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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Fuggite l’immoralità sessuale! Il verbo greco originale (fèugo) significa “fuggire”, “scappare via”, “evitare”. Paolo lo usa in senso metaforico per ricordare ai cristiani di Corinto di evitare l’immoralità sessuale. Secondo alcuni, Paolo allude all’episodio in cui Giuseppe fuggì letteralmente e in modo risoluto dalla moglie di Potifar. È interessante che in Gen 39:12-18, laddove in italiano si trova il verbo “scappare”, la Settanta abbia lo stesso verbo greco usato qui da Paolo. Nell’originale di 1Co 6:18 il verbo è all’imperativo presente, tempo verbale che in greco suggerisce un’azione continua e ripetuta.
Qualsiasi altro peccato l’uomo commetta è fuori dal suo corpo In 1Co 6:13-15 Paolo ha dato risalto al fatto che i cristiani devono essere uniti al loro Signore e Capo, Cristo Gesù. In 1Co 6:16 ha spiegato che chi commette immoralità sessuale diventa, a torto e peccando, “una sola carne” con l’altra persona. In un certo senso, quindi, il cristiano che commette immoralità e rende il proprio corpo una cosa sola con qualcun altro spezza il legame che lo unisce a Cristo. Evidentemente è per questo che qualsiasi altro peccato una persona commetta è da considerarsi “fuori dal suo corpo”. Il cristiano che invece pratica l’immoralità sessuale pecca contro il proprio corpo, perché usa i suoi organi riproduttivi per uno scopo immorale.
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