SALMI, LIBRO DEI
Libro formato pare da cinque collezioni di canti sacri — (1) Sl 1–41; (2) 42–72; (3) 73–89; (4) 90–106; (5) 107–150 — ciascuna delle quali termina con una benedizione pronunciata su Geova. Sin dall’antichità i singoli salmi erano evidentemente numerati secondo la loro collocazione nel libro. Per esempio, quello che attualmente viene chiamato il “secondo salmo” aveva la stessa designazione anche nel I secolo E.V. — At 13:33.
Stile. La poesia dei Salmi consiste di idee o espressioni parallele. (Vedi EBRAICO [La poesia ebraica]). Caratteristici sono i salmi acrostici o alfabetici. (Sl 9, 10, 25, 34, 37, 111, 112, 119 e 145) In questi salmi il verso iniziale o tutti i versi della prima strofa iniziano con la lettera ebraica ʼàlef, il verso o i versi successivi con la lettera behth, e così via per tutte o quasi tutte le lettere dell’alfabeto ebraico. Questo poteva servire come aiuto mnemonico. Per la terminologia usata nel libro dei Salmi, vedi ALAMOT; ASCESE; GHITTIT; HIGGAION; MAALAT, II; MASCHIL; MICTAM; MUT-LABBEN; NEILOT; SELA, II; SEMINIT.
Soprascritte. Le intestazioni, o soprascritte, all’inizio di molti salmi identificano lo scrittore, forniscono informazioni generali, provvedono istruzioni musicali o indicano l’uso o lo scopo del salmo. (Vedi le soprascritte dei Salmi 3, 4, 5, 6, 7, 30, 38, 60, 92, 102). A volte le soprascritte provvedono le informazioni necessarie per trovare altri brani scritturali che spiegano un particolare salmo. (Cfr. Sl 51 con 2Sa 11:2-15; 12:1-14). Dato che altre parti poetiche della Bibbia spesso sono introdotte in modo simile (Eso 15:1; De 31:30; 33:1; Gdc 5:1; cfr. 2Sa 22:1 con Sl 18:sopr), si pensa che le soprascritte fossero opera di coloro che scrissero o che raccolsero i salmi. Questo è confermato dal fatto che già all’epoca in cui fu scritto il Rotolo dei Salmi rinvenuto presso il Mar Morto (datato fra il 30 e il 50 E.V.) le soprascritte facevano parte del testo principale.
Scrittori. Dei 150 salmi, le soprascritte ne attribuiscono 73 a Davide, 11 ai figli di Cora (una di queste [Sl 88] menziona anche Eman), 12 ad Asaf (evidentemente la casa di Asaf; vedi ASAF n. 1), uno a Mosè, uno a Salomone e uno a Etan l’ezraita. Inoltre il Salmo 72, scritto “riguardo a Salomone”, a quanto pare fu opera di Davide. (Vedi Sl 72:20). Da Atti 4:25 ed Ebrei 4:7 risulta che i Salmi 2 e 95 furono scritti da Davide. I Salmi 10, 43, 71 e 91 sembrano rispettivamente la continuazione dei Salmi 9, 42, 70 e 90. Perciò i Salmi 10 e 71 si possono attribuire a Davide, il Salmo 43 ai figli di Cora, e il Salmo 91 a Mosè. Ci sono indicazioni che il Salmo 119 sia stato scritto dal giovane principe Ezechia. (Nota Sl 119:9, 10, 23, 46, 99, 100). Rimangono oltre 40 salmi di cui non è menzionato o indicato il compositore.
I singoli salmi furono scritti durante un periodo di circa 1.000 anni, dal tempo di Mosè fino al ritorno dall’esilio in Babilonia. — Sl 90:sopr; 126:1, 2; 137:1, 8.
Compilazione. Poiché Davide compose molti salmi e organizzò i musicisti leviti in 24 gruppi di servizio, è ragionevole concludere che abbia iniziato una collezione di questi canti da usare nel santuario. (2Sa 23:1; 1Cr 25:1-31; 2Cr 29:25-30) In seguito devono essere state fatte altre collezioni, come si può dedurre dalle ripetizioni che si trovano nel libro. (Cfr. Sl 14 con 53; 40:13-17 con 70; 57:7-11 con 108:1-5). Diversi studiosi ritengono che la disposizione del libro dei Salmi nella forma definitiva sia da attribuire a Esdra.
È evidente che il contenuto del libro dei Salmi fu stabilito in antica data. L’ordine e il contenuto del libro nella Settanta greca concordano fondamentalmente col testo ebraico. Il libro dei Salmi doveva quindi essere già stato completato nel III secolo a.E.V., quando venne iniziata questa traduzione greca. In un frammento del testo ebraico in uso nella seconda metà del I secolo E.V., il Salmo 150:1-6 è seguito immediatamente da una colonna in bianco. Ciò sembra indicare che questo antico manoscritto ebraico faceva finire lì il libro dei Salmi e quindi corrispondeva anche al testo masoretico.
Accurata preservazione del testo. Il Rotolo dei Salmi rinvenuto presso il Mar Morto è una prova dell’accurata preservazione del testo ebraico. Pur essendo di circa 900 anni più antico del testo masoretico generalmente riconosciuto, il contenuto di questo rotolo (41 salmi canonici, completi o no) corrisponde fondamentalmente al testo su cui si basano quasi tutte le traduzioni. J. A. Sanders osserva: “Quasi tutte [le varianti] sono ortografiche e importanti solo per quegli studiosi che si interessano di indicazioni sulla pronuncia dell’ebraico nell’antichità, e cose del genere. . . . Alcune varianti si raccomandano immediatamente come miglioramenti del testo, specie quelle che offrono un testo ebraico più chiaro ma fanno poca o nessuna differenza nella traduzione o interpretazione”. — The Dead Sea Psalms Scroll, 1967, p. 15.
Ispirato da Dio. Non c’è dubbio che il libro dei Salmi sia parte dell’ispirata Parola di Dio. È in completa armonia con il resto delle Scritture. Pensieri simili spesso si trovano in altre parti della Bibbia. (Cfr. Sl 1 con Ger 17:5-8; Sl 49:12 con Ec 3:19 e 2Pt 2:12; Sl 49:17 con Lu 12:20, 21). Inoltre nelle Scritture Greche Cristiane si trovano molte citazioni dei Salmi. — Sl 5:9 (Ro 3:13); 8:6 (1Co 15:27; Ef 1:22); 10:7 (Ro 3:14); 14:1-3; 53:1-3 (Ro 3:10-12); 19:4 (Ro 10:18); 24:1 (1Co 10:26); 32:1, 2 (Ro 4:7, 8); 36:1 (Ro 3:18); 44:22 (Ro 8:36); 50:14 (Mt 5:33); 51:4 (Ro 3:4); 56:4, 11; 118:6 (Eb 13:6); 62:12 (Ro 2:6); 69:22, 23 (Ro 11:9, 10); 78:24 (Gv 6:31); 94:11 (1Co 3:20); 95:7-11 (Eb 3:7-11, 15; 4:3-7); 102:25-27 (Eb 1:10-12); 104:4 (Eb 1:7); 112:9 (2Co 9:9); 116:10 (2Co 4:13); 144:3 (Eb 2:6), ecc.
Parlando di sé Davide scrisse: “Lo spirito di Geova parlò mediante me, e la sua parola fu sulla mia lingua”. (2Sa 23:2) L’ispirazione è confermata dall’apostolo Pietro (At 1:15, 16), dallo scrittore della lettera agli Ebrei (Eb 3:7, 8; 4:7) e da altri cristiani del I secolo (At 4:23-25). La testimonianza più importante è quella del Figlio di Dio (Lu 20:41-44). Dopo la risurrezione, egli disse ai discepoli: “Queste sono le parole che vi dissi quando ero ancora con voi, che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè e nei Profeti e nei Salmi [il primo libro degli Agiografi, o Scritti Sacri, a indicare quindi l’intera sezione] dovevano adempiersi”. — Lu 24:44.
Predette esperienze e attività del Messia. Un esame delle Scritture Greche Cristiane rivela che gran parte delle attività ed esperienze del Messia erano state predette nei Salmi, come dimostrano gli esempi che seguono.
Nel presentarsi per il battesimo, Gesù dichiarò che era venuto per fare la “volontà” del Padre in relazione al sacrificio del suo stesso corpo “preparato” e in riferimento all’abolizione dei sacrifici animali offerti secondo la Legge, com’era scritto in Salmo 40:6-8. (Eb 10:5-10) Geova, versando su Gesù il suo spirito e riconoscendolo quale Figlio, come predetto in Salmo 2:7, accettò la presentazione che egli fece di se stesso. (Mr 1:9-11; Eb 1:5; 5:5) Inoltre, come era stato predetto in Salmo 8:4-6, l’uomo Gesù era “un poco inferiore agli angeli”. — Eb 2:6-8.
Nel corso del suo ministero Gesù radunò e addestrò dei discepoli, e non si vergognò di chiamarli “fratelli”, come era stato scritto in Salmo 22:22. (Eb 2:11, 12; cfr. Mt 12:46-50; Gv 20:17). In armonia con quanto predetto nei Salmi, usò illustrazioni nel parlare (Sl 78:2; Mt 13:35), manifestò zelo per la casa di Geova, scacciando i mercanti, e non fece piacere a se stesso. (Sl 69:9; Gv 2:13-17; Ro 15:3) Eppure fu odiato senza ragione. (Sl 35:19; 69:4; Gv 15:25) Il ministero di Cristo Gesù a favore degli ebrei circoncisi servì a confermare le promesse fatte ai loro antenati e, più tardi, indusse persone delle nazioni a glorificare e lodare Geova. Anche questo era stato predetto. — Sl 18:49; 117:1; Ro 15:9, 11.
Quando Gesù entrò in Gerusalemme cavalcando il puledro di un’asina, le folle lo acclamarono con le parole di Salmo 118:26. (Mt 21:9) Citando Salmo 8:2 egli mise a tacere gli oppositori religiosi (i capi sacerdoti e gli scribi) che trovavano da ridire su ciò che i ragazzi dicevano nel tempio riconoscendolo quale “Figlio di Davide”. — Mt 21:15, 16.
Il libro dei Salmi aveva predetto il tradimento di Gesù da parte di un intimo compagno (Sl 41:9; Gv 13:18), il quale, come previsto, venne sostituito. (Sl 69:25; 109:8; At 1:20) Era stato anche predetto che uomini politici (Erode e Ponzio Pilato) si sarebbero schierati contro Gesù insieme a persone delle nazioni (i soldati romani) e ai popoli di Israele (Sl 2:1, 2; At 4:24-28), come pure che egli sarebbe stato rigettato dagli edificatori religiosi ebrei. (Sl 118:22, 23; Mt 21:42; Mr 12:10, 11; At 4:11) Inoltre falsi testimoni testimoniarono contro di lui, come prediceva Salmo 27:12. — Mt 26:59-61.
Quando Gesù arrivò nel luogo dell’esecuzione, gli venne offerto vino misto a fiele. (Sl 69:21; Mt 27:34) Alludendo profeticamente all’esecuzione sul palo di tortura, il salmista aveva scritto: “Mi hanno circondato i cani; mi ha accerchiato l’assemblea degli stessi malfattori. Come un leone essi sono alle mie mani e ai miei piedi”. (Sl 22:16) I soldati romani si divisero a sorte gli abiti di Gesù. (Sl 22:18; Mt 27:35; Lu 23:34; Gv 19:24) Gli avversari religiosi si fecero beffe di lui citando le parole scritte dal salmista. (Sl 22:8; Mt 27:41-43) Tormentato dalla sete, Gesù chiese da bere. (Sl 22:15; Gv 19:28) Di nuovo gli venne offerto vino acido. (Sl 69:21; Mt 27:48; Gv 19:29, 30) Appena prima di morire, Gesù, citando Salmo 22:1, gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27:46; Mr 15:34) Prima di esalare l’ultimo respiro, riferendosi a Salmo 31:5, disse: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. (Lu 23:46) E, come il salmista aveva pure predetto, non gli fu rotto neppure un osso. — Sl 34:20; Gv 19:33, 36.
Anche se fu deposto in una tomba, Gesù non venne abbandonato nell’Ades né la sua carne vide la corruzione, poiché fu risuscitato dai morti. (Sl 16:8-10; At 2:25-31; 13:35-37) Quando ascese al cielo si sedette alla destra di Dio, in attesa che i nemici fossero posti come sgabello per i suoi piedi. (Sl 110:1; At 2:34, 35) Divenne inoltre sacerdote secondo la maniera di Melchisedec (Sl 110:4; Eb 5:6, 10; 6:20; 7:17, 21) e diede doni in forma di uomini. (Sl 68:18; Ef 4:8-11) Tutti questi particolari erano stati profetizzati nei Salmi. La venuta di Gesù in veste di giustiziere inviato da Dio per frantumare le nazioni è ancora futura. (Sl 2:9; Ri 2:27; 19:14, 15) Dopo ciò Cristo in qualità di Re recherà durevoli benedizioni ai suoi sudditi leali. Benché riferita in origine al regno di Salomone, la descrizione fatta nel Salmo 72 si applica in misura ancora maggiore al Regno del Messia. Questo è confermato dalla profezia di Zaccaria (9:9, 10), che si rifà a Salmo 72:8 ed è applicata a Cristo Gesù. — Mt 21:5.
Per altri adempimenti del libro dei Salmi, confronta il Salmo 45 con Ebrei 1:8, 9; Rivelazione 19:7-9, 11-15; 21:2, 9-11.
I Salmi sono più che bella poesia. Non solo i Salmi additano avvenimenti futuri, ma il loro contenuto offre incoraggiamento e può servire di guida. I Salmi sono più che bella poesia. Descrivono la vita com’è realmente: gioie, dolori, timori e delusioni. È sempre evidente l’intima relazione del salmista con Geova Dio. Inoltre le attività e le qualità di Dio sono messe bene a fuoco, suscitando espressioni di lode e di gratitudine.
Viene mostrato che la vera felicità deriva dall’evitare la compagnia dei malvagi, dal provare diletto nella legge di Geova (Sl 1:1, 2), dal rifugiarsi nel suo unto (2:11, 12), dal confidare in Geova (40:4), dall’agire con considerazione verso i miseri (41:1, 2), dal ricevere correzione da Geova (94:12, 13), dall’ubbidire ai suoi comandi (112:1; 119:1, 2) e dall’avere lui come Dio e Aiuto (146:5, 6).
I Salmi esortano a confidare in Geova. “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli”. (Sl 55:22; 37:5) Questa fiducia elimina il timore degli uomini. — 56:4, 11.
I Salmi incoraggiano ad aspettare Dio (Sl 42:5, 11; 43:5), a parlare e agire in modo da avere l’approvazione divina. (1:1-6; 15:1-5; 24:3-5; 34:13, 14; 37:3, 4, 8, 27; 39:1; 100:2) Danno risalto all’importanza delle buone compagnie. (18:25, 26; 26:4, 5) E consigliano di non invidiare la prosperità e il successo dei malvagi, poiché costoro periranno. — 37:1, 2, 7-11.
I Salmi indicano che i servitori di Dio possono giustamente pregare per ottenere salvezza o liberazione (Sl 3:7, 8; 6:4; 35:1-8; 71:1-6), favore (4:1; 9:13), guida (5:8; 19:12-14; 25:4, 5; 27:11; 43:3), protezione (17:8), perdono dei peccati (25:7, 11, 18; 32:5, 6; 41:4; 51:1-9), per avere un cuore puro e uno spirito nuovo e saldo (51:10) e affinché Dio glorifichi il suo nome (115:1). Essi possono anche pregare per essere esaminati, raffinati (26:2) e giudicati (35:24; 43:1), e perché vengano insegnati loro la bontà, l’assennatezza, la conoscenza e i regolamenti di Dio. — 119:66, 68, 73, 124, 125, 135.
Danno risalto alle attività e alle qualità di Dio. I Salmi accrescono l’apprezzamento per Geova Dio, la cui esistenza solo un insensato può negare. (Sl 14:1; 19:7-11; 53:1) Rivelano che Geova “ama giustizia e diritto” (33:5), ed è un “rifugio e forza, un aiuto che si può trovare prontamente durante le angustie”. (46:1) Egli è un Giudice giusto (7:11; 9:4, 8), il Creatore (8:3; 19:1; 33:6), Re (10:16; 24:8-10), Pastore (23:1-6) e Insegnante (25:9, 12), colui che provvede sia per l’uomo che per gli animali (34:10; 147:9), il Salvatore o Liberatore (35:10; 37:39, 40; 40:17; 54:7), e la Fonte di vita (36:9), di conforto (86:17), di benedizione e di forza. — 29:11.
Geova ‘non dimentica il grido degli afflitti’ (Sl 9:12; 10:14) ma esaudisce le preghiere dei suoi servitori (3:4; 30:1, 2; 34:4, 6, 17, 18), li ricompensa e li protegge (3:3, 5, 6; 4:3, 8; 9:9, 10; 10:17, 18; 18:2, 20-24; 33:18-20; 34:22; vedi 34:7 a proposito della protezione angelica). Egli odia la malvagità e interviene contro i malfattori. — 5:4-6, 9, 10; 9:5, 6, 17, 18; 21:8-12; 99:8.
Viene mostrato che Geova, pur incutendo timore (Sl 76:7) ed essendo grande (77:13), è umile (18:35); egli è santo (99:5) e abbonda in bontà (31:19) e potenza. (147:5) È “misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità”. (86:15) “Il suo intendimento è oltre ogni dire” (147:5) e le sue opere creative denotano sapienza. (104:24) Egli conta il numero delle stelle e le chiama tutte per nome. (147:4) È in grado di vedere anche l’embrione umano. (139:16) Può sanare ogni malattia. (103:3) Può far cessare le guerre distruggendo l’equipaggiamento militare del nemico. (46:9) Per attuare il suo giusto proposito ha avuto parte attiva in molti avvenimenti della storia. (44:1-3; 78:1-72; 81:5-7; 105:8-45; 106:7-46; 114:1-8; 135:8-12; 136:4-26) Davvero un Dio simile merita di essere lodato e ringraziato. (92:1; 96:1-4; 146–150) Confidare negli uomini (60:11; 62:9), nella ricchezza (49:6-12, 17) o negli idoli (115:4-8; 135:15-18) sarebbe stoltezza.
Sottolineano il valore della parola di Dio. I Salmi insegnano pure ad apprezzare la parola di Dio. Mostrano che i detti di Geova sono puri (Sl 12:6) e raffinati. (18:30) La sua legge è preziosa (119:72) ed è verità. (119:142) Durevoli benefìci risultano dall’osservare la sua legge perfetta, i suoi rammemoratori degni di fiducia, i suoi ordini giusti, i suoi comandamenti puri e le sue giuste decisioni giudiziarie. (19:7-11) La parola di Dio serve per illuminare il sentiero di ognuno (119:105) e i suoi comandamenti rendono saggi e danno perspicacia e intendimento. — 119:98-100, 104.
Chiariscono e integrano altri passi biblici. A volte il libro dei Salmi chiarisce o integra altre parti della Bibbia. Spiega che ‘l’affliggere la propria anima’, come facevano gli israeliti il giorno di espiazione (Le 16:29; 23:27; Nu 29:7), si riferisce al digiuno. (Sl 35:13) Solo il salmista parla del duro trattamento inflitto, almeno inizialmente, a Giuseppe mentre era prigioniero in Egitto: “Afflissero con i ceppi i suoi piedi, la sua anima entrò nei ferri”. (105:18) Dai Salmi apprendiamo che “delegazioni di angeli” furono impiegate per recare le piaghe sull’Egitto (78:44-51) e che, nel deserto, l’acqua miracolosamente provveduta attraversò “le regioni aride come un fiume” (105:41), provvedendo così acqua in abbondanza e facilmente accessibile per la nazione di Israele e i numerosi animali domestici. I Salmi forniscono la prova che il faraone stesso perì nel Mar Rosso. — 136:15.
I Salmi indicano che gli israeliti subirono dei rovesci ed ebbero gravi difficoltà prima di sconfiggere gli edomiti nella Valle del Sale. (Sl 60:sopr, 1, 3, 9) Questo fa pensare che gli edomiti avessero invaso Giuda mentre la nazione combatteva a N con gli eserciti di Aram-Naaraim e Aram-Zoba.
Il Salmo 101 rivela in che modo Davide amministrava gli affari di stato. Come servitori, Davide sceglieva solo persone fedeli. Non poteva sopportare gli individui arroganti e non tollerava la calunnia. Ogni giorno si preoccupava di consegnare i malvagi alla giustizia.
[Riquadro a pagina 837]
SCHEMA DEL LIBRO DEI SALMI
Raccolta di 150 canti sacri, molti dei quali si basano sulle esperienze personali di Davide e di altri servitori di Geova
Composti in un periodo di circa 1.000 anni, dall’epoca di Mosè fin dopo il ritorno dall’esilio in Babilonia
Espressioni di grazie e di lode a Geova
A motivo della grandezza del suo nome (99:3; 113; 148:13, 14)
Per le sue grandiose opere creative (33:1-9; 148:1-12)
Perché è il Grande Pastore (23)
Perché esaudisce le preghiere (21:1-7; 28; 116; 118:21)
A motivo di chi egli è (50; 95:1-7; 96:4-13; 97; 150)
Per essere stati liberati dai nemici e dalle angustie (18; 30; 107; 140; 149)
Per i suoi giusti giudizi (67:3, 4; 98)
Per le sue qualità personali (57:9-11; 92; 100; 108:1-4; 117; 138:1, 2)
Perché provvede generosamente (37:25; 67:5-7; 145:15, 16)
A motivo di come ha agito in passato con il suo popolo (66; 81; 105; 106; 126; 136:10-24; 147)
Richieste per avere la misericordia e l’aiuto di Dio
Per essere liberati dai nemici (3-5; 7; 12; 13; 17; 31; 59)
Per ottenere il perdono dei peccati (19:12, 13; 25:7, 11; 32; 51:1, 2, 7-15; 130)
Per avere una guida nella vita (119:124, 125; 143:8, 10)
Per essere sostenuti nella malattia e nel dolore (41:1-4)
Per trovare favore quando si è afflitti (6:2, 9; 9:13, 14; 123)
Profezie adempiute nel Messia
Era della discendenza reale di Davide (89:3, 4, 29, 36, 37; 132:11)
Lo zelo per la casa di Geova lo consumava (69:9)
Parlava con illustrazioni (78:2)
Fu tradito da un intimo compagno (41:9; 55:12-14)
Fu indicato come sarebbe stato messo a morte (22:16, nt.)
Fu biasimato e insultato (22:6-8; 69:9)
Si tirarono a sorte i suoi abiti (22:18)
Gli venne dato da bere aceto (69:21)
Non gli furono spezzate le ossa (34:20)
Fu risuscitato dallo Sceol (16:10)
La pietra rigettata dagli edificatori divenne la testa dell’angolo (118:22)
Ascese in alto, provvide doni in forma di uomini (68:18)
Fu glorificato e gli venne dato dominio su tutto (8:5-8)
Ricevette potere regale (2:6; 110)
Distruggerà le nazioni che si oppongono a lui (2:8, 9; 45:3-5)
Ha un matrimonio regale; nominerà principi sulla terra (45:2, 6-17)
Il suo dominio sulla terra sarà giusto e misericordioso (72)
Basilari dottrine bibliche presenti nel libro dei Salmi
L’identità e le qualità del vero Dio (78:38, 39; 83:18; 86:15; 90:1-4; 102:24-27; 103; 139)
La sovranità di Geova (11:4-7; 24:1; 29; 44; 47; 48; 76; 93)
La santificazione del nome di Dio (79; 83)
Tutti gli uomini sono peccatori (14:1-3; 51:5; 53:1-3)
La stoltezza dell’idolatria (115:4-8; 135:15-18)
La condizione dei morti (6:5; 88:10-12; 115:17; 146:4)
La terra sarà la dimora eterna dei giusti (37:9-11, 29; 104:5; 115:16)
Consigli ispirati che ci aiutano ad avere l’approvazione di Geova
Temere Geova e ubbidire ai suoi comandamenti (112:1-4; 128)
Coltivare alta stima per la parola di Dio, la sua legge (1:2; 19:7-11; 119)
Confidare in Geova (9:10; 115:9-11; 125; 146:5-7)
Attendere con pazienza che egli agisca (42; 43)
Perseguire pace e giustizia (34:14, 15)
Apprezzare vivamente il privilegio di essere con il popolo di Dio, nella Sua casa (84; 122; 133)
Evitare le cattive compagnie (1:1; 26:4, 5; 101:3-8)
Insegnare ai figli ciò che Geova ha fatto (78:3-8)
Dire la verità; evitare la calunnia e i giuramenti falsi (15:2, 3; 24:3-5; 34:13)
Mantenere la parola, anche a proprio discapito (15:4)
Evitare il cattivo uso del denaro (15:5)
La generosità reca benedizioni (112:5-10)
Lodare Geova pubblicamente (26:7, 12; 40:9)