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2 TessalonicesiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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3:11 w74 318; g74 8/1 26; g74 22/1 3; si 228; g64 22/5 3; w60 753
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2 Tessalonicesi — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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non lavorano affatto Le persone di cui Paolo parla, pur essendo evidentemente in salute, si rifiutavano di lavorare per provvedere a sé stesse. Volevano vivere alle spalle degli altri, contrariamente a ciò che Dio dice riguardo alla pigrizia (Pr 6:6-11; 10:4, 5; 13:4; 20:4; 24:30-34). È addirittura possibile che alcuni, pensando che la presenza di Gesù Cristo fosse imminente, sfruttassero questa teoria sbagliata come scusa per non lavorare (2Ts 2:1, 2). In questo modo forse rappresentavano un peso per la congregazione o per alcuni suoi componenti (2Ts 3:8).
non lavorano affatto e si intromettono in quello che non li riguarda Nel testo originale Paolo ricorre a un gioco di parole comune negli scritti degli antichi autori greci. Il verbo “intromettersi” implica una morbosa curiosità in merito a questioni che non sono di propria competenza o responsabilità. Secondo un’opera di consultazione, l’ultima parte di questo versetto potrebbe essere resa: “Non avendo un’occupazione, si occupano degli affari altrui”.
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