Camminiamo nel nome di Geova
1. Quale adempimento di Michea, capitolo 4, si può vedere ora?
PROPRIO in questo tempo sempre nuove persone riconoscono la via di Geova e cominciano a seguirla. Questo fu predetto molto tempo fa dagli ispirati profeti Isaia e Michea. Il quarto capitolo di Michea (VR) inizia con queste parole: “Ma avverrà, negli ultimi tempi, che il monte della casa dell’Eterno si ergerà sopra la sommità de’ monti, e s’innalzerà al disopra delle colline, e i popoli affluiranno ad esso. Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: ‘Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri!’” (Michea 4:1, 2, VR) Questa scrittura parla proprio del tempo in cui viviamo, degli “ultimi tempi”. Dal 1914 il Re di Geova, Cristo Gesù, è stato intronizzato nei cieli, ed ha cominciato a regnare in mezzo ai suoi nemici. Una delle prove della sua presenza è che questa buona notizia del Regno viene predicata in tutta la terra abitata, col risultato che le persone di cuore onesto in tutte le nazioni si volgono alla vera adorazione, riconoscono la via di Geova e camminano nei suoi sentieri. Soltanto durante l’anno di servizio 1958, 62.666 furono i battezzati che simboleggiarono la loro dedicazione a Geova per la vita. Benché i capi religiosi abbiano fatto quanto stava in loro potere per fermare quest’affluenza verso la via di Geova, invocando perfino l’azione dello stato per proibirne l’opera, come in Etiopia e nella Repubblica Dominicana, tutto è stato invano. Una volta che le persone di buona volontà hanno effettivamente riconosciuto la via di Geova e camminano nei suoi sentieri, con fermezza dicono: “Noi cammineremo nel nome dell’Eterno [Geova], del nostro Dio, in perpetuo”. — Michea 4:5, VR.
2. (a) Quale invito viene fatto ora? (b) Perché il popolo di Geova è felice?
2 La benedizione di Geova è visibile sul suo popolo. Invece di seguire le mire del vecchio mondo e di continuare a combattere contro i loro fratelli di altre nazioni, essi trasformano le loro spade in aratri, ed estendono il pacifico invito: “Venite, saliamo al monte dell’Eterno”. Questo è l’invito a prender parte alla vera adorazione. Michea spiega che quelli che servono Geova non sono timidi o paurosi, infatti non sarà possibile che “alcuno li spaventi; poiché la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato”. Perciò in ogni nazione del mondo i servitori di Geova hanno preso posizione, senza compromessi, per la vera adorazione nonostante l’opposizione che incontrano. Essi rimangono fedeli alla pura adorazione anche fino alla morte. Una volta ancora la testimonianza scritturale mette in risalto il fatto che Geova non approva qualunque via, ma che ci dirige alla via giusta. Mentre i popoli delle nazioni continueranno a camminare nel nome del loro dio, del dio di questo vecchio mondo, fino ad Armaghedon, coloro che agiscono come Geova vuole, capiscono che il nome personale di Dio, il nome che Lui ha scelto, deve essere riconosciuto e onorato. Non è meraviglia che i testimoni di Geova siano felici; essi seguono la via che reca prosperità spirituale, e ognuno di loro siede sotto la sua vigna e sotto il suo fico.
3, 4. Quale importanza ha la conoscenza del nome di Dio? E che cosa dovremmo cercare di fare?
3 Molti non distinguono ancora questo eccelso nome, essendo indotti, dal concetto di un dio trino, a credere che il nome del Padre sia Gesù. Ma Gesù stesso, rivolgendosi in preghiera a Geova Dio, disse: “Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo. . . . Io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere”. (Giov. 17:6, 26) Non possiamo sperare di agire come vuole Geova se prima non sappiamo chi è, se non conosciamo il suo nome e che cosa significhi per noi. Possiamo saperlo studiando attentamente la sua Parola.
4 Il popolo di Geova è ansioso di conoscere Lui e i suoi propositi, e ricorda le parole di Isaia 55:8 (VR): “Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno [Geova]. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così son le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri”. Questi pensieri rinfrescano, rinforzano e nutrono, come la pioggia o la neve del cielo sulla terra riarsa. Quando queste acque inumidiscono la terra gli alberi germogliano e danno frutto, perché tutto ciò che appartiene a Geova è fertile e produttivo. Se vogliamo agire come vuole Geova, dobbiamo emularlo anche in questo, non accontentandoci di ascoltare, ma mettendo attivamente in pratica la parola. Quindi desidereremo usare le acque di verità che riceviamo per produrre frutto del Regno, condividendo la buona notizia con altri. Non basta assorbire solo l’acqua sufficiente per non appassire e morire spiritualmente, assistendo alle adunanze della congregazione occasionalmente e senza prepararsi. Non dobbiamo mancare di assorbire regolarmente le acque spirituali, a onore di Geova. Il contadino è pronto a lavorare per ore per coltivare la sua terra e così avere un abbondante raccolto, in modo analogo noi dobbiamo studiare assiduamente per essere in grado di insegnare ad altri, e così diventare ministri produttivi della buona notizia. Se il progresso nell’intendimento comporta assiduo lavoro, non vi è limite alla fonte d’informazioni. Le vie di Geova vanno oltre ogni ricerca. Come è indicato in Romani 11:33: “Oh profondità delle ricchezze, della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imperscrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!”
5. Dove si trova la fonte delle informazioni spirituali?
5 Per godere pienamente la benedizione della conoscenza dobbiamo avvicinarci alla fonte o trovare il canale attraverso il quale fluiscono le acque di verità. Non possiamo rimanere inerti e pensare che giunga fino a noi. Nessuno che si trovasse nel deserto sarebbe così stolto da aspettare che l’acqua giunga fino a lui, ma cercherebbe ansiosamente l’oasi più vicina, sapendo che da ciò dipende la sua vita. Né dovremmo pensare che Geova muterà la sua volontà per accontentarci o per accordarsi con la fede dei nostri genitori; dobbiamo piuttosto cercar di trovare il nostro Creatore e di conoscere la sua volontà a nostro riguardo. Perciò quando vediamo intorno a noi gli aridi pascoli della cristianità e ci accorgiamo della mancanza di vera conoscenza biblica del suo popolo, possiamo riconoscere la necessità di rivolgersi dove si può godere il rinfrescante fiume dell’acqua della vita, che scorre dal trono di Dio e dell’Agnello, attraverso il canale da lui diretto. Vediamo che la Parola di Geova ci guida sulla via che dovremmo percorrere. Come dice il Salmo 23:2: “Presso luoghi di riposo con molta acqua mi conduce”. Quando è Geova stesso che ci conduce nella sua via, dovremmo respingerlo? Non penseremmo mai di rifiutare un invito che viene da Dio. Eppure è proprio quel che facciamo se respingiamo l’invito dei nostri fratelli a frequentare le regolari adunanze nella Sala del Regno. Questo è un luogo di riposo dai problemi del vecchio mondo dove le acque di verità sono distribuite liberamente, un luogo di ristoro per le anime nostre.
6. Da che cosa si vede che la via di Geova è una via di fratellanza ora e nell’avvenire?
6 Forse direte di non poter partecipare alle adunanze perché ciò richiede troppa fatica. Ma radunarsi insieme a quelli che hanno vera fede è una delle cose volute da Geova. Nel nuovo mondo ci raduneremo insieme sotto la direttiva di Geova. Se non possiamo incomodarci ora, non dovremmo neanche aspettarci di essere fra coloro la cui progenie e il cui nome rimarranno per godere le benedizioni di radunarci insieme dopo Armaghedon. “‘E certamente avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi dinanzi a me’, ha detto Geova”. (Isa. 66:23) Allora tutti saranno uniti nella pura adorazione, non più divisi da spirito settario, perché ogni carne sarà unita nel rendere onore a Geova. Se speriamo di trovarci fra gli uomini di fede che saranno radunati allora, dobbiamo dimostrarlo partecipando regolarmente ora alle adunanze della congregazione del popolo di Geova, dove il suo spirito viene profuso per benedire i suoi servitori che considerano la sua Parola e la propria relazione con lui. Poiché si vede che la via di Geova è una via di fratellanza, il lettore è cordialmente invitato ad unirsi regolarmente ai testimoni di Geova per studiare la Bibbia nella locale Sala del Regno.
7. Perché è sbagliato l’atteggiamento mondano di non voler parlare di religione?
7 Riconoscendo la fratellanza che vi è nella società del Nuovo Mondo e l’intendimento della verità con cui siamo stati benedetti, dovremmo desiderare vivamente di condividerlo con altri. Allora il nostro amore per Geova si rifletterà nel nostro amore per il prossimo mentre incoraggiamo altri ad apprendere la verità. Non assumete l’atteggiamento del vecchio mondo quando si tratta di parlare di religione, chiudendovi nel silenzio o rifiutando di parlarne. Questi sono argomenti che interessano la sapienza celeste e la vita. Gesù stesso era franco quando si parlava di religione e delle Scritture, e ogni persona sincera dovrebbe aver lo stesso vivo interesse per tali cose anche se da principio non è d’accordo. Le parole, “venite dunque, discutiamo insieme”, si riferiscono appropriatamente a coloro che desiderano conoscere meglio la via di Geova. (Isa. 1:18, Na) Se ci vergognamo di parlare di Geova, egli si vergognerà di noi. Se siamo soltanto tiepidi, saremo rigettati. Dovremmo invece mostrare il sincero desiderio di seguire assiduamente la via di Geova, imparando, parlandone liberamente e con franchezza, mettendo in pratica la parola.
8. (a) Vi è qualcuno esente dal servire Geova? (b) Perché non dovremmo aver timore di prendere parte al ministero?
8 Forse siete vecchi e malati, ma anche altri che sono attivi nel ministero lo sono; essi visitano i loro vicini per parlare della buona notizia, per studiare la Bibbia con loro, dedicando tempo ed energia per onorare Geova. Finché c’è vita, si può trovare un po’ di salute e di forza per lodare il Creatore. Anche i più anziani possono seguire la via di Geova, infatti Gesù ci assicurò che il suo giogo è leggero. La forza di Geova ci sosterrà per compiere il suo servizio in qualunque circostanza. In Isaia 35:3, 4 si legge: “Fortificate le mani deboli, rinfrancate le ginocchia vacillanti. Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: ‘Siate forti. Non abbiate paura’”. Anche i giovani possono seguire la via di Geova e imparare a lodarlo. Salomone sapeva quanto fosse saggia tale condotta allorché disse: “Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza”. (Eccl. 12:1) Gesù sapeva che è necessario cominciare presto a servire Geova; perciò chiese: “Non avete mai letto questo: ‘Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode’?” Quindi, sia che siamo giovani o vecchi, da molto tempo nella verità o nuovi, possiamo aver parte nel far conoscere i propositi del nostro Creatore. Parlare della verità con i nostri vicini è molto più importante che parlare del tempo o riferire l’ultimo pettegolezzo. Siamo anche noi nel numero di quelli che parlano della verità con i vicini, dimostrando così di voler essere contati fra coloro che fanno ogni cosa come vuole Geova. — Matt. 21:16; Zacc. 8:16
9. Morirà qualcuno senza aver l’opportunità di conoscere la verità? Che cosa possiamo fare al riguardo?
9 Ricordate le parole di Michea, secondo cui coloro che camminano nel nome di Geova avrebbero detto: “Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa dell’Iddio di Giacobbe”. I testimoni di Geova sono gli unici che attivamente estendono quest’invito, che trasformano le lance e le spade della guerra carnale per compiere fra le nazioni quest’opera pacifica e vivificante. È un lavoro urgente perché, come mise in risalto Gesù, “il campo è il mondo”. (Matt. 13:38) Egli ci ha dato l’esempio essendo un attivo predicatore della verità. Parlando di coloro che avrebbero seguito questo esempio, Paolo disse: “Con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza. . . . Perché ‘chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’. Però, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? E come riporranno fede in colui del quale non hanno udito? E come udranno senza qualcuno che predichi?” (Rom. 10:10-14) Significa forse questo che la nostra possibilità di avere la vita dipende da una condizione geografica, che il luogo dove siamo nati determina la nostra fede e quindi la possibilità o meno di avere la vita? Niente affatto. Serve soltanto a mettere in risalto la necessità di prender parte all’opera mondiale facendo conoscere questo messaggio vivificante. A nessuno che ami la verità e la giustizia sarà negata l’opportunità di ascoltare la verità e accettarla. Invece di criticare Dio, facciamo ogni sforzo per aiutare altri a conoscere la verità. Forse potremmo servire dove il bisogno di proclamatori del Regno è grande.
10. Come viene compiuta l’opera di vagliare, e quale sarà il risultato?
10 Mediante la predicazione viene ora compiuta fra le nazioni un’opera di vagliare e dividere, per distinguere mediante l’istruzione vivificante quelli che riceveranno le benedizioni del nuovo mondo. Tale opera di vagliare viene compiuta, “come grano che si agita nel vaglio e non cade alcun chicco per terra”. (Amos 9:9, Ri) Geova conosce quelli che gli appartengono e li preserverà. Il risultato finale di questa grande opera è visibile nella visione data a Giovanni: “Ed ecco, una gran folla, che nessun uomo poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua, che stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di abiti bianchi, e con palme in mano. Ed essi gridano a gran voce, dicendo: ‘Noi dobbiamo la salvezza al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello’”. Così gli uomini di buona volontà di tutte le nazioni possono riconoscere Geova e il suo provvedimento per la vita mediante Gesù Cristo, prima che Armaghedon abbatta gli altri che sono meritevoli di morte. — Apoc. 7:9, 10; Atti 4:12.
11, 12. In che modo l’opera di ministero riflette la direttiva di Geova?
11 E come Dio non è un Dio di confusione, ma di ordinate disposizioni, sistema e controllo universale, così quelli che oggi prendono parte all’attività di ministri di Geova in tutta la terra non agiscono secondo l’inclinazione o il capriccio personale, né a caso. Invece basano le proprie attività sul ministero efficace e sistematico di cui Gesù ha dato loro il modello durante la sua vita terrena. Questo significa visitare le persone di casa in casa e di città in città, in modo che tutti abbiano l’opportunità di ascoltare e accettare la verità. Le verità fondamentali della Bibbia che sono essenziali per la salvezza vengono presentate nei sermoni alle porte, ampliate nei sermoni per le visite ulteriori, e quindi considerate seriamente in studi biblici a domicilio con le persone interessate. — Atti 20:20.
12 La stessa ordinata disposizione e sistematicità che si osserva nell’intero universo si riflette nel ministero del Regno dei servitori di Geova in tutto il mondo. Non si fanno sforzi inutili. La loro attività è guidata dalla stessa potenza e dallo stesso spirito di Geova che dirige e controlla la creazione celeste. Per esempio, gli astronomi dicono che la coda di una cometa è composta di particelle di materia così piccole che basta la sola luce del sole a fare allontanare la coda dalla testa della cometa mentre questa s’avvicina al sole. Benché la coda di una cometa possa estendersi per un milione di chilometri nello spazio tutte le particelle che la compongono potrebbero essere contenute in una normale valigia. Nella disposizione terrena di Geova la forza direttiva della sua Parola e del suo spirito è quella che permette ai suoi servitori di compiere la sua volontà. Anche se possono sembrare pochi di numero e insignificanti, essi riflettono tuttavia la luce della verità per tutti coloro che la cercano. Fra i servitori di Geova non avviene che uno serva e creda in un modo e uno in un altro, come non c’è una cometa con 258 code, una per ogni religione. Tutto il popolo di Geova è unito e in armonia, avendo un unico intendimento e proposito con Cristo, loro Capo e Condottiero celeste.
13. Quali cambiamenti sono necessari per piacere a Geova?
13 Per porsi in armonia con le disposizioni di Dio a volte ci vuole una completa trasformazione del proprio modo di vivere, ma è possibile farlo. Geova non richiede da noi quello che non possiamo fare. In Salmo 25:8, 9 si legge: “Perciò egli istruisce i peccatori circa la sua via. Farà camminare i mansueti secondo le sue decisioni giudiziarie e insegnerà ai mansueti la sua via”. Quando questi mansueti, anche se erano peccatori della peggior specie, sentono parlare della verità, essi cambiano. Per la prima volta cominciano a capire chi è Geova. Stolte filosofie e tradizionali credenze religiose sono sostituite dalla logica e ragionevolezza della verità. La differenza è come quella fra il giorno e la notte. Mentre le tenebre avvolgono le persone del mondo, che continuano a brancolare nell’ignoranza del nuovo mondo ora vicino, Geova fa risplendere la luce della verità affinché i mansueti, che amano sinceramente Dio e il prossimo, possano seguire la sua via. A loro Paolo dà le seguenti istruzioni: ‘Spogliatevi della vecchia personalità che si conforma alla vostra passata condotta . . . e rivestite la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio con vera giustizia e amorevole benignità. . . . dite dunque la verità ciascuno al suo prossimo . . . Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi . . . Non esca dalla vostra bocca nessuna parola corrotta . . . E non rattristate lo spirito santo di Dio’. — Efes. 4:22-30.
14. In che modo Geova ci guida oggi mediante la sua organizzazione?
14 Questi sono solo alcuni dei punti menzionati da Paolo, ma vi è qualche cosa che ognuno di noi deve considerare per imparare a vivere come vuole Geova. Qualunque cosa facciamo, faremmo bene a chiederci: Piacerebbe questo a Dio? Se la nostra coscienza è addestrata secondo la sua Parola, sarà per noi una buona guida. Ma ognuno deve decidere la condotta da seguire. Dio ci ha dotati del libero arbitrio di scegliere la condotta che desideriamo; sta a noi quindi di seguire le sue istruzioni e direttive per avere la vita. Perché il suo popolo in tutto il mondo sia unito Geova lo raccoglie in un solo gregge sotto Cristo, il Giusto Pastore. Dalla sua Parola e dalla sua organizzazione ci viene indicata la via da seguire, come se una voce ci dicesse: “Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, . . . una voce . . . dirà: ‘Questa è la via; camminate per essa!’” (Isa. 30:21, VR) La voce di Geova ci parla oggi attraverso la sua organizzazione, correggendoci e istruendoci nella giustizia e nell’attivo servizio del ministero. È la sua organizzazione teocratica che ci aiuta a rimanere sul sentiero della vita. Noi dobbiamo avere l’udito buono e intonato alla sua voce. Questa non è una dottrina nuova o strana, ma sono parole in armonia con quanto è stato scritto nella Bibbia per nostra guida. Infatti come disse Paolo ai Galati: “Anche se noi o un angelo del cielo vi dichiarasse come buona notizia qualche cosa oltre ciò che vi abbiamo dichiarato come buona notizia, sia maledetto”. — Gal. 1:8.
15. Perché è indispensabile continuare a studiare la verità scritturale?
15 È quindi indispensabile che continuamente esaminiamo e controlliamo il nostro intendimento della Parola di Dio per assicurarci di avere corretto intendimento anche di piccoli punti per non allontanarci noi stessi dal sentiero né sviare altri con i nostri commenti o le nostre spiegazioni. Può darsi che conosciamo la verità riguardante dottrine basilari come la trinità, l’inferno, l’immortalità dell’anima e altre, ma finisce qui la nostra conoscenza? Che dire di dettagliati punti della verità? In Romani 2:21 si legge: “Tu dunque che insegni ad altri, non insegni a te stesso?” L’intendimento non viene a noi per rivelazione, ma dobbiamo noi fare uno sforzo. Dobbiamo studiare e ripetere le Scritture, sapendo che la vita dipende da ciò. Per fare un esempio di punti facilmente trascurati, forse voi dite spesso che il Regno sarà stabilito sulla terra. Avete forse dimenticato il punto messo in risalto a pagina 133 di “Sia Dio riconosciuto verace”, “che il Regno non è terrestre, ma celeste”? Quindi il Regno non sarà mai stabilito sulla terra come se fosse una disposizione terrena, anche se estenderà il suo dominio e porterà benedizioni agli uomini di fede sulla terra. — Giov. 18:36.
16. Qual è il moderno adempimento di Zaccaria 8:21-23?
16 Inoltre, vi rendete conto che potete avere una parte nell’adempimento della profezia di Zaccaria 8:21-23 (VR) che dice: “Dieci uomini . . . piglieranno un Giudeo per il lembo della veste, e diranno: Noi andremo con voi, perché abbiamo udito che Dio è con voi”? Come avviene ciò? Questo Giudeo, o lodatore di Geova, segue la via di Geova. Qui non si fa riferimento ad un Giudeo naturale, secondo la carne, ma ad un Giudeo spirituale, a coloro che fanno parte del rimanente. (Rom. 2:29) La vera attrazione dei dieci uomini di buona volontà non è per questo Giudeo spirituale né per il rimanente stesso, ma per il Dio che essi adorano, per seguire la sua via; “perché abbiamo udito che Dio è con voi”. Non si tratta solo di afferrare il lembo della veste, cioè afferrare la verità e far parte dell’organizzazione; ma questo indica un’azione positiva per identificarsi con i lodatori di Geova. A coloro che afferrano la verità viene assegnato un lavoro, che è descritto dalle Scritture come il lavoro di agricoltori e vignaioli, cioè di coltivatori, che arano figurativamente la terra per spargere il seme di Dio e potano le viti perché l’organizzazione produca frutti di giustizia. (Isa. 61:5) Questo è stato spiegato nel libro inglese Potete sopravvivere ad Armaghedon per entrare nel nuovo mondo di Dio, alle pagine 299, 300.
17. Quale attività oggi è gradita a Geova?
17 Vedete qual è il vostro posto nell’adempimento di questa profezia? Uomini di tutte le nazioni ora afferrano la vera adorazione e ricevono assegnazioni di servizio. Vi tirate immediatamente indietro pensando, io non posso farlo? Questo richiede lavoro, lavoro assiduo, secondo l’illustrazione, ma dovremmo avere il vivo desiderio di compierlo sapendo che è ciò che Geova vuole da noi. Quindi non rifiuteremo di por mano all’aratro e di piantare il seme della verità imparata visitando le persone nel servizio di ministri. Gesù raccontò una parabola di un padre che aveva due figli. Uno disse che avrebbe lavorato nella vigna, ma non lo fece mai; l’altro disse che non avrebbe lavorato, ma infine lavorò. Il padre amava quello che compì il lavoro. (Matt. 21:28-31) Se vogliamo piacere al nostro Padre celeste, mostreremo spirito volonteroso e compiremo il lavoro affidatoci. Avendo dedicato la nostra vita a Dio, in ogni cosa dobbiamo mettere gli interessi del Regno al primo posto nella nostra vita. Non tiratevi indietro dal servire Geova, perché egli non ci trattiene le benedizioni della vita, della conoscenza della verità e del suo servizio.
18. In quali modi possiamo sostenere la congregazione locale?
18 Non possiamo tuttavia sperare di compiere dovutamente il ministero a modo nostro. Quando Gesù disse che questa buona notizia doveva esser predicata in tutto il mondo, egli previde un’organizzazione che descrisse come classe dello schiavo fedele per dispensare il cibo a suo tempo. Quindi per fare ogni cosa come vuole Geova dobbiamo essere in completa armonia con la sua organizzazione. Sapendo che dev’essere compiuta una grandiosa opera di testimonianza, dovremmo cooperare pienamente con la classe dello schiavo fedele, affinché l’opera possa procedere rapidamente. Faremo questo non solo disponendo del nostro tempo in modo da trascorrere più tempo possibile nel ministero, ma anche in altri modi. Saremo presenti quando è ora che comincino le adunanze. Ricordiamo che Geova tiene conto del tempo con gran precisione, quindi imitiamolo, mostrando così rispetto per le disposizioni teocratiche delle attività stabilite nella congregazione locale. Quando arriviamo alla Sala del Regno, non dovremmo sederci immediatamente, ma piuttosto è bene parlare con i fratelli, specialmente prendendo l’iniziativa di parlare con quelli che non conosciamo tanto o che forse sono nuovi. Ogni fratello e sorella può farlo, e così ‘incoraggiarsi l’un l’altro’. Geova rivela di essere un Dio amorevole e ospitale; quindi riflettiamo la nostra conoscenza della sua volontà dimostrando queste qualità noi stessi. E quando il servitore di congregazione ci dà un’assegnazione nel programma d’addestramento per aiutare qualcuno a progredire nel ministero o per ricevere aiuto noi stessi, vorremo fare quanto è in nostro potere perché la cosa abbia successo. Anche questo fa parte della disposizione di Geova perché noi raggiungiamo la maturità con l’aiuto della sua organizzazione. Come leggiamo in Efesini 4:11, 12: “Egli ha dato . . . alcuni come pastori e insegnanti, in vista dell’addestramento dei santi per l’opera di ministero”.
19. Quale scelta deve fare ognuno?
19 Oggi, come nel passato, sta a noi decidere la via che vogliamo seguire. Giosuè espose chiaramente la cosa agli Israeliti dicendo: “Scegliete voi stessi chi volete servire . . . Ma in quanto a me e alla mia casa, serviremo Geova”. (Gios. 24:15) Chi conosce la verità e la via che Geova gli pone davanti e tuttavia non la segue, non si trova certo sulla via di Geova che conduce alla vita, ma percorre una strada che lo porta alla morte. Come è indicato in Giacomo 4:17: “Se uno sa fare ciò che è giusto e tuttavia non lo fa, è peccato per lui”. Proprio come vi è un solo Dio Supremo “il cui nome è Geova”, così vi è solo una via, non molte, per conoscerlo e servirlo. Geova si compiace della condotta felice e produttiva di coloro che lo servono producendo frutti del Regno. O il terreno assorbe la pioggia, produce vegetazione e riceve la benedizione di Dio, o dimostra di non produrre che spine e cardi, e d’esser buono solo per la distruzione. Che specie di terreno siete? Avete ricevuto la Parola con gioia e avete lavorato nella vigna per “portare molto frutto”? Paolo incita ogni cristiano dedicato: Non divenite “pigri, ma siate imitatori di quelli che mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse”. — Ebr. 6:7, 8, 12; Luca 8:11-15.
20. Quali benedizioni derivano dal fare ogni cosa come vuole Geova?
20 Avendo conosciuto la via di Geova seguitela fedelmente. Fate qualsiasi sforzo per rimanere in quella via e per far progressi nella verità d’anno in anno. La via di Geova è chiaramente indicata per gli uomini di tutte le nazioni che sinceramente la cercano. “E qui certamente vi sarà una strada maestra, una via; e sarà chiamata la Via di Santità. L’impuro non vi passerà. E sarà per colui che cammina per la via, e neanche gli stolti vi si smarriranno. . . . E questi stessi redenti da Geova ritorneranno e verranno a Sion con grida di gioia; e la letizia per tempo indefinito sarà sul loro capo. Avranno gioia e letizia, e dolore e gemito fuggiranno”. (Isa. 35:8-10) È ora tempo di porsi su questa strada maestra verso la vita insieme alla società del Nuovo Mondo. Non vi è altro modo di ottenere il favore di Geova. Facendo ogni cosa come vuole Geova si trova la via della felicità e della vita. — Ger. 7:23.