Come mantenere un buon equilibrio
“Cingete le vostre menti per l’attività, siate completamente equilibrati e riponete la vostra speranza nell’immeritata benignità che vi dev’essere recata alla rivelazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:13.
1. Com’è la Bibbia una guida?
LA Bibbia contiene buoni consigli e princìpi che furono scritti sotto la direzione di Geova. Essi furono provveduti quale guida per noi, per mostrarci la via che dovremmo percorrere, la via che è per il nostro bene, la via che conduce alla vita eterna. Per questo l’apostolo Paolo disse: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a rimproverare, a mettere le cose a posto, a disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente capace, del tutto preparato per ogni opera buona”. — 2 Tim. 3:16, 17.
2, 3. Quali sono alcuni dei modi in cui un Cristiano dovrebbe imitare Cristo?
2 Se una persona non fa alcuno sforzo per imparare ed applicare ciò che è nella Parola di Dio, come può divenire pienamente capace nel ministero? Come può essere preparata a fare l’opera che Dio ha comandato ai Cristiani di compiere? Come può anche sostenere di essere un Cristiano? Cristiano è colui che segue Cristo, colui che segue le sue orme. In nessun caso egli ignorò le Scritture o trascurò il ministero.
3 Mentre percorreva la via dell’integrità cristiana egli aveva il perfetto equilibrio ed era saldo nella sua lealtà a Dio. Nulla poté smuoverlo da quella via. I suoi seguaci oggi devono avere la stessa fermezza se vogliono mantenere l’equilibrio cristiano. “Perciò, miei diletti fratelli, siate saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che il vostro lavoro non è vano riguardo al Signore”. — 1 Cor. 15:58.
4. Come la Bibbia è simile ad un bastone d’equilibrio?
4 Questo richiede costante studio della Parola di Dio e applicazione dei suoi princìpi. Essa opera come il bastone usato dal funambolo per tenersi in equilibrio. Come il bastone lo aiuta a mantenere l’equilibrio mentre cammina sulla sottile fune, così la Bibbia aiuta il Cristiano a mantenere l’equilibrio mentre percorre la stretta via dell’integrità cristiana.
5. Perché non è facile mantenere l’equilibrio spirituale?
5 A volte le forze di questo mondo spingono e trascinano il Cristiano, rendendogli difficile mantenere l’equilibrio spirituale. Egli può essere pericolosamente trascinato da una parte dalle materialistiche attrazioni del mondo o può essere spinto pericolosamente dall’altra dalle persecuzioni mondane. In entrambi i casi la sua integrità verso Dio è severamente provata. La sua abilità di rimanere sulla stretta via dipenderà da come coltiverà il suo senso di equilibrio spirituale. Dipenderà anche da come abilmente userà la Bibbia come suo bastone d’equilibrio. Con la concentrazione e con lo sforzo egli può mantenere la sua posizione indipendentemente da quanto il mondo cerchi strenuamente di farlo cadere.
ATTITUDINE MENTALE
6. Perché e come deve un Cristiano cingere la sua mente?
6 Come la giusta attitudine mentale è necessaria per coltivare un buon equilibrio spirituale, così essa è necessaria per mantenerlo. Se tale attitudine s’indebolisce, la stabilità del Cristiano ne risente immediatamente. Questo significa che egli deve continuamente cingere la sua mente con la Parola di Dio. Deve meditare sulla speranza che Dio ha posto dinanzi a lui.
7. Perché un sorvegliante deve specialmente badare alla sua attitudine mentale?
7 La persona che ha ricevuto l’incarico di sorvegliante nell’organizzazione teocratica deve specialmente badare alla sua attitudine mentale. Egli dà l’esempio agli altri. Data la sua posizione di responsabilità può facilmente insuperbire. Può arrivare ad avere un’opinione troppo alta di sé. Se fa ciò sta sviluppando una cattiva attitudine mentale. L’apostolo ci avverte di ciò quando dice: “Io dico a chiunque è fra voi di non pensare di se stesso più di quanto sia necessario pensare”. (Rom. 12:3) E ai Filippesi egli disse: “Serbate in voi questa attitudine mentale che fu pure in Cristo Gesù, . . . umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. — Filip. 2:5, 8.
8, 9. (a) In quale pericolo incorrono alcuni sorveglianti, e quale esempio ammonitore dà loro la Bibbia? (b) Che cosa non si deve perder di vista?
8 Dato che la persona che ha ricevuto un incarico di responsabilità nell’organizzazione teocratica deve prendere molte importanti decisioni, potrebbe perdere di vista il fatto che è semplicemente un servitore del Signore. Parlando delle cose che essa ha fatto potrebbe dire: “Io ho deciso che i fratelli devono fare questo o quello”. Oppure se è responsabile degli acquisti delle necessarie forniture potrebbe dire: “Io ho comprato questo o quello per loro”. Questa è un’attitudine mentale molto pericolosa, poiché è la stessa attitudine che provocò il divino rimprovero su Mosè ed Aaronne alle acque di Meriba. Quando gli Israeliti si lamentarono per mancanza d’acqua Mosè disse: “È da questa roccia che noi trarremo fuori acqua per voi?” (Num. 20:10) Dicendo “noi trarremo fuori acqua” Mosè esaltò se stesso invece di dare gloria e credito a Dio. Fu Dio che fece uscire l’acqua, non furono Mosè ed Aaronne. Essi furono semplicemente strumenti di cui Dio si servì.
9 Lo stesso si verifica per un sorvegliante. Se egli fa decisioni e acquisti per l’organizzazione teocratica non deve stoltamente esaltare se stesso dicendo: “Io ho fatto questo o quello”. È l’organizzazione che l’ha fatto, non lui. Egli è semplicemente il suo servitore, lo strumento che essa ha usato. Dovrebbe ricordare ciò che accadde a Mosè e ad Aaronne e umiliarsi davanti a Dio. L’umiltà non deve essere perduta di vista indipendentemente dall’incarico che la persona ha ricevuto nell’organizzazione di Geova. “Umiliatevi nel cospetto di Geova, ed egli vi innalzerà”. — Giac. 4:10.
10. Perché un sorvegliante dovrebbe accogliere con piacere i consigli?
10 L’umiltà dunque è essenziale per avere una giusta attitudine mentale. La persona che l’ha è pronta ad accettare i consigli dagli altri. Indipendentemente dall’incarico che essa ha, sa di essere imperfetta e di poter trarre profitto dai consigli. “I consigli nel cuore dell’uomo sono come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è colui che vi attingerà”. (Prov. 20:5) Incoraggerà gli altri ad esprimere il consiglio che è nei loro cuori. Non permetterà che il suo incarico crei una barriera che faccia rimanere i consigli entro i loro cuori. Sa di averne più bisogno di qualsiasi altro a motivo del carico di responsabilità che grava sulle sue spalle. L’umile sorvegliante che attinge a quei consigli si assicura il mantenimento di una buona attitudine mentale.
LE VEDUTE
11. Perché le giuste vedute sono necessarie?
11 Anche le vedute che una persona ha sono importanti per mantenere stabilità spirituale. Ha il Cristiano una veduta completa del periodo di tempo in cui sta vivendo? Vede egli il passato, il presente e il futuro in una grande veduta panoramica? Vede i profeti che scrivono sotto ispirazione, e quindi l’adempimento di quelle profezie nei giorni in cui vive? Vede Armaghedon che reca la fine su questo empio sistema di cose e quindi il giusto nuovo mondo, il quale rivestirà la terra di pace, che ne seguirà? Può immaginare di essere in quel nuovo mondo ad aiutare a rimuovere le rovine del vecchio mondo? Può comprendere quanto sia essenziale tenersi separato ora dal vecchio mondo e dai suoi cattivi desideri? Se può ottenere queste vedute sarà aiutato a rimanere saldo sulla stretta via dell’integrità cristiana. Ma se un Cristiano è spiritualmente miope e riesce a vedere soltanto ciò che è proprio attorno a lui avrà difficoltà a restare saldo. È essenziale avere una completa veduta dei propositi di Dio.
12, 13. Come dovrebbe il Cristiano apprezzare l’organizzazione teocratica?
12 In relazione alle giuste vedute vi è il dovuto apprezzamento dell’organizzazione e del ministero cristiano. Buone vedute ci aiutano a creare questo apprezzamento. Non possiamo separarci dall’organizzazione teocratica e considerare che non abbia per noi alcun valore. Abbiamo bisogno di essa per aver cibo spirituale, abbiamo bisogno di essa per l’associazione, abbiamo bisogno di essa per avere incoraggiamento, e abbiamo bisogno di essa per ricevere direzione e istruzione nel ministero. Non possiamo farne a meno.
13 Il Cristiano che ha giuste vedute intorno ai propositi di Dio avrà una chiara visione dell’importante posto che l’organizzazione teocratica occupa in questi propositi. Vede come essa sta compiendo la grandiosa opera istruttiva che Gesù predisse quando dichiarò: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni”. (Matt. 24:14) Egli vede come Dio la benedice, come la rende fruttuosa e come la fa prosperare spiritualmente. Egli la riconoscerà sempre e si atterrà strettamente ad essa. Ha bisogno dell’aiuto che essa può dare per mantenersi in equilibrio sulla stretta via che conduce alla vita.
PENSATE PRIMA DI AGIRE
14, 15. Come il Cristiano vive in circostanze difficoltose, e come gli dà la Bibbia sani consigli?
14 Il Cristiano vive in circostanze molto difficoltose perché l’atmosfera creata da questo mondo in cui vive non promuove la giustizia. Malvagità, egoismo e cupidigia abbondano. I malvagi prosperano, mentre coloro che cercano di condurre una vita devota soffrono. Questo non lo aiuterà a mantenere l’equilibrio spirituale.
15 Di nuovo la Bibbia gli viene in aiuto e gli dà sani consigli: “Non ti infiammare a causa dei malfattori. Non invidiare quelli che fanno ingiustizie. Poiché come erba tosto seccheranno, e come verde erba nuova appassiranno. Mantieniti in silenzio davanti a Geova e aspettalo ardentemente. Non ti infiammare per chiunque rende prospera la sua via, per l’uomo che adempie i [suoi] disegni. Poiché i malfattori stessi saranno recisi, ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra”. — Sal. 37:1, 2, 7, 9.
16. Come si dovrebbe considerare la prosperità dei malvagi?
16 Per il fatto che i malvagi prosperano, la persona non dovrebbe essere indotta dall’invidia a commettere anch’essa l’empietà. Si ricordi che la loro prosperità non durerà. Essi se ne andranno presto come l’erba che secca e muore. “Non ti riscaldare contro i malvagi. Non invidiare le persone malvage. Poiché non vi sarà alcun futuro per nessun malvagio; la lampada stessa dei malvagi si estinguerà” (Prov. 24:19, 20) Essi non riceveranno mai il dono della vita eterna.
17. Perché il Cristiano non può mai smettere di lottare per mantenere il suo equilibrio spirituale?
17 Dato che il Cristiano deve vivere in questo mondo nel suo ambiente di empietà, deve costantemente combattere per mantenere la sua pura identità di Cristiano. Deve mantenere il suo equilibrio spirituale altrimenti abbandonerà l’elevata, stretta via dell’integrità cristiana e affonderà nella palude d’ingiustizie del mondo. Quando sente la tentazione dei cattivi, mondani desideri deve pensare; deve ragionare; deve lasciarsi dirigere dal buon giudizio, e non dai sentimenti; deve attenersi ai princìpi della Parola di Dio. Mantenendo l’equilibrio spirituale egli sarà in vita quando i malvagi non ci saranno più. “Ancora un poco e l’empio non sarà più, e certamente tu farai attenzione al suo luogo ed egli non vi sarà”. — Sal. 37:10.
18. Che cosa occorre per mantenere l’equilibrio spirituale?
18 Quando un uomo s’incammina sulla stretta via dell’integrità cristiana si lascia dietro le illegali azioni del mondo. Abbandona la pratica di non rispettare le legali restrizioni della Parola di Dio. È uscito dalla palude d’immoralità del mondo ed ora cammina su una via di elevata moralità. Ma non è facile per lui mantenere l’equilibrio su quella via. Sono richiesti sforzi concentrati. Sono richiesti l’aiuto della Parola e dell’organizzazione di Dio, ed un costante desiderio di migliorare il proprio equilibrio spirituale.
19-21. (a) Che cosa dovrebbe fare una persona se sentisse di perdere l’equilibrio? (b) In qual modo il Cristiano che cade fa gran danno?
19 L’equilibrato Cristiano che sente la tentazione dei cattivi desideri o delle errate influenze penserà all’effetto che le sue deliberate azioni avrebbero sulle sue relazioni con Dio. Recheranno disonore al nome di Geova, che egli rappresenta come dedicato ministro? Procureranno il Suo favore o il Suo disfavore? E riguardo all’organizzazione? Come si rifletteranno su essa? Le recheranno biasimo? Renderanno il Cristiano simile agli Israeliti che agirono scorrettamente? “E, giunti fra le nazioni dove sono andati, hanno profanato il nome mio santo, giacché si diceva di loro: — Costoro sono il popolo dell’Eterno, e sono usciti dal suo paese”. (Ezech. 36:20, VR) Il Cristiano equilibrato penserà attentamente prima di fare qualsiasi cosa che lo porrebbe nella stessa posizione di quegli Israeliti infedeli. Non profanerà il nome di Geova Dio con azioni empie.
20 Ricorderà ciò che Pietro disse: “Diletti, io vi esorto quali forestieri e residenti temporanei ad astenervi dai desideri carnali, che sono quelli che provocano un conflitto contro l’anima. Mantenete giusta la vostra condotta fra le nazioni, affinché, nelle cose di cui parlano contro di voi come malfattori, essi, come risultato delle vostre giuste opere delle quali sono testimoni oculari, possano glorificare Dio nel giorno della sua ispezione”. (1 Piet. 2:11, 12) Un po’ di riflessione da parte del Cristiano è molto migliore di grandi rimorsi.
21 Farebbe bene anche a pensare come influirebbero le sue azioni sugli altri membri della congregazione. Quale effetto avrebbero sui nuovi membri e sulle persone nuove che stanno appena manifestando interesse per la verità? Per esempio, se un sorvegliante dovesse divenire negligente e perdere il suo equilibrio cristiano, non farebbe forse inciampare quelli che sono deboli nella fede? Non farebbe raffreddare alcune persone di buona volontà verso l’organizzazione di Geova? Non la giudicherebbero male a causa della sua azione sbagliata e non parlerebbero male d’essa? Grande danno può essere fatto dal Cristiano che perde il suo equilibrio. Questo non dovrebbe mai essere dimenticato o ignorato. Ma il Cristiano che si lascia condurre dalla ragione e non dalla passione, dalla logica e non dal sentimento, troverà molto più facile mantenere il suo equilibrio.
LA PREGHIERA
22. Perché la preghiera è molto necessaria?
22 Non si può mantenere l’equilibrio spirituale senza la preghiera. Essa fa sempre ricordare al Cristiano che dipende da Geova Dio. È uno dei modi con cui può esprimere la sua sentita gratitudine per quello che Dio ha fatto e per quello che farà ancora. È il modo con cui può parlare con Geova, confidando le sue difficoltà e le sue preoccupazioni al Padre celeste. “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre petizioni siano rese note a Dio mediante la preghiera e la supplicazione insieme al rendimento di grazie, e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero guarderà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali per mezzo di Cristo Gesù”. — Filip. 4:6, 7.
23, 24. Spiegate dove dovrebbe essere la mente della persona durante una preghiera e perché.
23 Una preghiera sincera pone la persona vicina a Dio, proprio come è scritto: “Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità”. (Sal. 145:18) Egli è vicino a quelli la cui mente è rivolta a lui e ai suoi interessi e il cui cuore è nella preghiera. Pregare con la mente su qualcos’altro non è pregare con sincerità. Una preghiera simile è meccanica e senza significato, proprio come le preghiere di coloro a cui Gesù si rivolse quando citò le parole del Padre suo pronunciate per mezzo del profeta Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me”. — Matt. 15:8.
24 Se una persona prega privatamente o in una congregazione dovrebbe tenere la sua mente su ciò che viene detto. La preghiera è comunicazione con il Creatore e certamente merita la nostra maggiore attenzione. Dobbiamo tenere le nostre menti rivolte a Geova per mantenere l’equilibrio spirituale. “A colui ch’è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate in perpetuo nell’Eterno, poiché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia dei secoli”. (Isa. 26:3, 4, VR) Le preghiere sentite generano maggior fiducia in Geova e dipendenza da lui. Esse aiutano il Cristiano a star saldo mentre è circondato dalle corruzioni di questo vecchio mondo e mentre è colpito dalle sue persecuzioni.
LA PROSPETTIVA
25. Perché la stretta via dell’integrità cristiana non è infruttuosa, e perché le debolezze del proprio equilibrio spirituale non possono essere ignorate?
25 La stretta strada dell’integrità cristiana non è una condotta infruttuosa. Essa ha ricche ricompense ora e ne avrà nel futuro. Si tratta di preziose ricompense che sono ben meritevoli di essere ricercate. Soltanto coloro che sono spiritualmente equilibrati però le riceveranno. Questo significa che i Cristiani che hanno un equilibrio debole devono correggere le loro debolezze e rafforzare la loro posizione senza indugio. È una questione seria che non può essere felicemente ignorata.
26, 27. Quali sono alcune delle ricompense che il Cristiano stabile gode ora, e in che cosa spera fiduciosamente?
26 Grande pace mentale è una delle ricompense di cui l’equilibrato Cristiano gode ora. Indipendentemente da quanto possano divenire disastrose le condizioni del mondo, egli non è turbato. Sa quello che il futuro riserva e sa di camminare sulla via che condurrà a sopravvivere. Questo elimina qualsiasi timore dell’imminente distruzione che Dio porterà sul presente empio sistema di cose.
27 Egli ha la gioia che provano coloro che amano le leggi di Dio, che vivono secondo i suoi princìpi e che si impegnano nel suo servizio. La coscienza non lo rimorde perché ha agito scorrettamente o perché ha mancato di fare ciò che gli era richiesto. La sua mente è tranquilla. Attende con ansia di essere un testimone oculare della trasformazione della terra in una paradisiaca dimora per l’ubbidiente umanità. Ed egli spera fiduciosamente di vivere oltre mille anni quando il dono della vita eterna sarà dato a quelli che avranno camminato nella stretta via dell’integrità cristiana.
28. Come considera la morte colui che è spiritualmente equilibrato?
28 Se egli dovesse affrontare la morte prima d’allora, ha la prospettiva di essere richiamato in vita nella risurrezione come membro della sposa di Cristo o come creatura umana sulla terra, realizzando la sua speranza di vita eterna sulla terra, dato che non si è sviato dall’angusta strada. Avendo la speranza della risurrezione l’equilibrato Cristiano può affrontare la morte senza alcuna apprensione o alcun timore. I persecutori non possono intimorirlo con minaccie di morte. Egli mantiene saldamente la sua integrità nonostante ciò che essi fanno o dicono.
29. Che cosa è accaduto ad alcuni che avevano trovato la stretta via che conduce alla vita?
29 Come Gesù predisse, di tutta la popolazione della terra pochi hanno trovato la stretta via dell’integrità. Fra quelli che l’hanno trovata, alcuni hanno mancato di mantenere l’equilibrio spirituale e sono caduti. Alcuni di quelli che caddero si sono ripresi ed hanno compiuto il difficilissimo ritorno. È stato soltanto per mezzo del loro sincero, sentito pentimento e dell’immeritata benignità di Dio che hanno potuto ritornare sulla strada. Quanto vi rimarranno dipende da loro. Se essi ora agiranno come persone sagge badando a come camminano, sviluppando e mantenendo un buon equilibrio spirituale potranno rimanere sulla strada fino a che la loro mèta della vita eterna sia raggiunta.
30. Può una persona ignorare i sintomi di un equilibrio spirituale povero, e perché?
30 Ciò che accadde a quelli che caddero e che non si ripresero dovrebbe essere un ammonimento per tutti coloro che camminano su quella strada. Non possono essere indifferenti alle forze che li spingono e li trascinano, cercando di farli cadere. Non possono ignorare l’ammonimento scritturale sulle pietre d’inciampo. Non possono chiudere gli occhi ai sintomi di un equilibrio spirituale povero. C’è troppo in gioco. Agiscano come disse l’apostolo Pietro: “Cingete le vostre menti per l’attività, siate completamente equilibrati e riponete la vostra speranza nell’immeritata benignità che vi dev’essere recata alla rivelazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:13.
31. Che cosa possiamo aspettarci dato che la fine completa del presente sistema di cose si avvicina sempre più?
31 Man mano che ci avvicineremo alla completa fine di questo presente empio sistema di cose, diverrà sempre più difficile rimanere sulla strada stretta dell’integrità cristiana. Mantenersi spiritualmente equilibrati richiederà una maggiore capacità e una più risoluta determinazione. Se una persona è incostante ora, come potrà resistere poi?
32. (a) Come soltanto una persona può raggiungere la mèta della vita eterna? (b) Di quale utilità sarà l’equilibrato Cristiano all’organizzazione nel frattempo?
32 La mèta che è in fondo alla via merita qualsiasi sforzo e perseveranza necessari per mantenere il buon equilibrio. Il vostro futuro è luminoso, senza fine, se tenete gli occhi sulla mèta che avete davanti e i piedi fermi sulla via dell’integrità cristiana. Con un buon equilibrio spirituale potete camminare su quella stretta via così sicuramente come l’equilibrista cammina sulla sua sottile fune. Soltanto mantenendo l’equilibrio in tutte le cose raggiungerete la mèta. Mentre vi sforzerete di raggiungerla sarete fidati e utili strumenti nelle mani di Geova e della sua organizzazione teocratica.