Trovate la gioia della vita eterna
“Il Signore [Geova] Dio dice così: ‘ . . . godrete e gioirete eternamente di quelle cose ch’io creo’”. — Isa. 65:13, 18, Ri.
1. (a) Offre l’amministrazione del mondo attuale la speranza della vita? (b) Che cosa mostra la Bibbia, riguardo al sistema attuale?
È POSSIBILE la vita eterna sulla terra? Guardando la condizione attuale della terra, si potrebbe essere scusati pensando che sia possibile l’estinzione eterna della razza umana. Mentre i capi del mondo vanno da un paese all’altro parlando di “pace”, nei loro arsenali continuano ad accumularsi sempre più terribili armi segrete. Essi son trascinati nel vortice di questa spietata èra nucleare e ciascuno cerca di superare gli altri, nella preparazione di strumenti mortali. Tutti quelli che amano vivere gioiosamente devono concludere che l’amministrazione dell’attuale mondo è corrotta e dannosa. La Bibbia mostra che è il sistema di cose di Satana, controllato da “colui che ha i mezzi per causare la morte, cioè il Diavolo”. (Ebr. 2:14) Questo sistema mondiale è nel suo tempo di giudizio e sta per subire l’esecuzione di tale giudizio, la sua “improvvisa distruzione” per mano di Geova Dio. — 1 Tess. 5:2, 3.
2. Quale invito rivolge Geova agli amanti della vita, e perché si possono rallegrare?
2 Scomparsa la dannosa amministrazione di Satana, sarà possibile su questa terra la vita eterna? La Bibbia risponde di sì. Inoltre, mostra che una nuova amministrazione benefica recherà benedizioni indicibili a tutti gli uomini che amano la giustizia. Riguardo a questa nuova amministrazione l’eterno Dio, Geova stesso, dichiara: “Ecco che io creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose di prima non verranno più nella memoria, né più torneranno in mente. Ma godrete e gioirete eternamente di quelle cose ch’io creo; perché ecco ch’io creo una Gerusalemme gaudiosa, e il popolo di lei giubilante. Ed io esulterò per Gerusalemme, e godrò pel popolo mio, né in lui si udirà più oltre voce di pianto e di lamento”. — Isa. 65:17-19, Ri.
3. Quali sono i “nuovi cieli” e la “nuova terra”, e quando divengono causa di gioia?
3 La tipica Gerusalemme dell’antica Palestina ha cessato da molto tempo d’essere “l’esultanza di tutta la terra”, e certamente Geova non si rallegra della Gerusalemme dilaniata dalle lotte. Comunque, Geova si rallegra oltre misura della “Nuova Gerusalemme”, l’amministrazione dei “nuovi cieli” del pacifico nuovo mondo, mediante cui raduna “ancora una volta tutte le cose . . ., le cose che sono nei cieli e le cose che sono sulla terra” sotto “il regno del Figlio del suo amore”. (Efes. 1:7-10; Col. 1:13) Sotto questo regno dei cieli Geova ha ora piantato l’organizzazione di una “nuova terra”, la società del Nuovo Mondo dei suoi testimoni, che abbraccia gli amanti della giustizia “di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”. (Apoc. 7:9) Dal 1914 d.C. nei cieli e dal 1919 d.C. sulla terra, questa gloriosa creazione di Dio è stata una fonte di gioia e ristoro per tutti quelli che risiedono entro i suoi confini.
4. Quale benedizione ordina Geova, e come la impartirà?
4 I demonici “cieli” di Satana e il suo terreno governo di corrotti politicanti e avidi dittatori saranno presto spazzati via dalla “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”. (Apoc. 16:14-16; 19:11-21) Quindi la “Nuova Gerusalemme” dei “cieli” di Dio scenderà sulla terra nel senso che diffonderà benedizioni innumerevoli sull’ubbidiente genere umano. Come sarà gioiosa questa relazione che esisterà nel nuovo mondo fra Dio e gli uomini! Poiché, “ecco, la tenda di Dio è col genere umano, ed egli abiterà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più”. (Apoc. 21:1-5) La vita eterna per i figli di Dio! Per mezzo dell’amministrazione dei suoi “nuovi cieli” Geova ha ordinato questa benedizione, “la vita eterna”. — Sal. 133:3, VR.
5. (a) Dove i testimoni di Geova trovano ora gioia? (b) Come la loro condizione contrasta con quella delle religioni settarie?
5 Alimentati da queste grandi verità bibliche, gli uniti adoratori di Geova recano gioiosamente testimonianza fino ai confini della terra, confortando milioni di uomini con la speranza della vita nel nuovo mondo di Dio. Quale gioia essi provano rendendo servizio ad altri col messaggio di Dio! Come è in sorprendente contrasto la loro prosperità spirituale con la carestia spirituale delle religioni settarie di questo mondo moderno! Avviene ciò che il Signore Geova predisse: “Ecco che i servi miei mangeranno, e voi patirete la fame; ecco che i servi miei berranno, e voi soffrirete la sete. Ecco che i miei servi saranno nella letizia e voi nella confusione; ecco che i miei servi canteranno per la gioia del cuore, e voi griderete pel cordoglio, e nella costernazione del vostro spirito urlerete”. (Isa. 65:13, 14, Ri) È proprio vero che questo accade oggi alla religione mondana! Essa non prova nessuna gioia nelle sue numerose sette e si rifiuta di porsi sotto l’unificante governo del “felice Iddio” e Supremo Sovrano dell’universo, Geova. Essa rigetta l’originale religione dell’Iddio eterno. — 1 Tim. 1:11, 17.
ESAMINIAMO LA MOLTITUDINE DELLE SETTE
6. (a) Quale studio sarà ora interessante? (b) Secondo quale punto di vista si dovrebbero esaminare le religioni del mondo?
6 Comunque, non pretendono alcune religioni settarie di avere la religione originale? Non additano questi con disprezzo i testimoni di Geova, dicendo: “Voi siete una religione nuova”? Dovrebbe ora essere interessante esaminare le loro pretese alla luce della storia e della verità biblica. Dall’inizio una cosa è chiara: La religione originale non può essere una religione settaria. Non può essere la religione di una famiglia, né d’una comunità, né d’una tribù, né d’una nazione. Un uomo di Dio dichiarò giustamente 1.900 anni fa una verità fondamentale, quando disse: “Di certo io comprendo che Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme ed opera giustizia gli è accettevole”. (Atti 10:34, 35) Per capire la religione originale, l’uomo deve elevarsi al di sopra del suo locale ambiente, liberarsi delle orgogliose tradizioni che dividono il genere umano e cercare l’unico Dio e Padre che “ha tratto da un solo uomo tutte le nazioni degli uomini, perché abitino su tutta la superficie della terra”. (Atti 17:26, 27) Avendo tale ampia veduta, esaminate ora i sistemi religiosi del mondo.
7. (a) Può il protestantesimo pretendere d’essere la religione originale? (b) Può pretenderlo il cattolicesimo? (c) Possono pretenderlo le religioni orientali?
7 Prima di tutto, vi è il sistema protestante. Questo ebbe inizio con nuove sette o gruppi che si separarono dal cattolicesimo. Spesso la ragione dello scisma fu politica, matrimoniale, o qualche altro interesse secolare, così che il protestantesimo ritiene ancora molte dottrine del cattolicesimo. Benché risalga a poco più di quattrocento anni, il protestantesimo stesso si è ora suddiviso in oltre duecento contrastanti sette, e alcune delle principali si sono ancora suddivise negli Stati Uniti, per questioni dottrinali o di organizzazione, in un numero di gruppi fino a venti o più. L’eterno Dio, Geova, non poté essere l’autore di tale confusione! (1 Cor. 14:33, 40) E che dire del sistema cattolico? Il cattolicesimo si vanta della sua maggiore antichità. Ma, la storia mostra che la setta cattolica romana risale in realtà a non oltre il 312 d.C., in cui l’imperatore Costantino la stabilì quale religione ufficiale dell’Impero Romano, assumendone egli stesso l’incarico di Pontifex Maximus o primo papa. Quindi il cattolicesimo romano ebbe origine quale religione di stato. Essa è solo una di un numero di contrastanti sette cattoliche, che comprendono Greci ortodossi, copti, cattolici armeni, e altri. Per di più, le sette cattoliche sono giovani in paragone con i sistemi orientali di Confucio, Brahma e Buddha, che ebbero tutti i loro inizi almeno ottocento anni prima del cattolicesimo. Sono pertanto i sistemi orientali la religione originale? Un esame mostra che queste religioni hanno un confuso panteon di dèi e che esse pure si son divise in molteplici sette. Il buddismo di Ceylon, Birmania e Thailandia differisce dal buddismo della Cina. Questo, a sua volta, è interamente diverso dal buddismo del Giappone, che ha una lunga storia di divisioni in avverse sette, il cui numero è cresciuto fino ad almeno 165 nel vuoto spirituale creatosi dopo la seconda guerra mondiale.a
8. (a) Quali sono alcune ragioni della confusione settaria? (b) A quale comune origine risalgono le religioni settarie dei nostri giorni?
8 Perché questo mondo mostra un così triste quadro d’una moltitudine di sette religiose e di dèi? Una ragione è che la religione mondana non ha un saldo fondamento di verità. Non ha nessuna solida base di scritta parola ispirata, come il vero cristianesimo l’ha nella Bibbia. La sua base sono spesso le sabbie mobili della superstizione o delle filosofie di uomini saggi del mondo che ignorano la Parola del vero Dio. Inoltre, la Bibbia e la storia secolare, e le somiglianze di forma e dottrina, mostrano che tutti i sistemi dell’attuale religione mondana hanno una comune antenata che ha generato divisione. Sia l’infantile protestantesimo che il medievale cattolicesimo e la venerabile religione dell’Oriente, risalgono tutti ai “misteri” dell’antica Babilonia, la città fondata da Nimrod più di 4.000 anni fa, poco dopo il grande diluvio dei giorni di Noè. Dubitate che Babilonia è la fonte dell’odierna religione settaria? Considerate il seguente esempio:
9. Quale diffusione ha la dottrina della trinità, e perché?
9 I “misteri” di Babilonia proclamavano l’unità del “Solo Dio”, che comprendeva tre persone, e questa unità nella trinità era rappresentata da un triangolo equilatero.b Si ammette che tale insegnamento della Divinità è misterioso e confuso, e, per quanto sia triste a dirsi, questa confusione babilonica si è diffusa in tutta la terra. Gli antichi Egiziani adottarono lo stesso insegnamento e di nuovo fu usato il simbolo di un triangolo per raffigurare una “divinità triforme”.c Fino a questo giorno l’induismo onora il dio trino Trimurti, la cui immagine a tre facce si trova nelle grotte dell’indiana Elephanta e viene pronunciata una maledizione contro tutti quelli che distinguono Brahma, Visnù e Siva, i tre dèi rappresentati da tale immagine.d Il buddismo giapponese ha un’immagine trina, San-Po-Kojin, un dio adirato con tre teste e sei braccia, che custodisce i “tre tesori” dell’astratto, Buddha trino, Bu-Po-So.e Una “Santa Trinità” di tre Dèi in un solo Dio è anche adorata dalla maggioranza delle sette cattoliche e protestanti, la quale fu per prima adottata come dottrina cattolica nel Concilio di Nicea nel 325 d.C. Benché la “Santa Trinità” non sia menzionata in nessun luogo della Bibbia, la Catholic Encyclopedia la chiama “la dottrina centrale della religione cristiana”. A sostegno della dottrina della trinità la chiesa cattolica ha anche usato immagini con tre teste e un solo corpo, come nel monastero dei Trinitari di Madrid, in Spagna.f
10. Che cosa dice un eminente portavoce cattolico sull’origine degli insegnamenti e delle pratiche della sua religione?
10 Comunque, la trinità è solo un esempio di molte dottrine e pratiche, che si trovano nella cristianità e nelle religioni orientali, e che ebbero origine dai “misteri” di Babilonia. Il cardinale Newman, portavoce della religione cattolica, sostiene questo punto di vista nel suo Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana: “L’uso di templi, e questi dedicati a particolari santi, e ornati in certe occasioni con rami d’alberi, lampade ad incenso, e candele; . . . feste e stagioni, l’uso di calendari, processioni, benedizioni di campi, abiti sacerdotali, . . . immagini in un periodo posteriore, forse il canto ecclesiastico, . . . son tutti d’origine pagana e sono stati santificati mediante la loro adozione nella chiesa”. All’elenco del cardinale si possono aggiungere il rosario, la ripetizione delle preghiere, l’aureola, tanto che l’orientale che visita l’Occidente o l’occidentale che visita l’Oriente non può fare a meno di sorprendersi notando la somiglianza dei due sistemi di religione. Tutto viene dalla Babilonia dell’antichità!
11. Sotto quali aspetti il comunismo somiglia alla religione babilonese?
11 Qualche materialista può ora dire: “Ma guardate il comunismo; è un sistema che ha rinunciato alla religione”. Ad ogni modo, si può veramente dire che i comunisti siano senza dio? Non hanno adottato essi il culto degli idoli, con Marx e Lenin come “dèi”, e non votò l’Assemblea del Popolo della satellite Albania nel 1950 perfino d’erigere una statua “alla divinità, Iosif Vissarionovic Stalin”? Non sono celebrati nella Cina rossa i giorni sacri con enormi ritratti di Mao Tse-tung e di altri idoli comunisti? Questa è la stessa specie di adorazione che contrassegnò la fondazione di Babilonia, quando il militarista Nimrod, che “si mostrò come potente cacciatore in opposizione a Geova”, fu esaltato quale “dio” e dittatore di Babilonia. (Gen. 10:9, 10) Nello stesso modo il comunismo moderno, quale “re del nord” della profezia biblica, ‘dice cose meravigliose contro il Dio degli dèi’ e onora “il dio delle fortezze”, accumulando una gran quantità di armi nucleari. (Dan. 11:36, 38) Lo spirito dell’orgogliosa Babilonia si è perpetuato nella religione rossa non del tutto senza dio del comunismo.
12. (a) Perché la religione di Babilonia può definirsi religione dei morti? (b) Quale dichiarazione di condanna e avvertimento fa il cielo riguardo ad essa?
12 Significa questo che la religione babilonese, con i suoi rami estesi a tutta la terra, costituisca la religione originale del genere umano? Niente affatto! La religione di Babilonia fu l’originale religione settaria postdiluviana, istituita in opposizione a Dio Onnipotente. È una religione dei morti e non dei vivi. Fino a questo giorno il principale dovere di molti suoi sacerdoti è quello di seppellire i morti e di cantar preghiere a favore dei morti. Sia in Occidente che in Oriente, o nella Piazza Rossa di Mosca, essa continua a costruire altari e a glorificare gli antichi “grandi”, mentre non tien conto di Geova, l’Iddio della vita. Tutti quelli che cercano la vita gioiosa devono prestare ascolto alla dichiarazione di condanna emessa dal cielo contro la moderna Babilonia: “Uscite da essa, popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati e se non volete ricever parte delle sue piaghe. E un forte angelo sollevò una pietra come una grande macina e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido impeto, sarà scagliata giù Babilonia la gran città, e non sarà più trovata’”. — Apoc. 18:4, 21; vedi anche Geremia 51:6-8.
LA RELIGIONE DELLA VITA
13. Soltanto chi può scegliere la vera religione del genere umano, e dove si accentra questa religione?
13 Che cos’è dunque la religione della vita? Come è importante vedere oggi la religione mondana nella sua reale prospettiva quale sistema mondiale di confusione settaria, così è necessario avere la giusta prospettiva della vera religione. Prima di tutto, si noti che questa non è una religione fatta dagli uomini. Non è una religione di vostra scelta, ma la religione che Geova Dio ha scelta non solo per il genere umano, ma per tutte le creature ubbidienti della sua vasta creazione. Essa è molto più antica dei brevi 4.000 anni di Babilonia. La vera religione non ha sede in nessun palazzo o tempio terreno, ma all’eccelsa presenza di Geova Dio, il Re d’eternità e la Fonte di tutta la vita e l’energia dell’universo. — Isa. 66:1; Sal. 10:16; 36:9.
14. (a) Quale racconto degno di fede offre la Bibbia? (b) Chi fu da Geova creato per primo, e in che cosa consisteva allora la vera adorazione?
14 Come sappiamo questo? Lo sappiamo perché è scritto nella Bibbia, che è il racconto più antico e fidato, sia storico che profetico, dell’importante soggetto della religione. L’inizio della Bibbia è la “storia dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che Geova Dio fece la terra e il cielo”. (Gen. 1:1–2:4) Comunque, la Bibbia mostra anche che Geova formò una gloriosa creazione spirituale di “figli di Dio” molto tempo prima di porre le fondamenta materiali di questa terra. Il primo di questi figli spirituali si chiama “la Parola di Dio”. (Apoc. 19:13) Egli è anche raffigurato sotto l’aspetto della “Sapienza” e nell’atto di dire, come narra Proverbi 8:22-31: “Geova stesso mi formò come principio della sua via, la prima delle sue opere più antiche. Da tempo indefinito fui stabilita, dall’inizio, da epoche anteriori alla terra. . . . Io era presso di lui come un artefice e di giorno in giorno divenni ciò che egli specialmente amava, rallegrandomi in ogni tempo nel suo cospetto”. Con gioia di cuore il Figlio adorava il Padre, adempiendo ubbidientemente la volontà divina come un artefice.
15. In che cosa i figli spirituali di Dio provarono grande esultanza?
15 Col passar del tempo furono creati altri figli spirituali, e anche questi provarono grande gioia nell’adorazione di Geova. Questi figli furono presenti alla creazione della terra, come in seguito Geova spiegò al suo servitore umano Giobbe: “Ov’eri tu, quando mettevo base alla terra? . . . mentre giubilavano in coro le stelle del mattino ed esultavano tutti i figli di Dio?” (Giob. 38:4, 7, Na) Bisogna forse supporre che questi figli di Dio se ne stessero senza far niente, applaudendo mentre Geova e il suo primo Figlio facevano tutto il lavoro? Piuttosto, è certo che tutti i suoi figli avevano un lavoro assegnato in armonia con la volontà e il proposito di Geova, e che nel loro ubbidiente e devoto servizio adoravano Geova. La produttiva opera conforme alla volontà divina è un principio fondamentale dell’originale religione della vita. — Giov. 5:17; 15:8.
16, 17. (a) Quando comparve per la prima volta sulla terra la vera religione, e in che cosa consisteva? (b) Come avrebbe allora potuto trovare l’uomo la vita eterna sulla terra?
16 Creato il primo uomo Adamo, l’adorazione e il servizio di Geova divennero la vera religione su questa terra. L’accurata cronologia della Bibbia mostra che questo risale a poco più di 5.980 anni fa. In che consisteva questa religione originale del genere umano? Non poté essere l’adorazione degli antenati, perché Adamo non aveva antenati. Non consisteva di riti funebri, perché non vi erano morti. Né l’originale dimora dell’uomo, il giardino d’Eden, era un luogo di templi, idoli o incenso. Era un “paradiso di piacere”, un luogo di grande bellezza naturale. Ivi Dio pose dinanzi al primo uomo non una religione misteriosa e formalistica, ma l’assegnazione di un servizio il cui adempimento avrebbe recato incommensurabile gioia. Geova diede all’uomo una bella moglie e compagna di lavoro per assisterlo in questo suo compito.
17 “E Dio creò l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. E Dio li benedì e Dio disse loro: ‘Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e assoggettatevela, e tenete sottomessi i pesci del mare e le creature volatili dei cieli ed ogni creatura vivente che si muove sopra la terra’”. Adamo avrebbe dovuto adempiere questo incarico di servizio riconoscendo umilmente la sua dipendenza dal Creatore e per questa ragione gli fu dato l’ulteriore comando: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a volontà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, perché nel giorno in cui ne mangerai sicuramente morrai”. (Gen. 1:27, 28; 2:16, 17) Rendendo a Geova Dio ubbidienza e gioioso servizio, Adamo avrebbe trovato su questa terra la vita eterna.
18. (a) Come ebbe inizio la religione falsa? (b) Mutò allora il proposito di Geova riguardo alla terra, e come la religione vera si perpetuò quindi sulla terra?
18 Come ebbe inizio dunque la religione falsa? Ebbe inizio quando un ambizioso figlio spirituale di Dio si ribellò contro Geova. Egli persuase Eva, e per mezzo di lei Adamo, ad abbandonare il servizio di Geova per seguire la settaria religione che egli, Satana il Diavolo, introdusse quindi nella terra. Essi perdettero il loro gioioso privilegio di servizio nel santuario dell’Eden. Perdettero la vita, non solo per se stessi, ma per tutta la loro progenie. (Rom. 5:12-14) Significa questo che la religione originale, la religione che offre la prospettiva della vita eterna, scomparve dalla terra? No! Geova ha ‘dato la terra ai figli degli uomini’, perché sia un santuario di bellezza, pace e gioia per sempre. Questo scopo non è mutato. (Sal. 115:16; Isa. 55:11) Inoltre, Geova fece in Eden la promessa di far generare alla sua organizzazione celeste, paragonata ad una moglie, una Progenie, un erede del Regno, che avrebbe spazzato via l’adorazione settaria dal cielo e dalla terra, divenendo il Capo dei “nuovi cieli” di Dio per la benedizione di tutto il genere umano. (Gen. 3:15; 2 Piet. 3:13) Dall’Eden ad ora i veri testimoni di Geova hanno avuto questa speranza. La vera religione del genere umano è consistita fino a questo giorno nel testimoniare intorno al nome e al proposito di Geova, e non nella vuota osservanza di pompe e riti. — Isa. 43:10-12.
19. Che cosa predicavano i primi testimoni di Geova sulla terra, e quale speranza avevano?
19 La linea di discendenza degli integri testimoni del vero Dio ha inizio dal figlio di Adamo, Abele. Essa passa quindi per Enoc, che profetizzò riguardo al giudizio di Geova contro gli empi, e per Noè, il “predicatore di giustizia”, che fu salvato con la famiglia nel grande diluvio. (Giuda 14, 15; 2 Piet. 2:5) In seguito, Abrahamo, Isacco e Giacobbe diedero gioiosamente testimonianza, e Geova li benedisse promettendo che l’erede del Regno o Progenie sarebbe venuto dalla discendenza della loro famiglia. “Nella fede morirono tutti questi, benché non ottenessero l’adempimento delle promesse, ma le videro di lontano e le salutarono dichiarando pubblicamente d’essere stranieri e residenti temporanei nel paese. . . . Ma ora aspirano a un luogo migliore, cioè a un luogo che appartiene al cielo. Quindi Dio non si vergogna di loro, d’essere invocato come loro Dio, perché egli ha preparato per loro una città”. — Ebr. 11:4-16.
20. Come può dirsi che questi Testimoni praticavano la religione della vita?
20 Poiché questi uomini di fede morirono tutti senza ottenere “l’adempimento delle promesse”, come si può dire che la loro fu una religione di vita? Si può dire perché Geova ha promesso loro la risurrezione alla vita terrena, onde possano continuare a servirlo gioiosamente per ogni età avvenire. “Ma che i morti siano risuscitati anche Mosè lo rivelò, . . . quando chiama Geova ‘il Dio di Abrahamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe’. Egli è un Dio non dei morti, ma dei viventi, poiché tutti sono viventi dal suo punto di vista”. (Luca 20:37, 38) Geova è anche il Dio di Mosè, di Davide e di tutti quelli che testimoniarono gioiosamente intorno al suo glorioso nome e alla sua promessa della Progenie ed erede del Regno. — Eso. 3:15; Salmo 145.
21. (a) Quale avvenimento meraviglioso si verificò quindi? (b) Come il Figlio adempì il proposito di Dio essendo inviato sulla terra?
21 Quindi, dopo 4.000 difficili anni di storia umana, avvenne qualche cosa di meraviglioso! Geova inviò il suo Figlio, la sua prima creazione e la principale gioia di tutta la sua famiglia celeste, su questa terra. “Così la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e noi abbiamo avuto una visione della sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre, ed egli era pieno d’immeritata benignità e di verità”. (Giov. 1:14) Il Figlio stesso dichiarò: “Per questo scopo io son nato e per questo scopo son venuto nel mondo, per recare testimonianza alla verità”. (Giov. 18:37) Egli insegnò ai suoi seguaci di camminare secondo la religione della vita, provando gioia nel fare la volontà divina. Di queste persone mansuete come pecore egli disse: “Io son venuto affinché essi abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Io sono il giusto pastore; il giusto pastore cede la sua anima a favore delle pecore”. (Giov. 10:10, 11) Egli diede la sua perfetta vita umana in riscatto per tutti gli uomini che amano la giustizia. Benché questa significasse la morte su un palo di tortura, il Figlio, Gesù Cristo, provò incomparabile gioia nel fare la volontà divina quale Principale Testimone di Geova sulla terra. — Giov. 4:34; Ebr. 12:1, 2.
22. Come praticarono i discepoli di Gesù la loro religione, e con quale successo?
22 Dopo la risurrezione e ascensione al cielo di Gesù, la gioiosa testimonianza circa il regno di Geova e la speranza della vita eterna acquistarono ulteriore impulso, allorché Gesù diffuse lo spirito di Dio sui suoi discepoli, dando loro il potere di predicare “fino alla più lontana parte della terra”. Prima alcuni Giudei e poi uomini di tutte le nazioni accettarono il gioioso messaggio della vita. “Quando quelli delle nazioni udirono questo, cominciarono a rallegrarsi e a glorificare la parola di Geova, e tutti quelli che erano disposti rettamente per la vita eterna divennero credenti. E i discepoli continuarono ad essere pieni di gioia e spirito santo”. La religione della vita e la gioia aumentarono sulla terra, mentre i credenti recavano “accurata testimonianza intorno al regno di Dio”. — Atti 1:8; 8:25; 10:42; 13:48, 52; 28:23.
23. (a) Perché la cristianità non è riuscita a perpetuare la religione vera? (b) Che cosa mostrano le profezie e i fatti in quanto alla religione dei testimoni di Geova?
23 Ma, che dire di questo ventesimo secolo, di quest’èra nucleare e spaziale, in cui gli empi uomini minacciano di soffocare ogni vita sulla terra con le loro bombe a megaton? Si trova oggi sulla terra la religione della vita? Offre essa al genere umano la speranza di sopravvivere? Certamente la cristianità moderna non proclama tale speranza. È divenuta settaria, fa parte di questo mondo ed è da Cristo stesso chiamata “zizzania”, seminata dal nemico nel campo della vera testimonianza. Questo stesso Figlio ed Erede, ora intronizzato quale Re nei “nuovi cieli” di Geova, manda i suoi angeli a ‘raccogliere le zizzanie’ per “gettarle nella fornace ardente” della distruzione di Armaghedon. Ma che dire del vero cristianesimo della Bibbia? La stessa profezia prosegue, dicendo: “A quel tempo i giusti risplenderanno fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro”. (Matt. 13:24-30, 36-43) Come si è meravigliosamente adempiuta questa profezia nei moderni testimoni di Geova! Per quarant’anni l’unto rimanente di questi testimoni cristiani han fatto risplendere la loro luce fino ai confini della terra. Con gioia, le persone di buona volontà delle nazioni apprendono la religione della vita, divenendo esse stesse zelanti testimoni del nome e del regno di Geova. Da alcune migliaia nel 1919, si è avuta una fenomenale crescita fino a 851.378 attivi Testimoni in 179 paesi del mondo intero nel 1960. Questi continuano a insegnare di porta in porta, “lodando Dio e trovando accoglienza presso tutto il popolo”, e ‘Geova continua a unire a loro giornalmente quelli che sono salvati’. Sì, giornalmente! Poiché nei due anni passati più di 180 nuovi ministri erano ordinati per questo servizio in ogni giorno dell’anno! — Atti 2:47.
24. Fino a qual punto gli uomini di buona volontà sono ora serviti dalla religione della vita, e con quale prospettiva?
24 Ovunque oggi dimoriate sulla terra, potete udire la gioiosa notizia relativa ai “nuovi cieli” e alla “nuova terra” di Geova. Se dimorate in uno dei quaranta paesi dell’Africa, la potete udire da uno dei 119.409 Testimoni che in quel continente diffondono la luce. Nei sessantasette paesi e isole delle Americhe, vi sono 353.632 zelanti Testimoni. In diciannove paesi dell’Europa, 195.295 ministri predicano questo stesso meraviglioso messaggio in molte lingue. In quarantasei paesi dell’Asia e isole del Pacifico fanno servizio altri 59.659 ministri. Anche dove il comunismo getta la sua tenebrosa ombra, in sette paesi dominati dai Sovietici, 123.383 Testimoni si rifiutano di tacere nonostante crudeli persecuzioni. Gli uomini di buona volontà sono serviti in tutta la terra dalla religione della vita! Questa testimonianza mondiale deve continuare finché tutte le persone di buona volontà che sono sulla superficie della terra non siano state raccolte quale ‘progenie del popolo di Dio’, per godere in eterno la gioia della vita eterna nel nuovo mondo di Dio. ‘Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra ch’io sto per creare sussisteranno dinanzi a me’, dichiara Geova, ‘così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome’”. — Isa. 66:22.
[Note in calce]
a Directory of Buddhist Denominations, edito dall’Istituto Internazionale per lo studio delle religioni, nell’ottobre del 1957. (Tokio, Giappone).
b Layard, Babylon and Nineveh, pag. 605.
c Maurice, Indian Antiquities, Vol. IV, pag. 445.
d Kennedy, Hindoo Mythology, pag. 211.
e Niimura, Kojien, pag. 897.
f Hislop, The Two Babylons, pag. 17.