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  • Quando le cose vanno male
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1979
w79 1/9 pp. 3-5

Quando le cose vanno male

SIETE d’accordo che spesso il genere umano si trova in difficoltà? Benché certi guai in cui si trovano le persone accadano proprio per colpa loro, spesso esse sono vittime di circostanze sfortunate che non dipendono dalla loro volontà.

Le Scritture spesso parlano di tale situazione. Per fare un esempio: “Io stesso tornai per vedere tutti gli atti d’oppressione che si compiono sotto il sole, ed ecco, le lagrime di quelli che erano oppressi, ma non avevano confortatore; e al lato dei loro oppressori c’era la potenza, così che non avevano confortatore”. — Eccl. 4:1.

Perché esiste tale stato di cose? Sotto ispirazione divina, uno scrittore biblico noto per la sua sapienza rivelò una ragione fondamentale per cui sulla terra accadono spesso cose assurde. Egli disse: “Questo è ciò che è calamitoso in tutto ciò che s’è fatto sotto il sole, che, siccome c’è un’eventualità per tutti, il cuore dei figli degli uomini è anche pieno di male; e c’è la pazzia nel loro cuore durante il tempo della loro vita, e dopo di esso, ai morti”! — Eccl. 9:3.

L’“eventualità” menzionata è la morte, risultato del peccato ereditato. (Rom. 5:12, 18; confronta Salmo 51:5). Siccome il cuore di tutti gli uomini è “pieno di male” e il dominio del peccato e della morte su tutti loro produce “pazzia”, la maggioranza delle persone si abbandona senza ritegno alle inclinazioni e ai desideri errati. (Rom. 7:14-25) Le difficoltà che ne derivano influiscono non solo su quelli che ne sono primariamente responsabili, ma anche su innumerevoli altri, incluse persone che cercano di vivere rettamente.

Un’altra ragione per cui certe cose vanno storte è che “il tempo e l’avvenimento imprevisto” capitano a tutti. (Eccl. 9:11) Possono colpire sotto forma di gravi malattie, sconvolgimenti politici, rovesci economici, disastri naturali o altre cose che possono cambiare radicalmente le condizioni di vita di una persona.

In vista del fatto che così tante cose sulla terra non vanno bene, cosa si può fare per rendere la vita felice e significativa? Consideriamo la questione alla luce in particolare del libro biblico di Ecclesiaste.

PAZIENZA E UMILTÀ

Per non lasciarsi sopraffare quando le cose vanno storte è importante avere il giusto atteggiamento mentale. Il saggio scrittore biblico dichiarò: “È meglio la fine di poi d’una faccenda che il suo principio. È meglio chi è paziente che chi è di spirito superbo. Non t’affrettare nel tuo spirito a offenderti, poiché l’offendersi è ciò che riposa nel seno degli stupidi”. — Eccl. 7:8, 9.

Chi fa presto a offendersi e cova rancore “nel seno” dimostra d’essere superbo. Quelli che non fanno altro che rimuginare ciò che nella loro vita va storto non provano felicità per le cose che gli stanno andando bene. Agli occhi di Dio sono “stupidi”. D’altra parte, la persona umile è paziente. Evita di offendersi, di inasprirsi o di divenire insensibile. Non lascia che le circostanze avverse abbiano la meglio. Quelli che sanno così contenersi spesso riscontrano che alla “fine di poi d’una faccenda” le cose vanno inaspettatamente per il meglio.

COSE DA EVITARE

Quando le cose non vanno bene, per superare con successo le difficoltà è essenziale prestare ascolto ai consigli scritturali su quello che non si deve fare. Consideriamo due importanti esempi.

Probabilmente conoscete gente che impiega molto tempo per cercar di scoprire una regola o formula che possa spiegare perché in questo mondo le cose vanno come vanno. Alcune forme di divinazione (come l’astrologia) si sono largamente diffuse perché pretendono di dimostrare che gli eventi sulla terra hanno luogo secondo uno schema predeterminato che può essere scoperto dagli uomini.

Ma le Scritture mostrano che tutti questi sforzi sono semplicemente una perdita di tempo. Leggiamo: “Quando poi mi applicai a conoscere la sapienza e a considerare le fatiche che si sopportano sulla terra, senza che di giorno o di notte gli occhi vedano il sonno, allora vidi che di tutte le cose fatte da Dio, l’uomo non riesce a capirne una di quelle che si fanno sotto il sole. Si affatica, infatti, l’uomo a cercare, ma non vi riesce e nemmeno il sapiente, che crede di saperla lunga, vi riesce”. — Eccl. 8:16, 17, versione a cura di S. Garofalo.

Lo scrittore biblico si riferisce a cose che accadono sulla terra come a “cose fatte da Dio”, ma non nel senso che sia Dio a causare queste cose. Piuttosto, è come se le facesse Dio in quanto esistono col permesso di Dio e sono largamente dovute a cause che trascendono il controllo dell’uomo e le sue capacità di prevederle. La Bibbia mostra chiaramente che tutti gli sforzi per individuare qualche schema prevedibile del comportamento e degli eventi umani in generale sono destinati a fallire.

Un altro saggio precetto è quello di Ecclesiaste 1:15, che afferma: “Ciò che è storto non si può raddrizzare e quel che manca non si può contare”. (Versione a cura di F. Nardoni) A causa del peccato ereditato tutto il genere umano è “storto”. Come fa notare l’apostolo Paolo, “la creazione fu sottoposta alla futilità”. (Rom. 8:20) Ecco perché nessuno sforzo umano, per quanto sincero, può estirpare odii profondamente radicati e unire gli uomini come fratelli. Le storture e la futilità che permeano gli affari umani esistono col permesso di Dio. Saranno eliminate soltanto dall’intervento divino. — Vedi Daniele 2:44; Rivelazione 11:18; 21:1-5.

ALLEGRI E GENEROSI

Pur vivendo in mezzo a molte circostanze spiacevoli, troverete particolarmente utile questa saggia osservazione:

“Ecco, la cosa migliore che io stesso ho vista, che è bella, è che uno mangi e beva e veda il bene per tutto il suo duro lavoro a cui lavora duramente sotto il sole per il numero dei giorni della sua vita che il vero Dio gli ha data, poiché questa è la sua porzione. Inoltre ogni uomo a cui il vero Dio ha dato ricchezze e possedimenti materiali, egli gli ha pure dato potere di mangiarne e di portar via la sua porzione e di rallegrarsi nel suo duro lavoro. Questo è il dono di Dio. Poiché non si ricorderà spesso dei giorni della sua vita, perché il vero Dio lo occupa con l’allegrezza del suo cuore”. — Eccl. 5:18-20.

I vostri problemi possono essere tanti, ma nella vita ci sono sempre alcuni aspetti positivi. Non lasciate che le avversità vi impediscano di godere le cose piacevoli. Chi sa apprezzare i piaceri quotidiani come il mangiare e il bere, e vede il lato positivo delle cose, riscontrerà che le circostanze spiacevoli della sua vita, per quante possano essere, di rado gli verranno in mente. — Confronta Ecclesiaste 2:24-26; 3:12, 13, 22; 8:15; 9:7-10; 11:8.

Un altro principio scritturale che può contribuire sensibilmente alla felicità, specialmente quando le cose vanno male, si trova in Ecclesiaste 11:1, 2, dove si legge: “Manda il tuo pane sulla superficie delle acque, poiché nel corso di molti giorni lo ritroverai. Dà una porzione a sette, o perfino a otto, poiché non sai quale calamità accadrà sulla terra”.

Queste parole costituiscono un ottimo incentivo a esser generosi. Anziché limitare la vostra generosità a una ristretta cerchia di amici intimi, ‘date una porzione a sette, o perfino a otto’. Date a un’ampia varietà di persone, specialmente a quelle povere o altrimenti bisognose. (Confronta Luca 14:12-14). Quindi, se una qualche “calamità” si abbatterà su di voi, si verificherà quanto affermò Gesù Cristo quando disse: “Praticate il dare, e vi sarà dato. Vi sarà versata in grembo una misura eccellente, pigiata, scossa e traboccante. Poiché con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi”. — Luca 6:38.

Non convenite che questi principi scritturali sono davvero pratici? Perché non dedicare del tempo proprio adesso per comprenderli meglio? Seguiteli. Renderanno piacevole la vostra vita, anche quando le cose vanno male.

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