Lino
Pianta coltivata sin dall’antichità, le cui fibre erano, e sono tuttora, filate e tessute. (Eso. 25:4; Giud. 15:14) Può raggiungere dai 30 cm a 1,20 m di altezza. Ha fusto sottile con foglie lanceolate, ramificato solo all’estremità, e fiori a cinque petali azzurro intenso o celeste chiaro (raramente bianchi).
Quando il lino metteva le “gemme dei fiori”, o capsule contenenti i semi, era pronto per la raccolta (Eso. 9:31), che avveniva zappando o estirpando le piante. Queste poi venivano fatte seccare. Probabilmente gli steli di lino che c’erano sulla terrazza della casa di Raab a Gerico vi erano stati stesi per questo. — Gios. 2:6.
La pianura alluvionale così caratteristica dell’Egitto pare sia particolarmente adatta alla coltivazione del lino. Tuttora l’Egitto è fra i principali produttori di lino dell’Africa. Nel mondo antico era famoso per il suo lino fine. Perciò la piaga della grandine inviata da Dio, che rovinò il lino e l’orzo, fu un duro colpo per l’economia egiziana. (Eso. 9:23, 31) In seguito, la dichiarazione contro l’Egitto, messa per iscritto da Isaia (19:9), includeva fra coloro che avrebbero provato vergogna i “lavoratori del lino”.
Presso gli ebrei gli indumenti erano in massima parte di lana o di lino. (Lev. 13:47; Prov. 31:13, 22; Osea 2:5, 9) Di lino erano anche cinture (Ger. 13:1) e vele. (Ezec. 27:7) Gli israeliti filavano e tessevano il loro lino, ma evidentemente ne importavano anche dall’Egitto. — Prov. 7:16.
La Legge proibiva di tessere insieme materiali diversi, uno nell’ordito e uno nella trama. (Deut. 22:11) Dio desiderava che Israele fosse un popolo speciale, separato dalle altre nazioni, puro e santo. Sotto questo aspetto detta proibizione era analoga a quella che vietava di mangiare certi animali, dichiarati “impuri”, ma ci potevano essere anche altre ragioni pratiche. Si potevano prevenire frodi e impedire che i mercanti spacciassero una merce per un’altra. Inoltre il tessuto poteva durare di più, evitando le difficoltà che potevano sorgere lavando, per esempio, un tessuto misto di lino e lana.
C’era lino di diversa qualità, com’è indicato dai riferimenti scritturali a “lino fine” e “tessuto fine”. (Ezec. 16:10; 27:16) I ricchi, i re e gli uomini che ricoprivano alti incarichi governativi usavano lino di qualità superiore. (Gen. 41:42; I Cron. 15:27; Est. 8:15; Luca 16:19) La salma di Gesù venne avvolta dal ricco Giuseppe di Arimatea in lino fine, pulito. — Matt. 27:57-59.
Lino fine filato dalle donne israelite fu usato per fare i dieci teli della tenda per il tabernacolo, la cortina che separava il Santo dal Santissimo, la portiera per l’ingresso del tabernacolo e quella per la porta del cortile. (Eso. 35:25; 36:8, 35, 37; 38:18) Fine lino ritorto veniva usato per le vesti dei sacerdoti, i copricapi ornamentali, le mutande e le cinture, e anche per il turbante, l’efod e il pettorale del sommo sacerdote. (Eso. 39:2, 3, 5, 8, 27-29) Nel caso delle cortine e dei paramenti da usare nel santuario, sembra che il tessuto di base fosse di lino, adorno di ricami in lana colorata e oro. Così non si violava la legge che vietava di mescolare due materiali diversi. Inoltre questi erano capi speciali, fatti secondo dirette, specifiche istruzioni di Geova. — Eso. 35:35; 38:23.
USO FIGURATIVO
Babilonia la Grande è raffigurata adorna di lino fine, porpora e scarlatto, che ne rappresentano il fasto. (Riv. 18:16) Nel caso della sposa di Cristo viene invece precisato che il lino fine di cui è adorna rappresenta “gli atti giusti dei santi”. In modo simile sono descritte le schiere angeliche, vestite di lino fine, bianco e puro, indicante che combattono una guerra giusta. — Riv. 19:8, 11, 14; vedi anche Daniele 10:5; Rivelazione 15:6.
[Figura a pagina 756]
Pianta di lino in fiore