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Romani — Approfondimenti al capitolo 8Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Rivolgere la mente L’intera espressione traduce il sostantivo greco frònema, che nell’immediato contesto ricorre tre volte: due in questo versetto e una nel v. 7. Un lessico lo definisce “modo di pensare, mente [rivolta a qualcosa], mira, aspirazione, intento”. Il termine indica l’intendimento, la volontà o i desideri di una persona. Ha la stessa radice del verbo fronèo, usato nel versetto precedente, che significa “pensare”, “rivolgere l’attenzione”, “avere un’inclinazione mentale” (Mt 16:23; Ro 12:3; 15:5). Quindi chi rivolge la mente alla carne si concentra su desideri carnali o mondani e permette loro di dominare i propri pensieri (1Gv 2:16; vedi approfondimento a Ro 8:4). Chi invece rivolge la mente allo spirito permette allo spirito di Dio, cioè la sua potenza in azione, di influenzare e guidare i propri pensieri, desideri e comportamenti.
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