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  • La “Santissima Trinità” trova conferma nella Bibbia?

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  • La “Santissima Trinità” trova conferma nella Bibbia?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • Lo spirito santo è una persona?
  • Un’altra importante domanda
  • Gesù è l’Essere supremo?
  • Il dogma della Trinità è pericoloso?
  • Parte I: Gesù e i suoi discepoli insegnarono la dottrina della Trinità?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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    Il ministero del Regno 1990
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/6 pp. 4-7

La “Santissima Trinità” trova conferma nella Bibbia?

FU ARSA viva in Inghilterra nel 1550. Chi? Joan Bocher. Per quale reato? L’Encyclopædia Britannica (1964) dice: “Fu condannata per aver bestemmiato pubblicamente negando la Trinità, l’unica trasgressione che tutta la chiesa aveva considerato imperdonabile sin dai tempi delle lotte contro l’arianesimo”.

La Trinità è una dottrina fondamentale della stragrande maggioranza delle Chiese. Ma che cos’è esattamente la Trinità? Il Dizionario Ecclesiasticoa dice che la Trinità è il “mistero” della “presenza, nel seno del Dio Unico, di Tre Persone distinte [Padre, Figlio e Spirito Santo], ma eguali e consustanziali”. La New Encyclopædia Britannica (1981), però, dice: “Né la parola Trinità, né l’esplicita dottrina in quanto tale, compare nel Nuovo Testamento”. Ecco che subito sorgono degli interrogativi in merito a questa dottrina.

A rincarare la dose è la schietta ammissione della New Catholic Encyclopedia in risposta a una domanda spesso posta dagli studenti dei seminari: “Come si fa a predicare la Trinità?” Quest’opera cattolica prosegue: “Se da un lato la domanda è sintomatica di confusione da parte degli studenti, dall’altro è forse altrettanto sintomatica di un’analoga confusione da parte dei docenti. Se per ‘Trinità’ qui si intende teologia trinitaria, la risposta migliore sarebbe quella di non predicarla affatto . . . perché il sermone, e soprattutto l’omelia biblica, è uno spazio riservato alla parola di Dio, e non alla sua elaborazione teologica”.

Quando ebbe inizio questa “elaborazione teologica”? La risposta è data dalla New Encyclopædia Britannica (1981): “La dottrina si sviluppò a poco a poco nel corso di diversi secoli e attraverso molte dispute”. Quest’affermazione vi fa pensare a una rivelazione esplicita e diretta da parte di Dio? Come può essere, dunque, una rivelazione della Sacra Scrittura, secondo quanto si afferma?

Una dichiarazione biblica spesso utilizzata dagli insegnanti ecclesiastici a sostegno della Trinità è il comando di Gesù secondo il quale i suoi seguaci dovevano fare discepoli ‘battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo’. (Matteo 28:19) Certo, questo passo menziona tre entità, ma non dice che siano tre persone o che siano identiche fra loro. E poi: conosciamo il nome del Padre (Geova) e del Figlio (Gesù), ma qual è il nome dello spirito santo? Viene perciò da chiedersi...

Lo spirito santo è una persona?

Il fatto che la Bibbia non dica nulla in merito a un suo eventuale nome personale deve come minimo suggerire che lo spirito santo può non essere una persona. Ci si potrebbe anche chiedere: ‘Lo spirito santo è mai stato visto da qualcuno?’ Ebbene, in occasione del battesimo di Gesù fu reso manifesto come colomba e alla Pentecoste sotto forma di lingue come di fuoco. (Matteo 3:16; Atti 2:3, 4) Se è una persona, perché non si mostrò come tale? E se lo spirito santo non è una persona, allora cos’è? Non c’è dubbio che fu la forza attiva di Dio ad essere ‘versata’ sui discepoli alla Pentecoste. (Atti 2:17, 18) Mediante questa forza attiva Dio compì i suoi atti creativi: “La forza attiva di Dio si muoveva sulla superficie delle acque”. (Genesi 1:2) La medesima forza attiva ispirò gli scrittori della Bibbia. — 2 Timoteo 3:16.

Uno di quegli scrittori ispirati era il profeta Daniele. Nel capitolo 7 del suo libro, Daniele descrive una stupenda visione datagli da Geova: “l’Antico di Giorni” assiso sul suo trono celeste, con una moltitudine di angeli che lo servono. Daniele vide anche “qualcuno simile a un figlio dell’uomo [Gesù]”, al quale furono dati “dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui”. (Daniele 7:9, 10, 13, 14) E lo spirito santo? Non viene menzionato come persona in questa scena celeste.

L’ultimo libro della Bibbia — Rivelazione — descrive altre straordinarie visioni celesti. In esse l’Essere supremo, Geova, viene raffigurato sul suo trono e l’Agnello, Gesù Cristo, è insieme a lui. Ma anche questa volta non si fa cenno allo spirito santo come persona distinta. (Rivelazione, capitoli 4–6) Neppure l’ultimo libro della Bibbia, pertanto, rivela che tre persone sussistano in un unico dio. Questo fa sorgere...

Un’altra importante domanda

Il dogma della Trinità è stato definito “la dottrina centrale della religione cristiana”. Se così fosse, perché non fu rivelato da Gesù mentre era sulla terra? I suoi discepoli, essendo israeliti, credevano che Geova è unico. Tuttora gli ebrei continuano a recitare Deuteronomio 6:4: “Ascolta, o Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova”. Nelle Scritture Ebraiche nulla fa pensare che l’Essere supremo esista in tre persone. Potreste ben chiedervi: ‘Se così fosse, perché questa “dottrina centrale” diventò dogma solo nel IV secolo, dopo un’aspra controversia che causò confusione un po’ ovunque?’

Alcuni potrebbero controbattere: ‘Gesù però disse: “Io e il Padre siamo uno”’. (Giovanni 10:30) È vero. Ma in che senso sono uno? Lo stesso Gesù in seguito lo chiarì dicendo in preghiera: “Padre santo, vigila su di loro [i suoi discepoli] . . . affinché siano uno come noi siamo uno”. (Giovanni 17:11, 22) Perciò l’unità tra il Padre e il Figlio è identica all’unità esistente tra i veri seguaci di Cristo: è armonia negli intenti e nella cooperazione.

Altri ancora sostengono forse che, sebbene Gesù non abbia enunciato apertamente la dottrina della Trinità, lo fece però l’apostolo Giovanni in 1 Giovanni 5:7, dove si legge, secondo la versione di Diodati: “Tre son quelli che testimoniano nel cielo: il Padre, e la Parola, e lo Spirito Santo; e questi tre sono una stessa cosa”. Versioni più recenti, però, omettono questo passo. Perché? Una nota della Bibbia di Gerusalemme, una versione cattolica, spiega che questo brano non si trova né nei manoscritti greci antichi né nei migliori manoscritti latini della Bibbia. Non è autentico. Fu aggiunto, senza dubbio, nel tentativo di fornire prove a sostegno della Trinità.

Come potete vedere nella vostra stessa Bibbia, spesso l’apostolo Paolo iniziava le sue lettere con espressioni come questa: “Abbiate immeritata benignità e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo”. (Romani 1:7) Perché non faceva menzione dello spirito santo in quanto persona? Perché Paolo non sapeva nulla della “Santa Trinità”. Giacomo, Pietro e Giovanni usarono espressioni simili nelle loro lettere e anche loro non fecero menzione dello spirito santo. Perché? Perché neanche loro erano trinitari. Lo spirito santo non è una persona come lo sono invece Dio e suo Figlio. Ma, poiché il Figlio è una persona, viene da chiedersi...

Gesù è l’Essere supremo?

Chi crede nella Trinità dirà di sì. Ma dovremmo in primo luogo tener conto di ciò che disse Gesù: “Il Padre è maggiore di me”. (Giovanni 14:28) “Il Figlio non può fare una sola cosa di propria iniziativa, ma solo ciò che vede fare dal Padre”. (Giovanni 5:19) Paolo aggiunse: “Il capo del Cristo è Dio”. — 1 Corinti 11:3.

Riflettete, inoltre, su queste domande: Geova ha un Dio? No, naturalmente, poiché è il Supremo, l’Onnipotente. Gesù ha un Dio? Dopo essere risuscitato, Gesù disse a Maria Maddalena: “Io ascendo al Padre mio e Padre vostro e all’Iddio mio e Iddio vostro”. L’apostolo Pietro scrisse: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo”. — Giovanni 20:17; 1 Pietro 1:3.

Dio è mai morto? ‘No di certo’, potreste giustamente rispondere. Dio è immortale. Parlando di Geova, il profeta Abacuc disse: “Mio Santo, tu non muori”. (Abacuc 1:12) Gesù invece morì. Chi lo ridestò poi dai morti? Pietro disse: “Dio . . . ha destato [Cristo] dai morti”. È chiaro, quindi, che Gesù non è l’Essere supremo. — Atti 3:15; Romani 5:8.

Si può proseguire ancora. Dio è mai stato visto? “Nessun uomo ha mai visto Dio”. (Giovanni 1:18) Migliaia di persone, invece, videro Gesù qui sulla terra. Dio si è mai rivolto in preghiera a qualcuno? E a chi potrebbe rivolgersi? È lui il grande “Uditore di preghiera”. (Salmo 65:2) E Gesù? Pregava spesso suo Padre, e a volte trascorse l’intera notte in preghiera. Dio è un sacerdote? Naturalmente no. E Gesù? Leggiamo: “Considerate l’apostolo e sommo sacerdote che noi confessiamo, Gesù”. — Ebrei 3:1.

Non sono forse più che abbondanti le prove che Gesù non è l’Essere supremo?

Il dogma della Trinità è pericoloso?

Sì. Questo dogma così diffuso distorce le semplici verità bibliche secondo cui solo Geova è l’Essere supremo, Gesù è suo Figlio e lo spirito santo è la forza attiva di Dio. È una dottrina che crea confusione perché circonda Dio di un velo di mistero, cosa che porta alle tenebre spirituali.

Ma non è detto che dobbiate finire anche voi in mezzo a quelle tenebre. Potete tenere ben presenti alcuni fatti:

Il dogma della Trinità non viene menzionato nella Bibbia. È frutto di un’“elaborazione teologica” posteriore di secoli al tempo di Gesù, e fu imposto con la minaccia di morte al rogo. Ha degradato l’adorazione dell’Essere supremo, facendo credere in un mistero.

Se avete sempre creduto alla Trinità, ora che cosa dovreste fare? Noi vi esortiamo a studiare la Parola di Dio e pubblicazioni simili a questa che vi aiuteranno a comprendere la Bibbia. È di vitale importanza far questo. Gesù disse che la vita eterna dipende dall’acquistare conoscenza di lui stesso e di Geova, “il solo vero Dio”. — Giovanni 17:3.

[Nota in calce]

a U.T.E.T., 1958, volume III, pagina 1182.

[Riquadro/Immagine a pagina 5]

Il dito di Dio

“È il dito di Dio!”, riconobbero i sacerdoti egiziani che praticavano la magia, allorché non riuscirono a trasformare la polvere in culici, come aveva fatto Mosè. (Esodo 8:18, 19) Sul monte Sinai Geova diede a Mosè delle “tavolette di pietra scritte col dito di Dio”. (Esodo 31:18) Era un dito letterale? No. Geova, ovviamente, non ha dita letterali. E allora che cos’era? Gli scrittori biblici Luca e Matteo ci forniscono la chiave per comprendere. Uno narra che Gesù espelleva demoni “per mezzo del dito di Dio”. L’altro spiega che Gesù faceva questo “per mezzo dello spirito di Dio”. (Luca 11:20; Matteo 12:28) Lo spirito santo, dunque, è “il dito di Dio”, il mezzo che egli adopera per realizzare la sua volontà. Non è una persona, ma la dinamica forza attiva di Dio.

[Immagini a pagina 7]

Lo spirito santo apparve come colomba e come lingue di fuoco, ma mai come persona

[Fonti delle immagini a pagina 4]

La Trinità com’è rappresentata in una chiesa cattolica del XIV secolo a Tagnon (Francia)

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