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CamAusiliario per capire la Bibbia
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Cam ebbe quattro figli: Cus, Mizraim, Put e Canaan. (Gen. 10:6; I Cron. 1:8) Discendenti di questi figli sono gli etiopi, gli egiziani, alcune tribù arabe e africane, e i cananei. Benché si affermi che alcune tribù e nazioni camitiche menzionate in Genesi capitolo 10 parlassero una lingua semitica, ciò non esclude che fossero di discendenza camitica, o che in origine parlassero una lingua camitica. Molti popoli adottavano la lingua dei conquistatori o di altri popoli a cui si erano uniti, oppure la lingua del paese in cui erano emigrati.
Cam si era sposato prima del Diluvio e sopravvisse al Diluvio, insieme a sua moglie, suo padre, sua madre e i suoi due fratelli con le loro mogli. (Gen. 6:18; 7:13; 8:15, 16, 18; I Piet. 3:19, 20) I figli di Cam nacquero dopo il Diluvio. Qualche tempo dopo egli fu implicato nell’incidente che provocò la maledizione di suo figlio Canaan. Noè si era ubriacato di vino e si era scoperto nella sua tenda. Cam vide la nudità del padre, e invece di mostrare giusto rispetto a Noè, il capofamiglia, il servitore e profeta per mezzo del quale Dio aveva preservato la razza umana, Cam riferì ai due fratelli la sua scoperta. Sem e Iafet mostrarono il giusto rispetto camminando all’indietro per coprire Noè con un mantello, in modo da non disonorare il padre guardandone la nudità. Noè al suo risveglio pronunciò una maledizione non su Cam, ma su Canaan figlio di Cam. Nella successiva benedizione di Sem, che includeva una benedizione anche per Iafet, Cam fu trascurato e ignorato; solo Canaan fu menzionato essendo maledetto, e fu profetizzato che sarebbe diventato schiavo di Sem e di Iafet. — Gen. 9:20-27.
Alcuni hanno erroneamente sostenuto che la razza nera e la schiavitù di persone di quella razza fossero il risultato della maledizione pronunciata su Canaan. Ma i discendenti di Canaan, il maledetto, non erano di razza nera. La razza nera discende invece da Cus e forse da Put, altri figli di Cam che non ebbero nulla a che fare con l’incidente o la maledizione.
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CamaleonteAusiliario per capire la Bibbia
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Camaleonte
[ebr. tinshèmeth].
Questo rettile è incluso fra le “creature sciamanti” che erano ‘impure’ secondo la legge mosaica. (Lev. 11:29, 30) Il nome si pensa sia derivato da una radice che significa “ansimare” o “soffiare”. Il Lexicon in Veteris Testamenti Libros (p. 1035) di Koehler-Baumgartner, confrontandolo con l’arabo, suggerisce che significhi “uno che sbuffa”. Benché l’identificazione sia incerta, il nome può applicarsi al camaleonte. Il Chamæleon vulgaris è comune in Egitto e in Palestina.
Il camaleonte è un Sauro dai movimenti lenti che vive sugli alberi, noto per la sua capacità di cambiare colore, dovuta all’espansione e contrazione delle cellule pigmentarie della pelle, controllate dal sistema nervoso. La variazione di colore dipende principalmente dalla temperatura e dall’intensità della luce.
In Levitico 11:18 lo stesso nome è applicato al cigno che è fra i volatili “impuri”.
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CambiamoneteAusiliario per capire la Bibbia
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Cambiamonete
Chi aveva la mansione di cambiare la valuta di un paese con quella di un altro e di cambiare monete in altre di diverso taglio. Per ognuna di queste operazioni il cambiamonete riceveva un compenso. Altri servizi resi dai cambiamonete, menzionati dalla Mishnàh ebraica, erano la custodia di denaro e il pagamento del salario dietro presentazione di un ordine di pagamento.
All’epoca del ministero terreno di Gesù la tassa annuale del tempio era di due dramme (un didramma). (Matt. 17:24) Dato che gli ebrei si recavano a Gerusalemme da paesi lontani per la celebrazione della Pasqua e pagavano quella tassa, poteva esser necessario rivolgersi a un cambiamonete per cambiare valuta straniera in denaro che poteva essere accettato in pagamento della tassa del tempio, se non anche per l’acquisto di animali e altre cose per i sacrifici. Secondo la Mishnàh, il 15 adar, cioè circa un mese prima della Pasqua, i cambiamonete cominciavano a fare affari nelle province. Ma il 25 adar, quando ebrei e proseliti arrivavano a Gerusalemme da molti paesi, i cambiamonete si stabilivano nell’area del tempio.
Presso il tempio, in due occasioni, Gesù Cristo rovesciò le tavole dei cambiamonete e li condannò per aver trasformato il tempio in una “casa di mercato” o in una “spelonca di ladroni”. (Giov. 2:13-16; Matt. 21:12, 13; Mar. 11:15-17) Questo può sottintendere che Gesù considerava esorbitanti i compensi richiesti dai cambiamonete. In proposito si noti che a volte si facevano grossi guadagni con la vendita degli animali per i sacrifici. La Mishnàh parla di un tempo in cui il prezzo di un paio di colombe era un denaro d’oro (o 25 denari d’argento). Questo fece esclamare a Simeone figlio di Gamaliele: “Per questo tempio! Non lascerò passare la notte senza che costino solo un denaro [d’argento]”. Quel giorno stesso il prezzo venne drasticamente ridotto.
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CammelloAusiliario per capire la Bibbia
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Cammello
Animale che serve da molto tempo come bestia da soma e mezzo di trasporto, specie nelle regioni desertiche. Ne esistono due varietà: il cammello propriamente detto e il dromedario. Il primo, con due gobbe sul dorso, più forte e in grado di portare carichi maggiori; il secondo, che si pensa sia quello generalmente menzionato nella Bibbia, con una gobba sola.
Il cammello ha caratteristiche ideali per la vita in regioni desertiche, dove svolge le funzioni affidate di solito al cavallo o all’asino in altri paesi. Il folto pelame lo protegge dal calore del deserto. Le narici lunghe e sottili si chiudono a piacere, utile precauzione contro la sabbia trasportata dal vento. Gli occhi sono protetti dalle roventi tempeste di sabbia da pesanti palpebre e lunghe ciglia. Le zampe del cammello sono munite di un cuscinetto plantare e una suola cornea, che le rendono molto adatte per camminare sulla sabbia soffice e cedevole. Callosità su cui l’animale si appoggia ne proteggono il petto e le ginocchia. Tali callosità sono presenti alla nascita. I denti robusti permettono al cammello di masticare praticamente qualsiasi cosa. Quest’animale ha bisogno di poco grano e può nutrirsi delle comuni piante del deserto, cosa che lo rende assai economico.
La gobba del cammello serve come dispensa portabile, dove è immagazzinata la maggior parte delle sue riserve alimentari. Se il cammello deve attingere troppo a lungo da questa riserva alimentare accumulata, la pelle della gobba, anziché rimanere eretta, si piega come una borsa vuota da un lato della spina dorsale. Nell’antichità i carichi erano posti sulle gobbe dei cammelli, come del resto avviene tuttora. (Isa. 30:6) Nelle Scritture viene menzionato anche un “cesto della sella da donna del cammello”, che senza dubbio era fissato alla sua gobba. — Gen. 31:34.
Contrariamente alla credenza popolare, il cammello ha bisogno d’acqua quasi quanto il cavallo.
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