Prestate attenzione alla profezia
1. (a) Quale consiglio ci diede Gesù riguardo alla profezia? (b) Che cosa hanno fatto le nazioni per avere guida, e con quali risultati?
“PRESTATE attenzione a voi stessi”, disse Gesù quando istruiva i suoi discepoli in merito al dovuto atteggiamento verso la sua profezia inerente al tempo della fine. (Luca 21:34) Tale vigoroso avvertimento è particolarmente appropriato ora, perché gli avvenimenti mondiali hanno indotto individui e anche governi a comprendere quanto sia desiderabile vedere nel futuro. Essi hanno molti “profeti”: studiosi di storia e di politica, studiosi delle notizie e anche astrologi, eredità dell’antica Babilonia. Ma questi non sono riusciti, come non riuscirono nell’antica Babilonia, e continuano a non riuscire a predire il futuro con precisione e fidatezza. — Isa. 47:12-15; 44:25, 26.
PROFEZIE PROCLAMATE OGGI IN TUTTA LA TERRA
2. (a) Perché le profezie della Bibbia sono superiori, e come può chiunque ricevere benefici da esse? (b) Quale strumento ha usato Geova in questi giorni come “profeta”, e come ha questo gruppo considerato la profezia?
2 A differenza delle profezie o predizioni degli uomini, che sono al massimo solo congetture di dotti, le profezie di Geova provengono dalla mente di Colui che creò l’universo, Colui che è abbastanza potente da dirigere il corso degli avvenimenti per adempiere la sua parola. Le profezie di Geova sono nella sua Parola, la Bibbia, a disposizione di tutti. Tutti hanno l’opportunità, se la desiderano, di dare ascolto e cercare sinceramente di comprenderle. Coloro che non leggono possono udire, poiché oggi Dio ha sulla terra un’organizzazione simile a un profeta, come ai giorni della primitiva congregazione cristiana. (Atti 16:4, 5) Egli definisce questi cristiani il suo “schiavo fedele e discreto”. (Matt. 24:45-47) A questo gruppo dello “schiavo” è dato rigorosamente il comando: “Non trattate le profezie con disprezzo”. (1 Tess. 5:20) Questo è avvenuto per gli unti testimoni di Geova sulla terra. Essi prestano attenzione alla profezia col massimo rispetto. Si sono corretti quando la profezia ha rivelato le loro manchevolezze. Non si sono trattenuti quando la profezia ha condannato pratiche seguite persino nella cristianità. (Isa. 58:1) Sì, essi hanno proclamato le profezie scritte nella Parola di Dio benché questo abbia attirato su loro l’odio del mondo. — Matt. 24:9.
LA PROFEZIA DI GEOVA SI AVVERA
3. (a) In quali modi il re Manasse di Giuda mostrò mancanza di rispetto per le leggi di Dio e per la profezia? (b) Quale profezia dovette dunque adempiersi in lui, e quale strumento fu usato per far questo?
3 Per avere una notevole prova del bisogno di prestare attenzione alla profezia, esaminiamo brevemente una parte della storia verso la fine del regno di Giuda, in cui dominavano i re della discendenza di Davide. Arriviamo al tempo del re Manasse, quattordicesimo re dopo Davide. Succeduto sul trono al padre, il buon re Ezechia, egli governò cinquantacinque anni. Ebbe ampia opportunità di conoscere la storia della nazione e le profezie che Geova aveva fatto adempiere verso i suoi antenati. Dio aveva profetizzato riguardo a qualsiasi re che fosse stato sul trono di Davide: “Se fa del male, lo castigherò con verga d’uomo e con colpi da figli d’uomini”. Andando direttamente contro la parola e la profezia di Dio, Manasse si volse alla religione babilonica, come astrologia, magia, incantesimi, stregoneria, divinazioni e ai pronosticatori di professione. Compì persino sacrifici umani, dei suoi propri figli regali, al dio cananeo Baal. Eresse altari per l’adorazione del sole, della luna e delle stelle in due cortili del tempio di Geova a Gerusalemme, e mise anche “l’immagine scolpita dell’idolo che avea fatto” in questo tempio santo. La profezia di Dio, dunque, si avverò su di lui mediante il pesante braccio dell’Assiria, la Seconda Potenza Mondiale, quale strumento di Dio per adempiere la profezia. — 2 Sam. 7:14, VR; 2 Cron. 33:1-7.
4. Quale fu la conseguenza del disprezzo di Manasse per la parola e la profezia di Dio?
4 Ma il disprezzo di Manasse per la parola di Dio detta mediante Mosè e gli altri suoi profeti recò la punizione non solo su Manasse. La sua ribellione indusse Giuda ad agire più malvagiamente degli abitanti pagani del paese. Geova Dio mandò una severa profezia che avrebbe dovuto aprirgli le orecchie: “Ecco, io faccio venire su Gerusalemme e su Giuda tali sciagure, che chiunque ne udrà parlare n’avrà intronate le orecchie. . . . e ripulirò Gerusalemme come si ripulisce un piatto, che, dopo ripulito, si volta sottosopra. E abbandonerò quel che resta della mia eredità; li darò nelle mani dei loro nemici”. — 2 Re 21:10-15, VR.
5. Come Isaia descrisse profeticamente il giudizio di Geova sul paese e sui suoi abitanti?
5 L’ostinata condotta di Manasse fece spargere nel paese una “grande quantità” di sangue innocente. (2 Re 21:16) Questo, secondo la letteratura dei rabbini giudei, comprese il sangue di Isaia, che dicono fosse segato per ordine del re Manasse. Manasse disprezzò una profezia molto simile che Isaia aveva ricevuto da Geova e che diceva: “Ecco, l’Eterno vuota la terra, e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. . . . La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio, poiché l’Eterno ha pronunziato questa parola. La terra è in lutto, è spossata, . . . La terra è profanata dai suoi abitanti, perch’essi han trasgredito le leggi, han violato il comandamento, han rotto il patto eterno [basato sui Dieci Comandamenti]. Perciò una maledizione ha divorato la terra, e i suoi abitanti ne portan la pena; . . . Il suo peccato grava su lei; essa cade”. — Isa. 24:1-20, VR.
6. (a) Quale immutabile giudizio stabilì Geova su Giuda perché Manasse aveva contaminato il paese? (b) Come ebbe Manasse un saggio di ciò, con quale effetto su di lui?
6 Le malvage azioni di Manasse indussero Dio a stabilire che ora Gerusalemme e il paese di Giuda erano così contaminati che non potevano evitare d’essere vuotati e rimanere desolati per un periodo di tempo. (2 Re 23:26, 27) Ma avendo ignorato la parola e la profezia di Dio, Manasse doveva essere punito per primo. Leggiamo: “L’Eterno parlò a Manasse e al suo popolo, ma essi non ne fecero caso. Allora l’Eterno fece venire contro di loro i capi dell’esercito del re d’Assiria,a che misero Manasse ne’ ferri; e . . . lo menarono a Babilonia [che il re d’Assiria aveva scelto quale una delle sue residenze]”. Il successivo pentimento e tentativo di Manasse di ristabilire la vera adorazione e il modo in cui Dio agì misericordiosamente verso di lui sono descritti in 2 Cronache 33:10-17, VR.
PRESTARE ATTENZIONE ALLA PROFEZIA RECA PROTEZIONE
7. (a) Come fu ricompensato Giosia per aver prestato attenzione ai profeti di Geova? (b) Che cosa dimostrò questo in quanto al potere profetico di Geova e alla sua posizione nel governo?
7 A Manasse succedette suo figlio Amon, che ristabilì l’idolatria pagana. Egli fu assassinato, ma il popolo si attenne lealmente alla casa di Davide e mise sul trono suo figlio Giosia di otto anni. Così la linea di Davide conservò il trono, come Dio aveva profetizzato. (2 Cron. 33:18-25) All’età di diciannove anni il re Giosia cominciò a purificare tutto il regno dalla falsa adorazione. Egli prestò attenzione ai profeti di Geova. (2 Cron. 34:1-7) Perciò la Seconda Potenza Mondiale, l’Assiria, non riuscì mai a condurre Giuda e Gerusalemme in schiavitù. Giosia vide la caduta dell’Assiria nel 633 a.C., che adempì la profezia di Naum riguardo a Ninive, capitale d’Assiria, la quale fu distrutta dal regno di Media e dai suoi alleati. (Naum 1:1; 3:1, 5, 7; 1:15) Questa è la prova che Geova, l’Iddio della profezia, è verace ed è il Sovrano universale.
8. (a) In che modo Babilonia contribuì pure come potenza alla caduta dell’Assiria? (b) Perché è interessante notare chi guidava l’esercito babilonese a quel tempo?
8 Alla caduta di Ninive fu presente il comandante dell’esercito caldeo, Nabucodonosor, figlio del re Nabopolassar, che era stato generale del re Assurbanipal d’Assiria. Nabopolassar era divenuto re di Babilonia quando era morto Assurbanipal. Egli era di discendenza caldea, semita (anche gli Assiri erano semiti). Egli stabilì una dinastia di re che finì con Baldassarre. Dopo la caduta di Ninive, Nabucodonosor fu associato al padre nel regno di Babilonia.b
9. (a) Prima della caduta di Ninive, quale lavoro fece completare il re Giosia? (b) Quale scoperta fu fatta nel tempio dopo che il paese era stato purificato, e quali importanti giudizi furono resi noti a Giosia da questo libro?
9 Giosia impiegò sei anni per completare la sua opera di purificare il paese di Giuda e il tempio di Geova a Gerusalemme dalla falsa adorazione, che comprendeva la babilonica astrologia e i pronosticatori di professione. Mentre faceva restaurare il tempio di Geova, il sommo sacerdote Hilkia trovò il “libro della Legge dell’Eterno, data per mezzo di Mosè”. Questo era senza dubbio l’originale libro della legge scritto da Mosè, che avrebbe suscitato scalpore. (2 Cron. 34:8-15, VR) Il libro giungeva al culmine con le parole: “E avverrà che come l’Eterno prendeva piacere a farvi del bene e moltiplicarvi, così l’Eterno prenderà piacere a farvi perire e a distruggervi; e sarete strappati dal paese del quale vai a prender possesso. L’Eterno ti disperderà fra tutti i popoli, da un’estremità della terra sino all’altra . . .” Udendo leggere ciò, il coscienzioso re Giosia fu terrorizzato. — Deut. 28:63-65, VR; 2 Cron. 34:19.
10. Quale premurosa azione compì immediatamente Giosia, e quale risposta ricevette egli da Geova riguardo a Giuda?
10 Con grande premura Giosia mandò il sommo sacerdote Hilkia con una delegazione “a consultare l’Eterno per me e per ciò che rimane d’Israele e di Giuda, riguardo alle parole di questo libro che s’è trovato; giacché grande è l’ira dell’Eterno che s’è riversata su noi . . .” Dio rispose loro per mezzo della profetessa Hulda a Gerusalemme: “Così dice l’Eterno: Ecco, io farò venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, farò venire tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, ch’è stato letto in presenza del re di Giuda. Poiché essi m’hanno abbandonato ed hanno offerto profumi ad altri dèi per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani, la mia ira s’è riversata su questo luogo, e non si estinguerà”.
11. Quale considerazione fu mostrata a Giosia per il rispetto ch’egli aveva manifestato per la parola e la profezia di Geova?
11 Ma Geova mostrò a Giosia amorevole benignità e considerazione, dicendo: “Ecco, io ti riunirò coi tuoi padri, . . . e gli occhi tuoi non vedranno tutte le sciagure ch’io farò venire su questo luogo e sopra i suoi abitanti”.
12. In che modo Giosia sì conformò diligentemente alla parola di Geova, e con quali buoni risultati?
12 Quindi il re Giosia riunì tutto il popolo nel tempio di Gerusalemme, leggendogli “tutte le parole del libro del patto, ch’era stato trovato nella casa dell’Eterno”. Quindi guidò il popolo nello stipulare un patto di fedeltà a Geova. I buoni risultati del rispetto mostrato dal re per la parola e la profezia di Geova furono questi: “Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire l’Eterno, l’Iddio dei loro padri”. — 2 Cron. 34:21-33, VR.
13. Quali avvenimenti internazionali si verificarono, che condussero a quale stolta azione da parte di Giosia?
13 Dopo aver regnato trentuno anni, Giosia commise imprudentemente un’azione che provocò la sua morte, nel 628 a.C. Avvenne in questo modo: La Prima Potenza Mondiale di un tempo, l’Egitto, era stata abbattuta da Asarhaddon, re d’Assiria, e, dopo una rivolta, era stata riconquistata da suo figlio Assurbanipal. Ma in seguito Ninive fu distrutta e l’Assiria meridionale, come pure il diritto all’Egitto, alla Palestina e alla Siria, passarono a Babilonia sotto Nabopolassar. Ora Neco, Faraone o re d’Egitto, cercò di far valere il proprio diritto contro il dominio di Babilonia, che era succeduta all’Assiria quale nuova potenza mondiale. Egli condusse a nord i suoi eserciti verso Carchemish sul fiume Eufrate, circa ottanta chilometri a ovest di Aran.
14. Solo in quale caso Giosia non prestò attenzione alla profezia, e con quali conseguenze?
14 Il re Giosia condusse fuori i suoi eserciti, evidentemente per bloccare il passaggio agli eserciti di Neco. Il Faraone Neco cercò di dissuadere Giosia, dicendo: “Bada dunque di non opporti a Dio, il quale è meco, affinch’egli non ti distrugga”. Comunque, “Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestì per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo”. Oltre a ignorare l’avvertimento di Dio, il gesto di Giosia, era malvagio perché favoriva Babilonia, che era sempre stata nemica di Gerusalemme. Il travestimento di Giosia non lo protesse poiché una freccia egiziana lo colpì ed egli morì. — 2 Cron. 35:20-25, VR.
15. Quali due re succedettero a Giosia sul trono di Giuda, e come governarono?
15 Quindi il figlio minore di Giosia, Joachaz, governò malvagiamente per tre mesi e fu preso dal Faraone Neco, che fece re di Giuda il fratello maggiore di Joachaz, Eliakim, cambiando il suo nome in Joiakim. L’ingiusto regno di Joiakim durò undici anni. — 2 Cron. 36:1-5; 2 Re 23:30-37.
GERUSALEMME PAGA PER AVER IGNORATO LA PROFEZIA
16. (a) Quale profezia pronunciò Geremia riguardo al tempio di Geova? (b) Come agì il popolo, e davanti a chi e con quali risultati Geremia fece la sua difesa?
16 Al principio del dominio del re Joiakim, Dio mandò a dire al Suo profeta Geremia che Egli avrebbe reso il Suo tempio come il tabernacolo eretto nella città di Sciloh, privo per sempre della sacra arca del patto di Dio. Giuda si era talmente allontanato dall’adorazione di Geova che i sacerdoti, i profeti e il popolo considerarono traditore questo verace profeta e afferrarono Geremia, dicendo: “Tu devi morire”. Ma quando Geremia fece la sua difesa davanti ai prìncipi di Giuda, questi non trovarono nessuna ragione per metterlo a morte e per quella volta lo lasciarono libero. — Ger. 26:1-24; 7:1-34, VR.
17. (a) Quale avvenimento d’importanza mondiale ebbe luogo nel 625 a.C.? (b) Quale profezia inerente a Nabucodonosor pronunciò quell’anno Geremia?
17 Nel 625 a.C. Nabucodonosor divenne re di Babilonia, la Terza Potenza Mondiale. In quell’anno egli sconfisse il Faraone Neco, re d’Egitto, nella battaglia di Carchemish, presso il fiume Eufrate. (Ger. 46:1, 2) In quell’anno Geremia, sotto ispirazione, predisse una desolazione di settant’anni per Gerusalemme e per il paese di Giuda, che avevano disprezzato la parola di Geova e i suoi profeti. Geremia avvertì: “Perciò così dice il Signore degli eserciti: Siccome non avete ascoltato le mie parole, Io mando a prendere tutti i popoli del Nord . . . e Nabucodonosor, re di Babele, mio servo, e li farò venire contro questa terra, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni, . . . E tutta questa terra sarà distrutta e desolata e queste genti serviranno al re di Babilonia per settant’anni”. (Ger. 25:1-11, Na) L’inimicizia tra queste due città, vecchia di secoli, si avvicinava ad un inevitabile conflitto militare, che sarà considerato nel prossimo articolo di questa serie.
18. A che cosa fu paragonato Nabucodonosor nella profezia di Geremia?
18 Nella profezia il re Nabucodonosor fu paragonato a una coppa per bere dell’ira di Geova. Geremia disse: “Così disse a me il Signore, Iddio d’Israele: ‘Prendi dalla mia mano questa coppa del vino dell’ira e danne a bere a tutti i popoli ai quali Io ti mando. Essi ne berranno, barcolleranno e diverranno folli a causa della spada [di Nabucodonosor] che Io manderò in mezzo a loro’”. — Ger. 25:15, 16, Na.
LE NAZIONI BERRANNO DALLA COPPA DELL’IRA DI GEOVA
19. In che modo Geremia ‘fece bere le nazioni’, e a quali nazioni si doveva passare la coppa?
19 Profetizzando, Geremia passò in modo simbolico la coppa alle nazioni, facendo loro bere il messaggio profetico prima di berne l’adempimento: “Ed io presi la coppa dalla mano del Signore e ne diedi a bere a tutti i popoli, ai quali il Signore mi aveva inviato, a Gerusalemme e alle altre città di Giuda, ai suoi re e ai suoi prìncipi, per darli alla distruzione, alla desolazione, alla maledizione come se fosse già oggi”. Dopo aver messo Gerusalemme per prima nell’ordine dei paesi a cui doveva essere passata la coppa del vino dell’ira divina, Geremia menziona in rapida successione Egitto, Uz, Filistea, Edom, Moab, Ammon, Tiro, Sidone, Dedan, Tema, Buz, Arabia, Zimri, Elam, Media. Sì, “tutti i regni dei paesi, che si trovano sulla superficie della terra”. — Ger. 25:17-26, Na.
20. (a) Quali tre ragioni sono indicate per suggerire l’idea che il riferimento di Geremia a Sceshac significhi effettivamente Babilonia? (b) Che cosa avrebbero significato per Babilonia le parole di Geremia 25:26?
20 Infine Geremia termina di passare la coppa dalla mano di Geova aggiungendo: “E il re di Sceshac ne berrà dopo di loro”. (Ger. 25:26, VR) Secondo la tradizione giudaica questo nome Sceshac è la cifra del nome ebraico Babele (o Babilonia), in base al sistema secondo cui l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico (taw) è sostituita alla prima lettera dell’alfabeto (aleph), e la penultima lettera (shin) è sostituita alla seconda lettera dell’alfabeto (beth) la terzultima lettera (resh) alla terza (gimel), ecc.c Inoltre, il nome Sceshac esprime l’idea di umiliazione, che era riservata a Babilonia. Un altro pensiero è che Sceshac significhi “rivestito di rame”, descrizione adatta a Babilonia. Questa profezia significherebbe dunque che il re di Babilonia avrebbe cessato d’essere la simbolica coppa nella mano di Geova, ma, a sua volta, la simbolica coppa di vino, sotto forma di un altro re, sarebbe stata portata alle sue labbra. In tal caso si sarebbe esclamato: “Come mai è stata presa Sceshac, ed è stata conquistata colei ch’era il vanto di tutta la terra? Come mai Babilonia è ella diventata una desolazione fra le nazioni?” — Ger. 51:41, VR.
21. Come Geremia mostrò definitamente che Geova avrebbe riversato la sua ira anche contro Babilonia, e quando doveva avvenire questo?
21 Perciò Dio avrebbe usato Babilonia come appropriato strumento di distruzione, tuttavia, riguardo a Babilonia, sua acerrima nemica di sempre, che odiava Gerusalemme, la città che rappresentava il suo nome, Geova profetizzò completa desolazione: “Quando saranno compiuti [su Gerusalemme e sul paese di Giuda] i settant’anni, io punirò nel re di Babilonia e in quel popolo . . . i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò una desolazione eterna. Manderò a effetto su quel paese tutte le parole che ho pronunciato a suo riguardo, tutto quanto è scritto in questo libro che Geremia profetizzò su tutte le nazioni. Infatti, nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro [il popolo di Geova], che io ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani”. — Ger. 25:12-14, Ga.
22. (a) In che modo anche gli avvenimenti qui considerati sono profetici? (b) Come si può prestare attenzione alla profezia, e con quale fine in vista?
22 Secondo l’apostolo cristiano Paolo, anche gli avvenimenti che abbiamo appena considerati sono in se stessi profetici, simbolici di qualcosa più grande. Questo era un popolo che aveva su di sé il nome di Dio e che recò più biasimo sul Suo nome delle nazioni pagane. La cristianità ha preso il nome di Dio e quello di suo Figlio Gesù Cristo, eppure ha recato più biasimo sul nome di Dio e di Cristo delle nazioni pagane. Inoltre, Babilonia, che anticamente odiò Dio e il suo popolo, raffigura l’impero mondiale della falsa religione, sempre acerrimo nemico di Dio. La profezia di Geova si avverò su Gerusalemme e in seguito su Babilonia. Oggi le sue parole di recare la distruzione su quelli che disprezzano la sua Parola non possono venire meno. Coloro che prestano attenzione alla profezia studiando diligentemente e agendo prontamente come indica la profezia riceveranno il suo favore. Geova è Colui “che annuncia fin dal principio ciò che avverrà alla fine”. Egli comanda: “Ascoltate e vivrà la vostra anima”. Così, se desiderate rimanere in vita, prestate attenzione alla profezia! — Isa. 46:10; 55:3, Na.
[Note in calce]
a Nell’elenco di Asarhaddon di ventidue re dell’Occidente che pagarono il tributo troviamo “Manasse di Giuda”. — The Encyclopedia Americana, edizione del 1929, Volume 2, pagina 440b. Manasse compare anche in un elenco di re tributari di Assurbanipal.
b Vedere le pagine 4, 5, 300 di Nebuchadnezzar, edizione del 1931, di G. R. Tabouis. Comunque, Tabouis stabilisce la data della caduta di Ninive nel 612 a.C., che non è in armonia con la nostra data del 633 a.C.
c Vedere la nota in calce su Geremia 25:26, pagina 269, nel IV Volume della Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Ebraiche, edizione inglese del 1958. Anche, Lexicon for the Old Testament Books, di Koehler e Baumgartner, II Volume, pagina 1014a, edizione del 1953.