-
Luca 2:14Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
-
-
14 “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini che egli approva!”
-
-
Luca — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
e sulla terra pace fra gli uomini che egli approva Alcuni manoscritti riportano la resa “e in terra pace, benevolenza verso gli uomini”, lezione che viene adottata da alcune versioni bibliche. Ma la lezione adottata dalla Traduzione del Nuovo Mondo ha riscontri in manoscritti più antichi e autorevoli. La benevolenza di Dio di cui si parla nell’annuncio angelico non è rivolta a tutti gli uomini indipendentemente dal loro atteggiamento e dalle loro azioni. È piuttosto la benevolenza che Dio rivolge a coloro che hanno una fede sincera e diventano discepoli di suo Figlio. (Vedi l’approfondimento uomini che egli approva in questo versetto.)
uomini che egli approva L’espressione originale, che alla lettera può essere tradotta “uomini di benevolenza”, “uomini di buona volontà”, si riferisce evidentemente alla benevolenza mostrata da Dio, e non dagli uomini. Il termine greco eudokìa infatti può anche essere reso “favore” o “approvazione”. In Mt 3:17, Mr 1:11 e Lu 3:22, dove Dio si rivolge a suo Figlio subito dopo il battesimo, viene usato il verbo affine (eudokèo), il cui significato basilare è “approvare”, “dilettarsi”, “compiacersi”, “essere contento”. (Vedi approfondimenti a Mt 3:17; Mr 1:11.) Per questo motivo, l’espressione “uomini di benevolenza” o “uomini di buona volontà” (anthròpois eudokìas) potrebbe essere resa anche “persone che approva”, “persone di cui si compiace”. Quindi l’annuncio angelico si riferisce all’approvazione che Dio estende non agli uomini in generale ma a coloro di cui si compiace perché hanno una fede sincera e diventano discepoli di suo Figlio. Anche se in alcuni contesti la parola eudokìa si riferisce alla benevolenza umana (Ro 10:1; Flp 1:15), spesso denota l’approvazione e la volontà divine (Mt 11:26; Lu 10:21; Ef 1:5, 9; Flp 2:13; 2Ts 1:11). Nella Settanta, infatti, in Sl 51:18 (50:20, LXX) questa stessa parola viene usata in riferimento alla “benevolenza” di Dio.
-