Siate sempre pronti a fare una difesa
“Sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi domandi la ragione della speranza che è in voi, ma con gentilezza e profondo rispetto”. — 1 Piet. 3:15.
1. A chi sono paragonati i ministri di Geova Dio? In che senso devono essere tali?
I TESTIMONI di Geova sono stati paragonati a uomini che conoscono la legge suprema, che insegnano la legge di Dio agli uomini di buona volontà. Avvocato è colui che conosce le leggi, svolge la professione di legale, consigliere, difensore, ecc. Benché non tutti i cristiani siano “avvocati” di professione nelle corti legali terrene, devono tuttavia conoscere, non le leggi fatte dall’uomo, ma la legge di Geova, il supremo Legislatore. Devono essere conoscitori e consiglieri della legge di Geova ed anche abili difensori della legge di Geova.
2. (a) Che cos’è la legge? (b) Riguardo a quale legge i testimoni di Geova danno consigli, e perché?
2 Si va da un avvocato terreno per chiedere un parere legale per evitare danno o ingiuria. La legge è definita regola d’azione o di condotta. L’avvocato consiglia quindi come agire e comportarsi in armonia con la legge, e difende tali azioni legali in tribunale. Mentre gli avvocati del mondo indicano le azioni e la condotta che sono in armonia con le leggi umane, ai testimoni di Geova interessa principalmente di sapere quali azioni e quale condotta siano in armonia con le supreme leggi di Geova. Con piacere consigliano altri riguardo alla legge e alla parola di Dio. Ma la legge di Geova non solo stabilisce regole d’azione e di condotta, come le leggi umane, ma dà a quelli che la conoscono fede cristiana e speranza sicura. Quindi insegnando la legge di Dio agli uomini di buona volontà i testimoni di Geova li aiutano, non solo a conformare le loro azioni e la loro condotta alla legge di Dio, ma rafforza in loro la fede e la speranza cristiana, evitando così danno e ingiuria, o la punizione del supremo Giudice, Geova.
3. A chi scrisse Pietro la sua prima lettera?
3 Quali buoni insegnanti cristiani della legge i testimoni di Geova non devono limitarsi ad esporre la legge di Dio, ma devono anche difendere la fede e la speranza fondate su questa legge. Come avvocati, non solo devono consigliare, ma anche difendere. Questa esigenza divina è dichiarata in 1 Pietro 3:15: “Sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi domandi la ragione della speranza che è in voi”. A chi si applica questa regola? Chi sono coloro che, secondo l’apostolo Pietro, dovevano essere pronti a fare una difesa? S’aspettava egli questo solo da una speciale classe sacerdotale o se l’aspettava da tutti coloro che si professano cristiani? S’applica dunque questa regola anche al lettore di questo numero de La Torre di Guardia? Dal versetto iniziale apprendiamo a chi Pietro indirizzò la sua lettera, cioè “ai residenti temporanei sparsi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, in Asia e in Bitinia, agli eletti”. Questi residenti temporanei erano i cristiani che vivevano fra gli Ebrei e i Gentili non cristiani delle province romane in Asia Minore. Commentando 1 Pietro 1:1, Rupert Storr, traduttore cattolico della Bibbia, dice che l’apostolo Pietro scrisse la sua prima lettera ai cristiani e che i capitoli da 1 Pietro 1:3 fino a 4:11 sono un sermone rivolto a quelli battezzati di recente.
4. A chi si riferiscono le parole di Pietro in 1 Pietro 3:15?
4 Da questi cristiani, e secondo questo traduttore della Bibbia, anche da quelli appena battezzati, Pietro s’aspettava che fossero sempre pronti a fare una difesa e a esporre buone ragioni per la loro speranza. Quindi 1 Pietro 3:15 si riferisce ai cristiani, i quali devono tutti adempiere il requisito divino di difendere con successo la propria speranza. E tu, lettore de La Torre di Guardia, ti consideri cristiano? In questo caso si applica anche a te la regola che bisogna essere pronti a fare una difesa della propria speranza. Sei pronto a farlo? In caso contrario un ministro dei testimoni di Geova sarà felice di aiutarti.
5, 6. (a) In che situazione si trovarono i primi cristiani in Asia Minore? (b) Che consiglio dà loro Pietro per aiutarli a serbare una buona condotta?
5 Quei primi cristiani dell’Asia Minore non si trovavano in una situazione molto comoda. Dal tenore della lettera di Pietro sembra che avessero molte tribolazioni, ma li attendevano tribolazioni ancora peggiori. La feroce persecuzione contro i cristiani scatenata dall’imperatore Nerone non era ancora cominciata. Come migliaia di uomini di buona volontà d’oggi, questi cristiani da poco convertiti avevano abbandonato la loro religione precedente, avevano abbandonato idoli, culti e superstizioni, ‘l’infruttuosa condotta ricevuta per tradizione dai loro antenati’. (1 Piet. 1:18) Si erano svestiti della vecchia personalità e cercavano di conformare la loro condotta alla legge e alla parola di Dio. Non vivevano più “secondo i desideri degli uomini, ma secondo la volontà di Dio”. I loro precedenti correligionari non potevano capire questo cambiamento e lo consideravano un’apostasia di fronte alla comune vita religiosa, nazionale e sociale, come avviene oggi, e lo consideravano un delitto. Quei nuovi cristiani divennero oggetto di odio e persecuzione perché avevano messo “da parte ogni malizia e inganno e ipocrisia e invidia ed ogni specie di maldicenza”. “Siccome non continuate a correre con loro in questa condotta sullo stesso basso livello di corruzione, essi sono perplessi e parlano ingiuriosamente di voi”. (1 Piet. 2:1; 4:4) Sì, il Diavolo stesso s’infuria quando qualcuno comincia a trasformare le proprie azioni e la propria condotta di vita, la propria fede e speranza in armonia con la suprema e perfetta legge di Geova. “Il vostro avversario, il Diavolo, va attorno come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno”. — 1 Piet. 5:8.
6 Non è facile difendere la propria speranza in una situazione simile. Nella sua lettera Pietro avvertiva quei cristiani che non avevano ancora subìto persecuzioni e tribolazioni, di rallegrarsi anche se colpiti da diverse prove. “Tenete una giusta condotta fra le nazioni”. “Siate dunque sani di mente, e siate vigilanti in vista delle preghiere”. “Mantenetevi sobri, siate vigilanti” in mezzo ad uomini che continuano “in azioni di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi nel vino, gozzoviglie, sbevazzamenti, e idolatrie che sono senza legale restrizione”. (1 Piet. 2:12; 4:7; 5:8; 4:3) Essi dovevano rimanere uniti sotto la direttiva e l’organizzazione teocratica. “Amatevi l’un l’altro di cuore e ardentemente”. “Più di ogni altra cosa, abbiate intenso amore gli uni per gli altri. . . . Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. Nella proporzione in cui ciascuno ha ricevuto un dono, lo usi al servizio l’uno dell’altro”. (1 Piet. 1:22; 4:8-10) E “infine, siate tutti d’uno stesso pensiero, mostrando solidarietà, esercitando amore fraterno, teneramente affezionati, di mente umile, non contraccambiando offesa per offesa o oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, conferendo una benedizione, perché siete stati chiamati a questa condotta, onde ereditiate una benedizione”. (1 Piet. 3:8, 9) Questi consigli dovevano tenere uniti i cristiani e proteggerli da errori.
7. (a) Come erano divenuti cristiani? (b) Che cosa dovevano quindi fare anch’essi?
7 Vi era un’altra cosa necessaria per serbare la giusta condotta, cioè quella di dichiarare e difendere la propria speranza. A quei cristiani era stata insegnata la giusta condotta da tenere mediante la predicazione della buona notizia, dalla quale avevano ricevuto una speranza viva. Pietro ricordò loro questo fatto scrivendo: “A voi, [i profeti] dispensavano le cose che ora vi sono state annunciate per mezzo di quelli che vi hanno dichiarato la buona notizia con spirito santo mandato dal cielo”. Ed ora che cosa avrebbero dovuto fare anch’essi? Che cosa s’aspettava Pietro da ognuno di loro? Ascoltate! “Cingete le vostre menti per l’attività”, egli ordina. Che specie d’attività? Pietro risponde: “‘Affinché dichiariate ovunque l’eccellenza’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. E quando avrebbero dovuto dichiarare quest’eccellenza? Dovevano essere “sempre pronti a fare una difesa . . . della speranza che è in voi”. — 1 Piet. 1:12, 13; 2:9; 3:15.
8. In che situazione si trovano oggi i cristiani? E che cosa risulta dall’insegnamento della legge e della parola di Dio?
8 Oggi esistono condizioni simili a quelle che esistevano in Asia Minore millenovecento anni fa. Lo stesso Diavolo s’aggira come un leone ruggente, cercando di divorare, e le nazioni continuano a fare la stessa volontà, continuando “in azioni di condotta dissoluta, concupiscenze, eccessi nel vino, gozzoviglie, sbevazzamenti e idolatrie che sono senza legale restrizione”. Quindi le stesse istruzioni s’applicano oggi ai cristiani, se vogliono serbare una buona condotta ed essere in grado di difendere la propria fede e la propria speranza. La buona notizia del regno di Dio retto da Cristo viene ora predicata agli uomini di buona volontà e lo stesso amore fraterno unisce intimamente i cristiani sotto l’organizzazione teocratica. E ascoltando la predicazione della buona notizia altri escono dalle tenebre come millenovecento anni fa; smettono ‘di conformarsi ai desideri che ebbero in passato nella loro ignoranza’, divenendo veri cristiani che vivono per fare la volontà di Dio, e avendo una speranza vivente. Mediante quest’attività di predicazione più di 70.000 abbandonarono l’anno scorso la loro passata condotta per divenire veri cristiani. Negli ultimi dieci anni i testimoni di Geova hanno avuto aumento da 230.532 a 717.088 ministri.
DIFENDETE LA VOSTRA SPERANZA CON SUCCESSO
9, 10. (a) Descrivete la speranza del cristiano. (b) Quando sarà adempiuta questa speranza?
9 Tutti questi cristiani hanno una speranza meravigliosa e sicura, degna di esser difesa in ogni tempo e dinanzi ad uomini d’ogni specie. Questa speranza si basa sul sicuro fondamento della Parola di Dio, la Bibbia. Tale Parola li assicura che Geova Dio creò la terra perché rimanga per sempre, sia popolata di uomini giusti e mansueti, mentre tutti i malfattori e i malvagi saranno sterminati. (Eccl. 1:4; Isa. 45:18; Sal. 37:9, 10, 29) Le guerre non minacceranno più e non spaventeranno più gli abitanti della terra. Pace e felicità eterna risulteranno dal conoscere e ubbidire la legge e la parola di Geova. (Mich. 4:3, 4; Isa. 11:9) Un mondo certamente nuovo, un mondo senza lacrime, senza lutto, senza grida né dolore, perfino senza morte. Gli uomini vivranno eternamente su una terra paradisiaca grazie alla loro conoscenza di Geova Dio e di suo Figlio, Cristo Gesù. (Apoc. 21:3, 4; Giov. 17:3) Il regno di Geova garantisce l’adempimento di questa divina speranza.
10 Tale adempimento avverrà ai nostri giorni. La grande battaglia di Geova, detta in ebraico Har-Maghedon, spazzerà via questo vecchio, empio sistema di cose. I testimoni di Geova hanno la sicura speranza che questo grande mutamento dal vecchio al nuovo sistema di cose avrà luogo entro questa generazione. Che meravigliosa speranza! — Apoc. 16:16; Matt. 24:34.
11. Come si deve predicare questa speranza, e che cosa è necessario?
11 Questa speranza dev’essere annunciata ad uomini d’ogni specie in tutta la terra abitata. Ma questa predicazione e questo insegnamento devono essere fatti con efficacia e con successo. A che serve impegnare tutta la vostra forza per predicare la buona notizia del regno di Dio nel vostro territorio se non siete in grado di dire le cose giuste quando parlate con qualcuno alla porta o in casa sua? Siete capaci di esporre le buone ragioni della vostra speranza? La buona volontà non basta. Quando andate in servizio, volete forse continuare sempre a camminare di casa in casa, a salire scale, a bussare alle porte, a parlare senza però riuscire a convincere? Al contrario, voi siete pronti a fare tutto questo, ma per riuscire a convincere. Volete aver successo nel trasformare i pensieri delle persone in armonia con le verità bibliche essendo in grado di confutare false dottrine, dimostrando che la dottrina della trinità è infondata, quella dell’immortalità dell’anima è pagana, che il purgatorio non esiste, essendo in grado di descrivere come sarà meraviglioso il nuovo mondo e di dar speranza e conforto. Questo richiede che conosciate bene ciò che credete e possiate dare valide ragioni per la vostra speranza.
12. Quali frutti produce l’accurata istruzione, come risulta nel caso di Apollo?
12 Abbiamo un eccellente esempio di ciò in Atti 18:24-26. Apollo era eloquente e aveva studiato le Scritture; avendo una certa conoscenza “ed essendo fervente di spirito, parlava e insegnava abbastanza correttamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Quest’uomo cominciò pure a parlar con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla ed Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero la via di Dio più correttamente”. Questa istruzione più corretta produsse buoni frutti. Apollo, ora in grado di difendere accuratamente la propria fede e speranza e desideroso di aiutare altri, continuò il suo viaggio e “fu di grande aiuto a quelli che avevan creduto per immeritata benignità di Dio; perché con grande vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando con le Scritture che Gesù è il Cristo”. — Atti 18:27, 28.
13. Che cosa è necessario insegnare a chi crede solo in Dio o ha solo una certa conoscenza?
13 Quindi, come Aquila e Priscilla, tutti i ministri cristiani dovrebbero essere in grado di insegnare più correttamente la verità a coloro che si limitano a credere in Dio e ad avere una certa conoscenza della Bibbia. Perciò l’accurata conoscenza è necessaria per essere ministri efficaci e produttivi, come l’apostolo Paolo desidera che siano tutti i cristiani: “Siate ripieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, affinché camminiate in modo degno di Geova per piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona”. — Col. 1:9, 10.
14. Quando si predica, perché non serve dire tante parole?
14 Per essere veramente graditi a Geova i cristiani non devono solo predicare la buona notizia, ma devono portar frutto. Si deve parlare con franchezza, in modo giusto, non soltanto pronunciare un fiume di parole. Non è necessario dire molte parole, ma parole che diano buone ragioni della fede e speranza che è in voi. La gente capisce ciò che dite? L’apostolo Paolo dice che è meglio pronunciare cinque parole con intendimento, affinché altri possano essere istruiti oralmente, piuttosto che diecimila parole in una lingua o con parole che nessuno capisca. — 1 Cor. 14:19.
15. Per soddisfare chi il ministro deve rispondere? Perché? Che cosa è necessario?
15 I cristiani dovrebbero seguire il consiglio di Paolo ed istruire oralmente altri con parole piene d’intendimento. La loro mente dev’essere ripiena dell’accurata conoscenza di Geova Dio, del suo figlio, Cristo Gesù, del suo regno, dei suoi propositi per l’universo e per l’umanità, delle sue leggi e dei suoi princìpi. Solo così i cristiani saranno in grado di difendere con successo la propria fede e speranza. Potremmo chiedere: Avete assimilato questa conoscenza? Potete rispondere, non solo per vostra soddisfazione, ma per soddisfare chi vi interroga? Avete applicato al massimo la vostra mente allo studio in modo da poter maneggiare con efficacia la Parola di Dio, come veri artisti, senza motivo di vergognarvi per non esser capaci di confutare gli oppositori? Paolo avverte ogni cristiano: “Fa’ tutto il possibile per presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non ha di che vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità”. — 2 Tim. 2:15.
16. (a) Che cosa s’aspettano i genitori dai loro figli? (b) Che cosa s’aspetta Geova dai suoi servitori?
16 Nel predicare e difendere la buona notizia e quando siete chiamati a dar ragione della vostra speranza, non dovete sempre far affidamento sugli altri, pensando che possono farlo meglio. Geova s’aspetta che voi stessi siate capaci di dimostrare la vostra speranza in base alla Bibbia. Certo non vorrete essere di quelli che “imparano sempre e tuttavia non possono mai giungere ad un’accurata conoscenza della verità” essendo quindi incapaci di difendere voi stessi la vostra speranza. (2 Tim. 3:7) I genitori s’aspettano che i figli crescano e siano sicuri di sé. Se è un piacere per una madre prendere per mano il suo bambino per fargli attraversare la strada senza pericolo, essa sarebbe certamente delusa se il figlio di vent’anni le dicesse: “Mamma, prendimi per mano e accompagnami”. Anche lo studente di legge un giorno dovrà alzarsi da solo in tribunale per difendere la propria causa. Perciò anche Geova s’aspetta che i cristiani crescano e siano in grado, in qualsiasi momento, di render conto a chiunque delle fondamentali verità della sua Parola, la Bibbia. — 1 Cor. 13:11.
17. Perché è così importante lo studio giornaliero della Bibbia?
17 Lo studio giornaliero è indispensabile se volete diventare ministri cristiani produttivi. Dovete sapere bene quel che volete difendere di fronte ad uomini di ogni specie. Quindi riservate del tempo allo studio della Parola di Dio. Non pensate di essere troppo giovani o troppo vecchi; non pensate che la vostra educazione mondana non sia abbastanza buona. Sia che siate giovani o vecchi, sia che abbiate una istruzione superiore o inferiore, potete tutti imparare a conoscere la vostra Bibbia. Aprite la Bibbia ogni giorno; leggetela e meditatela ogni giorno, anche se solo per quindici minuti o mezz’ora, e diventerete certamente veri artisti nell’uso della Parola di Dio, indipendentemente dalla vostra età o educazione. Ciò che facciamo ogni giorno impariamo a farlo con abilità. Lo studio giornaliero è uno dei fattori più importanti per raggiungere la capacità di predicare e difendere con efficacia la vera fede e speranza. I cristiani devono imparare a farlo. “Ed imparino anche i nostri ad attendere a buone opere per provvedere alle necessità, onde non stiano senza portar frutto”. (Tito 3:14, VR) Con lo studio vi preparate a “saper dare una risposta ad ognuno”. — Col. 4:6.
DIFENDETE LA VOSTRA SPERANZA CON LA BIBBIA
18. Perché si dovrebbe usare la Bibbia nel predicare e nel difendere la propria speranza?
18 Il modo più efficace di predicare e difendere la vostra speranza è quello di farlo con la Bibbia. La vostra speranza deriva dalla Bibbia; sostenetela dunque con la Bibbia. Non voi, ma la Parola di Dio, la Bibbia deve convincere gli uomini di buona volontà che la vostra speranza è esatta. Non solo con la predicazione, ma usando con efficacia la Bibbia difenderete veramente la vostra fede e direte la ragione della vostra speranza. Usate la Bibbia quanto più possibile; lasciate che la Bibbia parli per voi. Come descrivete la nuova terra? Solo con parole vostre? Questa è una difesa poco efficace per la vostra speranza nel Regno. Sostenete la vostra predicazione con versetti della Bibbia? Sapete a memoria almeno dieci scritture che fanno un quadro meraviglioso della nuova terra? Allora sarete sempre pronti a sostenere con buone ragioni la vostra speranza. Solo se ricorrerete alla Bibbia gli altri vedranno che la vostra speranza si basa ed è in armonia con la Bibbia e quindi che è degna di fiducia. Quando ve ne sarete andati, potranno dire: “Me l’ha fatto vedere nella Bibbia!”
19, 20. (a) Perché il cristiano dev’essere in grado di spiegare le verità bibliche in modo che siano facilmente capite? (b) Fate un esempio. (c) Che cosa dovrebbe fare ogni cristiano?
19 I cristiani devono essere in grado di spiegare verità bibliche in modo esatto e convincente, perché possano essere facilmente capite. Questo richiede preparazione. Siete capaci, per esempio, di spiegare la risurrezione terrestre? Ai cattolici viene insegnato nel “credo apostolico” a credere nella “risurrezione della carne”, la stessa carne che fu deposta nella tomba. Lo sapevate? Non è meraviglia che molti di loro abbiano un’idea così strana della risurrezione e spesso sorridano quando viene menzionata. Dinanzi agli occhi della loro mente, ispirata da falsi insegnamenti religiosi, vedono pesanti pietre tombali alzarsi nei cimiteri e gli stessi vecchi corpi uscire dalle tombe, forse senza un braccio o senza una gamba.
20 Voi sapete che ]a Bibbia non insegna una cosa simile. Tuttavia insegna la risurrezione della stessa personalità, naturalmente con un corpo carnale, di “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative”. (Giov. 5:28) Come si può spiegare in modo convincente questa meravigliosa e confortante dottrina biblica? Come si può liberare altri dalle idee errate e superstiziose della falsa religione? Solo se la mente si occupa ogni giorno della Parola di Dio. Cercate buoni argomenti e versetti scritturali a sostegno della vostra speranza nella risurrezione delle persone morte e non dei corpi carnali. Parlate con altri ministri dei testimoni di Geova. Ascoltate come essi spiegano e sostengono la speranza per i morti. Prendete nota dei principali argomenti e versetti biblici per servirvene in seguito. Ecco un esempio. Da dove prese Geova il corpo del primo uomo, Adamo? Genesi 2:7 dice “E Geova Dio formò l’uomo dalla polvere della terra”, e Genesi 3:19 ci dice dove sarebbe andato lo stesso corpo alla morte: “Poiché tu sei polvere e in polvere ritornerai”. I fatti dimostrano che questo è vero. Tutti i corpi deposti nelle tombe ritornano alla polvere, agli elementi della terra. Questi corpi non possono essere risuscitati poiché ritornano alla polvere Ma come provvide un corpo ad Adamo dalla polvere della terra, così Geova provvederà dalla polvere della terra un corpo per la persona risuscitata. E, come nel caso di Adamo, Geova di nuovo ‘gli soffierà nelle narici l’alito vitale, e l’uomo diventerà un’anima vivente’. Cercate altri argomenti; quella della risurrezione è solo una delle meravigliose dottrine bibliche e ve ne sono molte altre. Preparate un nuovo argomento ogni settimana o ogni mese e presto v’accorgerete che, di settimana in settimana, sarete sempre più capaci di spiegare verità bibliche in modo efficace, semplice e convincente.
21, 22. (a) Come si dovrebbero considerare le obiezioni? Fate degli esempi di buone confutazioni. (b) Che cosa vi è consigliato di fare?
21 Per aver successo il difensore della fede e della speranza cristiana deve senz’altro essere in grado di confutare obiezioni. Nel predicare il messaggio del Regno i testimoni di Geova incontrano sempre le stesse obiezioni. Come ministri coscienziosi non vorrete ignorarle, ma fatene un elenco e meditatele. Cercate nella Bibbia altri argomenti convincenti e scritture appropriate per confutare queste obiezioni a sostegno della vostra fede.
22 Spesso quando descrivete le pacifiche e giuste condizioni della nuova terra, le persone obiettano asserendo che il paradiso sia in cielo e che non vi saranno mai sulla terra condizioni simili. Come potete convincere costoro che la vostra speranza in un paradiso terrestre è insegnata dalla Bibbia? Per esempio potete dimostrarlo con Isaia 65:21, 22, dove a proposito della nuova terra viene detto che essi costruiranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Isaia non stava certamente parlando di un programma edilizio da effettuarsi in cielo, ma descriveva condizioni giuste e pacifiche qui sulla terra. Inoltre, il versetto 25 di Isaia 65 (Ri) dice: “Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme; il leone e il bue mangeranno paglia”. Questa profezia può riferirsi solo alla terra e nessuno vorrà sostenere che un giorno i leoni mangeranno paglia in cielo. Cercate altri argomenti convincenti ed esponete le buone ragioni della vostra speranza maneggiando rettamente la Parola di Dio. Se farete una buona confutazione di un’obiezione ogni settimana, o anche ogni mese, diventerete più capaci di difendere la vostra fede e di esporre le valide ragioni della vostra speranza a uomini di ogni specie.
23. In che modo La Torre di Guardia e altre pubblicazioni della Società vi aiutano a difendere la vostra speranza? Fate degli esempi.
23 Se volete aver successo nel difendere la vostra fede, state attenti per trovare buoni argomenti ne La Torre di Guardia e in altre pubblicazioni della Società da usare per spiegare insegnamenti biblici e confutare obiezioni. Cercate di trovare almeno un punto nuovo in ogni Torre di Guardia. Prendetene nota e aggiungetelo alle risposte e confutazioni già preparate. In questo modo sarete sempre al corrente con una presentazione fresca e vivace.
24. Perché la speranza cristiana dev’essere difesa con tatto?
24 Per sostenere la vostra speranza con successo, non solo dovete esserne a conoscenza, ma dovete aver tatto, come disse Pietro: “Ma [fatelo] con gentilezza e profondo rispetto”. Per esempio, come sosterreste con tatto la vostra speranza se un cattolico vi dicesse che non ci sarà mai pace sulla terra? Potreste mostrargli, in una versione cattolica della Bibbia, la profezia pronunciata dagli angeli alla nascita di Gesù com’è riferita in Luca 2:14: “. . . e pace in terra agli uomini di buona volontà”. (Ri) Egli sarà d’accordo che questa profezia non è ancora stata adempiuta. Quindi, o gli angeli non hanno pronunciato una profezia verace o ci sarà un giorno o l’altro pace sulla terra. Dite che i testimoni di Geova credono a ciò che è dichiarato in tale traduzione cattolica della Bibbia, che credono alla profezia degli angeli secondo la quale ci sarà pace sulla terra, ma che soltanto gli uomini di buona volontà ne godranno, e che state cercando questi uomini per aiutarli ad avere maggiori informazioni riguardo a questa terra pacifica. Così con tatto e gentilmente richiamate l’attenzione sulla Parola di Dio. Se difenderete con tatto la vostra speranza con la Parola di Dio, non vi saranno dispute e vi è speranza che le persone di buona volontà ne abbiano un’impressione favorevole. “Lo schiavo del Signore non deve contendere, bensì deve aver tatto con tutti, essere qualificato per insegnare, . . . istruendo con mansuetudine quelli non favorevolmente disposti, poiché Dio potrebbe concedere loro il pentimento che porta a un’accurata conoscenza della verità”. — 2 Tim. 2:24, 25.
25. Che cosa vuole Dio da tutti i cristiani?
25 Quindi voi cristiani difensori della Parola e dei princìpi di Dio, giovani e vecchi, ‘fate del vostro meglio, come operai che non hanno nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola di verità’ e siate “sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi domandi la ragione della speranza che è in voi, ma con gentilezza e profondo rispetto”. Questo è ciò che Dio vuole da voi, e compiendo così il vostro ministero cristiano potrete aver la certezza di raggiungere l’adempimento della vostra speranza.