Mostratevi fedeli nelle piccole cose
“Ben fatto, schiavo buono! Siccome ti sei mostrato fedele in una cosa piccolissima, prendi autorità su dieci città”. — Luca 19:17.
1. Che cosa affrontiamo nella vita quotidiana, e come reagiscono le persone?
OGNI giorno della nostra vita affrontiamo piccole cose. Possono essere parti di un problema, una pena o un dolore, dettagli di un lavoro da fare, parte di responsabilità che abbiamo, forse alcune delle felici occasioni di cui ci rallegriamo, o può trattarsi di una piccola cosa extra che abbiamo accettato di fare, per aiutare qualcuno. Ci occupiamo di molte di queste piccole cose, ma parecchie non vengono fatte. Alcuni sono capaci di aver cura di molta responsabilità, mentre altri si turbano facilmente per problemi limitati. Alcuni prendono ogni giorno come viene e si occupano della cosa più urgente, pur badando di adempiere poi molte altre responsabilità e con calma, mentre altri sono frustrati se devono fare qualcosa di più dell’immediato lavoro. Si creano molta preoccupazione e ansietà per ciò che deve avvenire. Si preoccupano per cose che non sono ancora successe, molte delle quali non succederanno mai. Dobbiamo avere una mentalità equilibrata. “La preoccupazione nel cuore dell’uomo lo avvilisce, la parola buona lo rallegra”. — Prov. 12:25, Na.
2. (a) Che cosa significa per noi essere membri dell’organizzazione di Dio? (b) Quale differenza fa questo per l’individuo?
2 Essendo membri dell’organizzazione di Dio abbiamo molte altre piccole cose da fare oltre a quelle che affrontiamo già ogni giorno. Tra queste vi sono lo studio della Bibbia, la frequenza alle adunanze per ricevere più cibo spirituale, il partecipare alla predicazione della buona notizia del regno di Dio, il dare il giusto esempio nella vita familiare e in buone abitudini di vita. Quindi, essendo fedeli in questi privilegi, possiamo essere nominati sorveglianti di congregazione per assistere a pascere il gregge di Dio. Tutto ciò porterà nella nostra vita moltitudini di dettagli di cui occuparci ogni giorno. Questi non possiamo proprio lasciarli inadempiuti. Servire Dio in un’organizzazione significa fare le cose. L’averne cura significa salute spirituale per noi stessi e per gli altri. (1 Tim. 4:16) Le cose spirituali dovrebbero essere al primo posto. (Matt. 6:26) Quando siamo stanchi di affrontare i problemi di ogni giorno, riceviamo aiuto da coloro che sono menzionati in Isaia 50:4 (VR): “Il Signore, l’Eterno, m’ha dato una lingua esercitata perch’io sappia sostenere con la parola lo stanco”. Luca 19:17 dice: “Ben fatto, schiavo buono!” Questo si applica al modo in cui i fedeli, unti seguaci di Cristo Gesù curano gli interessi del Regno. (Matt. 25:21) Grazie a questo buon modo essi sono stati costituiti come “schiavo fedele e discreto” su tutti gli interessi del Regno sulla terra. Il principio si applica a tutti i servitori; la fedeltà è un’esigenza.
3. Spiegate come la fedeltà rivela la maturità della persona.
3 Infatti, la persona vera si rivela spesso dal modo in cui fa le piccole cose. Nelle grandi cose di solito c’è qualcuno ad ammirarci, a dire “Ben fatto!” e a riconoscere le nostre capacità. Anche la persona pigra lavorerà spesso per ricevere l’applauso degli uomini. (Prov. 13:4) Preparerà discorsi da pronunciare alla congregazione e li farà bene; ma quando si tratta di aiutare una persona anziana della congregazione conducendola alle adunanze col proprio mezzo di trasporto o di tenere uno studio biblico regolarmente ogni settimana con un interessato, essa può rivelare indifferenza verso le piccole cose nell’organizzazione di Dio. Può non essere fedele. Quindi la lealtà a Dio si vede facilmente nel modo in cui la persona si occupa delle piccole cose con apprezzamento. La persona volenterosa guadagna tanto. “L’anima benefica prospererà, e chi innaffia sarà innaffiato”. (Prov. 11:25, Na) Geova benedice realmente questi fedeli e li usa nella sua organizzazione per compiere l’opera di pascere. Questi sono coloro che avranno cura delle “pecore” e le pasceranno con intendimento. Queste non sono piccole cose perché abbiano necessariamente meno importanza. Molto spesso i piccoli dettagli sostengono l’intero edificio. Per esempio, un ponte di pietra ad arco non sosterrebbe i pesi ma crollerebbe se non fosse per la chiave di volta. Eppure la chiave di volta è piccola in confronto al peso e alle dimensioni del ponte. Tuttavia, si presta molta attenzione alla sua forma e al modo in cui è posta perché il ponte sia sicuro.
4. Fate illustrazioni di piccole cose che influiscono sull’atteggiamento di altri. Come influì questo sugli interessati?
4 Considerate alcuni esempi dell’atteggiamento di Geova e del suo popolo verso le piccole cose. Nella costruzione del Tabernacolo v’erano moltissime cose da fare. Il popolo rispose, ‘portando molto più di quel che bisognava per eseguire i lavori che l’Eterno aveva comandato di fare’; il risultato: “Ecco, essi l’aveano eseguito come l’Eterno aveva ordinato; l’aveano eseguito a quel modo. E Mosè li benedisse”. (Eso. 36:5; 39:43, VR) D’altra parte, che cosa pensò Geova dell’idea di Giona di andare a Tarsis invece che nella città stabilita, Ninive? (Giona 1:4, 10, 12) Poi vi fu Giuda Iscariota, che per trenta pezzi d’argento decise tutto il suo futuro. (Matt. 27:3-6) Non vi fu egoismo in Paolo. Benché dovesse avere molte cose di cui occuparsi, trovò il tempo di scrivere una lettera speciale a Filemone nell’interesse di Onesimo. Poi vi fu Giuseppe, così preciso nella sua vita di schiavo che ben presto ricevette il governo della casa del suo padrone. Anche in prigione manifestò le stesse qualità, e ben presto si occupava di molti dettagli entro la prigione. Prosperò anche nel regno di Faraone. Geova lo benedisse e, com’è detto in Genesi 39:23 (VR), “l’Eterno faceva prosperare tutto quello ch’egli intraprendeva”, e “l’Eterno era con lui”.
5. (a) Perché è necessario che tutti i fratelli dedicati assumano responsabilità? (b) Come si ottiene capacità?
5 La società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova è un’organizzazione operante in espansione; dev’essere tale, per compiere la grandiosa opera che le è assegnata, cioè “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata”. (Matt. 24:14) Man mano che si formeranno nuove congregazioni ci vorranno sorveglianti, ed alcuni assistenti servitori, per badare ai dettagli relativi al pascere parte del gregge di Dio. Coloro che vengono usati con tali incarichi di responsabilità sono quelli che fanno bene nelle piccole cose, badando ad esse con la stessa diligenza necessaria per le cose più grandi. Se, per esempio, un capofamiglia, il padre, ha cura dei piccoli di casa sua, conducendoli alle adunanze e insegnando loro con pazienza a partecipare al servizio di Dio, questo stesso uomo avrà buona cura di una congregazione. La Bibbia stabilisce questa esigenza, dicendo: “Uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente, avendo i figli in sottomissione con ogni serietà”. (1 Tim. 3:4) Man mano che ai nuovi è insegnata la verità della Bibbia, essi vengono nutriti per ottenere la maturità; imparano ad adempiere le responsabilità. Perciò nella società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova sono sempre addestrati fratelli per prendere la direttiva nel pascere le pecore.
6. Quale atteggiamento predomina oggi nel vecchio mondo, e perché si deve evitare di essere influenzati da tale mentalità?
6 Naturalmente, essendo circondati da un mondo di persone che si sottraggono alla responsabilità e che la considerano una cosa da evitare, possiamo capire facilmente perché dobbiamo coltivare un nuovo atteggiamento quando ci dedichiamo a servire Geova Dio. Nell’organizzazione di Geova non rallentiamo perché Armaghedon non è venuto oggi o perché qualcuno non ci loda ogni giorno. Dovremmo desiderare i privilegi di servizio che sono accompagnati da responsabilità. Coltivare uno spirito di sacrificio recherà i benefici della nostra maturità a molti fratelli e terremo lontana l’attenzione dal nostro sensibile io. Alcuni possono pensare, comunque, di essere migliori come seguaci che come guide. Altri dicono che la loro salute non reggerebbe sotto un pesante carico di lavoro. E alcuni comprendono che essendo sorveglianti talvolta è necessario essere fermi e consigliare i fratelli, e si trattengono per timore di ferire i sentimenti di qualcuno. O forse non si sentono capaci, pensano di non avere abbastanza conoscenza per rispondere a tutte le domande e risolvere tutti i problemi che certamente sorgeranno. Ma in tutti questi atteggiamenti siamo spaventati dalla cosa grande nel complesso. Questa grande responsabilità comporta l’aver cura di piccole cose ogni giorno, e, col passare del tempo, diventerete capaci di badare a un maggior numero di esse. È vero che potete essere limitati, ma non siete necessariamente eliminati a motivo di qualche ostacolo. Ricordate anche che le qualità necessarie ai sorveglianti sono le stesse qualità necessarie a tutte le “pecore” della congregazione.
7. Chi costituisce i sorveglianti? Come?
7 Ora soffermatevi e ponderate. Si nasce forse per essere sorveglianti nell’odierna congregazione di Dio? No. La Parola di Dio dice: “Se un uomo aspira all’incarico di sorvegliante, desidera un’opera eccellente”. (1 Tim. 3:1) “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio”. (Atti 20:28) Geova Dio e suo Figlio Cristo Gesù, mediante lo “schiavo fedele e discreto”, stabiliscono chi sono i sorveglianti che pascolano il gregge di Dio. Perciò coloro che soddisfano le esigenze di Dio scritte nella sua Parola sono riconosciuti e usati per pascere le “pecore”.
8. Quale edificante veduta della responsabilità si può avere?
8 Anziché avere una veduta corta e ristretta, vedere pesi, problemi, lunghe ore di lavoro, angosce, difficili decisioni da prendere, la necessità di impegnarsi per aiutare altri, il continuo lavoro senza fine, guardate in alto e vedete l’aumento di coloro che prima erano senza pastori costituiti da Dio e sono ora sotto la protezione di dedicati servitori di Dio. Notate ciò che fa la società del Nuovo Mondo. Osservate i nuovi che progrediscono verso la maturità, in verità una delle più affascinanti crescite. Provate la gioia del servizio. E contate, se potete, i piaceri e i privilegi di lavorare per i fratelli e con essi nel servizio di Geova.
9. (a) Come potete mostrarvi fidati in piccoli dettagli dell’opera dell’organizzazione? (b) Perché impegnarsi tanto vigorosamente?
9 Un’altra cosa da considerare ora, quando molti ‘hanno una forma di santa devozione ma si mostrano falsi alla sua potenza’, è quella di portare a termine le cose ed essere fidati. (2 Tim. 3:5) Un compito nell’organizzazione di Dio non è mai una cosa insignificante da ignorare. Ogni dettaglio che vale la pena affidare a un servitore di Dio merita la sua migliore attenzione nella frazione di tempo necessaria per occuparsene. Gesù disse: “Chiunque viene a me e ode le mie parole e le mette in pratica . . . è simile a un uomo che nell’edificare una casa scavò e andò profondo e pose il fondamento sul masso di roccia. . . . D’altra parte, chi ode e non mette in pratica, è simile a un uomo che edificò una casa sulla terra senza fondamento”. (Luca 6:47-49) Si deve fare più che ascoltare, e si deve fare più che parlarne; si deve mettere in pratica per fare le cose in una congregazione che serve Dio e pasce le “pecore”. Coloro che sono fidati hanno dunque molto da sperare, come promette Giacomo 1:25: “Colui che guarda nella legge perfetta che appartiene alla libertà e persiste in essa, questi, perché è divenuto non uditore dimentico, ma operatore dell’opera, sarà felice nel suo operare”. Con un forte fondamento e la benedizione di Geova, la persona volenterosa e che apprezza può fare moltissimo. Può aiutare molte persone a ottenere la maturità e si renderà sempre più utile all’organizzazione di Dio man mano che continuerà a servire. Perché perdere ciò che avete non utilizzando la vostra conoscenza? Proverbi 11:24 (Na) lo descrive in questo modo: “C’è chi spende molto e nello stesso tempo accumula ricchezze, e chi si trattiene dallo spendere eppure è in miseria”.
10. (a) Quali benefici hanno le persone fidate? (b) È necessario essere fedeli nelle piccole cose?
10 Riflettete anche sulle future benedizioni di coloro che sono fidati, come si legge in Luca 8:18: “Perciò, prestate attenzione a come ascoltate; poiché a chi ha sarà dato dell’altro, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che immagina di avere”. Supponiamo che un dedicato servitore di Dio non voglia occuparsi di alcune piccole cose nella congregazione, ma si senta troppo legato e voglia essere libero da ogni responsabilità. Ebbene, che effetto avrà questo sui suoi figli ch’egli dice di voler ammaestrare a servire Dio? Non si nasce buoni padri e buoni sorveglianti, ma, mediante conoscenza, addestramento, esperienza e applicazione, con l’aiuto di Geova si possono far bene entrambe le cose. Se ne fa bene una, molto probabilmente farà bene l’altra. Luca 16:10 riporta questa dichiarazione di Gesù: “Chi è fedele in ciò che è minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto in ciò che è minimo è anche ingiusto nel molto”. Il Commentary di Clarke, Volume V, pagina 462, fa questa interessante osservazione: “Colui che ha in sé i genuini princìpi di fedeltà considererà una questione di coscienza occuparsi attentamente anche della cosa più piccola; e abituandosi ad agire rettamente nelle piccole cose si prende la buona abitudine di agire con correttezza, fedeltà, onore, e coscienza in cose della massima importanza. Al contrario, colui che non agisce rettamente nelle piccole cose raramente si sentirà obbligato a prestare molta attenzione ai dettami dell’onore e della coscienza, in casi di grande importanza. Possiamo aspettarci ragionevolmente che l’uomo che vien meno di continuo nelle piccole cose abbia la forza di resistere alle tentazioni di commettere grandi mali?”
11, 12. (a) Dove i testimoni di Geova hanno cura di piccole cose veramente importanti? (b) Come sono nutrite e introdotte nell’organizzazione le “pecore”?
11 Centinaia di migliaia di testimoni di Geova si mostrano fedeli nelle piccole cose quando partecipano all’attività di predicazione di casa in casa. Infatti, 1.040.836 proclamatori del regno di Dio hanno fatto rapporto di aver preso parte a quest’opera. (Vedere La Torre di Guardia del 1º maggio 1964, pagina 278). In quest’opera di ministero essi trovano persone che desiderano sapere di più in merito a Dio e ai suoi propositi. Vogliono che qualcuno le aiuti a studiare la Bibbia. Ebbene, i testimoni di Geova sono felici di trovare tali persone e spesso si sentono come il cercatore d’oro che trova un filone d’oro, poiché esse sono descritte nella Bibbia come pecore. Notate quale valore dà loro Geova, com’è spiegato in Matteo 18:14: “Similmente non è desiderio del Padre mio che è nel cielo che uno di questi piccoli perisca”. Dimenticheranno i testimoni di Geova di prendere nota dell’indirizzo della “pecora” o di scrivere le domande a cui si deve rispondere nella visita successiva? Manterranno la loro promessa e torneranno? E presto, dopo pochi giorni? Gesù mise in risalto con Pietro la necessità di pascere le “pecore” dicendogli tre volte: “Pasci le mie pecorelle”. (Giov. 21:15-17) Ai testimoni di Geova è stato detto di ‘pascere le pecore’. Perciò torneranno. Questo vuol dire compiere l’opera di Dio, e in tal modo vi mostrate fedeli nelle piccole cose.
12 Da questo punto in poi la “pecora” appena trovata impara piccole cose: dettagli di dottrine, brani di profezia biblica, piccole vedute dell’organizzazione, punti dei princìpi biblici, parte delle pure norme di vita della società teocratica. Dovremmo noi considerare queste cose come briciole e non abbastanza importanti da garantire un regolare programma di nutrizione? No, ma serviremo fedelmente queste persone mansuete, insegnando loro con pazienza a servire Geova. Queste piccole cose contribuiscono a qualcosa di molto grande: la vita, e la vita eterna per di più. — Giov. 17:3.
13, 14. (a) Può il nostro linguaggio essere rivelatore quanto la nostra fidatezza? (b) Dovremmo noi ignorare le tendenze degradanti nelle conversazioni? (c) Come potremo ricondurre verso conversazioni edificanti?
13 Esaminiamo la nostra conversazione. Parti del discorso, sì, parole e frasi, è vero, ma quale significato trasmettono? Quale atteggiamento rivelano? Il nostro linguaggio parlerà per noi, ci farà conoscere. “Poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore”. (Matt. 12:34) Il nostro linguaggio dunque dev’essere sorvegliato; noi lo controlliamo. Vi sono certe occasioni per conversare su cose leggere, per fare dell’umorismo, per raccontare esperienze e avvenimenti e per rare considerazioni scritturali. Ma in tutte queste occasioni il servitore di Dio non usa il suo linguaggio per lamentarsi, mormorare, trovare a ridire, diffondere pettegolezzi, dire parole profane o vantarsi. Non è necessario mettersi il bavaglio e soffocare la conversazione; invece, fate piuttosto come esorta il Salmo 34:13 (VR): “Guarda la tua lingua dal male e le tue labbra dal parlar con frode”.
14 Quando in un gruppo di persone si comincia a parlare di qualcuno spesso gli immaturi cominceranno a portare la conversazione nella direzione sbagliata menzionando qualche difetto di quella persona. Altri diranno la loro opinione e quindi sorge un problema. Chi, nel gruppo, avrà il coraggio di riportare la conversazione su un piano edificante? Chi sarà leale all’organizzazione di Geova in questa piccola cosa e proteggerà uno dei suoi membri? Talvolta basta solo una parola, cambiare soggetto, ma ci vuole qualcuno che lo faccia. Se un piccolo timone può governare una grande nave e farla navigare in acque sicure, una piccola lingua può guidare la conversazione. (Giac. 3:4) In effetti è una grande cosa, perché se si trova a ridire su qualcuno che serve Dio ben presto ci si lamenterà dell’incarico stabilito da Dio per fare qualcosa. — Giac. 5:9.
15. (a) Se ascoltiamo, che possono fare per noi le parole degli altri? (b) È raccomandabile ascoltare?
15 Parlare può recare ristoro ed essere interessante. Rivela le cose interessanti accadute ad altri. Rende nota la conoscenza di qualche soggetto in cui essi possono essere molto esperti. Rivela l’apprezzamento per la verità. Ci dice quale meraviglioso provveditore è Geova che ha cura di tutte queste persone le quali narrano le loro esperienze. Quindi trarremo profitto essendo buoni ascoltatori. Ma alcuni non vogliono mai far questo; continueranno a parlare finché anche gli immaturi desidereranno che stiano zitti. Ascoltare è molto importante per il ministro di Dio, e Proverbi 1:5 (VR) lo rende chiaro: “Il savio ascolterà, e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne ritrarrà buone direzioni”. Se volete essere uditi quando parlate, ascoltate quando altri parlano.
16. Come l’orologio illustra un modo pratico di considerare la cura di molte piccole cose?
16 Il mostrarsi fedeli nelle piccole cose può essere illustrato molto bene mediante l’orologio. Siano essi grandi o piccoli, molto costosi con placcatura in oro o semplici orologi a buon mercato, fanno tutti una sola cosa, una cosa piccolissima. Dividono il tempo in minuscole frazioni, in secondi. Esso fa lo straordinario lavoro di segnare accuratamente il tempo e registrarlo giorno e notte, per tutto l’anno, in piccole parti alla volta. Non si preoccupa della prossima settimana né del prossimo mese, ma solo dell’immediato secondo. Quando ha registrato e segnato il secondo, passa a quello successivo. Possiamo non essere meccanici come un orologio, ma molte volte al giorno abbiamo la responsabilità e il privilegio di essere fedeli a Geova e alla sua organizzazione nelle piccole cose. Se ci occupiamo di ciascuna come viene e ogni giorno facciamo meglio, usando i princìpi della Parola di Dio come arnesi di lavoro, ben presto sarà facile occuparsi di tali cose e potremo passare a quelle più grandi e ricevere ulteriori benedizioni da Geova Dio.
17. (a) Come le famiglie dei testimoni di Geova, particolarmente nelle piccole comunità, devono aver cura di queste piccole cose? (b) Come può questo influire sull’opera del Regno?
17 Un altro esempio si ha quando in una comunità vi è un’unica famiglia di testimoni di Geova. Essi predicano agli abitanti della zona. Lavorano per essi o con molti di essi. I loro figli vanno alla scuola pubblica con gli altri bambini. Tutta la comunità li osserva svolgere la loro attività cristiana, il modo in cui vivono come famiglia, il modo in cui sono ammaestrati i figli, la loro posizione e il loro atteggiamento nelle questioni locali. Li ascoltano parlare. Ogni mossa e ogni particolare della loro vita sembra esaminato al microscopio e sia argomento di molte conversazioni in tutta la città. E questo non avviene solo per alcuni giorni, ma per anni. Molti, dopo aver osservato per anni i testimoni di Geova, sono giunti alla conclusione che la Bibbia è verace e che i princìpi di Dio in essa contenuti sono pratici e si possono seguire nei nostri giorni, e come risultato diventano testimoni di Geova. Bisogna ammirare la continua fedeltà, giorno dopo giorno, nelle piccole cose, di queste famiglie che servono Geova in molte parti della terra. È come la famiglia di Noè che costruì una specie di barca sotto la direttiva di Dio ed era osservata da tutti quelli del luogo vicini e lontani. — Genesi capitoli 6 e 7.
18. Quale assicurazione e aiuto riceviamo dalla Bibbia a questo riguardo?
18 Non c’è motivo di spaventarsi, poiché non cerchiamo di piacere all’uomo; piuttosto, cerchiamo di piacere a Dio, com’è messo in risalto in Galati 1:10: “Infatti, cerco io ora di persuadere gli uomini o Dio? O cerco io di piacere agli uomini? Se ancora piacessi agli uomini, non sarei schiavo di Cristo”. E ancora, in 1 Tessalonicesi 2:4: “Come siamo stati da Dio provati idonei da affidarci la buona notizia, così parliamo, per piacere non agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori”. Non c’è ragione di allarmarsi, poiché Dio, mediante la sua Parola, la Bibbia, ha provveduto i princìpi da seguire ogni giorno per badare a queste piccole cose. “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per rimproverare, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona”. — 2 Tim. 3:16, 17.
19. (a) Come accrescereste la felicità? (b) Sono le cose piccole prive d’importanza? Perché date questa risposta?
19 Con questa veduta del servizio di Dio, possiamo cogliere l’opportunità di accrescere la nostra felicità. Se l’anno scorso avete frequentato un’adunanza di congregazione alla settimana e quest’anno disponete la vostra vita in modo da frequentare due adunanze alla settimana, raddoppiate la vostra felicità. Se aveste il privilegio di dedicare al servizio sei ore al mese e ora potrete dedicare sette ore e mezzo, accrescerete la vostra felicità del 25 per cento. Se ora aspirate ad avere responsabilità e siete nominati servitori nella congregazione, moltiplicherete molte volte la vostra felicità. Pensate quante volte al giorno avete il privilegio di prendere decisioni a favore della volontà di Geova. Piccole cose, sì, alcune così piccole da passare inosservate o facilmente trascurate, ma vi sono. Coltivate l’abitudine di prendere queste decisioni in armonia con la Parola di Dio; non è possibile calcolare quanta maggiore felicità potete avere. E quindi, si può concludere con questa promessa: “La benedizione del Signore arricchisce e con essa non si prova più pena”. — Prov. 10:22, Na.
“E vidi un altro angelo volare nel mezzo del cielo, e aveva un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella a quelli che dimorano sulla terra, e ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo, e diceva ad alta voce: ‘Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è arrivata, e adorate Colui che fece il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque’”. — Riv. 14:6, 7.