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  • w83 15/7 pp. 5-7
  • Il turpiloquio è davvero nocivo?

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  • Il turpiloquio è davvero nocivo?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
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  • ‘Solo per divertimento?’
  • L’effetto del turpiloquio
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
w83 15/7 pp. 5-7

Il turpiloquio è davvero nocivo?

SI CALCOLA che in alcune grandi città degli Stati Uniti, ogni cinque parole pronunciate una sia un’imprecazione. In Italia, secondo l’Unione Nazionale contro la Bestemmia, vengono pronunciate più di un miliardo di bestemmie al giorno contro Dio o la chiesa. Veramente, in molti luoghi la bestemmia è uno dei principali passatempi.

E questo è un bene, dice Reinhold Aman, direttore di Maledicta, una rivista di linguaggio blasfemo. A suo avviso l’aggressione verbale è utile perché è preferibile all’aggressione fisica. “Preferisco essere chiamato . . . che prendermi una pallottola o una coltellata nel petto”, dice Aman.

Anche Chaytor Mason si è espresso a favore delle parolacce, dicendo: “La bestemmia, le imprecazioni o comunque vogliate chiamarle sono un efficace metodo collaudato dal tempo per sfogare sentimenti accumulati con la frustrazione”.

Un crescente numero di persone si mostrano tolleranti verso il linguaggio blasfemo, ritenendolo innocuo. Ritengono l’uso di una parola oscena giustificato secondo l’occasione. Infatti una rivista per ragazze adolescenti (Seventeen) osserva: “Ogni tanto è divertente trovarsi con le ragazze o i ragazzi — o con entrambi — per un’orgia di bestemmie e di oscenità, in cui si fa a gara nel dirla più grossa. Penso alla gara di scatologia disputata al terzo piano del dormitorio femminile del mio college. Le parolacce volate quella sera avrebbero fatto arrossire uno della squadra del buoncostume”.

Credete anche voi che il linguaggio blasfemo sia giustificato? Il turpiloquio è davvero nocivo?

‘Solo per divertimento?’

Cos’è una “gara di scatologia”? La GE 20 (Grande Enciclopedia dell’Istituto Geografico De Agostini) dà questa definizione di “scatologia”: “Dissertazione sugli escrementi o in genere su argomenti volgari o scurrili”. Che ne pensate del cercare di superare altri nell’uso di parole sconce?

Spesso gruppi di giovani si abbandonano al turpiloquio con l’obiettivo di insultare la madre di un altro, in uno scambio di parole in cui ognuno cerca di dirla più grossa dell’altro. Gli avversari, generalmente due, sono circondati da un gruppo di amici che ridono mentre sentono insultare la madre dell’amico da un avversario più arguto. In altre occasioni invece si dicono delle insolenze. Descrivono l’aspetto dell’altra persona, paragonandola a qualche animale sgradevole, come il maiale, il cane o il topo.

Oggi queste cose sono molto comuni, come il raccontare barzellette spinte per divertimento. Chi vi partecipa sottintende che le oscenità non siano poi una cosa così grave dato che possono scherzarci sopra. E fanno notare: ‘Guarda quanti ridono’. Non c’è dubbio che queste hanno contribuito a fare del turpiloquio una parte del linguaggio di tutti i giorni. Perfino “professionisti” e gente “sofisticata” lo usano. Ad ogni modo, il turpiloquio potrebbe essere più nocivo di quanto molti non credano?

L’effetto del turpiloquio

Le parole oscene sono per la bocca ciò che la pornografia è per l’occhio. La pornografia verbale evoca immagini sessuali. Cosa può dunque accadere se vengono regolarmente usate parole che fanno chiaro riferimento al sesso? La persona che le usa non sarà più portata a fare quello di cui si parla? Certo è significativo che l’enorme diffusione del turpiloquio sia avvenuta parallelamente all’aumento di fornicazione, adulterio e omosessualità.

In considerazione di ciò, comprenderete la saggezza del consiglio biblico che raccomanda: “La fornicazione e l’impurità d’ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, come conviene a persone sante; né condotta vergognosa né parlar stolto né scherzi osceni, cose che non si addicono”. — Efesini 5:3, 4.

Il fatto è che chi usa il turpiloquio si corrompe. E ogni volta che ripete parole oscene contamina altri. Con buone ragioni, quindi, la Bibbia consiglia: “Ma ora realmente allontanatele tutte da voi, ira, collera, malizia, parlar ingiurioso e discorso osceno, fuori della vostra bocca”. “Non esca dalla vostra bocca nessuna parola corrotta”. (Colossesi 3:8; Efesini 4:29) Inoltre essa esorta: “Allontanate ogni sudiciume”. (Giacomo 1:21) Chi va contro questo consiglio incorre nella disapprovazione di Dio.

Pensate inoltre a questo fatto: “Se due si scambiano insulti verbali, i loro rapporti ne saranno rinsaldati? E anche se, come conseguenza di un insulto verbale, non si arriva allo scontro fisico, si può dire che i due abbiano veramente risolto il loro problema? È difficile! D’altra parte, lo scambio di insulti verbali non accresce effettivamente invece di ridurre la possibilità di fare a pugni?

Come si promuovono dunque amore e comprensione? Rifiutando di ‘rendere male per male’. La Parola di Dio comanda: “Non vi vendicate”. Piuttosto, “fate posto all’ira”, lasciando a Dio la vendetta. Rispondendo con parole e azioni gentili a chi vi offende, ‘accumulerete carboni ardenti sulla sua testa’ e forse lo indurrete a trattarvi con più dolcezza. Siate saggi e seguite sempre il positivo consiglio scritturale: “Benedite e non maledite”. — Romani 12:17-20, 14.

Evitate di cadere in questo laccio

È ovvio che bisogna sempre stare attenti per non essere spinti a seguire le tendenze di questo mondo blasfemo. Nessuno di noi è immune dai suoi insidiosi attacchi. Burges Johnson, scrittore di un libro sul linguaggio blasfemo, dice: “Se il linguaggio blasfemo è in genere un male del vocabolario, come si trasmette e chi lo prende? La risposta è semplice: non solo è contagioso ma anche infettivo, poiché i suoi germi sono profondamente impressi in ognuno di noi”. La Bibbia conferma che le creature umane imperfette sono inclini a comportarsi in maniera errata e immorale. Quindi dobbiamo combattere per non usare il linguaggio osceno. — Genesi 8:21; Salmo 51:5.

Per evitare il linguaggio osceno bisogna anzitutto imparare a controllare i sentimenti e le azioni che portano a usarlo. Quali sono? La Bibbia risponde: “Ogni acrimoniosa amarezza e rancore e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia”. (Efesini 4:31) Prima di arrivare al punto d’essere così arrabbiati con qualcuno da voler imprecare contro di lui, soffermatevi e costringetevi a pensare alle cose buone che sapete di quella persona. Non permettete che l’ira vi faccia dire parole oscene. Sforzatevi di dare ascolto al comando biblico: “Non esca nulla di sfrenato dalla vostra bocca”. — I Samuele 2:3.

L’unico posto dove potete trovare buoni pensieri è la Parola di Dio, la Bibbia. Riempiendo la vostra mente di pensieri corretti edificherete nel vostro cuore giusti desideri. Che effetto avrà questo sul vostro modo di parlare? Gesù dichiarò: “La bocca parla dall’abbondanza del cuore”. — Matteo 12:34.

Non esitate a pregare che Dio vi aiuti e a chiedere il suo spirito. Il salmista pregò: “Poni una guardia, o Geova, alla mia bocca; metti una sentinella alla porta delle mie labbra”. (Salmo 141:3) Stando attenti a frenare la lingua, e con il sostegno di Dio, riusciremo a evitare il laccio del linguaggio blasfemo.

[Immagine a pagina 6]

Se qualcuno vi insulta, voi gli rendete pan per focaccia?

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