Fede nella vittoriosa organizzazione di Geova
“Solo temete Geova, e lo dovete servire in verità con tutto il vostro cuore; poiché vedete quali grandi cose ha fatte per voi”. — 1 Sam. 12:24.
1. (a) In che modo nel 1513 a.E.V. comparve la visibile organizzazione terrestre di Dio? (b) Perché fu chiamata teocratica?
LA VISIBILE organizzazione terrestre di Dio comparve quando le dodici tribù del popolo ebraico divennero una nazione con un governo teocratico nell’anno 1513 avanti la nostra èra volgare. Per formare questo governo non si fecero votazioni democratiche. Colui che liberò quel popolo dalla mortifera schiavitù d’Egitto ne decise anche la forma di governo. Fu Lui a istituirlo. Egli era Dio, e in tale governo deteneva il potere supremo. Per questa ragione quel governo è definito teocratico e il suo governante è chiamato Teocrata. A tutti i suoi sudditi è comandato, e giustamente, di adorare lui, il loro Sovrano, come loro Dio. Questo fu conforme ai primi due dei Dieci Comandamenti dichiarati alla nazione di Israele presso il Monte Sinai in Arabia.
2. Perché questa nazione costituiva un’organizzazione senza pari sulla terra?
2 Quarant’anni più tardi, quando il loro Governatore teocratico li introdusse nella Terra Promessa, il governo teocratico durava ancora. Il sommo sacerdote rappresentava sempre Dio, mentre in tempi critici furono suscitati dei giudici che servirono da rappresentanti governativi dell’invisibile Teocrata. Così questa nazione costituiva un’organizzazione teocratica visibile. Sulla terra non esisteva nient’altro di simile!
3, 4. (a) Perché l’organizzazione del popolo di Israele continuò a essere teocratica anche dopo che venne istituito un regno terreno? (b) In che modo Samuele dimostrò che l’organizzazione teocratica durava ancora?
3 Quella teocrazia tipica continuò vittoriosamente nonostante i ripetuti sforzi compiuti dagli idolatri governi circonvicini per distruggerla. Continuò a esistere anche dopo che, a partire dall’anno 1117 a.E.V., furono insediati nella nazione di Israele visibili re umani. Infatti il re umano agiva semplicemente come rappresentante visibile del vero Sovrano, il celeste Teocrata. Questi non rinunciò alla sua legittima sovranità semplicemente a causa dell’azione democratica da parte del popolo. Non si tenne nessuna elezione democratica, ma Dio agì nei suoi diritti e costituì il re visibile sulla nazione che una volta aveva redenta come sua propria eredità. Samuele, allora giudice di Israele, dichiarò a questo proposito:
4 “Geova non diserterà il suo popolo per amore del suo grande nome, perché Geova si è assunto l’impegno di farvi suo popolo. . . . Solo temete Geova, e lo dovete servire in verità con tutto il vostro cuore; poiché vedete quali grandi cose ha fatte per voi. Ma se voi fate flagrantemente ciò che è male, sarete spazzati via, sia voi che il vostro re [umano]”. — 1 Sam. 12:22-25.
5, 6. (a) Perché le parole di Samuele sono molto incoraggianti per i veri cristiani oggi? (b) Quali due esempi ammonitori in Israele mostrano ciò che accade quando si costringe Geova ad abbandonare il suo popolo? (c) In che modo il salmista espresse il desiderio del rimanente esiliato che l’organizzazione teocratica sorgesse di nuovo?
5 Che pensiero incoraggiante è questo per tutti quelli che oggi ‘Geova si è assunto l’impegno di fare suo popolo’! Se continuiamo a servirlo in verità con tutto il cuore, egli non ci abbandonerà mai. Abbiamo un esempio ammonitore onde non manchiamo di fare questo. Quale? Quello delle dieci tribù di Israele sotto i re di loro propria scelta che fecero flagrantemente cose malvage. Geova abbandonò effettivamente loro e il loro re visibile. Questo significò il disastro nazionale. Furono portati in esilio nel paese della potenza mondiale d’Assiria e il loro regno di dieci tribù non fu mai più ristabilito. Un disastro simile si abbatté sul regno delle due altre tribù di Israele. La sua capitale era Gerusalemme, dove il loro re, della famiglia reale di Davide, sedeva su quello che era chiamato “il trono di Geova”. (1 Cron. 29:23) Nel 607 a.E.V., dopo che Gerusalemme era stata distrutta dalla potenza mondiale babilonese, furono deportati in Babilonia. Per settant’anni la patria che Dio aveva dato loro, il paese di Giuda, giacque desolata secondo il decreto del grande Teocrata, Geova. L’organizzazione teocratica visibile sembrava non esistere più. Ma c’era un fedele rimanente che desiderava ardentemente che una tale organizzazione teocratica sorgesse di nuovo. Il salmista espresse i loro sentimenti, dicendo:
6 “In quanto a te, o Geova, dimorerai a tempo indefinito, e il tuo memoriale sarà di generazione in generazione. Tu stesso ti leverai, avrai misericordia di Sion, poiché è la stagione per esserle favorevole, poiché il tempo fissato è venuto. Poiché i tuoi servitori han trovato piacere nelle sue pietre, e alla sua polvere volgono il loro favore. E le nazioni temeranno il nome di Geova, e tutti i re della terra la tua gloria. Poiché Geova per certo edificherà Sion; egli deve apparire nella sua gloria. Per certo si volgerà alla preghiera di quelli spogliati di ogni cosa, e non disprezzerà la loro preghiera”. — Sal. 102:12-17.
7. (a) Come mostrò Geova che non disprezzava i sentimenti che il rimanente pentito nutriva per l’organizzazione teocratica? (b) Nonostante la dominazione gentile, come si manifestò l’organizzazione teocratica di Geova sul rimanente ristabilito?
7 È senz’altro indice di apprezzamento per l’organizzazione di Geova che una persona pentita provi piacere nelle sue stesse “pietre” e ne preferisca, per così dire, la medesima “polvere”. Geova non disdegnò questo tipo di apprezzamento da parte degli esuli pentiti in Babilonia. Lo ricambiò liberandoli allo scadere dei settant’anni di desolazione di Sion, Gerusalemme. Li ristabilì nella loro patria, onde vi praticassero ancora una volta l’adorazione teocratica nella sua purezza. Continuò ad esserne il Re teocratico, benché non avesse nessun rappresentante visibile nella Gerusalemme riedificata. Ma il suo unto ed eletto sacerdozio riprese il servizio teocratico nel tempio ricostruito per l’adorazione. Questo avvenne nonostante il dominio delle potenze mondiali gentili su di loro, secondo il decreto di Geova. Tale disposizione era il modo in cui si esprimeva a quel tempo il governo teocratico di Geova sul suo popolo. Egli non li aveva abbandonati.
8. (a) Chi dimostrò di essere il principale esponente dell’organizzazione teocratica, e come? (b) Perché sembrò che il governo teocratico sulla terra avesse subìto una sconfitta definitiva?
8 Quelli che amavano l’organizzazione teocratica attendevano che essa si manifestasse in maniera splendida alla venuta del promesso “seme di Davide”, il Messia predetto. (Rom. 1:3) Inviato dal Sovrano teocratico, Geova, questo Messia venne nella persona di Gesù Cristo. In tutto l’universo nessuno amava l’organizzazione teocratica più di lui. Perciò predicò coraggiosamente il “regno dei cieli”, “il regno di Dio”, da un’estremità all’altra del restaurato paese di Israele. (Matt. 4:17; Mar. 1:14, 15) Per la sua incrollabile devozione all’organizzazione teocratica, morì martire il giorno di Pasqua del 33 E.V. Alla sua morte, la voce che aveva fedelmente predicato il Vangelo o buona notizia del regno di Dio fu messa a tacere. Per parte di tre giorni sembrò che l’organizzazione teocratica avesse subìto una definitiva sconfitta. Ecco infatti che il suo principale esponente giaceva esanime, morto.
VITTORIA ETERNA PER LA TEOCRAZIA
9. Come ottenne la vittoria l’organizzazione teocratica di Geova, e chi ne fu per primo informato?
9 Comunque, il grande Organizzatore del governo teocratico non poteva assolutamente essere sconfitto. In cielo la sua organizzazione teocratica invisibile gli rimase leale, attendendo che lo stesso Geova agisse a sua propria rivendicazione. Egli compì questa azione il terzo giorno dalla morte di sacrificio di suo Figlio a Gerusalemme. Tale azione recò la vittoria alla sua organizzazione teocratica, perché, come suo più grande miracolo, egli destò dai morti il principale sostenitore dell’organizzazione teocratica, il suo leale Figlio Gesù Cristo. Le sante corti del cielo si rallegrarono con Geova. Quello stesso giorno coloro che sulla terra amavano l’organizzazione teocratica furono spinti a rallegrarsi della vittoria del grande Teocrata quando suo Figlio si manifestò loro, risorto dai morti.
10. Come avvenne il più grande sconvolgimento religioso mai accaduto fino ad allora?
10 Ora stava per avere luogo uno dei più grandi sconvolgimenti in campo religioso. Sotto gli egoistici capi religiosi la nazione di Israele aveva rigettato l’organizzazione teocratica. Come meritavano, Geova rigettò come sua visibile organizzazione teocratica quella nazione sviata. Ma non abbandonò il piccolo rimanente di singoli israeliti che avevano riposto piena fede in Gesù e l’avevano seguito come Messia, il “seme di Davide”. Egli li trasferì in una nuova organizzazione teocratica visibile. Questo avvenne il giorno di Pentecoste, il cinquantesimo giorno dalla vittoria di Cristo sulla morte. Impiegò questo Figlio risuscitato per versare spirito santo sui discepoli in attesa a Gerusalemme. Questo dono dello spirito che era stato promesso in Gioele 2:28, 29 fu fatto non alla nazione di Israele, che osservava la Pentecoste, ma ai discepoli di Gesù che erano in attesa. Ciò recò testimonianza all’enorme sconvolgimento religioso. Identificò la nuova organizzazione teocratica visibile.
11. Come la nuova organizzazione teocratica di Geova avanzò vittoriosamente?
11 Trentasette anni dopo, la distruzione di Gerusalemme per opera dei romani e l’esonero definitivo del sacerdozio giudaico dal sacro servizio di Geova suggellarono ufficialmente lo sconvolgimento religioso. Confermarono che Geova aveva rigettato l’organizzazione teocratica giudaica che aveva avuta sulla terra, e che aveva dato inizio a una nuova dispensazione o amministrazione cristiana verso il suo popolo. (Efes. 1:10, Diodati; Nuovo Mondo) Ma la sua nuova organizzazione teocratica sussisté vittoriosamente malgrado i crudeli tentativi dell’impero romano di annientarla per mezzo della persecuzione.
12. Cosa disse La Torre di Guardia del 1º dicembre 1894 sul modo in cui era stata organizzata la congregazione cristiana del primo secolo per predicare il vangelo durante questa dispensazione cristiana?
12 In merito a questo cambiamento dall’organizzazione giudaica a quella cristiana durante i giorni di Gesù Cristo e dei suoi apostoli, La Torre di Guardia (inglese) del 1º dicembre 1894, a pagina 384, paragrafo 2, disse, riferendosi alla raccolta di credenti giudei ai giorni degli apostoli: “Ma come quell’opera di organizzare la chiesa della nuova dispensazione evangelica non faceva parte dell’opera di raccolta della vecchia dispensazione giudaica, così l’attuale opera di raccolta o mietitura della dispensazione evangelica è pure separata e distinta dall’opera della nuova dispensazione millenaria che ora si avvicina”.
13. Come fu manifestata l’inclinazione teocratica dei discepoli da quanto gli apostoli processati dissero al Sinedrio di Gerusalemme?
13 L’opera di “organizzare” la “chiesa” o congregazione come popolo unto con lo spirito avanzò a partire dalla Pentecoste, che contrassegnò l’inizio della dispensazione o amministrazione cristiana. Come Israele spirituale, esso fu introdotto in un nuovo patto con Dio. L’inclinazione teocratica di quella congregazione di discepoli di Cristo fu manifestata dalle risposte che diedero alla corte religiosa di Gerusalemme quando quella Corte, colpevole del sangue di Gesù, impose loro di smettere di testimoniare riguardo al risuscitato Figlio di Dio. Coraggiosamente gli apostoli dissero: “Se è giusto dinanzi a Dio ascoltare voi anziché Dio, giudicatelo voi stessi. Ma in quanto a noi, non possiamo smettere di parlare delle cose che abbiamo viste e udite”. “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini. L’Iddio dei nostri antenati ha destato Gesù, che voi avete ucciso, appendendolo al legno. Dio lo ha esaltato come principale Agente e Salvatore alla sua destra, per dare a Israele pentimento e perdono dei peccati. E noi siamo testimoni di queste cose, e anche lo spirito santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono quale governante”. — Atti 4:19, 20; 5:29-32.
14. (a) In che modo i cristiani del primo secolo mostrarono la fede che vince il mondo, e con quale risultato? (b) Malgrado gli avvertimenti ispirati, cosa sorse all’interno della congregazione, ma l’organizzazione teocratica sparì forse per sempre?
14 Quei cristiani del primo secolo furono caratterizzati dalla fede che vince il mondo. Non si vergognarono di soffrire con il nome di cristiani, o seguaci del Messia, poiché lo spirito della gloria, sì, lo spirito di Dio, era su di loro. (1 Piet. 4:14; Atti 11:26) Come risultato della fedele opera che compivano dando testimonianza e battezzando nuovi discepoli, sorsero congregazioni sia dentro che fuori dell’esteso impero romano. Ciò nonostante, costituivano tutti un’unica organizzazione visibile guidata da Gesù Cristo e adoravano tutti il grande Teocrata. Più tardi, malgrado l’avvertimento dato da Gesù Cristo e dai suoi discepoli ispirati che scrissero parti della Bibbia, sorse l’apostasia, la ribellione religiosa. La vera organizzazione teocratica sembrò essere scomparsa. Come mai? Perché nell’organizzazione religiosa apostata il predetto “uomo dell’illegalità”, “il figlio della distruzione”, si innalzò come se fosse un dio. Non riconobbe nessun altro dio, nemmeno Geova, il vero Teocrata. (2 Tess. 2:3-12; Matt. 13:24-43) Per più di quindici secoli questa apostasia prevalse, nonostante gli sforzi di sinceri riformatori che cercarono di liberarsi dal dominio di questo “uomo dell’illegalità” che idoleggiava se stesso. L’organizzazione teocratica era forse stata soppressa per sempre? Secondo la Parola di Dio, questo non sarebbe mai potuto accadere!
ORGANIZZAZIONE TEOCRATICA MODERNA
15. Come fu che nel luglio 1879 si cominciò a pubblicare una rivista che affermava di confidare in Geova?
15 Entro la metà del XIX secolo la classe dell’“uomo dell’illegalità” aveva dato vita nella cristianità a molte organizzazioni religiose. Queste sette si distinguevano con vari nomi. La confusione religiosa della cristianità divenne sconcertante. Nello sforzo di trovare equilibrio e un chiaro intendimento cristiano, una piccola congregazione di studenti biblici si separò da tutte le organizzazioni religiose della cristianità. Voltarono le spalle ai suoi credi settari e seguirono l’esempio dei bereani del primo secolo che esaminavano attentamente le Scritture ogni giorno per conseguire la fede apostolica. (Atti 17:10, 11) Questa congregazione pienamente dedicata si impegnò vigorosamente in difesa del sacrificio di riscatto di Gesù Cristo e della sua promessa “presenza” ufficiale nel regno di Dio. Nel luglio del 1879 si cominciò a pubblicare una rivista che dichiarava di riporre la propria fiducia nel sostegno di Geova.
16. Secondo La Torre di Guardia del febbraio 1884, a quale organizzazione sosteneva di appartenere tale congregazione non settaria?
16 Questa congregazione cercò con fervore di mostrarsi degna d’essere l’organizzazione visibile e lo strumento di Geova. Si mantenne perciò libera sia da ogni alleanza con le organizzazioni settarie della cristianità che dalle organizzazioni politiche di questo mondo. Esprimendosi a tale proposito, questa congregazione cristiana disse nella sua rivista ufficiale, La Torre di Guardia (inglese), del febbraio 1884:
“In ogni parte del paese i nuovi lettori chiedono continuamente: Con quali nomi vi chiamate? Siete ‘battisti primitivi’? Siete ‘battisti missionari’? Siete ‘universalisti’? Siete ‘avventisti’? Siete ‘metodisti primitivi’? e così via. Diverse volte abbiamo cercato di chiarire la nostra posizione e ora proveremo a farlo di nuovo in poche parole.
“Non apparteniamo a NESSUNA organizzazione terrestre; quindi, se doveste nominare l’intero elenco delle sette, noi risponderemmo di no a ognuna. Aderiamo solo a quell’organizzazione celeste ‘i cui componenti sono iscritti nei cieli’. (Ebr. 12:23; Luca 10:20). Tutti i santi ora viventi, o che sono vissuti durante questa età, sono appartenuti all’ORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA CHIESA: essi sono tutti UNA SOLA chiesa, e non ce n’è nessun’altra riconosciuta dal Signore. Perciò ogni organizzazione terrestre che interferisce minimamente con questa unione di santi è contraria agli insegnamenti della Scrittura e si oppone alla volontà del Signore, ‘che essi siano UNO’. (Giov. 17:11)”.
17. (a) Quale azione intraprese Babilonia la Grande subito dopo la fine dei Tempi dei Gentili nel 1914 contro l’organizzazione dei veri servitori di Dio separati dal mondo? (b) Cosa mostra che a quel tempo Babilonia la Grande non riuscì a soffocare la vera organizzazione teocratica?
17 L’appressarsi della fine dei Tempi dei Gentili nel 1914 rese ancora più urgente che questa dedicata congregazione di seguaci di Cristo non si lasciasse coinvolgere né con le organizzazioni mondane né con la cristianità. L’urgente invito rivolto fu: ‘Uscite da Babilonia la Grande!’ (Riv. 18:4) A suo tempo, come si attendeva, giunse la fine dei Tempi dei Gentili, che fu contrassegnata dalla prima guerra mondiale. (Luca 21:24) Babilonia la Grande colse l’opportunità. Servendosi della cristianità e della sua classe dell’“uomo dell’illegalità” come suoi strumenti, riuscì a portare in cattività e schiavitù l’organizzazione dei veri servitori di Dio separati dal mondo. La predicazione della buona notizia dell’istituito regno di Dio retto da Cristo fu ridotta quasi a un sussurro. Sembrò la fine dell’organizzazione che predicava il Regno. Ma era così? Babilonia la Grande aveva forse riportato una vittoria definitiva? Era forse stata soffocata per sempre qualsiasi speranza di ristabilire la vera organizzazione teocratica? Più di due milioni di cristiani dall’inclinazione teocratica risponderanno oggi di no, in ogni parte del mondo e in più di 190 lingue. E a ragione, poiché non sarebbero nella loro attuale relazione con Geova Dio se l’organizzazione teocratica visibile non fosse stata ravvivata, rafforzata e rinvigorita più che mai.
18. (a) Il rimanente riorganizzato degli israeliti spirituali riconobbe che erano stati liberati dalla schiavitù in Babilonia la Grande per quale particolare scopo? (b) Quale nome assunsero nel 1931 per la loro organizzazione, e perché?
18 Nel 1919, quando la cristianità del dopoguerra si espresse a favore della Lega delle Nazioni come espressione politica del regno di Dio sulla terra, il rimanente riorganizzato degli israeliti spirituali si rifiutò di accettare quel sostituto di fattura umana. Si schierarono dalla parte della realtà, cioè del neonato regno celeste di Dio retto da Cristo. Si resero sempre più conto che erano stati liberati da Babilonia la Grande all’unico scopo di essere testimoni, non solamente testimoni di Gesù Cristo, da poco intronizzato, ma testimoni nel senso indicato in Isaia 43:10, 12. Nel 1931 fu pubblicato il libro Rivendicazione. Esso commentava la profezia di Ezechiele, in cui Dio dice più di sessanta volte che persone e nazioni e i suoi stessi servitori “conosceranno che io sono Geova”. In concomitanza con questa nuova pubblicazione essi assunsero il nome più appropriato per la loro organizzazione. Isaia 43:10 provvide il nome: Testimoni di Geova!
19. (a) Che tipo di governo volevano nella loro organizzazione terrestre, e quindi come cominciarono a organizzare le cose? (b) Cosa riconobbero come principale contesa che si presenta a tutto il cielo e la terra, e quando?
19 Abbiamo motivo di credere che il vero Dio apprezzasse la loro condotta leale e che l’avrebbe benedetta? Come avrebbe potuto Geova fare altrimenti, specie dal momento che vivevano in modo degno di tale nome essendo in realtà Suoi testimoni? Ciò che volevano nella loro organizzazione per compiere l’opera di testimonianza era la Teocrazia, vale a dire il governo di Dio. Si dichiararono apertamente a favore d’essa in due articoli sul soggetto “Organizzazione”, pubblicati nei numeri della Torre di Guardia (inglese) del 1º e del 15 giugno 1938. Misero questo in atto organizzando le loro congregazioni cristiane secondo la struttura teocratica. Quindi, nel mezzo della seconda guerra mondiale, al più grande congresso dei testimoni di Geova che si fosse tenuto fino ad allora, fu annunciato che la principale contesa che si presenta a tutto il cielo e la terra è la rivendicazione del dominio universale di Geova.
20. (a) Cosa li aiutò a sopportare la peggiore persecuzione durante la seconda guerra mondiale, e quale fu il risultato del fatto che ne vennero fuori vittoriosi? (b) Che cosa fu necessario per poter partecipare a tale vittoria, e chi dimostrò di possederla?
20 Il desiderio di partecipare con Gesù Cristo alla rivendicazione della sovranità universale di Geova divenne una forza attivissima nella vita dei testimoni di Geova. Ne furono rafforzati in modo da sopportare durante la seconda guerra mondiale la peggiore persecuzione che si fosse mai abbattuta sui testimoni di Geova. Così l’organizzazione visibile di Geova ne venne fuori ancora una volta vittoriosa, a Sua rivendicazione. Che cosa ci volle perché persone dedicate e battezzate partecipassero a quella vittoria? Fede nell’organizzazione teocratica di Geova. Il rimanente degli israeliti spirituali e i loro compagni teocratici, la “grande folla” di “altre pecore” di Cristo, hanno tale fede vittoriosa? Sì!
21. Durante i trentaquattro anni trascorsi dalla seconda guerra mondiale, perché i testimoni di Geova hanno continuato a riporre fede nell’organizzazione teocratica di Geova?
21 Dalla fine di quella seconda guerra totale, che minacciò la stessa esistenza dell’organizzazione visibile di Geova, sono passati circa trentaquattro anni di prove. Ma gli incrollabili e devoti Testimoni hanno mantenuto la propria fede nell’organizzazione di Geova. Di tutte le organizzazioni della terra essi sanno qual è quella che Dio Onnipotente ha impiegata per dare al Suo nome e al Suo regno la più grande testimonianza di tutta la storia cristiana. — Matt. 24:14.
22, 23. (a) Quale sarà il più grande sconvolgimento religioso di tutta la storia umana? (b) Cosa faremo per dimostrare la nostra fede che Geova non abbandonerà il suo fedele popolo, e quale ricompensa ne avremo?
22 Oggi noi Testimoni andiamo incontro a un futuro che recherà il massimo sconvolgimento religioso di tutta la storia umana. Sì, uno sconvolgimento più sensazionale di quello dell’anno 33 E.V., nei giorni apostolici. Sarà abbattuta la diabolica fonte di persecuzione religiosa, la cristianità, completamente rigettata da Geova Dio e da Gesù Cristo. Anzi, sarà abbattuta anche la madre religiosa della cristianità, Babilonia la Grande, l’intero impero mondiale della falsa religione. Geova innalzerà i suoi perseguitati testimoni e mostrerà in maniera schiacciante dinanzi a tutto il cielo e la terra che egli li ha scelti e approvati. Invano gli ex accoliti politici di Babilonia la Grande combatteranno contro questi rivendicati testimoni di Geova. Perderanno la guerra contro la Teocrazia!
23 Quindi, quale dovrebbe essere oggi la nostra posizione? Abbiamo alcuna ragione di perdere la fede nell’organizzazione visibile di Geova a causa delle crescenti difficoltà di questo mondo? “Assolutamente no!” risponde chi è convinto che Geova non abbandonerà mai i suoi fedeli testimoni. A dimostrazione di tale fede resteremo uniti all’organizzazione e opereremo con essa senza tentennamenti. La nostra incrollabile fede sarà ricompensata con la vittoria e la corona della vita!