BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w54 1/10 pp. 581-584
  • I monastici esseni

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • I monastici esseni
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • COSTUMI DEGLI ESSENI
  • I LURIDI CENCI DI UNA PRETESA GIUSTIZIA
  • Significato delle notizie
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1978
  • L’origine del cristianesimo e i Rotoli del Mar Morto
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Qual è la verità sui Rotoli del Mar Morto?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
  • Parte X: Dal 537 a.E.V. in poi Aspettano ancora un Messia
    Svegliatevi! 1989
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 1/10 pp. 581-584

I monastici esseni

AVETE mai sentito parlare degli Esseni? No? Ebbene, ciò non stupisce affatto. Benché essi siano vissuti in Palestina al tempo di Cristo, erano una setta così piccola e insignificante che non furono menzionati neppure una volta nelle Scritture. Quello che sappiamo intorno a loro ci è stato tramandato da Giuseppe Flavio, da Filone e da Plinio il Vecchio. Poiché la veracità di questi scrittori lascia alquanto a desiderare, non c’è da stupirsi che vi siano delle divergenze fra gli studiosi relativamente a questi Esseni.

Dobbiamo specialmente a Giuseppe Flavio ciò che è noto riguardo agli Esseni, perché egli ne ebbe una conoscenza diretta. Benché Giuseppe Flavio fosse egli stesso un Fariseo, e benché gli Esseni fossero soltanto quattromila membri circa, troviamo tuttavia che dedica agli Esseni uno spazio dieci volte maggiore di quello che dedica ai Farisei e ai Sadducei. Perché volle Giuseppe Flavio dedicare tanto spazio agli Esseni mentre gli scrittori biblici li ignorarono interamente? Perché gli scrittori biblici cercarono esclusivamente di fare un resoconto accurato degli importanti avvenimenti che ebbero luogo nel loro tempo, mentre Giuseppe Flavio, Giudeo, residente in una Roma imbevuta di cultura greca, cercava principalmente di fare buona impressione sui Romani, ed egli trovò gli Esseni particolarmente utili a questo scopo, dato che avevano attinto dalla filosofia greca più di qualsiasi altra setta giudaica.

È interessante notare che i settari del Mar Morto, scrittori del rotolo d’Isaia del Mar Morto e di altri rotoli scoperti in prossimità del mar Morto nel 1947, sembra che siano stati degli Esseni; poiché fra i rotoli si trovò un manuale dei loro costumi e delle loro attività, che presentano un’impressionante analogia con quanto Giuseppe Flavio riferisce sugli Esseni.

Dove c’è una spiccata differenza questa può essere spiegata dal fatto che Giuseppe Flavio colori il suo racconto in modo da conferire agli Esseni l’apparenza di possedere una cultura greca maggiore di quella che avevano effettivamente.

Perché qualificare gli Esseni monastici? Perché avevano una “organizzazione monastica”, “analoga alle istituzioni monastiche sorte più tardi”. Essi costituirono una setta di asceti mistici, mortificavano duramente la carne e davano alle Scritture un significato mistico o allegorico. Sembra si siano sviluppati gradatamente, perché la loro precisa origine è sconosciuta. La loro prima menzione fu fatta al tempo dei Maccabei, circa 150 anni avanti Cristo. Le loro vedute religiose furono colorite sia dalla filosofia greca che da quella persiana, e non è quindi il caso di meravigliarsi se credettero nell’immortalità dell’anima e nella predestinazione.

Alcuni, fra cui l’enciclopedia di McClintock e Strong, ritengono ch’essi fossero realmente estremisti Farisei, quelli che praticavano il celibato, in maggior parte, e che portarono le dottrine farisaiche alla loro logica estrema, anziché abbellire con sofismi le loro dottrine per convenienza, come facevano i Farisei in generale. Fra i punti che Esseni e Farisei ebbero in comune vi erano i seguenti: l’opinione che il pasto sociale fosse un sacramento; fare il bagno tutte le volte che dovevano mangiarlo; fare il bagno dopo aver fatto i loro naturali bisogni; coprire le parti inferiori del corpo con un piccolo grembiule quando si faceva il bagno; quattro gradi o classi di purezza nella setta; considerare un’assemblea di culto come sacra se erano presenti dieci persone, numero completo; l’astinenza dai giuramenti; non spostare un vaso di sabato.

COSTUMI DEGLI ESSENI

C’è molta divergenza di opinione sul perché questa setta di Giudei fu chiamata “Esseni”. Infatti, vengono formulate una ventina di diverse spiegazioni, il maggior numero delle quali sono relative alle loro particolari usanze, come il fatto che erano “silenziosi”, “veggenti,” “pii,” “medici,” “fratelli”, “ritirati o solitari”.

Gli Esseni vivevano principalmente in comunità rurali ed erano diretti da un presidente che agiva pure da giudice, e che veniva eletto da tutti i membri della comunità. Essi si impegnavano in vari lavori agricoli, coltivavano grano, allevavano greggi, avevano api, ecc., e si fabbricavano i loro propri abiti; provvedendosi qualche cosa dagli estranei si sarebbero contaminati. Tenevano tutto in comune ed erano contro la schiavitù e la guerra. Adottavano i figli di altri, non avendone dei propri.

Levandosi di buon mattino cominciavano il giorno con la preghiera, rivolgendosi al sole, una forma di culto del sole. Nessuna conversazione secolare poteva essere cominciata se non dopo il culto del mattino. Poi si dedicavano alle loro occupazioni. All’ora quinta, ossia verso le undici, facevano il bagno, indossavano vesti bianche e si riunivano nel loro refettorio o sacra sala da pranzo per il loro pasto, consistente in un cibo semplicissimo. Era presieduto dal sacerdote e, salvo il suo rendimento di grazie al principio e alla fine del pasto, nessuno parlava. Indi si rimettevano addosso i loro abiti da lavoro e lavoravano fino al termine del giorno.

Oltre alla coltivazione della terra e alle attività relative, si occupavano dell’arte di guarire, usando specialmente delle radici come medicine. Facevano anche opere di carità verso altri. Avendo messo tutti i loro fondi nella cassa comune si sarebbero spesso trovati nel bisogno quando viaggiavano, e perciò ogni comunità di Esseni aveva un economo il cui compito era quello di provvedere agli Esseni forestieri cibo e vestiario.

Di sabato si radunavano nelle loro sinagoghe per il culto, che consisteva principalmente nella lettura e considerazione delle Scritture. Stavano seduti secondo l’età, ed era severamente proibito di ridere, sputare e parlare fuori turno. Osservavano il giorno di sabato, dice Giuseppe Flavio, “più strettamente di tutti gli altri Giudei”. Non soltanto si astenevano dal riscaldare qualsiasi cibo o dal sollevare qualsiasi vaso di sabato ma arrivavano fino al punto di non andare nel luogo di decenza e soddisfare le esigenze della natura in quel giorno!

Gli Esseni non si ungevano, considerando l’unzione o qualsiasi olio come impuro, mentre in realtà, dato il caldo, era quasi indispensabile farne uso per rimanere puliti. Essi consideravano una cosa buona sudare; evidentemente gli odori del corpo non li disgustavano. Benché vestiti di bianco, essi non mutavano i loro abiti o le loro scarpe finché non fossero completamente consumati o in pezzi.

Chi avesse voluto diventare membro degli Esseni avrebbe dovuto anzitutto trasferire alla setta tutta la sua ricchezza, dopo di che avrebbe ricevuto una piccola spada, con cui scavarsi una buca quando avrebbe voluto fare i suoi bisogni, un piccolo grembiule da usare per fare il bagno e una veste bianca. (Deut. 23:13) Durante il primo anno era obbligato a vivere separato dalla setta pur osservando rigorosamente le sue regole. Poi gli era consentito di fare il bagno con la setta ma non gli era ancora permesso di mangiare con loro finché non fossero passati altri due anni di noviziato. Se si fosse attenuto strettamente a tutte le regole della setta per quei tre anni, allora, dopo aver pronunciato “terribili giuramenti”, come li definisce Giuseppe Flavio, terribili sia per quello che richiedevano che per le pene che ne sarebbero derivate, egli sarebbe stato pienamente iniziato nella setta.

Questi giuramenti, gli unici che fossero consentiti agli Esseni, votavano all’onestà, alla purezza, alla lealtà verso la setta e al segreto riguardo a certe sue caratteristiche. Fra le cose che dovevano esser tenute segrete c’erano “i nomi degli angeli”, i quali comprendevano i segreti concernenti il tetragramma (le quattro lettere ebraiche che compongono il nome di Dio, la cui forma italianizzata è “Geova”) e altri nomi di Dio e degli angeli. La violazione di qualche regola veniva punita privando di parte degli alimenti e, in caso di scomunica, togliendoli del tutto. Dato che gli Esseni consideravano qualunque cibo impuro a meno che non fosse stato preparato da loro, alcuni colpevoli morivano perfino di fame a causa di tali punizioni. In seguito al pentimento dovevano essere perdonati e tornavano in compagnia e al cibo.

I LURIDI CENCI DI UNA PRETESA GIUSTIZIA

Giuseppe Flavio loda vivamente gli Esseni per la loro pietà e carità e narra diversi casi nei quali si dice che predicessero esattamente certi avvenimenti. Li loda per il grande affetto reciproco che avevano, perché rigettavano tutti i piaceri come una depravazione e perché consideravano la continenza e la vittoria sulla carne una grande virtù. “Trattenendo la giusta indignazione, essi sono padroni di se stessi, campioni di fedeltà, veri ministri di pace”.

La Parola di Dio ci dice che la nostra pretesa giustizia ossia le opere buone sono come luridi cenci o come un abito lordato. (Isa. 64:6) In fondo, era proprio in questi luridi cenci che gli Esseni ponevano tutta la loro fiducia. La legge di Dio come fu data da Mosè non li convinse che avevano bisogno d’un sacrificio che cancellasse il peccato. Essi non seguirono le sue disposizioni di purificazione tipica mediante le offerte per il peccato e la trasgressione e mediante i sacrifici del giorno di espiazione. Quando venne Giovanni Battista non ascoltarono parimenti il suo messaggio e il provvedimento di una purificazione figurativa con l’immersione nel Giordano; e quando venne Cristo Gesù essi non prestarono attenzione né a lui né al suo sacrificio la sola cosa che potesse mettere l’uomo in condizione d’essere dichiarato giusto da Dio.

Alcuni pretendono di scorgere una relazione fra gli Esseni e la condotta austera di Giovanni Battista, che dimorava nel deserto, non beveva vino, ed era celibe; ma da quanto precede si potrebbe osservare che c’era tanta analogia fra Giovanni Battista e gli Esseni quanta ce n’è fra un neonato umano vivente e una bambola di cartapesta. Altri vorrebbero farci credere che quando Gesù parlava di alcuni che si facevano eunuchi per amore del regno dei cieli e quando Paolo parlava del dono del celibato avessero in mente gli Esseni. (Matt. 19:11, 12; 1 Cor. 7:37) Tale conclusione mostra similmente che essi non comprendono la diversità di proposito fra la condotta scritturale e quella degli Esseni. Gli Esseni trascurarono completamente che le più importanti verità sulla speranza del genere umano consistono nel regno di Dio e nel Messia.

Pur essendo fra gli Esseni un gruppo che si sposava, la grande maggioranza si riteneva troppo giusta per toccare una donna, deprecava specialmente le vicissitudini della donna, e per trovare più facile l’attenersi alla loro condotta innaturale si persuadevano che le donne li tentassero alla lussuria e che nessuna si mantenesse fedele a un sol uomo.

Ad ogni mente ragionevole, gli sforzi degli Esseni d’essere più che giusti dovrebbero apparire ridicoli. (Eccl. 7:16) Che cosa poteva importare all’Onnipotente Dio Geova se essi facevano o no un bagno tutte le volte che avevano fatto i loro bisogni? o se facevano i loro bisogni di sabato o meno? o se sputavano a destra o a sinistra? o se portavano abiti e scarpe finché non andavano interamente a pezzi?

Riconobbe Dio le sottili distinzioni delle quattro classi o gradi esistenti in mezzo a loro per cui uno appartenente a un grado più alto non avrebbe potuto toccare uno di una classe inferiore senza diventare impuro? Considerò egli gli Esseni tanto migliori del resto degli uomini che se avessero toccato un forestiero si sarebbero resi impuri? Avrebbe voluto egli che morissero di fame invece di mangiare qualche cosa preparata dalle mani di persone che non erano Esseni, e pertanto presumibilmente impura?

Non è tutto ciò un impressionante esempio di quello che Geova condannò in Isaia 65:5, 6: “Che dice: ‘Fatti in là, non t’accostare perch’io son più santo di te’. Cose siffatte, sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde da mane a sera. Ecco, tutto ciò sta scritto dinanzi a me; io non mi tacerò, anzi vi darò la retribuzione, sì, vi verserò in seno la retribuzione”. Giuseppe Flavio ed altri possono lodare gli Esseni, ma le parole che Gesù disse ai Farisei possono essere anche rivolte appropriatamente a loro, specialmente per il fatto ch’essi possono in realtà essere stati Farisei: “Voi siete quelli che vi dichiarate giusti dinanzi agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché quel ch’è eccelso fra gli uomini è cosa disgustante dinanzi a Dio.” — Luca 16:15, NW.

Giuseppe Flavio parlò un centinaio di volte di più degli Esseni che non di Cristo e dei Cristiani. Nondimeno, quali fatti ha mostrato la storia che ebbero maggiore importanza in quel primo secolo d.C., quelli della setta degli Esseni o quelli che compirono Cristo e i suoi seguaci?

Ho stese tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle che cammina per una via non buona, seguendo i propri pensieri; verso un popolo che del continuo mi provoca sfacciatamente ad ira, che offre sacrifizi nei giardini e fa fumare profumi sui mattoni; che sta fra i sepolcri e passa le notti nelle caverne, che mangia carne di porco ed ha ne’ suoi vasi vivande impure; che dice: ‘Fatti in là, non t’accostare perch’io son più santo di te. Cose siffatte, sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde da mane a sera. Ecco, tutto ciò sta scritto dinanzi a me; io non mi tacerò, anzi vi darò la retribuzione, sì, vi verserò in seno la retribuzione delle iniquità vostre, dice l’Eterno. — Isaia 65:2-6.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2020)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Impostazioni
    • Copyright © 2019 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • JW.ORG
    • Accedi