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  • Nome e scopo de La Torre di Guardia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
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  • LA MISSIONE DELLA SENTINELLA
  • SENTINELLE MODERNE
  • LA RIVISTA “TORRE DI GUARDIA”
  • “Ti ho nominato sentinella”
    La pura adorazione di Geova: finalmente ristabilita!
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    Ausiliario per capire la Bibbia
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
w51 1/9 pp. 267-270

Nome e scopo de La Torre di Guardia

PERCHÉ questa rivista è intitolata “La Torre di Guardia”? Ha questo nome fondamento e significato biblico? Qual è lo scopo della rivista? Corrisponde essa a un bisogno non soddisfatto da nessuna delle centinaia di altre riviste che continuamente giungono alle pubbliche edicole? La Torre di Guardia resta sola nel suo campo, il suo valore non può essere calcolato col denaro. Quali sono i fatti che la dimostrano tale?

La Bibbia fa sovente menzione di torri. Esse erano costruzioni maestose, più alte che larghe, erette in vari luoghi e costituenti una particolare caratteristica architettonica dell’antica Israele. Se ne vedevano sovente nei vigneti, come mostra Gesù nella sua parabola dei vignaiuoli. (Isa. 5:2; Matt. 21:33; Mar. 12:1) Le torri come posti di vedetta erano costruite oltre le mura delle città fortificate, nonché sulla sommità delle mura perché servissero di posto d’osservazione e fortilizi. (2 Re 17:9; 18:8; 2 Cron. 20:24; 26:9, 10, 15; Neh. 3:1; Sal. 48:12) Poiché le torri letterali erano adoperate come luoghi di rifugio, Geova Dio è definito con linguaggio figurato una forte torre per quelli che confidano in lui. — Giud. 9:51, 52; Sal. 18:2; 61:3; 144:2; Prov. 18:10.

Le sentinelle erano poste sulle torri perché servissero come guardie, per prevenire qualsiasi attacco di sorpresa ad opera di nemici, o per annunziare qualsiasi notizia importante che potevano raccogliere nella loro vigilanza, fossero tali notizie buone o cattive. (2 Re 9:17) Il loro dovere era di rimaner desti, di osservare e avvertire. Comunque in quella Teocrazia tipica era vero che “se l’Eterno non guarda la città, invano vegliano le guardie”. — Sal. 127:1.

Questo rapporto fra Geova Dio e le sentinelle sulle torri di guardia era ancor più vitale per coloro ai quali era stato assegnato un posto di vedetta affinché discernessero i messaggi del Signore e avvertissero dei pericoli che minacciavano il benessere spirituale della nazione d’Israele. L’apprezzamento dei doveri delle sentinelle collocate sulle torri letterali ci aiuta a capire le responsabilità di servizio che hanno coloro ai quali è assegnato un posto di guardia sul più vitale fronte spirituale. Habacuc era uno di questi, e disse: “Io starò sul mio posto di guardia, e fermerò il piede sopra la fortezza, e starò attento, per vedere ciò che mi sarà detto, e che abbia a rispondere a chi mi riprende”. — Hab. 2:1, Tintori.

LA MISSIONE DELLA SENTINELLA

La missione di queste sentinelle è più nettamente definita per noi dal caso di Ezechiele. Quantunque non stesse su una torre letterale al disopra delle mura di qualche città, Geova gli parlò come segue: “‘Figliuol d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; e quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. Quando io dirò all’empio: — Certo morrai, — se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. Ma, se tu avverti l’empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morrà per la sua iniquità, ma tu avrai salvata l’anima tua. E quando un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morrà, perché tu non l’avrai avvertito; morrà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perch’è stato avvertito, e tu avrai salvata l’anima tua”. — Ezech. 3:17-21.

Non solo la salvezza è assicurata alla sentinella che adempie fedelmente i suoi doveri, ma si apre altresì l’opportunità di ricever la vita agli empi i quali danno ascolto all’avvertimento della sentinella. Nella sua misericordia Geova promette: “Io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage! E perché morreste voi, o casa d’Israele? E quando avrò detto all’empio: — Per certo tu morrai, s’egli si ritrae dal suo peccato e pratica ciò ch’è conforme al diritto e alla giustizia, se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rapito, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l’iniquità, per certo egli vivrà, non morrà”. — Ezech. 33:11, 14-16.

Dopo la caduta di Gerusalemme in potere di Babilonia e la sua desolazione come una donna prigioniera per settant’anni, essa spia il messaggero affrettantesi sulle vette dei monti che viene a pubblicare la salvezza e a proclamare alla liberata Sion che il suo Dio regna. Con gioiosa fede essa vede, come per dire, le sue mura con le torri riedificate e le sue sentinelle ferme al loro posto osservanti con lei la benvenuta prospettiva del liberatore che giunge. “Odi le tue sentinelle! Esse levan la voce, mandan tutte assieme gridi di gioia; poich’esse veggon coi loro propri occhi l’Eterno che ritorna a Sion”. E, in occasione di questa stessa restaurazione che sono ancora menzionate le sentinelle in atto di cantare con zelo la lode di Geova: “Sulle tue mura, o Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle, che non si taceranno mai, né giorno né notte: ‘O voi che destate il ricordo dell’Eterno, non abbiate requie, e non date requie a lui, finch’egli non abbia ristabilita Gerusalemme, e n’abbia fatto la lode di tutta la terra”. — Isa. 52:1-10; 62:1-12.

Avendo in mente che questo significava la restaurazione di Gerusalemme, la notizia della caduta di Babilonia giunse come una buona notizia per la sentinella: “Perché il Signore così m’ha parlato: ‘Va, metti una sentinella, ed essa annunzi tutto quello che vedrà.’ E gridò qual leone: ‘Io sto sulla torre di guardia del Signore, vi sto continuamente di giorno, sto vegliando al mio posto le intere notti.’ Ecco che viene uno a cavallo, uno della pariglia dei cavalieri, e prende la parola e dice: ‘È caduta, è caduta Babilonia, e tutte le statue dei suoi dèi sono in frantumi sulla terra.’ — Isa. 21:6, 8, 9, Tintori.

Non imprime forse in noi tutto ciò che è stato detto sopra l’idea che quelle sentinelle occupavano una posizione preminente sia come osservatori su letterali torri di guardia sia come servitori di Dio attenti a ricevere i messaggi da Geova e dispensare i consigli e gli avvertimenti al popolo? In ciascun caso la sentinella doveva occupare una posizione vantaggiosa che le permettesse di vedere e udire quello che era indispensabile per l’adempimento dei suoi doveri.

SENTINELLE MODERNE

Oggi il clero delle religioni ortodosse della Cristianità assume la posizione di sentinelle per il benessere spirituale delle nazioni. Per la loro istruzione essi dovrebbero occupare una posizione superiore alle ingordigie e ai pregiudizi dei nostri tempi, come se fossero sulla sommità di una torre di guardia che li innalzasse al disopra delle liti mondane e permettesse loro di avere una chiara visione delle cose non offuscata dalle tendenze mondane dei giorni attuali. Dovrebbero essere in grado di scorgere gli eventi in termini di profezie bibliche, di notare gli avvenimenti significativi e avvertire dell’avvicinarsi del pericolo o dell’apparizione dei consolanti segni di cose migliori a venire. Dovrebbero esser pronti a ricevere le direttive di Dio, desti a scorgere i suoi precetti, pronti a proclamare la sua Parola.

Ma corrispondono essi alle alte responsabilità delle sentinelle? Quando parlano delle presenti calamità di guerre o di collasso della moralità, i rimedi che propongono non li fa forse sembrare più politicanti e operatori sociali che ministri di Dio? Non sono essi ciechi ai segni dei tempi? Zitti quando si tratta di proclamare un messaggio di avvertimento impopolare? dormenti circa la pratica verità biblica che il regno di Cristo è l’unica speranza per l’uomo? Eppure come son desti nel promuovere i loro propri interessi, far progredire le loro proprie chiese, accrescere la loro propria riputazione, o aumentare i loro guadagni finanziari! Si dica quello che si vuole, lo schietto esame indica che corrispondono alla seguente descrizione delle infedeli sentinelle dei tempi antichi: “I guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l’esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti vòlti alla loro propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all’ultimo”. — Isa. 56:10, 11.

D’altra parte, lo schietto esame accerta la rispondenza di un altro gruppo alla fedele sentinella Ezechiele, il quale eseguì il suo incarico: “Quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia”. Qual è questo moderno gruppo che è come una fedele sentinella e non esita ad annunziare intrepidamente il messaggio di Dio, malgrado sia un avvertimento impopolare? Gli unti seguaci delle orme di Cristo Gesù che oggi rimangono sulla terra e che portano il nome scritturale di testimoni di Geova. (Matt. 24:45-47; Isa. 43:10-12, SA.) Dando ascolto all’ordine divino di non far parte di questo mondo, essi restano neutrali alle sue liti. (2 Tim. 2:4; Giac. 4:4) Annunziano la Parola di Dio, non quella dell’uomo.

Per esempio, quando i testimoni di Geova osservano le attuali condizioni, vedono i colmi raccolti degli egoisti millantatori e bestemmiatori, notano l’accrescimento della delinquenza e la mancanza di affetti naturali, considerano i persecutori e i violatori d’accordi e si rendono conto che questo mondo che pensa solo ai piaceri indossa ipocritamente una forma esteriore di pietà, ma non ha alcun vero amore per Iddio, questi fedeli testimoni riconoscono che tali cose costituiscono i preannunziati segni degli “ultimi giorni”. (2 Tim. 3:1-5; Giac. 5:1-6) Quando vedono le continue guerre, carestie, pestilenze, terremoti, crudeli persecuzioni di Cristiani e grossolani errori nei tentativi politici di governare il mondo mediante combinazioni internazionali, essi non ripetono pappagallescamente e stoltamente la vecchia favola secondo cui la storia si ripete. Tengono gli occhi bene aperti sulle profezie della Bibbia, e così vedono che queste cose ne sono l’adempimento. (Matt. 24:3-21; Luca 21:25, 26) Hanno occhi che vedono, orecchi che sentono, menti che percepiscono e lingue zelanti a parlare. (Matt. 13:14-17; Efes. 1:18) Inoltre, hanno abbastanza luce per vedere che le presenti angoscie stanno per cedere il posto a un prossimo nuovo mondo di giustizia. — Luca 21:28-32.

LA RIVISTA “TORRE DI GUARDIA”

Ma che cosa ha a che fare tutto questo con la rivista Torre di Guardia? Vi ha molto a che fare, perché La Torre di Guardia è la voce ufficiale dell’odierna classe della sentinella. Proprio come le torri letterali eran situate in punti vantaggiosi da cui la vista poteva spaziare lontano, così La Torre di Guardia è fondata su un vero pinnacolo di schietta sapienza, la Parola di Dio la Bibbia. Questo l’innalza al disopra delle zuffe di parte, dei pregiudizi, delle ingordigie, delle propagande, delle tendenze al razzismo e ai nazionalismi, e la libera dalle influenze che possono sviare e pervertire i retti punti di vista. La sua visione non è stretta o di corta vista, ma parte da un punto di vista generale ed è abbastanza lungimirante per scrutare nel futuro servendosi della surriferita profezia ispirata. Essa guarda le condizioni e gli avvenimenti moderni alla luce della Parola di Dio, pronta a ricevere il messaggio di Geova e proclamare prontamente le sue verità e i suoi giudizi. Geova comanda alla classe della sentinella: “Grida a piena gola, non ti rattenere, alza la tua voce a guisa di tromba, e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni”. (Isa. 58:1) Come voce proveniente dalla classe della sentinella, La Torre di Guardia ha gridato a piena voce quali sono i peccati di quelli che professano di servire Iddio, e al presente la fa risonare in trenta lingue ed è udita in tutte le nazioni della terra.

Veduta in questa luce, si può ben dire che La Torre di Guardia sta come sentinella in un posto di guardia, attenta a quanto succede, desta ad osservare i segni che avvertono dei pericoli, pronta ad additare la via per la vita in un nuovo mondo. Essa annunzia la notizia del regno di Dio stabilito mediante l’intronizzazione di Cristo nel cielo, avverte che viviamo negli ultimi giorni di questo vecchio mondo, grida a gran voce che la battaglia di Harmaghedon che sarà combattuta da Geova si avvicina rapidamente, ciba i coeredi del regno con cibo spirituale, incoraggia gli uomini di buona volontà con la gloriosa prospettiva della vita eterna in un paradiso terrestre, e ci conforta con la promessa della risurrezione dai morti. Essa fa tutto questo con un suono confidente nella sua voce, perché le sue parole trovano il loro fondamento nella Parola di Dio. Non è una sentinella cieca o muta, ma cerca di tenersi all’unisono con Dio scrutando la sua Parola e accettandone la guida, con gli occhi costantemente aperti sulle profezie, affinché possa intendere il significato di quello che vede. Non dà un’interpretazione privata alle profezie, ma richiama l’attenzione sui fatti concreti, li paragona con le profezie, facendo risaltare come sian concordi, con quale cura Geova interpreta le sue proprie profezie. — 2 Piet. 1:20, 21.

Perciò lo scopo di questa rivista è quello di mettere attentamente e fedelmente in luce la verità della Bibbia, gli avvenimenti del mondo che potrebbero costituire l’adempimento delle profezie, e le notizie religiose in generale. Talora essa lacererà le falsità religiose, affinché la verità della Bibbia possa essere edificata in vece loro. Questa duplice opera è comandata dalle Scritture, ed è benefica per tutte le persone rette di cuore. (Ger. 1:10; Ebr. 12:5-13) Tuttavia, La Torre di Guardia non pretende di essere ispirata nelle sue affermazioni, né è dommatica. Essa invita a fare un accurato e critico esame del suo contenuto alla luce delle Scritture. Il suo proposito è quello di aiutare altri a conoscere Geova e i suoi propositi a favore del genere umano e di annunziare il regno di Cristo stabilito come nostra unica speranza.

Geova Dio è il Maestro del suo popolo, ma noi dobbiamo vegliare per afferrare le sue istruzioni. È indispensabile che “non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri”. I vigilanti devono dire a quelli che sonnecchiano: “È ora omai che vi svegliate dal sonno!” (Isa. 54:13; Rom. 13:11; 1 Cor. 16:13; 1 Tess. 5:6) Se avete dormito ai segni dei tempi, non vigilando gli svolgimenti mondiali alla luce delle profezie bibliche, dovete ubbidire al comando di svegliarvi e stare in guardia. Fatevi aiutare da La Torre di Guardia onde prestiate ascolto a questo avvertimento che conduce alla vita, perché questo è il suo scopo.

Fedele al suo nome e al suo scopo, La Torre di Guardia rimane sola nel suo campo, e il suo valore non può esser calcolato col denaro. Essa proclama la sapienza di Dio, la quale è “più pregevole delle perle, e quanto hai di più prezioso non l’equivale”. Questa sapienza “è un albero di vita”. La Torre di Guardia v’invita ad afferrare questa sapienza, e così ottenere la vita in un nuovo mondo senza fine. — Prov. 3:13-18; 8:10, 11; Efes. 3:21.

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