La provata qualità della fede produce perseveranza
“Questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza”. — Giac. 1:3.
1. Che cos’è la fede, secondo la definizione della Bibbia?
CHE cos’è la fede? La definizione o descrizione più completa si trova nell’undicesimo capitolo del libro biblico di Ebrei, dove leggiamo: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. — Ebrei 11:1.
2, 3. (a) Qual è il significato dell’espressione “sicura aspettazione”, nella definizione della fede? (b) In che modo la fede è “l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”?
2 “Sicura aspettazione” traduce il termine greco che significa “sostegno”. (Interlineare del Regno [Int], inglese) Significa ragione, base, supporto, fondamento, fiducia, e anche realtà, sostanza, in contrapposizione a ciò che è irreale o immaginario.
3 Gesù disse a una Samaritana: “Dio è Spirito, e quelli che l’adorano devono adorarlo con spirito e verità”, non seguendo favole o idee immaginarie. (Giov. 4:24) Anche lo scrittore della lettera agli Ebrei proseguì dicendo che la fede è “l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. La fede induce dunque ad agire come se le cose non viste fossero reali, proprio come se si vedessero. La ragione è che le cose sono sicuramente reali, e chi ha vera fede lo sa, benché queste cose siano per il momento invisibili. La “fede” che non è basata sulla realtà non è realmente fede, ma credulità. — Confronta Ebrei 11:27.
4. Fate un esempio, tratto dalla vita quotidiana, di ciò che è la fede.
4 Per esempio, avete fede che certe città come Mosca e Pechino esistono, anche se probabilmente non ci siete mai stati. Forse non avete neanche visto una fotografia di queste città. Ma ne avete sentito parlare e avete visto la posizione di queste città sulle carte geografiche. A motivo della fermezza della vostra fede, non basata su supposizioni o immaginazione, non esitereste a salire su un aereo per recarvi in una di queste città, se riteneste necessario fare il viaggio. Sareste sicuri che la vostra speranza di vedere la città sarebbe realizzata non appena l’aereo vi atterrasse. O se avete un caro e fidato amico che non vi ha mai ingannato, credete a ciò che vi dice e farete anche ciò che vi chiede, a meno che quanto egli dice non contraddica decisamente i fatti conosciuti e non sia contrario alla sua personalità, che voi ben conoscete. Avete molti precedenti casi in cui egli mostrò la sua veracità su cui basare la vostra fede.
5. Quando lo scrittore biblico dice che la fede e “l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”, che cosa mostra circa la fede?
5 Per mostrare ancor più chiaramente che cos’è la fede, l’apostolo usa il termine greco per “riprensione” o “riprendere”, reso da vari traduttori con espressioni come “evidente dimostrazione”, “convinzione”, “dimostrazione” ed espressioni simili. (Ebr. 11:1; 2 Tim. 3:16; Int, Diaglott, Versione Riveduta) Quando riprendiamo qualcuno, esaminiamo le cose a fondo, considerandole sotto ogni aspetto. Adduciamo a sostegno fatti pertinenti e argomenti vigorosi comprovanti il punto in questione, così che l’ascoltatore sia convinto oltre ogni dubbio dalla poderosa evidenza. La fede deve dunque basarsi su prove convincenti. Un semplice sentimento emotivo non è fede. La fede deve disporre di fatti, precedenti esperienze o testimonianze inconfutabili in cui aver fiducia. Così non si finirà per essere delusi da ciò che si crede o in cui si spera. — Confronta Romani 9:33; 10:11.
LA FEDE RICHIEDE PROVE CONVINCENTI
6, 7. Quali due, anzi, tre “testimoni” confermano la fede nell’esistenza di Dio?
6 Per esercitare fede in qualche cosa di invisibile dobbiamo avere prove da fonti fidate. Dell’esistenza di Dio, il Creatore, abbiamo l’evidenza della creazione, troppo meravigliosa perché semplici uomini la comprendano pienamente. Osserviamo la vita sulla terra, le creature interdipendenti e indispensabili l’una all’altra. Poi abbiamo la Bibbia, che ci spiega che Dio creò queste cose, e il suo scopo nel farle. Quindi abbiamo la testimonianza delle stesse cose create, e la parola di Dio trasmessa, non da un solo uomo, ma da molti uomini integri e fedeli. — Rom. 1:19, 20; Atti 4:24.
7 Inoltre possediamo la facoltà della logica, che ci dice che il Creatore ovviamente deve essere al di là della completa comprensione delle sue creature. Se consideriamo l’enorme estensione dell’universo fisico in cui viviamo, possiamo comprenderne solo una minima parte. Il Creatore non deve essere molto al di sopra di ciò, e invisibile a noi? Questo fatto è comprovato da Dio per mezzo del profeta Isaia: “Chi ha misurato le acque nel semplice cavo della mano, e ha preso le proporzioni degli stessi cieli con una semplice spanna e ha contenuto in una misura la polvere della terra, o ha pesato con un indicatore i monti, e i colli nella bilancia?” “A chi potete somigliare Dio, e quale somiglianza gli potete mettere accanto?” — Isa. 40:12, 18.
8. Come Dio diede benignamente ad Abraamo due valide ragioni o prove per aver fede nella risurrezione?
8 Quando Dio mise alla prova Abraamo chiedendogli di sacrificare il figlio Isacco, Abraamo aveva almeno due ragioni per aver fede che Dio avrebbe risuscitato Isacco. Dio gli aveva dato la sua parola, il che sarebbe già stato sufficiente, che da Isacco sarebbe venuta una grande nazione. Ma Abraamo sapeva anche che Isacco gli era stato dato con un miracolo, essendo stato a questo scopo rinnovato il suo potere riproduttivo e quello di Sara. Questa opera di Dio era un miracolo così grande come una risurrezione. Per queste ragioni, e a motivo della lealtà di Dio e del Suo amore per lui, Abraamo fu certo che Dio avrebbe risuscitato il suo diletto Isacco. — Rom. 4:17-21; Ebr. 11:17-19.
LO SPIRITO DI DIO È ESSENZIALE PER AVERE VERA FEDE
9, 10. (a) Anche se ci sono le prove su cui basare la fede, come appaiono esse a chi non ha fede? (b) Quale specie di fede Dio vuole trovare nel suo popolo? (c) Come il Salmo 27:1-3 illustra questa fede? (d) Come le parole di Gesù in Matteo 13:11-15 mostrano perché “la fede non è posseduta da tutti”, come dichiara II Tessalonicesi 3:2?
9 Una caratteristica della fede nelle cose riguardanti Dio, nelle sue promesse, nei fatti che adempiono le sue profezie, e così via, è questa: a chi non ha conoscenza di Dio i fatti, se osservati superficialmente, potrebbero sembrare contrari o in contrasto alla vera fede cristiana. Questo perché Dio desidera che il suo popolo abbia fede in lui, proprio come un figlio ha fede in un buon padre, e che dimostri la sua fede, anche se ciò che Dio ha promesso sembra remoto o perfino impossibile da un punto di vista strettamente umano. Egli non vuole come adoratori quelli che devono vedere letteralmente ogni cosa per credere. Notate che Gesù spesso narrava parabole che spiegava poi a coloro che avevano abbastanza interesse, abbastanza fede in lui, da interrogarlo. Ma quelli che non avevano un cuore sincero, indagatore, che non erano profondamente credenti, se ne andavano per la loro strada senza intendimento e senza fede. Gesù disse ai suoi discepoli:
10 “A voi è concesso di capire i sacri segreti del regno dei cieli, ma a loro non è concesso. Poiché a chiunque ha sarà dato dell’altro e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro usando illustrazioni, perché, guardando, guardano invano, e udendo, odono invano, né ne afferrano il significato; e in loro si adempie la profezia d’Isaia, che dice: ‘Udendo, voi udrete, ma non ne afferrerete affatto il significato; e, guardando, guarderete ma non vedrete affatto. Poiché il cuore di questo popolo si è ingrossato, e coi loro orecchi hanno udito con noia’”. (Matt. 13:11-15) Eppure, da ogni parte gli Ebrei avevano abbondanti prove che il Messia era indubbiamente arrivato.
11, 12. Fate un esempio di un’“evidente dimostrazione di realtà” che è ignorata dal mondo in genere.
11 Oggi il lettore della Bibbia è circondato da avvenimenti che indicano che il regno messianico è vicino. Ma a coloro che sperano in questo mondo sembra che le cose continueranno ad andare avanti come sono ora, all’infinito. Quando Gesù era sulla terra, la situazione era simile, benché mancassero pochi anni alla fine del sistema di cose ebraico. Gesù disse loro:
12 “Quando vedete sorgere una nube in luoghi occidentali, subito dite: ‘Viene il temporale’, e così accade. E quando vedete che soffia il vento del meridione, dite: ‘Vi sarà un’ondata di caldo’, e avviene. Ipocriti, sapete esaminare l’aspetto esteriore della terra e del cielo, ma come mai non sapete esaminare questo tempo particolare?” — Luca 12:54-56.
13. In che modo I Corinti 2:12-14 rivela perché l’uomo fisico non può vedere le cose che sono chiaramente evidenti per il cristiano?
13 Qualcuno potrebbe dire: Perché mai, se la fede è basata su prove così valide, gli altri non possono vedere le cose come le vede il cristiano? L’apostolo lo spiega: “Ora noi ricevemmo non lo spirito del mondo, ma lo spirito che è da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state benignamente date da Dio. . . . Ma l’uomo fisico [di mente carnale] non riceve le cose dello spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; ed egli non le può conoscere, perché sono esaminate spiritualmente”. — 1 Cor. 2:12-14.
14. Fate un esempio indicante per quali ragioni quelli che non hanno fede fraintendono i fatti.
14 Per esempio, c’è la comune credenza religiosa che quando muore qualcuno, particolarmente se si tratta di un bambino, ‘è Dio che l’ha preso’. Sentiamo questa lamentela: ‘Perché Dio mi ha portato via il mio bambino (o mio marito)?’ In apparenza potrebbe sembrare che, poiché Dio è onnipotente, qualunque cosa accada sia per suo volere. Ma costoro non considerano che non fu Dio ma Adamo a introdurre la morte nella sua famiglia quando deliberatamente si ribellò contro Dio e perse la vita per la sua progenie. (Rom. 5:12) Non si rendono conto che allora Satana il Diavolo sfidò la sovranità di Dio, dicendo che nessuno avrebbe potuto rimanere integro a Dio nella prova. (Giob. 2:4, 5) Non comprendono che Dio ha permesso malvagità e dolore per un tempo limitato a motivo di questa contesa. Non sanno che i morti riposano nella tomba in attesa della risurrezione per mezzo di Gesù Cristo, secondo il misericordioso provvedimento di Dio. (Giov. 11:11-14, 24) Ma soprattutto non conoscono la personalità di Dio, non sanno che non agirebbe mai in modo così crudele ed egoista da ‘portar via’ alla moglie o ai genitori un caro congiunto. — Eso. 34:6, 7.
PERCHÉ CI VUOLE UNA FEDE FORTE E INCROLLABILE
15. Perché “il peccato che facilmente ci avvince” è la perdita o l’indebolimento della fede?
15 Poiché l’integrità e la condotta del cristiano si basano sulla fede, e qualsiasi deviazione dalla retta via rappresenta un certo indebolimento della fede, l’apostolo continua la sua considerazione della fede, citando esempi, e poi dice: “Or dunque, poiché abbiamo un così gran nuvolo di testimoni che ci circondano, deponiamo anche noi ogni peso e il peccato che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi”. (Ebr. 12:1) Perciò la fede del cristiano deve essere di eccellente qualità.
16, 17. Fate due esempi che mettano in risalto perché coloro che sperano di vivere nella “nuova terra” devono avere fede e integrità di eccellente qualità.
16 Perché è essenziale che la fede del cristiano sia di qualità così eccellente da resistere a ogni attacco da qualsiasi parte? Per esempio, considerate il caso della “grande folla” che sopravvivrà alla “grande tribolazione” quando sarà distrutto l’attuale sistema di cose mondiale. (Riv. 7:9-14) Sulla terra purificata costituiranno il “fondamento” della “nuova terra”, la nuova società umana. Essendo un fondamento devono essere forti; devono rappresentare il Sovrano Universale Geova senza esitazione. Saranno in vita al tempo dell’adempimento di Rivelazione 20:11-15, e quindi avranno la responsabilità di insegnare ai risuscitati la retta via, l’intendimento di Geova e di suo Figlio Gesù Cristo. Questi risuscitati, provenienti da ogni ambiente della precedente vita e storia, includeranno indubbiamente alcuni che opporranno resistenza alla verità, e la fede dei componenti della “grande folla” dovrà avere un fondamento solido. Non devieranno dalla condotta di fedeltà a motivo di pressioni o sentimenti personali.
17 Poi, allorché Satana sarà sciolto alla fine del regno millenario di Cristo, la fede di tutti sulla terra sarà sottoposta alla prova finale. Questa prova saggerà la costante integrità e fede di ciascuno verso Dio, anche la considerazione del più remoto pensiero di essere infedeli. Questo è necessario per la ragione che coloro che supereranno questa prova riceveranno la vita eterna. Poiché avranno dimostrato incrollabile fede, Geova e l’intero universo sapranno che essi non vacilleranno mai né si allontaneranno dalla fede. — 1 Cor. 15:24-28.
18. Come Pietro e Giacomo mostrano che il cristiano non dovrebbe sorprendersi se la sua fede è provata in vari modi, anche duramente?
18 Visto che la nostra fede dovrebbe essere in grado di resistere a qualsiasi attacco, non dovremmo sorprenderci delle cose che potrebbero accadere in quanto a prove, anche cose che non ci saremmo mai aspettati che accadessero. L’apostolo Pietro avverte i cristiani di questo, dicendo: “Diletti, non siate perplessi per l’incendio che vi è fra voi, che vi accade per una prova, come se vi avvenisse una cosa strana”. (1 Piet. 4:12) Giacomo, fratellastro di Gesù, aggiunge: “Consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando incontrate varie prove, sapendo che questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza”. — Giac. 1:2, 3.
19. Come un cristiano può mettere alla prova la propria fede?
19 Quindi la qualità della fede può variare. Ognuno di noi può esaminare la propria fede. L’apostolo Paolo consiglia: “Continuate a provare se siete nella fede, continuate a provare ciò che voi stessi siete”. (2 Cor. 13:5) Il cristiano può pensare alle prove e ai problemi che ha affrontati e a come li ha superati. Può considerare come sta facendo fronte agli attuali problemi e responsabilità. Fa progresso nel produrre i frutti dello spirito? Fa quello che può per aiutare altri? Quello che fa verso i suoi fratelli è sempre per il loro bene? Fa pubblica dichiarazione della sua fede?
DIO APPROVA LA PERSEVERANZA
20. Superando con successo le prove, che risultato avrà il cristiano?
20 Giacomo dice che questa provata, sicura, certa qualità della vostra fede produce perseveranza. L’apostolo Pietro parla delle prove che i cristiani subiscono, e ne dà la ragione: “Onde la provata qualità della vostra fede, di valore assai più grande dell’oro che perisce malgrado sia provato dal fuoco, sia trovata causa di lode e gloria e onore alla rivelazione di Gesù Cristo”. (1 Piet. 1:7) Più prove della nostra fede superiamo con successo, più siamo forti: siamo in grado di perseverare. Inoltre abbiamo l’approvazione di Geova e rendiamo felice lui e suo Figlio, perché ci presentiamo come testimoni per Geova nella contesa dell’integrità. — Rom. 5:3, 4.
21. Che valore ha la fede incrollabile?
21 Infatti, avere una fede forte, incrollabile, è meglio che essere un grande conquistatore, perché l’apostolo Giovanni dice: “Questa è la vittoria che ha vinto il mondo, la nostra fede”. (1 Giov. 5:4) È una questione di integrità, non di forza. Perseverare con fede significa seguire l’esempio di Gesù Cristo, che ebbe la fede più grande e vinse il mondo. — Giov. 16:33.
22. Come I Pietro 1:7 mostra che la fede provata è durevole e che il suo possessore rimarrà in vita?
22 Sì, qualunque cosa materiale, anche l’oro, può perire consumandosi o essendo dissolta da certe sostanze chimiche. Ma la fede, se saggiata, provata e trovata di qualità forte e genuina, è “incorruttibile”. Non può esser distrutta, perché è fondata sull’Onnipotente, l’eterno Iddio. L’apostolo dice che senza fede è impossibile essere accetti a Dio. (Ebr. 11:6) Chi è senza fede non può credere alla verità. Trascura la più grande verità dell’universo, la giusta sovranità di Geova Dio. Non può piacere a Dio perché ciò che fa non è in armonia con l’intero universo. L’uomo o la donna di fede provata rimarrà per sempre, perché Dio, che vive per sempre, l’ama e ne proteggerà la vita. — Sal. 145:18-20; Riv. 7:15-17.
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Geova non prese per scontata la fede di Abraamo ma lo mise alla prova chiedendogli di sacrificare suo figlio Isacco