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Il frutto che glorifica DioLa Torre di Guardia 1979 | 15 marzo
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calpesterebbe e quindi li brucerebbe come col fuoco. — Isa. 27:4.
20. Quale relazione dovrebbe cercare la “grande folla” con Geova, e a quale canto cantato alla sua “vigna” dovrebbe unirsi?
20 Ora è il tempo in cui la “grande folla” deve fare pace con Geova e afferrare la sua “fortezza” o riserva di energia per avere la forza di fare ciò che gli è gradito. È tempo di ricordare le parole del cantico che viene ora cantato alla sua “vigna” dell’Israele spirituale: “In quel giorno cantatele: ‘Una vigna di vino spumeggiante! Io, Geova, la salvaguardo. Ogni momento l’adacquerò. Onde nessuno volga la sua attenzione contro di essa, la salvaguarderò pure notte e giorno. Io non provo alcun furore. Chi mi darà rovi e zizzanie nella battaglia? Di sicuro li calpesterò. Di sicuro darò loro fuoco nello stesso tempo. Altrimenti afferri egli la mia fortezza, faccia pace con me; la pace faccia con me’. Nei giorni avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e in effetti germoglierà; e semplicemente empiranno di prodotti la superficie del paese produttivo”. — Isa. 27:2-6.
21. (a) Fino a che punto il rimanente di Giacobbe o Israele spirituale dev’essere produttivo? (b) Cosa mostra che Geova ha reso produttivo il paese?
21 Ora è il “giorno” in cui il rimanente di Giacobbe o Israele spirituale dev’essere fruttuoso riempiendo la terra di vivificanti prodotti. Geova ha reso produttivo il paese su tutto il globo, poiché centinaia di migliaia di persone hanno accettato la testimonianza del Regno data dal rimanente e sono venute fuori in più di 200 paesi per formare la “grande folla” che acclama Geova come Sovrano Universale e Gesù Cristo come colui che è ora autorizzato a regnare su tutta la terra. — Riv. 7:9-17.
22. Che effetto ha avuto riguardo a Dio la produttività del rimanente dei “tralci” della “vera vite”, nonché la produttività della “grande folla”?
22 Il frutto portato dai “tralci” della “vera vite” ha davvero glorificato Geova Dio, il Coltivatore. Grazie alle loro fatiche cristiane la “grande folla” dà gloria a questo Dio che piantò e coltivò questa meravigliosa “vite” regale e i suoi tralci. Imparando dalla “vite” fruttifera e dai suoi “tralci”, quelli della “grande folla” evitano similmente ogni improduttività e cercano d’essere fruttiferi coltivando tutte le qualità di una personalità devota ed esprimendole e manifestandole attivamente alla gloria di Geova.
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‘Il piombino nella mano di Geova’La Torre di Guardia 1979 | 15 marzo
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‘Il piombino nella mano di Geova’
Il regno delle dieci tribù d’Israele viene paragonato a un muro che, in base al piombino, era diritto ma poi aveva cominciato a pendere. Leggiamo: “Ecco, Geova stava su un muro fatto con un piombino, e c’era un piombino nella sua mano. Quindi Geova mi disse: ‘Che cosa vedi, Amos?’ Dunque dissi: ‘Un piombino’. E Geova continuò a dire: ‘Ecco, metto un piombino in mezzo al mio popolo Israele. Non lo scuserò più’”. — Amos 7:7, 8.
In base alla norma o piombino di Geova, Israele, il muro, si era inclinato troppo rispetto alla perpendicolare. L’Altissimo non avrebbe più scusato o perdonato l’errore del popolo. Come un muro inclinato doveva essere abbattuto per evitare danni ai passanti, così le infedeli dieci tribù d’Israele avrebbero subìto l’avverso giudizio di Dio.
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