Osea, libro di
Libro delle Scritture Ebraiche scritto da “Osea figlio di Beeri”. (Osea 1:1) In esso viene fatto un parallelo fra la vita familiare dello scrittore e la relazione di Dio con Israele. (Capp. 1-3) Il libro mostra che una semplice cerimonia religiosa formale non è gradita a Geova (6:6) e dà risalto alla Sua misericordia e amorevole benignità. — 2:19; 11:1-4; 14:4.
QUANDO E DOVE FU SCRITTO
Osea iniziò il servizio quale profeta in un tempo in cui regnavano contemporaneamente Uzzia in Giuda (829-777 a.E.V.) e Geroboamo II in Israele (ca. 844-803 a.E.V.), e quindi non oltre l’803 a.E.V., quando finì il regno di Geroboamo. (Osea 1:1) Il ministero profetico di Osea proseguì durante il regno di Ezechia re di Giuda, che cominciò a regnare verso il 746 a.E.V. Perciò durò non meno di cinquantasette anni, anzi, di più, poiché senza dubbio interessò parte del tempo in cui regnavano Geroboamo ed Ezechia. Osea scrisse una profezia relativa alla distruzione di Samaria (Osea 13:16), ma non ne descrisse l’adempimento, come probabilmente avrebbe fatto se avesse scritto il libro dopo il 740 a.E.V., data della caduta di Samaria. Perciò il libro di Osea dev’essere stato scritto nella regione di Samaria e ultimato tra il 746 e il 740 a.E.V.
AMBIENTE
Il libro di Osea riguarda principalmente il regno settentrionale delle dieci tribù di Israele (chiamato anche “Efraim” dal nome della tribù principale; questi nomi sono usati scambievolmente nel libro). Quando Osea cominciò a profetizzare durante il regno di Geroboamo, Israele godeva di una certa prosperità materiale. Ma la popolazione aveva rigettato la conoscenza di Dio. (Osea 4:6) Le loro azioni malvage includevano spargimento di sangue, furto, fornicazione, adulterio e venerazione di Baal e degli idoli dei vitelli. (Osea 2:8, 13; 4:2, 13, 14; 10:5) Dopo la morte del re Geroboamo, la prosperità finì e si verificarono condizioni terribili, contrassegnate da disordini e assassini politici. (I Re 14:29—15:30) Il fedele Osea profetizzò anche in tali circostanze. Infine, nel 740 a.E.V., Samaria si arrese agli assiri, e il regno delle dieci tribù ebbe fine. — II Re 17:6.
LA MOGLIE DI OSEA E I FIGLI
Per ordine di Geova, Osea si prese “una moglie di fornicazione e figli di fornicazione”. (Osea 1:2, NW) Questo non significa necessariamente che il profeta abbia sposato una prostituta o una donna immorale che avesse già dei figli illegittimi. Forse la donna sarebbe diventata adultera e avrebbe avuto figli del genere dopo il matrimonio col profeta. Osea sposò Gomer, che “gli partorì un figlio”, lzreel. (1:3, 4) Gomer diede poi alla luce una figlia, Lo-Ruama, e successivamente un figlio, Lo-Ammi, forse entrambi frutto del suo adulterio, dato che in relazione alla loro nascita non c’è alcun riferimento personale al profeta. (1:6, 8, 9) Lo-Ruama significa “non le è stata mostrata misericordia”, e Lo-Ammi “non mio popolo”, nomi indicativi della disapprovazione di Geova per l’Israele ribelle. Viceversa il nome del figlio primogenito, “Izreel”, che significa “Dio seminerà seme”, viene applicato in senso positivo alla popolazione in una profezia di restaurazione. — 2:21-23.
Dopo la nascita di questi figli, Gomer evidentemente lasciò Osea per i suoi corteggiatori, ma non è detto che il profeta abbia divorziato da lei. In seguito fu abbandonata dai suoi amanti e cadde in miseria e schiavitù, infatti Osea 3:1-3 sembra indicare che il profeta la acquistò come se fosse stata una schiava e la riprese come moglie. La sua relazione con Gomer era simile a quella di Geova con Israele, dato che Dio accolse nuovamente il suo popolo peccatore una volta che si era pentito del suo adulterio spirituale. — 2:16, 19, 20; 3:1-5.
STILE
Lo stile di Osea è conciso, a volte anche brusco, con rapidi mutamenti di pensiero. Il libro contiene espressioni piene di sentimento e vigore, espressioni di rimprovero, ammonimento ed esortazione, e anche tenere implorazioni al pentimento. Non mancano neanche mirabili figure retoriche. — 4:16; 5:13, 14; 6:3, 4; 7:4-8, 11, 12; 8:7; 9:10; 10:1, 7, 11-13; 11:3, 4; 13:3, 7, 8, 15; 14:5-7.
NELLE SCRITTURE GRECHE CRISTIANE
Due volte Gesù Cristo citò da Osea 6:6 le parole “Voglio misericordia, e non sacrificio”. (Matt. 9:13; 12:7) Si riferì a Osea 10:8 nel pronunciare un giudizio su Gerusalemme (Luca 23:30), e queste parole sono ripetute in Rivelazione 6:16. Sia Paolo che Pietro si rifecero a Osea 1:10 e 2:23. (Rom. 9:25, 26; I Piet. 2:10) Paolo citò Osea 13:14 (LXX) chiedendo a proposito della risurrezione: “Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?” (I Cor. 15:55) Confronta anche Osea 14:2 con Ebrei 13:15.
PROFEZIE ADEMPIUTE
Le parole profetiche di Osea 13:16 relative alla caduta di Samaria si adempirono. La profezia di Osea indicava inoltre che Israele sarebbe stata abbandonata dai suoi amanti fra le nazioni. (Osea 8:7-10) Senza dubbio essi non furono di alcun aiuto quando Samaria fu distrutta e gli abitanti di Israele caddero prigionieri degli assiri nel 740 a.E.V. — II Re 17:3-6.
La profezia di Osea prediceva che Dio avrebbe inviato un fuoco nelle città di Giuda. (Osea 8:14) Nel quattordicesimo anno del regno di Ezechia, Sennacherib re d’Assiria “salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prendeva”. (II Re 18:13) Tuttavia Osea profetizzò pure che Geova avrebbe salvato Giuda. (Osea 1:7) Questo avvenne quando Geova Dio frustrò il progettato attacco di Sennacherib contro Gerusalemme e un angelo sterminò 185.000 uomini dell’esercito assiro in una sola notte. (II Re 19:34, 35) Ma un “fuoco” molto più micidiale ci fu quando Gerusalemme e le città di Giuda furono distrutte da Nabucodonosor re di Babilonia nel 607 a.E.V. — II Cron. 36:19; Ger. 34:6, 7.
Tuttavia, in armonia con le ispirate profezie di restaurazione contenute nel libro di Osea, un rimanente della popolazione di Giuda e di Israele fu radunato insieme e nel 537 a.E.V. tornò dalla Babilonia, il paese dove erano stati prigionieri. (Osea 1:10, 11; 2:14-23; 3:5; 11:8-11; 13:14; 14:1-8; Esd. 3:1-3) Paolo usò Osea 1:10 e 2:23 per dar risalto all’immeritata benignità di Dio per i “vasi di misericordia”, e anche Pietro ricorse a questi versetti. L’applicazione che ne fecero gli apostoli dimostra che le profezie si riferiscono anche alla misericordia di Dio nel radunare un rimanente spirituale. — Rom. 9:22-26; I Piet. 2:10.
Nel libro di Osea c’è anche una profezia messianica. Matteo applicò le parole di Osea 11:1 (“dall’Egitto chiamai mio figlio”) al piccolo Gesù, che fu portato in Egitto e poi riportato in Palestina. — Matt. 2:14, 15.
SCHEMA DEL CONTENUTO
I Adulterio e restaurazione di Israele; parallelo (1:1—3:5)
A. Moglie di Osea e figli di lei (1:1-9)
1. Dio ordina a Osea di prendere ‘moglie e figli di fornicazione, perché Israele si volge dal seguire Geova’ (1:2)
2. Osea ubbidisce, prendendo in moglie Gomer (1:3)
a. Essa gli partorisce un figlio, Izreel (1:3-5)
b. Gomer ha una figlia, di nome Lo-Ruama, poiché Geova non mostrerà misericordia a Israele, come la mostrerà invece a Giuda (1:6, 7)
c. Gomer ha un figlio, di nome Lo-Ammi, “perché non siete mio popolo” (1:8, 9)
B. Restaurazione predetta; Israele e Giuda saranno “radunati insieme in unità” (1:10—2:1)
C. Geova punirà Israele per la sua fornicazione e ritirerà benedizioni mal impiegate nell’adorazione di Baal (2:2-13)
D. Israele ritorna a Geova, suo marito e Dio (2:14-23)
1. Sarà promessa a Lui con giustizia, diritto, amorevole benignità, misericordia e fedeltà (2:14-20)
2. Nuove benedizioni, e in armonia col significato di Izreel, ‘Dio seminerà Israele come seme e le mostrerà misericordia’ (2:21-23)
E. Come la redenta moglie adultera di Osea, ‘Israele tornerà e cercherà Geova e Davide loro re’ (3:1-5)
II Giudizi profetici contro Efraim (Israele) e Giuda per l’infedeltà a Geova (4:1—13:16)
A. Dio chiederà conto a Israele e Giuda della loro trasgressione (4:1—5:15)
1. In Israele prevale la violenza e la popolazione rigetta la conoscenza di Dio il quale a sua volta rigetta la nazione (4:1-8)
2. Geova chiederà conto per la loro idolatria e prostituzione (4:9-19)
3. Governanti e popolazione non hanno riconosciuto Geova; Efraim e Giuda subiranno giudizio di Dio (5:1-5)
B. Popolo esortato a tornare a Geova; cerca alleanze mondane e riceve divina retribuzione (6:1—8:14)
1. Esortazione a tornare a Geova per essere sanati (6:1-3)
2. La loro amorevole benignità è effimera; Geova tuttavia si compiace dell’amorevole benignità e non dei sacrifici, ‘della conoscenza di Dio anziché di interi olocausti’ (6:4-6)
3. Hanno trasgredito al Suo patto e agito malvagiamente (6:7—7:7)
4. Efraim ha chiesto aiuto a Egitto e Assiria anziché a Geova, ed Egli li disciplinerà per il loro errore (7:8-16)
5. Hanno seminato vento e mieteranno uragano; Israele dev’essere inghiottito e le città di Giuda bruciate (8:1-14)
C. Per il suo peccato Efraim sarà rigettato da Dio, “e diverranno fuggiaschi fra le nazioni” (9:1-17)
D. Israele, “una vite degenerata”, sarà ridotta in rovina (10:1-15)
E. Amore di Geova per Israele (11:1-11)
1. Dio ha amato Israele dalla sua infanzia (11:1-4)
2. Predetto esilio in Assiria per l’infedeltà, ma ci sarà anche una restaurazione (11:5-11)
F. Malvagità di Efraim e sue conseguenze (11:12—13:16)
1. Efraim è colpevole di menzogna e inganno; si rivolge a Assiria e Egitto (11:12—12:1)
2. Giacobbe fedele antenato di Efraim, un esempio che dovrebbe indurre Efraim a tornare a Dio (12:2-14)
3. Efraim ha praticato idolatria e dimenticato Geova, che recherà rovina, ma anche li redimerà dalla morte e dallo Sceol (13:1-14)
4. “Il vento di Geova” verrà e Samaria cadrà (13:15, 16)
III Ritorno a Geova e risultati di ciò (14:1-9)
A. Israele esortato a tornare a Geova con ‘tori di labbra’, riconoscendo che l’Assiria non li salverà e abbandonando l’idolatria (14:1-3)
B. Geova sanerà la loro infedeltà, mostrerà loro amore e li benedirà (14:4-8)
C. Le vie di Geova sono rette; i giusti vi cammineranno, ma i trasgressori inciamperanno (14:9)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 142-144.