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  • Il matrimonio: Una disposizione onorata nella Parola di Dio

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  • Il matrimonio: Una disposizione onorata nella Parola di Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
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  • UNA DISPOSIZIONE DA TENERE IN GRANDE ONORE
  • COM’ERA CONVALIDATO IL MATRIMONIO NEI TEMPI BIBLICI
  • IL MATRIMONIO È USATO IN MODO ONOREVOLE PER ILLUSTRARE DISPOSIZIONI DIVINE
  • IL DIVORZIO NON È INCORAGGIATO
  • IL LETTO MATRIMONIALE SIA INCONTAMINATO
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 1/9 pp. 524-528

Il matrimonio: Una disposizione onorata nella Parola di Dio

“Il matrimonio sia onorevole fra tutti”. — Ebr. 13:4.

 1. Come reagì Adamo vedendo per la prima volta la sua compagna, e perché il loro matrimonio avrebbe potuto avere gioie senza fine?

IL MATRIMONIO fra un uomo e una donna dovrebbe essere un’occasione molto felice. Lo fu per la prima coppia umana. Adamo, che evidentemente aspettava da qualche tempo, vedendo infine la donna che doveva essere la sua sposa, esclamò poeticamente: “Questa è finalmente osso delle mia ossa e carne della mia carne”. (Gen. 2:23) Essi avrebbero potuto avere gioie senza fine nella loro vita coniugale, poiché il loro Creatore aveva preso ogni provvedimento proprio per questa vita.

 2. (a) Può il matrimonio recare felicità in condizioni imperfette? (Prov. 5:18) (b) Con quali sentimenti Geremia 7:34 e Isaia 62:1, 5 mettono in relazione il matrimonio?

2 Anche ora nelle condizioni imperfette derivanti dal fatto che quella coppia originale respinse il sovrano dominio di Dio, il matrimonio può essere fonte di vera felicità quando si fanno sforzi sinceri per mettere in pratica i princìpi biblici. Sia nelle Scritture Ebraiche che in quelle Greche Cristiane le nozze sono spesso citate per rappresentare occasioni felici fra i servitori di Dio. (Gen. 24:67; Cant. 3:11; Giov. 3:29) Predicendo la desolazione che doveva abbattersi sull’infedele Gerusalemme, Geova disse: “Farò cessare dalle città di Giuda e dalle vie di Gerusalemme la voce d’esultanza e la voce d’allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa; poiché il paese non diverrà altro che un luogo devastato”. (Ger. 7:34) Sì, l’assenza di matrimoni rappresentava la perdita della gioia e dell’esultanza che sarebbe stata causata dalla devastazione. Per contrasto, parlando della restaurazione d’Israele dall’esilio, il profeta di Geova disse di Gerusalemme che “con l’esultanza dello sposo sulla sposa, il tuo Dio esulterà pure su di te”. — Isa. 62:1, 5.

UNA DISPOSIZIONE DA TENERE IN GRANDE ONORE

 3. (a) Perché il letto matrimoniale dovrebbe essere tenuto senza contaminazione? (b) Qual è il solo motivo scritturale di divorzio?

3 Se si considera l’origine divina di questa disposizione e l’ovvia benedizione di Dio su di essa, è facile capire perché l’apostolo ispirato diede agli Ebrei questa esortazione: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebr. 13:4) C’è una ragione molto vigorosa per mantenere il letto matrimoniale senza contaminazione. Dopo avere descritto la creazione dell’uomo e della donna da parte di Dio, Gesù citò quindi le parole di Dio: “Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne”. Così mostrò che le parole scritte in Genesi 2:24 furono pronunciate non da Adamo ma da Geova Dio. Gesù proseguì dicendo che, tenendo conto di questa unione, “quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. Egli dichiarò che il solo motivo di divorzio ammesso da Dio era la “fornicazione” (greco, pornèia, che significa comportamento sessuale gravemente errato e indecente, con un’altra persona o anche con un animale). — Matt. 19:3-9.

 4. Come Geova Dio considera la mancanza di rispetto per la permanenza della disposizione coniugale?

4 Geova Dio, perciò, prende molto sul serio l’atteggiamento delle sue creature verso questa disposizione divina del matrimonio. Dovrebbe essere giustamente un’unione permanente, che duri tutta la vita, sciolta solo dalla morte di uno dei coniugi. (Rom. 7:2, 3) Avvertendo i suoi servitori in Israele di non prendere alla leggera questa unione, Dio disse: “‘Geova stesso ha recato testimonianza fra te e la moglie della tua giovinezza, con la quale tu stesso ti sei comportato slealmente, benché ella sia la tua compagna e la moglie del tuo patto. . . . Vi dovete guardare rispetto al vostro spirito, e nessuno si comporti slealmente con la moglie della sua giovinezza. Poiché egli ha odiato il divorzio’, ha detto Geova l’Iddio d’Israele”. (Mal. 2:14-16) Sì, “Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri” e quelli che ricorrono a divorzi ingiusti per conseguire fini egoistici. Coloro che si sposano, perciò, dovrebbero capire quale seria e grave responsabilità accettano. Il Creatore del matrimonio si aspetta che i suoi servitori onorino questa disposizione e facciano la loro parte affinché anche altri la onorino.

 5. (a) Come dovrebbe il marito cristiano trattare sua moglie? (b) Se un marito non tratta bene sua moglie, in che modo ciò influisce sulla sua relazione con Geova Dio?

5 Geova Dio dice che la moglie è la “compagna” dell’uomo nel patto matrimoniale. I mariti cristiani non possono onorare la disposizione matrimoniale senza onorare la loro compagna. Come consiglia l’apostolo Pietro, essi devono assegnare “loro onore come a un vaso più debole, il femminile, giacché siete anche eredi con loro dell’immeritato favore della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite”. (1 Piet. 3:7) Il marito cristiano onorerà la sua compagna non solo trattandola teneramente, ma specialmente essendo leale verso l’unione coniugale. Si sforzerà sempre di preservarla come una responsabilità sacra. Se mancando di mostrare alla moglie la gentilezza e l’empatia che le sono dovute le sue preghiere sarebbero impedite, quanto più sarebbero impedite se fosse in certo qual modo sleale verso la sua compagna, interessandosi troppo di qualcuna al di fuori del matrimonio. (Prov. 5:15-21) Non mostrando il debito onore a sua moglie, disonora la disposizione coniugale e il suo Fattore. Ma il marito che onora tale disposizione amerà sua moglie come il proprio corpo, essendo disposto a dare anche la vita per lei. — Efes. 5:25, 28-33.

 6. (a) Che cosa richiede la Parola di Dio dalla moglie cristiana? (b) Quali benedizioni riceve la moglie che segue i consigli della Bibbia?

6 È la stessa cosa per la moglie cristiana. Ella esprime sottomissione al suo capo e marito nello stesso modo che la congregazione cristiana “è sottoposta al Cristo”. Ella gli mostra non semplice rispetto, ma “profondo rispetto”. (Efes. 5:22-24, 33) Se tale profondo rispetto le impedisce di parlare sprezzantemente a lui o di lui, quanto più dovrebbe impedirle d’essere sleale mostrando troppo interesse per qualcuno che è al di fuori della loro unione coniugale, amoreggiando in qualsiasi misura. Non potrebbe mai onorare Dio disonorando suo marito o la loro relazione coniugale. (Prov. 2:16, 17) Ma se ella ‘ama suo marito e i suoi figli, è casta e casalinga’, manifestando uno “spirito quieto e mite”, sarà davvero come un prezioso gioiello e recherà lode a Geova Dio. Avrà l’amore imperituro del marito e farà la sua parte perché sia molto stimato dai suoi simili. — Prov. 31:10-12, 23, 26-31; Tito 2:4, 5; 1 Piet. 3:1-4.

COM’ERA CONVALIDATO IL MATRIMONIO NEI TEMPI BIBLICI

 7. Che cosa rivelano le Scritture del modo in cui era stabilita nei tempi antichi l’unione matrimoniale?

7 Nei tempi biblici, com’era stabilita l’unione matrimoniale? Il matrimonio era principalmente un affare di famiglia o di tribù. Non c’era nessun intervento del governo secolare, né ci si preoccupava che il matrimonio fosse da esso autorizzato o convalidato. Tuttavia, vi erano certe formalità. Gli accordi matrimoniali erano in genere presi dai capifamiglia. (Gen. 34:4, 6, 8-10) Il pretendente doveva chiedere come minimo l’approvazione del padre della ragazza che desiderava sposare, come la chiese Giacobbe dopo essersi innamorato di Rachele. (Gen. 29:18-20) Si poteva chiedere alla ragazza se era disposta, come nel caso di Rebecca quando fu chiesta in moglie per Isacco. (Gen. 24:8, 58) C’era l’usanza di pagare un prezzo della sposa al padre, che non avrebbe più avuto i servizi della figlia. — Gen. 34:11, 12; Eso. 22:16, 17.

 8. Nell’antichità, com’era reso pubblicamente noto che un uomo e una donna stipulavano un patto matrimoniale?

8 Come avvenne in Eden, al tempo delle nozze non c’era nessuna particolare cerimonia né si faceva un discorso per celebrare il matrimonio, ma lo sposo andava a casa della sposa e la accompagnava per le strade fino a casa propria. In tal modo dichiarava pubblicamente che la prendeva in moglie. (Matt. 1:20, 24) Probabilmente ella aveva compiuto speciali preparativi, facendo il bagno e usando olio profumato, forse mettendosi delle fasce e un abito bianco e certi ornamenti o gioielli. (Sal. 45:13-15; Isa. 49:18; 61:10; Ger. 2:32) Spesso ai lati delle strade facevano ala persone che desideravano vedere gli sposi novelli, in particolare ragazze vergini vivamente interessate ed emozionate per il matrimonio. (Ger. 7:34; Matt. 25:1-6) L’arrivo dello sposo a casa sua poteva essere seguito da una festa nuziale alla cui allegrezza partecipavano molti invitati, anch’essi specialmente vestiti per l’occasione. — Gen. 29:22; Matt. 22:2, 3, 11; 25:10.

 9. Quale dovrebbe essere la ragione più importante per essere fedeli al Patto matrimoniale, e perché?

9 In tutti questi modi lo sposo e la sposa rendevano noto apertamente di avere stipulato un patto matrimoniale e di accettare le responsabilità che esso comportava. Pare che in tempi successivi si tenessero registrazioni scritte dei matrimoni. Ma, ciò che contava più della testimonianza di altre persone alla loro unione, la coppia sapeva che Geova Dio era a conoscenza dell’accordo e dell’unione stipulati. Questo fatto doveva essere la forza principale e di gran lunga più potente che li avrebbe spinti a rimanere leali l’uno all’altro. Doveva essere un incentivo a sforzarsi di mantenere il loro matrimonio incontaminato, oltre a suscitare in loro profondo rispetto per il matrimonio di tutti gli altri. — Confronta Genesi 20:1-7; 39:7-9; Giobbe 31:9-12; Proverbi 6:23-35.

IL MATRIMONIO È USATO IN MODO ONOREVOLE PER ILLUSTRARE DISPOSIZIONI DIVINE

10, 11. In che modo gli aspetti relativi al fidanzamento e al matrimonio nei tempi antichi illustrano la relazione fra Gesù Cristo e quelli che saranno associati a lui nel Regno?

10 Tutti questi aspetti del matrimonio sono usati mirabilmente nella Parola di Dio per illustrare e simboleggiare l’unione stabilita fra il Figlio di Dio e quelli che sono associati nel suo Regno. (Riv. 21:2, 9, 10) Riguardo a questa classe della “sposa”, formata degli unti seguaci delle orme di Gesù, la Bibbia mostra che è il Padre, Geova Dio, a scegliere tale classe per suo Figlio e che essi sono comprati a un prezzo di grandissimo valore, la vita del Figlio stesso che diviene loro marito spirituale e il cui amore fu abbastanza grande da spingerlo a morire per loro. (Giov. 13:1; Efes. 5:25-27) Come Rebecca fu invitata a dire se era disposta, così anche questi esprimono la loro prontezza a “seguire l’Agnello ovunque vada”. (Riv. 14:1, 4) Mentre sono sulla terra si considerano fidanzati e cercano di mantenersi come “casta vergine”, senza macchia dal mondo e incrollabili nella loro devota lealtà. (2 Cor. 11:2) Mantengono tale lealtà a Cristo Gesù nella più severa prova e davanti alla più infida tentazione. Si rivestono della nuova personalità che rispecchia le belle qualità del loro Sposo celeste, e con i loro atti giusti mantengono un’identità pura, simile a una pura veste bianca. — Col. 3:9, 10, 12-14; Riv. 19:7, 8.

11 A tempo debito lo sposo, che è ora un Re celeste, verrà per condurli a casa in dimore celesti, e vi sarà una festa gioiosa. (Giov. 14:2, 3; Riv. 19:9) Stabilendo la Commemorazione della sua morte ha detto in pratica alla classe della sua sposa: ‘Non vi dimenticate mai di me né smettete mai di amarmi. Ricordate, ho dato la vita per voi’. (1 Cor. 11:25, 26) Quando saranno infine uniti al Figlio di Dio, saranno associati a lui, partecipando con sottomissione al privilegio di estendere il dominio e i benefici del suo Regno all’umanità, che sarà composta di figli del Re. — Riv. 5:9, 10; 20:4, 5; confronta Isaia 9:6, 7.

12. Perché la relazione fra Gesù Cristo e i suoi unti seguaci dovrebbe essere per gli uomini un forte incentivo a mantenere onorevole il matrimonio?

12 Pertanto Dio ha ritenuto opportuno rappresentare cose della massima importanza per noi mediante questi aspetti del matrimonio. Questo ci dà un’altra vigorosa ragione per onorare debitamente il matrimonio. Venendo meno in questo si disonorerebbe in effetti la relazione tra Cristo Gesù e i suoi unti seguaci, e si rigetterebbero le benedizioni che la loro feconda unione recherà all’umanità in generale.

IL DIVORZIO NON È INCORAGGIATO

13. (a) Le leggi di Geova incoraggiano mai il divorzio? (b) Per quanto riguarda il matrimonio, che cosa si può imparare dalle azioni di Geova con l’antico Israele?

13 È vero che le leggi di Geova prevedono il divorzio. Dio, però, mostra di non incoraggiare affatto tale azione, ma, piuttosto, esorta a fare uno sforzo sincero e tenace per salvare il matrimonio. Usando di nuovo il matrimonio in senso figurativo, Geova si rappresentò come se fosse sposato alla nazione d’Israele per mezzo del patto che aveva fatto con essa. (Ger. 31:31, 32) Egli li aveva comprati liberandoli dalla schiavitù egiziana. (Deut. 9:26) Nella sua relazione con Israele, Geova fu sempre leale, non manifestando mai il suo affetto ad altre nazioni né stringendo relazioni con loro. Anche quando Israele fu ribelle, Geova non fu pronto a ripudiarlo. Spinto dall’amore mostrò straordinaria pazienza e longanimità. Solo dopo aver tentato per secoli di mantenere l’unione Geova ‘divorziò’ infine dalla nazione che era divenuta simile a una moglie adultera. — Isa. 50:1; Ger. 3:8.

14. Considerando l’esempio di come Geova trattò Israele, che cosa dovrebbero essere spinte a fare le coppie di sposi?

14 Pertanto, nessuno può dire che Dio ci chieda di fare qualcosa che egli stesso non è disposto a fare quando ci esorta a compiere ogni sforzo per tenere in onore il matrimonio e a operare per preservare l’unione matrimoniale. Chi cerca un pretesto di divorzio per motivi egoistici non potrebbe mai di certo esserGli accetto. Il rispetto, l’ammirazione e l’amore che abbiamo verso Geova, insieme al desiderio di ottenere il suo favore e la sua approvazione, dovrebbero spingerci a evitare qualsiasi cosa possa recare discredito sul nostro matrimonio o su quello di altri. In tal modo non metteremo mai in cattiva luce l’uso che Dio fa del matrimonio per illustrare le sue proprie opere e l’adempimento dei suoi propositi.

IL LETTO MATRIMONIALE SIA INCONTAMINATO

15. Qual è la veduta scritturale del debito coniugale?

15 Lo scopo fondamentale del matrimonio è quello di produrre famiglie. (Gen. 1:27, 28) Nondimeno, la Parola di Dio indica che i suoi servitori non sono obbligati a limitare i rapporti sessuali al solo scopo d’avere figli. Tali rapporti possono giustamente soddisfare le necessità emotive e fisiche ed essere una fonte periodica di piacere per le coppie di sposi. (1 Cor. 7:1-5) In varie scritture i ‘giochi d’amore’ prima del rapporto sono indicati come una cosa onorevole. (Prov. 5:18, 19; Gen. 26:8, 9) Anche i coniugi, però, devono stare attenti affinché le loro relazioni coniugali non degenerino in qualcosa di contaminato. Questo accadrebbe se si lasciassero vincere dalla passione sfrenata. In che modo?

16. Quale condotta si deve evitare negli intimi rapporti matrimoniali se si vuole che l’unione continui a essere onorevole?

16 Le pratiche pervertite seguite dagli omosessuali, i quali non hanno in tali pratiche una naturale e normale copulazione fra loro, sono state adottate anche da alcune coppie di sposi desiderose di maggiori “emozioni”, in modo specifico la copulazione orale e anale. Scrivendo sulle condizioni del suo giorno, l’ispirato apostolo Paolo disse che gli omosessuali ‘avevano disonorato i loro corpi fra loro con vergognosi appetiti sessuali, mutando il proprio uso naturale in uno contro natura, operando ciò che è osceno e ricevendo in se stessi la piena ricompensa dovuta al loro errore’. (Rom. 1:24-27) Quando coppie di sposi adottano i metodi degli omosessuali non fanno certo onore all’unione matrimoniale ma al contrario la degradano, esaltando piuttosto la passione egoistica, e il letto matrimoniale perde la sua purezza.a

17. Che cosa dovrebbe guidare la coppia di sposi nei rapporti intimi?

17 A parte le azioni che sono chiaramente e ovviamente indecenti e oscene, come le pratiche summenzionate, il cristiano o la cristiana deve lasciarsi guidare dalla coscienza per stabilire quali ‘giochi d’amore’ precederanno la relazione sessuale. Tuttavia, è senz’altro saggio evitare di avvicinarsi tanto alle pratiche oscene menzionate in precedenza nelle quali si potrebbe facilmente cadere se si perdesse la padronanza. — Giac. 1:14, 15.

18. Quali vantaggi si hanno seguendo la Parola di Dio nei rapporti coniugali?

18 Agendo in armonia con gli elevati princìpi della Parola di Dio non si sminuiscono in alcun modo le gioie e la felicità che il matrimonio può recare. Al contrario, il salutare effetto di ciò accresce quelle gioie, le rende più profonde e intense mentre i coniugi accrescono il sincero affetto, la tenerezza e la devozione altruistica. Sì, “gli ordini da Geova son retti, fanno rallegrare il cuore; il comandamento di Geova è mondo, fa brillare gli occhi. . . . Sono da desiderare più dell’oro, . . . più dolci del miele e del miele che fluisce dai favi”. — Sal. 19:8, 10.

[Nota in calce]

a Vedi anche La Torre di Guardia del 15 maggio 1973, pagine 317, 318; del 15 dicembre 1974, pagina 746; del 1º luglio 1975, pagina 400.

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