Significato delle notizie
Vecchi metodi
● Probabilmente la maggioranza degli americani è convinta che nel loro paese la violenza religiosa sia cosa del passato. Comunque, nel 1977 il “Times” di New York riferì che “testimoni di Geova che cercavano di compiere la loro missione evangelica” a Brooklyn vennero affrontati da “una quarantina di giovani ebrei [hasidici (ultraortodossi)]”, i quali pretendevano che i Testimoni “abbandonassero la zona a maggioranza ebraica compresa tra la 47a Strada e la 14a Avenue”.
La turba sostenne le proprie richieste facendo ricorso a sbarre di ferro, mattoni e sassi. “Sette Testimoni hanno riferito d’essere stati aggrediti”, disse il “Times”. In seguito si riscontrò che uno che era stato medicato per una ferita alla spalla al Maimonides Medical Center aveva anche riportato una commozione cerebrale. — 30 maggio 1977, p. 19.
Testimoni oculari riferirono che hasidim (“i pii”) di ogni età avevano aggredito anche persone anziane, inclusa una donna di oltre sessant’anni. Le automobili furono devastate, Bibbie e letteratura biblica distrutte. Fu asportato un elenco di componenti della congregazione locale dei Testimoni e quelli che vi erano indicati cominciarono a ricevere telefonate minatorie.
Non c’è dubbio che la maggioranza degli ebrei, sebbene non siano d’accordo con le opinioni religiose dei Testimoni, non approvano queste violenze contro persone pacifiche spinte esclusivamente dal desiderio d’essere d’aiuto. Ma ovviamente dispiace veder manifestare tale intolleranza proprio da quelli che soffrirono la terribile persecuzione per mano dei nazisti. Certamente questi che furono vittime dell’intolleranza dovrebbero più di ogni altro detestarla.
Intolleranza ortodossa
● L’“Athens News”, giornale greco, scrive che di recente due testimoni di Geova sono stati condannati rispettivamente a 10 e 18 anni di prigione “per aver rifiutato di prestare servizio nell’esercito”. L’“Athens News” definisce la seconda “la peggiore sentenza nella storia recente di questa perseguitata setta cristiana”, e fa notare che tali sentenze sono state pronunciate “nonostante il fatto che il periodo massimo di detenzione per questo reato sia stato recentemente limitato dal governo greco a 4 anni, per mettere a tacere le proteste del Consiglio d’Europa, dei vari parlamenti europei e di Amnesty International”.
Come può simile intolleranza esistere ancora nonostante le pressioni internazionali perché sia concesso un trattamento umano a quelli imprigionati per motivi di coscienza? La risposta è fornita da “The Word”, un periodico greco ortodosso pubblicato negli Stati Uniti, che recentemente riferiva: “ATENE — La gerarchia della Chiesa Ortodossa Greca ha emanato un decreto in cui definisce la setta dei Testimoni di Geova ‘antireligiosa, antinazionale e sovversiva’. La Gerarchia ha anche richiesto al ministro della Difesa, Evangelos Averof, di sospendere la legge che esenta i testimoni di Geova dal prestare servizio nell’esercito per la loro obiezione di coscienza”. Di fronte a questi sviluppi ci si chiede se la Grecia salvaguarderà il suo ottimo progresso verso la tolleranza religiosa, come una delle più libere società europee, o se cederà alle pressioni dei fanatici religiosi. Vedremo.