La neutralità cristiana in un mondo macchiato di sangue
“Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo”. — GENESI 9:6.
1. Quali avvenimenti verificatisi dal 1914 suscitano preoccupazione?
DAL 1914 sono stati sparsi in guerra oceani di sangue: il sangue di oltre cento milioni di esseri umani. E cosa si profila all’orizzonte? Dopo la devastazione di due città giapponesi nel 1945 che provocò la morte di 200.000 persone, venne formulata una nuova dottrina sostenuta apertamente dalle superpotenze e definita giustamente “MAD” (in inglese “pazzo, folle”), dalle iniziali di “Mutually Assured Destruction” (distruzione reciproca assicurata). Questa dottrina sta alla base dell’equilibrio del terrore, equilibrio che si regge su arsenali di armi nucleari sufficienti a distruggere la terra molte volte. I sottomarini hanno portato questi diabolici ordigni negli oceani e recentemente il pericolo si è ulteriormente esteso a motivo della paventata guerra spaziale. Ora vacillano anche le fondamenta dell’equilibrio del terrore. È possibile uscire da questa situazione folle?
2. Cosa profetizzò Gesù in merito a questi tempi, ma quale assicurazione diede ai cristiani?
2 Sì, è possibile. Questo però non avverrà grazie a iniziative prese dalle nazioni. Profeticamente Gesù parlò della loro attuale situazione problematica: “Vi saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate”. Gesù concluse quella profezia assicurando che, restando “svegli”, i cristiani sarebbero ‘riusciti a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere’. — Luca 21:25, 26, 36.
Perseguiamo la pace con Dio
3. (a) In che modo le nazioni hanno fatto il gioco del “dio di questo mondo”? (b) Come risolverà Geova la controversia?
3 Le nazioni, soprattutto quelle dotate di armamenti nucleari, sono impegnate in una lotta per il dominio del mondo che potrebbe concludersi con la distruzione del mondo. In tal modo le nazioni fanno il gioco del “dio di questo mondo”. Esse ‘si sono ammassate insieme come un sol uomo contro Geova e contro il suo [Cristo]’, il quale è ora intronizzato nei cieli. Quando Geova lo autorizzerà, Cristo spezzerà quelle nazioni come con uno scettro di ferro. Allora si adempirà la promessa: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi”. — II Corinti 4:4, CEI; Salmo 2:2, 6-9; Romani 16:20.
4. Come possiamo perseguire la pace con Dio? (I Pietro 3:11)
4 Per quanto ci riguarda, dovremmo voler perseguire la pace con questo Dio. Come possiamo farlo? Prima di tutto, dovremmo voler avere il suo stesso punto di vista sulla santità della vita umana e del prezioso liquido che scorre nelle nostre arterie e nelle nostre vene, il sangue.
5. Quali esempi mostrano che Geova vendica lo spargimento arbitrario di sangue?
5 Geova è il Creatore dell’uomo e del meraviglioso apparato circolatorio che trasporta il nutrimento al corpo umano, consentendoci così di restare in vita. Dio non ha mai voluto che si spargesse sangue umano in modo arbitrario. Dopo che Caino ebbe commesso il primo omicidio, Geova dichiarò che il sangue di Abele gridava vendetta. In seguito un discendente di Caino, Lamec, divenne un assassino e in un componimento poetico affermò che, se lui stesso fosse stato assassinato, tale colpa del sangue doveva essere vendicata. Col passar del tempo, un mondo corrotto divenne pieno di violenza. Geova mandò il diluvio per distruggere quel primo mondo di esseri umani. Sopravvisse solo la famiglia del pacifico Noè, il cui nome significa “Riposo”. — Genesi 4:8-12, 23, 24; 6:13; 7:1.
6. Cosa prevede la legge di Dio sul sangue, e per chi è vincolante?
6 Allora Geova fece espressamente conoscere a Noè la sua volontà in merito al sangue. La sua legge toccò il culmine con queste parole: “Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo”. (Genesi 9:3-6) Oggi tutta l’umanità discende da Noè; pertanto questa legge divina che mette in risalto il rispetto per la vita è vincolante per tutti gli esseri umani che desiderano l’approvazione di Dio. Anche il sesto dei Dieci Comandamenti diceva: “Non devi assassinare”. La colpa per lo spargimento di sangue richiedeva le debite misure e i dovuti atti riparatori. — Esodo 20:13; 21:12; Deuteronomio 21:1-9; Ebrei 10:30.
7. (a) Perché era giusto che Geova comandasse agli israeliti di combattere? (b) A quale guerra prendono parte oggi i cristiani?
7 Se lo spargimento di sangue era proibito in modo così esplicito, perché Geova permise, e addirittura comandò, alla nazione di Israele di scendere in guerra? Dobbiamo ricordare che si trattava di guerre consacrate per mezzo delle quali Geova, il Giudice di tutta la terra, sterminava nazioni che adoravano demoni. I cananei, ad esempio, erano occupanti abusivi della Terra Promessa e il loro modo di vivere demonico e immorale avrebbe rappresentato un pericolo per il santo popolo di Dio. Mediante la guerra teocratica, Geova fece in modo che il paese ‘vomitasse’ quegli esseri umani depravati fuori dal territorio in cui risiedevano. (Levitico 18:1-30; Deuteronomio 7:1-6, 24) Questo giustifica la guerra spirituale che combattono oggi i cristiani. — II Corinti 10:3-5; Efesini 6:11-18.
8. Cosa mostra che Dio non approva lo spargimento di sangue innocente?
8 Geova, tuttavia, non approvava lo spargimento indiscriminato di sangue. A proposito di un re di Giuda è infatti scritto: “Manasse sparse anche sangue innocente in grandissima quantità, finché ebbe riempito Gerusalemme da un’estremità all’altra”. Anche se poi Manasse si pentì e si umiliò dinanzi a Geova, lui e la sua dinastia continuarono ad essere ritenuti colpevoli di spargimento di sangue. Il nipote di Manasse, Giosia, un re che aveva timore di Dio, compì passi concreti per purificare il paese e ripristinare la vera adorazione. Non poté però togliere quella colpa del sangue. Durante il regno di Ioiachim, figlio di Giosia, Geova fece in modo che Nabucodonosor attaccasse Giuda ed eseguisse il giudizio contro quella nazione. “Solo per ordine di Geova ebbe luogo contro Giuda, per rimuoverlo dalla sua vista per i peccati di Manasse, secondo tutto ciò che egli aveva fatto; e anche per il sangue innocente che aveva sparso, così che riempì Gerusalemme di sangue innocente, e Geova non acconsentì a conceder perdono”. — II Re 21:16; 24:1-4; II Cronache 33:10-13.
La norma per i cristiani
9. Quale norma stabilì Gesù per i cristiani per quanto riguarda lo spargimento di sangue?
9 Sarebbe stato logico che Gesù, il Fondatore del cristianesimo, avesse stabilito una norma su come si dovevano comportare i cristiani per quanto riguarda lo spargimento di sangue. Disse qualcosa in merito? Ebbene, poco dopo aver istituito la Commemorazione della sua morte, Gesù ordinò ai suoi discepoli di portare con loro due spade. A quale scopo? Per stabilire un principio importantissimo che tutti i cristiani avrebbero dovuto rispettare. Quando un gruppo di soldati giunse ad arrestare Gesù nel Getsemani, Pietro con la sua irruenza sguainò la spada e staccò di netto l’orecchio destro di Malco, schiavo del sommo sacerdote ebraico. Non era forse giusto lottare per difendere il Figlio di Dio? Gesù non la pensava così. Riattaccò l’orecchio dello schiavo e ricordò a Pietro che il suo Padre celeste era in grado di inviare 12 legioni di angeli in suo soccorso. In quell’occasione Gesù enunciò questo principio fondamentale: “Tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”. — Matteo 26:51-53; Luca 22:36, 38, 49-51; Giovanni 18:10, 11.
10. (a) Quale importante principio viene stabilito in Giovanni 17:14, 16 e 18:36? (b) Facendo che cosa i cristiani del I secolo si salvarono?
10 I cristiani del I secolo avranno in seguito ricordato la fervida preghiera che Gesù rivolse a Geova e nel corso della quale disse sul conto dei suoi discepoli: “Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. Avranno poi rammentato la spiegazione che Gesù diede a Ponzio Pilato: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. (Giovanni 17:14, 16; 18:36) A quel tempo le opposte fazioni ebraiche combattevano fra loro sia a parole che spargendo sangue. I discepoli di Gesù, però, non presero parte a quelle azioni rivoluzionarie. Per una trentina d’anni attesero a Gerusalemme. Poi, in ubbidienza al profetico segno dato da Gesù, ‘fuggirono ai monti’. Rimanendo neutrali e fuggendo, i cristiani si salvarono. — Matteo 24:15, 16.
11, 12. (a) Quale decisione dovettero prendere Cornelio e Sergio Paolo una volta diventati credenti? (b) Dove avrebbero trovato aiuto per prendere la decisione giusta? (c) Cosa ci indica questo oggi?
11 Alcuni potrebbero chiedere: ‘Che dire di Cornelio, il centurione, e del proconsole di Cipro Sergio Paolo, che era appoggiato dall’esercito? Questi uomini non avevano forse dei legami con l’esercito?’ Al tempo in cui accettarono il messaggio cristiano, sì. Le Scritture però non ci dicono cosa fecero Cornelio e gli altri dopo essersi convertiti. Senza dubbio Sergio Paolo, che era un uomo intelligente ed era rimasto “stupito dall’insegnamento di Geova”, avrà subito valutato la sua posizione secolare alla luce della sua nuova fede e avrà preso la decisione giusta. Altrettanto avrà fatto Cornelio. (Atti 10:1, 2, 44-48; 13:7, 12) Non si dice che i discepoli abbiano spiegato loro cosa fare. Lo potevano capire dal loro stesso studio della Parola di Dio. — Isaia 2:2-4; Michea 4:3.
12 Oggi, allo stesso modo, i cristiani non dovrebbero dire personalmente ad altri quale posizione assumere in questioni collegate con la neutralità cristiana. Ciascuno deve prendere in coscienza le proprie decisioni in armonia con la propria comprensione dei princìpi biblici. — Galati 6:4, 5.
Nei tempi moderni
13. Gli Studenti Biblici ebbero successo nel loro tentativo di evitare la colpa del sangue durante la prima guerra mondiale?
13 La guerra totale fece la sua apparizione sullo scenario mondiale per la prima volta nel 1914. A quella guerra furono dedicate tutte le risorse delle nazioni, compreso il rispettivo potenziale umano. Molti Studenti Biblici, nome con cui allora erano noti i testimoni di Geova, fecero lodevoli sforzi per non macchiarsi della colpa di sangue. Vennero ferocemente perseguitati, esattamente come aveva predetto Gesù. — Giovanni 15:17-20.
14, 15. (a) Quale guida diede Geova durante la seconda guerra mondiale? (b) Quale netta presa di posizione assunsero allora i testimoni di Geova? (c) In che modo questo era diverso da quanto stavano facendo le religioni mondane?
14 Nel 1939, quando scoppiò un nuovo conflitto mondiale, Geova fornì ai suoi servitori una guida molto chiara che giunse nel giro di due mesi dall’inizio delle ostilità in un articolo di studio biblico intitolato “Neutralità” apparso sulla Torre di Guardia (inglese) del 1º novembre 1939. L’articolo terminava così: “Tutti quelli dalla parte del Signore saranno neutrali nei confronti delle nazioni in guerra, e sosterranno interamente e completamente il grande TEOCRATA e il suo Re”.
15 Quali risultati si ebbero? Come fratellanza mondiale i testimoni di Geova furono coerenti nel rifiutarsi di spargere il sangue di persone innocenti, tra cui i loro fratelli di altri paesi. Mentre cattolici, protestanti, buddisti e altri si massacravano a vicenda, i veri discepoli di Gesù ubbidivano al nuovo comandamento che lui aveva dato: ‘Come vi ho amati io, voi pure amatevi l’un l’altro’. — Giovanni 13:34.
16. (a) In che modo i testimoni di Geova si dimostravano cittadini esemplari? (b) In quali modi i Testimoni continuavano a rendere a Dio le cose di Dio, e a volte con quale esito?
16 Questi cristiani continuavano a rendere a Cesare le cose di Cesare. Ubbidivano alle leggi del paese mostrandosi cittadini esemplari. (Matteo 22:17-21; Romani 13:1-7) Ma — e questo era più importante — rendevano a Dio ciò che gli apparteneva, incluse la loro vita dedicata e la loro adorazione cristiana. Pertanto, quando Cesare pretendeva di avere le cose di Dio, essi agivano in armonia con i princìpi enunciati in Atti 4:19 e 5:29. Si trattasse di spargere sangue, di svolgere servizi militari non armati, di servizio alternativo o di salutare un’immagine, come ad esempio la bandiera della nazione, la posizione assunta dai cristiani fedeli non prevedeva vie di mezzo. In alcuni casi furono giustiziati per questo. — Matteo 24:9; Rivelazione 2:10.
Non scesero a compromessi
17. (a) Secondo un libro come vennero trattati i testimoni di Geova dai nazisti? (b) In che senso i testimoni di Geova furono diversi da altri?
17 Un recente libro dal titolo “Dèi e uomini” (Of Gods and Men) afferma che sotto il Terzo Reich di Hitler i testimoni di Geova furono il gruppo religioso che subì “l’opposizione più dura”. I testimoni di Geova non scesero a compromessi. I tedeschi che appartenevano ad altre religioni seguirono i rispettivi cappellani militari e in tal modo resero il loro servizio religioso allo stato tedesco e ricevettero il “marchio” della politica bestia selvaggia “sulla mano destra o sulla fronte”. (Rivelazione 13:16) Essi prestarono la loro destra in segno di sostegno attivo alla macchina politica tedesca e manifestarono apertamente la loro posizione acclamando Hitler e salutando la svastica.
18. (a) Quali fatti indicano che i testimoni di Geova rimasero “politicamente ‘neutrali’”? (b) Che effetto dovrebbero avere su ciascuno di noi questi dati storici?
18 Quale posizione assunsero i veri cristiani in quel paese? Il summenzionato studio dice: “Solo i testimoni di Geova opposero resistenza al regime. Lottarono con grande accanimento e, di conseguenza, metà di loro finì in prigione e un quarto giustiziato. . . . A differenza di [altre religioni], essi non sono mondani in quanto non cercano di ottenere l’approvazione o le ricompense del mondo materiale e non se ne considerano parte. Sono politicamente ‘neutrali’, dal momento che appartengono già a un altro mondo, a quello di Dio. . . . Non cercano di fare o suggerire compromessi. . . . Entrare nell’esercito, votare o fare il saluto a Hitler avrebbe voluto dire riconoscere che le richieste del mondo avevano la priorità rispetto a quelle di Dio”. Il fatto che i testimoni di Geova fossero pacifici e non violenti era noto anche all’interno dei campi di concentramento: infatti “solo i Testimoni potevano radere le SS usando rasoi affilati, dato che solo con loro si poteva star certi che non le avrebbero uccise”.
19. In che modo i testimoni di Geova hanno seguito il coraggioso esempio di Gesù, e con quale risultato?
19 Durante il secondo conflitto mondiale i testimoni di Geova fornirono un eccezionale esempio di neutralità cristiana. Con coerenza e in tutta la terra seguirono coraggiosamente l’esempio di Gesù ‘non essendo parte del mondo’; proprio come aveva fatto Cristo vinsero questo mondo colpevole di spargere sangue. — Giovanni 17:16; 16:33; I Giovanni 5:4.
Protezione dalla colpa del sangue
20. (a) Perché è urgente fuggire dalla falsa religione? (b) Soltanto dove è possibile trovare oggi vero rifugio?
20 Le organizzazioni religiose hanno insanguinato le pagine della storia versando sangue innocente nel corso di crociate, guerre “sante” e inquisizioni. Hanno concluso concordati con dittatori assetati di sangue. Hanno permesso a quei dittatori di gettare i testimoni di Geova nelle prigioni e nei campi di concentramento, dove molti di essi trovarono la morte. Sostennero volontariamente führer (condottieri) che fecero fucilare o decapitare dei Testimoni. Questi sistemi religiosi non potranno sfuggire al giusto giudizio di Geova. Quel giudizio non tarderà. Neppure coloro che amano la giustizia dovrebbero tardare a uscire dalla falsa religione — la sanguinaria “Babilonia la Grande” — e trovare protezione nell’organizzazione di Dio. — Rivelazione 18:2, 4, 21, 24.
21. Cosa viene prefigurato dalla disposizione divina delle città di rifugio?
21 Forse molti di noi, prima di studiare la Parola di Dio, hanno sparso sangue umano o hanno fatto parte di organizzazioni religiose o politiche colpevoli di spargimento di sangue. Sotto questo aspetto possono paragonarsi a colui che in Israele commetteva involontariamente omicidio. Egli poteva fuggire a una delle sei città stabilite, trovarvi rifugio e tornare infine libero alla morte del sommo sacerdote israelita. Questo oggi vuol dire accettare e continuare ad avvalersi dei benefìci dell’attivo servizio del Sommo Sacerdote costituito da Dio, Gesù Cristo. Continuando a far questo in compagnia dell’unto popolo di Dio potremo sopravvivere quando il moderno “vendicatore del sangue”, Cristo Gesù, eseguirà il giudizio di Dio su coloro che si sono resi colpevoli di spargimento di sangue. La “grande folla” che si rifugia ora nell’organizzazione di Dio deve restarvi finché Cristo, nella sua funzione di Sommo Sacerdote, non ‘muoia’ portando a pieno compimento la sua opera di redenzione. — Numeri 35:6-8, 15, 22-25; I Corinti 15:22-26; Rivelazione 7:9, 14.
22. In relazione a Isaia 2:4, che differenza c’è tra le nazioni dell’ONU e la santa nazione di Dio?
22 Sul muro che sorge nella piazza dell’ONU a New York si possono leggere le parole tratte da Isaia 2:4: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. Ma oggi chi agisce in armonia con quelle parole? Neppure una delle cosiddette Nazioni Unite. L’unica a perseguire la pace è la “nazione” mondiale composta da oltre tre milioni di testimoni di Geova che ha chiaramente dimostrato che è possibile mantenere la neutralità cristiana in un mondo macchiato di sangue.
Domande di ripasso
◻ Come possiamo perseguire la pace con Dio?
◻ Come considera Geova lo spargimento arbitrario di sangue?
◻ Cosa si intende per neutralità cristiana?
◻ Quali ottimi esempi di integrità abbiamo visto?
◻ In che modo possiamo trovare rifugio per salvarci?
[Riquadro a pagina 21]
Una storia di fede, coraggio e integrità
Anche il libro New Religious Movements: A Perspective for Understanding Society parla dell’integrità dei testimoni di Geova che affrontarono la persecuzione nazista:
“Rifiutandosi di cedere, i testimoni di Geova sfidavano il concetto totalitario della nuova società e questa sfida, insieme alla sua tenacia, indispettiva visibilmente gli architetti del nuovo ordinamento. Più i Testimoni venivano perseguitati, più presentavano una vera e propria sfida ideologica. Metodi usati da tanto tempo come la persecuzione, la tortura, la prigione e lo scherno non riuscirono a indurre alcun Testimone ad accettare la posizione nazista, anzi questi metodi si ritorsero contro i loro istigatori. I nazisti caddero in preda al panico di fronte a questa reazione che non avevano previsto”.
“La lotta tra questi due gruppi che pretendevano lealtà fu molto aspra, soprattutto perché i nazisti, fisicamente più forti, erano sotto molti aspetti meno sicuri, meno saldi nelle loro convinzioni, meno certi che il loro Reich millenario sarebbe sopravvissuto. I Testimoni non avevano dubbi circa le loro radici, poiché della loro fede era stata data prova sin dal tempo di Abele. Mentre i nazisti dovevano reprimere gli oppositori e convincere i loro sostenitori, attingendo spesso linguaggio e metafore al cristianesimo settario, i Testimoni erano sicuri che i loro membri, anche di fronte alla morte, sarebbero rimasti pienamente e fermamente leali”.
Sarà veramente un giorno felice quello in cui la vittoria della lealtà cristiana sarà portata a termine. (Romani 8:35-39) A quel tempo, sotto il Regno del “Principe della pace”, il glorificato Gesù Cristo, “dell’abbondanza del dominio principesco e della pace non ci sarà fine”. — Isaia 9:6, 7.
[Riquadro a pagina 22]
Giovani che mantennero l’integrità
Quanto segue è tratto dal diario pubblicato di recente da un osservatore europeo. Indica come i giovani Testimoni abbiano mostrato con coraggio di ‘non essere parte del mondo’. — Giovanni 17:14.
‘12 marzo 1945: È stata dibattuta una causa di fronte alla corte marziale. Gli imputati sono due giovani geovisti. L’accusa: rifiuto di compiere il servizio militare (secondo lo spirito della loro religione). Il più giovane che non ha neppure 20 anni è stato condannato a 15 anni di carcere. Il più grande, invece, è stato condannato a morte ed è stato immediatamente portato nella sua città per essere giustiziato lì in pubblico come esempio ammonitore. Qui è la quattordicesima vittima. Riposi in pace. Questo episodio mi ha profondamente scosso. Contro i geovisti non si può agire in questo modo. Di questo ragazzo non hanno fatto un esempio ammonitore, ma un martire. Era un ragazzo sano. Sono triste pensando a lui.
‘Nel pomeriggio abbiamo appreso i dettagli dell’esecuzione di questo giovane, esecuzione avvenuta nella piazza del mercato alla presenza di un discreto numero di persone. Un soldato che faceva parte del cordone militare si è sparato prima dell’esecuzione per la vergogna. Questo perché il colonnello voleva che fosse lui ad assistere il boia. Ma non ha voluto farlo. Ha preferito porre fine alla propria vita. Per quanto riguarda il ragazzo, è morto con coraggio. Non ha detto una parola’.
Come saranno felici questi giovani nella risurrezione di aver preferito affrontare il pungiglione della morte, anziché rinunciare a vivere nel nuovo sistema di cose di Geova! — Confronta Osea 13:14.