “E anche con i loro dèi, con le loro immagini di metallo fuso, con i loro oggetti desiderabili d’argento e d’oro, e con i prigionieri verrà in Egitto. Ed egli stesso per alcuni anni starà lontano dal re del nord”. (Daniele 11:8) Più di 200 anni prima Cambise II re di Persia aveva conquistato l’Egitto e si era portato in patria gli dèi egiziani, “le loro immagini di metallo fuso”. Saccheggiando Susa, ex capitale regale di Persia, Tolomeo III riprese questi dèi e li portò “prigionieri” in Egitto. Inoltre riportò come bottino di guerra una gran quantità di “oggetti desiderabili d’argento e d’oro”. Costretto a sedare una rivolta in patria, Tolomeo III ‘stette lontano dal re del nord’ e non gli inflisse ulteriori perdite.
LA RAPPRESAGLIA DEL RE DI SIRIA
23. Perché il re del nord ‘tornò al proprio suolo’ dopo essere penetrato nel regno del re del sud?
23 Quale fu la reazione del re del nord? Daniele sentì dire: “Effettivamente verrà nel regno del re del sud e tornerà al suo proprio suolo”. (Daniele 11:9) Il re del nord — Seleuco II re di Siria — passò al contrattacco. Penetrò “nel regno”, o reame, dell’egiziano re del sud, ma fu sconfitto. Verso il 242 a.E.V., con i pochi superstiti del suo esercito, Seleuco II ‘tornò al proprio suolo’, ritirandosi nella capitale della Siria, Antiochia. Alla morte gli succedette il figlio Seleuco III.
24. (a) Cosa accadde a Seleuco III? (b) In che modo il re di Siria Antioco III ‘venne e inondò e attraversò’ il dominio del re del sud?
24 Cosa fu predetto riguardo alla discendenza del re di Siria Seleuco II? L’angelo disse a Daniele: “Ora in quanto ai suoi figli, si ecciteranno e realmente raccoglieranno una folla di grandi forze militari. E nel venire certamente verrà e inonderà e attraverserà. Ma tornerà, e si ecciterà fino alla sua fortezza”. (Daniele 11:10) Il regno di Seleuco III finì in meno di tre anni con il suo assassinio. Suo fratello Antioco III gli succedette sul trono di Siria. Questo figlio di Seleuco II radunò un grande esercito per attaccare il re del sud, che allora era Tolomeo IV. Il nuovo re del nord combatté vittoriosamente contro l’Egitto e riconquistò il porto di Seleucia, la provincia della Celesiria, le città di Tiro e Tolemaide e i villaggi vicini. Sbaragliò un esercito del re Tolomeo IV e prese molte città di Giuda. Nella primavera del 217 a.E.V. Antioco III lasciò Tolemaide e andò a nord, “fino alla sua fortezza” in Siria. Ma era in vista un cambiamento.
LA SITUAZIONE SI CAPOVOLGE
25. Dove Tolomeo IV si scontrò in battaglia con Antioco III, e che cosa fu ‘dato in mano’ all’egiziano re del sud?
25 Come Daniele, ascoltiamo con grande aspettativa l’angelo di Geova che ora predice: “Il re del sud si inasprirà e dovrà uscire e combattere con lui, cioè col re del nord; e [questi] certamente farà sorgere una grande folla, e la folla in effetti sarà data in mano a quello”. (Daniele 11:11) Con 75.000 soldati, il re del sud Tolomeo IV si diresse a nord contro il nemico. Il siro re del nord, Antioco III, aveva radunato “una grande folla” di 68.000 uomini per resistergli. Ma “la folla” venne “data in mano” al re del sud nella battaglia presso la città costiera di Rafia, non lontano dal confine egiziano.
26. (a) Quale “folla” fu portata via dal re del sud nella battaglia di Rafia, e quali furono le condizioni del trattato di pace stipulato lì? (b) Come mai Tolomeo IV non usò “la sua forte posizione”? (c) Chi diventò il successivo re del sud?
26 La profezia continua: “E la folla sarà certamente portata via. Il suo cuore si esalterà, ed egli in effetti farà cadere decine di migliaia; ma non userà la sua forte posizione”. (Daniele 11:12) Tolomeo IV, il re del sud, ‘portò via’ ovvero uccise 10.000 fanti e 300 cavalieri siri e fece 4.000 prigionieri. I re fecero quindi un trattato per cui Antioco III tenne il porto di Seleucia in Siria, ma perse la Fenicia e la Celesiria. Per questa vittoria il cuore dell’egiziano re del sud ‘si esaltò’, specie contro Geova. Giuda rimase sotto la dominazione di Tolomeo IV. Tuttavia questi non ‘usò la sua forte posizione’ per sfruttare la vittoria riportata contro il siro re del nord. Anzi si diede a una vita sregolata e suo figlio di cinque anni, Tolomeo V, diventò il successivo re del sud alcuni anni prima della morte di Antioco III.
RITORNA L’AVIDO VINCITORE
27. Come il re del nord tornò “alla fine dei tempi” per riconquistare i territori ceduti all’Egitto?
27 Per tutte le sue imprese Antioco III fu detto il Grande. Di lui l’angelo disse: “Il re del nord dovrà tornare e radunare una folla più grande della prima; e alla fine dei tempi, alcuni anni, egli verrà, facendo ciò con grandi forze militari e con una gran quantità di beni”. (Daniele 11:13) Questi “tempi” furono 16 anni o più dopo che gli egiziani avevano sconfitto i siri a Rafia. Quando il giovanissimo Tolomeo V diventò re del sud, Antioco III, con “una folla più grande della prima”, si accinse a riconquistare i territori che aveva dovuto cedere all’egiziano re del sud. A questo fine si alleò con Filippo V re di Macedonia.
28. Quali difficoltà ebbe il giovanissimo re del sud?
28 Il re del sud ebbe difficoltà anche all’interno del suo regno. “In quei tempi molti sorgeranno contro il re del sud”, disse l’angelo. (Daniele 11:14a) Effettivamente ‘molti sorsero contro il re del sud’. Oltre a fronteggiare gli eserciti di Antioco III e del suo alleato macedone, il giovanissimo re del sud incontrò problemi in patria, in Egitto. Poiché il suo tutore, Agatocle, che governava in nome suo, trattava con arroganza gli egiziani, molti si ribellarono. L’angelo aggiunse: “E i figli dei ladroni appartenenti al tuo popolo, da parte loro, saranno portati per cercar di avverare una visione; e dovranno inciampare”. (Daniele 11:14b) Persino alcuni del popolo di Daniele diventarono ‘figli di ladroni’ o rivoluzionari. Ma qualsiasi “visione” avessero quegli ebrei in quanto a porre fine alla dominazione dei gentili sulla loro patria era falsa, ed essi erano destinati a fallire o “inciampare”.
29, 30. (a) Come le “braccia del sud” cedettero di fronte all’assalto dal nord? (b) Come il re del nord arrivò a ‘stare nel paese dell’Adornamento’?
29 L’angelo di Geova predisse inoltre: “Il re del nord verrà ed eleverà un bastione d’assedio e realmente catturerà una città con fortificazioni. E in quanto alle braccia del sud, non resisteranno, né il popolo dei suoi scelti; e non ci sarà potere per continuare a resistere. E colui che gli verrà contro farà secondo la sua volontà, e non ci sarà nessuno che resista davanti a lui. E starà nel paese dell’Adornamento e ci sarà lo sterminio nella sua mano”. — Daniele 11:15, 16.
30 Le forze militari di Tolomeo V, cioè le “braccia del sud”, cedettero di fronte all’assalto dal nord. A Panias (Cesarea di Filippo) Antioco III inseguì il generale Scopa che combatteva per l’Egitto e i suoi 10.000 uomini “scelti” fino a Sidone, “una città con fortificazioni”. Là Antioco III ‘elevò un bastione d’assedio’ e nel 198 a.E.V. conquistò quel porto della Fenicia. Agì “secondo la sua volontà” perché l’esercito dell’egiziano re del sud non fu in grado di resistergli. Poi Antioco III marciò contro Gerusalemme, la capitale del “paese dell’Adornamento”, Giuda. Nel 198 a.E.V. Gerusalemme e Giuda passarono dalla dominazione dell’egiziano re del sud a quella del siro re del nord. E Antioco III, il re del nord, cominciò a ‘stare nel paese dell’Adornamento’. Per tutti gli oppositori ebrei ed egiziani ci fu “lo sterminio nella sua mano”. Per quanto tempo questo re del nord avrebbe potuto fare come voleva?
ROMA TRATTIENE L’AVIDO VINCITORE
31, 32. Perché il re del nord finì per fare “accordi equi” di pace con il re del sud?
31 L’angelo di Geova ci dà questa risposta: “[Il re del nord] volgerà la sua faccia per venire con la forza del suo intero regno, e ci saranno con lui accordi equi; e agirà con efficacia. E riguardo alla figlia delle donne, gli sarà concesso di ridurla in rovina. Ed essa non resisterà, e non continuerà ad essere sua”. — Daniele 11:17.
32 Il re del nord, Antioco III, ‘volse la sua faccia’ per dominare l’Egitto “con la forza del suo intero regno”. Ma finì per fare “accordi equi” di pace con Tolomeo V, il re del sud. Le richieste di Roma avevano indotto Antioco III a cambiare i suoi piani. Quando lui e Filippo V re di Macedonia avevano fatto lega contro il giovanissimo re d’Egitto per impossessarsi dei suoi territori, i tutori di Tolomeo V si erano rivolti a Roma per avere protezione. Approfittando dell’opportunità di espandere la sua sfera di influenza, Roma mostrò i denti.
33. (a) Quali furono le condizioni di pace fra Antioco III e Tolomeo V? (b) Qual era lo scopo del matrimonio di Cleopatra I con Tolomeo V, e perché il piano fallì?
33 Costretto da Roma, Antioco III offrì condizioni di pace al re del sud. Anziché restituire i territori conquistati, come aveva chiesto Roma, Antioco III intendeva fare un trasferimento nominale dando in moglie sua figlia Cleopatra I — la “figlia delle donne” — a Tolomeo V. Alcune province che includevano Giuda, il “paese dell’Adornamento”, le sarebbero state date in dote. Al matrimonio celebrato nel 193 a.E.V., però, il re di Siria non lasciò che queste province passassero a Tolomeo V. Era un matrimonio politico, combinato per assoggettare l’Egitto alla Siria. Ma il piano fallì perché Cleopatra I ‘non continuò ad essere sua’, infatti in seguito sostenne il marito. Quando scoppiò la guerra fra Antioco III e i romani, l’Egitto prese le parti di Roma.
34, 35. (a) A quali “paesi costieri” il re del nord rivolse la faccia? (b) Come Roma pose fine al “biasimo” da parte del re del nord? (c) Come morì Antioco III, e chi diventò il successivo re del nord?
34 A proposito delle sconfitte del re del nord, l’angelo aggiunse: “Ed egli [Antioco III] rivolgerà la faccia ai paesi costieri e realmente ne catturerà molti. E un comandante [Roma] dovrà far cessare per sé il biasimo da parte di lui, così che il suo biasimo [da parte di Antioco III] non sarà. [Roma] lo farà ricadere su quello. E [Antioco III] rivolgerà la faccia alle fortezze del suo proprio paese, e certamente inciamperà e cadrà, e non sarà trovato”. — Daniele 11:18, 19.
35 I “paesi costieri” erano quelli della Macedonia, della Grecia e dell’Asia Minore. Nel 192 a.E.V. scoppiò una guerra in Grecia e Antioco III fu indotto ad andarvi. Contrariata dagli sforzi del re di Siria di conquistare altri territori in Grecia, Roma gli dichiarò formalmente guerra. Antioco III fu sconfitto dai romani alle Termopili. Circa un anno dopo aver perso la battaglia di Magnesia nel 190 a.E.V., dovette rinunciare a tutto in Grecia, in Asia Minore e nelle regioni a ovest dei monti del Tauro. Roma impose un pesante tributo al siro re del nord e stabilì la sua supremazia su di lui. Cacciato dalla Grecia e dall’Asia Minore e perduta quasi tutta la sua flotta, Antioco III ‘rivolse la faccia alle fortezze del suo proprio paese’, la Siria. I romani avevano ‘fatto ricadere su di lui il suo biasimo contro di loro’. Antioco III morì nel 187 a.E.V. mentre cercava di derubare un tempio nell’Elimaide, in Persia. Così ‘cadde’ e salì al trono suo figlio Seleuco IV, il successivo re del nord.
IL CONFLITTO CONTINUA
36. (a) Come il re del sud cercò di continuare la lotta, ma che ne fu di lui? (b) In che modo Seleuco IV cadde, e chi gli succedette?
36 Il re del sud, Tolomeo V, cercò di conquistare le province che avrebbe dovuto ricevere come dote di Cleopatra, ma morì avvelenato. Gli succedette Tolomeo VI. E Seleuco IV? Avendo bisogno di denaro per pagare il pesante tributo a Roma, mandò il suo tesoriere Eliodoro ad appropriarsi le ricchezze che si diceva fossero conservate nel tempio di Gerusalemme. Poiché aspirava al trono, Eliodoro assassinò Seleuco IV. Tuttavia Eumene re di Pergamo e suo fratello Attalo fecero salire al trono Antioco IV, fratello del re ucciso.
37. (a) Come Antioco IV cercò di mostrarsi più potente di Geova Dio? (b) Cosa provocò la profanazione del tempio di Gerusalemme da parte di Antioco IV?
37 Il nuovo re del nord, Antioco IV, cercò di dimostrarsi più potente di Geova Dio tentando di sradicarne l’adorazione. Sfidando Geova, dedicò il tempio di Gerusalemme a Zeus, o Giove. Nel dicembre 167 a.E.V. fu eretto un altare pagano sopra il grande altare nel cortile del tempio dove si offriva a Geova l’olocausto quotidiano. Dieci giorni dopo sull’altare pagano fu offerto un sacrificio a Zeus. Questa profanazione provocò un’insurrezione degli ebrei sotto i Maccabei. Antioco IV li combatté per tre anni. Nel 164 a.E.V., nell’anniversario della profanazione, Giuda Maccabeo ridedicò il tempio a Geova e fu istituita la festa della dedicazione, Hanukkah. — Giovanni 10:22.
38. Come ebbe fine il governo dei Maccabei?
38 I Maccabei probabilmente fecero un trattato con Roma nel 161 a.E.V. e nel 104 a.E.V. istituirono un regno. Ma l’antagonismo fra loro e il siro re del nord continuò. Infine Roma fu invitata a intervenire. Nel 63 a.E.V., dopo tre mesi di assedio, il generale romano Gneo Pompeo prese Gerusalemme. Nel 39 a.E.V. il senato romano nominò Erode — un edomita — re della Giudea. Nel 37 a.E.V. egli prese Gerusalemme, ponendo fine al governo dei Maccabei.
39. Che benefìci avete tratto dall’esame di Daniele 11:1-19?
39 Com’è elettrizzante vedere adempiuta nei particolari la prima parte della profezia relativa ai due re in conflitto! È davvero emozionante dare una scorsa alla storia dei circa 500 anni trascorsi dopo che il messaggio profetico fu trasmesso a Daniele e identificare i governanti che occuparono la posizione di re del nord e di re del sud! Comunque l’identità politica di questi due re cambia mentre la lotta fra loro continua nel periodo in cui Gesù Cristo era sulla terra e fino ai nostri giorni. Confrontando gli sviluppi storici con gli avvincenti particolari rivelati in questa profezia, saremo in grado di identificare questi due re in lotta.
[Nota in calce]
a Le Storie, VII, 20, 184, trad. di L. Annibaletto, Mondadori, Milano, 1982.
SAPRESTE SPIEGARE?
• Quali due dinastie di re forti emersero dai regni ellenistici, e a quale lotta diedero inizio questi re?
• In che modo i due re fecero “un accordo equo”, come predetto in Daniele 11:6?
• Come continuò il conflitto fra
Seleuco II e Tolomeo III (Daniele 11:7-9)?
Antioco III e Tolomeo IV (Daniele 11:10-12)?
Antioco III e Tolomeo V (Daniele 11:13-16)?
• Qual era lo scopo del matrimonio di Cleopatra I con Tolomeo V, e perché il piano fallì (Daniele 11:17-19)?
• Che benefìci avete avuto prestando attenzione a Daniele 11:1-19?
[Prospetto/Immagini a pagina 228]
I RE DI DANIELE 11:5-19
Il re del nord Il re del sud
Daniele 11:5 Seleuco I Nicatore Tolomeo I
Daniele 11:6 Antioco II Tolomeo II
(marito di Laodice) (padre di Berenice)
Daniele 11:7-9 Seleuco II Tolomeo III
Daniele 11:10-12 Antioco III Tolomeo IV
Daniele 11:13-19 Antioco III Tolomeo V
(padre di Cleopatra I) Successore:
Successori: Tolomeo VI
Seleuco IV e
Antioco IV
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Moneta con l’effigie di Tolomeo II e sua moglie
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Seleuco I Nicatore
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Antioco III
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Tolomeo VI
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Tempio di Horus a Idfu (Alto Egitto) costruito da Tolomeo III e dai suoi successori
[Cartina/Immagini alle pagine 216 e 217]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
Gli appellativi “re del nord” e “re del sud” si riferiscono a re che si trovavano a nord e a sud del paese del popolo di Daniele
MACEDONIA
GRECIA
ASIA MINORE
ISRAELE
LIBIA
EGITTO
ETIOPIA
SIRIA
Babilonia
ARABIA
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Tolomeo II
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Antioco il Grande
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Lastra di pietra che contiene decreti ufficiali di Antioco il Grande
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Moneta con l’effigie di Tolomeo V
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Porta di Tolomeo III a Karnak (Egitto)
[Immagine a tutta pagina a pagina 210]
[Immagine a pagina 215]
Seleuco I Nicatore
[Immagine a pagina 218]
Tolomeo I