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OseaAusiliario per capire la Bibbia
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del libro di Osea. Mentre Giuda viene nominato solo quindici volte, e la sua capitale, Gerusalemme, neanche una volta, il libro contiene più di quaranta riferimenti a Israele, trentasette a Efraim (principale tribù di Israele) e sei a Samaria, capitale del regno settentrionale. Quasi tutte le altre località menzionate nel libro facevano parte del regno settentrionale o si trovavano ai confini. — Osea 1:4, 5; 5:1, 8; 6:8, 9; 10:5, 8, 15; 12:11; 14:6, 7.
Osea tuttavia attribuiva primaria importanza ai re di Giuda, infatti elenca tutti e quattro quelli che regnarono durante il suo ministero, mentre menziona solo quello che regnava in Israele quando iniziò la sua opera. (Osea 1:1) Ma questo, anziché indicare che il profeta veniva da Giuda o vi era nato, potrebbe mostrare che Osea, come altri profeti di Dio, considerava legittimi sovrani del popolo di Dio solo i re di Giuda della famiglia di Davide, e riteneva che il regno settentrionale di Israele si fosse allontanato dalla religione e dal governo istituiti da Geova. Naturalmente questo elenco dei sovrani di entrambi i regni permette di datare con maggior precisione l’attività di Osea.
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Osea, libro diAusiliario per capire la Bibbia
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Osea, libro di
Libro delle Scritture Ebraiche scritto da “Osea figlio di Beeri”. (Osea 1:1) In esso viene fatto un parallelo fra la vita familiare dello scrittore e la relazione di Dio con Israele. (Capp. 1-3) Il libro mostra che una semplice cerimonia religiosa formale non è gradita a Geova (6:6) e dà risalto alla Sua misericordia e amorevole benignità. — 2:19; 11:1-4; 14:4.
QUANDO E DOVE FU SCRITTO
Osea iniziò il servizio quale profeta in un tempo in cui regnavano contemporaneamente Uzzia in Giuda (829-777 a.E.V.) e Geroboamo II in Israele (ca. 844-803 a.E.V.), e quindi non oltre l’803 a.E.V., quando finì il regno di Geroboamo. (Osea 1:1) Il ministero profetico di Osea proseguì durante il regno di Ezechia re di Giuda, che cominciò a regnare verso il 746 a.E.V. Perciò durò non meno di cinquantasette anni, anzi, di più, poiché senza dubbio interessò parte del tempo in cui regnavano Geroboamo ed Ezechia. Osea scrisse una profezia relativa alla distruzione di Samaria (Osea 13:16), ma non ne descrisse l’adempimento, come probabilmente avrebbe fatto se avesse scritto il libro dopo il 740 a.E.V., data della caduta di Samaria. Perciò il libro di Osea dev’essere stato scritto nella regione di Samaria e ultimato tra il 746 e il 740 a.E.V.
AMBIENTE
Il libro di Osea riguarda principalmente il regno settentrionale delle dieci tribù di Israele (chiamato anche “Efraim” dal nome della tribù principale; questi nomi sono usati scambievolmente nel libro). Quando Osea cominciò a profetizzare durante il regno di Geroboamo, Israele godeva di una certa prosperità materiale. Ma la popolazione aveva rigettato la conoscenza di Dio. (Osea 4:6) Le loro azioni malvage includevano spargimento di sangue, furto, fornicazione, adulterio e venerazione di Baal e degli idoli dei vitelli. (Osea 2:8, 13; 4:2, 13, 14; 10:5) Dopo la morte del re Geroboamo, la prosperità finì e si verificarono condizioni terribili, contrassegnate da disordini e assassini politici. (I Re 14:29—15:30) Il fedele Osea profetizzò anche in tali circostanze. Infine, nel 740 a.E.V., Samaria si arrese agli assiri, e il regno delle dieci tribù ebbe fine. — II Re 17:6.
LA MOGLIE DI OSEA E I FIGLI
Per ordine di Geova, Osea si prese “una moglie di fornicazione e figli di fornicazione”. (Osea 1:2, NW) Questo non significa necessariamente che il profeta abbia sposato una prostituta o una donna immorale che avesse già dei figli illegittimi. Forse la donna sarebbe diventata adultera e avrebbe avuto figli del genere dopo il matrimonio col profeta. Osea sposò Gomer, che “gli partorì un figlio”, lzreel. (1:3, 4) Gomer diede poi alla luce una figlia, Lo-Ruama, e successivamente un figlio, Lo-Ammi, forse entrambi frutto del suo adulterio, dato che in relazione alla loro nascita non c’è alcun riferimento personale al profeta. (1:6, 8, 9) Lo-Ruama significa “non le è stata mostrata misericordia”, e Lo-Ammi “non mio popolo”, nomi indicativi della disapprovazione di Geova per l’Israele ribelle. Viceversa il nome del figlio primogenito, “Izreel”, che significa “Dio seminerà seme”, viene applicato in senso positivo alla popolazione in una profezia di restaurazione. — 2:21-23.
Dopo la nascita di questi figli, Gomer evidentemente lasciò Osea per i suoi corteggiatori, ma non è detto che il profeta abbia divorziato da lei. In seguito fu abbandonata dai suoi amanti e cadde in miseria e schiavitù, infatti Osea 3:1-3 sembra indicare che il profeta la acquistò come se fosse stata una schiava e la riprese come moglie. La sua relazione con Gomer era simile a quella di Geova con Israele, dato che Dio accolse nuovamente il suo popolo peccatore una volta che si era pentito del suo adulterio spirituale. — 2:16, 19, 20; 3:1-5.
STILE
Lo stile di Osea è conciso, a volte anche brusco, con rapidi mutamenti di pensiero. Il libro contiene espressioni piene di sentimento e vigore, espressioni di rimprovero, ammonimento ed esortazione, e anche tenere implorazioni al pentimento. Non mancano neanche mirabili figure retoriche. — 4:16; 5:13, 14; 6:3, 4; 7:4-8, 11, 12; 8:7; 9:10; 10:1, 7, 11-13; 11:3, 4; 13:3, 7, 8, 15; 14:5-7.
NELLE SCRITTURE GRECHE CRISTIANE
Due volte Gesù Cristo citò da Osea 6:6 le parole “Voglio misericordia, e non sacrificio”. (Matt. 9:13; 12:7) Si riferì a Osea 10:8 nel pronunciare un giudizio su Gerusalemme (Luca 23:30), e queste parole sono ripetute in Rivelazione 6:16. Sia Paolo che Pietro si rifecero a Osea 1:10 e 2:23. (Rom. 9:25, 26; I Piet. 2:10) Paolo citò Osea 13:14 (LXX) chiedendo a proposito della risurrezione: “Morte, dov’è la tua vittoria? Morte, dov’è il tuo pungiglione?” (I Cor. 15:55) Confronta anche Osea 14:2 con Ebrei 13:15.
PROFEZIE ADEMPIUTE
Le parole profetiche di Osea 13:16 relative alla caduta di Samaria si adempirono. La profezia di Osea indicava inoltre che Israele sarebbe stata abbandonata dai suoi amanti fra le nazioni. (Osea 8:7-10) Senza dubbio essi non furono di alcun aiuto quando Samaria fu distrutta e gli abitanti di Israele caddero prigionieri degli assiri nel 740 a.E.V. — II Re 17:3-6.
La profezia di Osea prediceva che Dio avrebbe inviato un fuoco nelle città di Giuda. (Osea 8:14) Nel quattordicesimo anno del regno di Ezechia, Sennacherib re d’Assiria “salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prendeva”. (II Re 18:13) Tuttavia Osea profetizzò pure che Geova avrebbe salvato Giuda. (Osea 1:7) Questo avvenne quando Geova Dio frustrò il progettato attacco di Sennacherib contro Gerusalemme e un angelo sterminò 185.000 uomini dell’esercito assiro in una sola notte. (II Re 19:34, 35) Ma un “fuoco” molto più micidiale ci fu quando Gerusalemme e le città di Giuda furono
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