Hanno pace in terra
C’È ALCUN luogo della terra dove esiste veramente la pace? Mentre considerate l’estesa agitazione, i tumulti e la guerra forse vi è difficile menzionare anche un solo luogo pacifico. Rimarreste dunque sorpresi apprendendo che esiste realmente vera pace, e in molti luoghi della terra?
Che esista vera pace fu vigorosamente messo in risalto la scorsa estate quando centinaia di migliaia di testimoni di Geova di oltre cento Paesi si riunirono in tredici luoghi d’assemblea in Europa e nel Nordamerica. La condotta dei delegati mostrò che lo spirito pacifico fa parte della loro vita quotidiana. Inoltre, i delegati dell’Assemblea Internazionale “Pace in terra” furono rallegrati dalle notizie che la pace esisteva ed era promossa in tutta la terra.
NEL VICINO ORIENTE
Quasi ogni giorno la pubblica stampa dà notizia della violenza nel Vicino Oriente, e dei profondi odii che Arabi ed Ebrei nutrono gli uni verso gli altri. Tuttavia, è sempre così?
Un delegato dell’assemblea riferì che in Israele sia alcuni Ebrei che alcuni Arabi hanno accettato le verità bibliche e sono divenuti “fratelli” cristiani. “C’è completa armonia fra loro”, spiegò. “Questo si vide in special modo durante i critici giorni della ‘guerra dei sei giorni’ del 1967, quando tensione e sfiducia fra i gruppi razziali giunsero al colmo”. Come avviene sempre per i testimoni di Geova, essi furono completamente neutrali riguardo alla guerra.
Della situazione durante la guerra egli osservò: “Osservammo un pieno programma di adunanze, anche se dovemmo oscurare la Sala del Regno, e i fratelli ebrei e arabi si radunarono insieme anche nei giorni della guerra senza traccia del sospetto e della sfiducia che influivano su chiunque altro”.
Il genuino amore che questi fratelli cristiani mostrano gli uni per gli altri è indicato da questo rapporto: “Durante i combattimenti Israele occupò aree che erano state precedentemente sotto la Giordania e sapevamo che in quella zona c’erano alcuni fratelli, per cui un giorno, pochi giorni dopo la guerra, andammo in cerca di loro. Un fratello conosceva una famiglia e pensava di poter trovare la loro casa. Non dimenticherò mai l’esperienza di attraversare in automobile le barriere di filo spinato di un tempo, dirigendoci a nord di Gerusalemme verso la città di Ramallah, coi segni dei danni della guerra e le case deserte lungo tutto il cammino.
“Infine trovammo la casa e mentre ci avvicinavamo era naturale chiedersi: . . . ‘Ci saranno fratelli lì?’ Bussammo alla porta esterna e la porta si aprì con cautela . . . potete immaginare come ci sentimmo quando scoprimmo che c’erano venti Testimoni lì, che tenevano il settimanale studio Torre di Guardia? Che benvenuto ci diedero!”
Israele confina a nord col paese arabo del Libano. Anche lì i testimoni di Geova sostengono la pace. Comunque, la loro esperienza nel Libano è simile a quella che ebbe il salmista biblico, che scrisse: “Io sto per la pace; ma quando parlo, essi sono per la guerra”. — Sal. 120:7.
Sia i musulmani che i cristiani nominali del Libano si oppongono ai testimoni di Geova, sebbene combattano con violenza gli uni contro gli altri. Nelle piccole città, per esempio, i sacerdoti riescono a indurre gli scolari a prendere a sassate i Testimoni mentre svolgono il loro ministero. Comunque, i testimoni di Geova continuano a perseguire la pace. Per esempio, in una città due missionari sopportarono pacificamente tale molestia per due anni prima di trasferirsi in un’altra zona. Un delegato dell’assemblea narrò questo interessante risultato:
“Parecchi anni dopo, mentre assisteva a un’assemblea di distretto, un giovane Testimone si presentò ai due missionari e disse: ‘Voi non mi conoscete, ma io mi ricordo di voi. Facevate servizio nella nostra città e io ero uno di quei ragazzini che vi gettavano sassi. Avrei voluto conoscere la verità allora così avrei potuto fare servizio con voi invece di perseguitarvi”.
La pacifica condotta dei missionari fece grande impressione su di lui. Ora egli è ministro pioniere speciale dei testimoni di Geova.
Non lontano, sull’isola mediterranea di Cipro, Turchi e Greci sono in quasi continuo stato di guerra. Le divisioni esistenti fra loro sono considerate irreparabili da alcuni esperti del mondo. Ciò nondimeno, i Greci e i Turchi che diventano testimoni di Geova vivono in pace gli uni con gli altri. “A causa di questa pace e unità”, riferì il delegato di Cipro, “Geova Dio ci ha benedetti dandoci un’eccellente crescita”. Quindi proseguì citando un’esperienza che illustra l’effetto che può avere il pacifico messaggio della Bibbia.
“In un villaggio”, spiegò, “c’era un famoso rivoluzionario. Tutti avevano paura di lui perché era veramente un attaccabrighe. Di notte andava spesso nei caffè e dopo aver preso qualche bevanda forte tirava fuori le pistole e sparava alle luci. Ma la verità biblica cambiò quest’uomo. Fu iniziato uno studio biblico ed egli cominciò a venire alle adunanze della congregazione cristiana. Smise di litigare coi suoi compagni del villaggio e divenne un uomo pacifico. Questo fece una tale impressione agli abitanti del villaggio che essi cominciarono a parlare favorevolmente dei testimoni di Geova”.
PACE IN AFRICA
Si pensa in genere che l’Africa sia uno dei luoghi della terra più dilaniati dalle lotte. La rivoluzione è all’ordine del giorno. Tuttavia lì un sempre crescente numero di persone hanno vera pace, sì, letteralmente decine di migliaia. Questo fu illustrato dal rapporto all’Assemblea Internazionale “Pace in terra” fatto da un delegato che rappresentava il Congo (Kinshasa). Egli spiegò:
“C’è uno stato di guerra da lungo tempo lì. Ma il pacifico messaggio cristiano può cambiare una disposizione battagliera in una disposizione pacifica. Per esempio, un uomo entrò nel Congo come combattente per la libertà. Nel suo paese natale era considerato un pericoloso ribelle, che partecipava alla guerriglia. Un missionario cominciò uno studio con lui. Sei mesi dopo cominciò a frequentare le adunanze. Un anno dopo si battezzò, e infine fu nominato servitore nella congregazione cristiana.
“Malgrado il fatto che si aspettasse d’essere condannato alla prigione se tornava a casa sua, tornò, insieme alla sua moglie cristiana, per predicare il messaggio biblico di pace al suo proprio popolo. Che sorpresa ebbe al suo ritorno! Invece d’esser messo in prigione, i funzionari governativi lo ricevettero gentilmente e gli ridiedero il suo precedente lavoro secolare. Avevano udito che era divenuto testimone di Geova e sapevano che non rappresentava più un pericolo per il governo ma che era ora un uomo di pace”.
LA BASE PER AVERE PACE
Perché i testimoni di Geova possono vivere insieme in pace, mentre altri popoli così spesso si odiano e si combattono? Un’esperienza nella Repubblica del Congo (Brazzaville) fornisce la risposta. Un delegato dell’assemblea spiegò:
“Quando un testimone di Geova portò recentemente una Bibbia al suo fratello carnale ch’era in prigione, la guardia della prigione chiese: ‘Qual è la religione di suo fratello?”
“‘Protestante’, rispose il Testimone.
“‘Perché è in prigione?’ domandò la guardia.
“‘Perché nascondeva armi’, replicò il Testimone.
“‘Qual era la religione dell’ex presidente della Repubblica?’ chiese ancora la guardia.
“Il Testimone lo sapeva e rispose che egli pure era protestante. Senza sapere che la persona a cui parlava era testimone di Geova, la guardia quindi disse: ‘La Bibbia non appartiene ai protestanti. Se gli appartenesse, l’ex presidente non avrebbe ucciso tanta gente, e suo fratello non avrebbe avuto armi in suo possesso. Questo libro è solo per i testimoni di Geova’”.
Sì, per molti è chiaro che la Bibbia è il libro maggiormente usato dai testimoni di Geova. E mettendo in pratica gli insegnamenti di questo libro, la Parola di Dio, i testimoni di Geova sono in grado di condurre una vita così pacifica.
PROCLAMANO IL DIVINO MESSAGGIO DI PACE
Comprendendo che la Bibbia costituisce la base per avere vera pace e contentezza, i testimoni di Geova partecipano con zelo alla proclamazione del suo messaggio. Per far questo devono di sovente fare cambiamenti significativi nella loro vita. All’Assemblea Internazionale “Pace in terra” di New York, un delegato del Giappone menzionò un esempio di ciò.
“Nell’aprile del 1969”, riferì, “la rivista di golf Asahi descrisse con tre pagine di fotografie la nuova occupazione di un famoso giocatore professionista di golf. Questo giovane aveva sacrificato una brillante carriera nello sport per divenire un umile ministro in servizio continuo dei testimoni di Geova”. Egli riconobbe l’urgenza di proclamare il divino messaggio di pace che aveva accettato.
Nel Guatemala una Testimone di diciassette anni, che vive con la madre e il patrigno, pure riconobbe l’importanza d’intraprendere il ministero in servizio continuo. Ma da dove avrebbe ricevuto assistenza finanziaria, giacché in quel paese i salari sono così bassi? Un delegato dell’assemblea che rappresentava il Guatemala spiegò:
“Ella conobbe per la prima volta il suo vero padre. Ed egli fu lieto di vederla e le offrì generosamente una piccola somma ogni mese per sostenersi, e con ciò ella è in grado di svolgere il ministero in servizio continuo”.
È questa un’esperienza così insolita? chiederete voi. Sì, poiché, come spiegò il delegato dell’assemblea: “Poche giovani ragazze che svolgono il ministero in servizio continuo dei testimoni di Geova ricevono aiuto dal loro padre che è anche sacerdote cattolico”.
Come prova dell’aumento di numero di coloro che proclamano il divino messaggio di pace, considerate la situazione nelle Filippine. Recentemente fu raggiunto un massimo di 48.251 ministri. Il delegato di quel paese riferì: “Nei primi otto mesi dell’anno di servizio 1969 (da settembre ad aprile), 4.361 nuovi ministri simboleggiarono la loro dedicazione col battesimo in acqua. Questa è una media di 545 al mese per quel periodo, o diciotto al giorno!”
Un delegato dell’assemblea dal Congo (Kinshasa) riferì che lì i testimoni di Geova erano aumentati da 1.000 nel 1960 a 11.518 l’anno scorso. “Abbiamo avuto recentemente una serie di otto assemblee di distretto”, aggiunse, “con una partecipazione di 26.000 persone, e alla commemorazione della morte di Cristo avemmo oltre 39.000 presenti”. Nell’aprile dello scorso anno ci furono in tutto il mondo 1.322.001 proclamatori del divino messaggio di pace!
PARTE SVOLTA DAL LIBRO “VERITÀ”
Nell’estate del 1968 i testimoni di Geova pubblicarono il piccolo libro per lo studio biblico La Verità che conduce alla Vita Eterna. Esso presenta in linguaggio facile a capirsi la bella Parola di Verità di Dio, la Bibbia. Sono già stati stampati più di sedici milioni di copie del libro Verità in molte lingue! All’assemblea “Pace in terra” un delegato dopo l’altro riferì i meravigliosi risultati ottenuti da questa pubblicazione nel radunare insieme coloro che veramente amano Dio e la pace ch’egli promette di portare sulla terra. Per esempio, un delegato del Canada disse:
“Nel Canada una persona interessata lesse tre volte in rapida successione il libro Verità non appena lo ricevette. Anche prima che il Testimone gli facesse la prima visita, aveva già dato le dimissioni dalla sua chiesa della cristianità, chiesto che i suoi figli fossero tolti da un sistema scolastico religioso, e fatto altri cambiamenti nella sua vita. Quando il Testimone effettivamente tornò, la prima domanda di questa persona simile a pecora fu: ‘Che cosa devo fare per essere battezzato?’ E parlava seriamente!”
Un delegato dell’Inghilterra narrò: “Una delle nostre proclamatrici in servizio continuo lasciò il libro Verità a una giovane donna cattolica. Quando tornò la settimana successiva apprese che la donna aveva letto l’intero libro il giorno che l’aveva ricevuto. La donna disse alla proclamatrice in servizio continuo: ‘Lei sa che viviamo negli ultimi giorni, non è vero?’ E poi continuò a dire tutto ciò che aveva letto nel libro, come se ella desse testimonianza alla Testimone.
“Fu disposto lo studio e dopo due settimane la donna frequentava le adunanze. Intraprese rapidamente il ministero e alla successiva assemblea di circoscrizione si battezzò. Pure suo marito cominciò a studiare, a frequentare le adunanze, e a partecipare al ministero, e intendeva battezzarsi all’assemblea ‘Pace in terra’ di Londra”.
Una simile esperienza fu raccontata da un rappresentante della Nuova Zelanda. Egli disse: “Alla fine del 1968 fu iniziato uno studio biblico nel libro Verità con una giovane coppia. Quando avevano studiato il terzo capitolo cominciarono a frequentare le adunanze. Al quinto capitolo cominciarono a uscire nel ministero di campo. Quando giunsero al decimo capitolo, il marito cominciò a tenere per proprio conto uno studio biblico con un’altra giovane coppia.
“Dopo che questo secondo studio era stato tenuto per tre mesi l’uomo di questa casa pure cominciò a partecipare regolarmente all’opera di predicazione. Così, entro sei mesi da che era stato cominciato il primo studio, due famiglie diffondevano il divino messaggio di pace. La prima coppia si battezzò in maggio e la seconda intendeva battezzarsi a una delle Assemblee Internazionali ‘Pace in terra’ di quest’anno!”
In media, circa 8.000 persone al mese si sono unite ai testimoni di Geova, simboleggiando la loro dedicazione a Dio col battesimo in acqua. Come risultato, anche ora essi vivono in pace insieme ai loro conservi credenti d’ogni razza e nazionalità, e attendono ansiosamente il nuovo sistema di cose di Dio quando pace permanente sarà stabilita in tutta la terra.