Siate equilibrati in ogni cosa
“Badate dunque scrupolosamente che il modo in cui camminate non sia da stolti ma da persone sagge”. — Efes. 5:15.
1, 2. Come si può paragonare il Cristiano a un equilibrista?
MOLTI sono stati gli spettatori di un circo che sono rimasti stupefatti e silenziosi mentre un equilibrista compiva la sua esibizione, in alto, sopra le loro teste. Egli si muoveva su una sottile fune così sicuramente come se stesse camminando sulla terra. Furono richiesti sforzo e molti anni di allenamento perché egli sviluppasse questo acuto senso di equilibrio. È un’abilità che dev’essere coltivata, e richiede di continuo la massima attenzione. Mentre cammina sulla fune egli ha la mente su ciò che sta facendo. Egli non le permette di divagare su altre cose, ma piuttosto si concentra per mantenere il suo equilibrio.
2 Questo attore del circo ben illustra il Cristiano che cammina nella stretta via dell’integrità cristiana. Gesù parlava di questa via quando disse: “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. (Matt. 7:14) Il Cristiano dedicato è uno di questi pochi. Per rimanere in quella stretta via egli deve sviluppare un buon equilibrio mentale e spirituale, proprio come l’equilibrista deve sviluppare un buon equilibrio per rimanere sulla fune. Come uno scivolone può essere disastroso per lui, lo stesso può essere per il dedicato Cristiano.
3. Se il Cristiano dovesse cadere, come potrebbe salvarsi, e perché si dovrebbe evitare la caduta?
3 Una rete di sicurezza tesa al di sotto dell’attore può salvargli la vita, ma egli deve compiere una lunga ascesa per ritornare sulla fune, e quando l’avrà raggiunta potrebbe essere così scosso da aver difficoltà a riacquistare la sua sicurezza di sé e la sua stabilità. Il Cristiano che perde il suo equilibrio e abbandona la via dell’integrità cristiana, che è assai più in alto della palude dell’errata condotta del mondo, può salvar la sua vita con un sincero pentimento. Ma il suo ritorno è lungo e molto difficile. Alcuni che sono caduti non sono stati capaci di farlo. La condotta della sapienza sarebbe quella di evitare innanzi tutto la caduta. Ma questo richiede buon equilibrio spirituale da parte del Cristiano e costante attenzione a come egli cammina.
4, 5. Com’è definito l’equilibrio, e come può un Cristiano perderlo?
4 L’equilibrista ha un equilibrio fisico ammirevole, ma un buon equilibrio spirituale è molto più desiderabile. Ma che cos’è l’equilibrio? Secondo il Novissimo Dizionario della Lingua Italiana di Fernando Palazzi è “eguagliamento di peso; lo stato di assenza di moto di quei corpi che sono sollecitati a muoversi da forze egualmente contrastanti, le quali perciò si elidono a vicenda; . . . statica, costanza, invariabilità, riposo”.
5 Per il funambolo è uno stato di equilibrio o di costanza sulla fune. Se egli dovesse pendere troppo da una parte o dall’altra, perderebbe il suo equilibrio e cadrebbe dalla fune. Lo stesso accade al Cristiano. Egli può perdere il suo equilibrio spirituale essendo un estremista, essendo negligente o essendo indifferente alla necessità di coltivare un buon equilibrio spirituale.
6. Che cosa governa il senso d’equilibrio del Cristiano, e come la sua attitudine mentale influisce su tale equilibrio?
6 L’equilibrio fisico del funambolo è controllato dalla sua testa, e può essere migliorato con l’allenamento. Lo stesso è per il Cristiano. Pure il suo equilibrio è governato dalla sua testa, ma esso non è fisico. È spirituale. Anch’esso può essere migliorato mediante il dovuto allenamento, sviluppando una buona attitudine mentale. Se egli ha una cattiva attitudine mentale la sua stabilità spirituale ne risente, ed infine inciamperà sulla stretta via dell’integrità cristiana. Le persone ciniche, ipercritiche e lamentatrici dovrebbero stare attente. La loro attitudine mentale non è buona. Il loro equilibrio cristiano è in pericolo.
PROVE DI MANCANZA D’EQUILIBRIO
7. Che cosa dovrebbe fare una persona se scoprisse una debolezza nel suo equilibrio spirituale?
7 Il Cristiano che s’incammina sulla stretta via dell’integrità cristiana deve stare all’erta per notare qualsiasi segno che indichi un difetto nel buon equilibrio spirituale. Se scopre una debolezza deve impegnarsi per superarla. Se non lo fa, rischia di non raggiungere l’altro estremo della stretta via che conduce alla vita. Se un funambolo vede una debolezza nel suo senso di equilibrio lavorerà su di essa fino a che non l’avrà superata. Non ha il Cristiano anche maggior ragione di fare lo stesso con le sue debolezze? Egli non cerca un buon equilibrio per guadagnarsi da vivere, come fa il funambolo, ma il suo obiettivo è piuttosto quello della vita eterna. Non è forse questa di molto maggior valore?
8, 9. Quali sono sei principali sintomi di un equilibrio instabile, e come si manifesta l’incostanza?
8 Vi sono numerosi sintomi principali che rivelano se a un Cristiano manca un buon equilibrio spirituale. I più importanti sono: incostanza, instabilità, inadeguata considerazione delle cose materiali, non essere meritevoli di fiducia, irragionevolezza, e dare troppa importanza alle attività sociali.
9 Un Cristiano dedicato ha la responsabilità di seguire l’esempio di Cristo nel predicare e nell’associarsi ai suoi conservi servitori di Geova Dio. Se è irregolare nel suo pubblico ministero, compiendolo a sbalzi, egli manifesta il sintomo dell’incostanza. La sua attitudine mentale verso le sue responsabilità di Cristiano non è buona. Non manifesta gioiosa ubbidienza ai comandi di Dio.
10. Perché Paolo e Geremia possono essere additati come esempi di uomini che manifestarono una giusta attitudine mentale?
10 L’apostolo Paolo rivelò la giusta attitudine mentale quando disse: “Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” E lo stesso accadde a Geremia che affermò: “E s’io dico: ‘Io non lo mentoverò più, non parlerò più nel suo nome’, v’è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; e mi sforzo di contenerlo, ma non posso”. (1 Cor. 9:16; Ger. 20:9, VR) Quegli uomini non furono incostanti nel loro ministero. Nessuno doveva chiamarli mese dopo mese per incoraggiarli ad essere attivi in esso. Essi erano spinti dal loro stesso amore per Dio e dallo zelo per la verità. Mostrarono pronta ubbidienza. Lo stesso dev’essere oggi per quelli che si dedicano a Dio.
11. Come la partecipazione alle adunanze rivela una debolezza nell’equilibrio spirituale?
11 Alle persone che mostrano incostanza nel ministero manca un buon equilibrio spirituale. Esse camminano sul sentiero cristiano come se non fossero certe del luogo in cui vanno. Tali persone sono irregolari non solo nel ministero di campo ma anche nell’associarsi alla società del Nuovo Mondo. Invece di essere costanti nell’assistere alle adunanze di congregazione esse sono irregolari. Mancano di apprezzare che la regolare associazione alla società del Nuovo Mondo è essenziale per il loro stesso benessere ed equilibrio spirituale. Infatti è un requisito scritturale. “E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebr. 10:24, 25) Quelli che hanno la cattiva abitudine di non essere regolari nell’assistere alle adunanze di congregazione sono spiritualmente squilibrati.
INSTABILITÀ
12-14. (a) Come manifesta una persona instabilità? (b) Quale cattivo esempio segue? (c) Perché si dovrebbe evitare la compagnia delle persone mondane, e quali sono le istruzioni scritturali al riguardo?
12 L’instabilità si manifesta in coloro che non sono fermamente basati sulla verità scritturale, che sono spiritualmente immaturi. Questi rivelano con le loro azioni e decisioni che la verità non è nei loro cuori anche se è nella loro mente. Dato che ne hanno una conoscenza intellettuale sono in grado di fare commenti abbastanza buoni, ma i loro cuori non sono toccati. Non sono spinti ad essere guidati dai princìpi scritturali in ogni giorno della loro vita. Mostrano mancanza di fede nella sapienza della Parola di Dio. “Se alcuno di voi è privo di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza riprovazione, ed essa gli sarà data. Ma continui a chiedere nella fede, non dubitando affatto, perché chi dubita è come un’onda del mare portata dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; egli è un uomo indeciso, incostante in tutte le sue vie”. (Giac. 1:5-8) Essendo indeciso, è instabile nella fede.
13 La persona instabile permette che la sua sapienza e i suoi desideri passionali, invece della sapienza della Parola di Dio, influenzino le sue decisioni. Appartiene a quel genere di persone che cercano insensatamente compagni fuori dalla società del Nuovo Mondo. Si associa a persone mondane che non hanno alcun interesse a fare la volontà di Dio. Si pone nella stessa posizione in cui si trovarono gli Israeliti che si associarono ai Cananei contrariamente alle esplicite istruzioni di Dio. “Guardati dal fare patto con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, onde non diventi un laccio in mezzo a te”. — Eso. 34:12.
14 È stolto cercare la compagnia delle persone mondane. L’associazione ad esse non aiuterà il Cristiano a mantenere il suo equilibrio spirituale ma piuttosto lo ostacolerà. Egli ha bisogno di compagni che lo aiutino a star saldo, poiché se si allontana dalla via dell’integrità cristiana e perde la sua identità cristiana perde la vita. Se egli non vuol essere come le persone mondane alle quali manca quell’identità, perché associarsi con loro? Perché assoggettarsi al loro errato modo di pensare? Egli non può ignorare senza pericolo la dichiarazione scritturale: “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33) Ciò che accadde agli Israeliti è un esempio ammonitore per noi. “Ed essi si mescolarono con le nazioni e cominciarono ad imparare le loro opere. E divennero impuri mediante le loro opere e continuarono ad avere infedeli relazioni mediante le loro attività. E l’ira di Geova cominciò a divampare contro il suo popolo ed egli giunse a detestare il suo possesso”. — Sal. 106:35, 39, 40.
15. Qual è la condotta della salvezza per il Cristiano?
15 La separazione dagli increduli è la condotta della salvezza per il Cristiano. Questo non vuol dire isolamento fisico. Cristo e gli apostoli non si isolarono fisicamente dagli increduli, ma si mescolarono ad essi affin di aiutarli con le verità scritturali. Tuttavia, essi non si associarono a loro. L’apostolo Paolo rese chiara la condotta che i Cristiani devono seguire oggi quando disse: “Non siate inegualmente aggiogati con gl’increduli. Poiché quale associazione ha la giustizia con l’illegalità? O quale comunione ha la luce con le tenebre?” (2 Cor. 6:14) In ubbidienza a tale istruzione scritturale l’equilibrato Cristiano cercherà compagni entro la società del Nuovo Mondo, non fuori.
16, 17. Quale condotta si dovrebbe seguire nei riguardi del matrimonio? Perché?
16 Certamente quando si giunge al matrimonio è anche più urgente che il Cristiano segua questa condotta di separazione. Egli deve vivere con il coniuge; e se quel coniuge non è un dedicato Cristiano come lui e non s’interessa d’ubbidire a Dio, non troverà più difficile star saldo nella fede? Non vi saranno continuamente attrito, difficoltà e delusioni? Perché provocare angoscie accettando un’unione che è destinata a causare difficoltà e a creare infelicità? Perché disubbidire ai comandi di Dio come fecero gli Israeliti che sposarono Cananee pagane? “E tu non devi fare alcuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché esso volgerà tuo figlio dal seguirmi e serviranno certamente altri dèi, e l’ira di Geova divamperà certamente contro di voi ed egli vi distruggerà veramente in breve tempo”. — Deut. 7:3, 4.
17 Il pericolo di essere allontanati da Geova Dio per mezzo di un coniuge non credente è tanto reale oggi quanto lo era ai giorni dell’antico Israele. Naturalmente, quelli che acquistano la fede dopo essersi sposati non possono cambiare la loro situazione, ma devono continuare a vivere con il coniuge non credente, cercando di raggiungere la massima armonia. Però essi faranno tutto il possibile per mantenersi spiritualmente forti. Ma quelli che sono entro la società del Nuovo Mondo e non sono sposati dovrebbero comportarsi come persone sagge dando ascolto al principio scritturale di sposarsi “soltanto nel Signore”. Ignorare questo principio è rivelare instabilità spirituale.
18, 19. (a) Spiegate come l’instabilità di una persona può essere rivelata dall’opinione pubblica. (b) Qual è la giusta attitudine mentale verso l’opinione pubblica?
18 Un altro segno di instabilità è temere l’opinione pubblica. Questo si nota comunemente fra i bambini che sono penosamente preoccupati per ciò che i compagni di scuola o i coetanei pensano e dicono di loro. Temono di opporsi a ciò che è considerato popolare. Si vestono come si vestono gli altri, tagliano i capelli come fanno loro, parlano come loro, ed agiscono come loro. La loro paura di essere diversi li rende schiavi della conformità.
19 Che importanza ha ciò che gli altri pensano o dicono? Che c’è da dire se un individuo si distingue dagli altri perché non è d’accordo con loro in tutto ciò che essi fanno e dicono? Che importa se essi pensano che l’individuo è strano perché si attiene ai princìpi cristiani? La loro opinione non significa nulla, ma l’opinione di Dio significa tutto, poiché egli può dare la vita; essi non possono. Il fermo Cristiano non permetterà che la paura di ciò che gli altri pensano o dicono lo induca a conformarsi ai suoi simili. Rimarrà saldo nei princìpi cristiani senza curarsi dell’opinione popolare avversa.
COSE MATERIALI
20, 21. In che modo le cose materiali possono causare squilibrio spirituale?
20 Il terzo sintomo di squilibrio spirituale menzionato è l’errata veduta delle cose materiali. Il Cristiano squilibrato permetterà che tale amore esca dai limiti e lo trascini in una palude di debiti. Non vivrà saggiamente nei limiti dei propri mezzi, ma diverrà schiavo dei beni materiali. Il suo impiego secolare diverrà per lui di maggior interesse di quello spirituale.
21 Anche se il suo lavoro secolare lo ostacolasse nel ministero e nell’assistere alle adunanze di congregazione, egli non vorrà prendere disposizioni per mettere gli interessi spirituali al primo posto. Le cose materiali che possono essere comprate con il denaro che guadagna hanno più significato per lui del ministero e della salute spirituale. Egli pone gli interessi di Dio e il suo benessere spirituale dopo tali cose. Cammina non come una persona saggia ma come uno stolto, che non guarda come cammina. È squilibrato e in pericolo di allontanarsi dalla stretta via dell’integrità cristiana.
MANCANZA DI FIDATEZZA
22. Come si manifesta il quarto sintomo di squilibrio spirituale?
22 A quelli che manifestano il quarto sintomo di squilibrio manca il senso della responsabilità. Non si può fare assegnamento sulle loro parole. Prontamente essi faranno una promessa e altrettanto prontamente la violeranno. Poiché non si può contare che essi mantengano le promesse fatte ai conservi cristiani, come si può contare che mantengano le promesse fatte a Dio? Il loro patto di fare la volontà di Dio significherà veramente tutto? Se sono infedeli nelle piccole promesse, non lo saranno forse in questa che è la più importante?
23. (a) Come dovrebbero considerare i sorveglianti una persona non fidata? (b) Quali sono alcuni modi in cui essa mostra irresponsabilità?
23 Un Cristiano non fidato è un Cristiano squilibrato. Non può essere veramente utile all’organizzazione teocratica. Poiché non è fidato, i sorveglianti dell’organizzazione si tratterranno dal dargli responsabilità. Egli appartiene a quella specie di persone che si iscriveranno alla scuola di ministero teocratico per l’addestramento nel ministero, ma quando viene loro data un’assegnazione di pronunciare un discorso di esercitazione mancano di presentarsi al tempo dovuto. Oppure può mancare di adempiere la sua assegnazione nell’adunanza di servizio della congregazione. Facendo questo ripetutamente egli mostra di non essere fidato e che non gli si possono affidare compiti di responsabilità. Mostrerà la stessa irresponsabilità quando prometterà di essere al luogo di raduno per il ministero di campo o quando dirà ad una persona di buona volontà che la rivisiterà. Le sue promesse sono parole vuote.
24. Come dimostra una persona di essere meritevole di privilegi di servizio?
24 Se un Cristiano fa un patto dovrebbe mantenerlo. Se non lo mantiene si rende bugiardo. Il Cristiano equilibrato è una persona di parola. Mantiene le sue promesse e fa onore ai suoi patti. Poiché si mostra fedele nelle piccole cose gli vengono date maggiori e più responsabilità da assolvere. Cristo pose questo in risalto nella sua illustrazione dei talenti. Lo schiavo che fece buon uso dei cinque talenti affidatigli dimostrò di essere fidato. Fu benedetto con privilegi di servizio più grandi. “Il suo padrone gli disse: ‘Ben fatto, buono e fedele schiavo! Tu fosti fedele sopra poche cose. Io ti nominerò sopra molte cose. Entra nella gioia del tuo padrone’”. — Matt. 25:23.
25. Qual è molto probabilmente il futuro di quelli che mostrano di non essere fidati?
25 Come possono i Cristiani non fidati attendersi di rimanere sulla stretta strada che conduce alla vita? Come possono attendersi di raggiungerne la fine se sono privi del dovuto equilibrio? Come per un inesperto equilibrista, il rischio di scivolare è molto grande.
IRRAGIONEVOLEZZA
26, 27. Perché il Cristiano dovrebbe essere ragionevole?
26 La persona spiritualmente ben equilibrata è ragionevole in tutto quel che fa. Non è né fanatica né estremista, ma una persona che vive moderatamente. Ubbidisce al comando: “Fate conoscere la vostra ragionevolezza a tutti gli uomini”. (Filip. 4:5) Essa la manifesta conducendosi come una persona saggia, mostrando con ciò che fa e con ciò che dice di essere guidata dai princìpi scritturali.
27 Il Cristiano squilibrato è proprio l’opposto. Egli è immoderato nelle sue abitudini e stolto nelle sue decisioni. È ostinato, non disposto ad andare d’accordo. Ha la bocca aperta per esprimere la sua sapienza ma le orecchie chiuse ai saggi consigli dei suoi fratelli cristiani. A meno che non cambi e non segua un ragionevole e moderato modo di pensare e di vivere non potrà mantenere la sua posizione sulla stretta via che conduce alla vita.
INTERESSI SOCIALI
28, 29. (a) Qual è il sesto sintomo di squilibrio, e perché è cattivo? (b) Qual è il dovuto punto di vista?
28 Il sesto sintomo principale elencato che rivela mancanza del dovuto equilibrio è quello di porre gli interessi sociali davanti agli interessi teocratici. Certamente la persona che pensa che le sue attività sociali debbano venire prima dei suoi doveri di ministero ha un’attitudine mentale inadeguata verso le sue responsabilità e i suoi obblighi cristiani. La sua valutazione di ciò che è importante è pervertita. Essa ignora la sua promessa di mettere la volontà di Dio al primo posto nella sua vita. Stoltamente pone il suo divertimento personale prima del servizio a Dio.
29 Vi sono tempo e luogo per le attività sociali. Non si dovrebbe permettere che esse ostacolassero le attività di congregazione. Il Cristiano equilibrato dedicherà ad esse tempo ed attenzione in misura ragionevole, ma non di più. Lo stesso farà per qualsiasi altro passatempo possa avere. In ogni caso egli porrà le sue attività cristiane davanti ad ogni cosa.
30. Che cosa dovrebbero fare tutti quelli che sono nella società del Nuovo Mondo?
30 Tutti, nella società del Nuovo Mondo, dovrebbero esaminarsi per vedere se hanno qualcuno di questi o di altri sintomi di squilibrio. Non siate convinti di non averne prima di cominciare l’esame. Quelli che sono così sicuri di se stessi sono spesso coloro che non sono spiritualmente equilibrati in tutte le cose. Se una debolezza è individuata, cercate di superarla.
COME DIVENIRE EQUILIBRATI
31, 32. (a) Perché si deve coltivare un’attitudine positiva? (b) Quale fu il punto di vista di Paolo?
31 L’equilibrista non cammina sulla fune con la certezza di cadere. Egli ha invece un’attitudine positiva. Essa è necessaria pure al Cristiano. La giusta attitudine mentale è molto importante per coltivare la costanza. Se egli prende un’attitudine negativa verso le sue responsabilità di ministro cristiano o verso le difficoltà e sofferenze derivanti dal seguire la via dell’integrità cristiana, perderà il suo equilibrio e cadrà. Se vuole rimanere in piedi è essenziale che abbia la stessa positiva attitudine mentale che ebbe l’apostolo Paolo. “Poiché io sono convinto che né morte, né vita, né angeli, né governi, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. — Rom. 8:38, 39.
32 Paolo ebbe il giusto punto di vista. Fu determinato a rimanere sulla stretta via che conduce alla vita. Egli non avrebbe permesso che nulla lo facesse inciampare o cadere, né le influenze esterne al suo corpo, né quelle interne. “Il modo in cui corro non è incerto; il modo in cui vibro i miei colpi è tale che non colpisco l’aria; ma percuoto il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato ad altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. — 1 Cor. 9:26, 27.
33, 34. Come si coltiva e si mantiene l’attitudine di Paolo?
33 Questa giusta attitudine mentale non si acquista senza sforzo. Sono richiesti diligente studio della Parola di Dio e un’accurata conoscenza d’essa. È richiesto un sincero desiderio di camminare in armonia con gli espressi e giusti princìpi di Dio. Ciò che la persona impara deve tenerlo nel cuore e farne una parte di se stessa. Deve meditare sulla sua relazione verso Geova e verso l’organizzazione teocratica. “Pondera queste cose, sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, perché facendo questo tu salverai sia te stesso che quelli che ti ascoltano”. — 1 Tim. 4:15, 16.
34 Prestando attenzione a se stessa una persona bada alla sua attitudine mentale, accertandosi che non divenga negativa o malcontenta. Se lo è la persona non si atterrà per lungo tempo alle informazioni scritturali che ha imparate. Presto abbandonerà la via stretta che conduce alla vita. Per questo Paolo diede questo ammonimento di essere assorti nelle verità scritturali e nel servizio di Dio e di badare a se stessi. Egli diede un analogo consiglio agli Ebrei quando disse: “Perciò è necessario che prestiamo attenzione più del solito alle cose che abbiamo udite, affinché non ci sviamo”. — Ebr. 2:1.
35. Perché si dovrebbero perdonare le imperfezioni e gli errori nell’organizzazione e dei conservi cristiani?
35 Un altro fattore da tener presente nel coltivare una giusta attitudine mentale è la capacità di sorvolare sulle imperfezioni nell’organizzazione cristiana e sui difetti dei conservi cristiani. Sebbene lo spirito di Dio operi nell’organizzazione, non regola ogni decisione ed ogni movimento dei sorveglianti umani. Questi uomini sono liberi agenti morali che hanno la facoltà di prendere le decisioni che ritengono migliori per la società del Nuovo Mondo. Essi sono Cristiani maturi capaci di lasciarsi guidare dalla Parola di Dio e dai suoi princìpi nel prendere sagge decisioni. Ma se uno dovesse erratamente prendere una decisione irragionevole, questo non dovrebbe essere un motivo per divenire scontenti e amareggiati. Non si dovrebbe essere indotti a criticare l’intera organizzazione a causa di questo sorvegliante. Non è un motivo per divenire cinici. Un ben equilibrato Cristiano sorvolerà sugli errori e sulle imperfezioni. Ricorderà che sta servendo Dio, non gli uomini. Rammenterà pure che, eccetto Cristo, Dio ha sempre usato uomini imperfetti per curare i suoi interessi terrestri. Questi erano uomini con una buona condizione di cuore e con uno zelante desiderio di promuovere gli interessi divini. Essendo imperfetti, alcuni fecero errori, ma i loro errori non furono motivi da indurre le persone a rigettare l’organizzazione teocratica e a ritornare nel mondo. Essa ha parole di vita, non il mondo.
36. Come considererà il Cristiano gli errori degli altri?
36 Un Cristiano equilibrato conosce ciò che la Parola di Dio dice, conosce ciò che l’organizzazione teocratica fa e conosce il futuro che gli sta dinanzi. Come l’apostolo Paolo, avrà una positiva attitudine mentale, non permettendo che nulla soffochi il suo amore per Dio e il suo zelo per il servizio del Regno. Poiché egli non è una vittima dell’adorazione della creatura non inciamperà quando un sorvegliante fa un errore o una decisione sbagliata o agisce imprudentemente. Lascierà che l’organizzazione rettifichi tali errori. Quanto a lui, continuerà a mantenere il suo sguardo sulla mèta della sua vita. Non permetterà che nulla lo distragga. L’attitudine mentale che egli vuole è un’attitudine amorevole con un unico proposito. Mostrerà intendimento e ragionevolezza e non si offenderà facilmente.
37, 38. Qual è il miglior modo d’evitare una cattiva attitudine mentale?
37 Una persona è grandemente aiutata a coltivare una giusta attitudine mentale tenendo la sua mente su ciò che è buono ed edificante. Si tratta di nuovo di pensare positivamente e non negativamente. A questo riguardo un buon consiglio è dato in Filippesi 4:8: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria importanza, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose”.
38 Se una persona segue questo consiglio non diverrà cinica o ipercritica nei riguardi dell’organizzazione e dei suoi conservi cristiani. La sua mente rimarrà sulle buone cose della Parola di Dio e sulla costruttiva opera che la società del Nuovo Mondo compie estesamente. Rimarrà salda nella fede.
39. Da che cosa si guarderà il Cristiano ben equilibrato?
39 In ogni cosa il Cristiano ben equilibrato si guarda dall’egoismo. Coltiva l’amore, non per se stesso, ma per Dio e per i suoi conservi cristiani. Quando gli viene dato un consiglio lo accetta umilmente. Egli sa che “la via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta il consiglio è saggio”. — Prov. 12:15.
MODERAZIONE
40. (a) Perché non si dovrebbero avere inclinazioni ascetiche? (b) Quale condotta si seguirà?
40 Il Cristiano non può permettersi di essere un estremista in qualsiasi cosa faccia. La condotta ragionevole e moderata è sempre la migliore. Alcuni pensano che l’uomo di Dio dovrebbe vivere in povertà, dovrebbe negarsi i ragionevoli piaceri e comodità materiali; ma questa è una conclusione errata. Affliggendoci il corpo non guadagniamo l’approvazione di Dio. Quelli che pensano così seguono un’idea che non è scritturale ma pagana, poiché essa è comune agli Indù e ai Buddisti. Non vi è nulla nella Bibbia che giustifichi tale idea di ascetismo. Il Cristiano equilibrato è capace di adoperare le cose materiali in un modo ragionevole, non solo per i propri interessi ma anche per quelli di Dio. Egli può adoperare tali cose saggiamente e non deve negarsi le comodità e i piaceri per ottenere l’approvazione di Dio. Non tenderà né verso l’estremo dell’ascetismo né verso l’altro estremo del materialismo o dell’ingordigia, ma sarà moderato. Il saggio consiglio dato nella Bibbia ai sorveglianti ben esprime la posizione cristiana: “Il sorvegliante dovrebbe perciò essere irreprensibile, . . . di abitudini moderate”. — 1 Tim. 3:2.
41, 42. Quale equilibrio si dovrebbe cercare nel ministero?
41 La moderazione nello studio personale e nella predicazione non è trascurata dal vero ministro. Egli non trascura lo studio personale per dedicare un elevato numero di ore al ministero. Né va all’altro estremo, dedicando molto tempo allo studio e poco alla predicazione. Sa che lo studio è necessario per raccogliere i migliori risultati dalla sua attività di predicazione e per rimanere saldo nell’integrità cristiana. La moderata condotta di equilibrare il servizio di campo con lo studio personale è la condotta saggia da seguire.
42 Man mano che il Cristiano aumenta la conoscenza e la maturità, aumenta pure la sua efficacia come ministro. Poiché ciò reca migliori risultati e gioie più grandi egli vorrà aumentare la sua attività di predicazione. Non sarà soddisfatto compiendo un servizio meschino ma vorrà fare tutto quello che può. Lo stimolo per una più grande attività verrà dal suo cuore. Non trascurerà alcuno dei molti aspetti del ministero, ma cercherà di essere equilibrato in essi come ha equilibrato la predicazione con lo studio personale. La moderazione lo rende un ministro efficace, che fa molto bene con le verità scritturali.
43. (a) Perché alcuni miglioreranno l’equilibrio spirituale ma altri no? (b) Perché una persona non può permettersi di essere indifferente?
43 Quelli menzionati sono modi mediante i quali il dedicato Cristiano può coltivare un buon equilibrio spirituale. Alcuni che sono spiritualmente incostanti nella società del Nuovo Mondo faranno uno sforzo per adoperarli e migliorare il loro equilibrio. Altri non lo faranno. Suppongono forse quelli indifferenti di poter camminare incespicando senza deviare dalla stretta via dell’integrità cristiana? Pensano forse che, assistendo soltanto occasionalmente ad un’adunanza o predicando occasionalmente nel campo, riusciranno a raggiungere la fine della stretta via e ricevere il dono della vita eterna? Se lo pensano hanno un’opinione sbagliata. Pensino come potrebbero facilmente scivolare da una sottile fune, e si renderanno conto di quanto sia facile sviarsi dalla stretta via dell’integrità cristiana. Non possono permettersi di essere indifferenti. La loro perpetua esistenza dipende dagli sforzi che faranno per divenire equilibrati in ogni cosa.