Tempo decisivo di rimanere svegli
IL GRAVE ammonimento: “Ecco, io vengo come un ladro. Felice colui che sta sveglio e serba le sue vesti”, venne dato dal glorificato Gesù Cristo sullo sfondo di avvenimenti profetici che si stanno ora drammaticamente svolgendo su scala mondiale. Dei Re, sovrani di tutta la terra e Sovrani del cielo, sono in marcia! In tutto il cielo e la terra si ode il rombo degli eserciti che vengono ora schierati per la battaglia delle battaglie, la guerra universale del monte di Meghiddo. In questa guerra non vi è posto per neutralità. Tutti i viventi sono costretti a prendere una decisione, la cui conseguenza sarà vita o morte, salvezza o distruzione. È urgente rendersi conto della contesa che deve essere definita. È necessario rimanere svegli continuamente e dimostrarsi fedeli e degni di fiducia essendo dalla giusta parte della contesa. Notate come tale tempestivo avvertimento sia inserito fra i segni profetici dati molto tempo fa per prefigurare cose che hanno luogo ora:
2 “E il quinto [angelo] versò la sua coppa [dell’ira di Dio] sul trono della bestia selvaggia. E il suo regno fu ottenebrato, ed essi si mordevano la lingua per il dolore, ma bestemmiavano il Dio del cielo a causa dei dolori e delle ulcere, e non si pentirono delle loro opere. E il sesto [angelo] versò la sua coppa [dell’ira di Dio] sul gran fiume Eufrate, e la sua acqua si prosciugò, perché fosse preparata la via ai re che vengono dal levante. E vidi tre immonde espressioni ispirate che somigliavano a rane uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia selvaggia e dalla bocca del falso profeta. Esse sono, in realtà, espressioni ispirate da demoni e fanno dei segni, e si recano dai re di tutta la terra abitata, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente. ‘Ecco, io vengo come un ladro. Felice chi sta sveglio e serba le sue vesti, affinché non cammini nudo e non si vedano le sue vergogne’. Ed esse li radunarono nel luogo che in ebraico è chiamato Har-Maghedon [il monte di Meghiddo]”. — Apoc. 16:1, 10-16.
3 Per un Ebreo, come era stato Gesù Cristo sulla terra e come era allora l’apostolo Giovanni, menzionare Maghedon o Meghiddo richiamava alla mente la storia delle battaglie combattute in quel luogo. Allorché gli Israeliti conquistarono la terra di Canaan, Giosuè, giudice di Geova, combatté presso la città di Meghiddo e ne sconfisse il re pagano. (Gios. 12:7, 21) Il giudice Barac combatté quivi e vinse gli oppressori re di Canaan. (Giud. 5:1, 19-21) Anche il re Giosia, che sedeva sul “trono di Geova” a Gerusalemme, fu in seguito mal consigliato a combattere gli Egiziani “nella valle di Meghiddo”, fu ferito a morte e anche il suo esercito fu sconfitto. — 2 Cron. 35:20-25.
4 Il nome Meghiddo era quindi carico di solenne significato allorché venne applicato alla guerra universale del “gran giorno di Dio l’Onnipotente”, nella quale egli combatte contro i “re di tutta la terra abitata”, per sconfiggerli definitivamente. Allo stesso tempo anche il grande sistema mondiale, raffigurato dall’antica Babilonia sul fiume Eufrate, 840 chilometri a est di Meghiddo, deve cadere dinanzi a Dio l’Onnipotente e a suo Figlio, Gesù Cristo. Questi due Re celesti che sono raffigurati dai “re che vengono dal levante” e dinanzi ai quali l’acqua del simbolico “gran fiume Eufrate” è prosciugata preparando la via per entrare nella simbolica Babilonia. L’“ira di Dio” è su quel simbolico fiume che contribuisce al commercio e ad arricchire la simbolica Babilonia e le offre anche una forte difesa.
5 Molto tempo fa, in una notte d’ottobre del 539 a.C., le acque del letterale fiume Eufrate furono deviate da ingegneri militari. Allora gli eserciti dei due re dell’oriente, Dario il Medo e Ciro il Persiano, marciarono lungo il letto del fiume prosciugato, entrarono in Babilonia dalle porte aperte e uccisero il re Baltassar. La potenza mondiale babilonese cadde. Poco tempo dopo il popolo del profeta Daniele, il popolo di Geova, venne messo in libertà dal re Ciro per riedificare il tempio di Geova a Gerusalemme.
6 Come controparte moderna, la simbolica Babilonia d’oggi cadrà dinanzi all’ira di Geova e del Re associato a lui, Gesù Cristo. I re di tutta la terra abitata non saranno in grado di venire in aiuto di Babilonia. Le macchinazioni e la propaganda ispirate da demoni raccolgono ora questi re in aiuto di Babilonia e per l’attacco contro il libero popolo di Geova, i suoi dedicati testimoni oggi sulla terra. Questo provoca la “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”, e i re di tutta la terra abitata saranno sconfitti e distrutti come avvenne tanto tempo fa a Meghiddo. Ma il tempio spirituale di Dio rimane e l’adorazione vi continua in trionfo.
7 Ma, chi continuerà a servire Dio nel suo vero tempio spirituale? I veri Cristiani che danno ascolto all’ammonimento di Gesù dato insieme alla descrizione di come i re di tutta la terra abitata sono radunati ad Armaghedon dalla propaganda e dalle macchinazioni demoniche. I veri Cristiani devono vigilare e stare svegli nel tempio spirituale, poiché, mentre l’acqua del simbolico Eufrate si prosciugherà lasciando la simbolica Babilonia senza sostegno e difesa, la fiumana di persone che salgono al “monte della casa di Geova” diventerà sempre più grande, scorrendo perennemente. Quindi le porte del tempio rimarranno aperte sempre, non essendo chiuse né giorno né notte, per accogliere nei cortili del tempio le folle di dedicati adoratori che vi si riversano. (Isa. 2:2-4; 60:11-13) Vi sarà un crescente bisogno di ministri per assistere tutti i nuovi adoratori.
8 Qualunque persona impura o malintenzionata cerchi di entrare e di profanare il tempio santo sarà espulsa. Tutti i fedeli adoratori collaboreranno per mantenerlo puro e santo come “casa di preghiera per tutti i popoli”. (Isa. 56:7) La necessità di essere desti e vigilare contro ogni infiltrazione impura e spiritualmente pericolosa diviene sempre maggiore man mano che si avvicina il tempo in cui i re di tutta la terra abitata al comando del simbolico dragone, Gog di Magog, compiranno il loro assalto ad oltranza contro i fedeli Cristiani, adoratori di Geova, ad Armaghedon. — Ezech. 38:1 fino a 39:8.
COME RESTARE SVEGLI
9 Se uno si addormenta al proprio posto di ministro di Geova, si trova in pericolo di essere sorpreso dal Capo Ispettore del tempio, Gesù Cristo, che viene come un ladro ad Armaghedon e compie l’ispezione finale di ogni religione che professa di esser cristiana, ed infine eseguisce il giudizio. Ciò espone il dormente ad essere denudato e ad avere le simboliche vesti bruciate.a Ogni adoratore che ama Dio con esclusiva devozione e che ama il Capo Ispettore ed aspetta la sua venuta per il giudizio finale, cercherà con risolutezza di star sveglio. Vigilerà la pura adorazione di Geova e i preziosi interessi del suo regno mediante Cristo. In che modo l’adoratore sarà sveglio spiritualmente?
10 Prima di tutto, per star sveglio un individuo ha bisogno di avere prima il dovuto riposo, ed anche di evitare di mangiare e bere eccessivamente. Gesù disse ai suoi seguaci che gli avevano chiesto quando e quale sarebbe stato il segno che le cose predette si sarebbero avverate: “Ma prestate attenzione a voi stessi onde i vostri cuori non siano aggravati da ingordigia, ubriachezza e ansietà della vita, e onde quel giorno non vi colga all’improvviso come un laccio. Poiché esso verrà su tutti quelli che abitano su tutta la faccia della terra. Siate desti dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose che devono accadere e a mantenere la vostra posizione dinanzi al Figlio dell’uomo”. — Luca 21:7, 34-37.
11 Non vogliamo essere simili a Babilonia come il mondo dell’umanità, che, come Baltassar, festeggia e gozzoviglia spensieratamente, fidandosi della potenza militare di questo mondo e facendo cattivo uso di ciò che appartiene a Geova Dio e bestemmiandolo, facendo tutto questo la notte stessa della condanna, quando la scritta miracolosa è apparsa sul muro e ne è stata data la miracolosa interpretazione. (Dan. 5:1-30) Tali eccessi e tale mondanità non spirituale senza dubbio ci faranno diventare sonnolenti e pigri, ci indurranno ad allentare la vigilanza, e soffocheranno la preghiera a Dio. Ci faranno trascurare le nostre responsabilità di ministri cristiani della buona notizia del regno di Dio, indeboliranno la nostra fedeltà ai princìpi e ci faranno dimenticare che l’ora è tarda. Solo uno schiavo malvagio mangia e beve e s’ubriaca, pensando che ci vorrà molto tempo prima che il padrone venga a casa e gli chieda un resoconto. — Luca 12:43.
12 Quando vi è una speciale necessità di stare svegli e vigilare, in momenti di grande tensione, prendere uno stimolante ci aiuta a star svegli. Dovrebbe essere uno stimolante che rinforza e che non esaurisce la nostra riserva futura d’energia, togliendoci così la nostra vitalità e indebolendoci nel futuro. Quando un adoratore di Geova Dio studia la Parola di Dio di proposito e con intelligenza, cercando le informazioni che gli servono a compiere il ministero e ad affrontare una data circostanza, ciò gli serve come uno stimolante spirituale. Questo si deve fare regolarmente, pregando Dio, poiché egli dà sapienza generosamente e senza rimproverare colui che prega essendone sprovvisto. (Giac. 1:5) La sapienza personificata dice: “Felice l’uomo che mi ascolta tenendosi desto ogni giorno alle mie porte, facendo la guardia ai posti delle mie entrate. Poiché chi mi trova certamente troverà la vita e ottiene benevolenza da Geova”. (Prov. 8:34, 35) La felicità è stimolante.
13 Tuttavia, abbiamo bisogno di essere svegli quando studiamo. Abbiamo bisogno di far progresso nello studio, accrescendo veramente la nostra conoscenza e il nostro intendimento con lo studio. Inoltre, dobbiamo tenerci sempre al corrente con l’avanzata conoscenza e l’intendimento della Parola e dei propositi di Dio. Per fare questo dobbiamo studiare ciò che è molto più avanti di ciò che già conosciamo e comprendiamo. Quel che studiamo dovrebbe essere progressivo nelle informazioni, non soffermandoci continuamente sui primi elementi della verità cristiana come un bambino che cresce ma non può staccarsi dai suoi giocattoli. Quel che studiamo dovrebbe essere edificante per i nostri giusti desideri e impulsi. Allora il nostro studio è molto ristoratore e stimolante per le nostre facoltà mentali e spirituali. Mediante tale studio cresciamo verso la maturità cristiana. — Ebr. 5:14; 6:1-3.
14 Abbiamo bisogno di ribadire il progresso che abbiamo fatto in conoscenza e intendimento della Parola di Dio dispensando ad altri le cose nuove che abbiamo apprese. Se diveniamo colmi di cose nuove che ci illuminano, spontaneamente le dispenseremo. Offriremo la nuova conoscenza progressiva che abbiamo agli altri, a tutti quelli con cui stiamo. E questo specialmente nella Sala del Regno dei testimoni di Geova, o nella casa dove alcuni membri della congregazione tengono lo studio biblico settimanale con l’aiuto di una pubblicazione di studio, o in casa delle persone quando svolgiamo l’opera di testimonianza di casa in casa o rivisitiamo le persone mansuete che desiderano studiare la Bibbia. Dispensare in questo modo la conoscenza progressiva ad altri rinfresca questa conoscenza e la imprime nella nostra stessa mente; e sforzandoci di spiegarla ad altri la comprendiamo meglio noi stessi. Ci rallegra vedere che abbiamo afferrato la conoscenza progressiva e l’abbiamo veramente resa nostra, e che ci è utile quali insegnanti della Parola di Dio.
15 Quello che abbiamo descritto ha un’azione stimolante, immette in noi nuova vita e ci fortifica per il futuro, invece di esaurire le riserve di cui avremo bisogno in avvenire.
16 Un altro potente incentivo ad essere desti e attivi nel ministero, vigili a ciò che accade e al suo significato è quello di unirsi regolarmente con altri testimoni cristiani che hanno una mentalità progressiva, i quali adorano nello stesso tempio spirituale di Geova. Il fatto è che Geova rende obbligatoria per i suoi adoratori la partecipazione alle adunanze con i loro conservi. Il giorno della finale ispezione del Sommo Sacerdote di Geova e dell’esecuzione del giudizio nella guerra universale di Armaghedon s’avvicina sempre più. È quindi sempre più urgente comportarsi come è raccomandato sotto ispirazione in Ebrei 10:23-25, 35-37:
17 “Riteniamo saldamente la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza esitare, poiché colui che ha promesso è fedele. E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno. Non gettate dunque via la vostra franchezza nel parlare, che riceverà una grande ricompensa. Poiché avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate l’adempimento della promessa. Poiché ancora ‘un brevissimo tempo’, e ‘colui che deve venire verrà e non tarderà’”.
18 Abbiamo bisogno di tutto l’incoraggiamento e l’impulso che possiamo ricevere radunandoci con i nostri fedeli fratelli e ricevendone scambievole conforto, fede e speranza. In questo freddo mondo dove l’amore della maggioranza si è raffreddato, l’incoraggiamento, gli ammonimenti e incitamenti che i nostri fedeli fratelli ci danno alle adunanze sono come le percosse che si diedero l’un l’altro i testimoni di Geova tedeschi che erano stati rinchiusi nudi in una prigione sotterranea nazista, dove il freddo induceva a sonnolenza e torpore, per tenersi svegli ed attivi e evitare così di morire congelati. Le percosse possono far male ma ci salvano la vita. “Fedeli son le ferite di chi ama”. (Prov. 27:6) Davide, che non disprezzò il rimprovero, disse: “Mi percuota il giusto, è una grazia, mi riprenda, è olio sul mio capo; il mio capo non lo ricuserà”. (Sal. 141:5, Co) Quindi radunarci con altri adoratori nostri conservi è un forte stimolo a stare svegli.
19 Come Cristiani dobbiamo ricordarci e informarci dei nostri doveri nel tempio spirituale di Geova ed anche avere altri che ci ricordino le stesse cose. Dovremmo sempre cercare di migliorarci nel modo in cui compiamo il nostro ministero, poiché col miglioramento troveremo maggior piacere nel ministero ed anche otterremo più rallegranti risultati. “La testimonianza dell’Eterno è verace, rende savio il semplice”. (Sal. 19:7, VR) Si ottiene sapienza prendendo a cuore le testimonianze e gli ammonimenti che vengono da Geova Dio mediante l’organizzazione visibile dei nostri fedeli collaboratori.
20 Un’altra cosa che ci stimola ad essere desti è il privilegio di pregare Dio. Più che aver bisogno dei nostri fratelli, abbiamo bisogno di Dio; e Dio ha amorevolmente provveduto un sistema di comunicazione fra lui e noi. Questo provvedimento venne preso perché noi ne abbiamo bisogno, perché ne approfittiamo e non perché lo ignoriamo e disprezziamo. Nella sua ultima visita al giardino di Getsemani con i discepoli, Gesù Cristo trovò che la preghiera al suo Padre celeste era di grande aiuto per prevenire la sonnolenza spirituale. Egli deve aver pregato abbastanza a lungo, per trovare al suo ritorno i discepoli fidati che dormivano. Egli disse: “Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. . . . In un tempo come questo voi dormite e vi riposate!” Non pregando essi si addormentarono e caddero in tentazione. Gesù pregò e rimase sveglio e resistette alla più grande tentazione. (Matt. 26:36-45) Nel nostro combattimento incruento contro le “forze spirituali malvage dei luoghi celesti”, compresa la propaganda demonica che proviene dal dragone, dalla bestia selvaggia e dal falso profeta simbolici, abbiamo bisogno più che la “completa armatura di Dio”. Abbiamo anche bisogno di preghiera. — Efes. 6:18.
21 Oltre a darci istruzione di indossare la “completa armatura di Dio” per resistere con successo in questi giorni malvagi, l’apostolo Paolo disse: “Mentre con ogni forma di preghiera e supplicazione voi pregate in ogni occasione in spirito. E per questo tenetevi desti con ogni costanza e supplica a favore di tutti i santi, anche per me, affinché quando apro la bocca mi sia data la capacità di parlare, con ogni libertà di parola per far conoscere il sacro segreto della buona notizia, per la quale agisco come un ambasciatore in catene, onde ne parli con baldanza come devo parlare”. — Efes. 6:11-20.
22 Senza dubbio scrivendo sotto ispirazione specialmente per i nostri giorni, l’apostolo Pietro disse: “La fine completa di tutte le cose si è avvicinata. Siate dunque sani di mente, e siate vigilanti in vista delle preghiere”. (1 Piet. 4:7) Dobbiamo essere desti riconoscendo le occasioni per pregare, rendendoci chiaramente conto di ciò per cui preghiamo, come pure di rimanere svegli prendendo piacere alla preghiera.
LA PERDITA DELLE PROPRIE VESTI
23 Se ci tenessimo informati e al corrente di ciò che avviene secondo il proposito di Geova Dio, questo tempo sarebbe troppo entusiasmante per voler andare a dormire e mancare o perdere qualche cosa. La furtiva venuta del Capo Ispettore per eseguire i giudizi divini nella prossima battaglia di Armaghedon ci dovrebbe indurre a fare ogni possibile sforzo per rimanere svegli. Il pericolo sta nel prendere disposizioni per procurarci comodità materiale e metterci a nostro agio, con l’idea che l’incertezza riguardo al tempo della venuta dell’Ispettore significhi che ci vorrà molto tempo prima che venga, e che intanto possiamo prendere le cose con comodo, con l’intenzione di metterci all’opera quando vi sia più sensazionale evidenza che la sua venuta è imminente.
24 L’Ispettore non ci farà sapere in anticipo il giorno e l’ora di Armaghedon in modo che possiamo mettere una specie di sveglia per svegliarci il più breve tempo possibile prima che egli venga e quindi far finta di esser stati all’erta, svegli e occupati al proprio posto di servizio per tutto il tempo. In realtà, l’allarme divino viene dato ora, non subito prima di Armaghedon. Di conseguenza, dobbiamo svegliarci adesso e compiere interamente il nostro ministero, per aver fatto il più possibile prima che venga il grande Ispettore. Non vogliamo far gli ipocriti con lui, come se potessimo farlo, ma vogliamo ottenere la sua approvazione con buona coscienza, solo perché amiamo colui che viene. Ci è di grande aiuto tener vivo il nostro interesse per la ragione della sua venuta e per quello che ne risulterà.
25 Se non serbiamo le nostre vesti, ciò ci recherà grande infelicità, perché essendo noi indegni di portarle egli ce le toglierà e le brucerà irrimediabilmente. Che significa quando un ministro obbligato a star sveglio e vigilare viene spogliato, e i suoi vestiti vengono bruciati? Le vesti simboliche sono le evidenze esteriori che egli ha ricevuto un incarico per il ministero nel tempio spirituale di Geova. A riconoscimento di ciò, lo spirito santo di Dio o forza attiva rimane su tale ministro nominato per aiutarlo a compiere i propri doveri, e gli sono concessi l’opportunità e i privilegi di predicare la buona notizia del regno di Dio ed anche di raccogliere i mansueti adoratori da tutte le nazioni, dar loro il cibo spirituale e salvaguardarli spiritualmente.
26 La perdita delle proprie vesti significa la perdita del riconoscimento divino e la rimozione di tutti quei privilegi di servizio divino a causa della propria infedeltà e mancanza di apprezzamento per il proprio ministero. Questo può accadere al ministro che non compia i suoi doveri o compiti assegnatigli per essersi addormentato al suo posto ed essere divenuto inattivo facendo i propri comodi. È evidente che il clero della Cristianità non ha mai indossato queste “vesti” di vero ministro, ma è sempre stato “nudo” agli occhi di Dio. Molto tempo fa Pietro ammonì: “È il tempo fissato perché il giudizio cominci dalla casa di Dio. Ora se comincia prima da noi, quale sarà la completa fine di quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio? ‘E se il giusto è salvato con difficoltà, dove compariranno l’empio e il peccatore?’” (1 Piet. 4:17, 18) È una cosa grave che una guardia s’addormenti e lasci le cose affidate alla sua sorveglianza esposte a danno o contaminazione. Negli eserciti del mondo in tempo di guerra le sentinelle trovate addormentate al loro posto di guardia vengono fucilate. Perché? Perché hanno messo in pericolo la vita o la libertà di molti soldati su cui dovevano vigilare.
27 Una sentinella che dorme non può vedere o notare l’avvicinarsi del pericolo per la città o per la comunità e perciò non può dare l’allarme e mettere in guardia gli altri contro il vicino pericolo. Più di 2.500 anni fa, allorché Gerusalemme stava per essere distrutta dai vittoriosi eserciti di Babilonia, Geova Dio avvertì il profeta Ezechiele, che aveva costituito come sentinella per gli Israeliti minacciati dal pericolo: “Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non è stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla sentinella”. Perciò fu detto a Ezechiele di esser desto, di vigilare e avvertire i malvagi che erano minacciati dalla spada di distruzione. (Ezech. 33:6-9, VR) Egli lo fece. L’infedele Gerusalemme cadde, i malvagi perirono nella sua distruzione, ma Ezechiele serbò le “vesti” che rappresentavano il suo ministero profetico. I ministri vigilano preziose vite o anime. Questo fatto è messo in risalto nelle istruzioni ai Cristiani: “Siate ubbidienti a coloro che vi governano e siate sottomessi, perché essi vegliano sulle vostre anime come chi ne renderà conto, affinché possano farlo con allegrezza e non sospirando, perché questo sarebbe dannoso per voi”. — Ebr. 13:17.
28 Se veniva trovata addormentata, la sentinella non fidata veniva spogliata e le sue vesti erano bruciate. Con sua vergogna veniva scoperta la sua nudità. Non che Dio, il Creatore, avesse creato qualsiasi parte del corpo umano per la vergogna; ma con l’apparire del peccato nel mondo e per opera della passione immorale nella carne decaduta, chi ha pudore prova una certa vergogna nell’aver la propria nudità esposta allo sguardo del pubblico, cosa che gli reca disprezzo, scherno ed umiliazione. (Gen. 2:25; 3:7; 1 Cor. 12:22, 23) Quindi lo spogliare la sentinella infedele nel suo ministero è un castigo per la sua mancanza. Agli uomini mansueti e agli angeli viene mostrato che tale persona non è stata attiva nel servizio di Geova, non ha adempiuto il suo incarico cristiano né gli obblighi derivanti da tale incarico. Non ha adempiuto lo scopo di essere un Cristiano, quello di essere uno dei ministri e testimoni di Geova. È stato Cristiano solo di nome, avendo solo una forma di santa devozione ma mostrandosi in realtà falso alla sua potenza. (2 Tim. 3:5) È infedele, pigro, trascurato, ama i propri comodi, non prende sul serio i propri doveri con spirito teocratico. Non apprezza le cose che appartengono a Geova Dio, né cerca di preservarle e mantenerle pure. Non bada ad accrescere gli interessi terreni del regno di Dio o a preservare ed estendere il paradiso spirituale dei fedeli testimoni di Geova sulla terra.
29 Chi dorme diventa “nudo” come qualsiasi altro peccatore del mondo, solo è nudo in modo molto più vergognoso perché prima era rivestito dell’onorevole ministero cristiano e avrebbe dovuto sapere come comportarsi e come essere all’altezza della sua responsabilità. La sua punizione è come quella dello “schiavo malvagio” descritta con queste parole: “Il padrone di quello schiavo verrà nel giorno che non se l’aspetta e nell’ora che non sa, e lo punirà con la maggiore severità e gli assegnerà la sua parte con gli ipocriti. Qui vi sarà pianto e stridore di denti”. (Matt. 24:48-51) Egli morirà con gli infedeli e gli ipocriti ad Armaghedon, durante l’esecuzione dei giudizi di Dio da parte di Gesù Cristo, il regale Ispettore. Morirà con i ‘nudi’ ecclesiastici che ipocritamente servono con i loro paramenti sacri nel cosiddetto tempio di Dio della Cristianità. Questo significa morte senza speranza, morte seconda. — Apoc. 21:8.
LA FELICITÀ DI SERBARE LE PROPRIE VESTI
30 Vedendo le terribili conseguenze di cadere addormentati e perdere le proprie vesti, apprezziamo ancora di più la felicità di coloro che sono desti ed hanno il privilegio di serbare le proprie vesti di ministri di Dio. La furtiva venuta del regale Ispettore ad Armaghedon non ci coglierà di sorpresa e non ci troverà oziosi, inoperosi, inattivi nel servizio del Regno. Per tutto il tempo della nostra prova, porteremo a termine la nostra dedicazione a Dio, con amore. Saremo desti ai nostri doveri e staremo entro i limiti del nostro santo incarico o assegnazione di servizio, come i sacerdoti che erano ordinati per il servizio del tempio ai quali fu comandato: “Rimarrete dunque sette giorni all’ingresso della tenda di convegno, giorno e notte, e osserverete il comandamento dell’Eterno, affinché non muoiate”. (Lev. 8:35, 36, VR) Così, come fedeli sentinelle ben sveglie, avremo l’approvazione di Dio mediante il suo Ispettore, Gesù Cristo. Quale felicità avremo allora!
31 Come risultato, continueremo a indossare le nostre vesti nel servizio attivo. Serbando le nostre vesti ufficiali dimostriamo che Dio ci concede di continuare ad essere suoi ministri e di rimanere al suo santo servizio. Le nostre vesti che rappresentano l’ufficiale servizio nel suo tempio non ci vengono tolte e bruciate, obbligandoci a ‘camminare nudi’ ed esponendoci al disonore dinanzi all’universo, mostrando che facciamo parte di questo mondo che sarà distrutto ad Armaghedon. Ad Armaghedon l’Ispettore ed Esecutore risparmierà la nostra vita. Le nostre prospettive di vita nel nuovo mondo di giustizia saranno preservate per noi. In questo modo potremo ‘star svegli’ per sempre e potremo godere la vita nell’eterno nuovo mondo di Dio. — Confrontare Apocalisse 3:3-6.
32 Come ricompensa per stare svegli, sempre all’erta nel tempio contro ciò che è impuro e pericoloso, abbiamo la gioia di partecipare a mantenere la vera religione sulla terra, “la forma di adorazione che è pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre”. Partecipiamo nel rivendicare lealmente l’adorazione dell’unico vero ed eterno Dio, Geova, togliendo così il biasimo dal suo santo nome. È l’unica adorazione che continuerà ad essere praticata con la divina approvazione oltre la “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente” e sarà praticata nel nuovo ordine di cose sotto il regno di Dio mediante Gesù Cristo. In armonia a ciò, i vigilanti ministri approvati avranno la ricompensa di venerare e adorare per sempre il vittorioso Re dell’eternità, ed unirsi alle “creature viventi” di tutto l’universo nel dire senza posa: “Santo, santo, santo è Geova Dio, l’Onnipotente, che era che è e che viene”. (Apoc. 4:8) I vigilanti ministri approvati adempiranno così il più alto scopo della loro vita, che è di glorificare e magnificare Dio, il Creatore, per sempre.
33 Com’è glorioso e onorevole servire ora Geova nel suo tempio spirituale! Quale indicibile felicità vi è, anche ora in questo empio mondo di tenebre, nel servire Dio proclamando la buona notizia del regno messianico! Quale onore rivestire ora le vesti che Dio ci ha date quali suoi ministri! Quale privilegio sarà quindi portare questo segno del ministero allorché “il giorno di Geova” verrà “esattamente come un ladro nella notte” e distruggerà il falso tempio di Dio della Cristianità e sconfiggerà il dragone, la bestia selvaggia e il falso profeta simbolici e tutti i “re di tutta la terra abitata” che le macchinazioni e la propaganda demonica stanno ora radunando per la distruzione ad Armaghedon! (1 Tess. 5:2, 3; 2 Piet. 3:9, 10; Apoc. 19:19 fino a 20:3) Chi sarà allora desto e vigilante nel ministero e attivo nel compiere il suo dovere vedrà la vittoria eterna di Geova sui nemici della vera religione e dell’unico giusto governo di tutto l’universo.
34 Quindi, invece di nudità e vergogna essi sopravvivranno ed avranno bellezza ed onore come degni ministri dell’Altissimo Dio dell’universo nel suo meraviglioso nuovo mondo. Ognuno di loro sarà un “vaso per uno scopo onorevole, santificato, utile al suo padrone, preparato per ogni opera buona”. (2 Tim. 2:21) È senza dubbio felice il premio di coloro che stanno svegli nel tempio spirituale di Geova Dio. Ma è ORA il tempo decisivo di rimanere svegli!
[Nota in calce]
a Vedi pag. 202, paragrafi 7, 8; pag. 203 paragrafi 9, 10.
[Domande per lo studio]
1. Sullo sfondo di quali avvenimenti militari il grave ammonimento di Gesù si applica ora, e da quale parte dobbiamo trovarci svegli?
2. Fra quali segni profetici venne dato il tempestivo avvertimento di Gesù in Apocalisse 16:15?
3. Che cosa avrebbe fatto ricordare ad un Ebreo come Gesù Cristo e l’apostolo Giovanni la menzione di Maghedon o Meghiddo?
4, 5. (a) Quale significato assume quindi il nome Meghiddo quando è applicato alla guerra del gran giorno di Dio? (b) Di fronte a quali re cadde l’antica Babilonia, e quale parte ebbe l’Eufrate?
6. Quale sarà la controparte moderna della caduta di Babilonia, e quale luogo d’adorazione sarà preservato?
7, 8. (a) Chi continuerà a servire nel vero tempio, e perché vi sarà quivi un crescente bisogno di ministri? (b) Perché vi sarà sempre più bisogno di stare svegli e vigilare più avanti andiamo?
9. In quale pericolo si trova chi si addormenta, e quindi che cosa faranno gli amorevoli adoratori di Dio?
10, 11. (a) Che cosa deve fare una persona per rimanere sveglia, come consigliò Gesù nella sua profezia? (b) In che modo dunque non vogliamo agire come i Babilonesi, e perché?
12. In casi d’emergenza che cosa ci aiuta beneficamente a stare svegli, e perché?
13. Quale dovrebbe essere la nostra condizione quando studiamo, e perché il nostro studio deve essere progressivo?
14. Come ribadiremo il progresso fatto in conoscenza e intendimento, e con quale effetto su noi stessi?
15. Quale effetto avrà su di noi per il futuro uno stimolo di questo genere?
16, 17. (a) Quale altro stimolante è obbligatorio per gli adoratori di Geova? (b) Perché vi è ora la maggiore urgenza di ubbidire a questo comando?
18. Perché in questo freddo mondo abbiamo bisogno di tutto l’incoraggiamento e l’impulso che possiamo ricevere radunandoci insieme?
19. Perché le testimonianze e gli ammonimenti sono necessari per preservare il nostro ministero?
20. Quale altro incentivo è stato provveduto per noi, e in che modo Gesù ne illustrò l’efficacia nella più grande tentazione?
21. Oltre ad indossare la completa armatura di Dio, che cosa disse Paolo che i guerrieri cristiani dovrebbero fare?
22. Che cosa disse Pietro di fare in vista della fine di tutte le cose?
23. (a) Se ci teniamo informati e al corrente, perché non vorremo andare a dormire? (b) Quale pericolo dovremmo sforzarci di evitare, data la furtiva venuta del Capo Ispettore?
24. Perché il Capo Ispettore non ci fa sapere in anticipo il tempo preciso di Armaghedon, e che cosa ci aiuterà molto ad essere vigilanti per la sua venuta?
25, 26. (a) Perché la perdita delle proprie vesti recherà grande infelicità, considerando quale significato che tali vesti hanno? (b) Che cosa significa la perdita delle proprie vesti di ministro, e perché è grave che una sentinella si addormenti?
27. (a) Quale ammonimento diede Geova ad Ezechiele in quanto alla responsabilità di una sentinella, e come serbò Ezechiele le proprie vesti di ministro? (b) Su che cosa vigilano i ministri, e perché dovrebbero essere così attenti?
28. (a) Perché spogliare una sentinella rappresenta una grande vergogna? (b) In che modo rendere ‘nuda’ una sentinella spirituale infedele è una punizione per la sua mancanza?
29. Perché tale nudità è molto più vergognosa di quella di qualsiasi persona del mondo, e qual è il risultato di tale punizione?
30. (a) Che cosa ci aiuta ad apprezzare più pienamente la consapevolezza di come è infelice chi si addormenta? (b) A somiglianza dei sacerdoti d’Israele quando erano ordinati, che cosa compiremo con amore, e per questo che cosa riceveremo da Dio?
31. Quali sono le conseguenze se serbiamo le nostre vesti?
32. Come saranno premiati i ministri vigilanti in quanto all’adorazione?
33. Di fronte al grande privilegio che abbiamo ora, in che modo sarà un privilegio indossare le vesti che Dio ci ha date allorché il “giorno di Geova” verrà come un ladro?
34. Invece di nudità e vergogna, che cosa avrà il degno ministro, e quando è il tempo decisivo per stare svegli?