La pietra angolare di Sion
“Poiché è contenuto nella Scrittura: ‘Ecco io pongo in Sion una pietra, scelta, una pietra angolare di fondamento, preziosa e chi ripone la sua fede in essa non verrà affatto deluso’”. — 1 Piet. 2:6, NM.
1. Che cos’è Sion, quali specie di pietre sono adoperate nella sua costruzione, e quando è edificata che cosa ha luogo?
GEOVA ha il proposito di edificare un’organizzazione celeste che dev’essere un santuario. Si chiama Sion. È la sua propria dimora ed egli vi abiterà per sempre. Tutte le “pietre” che la compongono sono scelte, preparate, provate da lui; ed egli ha la responsabilità di collocarle al loro posto. La più importante di queste pietre è quella angolare di fondamento. L’intera struttura dev’essere edificata secondo la principale pietra angolare, essendo essa di fondamentale importanza nell’allineamento dell’intero edificio. Ogni pietra dell’edificio, quindi, dev’essere pienamente conforme alla pietra principale. Queste “pietre” sono infatti fedeli schiavi di Dio approvati dopo che la principale “pietra” Cristo Gesù fu modellata secondo le esigenze del capo Costruttore. Quasi 2.000 anni son trascorsi da quando fu preparata la prima “pietra”, ma finalmente è giunto il tempo di edificare questo santuario di Dio. Al completamento dell’edificio, grande gioia e salvezza sono recate ai fedeli credenti, ma giudizio e distruzione agl’increduli.
2. È necessario avere qualche conoscenza dei particolari inerenti alla profezia? Perché?
2 Le parole adoperate dall’apostolo Pietro nel testo sopra riportato furono citate dalla profezia d’Isaia 28:16. Per apprezzarne l’adempimento dovremmo avere una certa conoscenza dell’oratore di coloro ai quali si rivolge, e dell’epoca e delle circostanze come sono rivelate nel locale contesto. I particolari inerenti a questo passo sono importanti, perché ci aiutano a conoscere il motivo per cui Geova pone la pietra di fondamento in Sion, la qualità di persone alle quali parlava, la sua promessa di protezione e salvezza per i suoi, e il motivo per cui distrugge gli altri. Perciò facciamo qui un breve commento relativamente alle condizioni locali.
LA PROFEZIA E IL SUO CONTENUTO
3. Brevemente, quali sono i particolari inerenti alla profezia di Isaia 28:16?
3 La profezia d’Isaia 28 fu pronunziata contro gli “ubriachi d’Efraim”. È un messaggio di denunzia. “Samaria è il capo d’Efraim,” e a quel tempo Samaria non era stata distrutta. (Isa. 7:9) Molti Israeliti volevano scuotersi di dosso il giogo assiro, ma si affidavano all’aiuto dell’Egitto e non alla forza di Geova. Samaria fu assediata e presa nel sesto anno di regno d’Ezechia. (2 Re 18:9, 10) Questi “ubriachi d’Efraim”, che avevano cospirato contro il re di Giuda, furono spazzati via. Essa era stata una bellissima località poiché si estendeva su una deliziosa collina circolare, in cima alle valli, che vantavano una meravigliosa fertilità. Inoltre, essa viveva nella lussuria e nello splendore. — Amos 6:4-6.
4. Che cosa Geova propose di fare a Samaria?
4 Geova è adirato contro questi millantatori, gonfi, arroganti Efraimiti e sta per punirli, e perciò ne dà l’avvertimento. Egli abbatterà al suolo Samaria in modo che la sua orgogliosa corona sia calpestata. Egli sarà simile a tremendo uragano e devastatrice gragnuola per questi schernitori e ubriachi. Sì, essi somiglieranno a un fico primaticcio che appare prima della mietitura d’agosto, a una leccornia speciale che non appena è toccata con le mani è subito inghiottita. Questo è un quadro della bellezza e dell’orgoglio di Samaria condannata ad inevitabile distruzione. Quantunque Iddio sia adirato contro questi uomini malvagi, tuttavia per il suo popolo egli è una gloriosa corona e un diadema di bellezza.
5. (a) Come descrive il profeta questi Efraimiti, e come tratta Geova con loro? (b) Quando la “pietra” è posta in Sion, che cosa accade agli “ubriachi”?
5 La condanna colpisce il sacerdote e il profeta. Essi sono degli ubriaconi. Le ingiustizie della gente da loro corrotta gridavano vendetta, e il loro posto doveva esser preso da altri. Questi obbrobriosi servitori effettivamente erano vacillanti nel loro servizio, e pronunziavano profezie che non erano genuine. Mettono in mostra le più vergognose caratteristiche dell’ubriachezza, ogni cosa galleggia nel vomito, ogni tavola ne è ricolma, e nessun posto è lasciato pulito. Essi scherniscono e deridono il profeta del Signore e, come avvinazzati, vociferano clamorosamente sconce canzoni. Gli schernitori non imparano mai, benché la regola sia data loro ripetutamente; ma essi deridono e si beffano della costante ripetizione delle stesse norme fondamentali, dello stesso messaggio.
Tuttavia, malgrado i loro schemi, beffe e ignoranza, Geova parla con molta severità e risponde che verrà su loro regola dopo regola, comando dopo comando, precetto dopo precetto. Non udranno e non se ne renderanno mai conto? Tutto quello che ne risulta è un poco qua e un poco là. Questi avvinazzati hanno un falso senso di sicurezza, poiché nell’alleanza con gli Egiziani che essi corteggiavano era la menzogna e l’inganno. Geova avrebbe ora spazzato via loro e le loro sozzure completamente. Tenendo presente questi fatti la seguente espressione profetica fa presagire un sovrastante giudizio: “Perciò così parla il Signore, l’Eterno: Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. Io prenderò il diritto per livello, e la giustizia per piombino; la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna, e le acque inonderanno il vostro ricetto”. (Isa. 28:16, 17) La pietra è posta in Sion allo scopo del giudizio su questi ubriachi d’Efraim. Il suo favore non era con questi schernitori e malvagi, ma con Sion, la città capitale del diletto re, Davide. Una cosa è sicura: Geova aveva vincolato le sue promesse alle “grazie stabili promesse a Davide” e perciò al promesso occupante il trono di Davide. Egli farà la sua opera strana, il suo lavoro strano, adempiendo esattamente quello che è stato stabilito.
ADEMPIMENTO IN MINIATURA
6. Hanno le profezie più d’un adempimento? Spiegate.
6 La narrazione dei molti fatti accaduti ad Israele fu fatta per il beneficio di quelli che sarebbero vissuti quando la fine di questo sistema di cose sarebbe venuta, sia nei giorni in cui Cristo Gesù era sulla terra che attualmente al tempo del governo del Regno. Le profezie dovevano avere un duplice adempimento, uno in miniatura e l’altro maggiore e completo. Tratteremo qui per prima l’adempimento in miniatura, e perciò cominceremo a considerare quelle scritture che si riferiscono alla pietra di Sion, alla prima venuta di Cristo.
7. Descrivete in quali condizioni si trovavano quelli dei giorni di Gesù che furono prefigurati dagli “ubriachi d’Efraim”.
7 Le condizioni d’Israele in quel tempo erano deplorevoli, ignominiose, e veramente meritavano l’ira e il disfavore di Geova. Di quei dirigenti religiosi che rappresentavano la parte prefigurata dagli “ubriachi d’Efraim” ci è narrato: “Quando [Giovanni] scorse molti dei Farisei e dei Sadducei che venivano al battesimo, egli disse loro: ‘Progenie di vipere, chi vi ha mostrato come fuggire dall’ira avvenire? Producete dunque frutto conforme al pentimento.’ “Allora Erode [il governante politico-religioso], vedendo che era stato ingannato dagli astrologi, fu preso da un gran furore, e mandò a far uccidere tutti i bambini di Betleem e di tutti i suoi distretti, dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era accuratamente accertato dagli astrologi”. Gesù disse: “Guai a voi, scribi e Farisei. ipocriti! perché assomigliate a sepolcri imbiancati, che in realtà di fuori appaiono belli ma dentro son pieni d’ossa di morti e di ogni specie d’immondezza. Così anche voi, di fuori invero, apparite giusti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e illegalità”. (Matt. 3:7, 8; 2:16; 23:27, 28; vedere anche Matt. 3:11, 12; 12:33, 34; 23:3, 13, 25; Giov. 12:9-11, NM) Questo mostra come tali governanti siano tanto biasimevoli quanto i tipici “ubriachi” del tempo antico. Essi stanno per ricevere il giudizio. Essendo il suo popolo riconosciuto e stando dinanzi alle nazioni come tali, Iddio li tratta conformemente. Anche Simeone aveva profetizzato: “Ecco! questi [Cristo] è posto per la caduta . . . di molti in Israele e per un segno a cui si parlerà contro”. — Luca 2:34, 35, NM.
8. Come estese Gesù le opportunità del Regno a Israele?
8 Cristo Gesù predicò il Regno e insegnò ch’egli era il Regno. “Ma essendo interrogato dai Farisei quando sarebbe venuto il regno di Dio egli rispose loro e disse: ‘Il regno di Dio non viene in modo che sia osservato, né si dirà: “Guarda qui! o “La!” Perché, ecco! il regno di Dio è in mezzo a voi”.’ “Ma se è per mezzo dello spirito di Dio che io caccio i demoni, il regno di Dio vi ha realmente raggiunti”. “Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora il regno dei cieli è la meta verso la quale si spingono gli uomini, e quelli che si spingono avanti lo afferrano”. (Luca 17:20, 21; Matt. 12:28; 11:12, NM) Questi passi mostrano chiaramente che molti in Israele ebbero l’opportunità di avere una parte in questo regno. Egli si presentò a Israele come loro re, ma essi rifiutarono d’accettarlo, rigettandolo così come loro re. Il giudizio fu allora pronunziato contro Israele, ed egli purificò il tempio. — Matt. 21:5; Luca 19:37-40, 42-46, NM.
9. Quando i giudei cercarono di uccidere Gesù, come mostrò egli il significato della loro azione?
9 In seguito i capi d’Israele cercarono di ucciderlo. “Inoltre, egli andava ogni giorno a insegnare nel tempio, Ma i capi sacerdoti e gli scribi e i principali del popolo cercavano di distruggerlo”. (Versetto 47 di Luca 19) Poco dopo mentre Gesù predicava nel tempio fece un’illustrazione. Egli si riferì alla piantagione di una vigna. Quelli ai quali era stata affidata percossero gli schiavi del proprietario, che venivano mandati per ricevere parte dei frutti, e infine uccisero il figlio ed erede del proprietario, concludendo che ora la vigna sarebbe stata la loro. Indi Gesù disse: ‘Che farà dunque il padrone della vigna?’ e vien data la risposta: “Perché essi sono malvagi, egli porterà su loro una malvagia distruzione e affitterà la vigna ad altri coltivatori, che gli renderanno i frutti al tempo dovuto”. (Matt. 21:41, NM) Dopo questa risposta Gesù citò Salmo 118:22, Isaia 8:14 e Daniele 2:34, applicò questi passi a se stesso quale “figlio” ed “erede” e mostrò che i governanti d’Israele erano i “coltivatori” e omicidi.
10. Quale gravità ebbe la decisione dei capi d’Israele di rigettare il loro Re?
10 Si noti ora ciò che Gesù dice agli ubriachi religiosi: “Il regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a una nazione che ne produca i frutti”. Egli svelò ch’essi rigettavano il loro promesso re, la pietra di Sion. Nell’incredulità e la disubbidienza seguendo le tradizioni degli uomini, essi non poterono trovare alcun posto nella loro organizzazione per la pietra di fondamento di Sion. Essi eran confusi e apertamente svergognati. “Ora era la preparazione della pasqua; era circa l’ora sesta. E [Pilato] disse ai Giudei: ‘Ecco! il vostro re!’ Ma, essi gridarono: ‘Portalo via! Portalo via! Mettilo al palo!’ Pilato disse loro: ‘Metterò io al palo il vostro re?’ I capi sacerdoti risposero: ‘Noi non abbiamo nessun re eccetto Cesare.’ Allora, perciò, egli lo consegnò loro perché fosse messo al palo”. Così inciamparono in Gesù come il promesso Messia, il Re d’Israele. “Essi inciamparono contro la ‘pietra d’inciampo’; come è scritto: ‘Ecco! io pongo in Sion una pietra d’inciampo e un masso di roccia d’offesa, ma chi ripone la sua fede in essa non sarà deluso”.’ — Rom. 9:32, 33; Giov. 19:14-16, 19-22, NM.
11. Spiegate per mezzo di scritture come Gesù Cristo fu una pietra angolare ‘provata’.
11 La pietra angolare di Sion è una pietra provata quando viene presentata come re. In che modo? Per il fatto che Cristo Gesù l’eletta “pietra” di Sion, doveva essere il fondamento della sua città, e piacque al Padre che il Figlio diletto fosse prima provato fino al massimo. Per tre anni e mezzo egli fu soggetto a prove, cimenti, tentazioni e persecuzioni, e in tutto il suo ministero egli fu fedele e verace, non operando mai una volta contro la volontà del Padre suo, ma amandolo completamente. Quanto meravigliosamente le scritture narrano di lui: “Poiché in ciò ch’egli stesso ha sofferto quando fu messo alla prova, egli può venire in aiuto di quelli che son messi alla prova”. “Perché noi abbiamo come sommo sacerdote, non uno che non può simpatizzare con le nostre debolezze, ma uno che è stato provato sotto ogni rispetto come noi stessi, ma senza peccato”. “Nei giorni della sua carne Cristo offrì supplicazioni e anche invocazioni a colui che poteva salvarlo dalla morte, con gran grida e lagrime, e fu favorevolmente esaudito per il suo devoto timore. Benché fosse un Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì”. “Queste sono le cose che dice l’Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio”. “Cristo Gesù, che come testimone fece la giusta, pubblica dichiarazione all’udienza di Ponzio Pilato”. Gesù Cristo resistette a tutti i tentativi di corrompere la sua integrità, sormontò tutte le prove e si mantenne fedele malgrado l’opposizione dei peccatori contro di lui. Geova poté aver fiducia in lui e affidargli ogni responsabilità, privilegio e onore, perché questa “pietra” era fedele, provata in ogni modo, pertanto un “sicuro fondamento”. Egli apparteneva interamente a Geova Dio, l’Edificatore di Sion. — Ebr. 2:18; 4:15; 5:7, 8; Apoc. 3:14; 1 Tim. 6:13, NM.
12. Mostrate come Cristo Gesù fu in altro modo qualificato per essere la pietra angolare.
12 Cristo Gesù era qualificato per essere la “pietra angolare” di Sion, perché non solo era stato messo alla prova e al cimento ma era anche l’erede delle promesse relativamente al Regno. Egli era il “Leone della tribù di Giuda”, un diretto discendente naturale del re Davide la cui progenie doveva regnare sul trono per sempre. “Le grazie stabili promesse a Davide” erano sue. Egli era la “progenie” promessa, il Segnale, Redentore, Condottiero, Messia, Capo e Perfezionatore della nostra fede. Si deve concluderne che l’adempimento in miniatura della ‘posa della pietra in Sion’ ebbe luogo quando Cristo Gesù come pietra provata si offrì come re. Quando entrò a Gerusalemme cavalcando un puledro d’asina, egli fu acclamato a gran voce come re dai suoi discepoli e dal popolo in generale, ma fu rigettato e messo a morte dai dirigenti religiosi. Perciò, a quel tempo, Geova, ritirò il suo favore da Israele, segnando la fine della Sion tipica. Così si vede chiaramente che Cristo Gesù, l’unto Re di Dio, è la “pietra” posta nella Sion celeste.
LA SION CELESTE
13. Che cosa presuppone una città, e che cosa simbolizzò la Sion letterale?
13 Vi fu una terrestre, tipica città di Sion e vi è una Sion celeste, e Geova stabilì entrambe. Una città presuppone una comunità bene organizzata per il commercio, per la residenza e per l’adorazione, e che ha un’area nettamente definita con leggi e regolamenti locali, e con taluni in autorità che curino il generale benessere dei cittadini, come la protezione della salute, le provviste di alimenti e d’acqua. Una tale città era Sion col suo palazzo e tempio. Era la città capitale della nazione. Sion rappresenta simbolicamente l’organizzazione di Dio e in particolare la sua parte ufficiale, dove era stabilito il trono.
14. Come sappiamo che ci dev’essere una Sion celeste? Dimostratelo con scritture.
14 Tutte le promesse fatte alla letterale, tipica Sion valgono oggi per quella celeste, “siccome la Legge ha un’ombra delle buone cose avvenire”. “Poiché quelle cose sono un’ombra delle cose avvenire, ma la realtà appartiene al Cristo”. (Ebr. 10:1; Col. 2:17, NM) Sion fu chiamata la “città di Dio”, la dimora di Dio. “Poiché l’Eterno ha scelto Sion, l’ha desiderata per sua dimora, Questo è il mio luogo di riposo in eterno; qui abiterò, perché l’ho desiderata”. (Salmi 87:2, 3; 132:13, 14) La tipica prefigurò la più grande. “Ma voi vi siete avvicinati a un monte Sion e a una città dell’Iddio vivente, Gerusalemme celeste, e a miriadi di angeli, in generale assemblea, e alla congregazione dei primogeniti che sono stati registrati nei cieli, e a Dio il Giudice di tutti, e alla vita spirituale dei giusti che sono stati resi perfetti, e a Gesù il mediatore di un nuovo patto, e al sangue d’aspersione che parla meglio del sangue di Abele”. “Ma la Gerusalemme di sopra è libera, ed essa è nostra madre”. (Ebr. 12:22-24, NM; Gal. 4:26, NM) Questi passi non si possono applicare alla Sion terrestre, ma a quella invisibile, le cui pietre sono quelle “pietre viventi” delle quali si parla nella Prima Epistola di Pietro. (1 Piet. 2:5) Esse sono spirituali, e alla fine son tutte edificate nella Sion celeste.
15. Chi forma la ‘Sion che è disopra’, e come lo sappiamo?
15 È piaciuto a Geova avere un tale edificio, una reale casa spirituale, un tempio spirituale, edificato con schiavi fedeli, ognuno eletto da Dio, provato, come lo fu l’angolare pietra di fondamento. L’apostolo Paolo è usato per rivelare questo grande segreto ai suoi fratelli in Cristo. “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo. poiché egli ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in unione con Cristo, come ci ha scelti in unione con lui prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e senza biasimo dinanzi a lui nell’amore”. Il glorioso luogo celeste fu in primo luogo dato a Cristo Gesù. Quindi questa immeritata benignità di Dio fu data ad altri, in realtà un invito a diventare “pietre viventi” in questa spirituale casa reale. (Efes. 1:3, 4, 20, 21; 2:19-22, NM) L’apostolo Pietro dichiara questo con chiarissimo linguaggio. Anche l’apostolo Giovanni pronunziò una profezia che si riferisce a Sion molti anni dopo che la Sion letterale fu distrutta. “E io vidi, ed ecco! l’Agnello stava in piedi sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti”. — 1 Piet. 2:4-6; Apoc. 14:1, NM.
16. Che cos’è la completa Sion?
16 La reale, completa Sion è dunque la città celeste formata dai fedeli schiavi di Dio che sono generati dallo spirito, unti, provati e approvati, edificati sul “fondamento sicuro” Gesù Cristo, la Pietra angolare, l’unto Re di Dio.
DILETTO DI GEOVA IN SION
17. Descrivete la magnificenza della città celeste.
17 Come son belle, deliziose e indicatrici della purezza di Sion queste preziose parole: “Questo è il mio luogo di riposo in eterno; qui abiterò, perché l’ho desiderata”. (Sal. 132:14) Sapendo che la completata Sion sarà uno splendido edificio celeste, ci è misericordiosamente permesso di dare uno sguardo spirituale a questa meravigliosa dimora di Geova. Provatevi per un momento ad evocare nella vostra immaginazione la gloria e la radiosa bellezza di questo luogo di dimora. Dimenticate se volete le orrende, sozze cose di questo giorno malvagio, e cacciate dalla mente i millantati prodotti dei costruttori di questo mondo. Raffiguratevi piuttosto l’eccellenza della città celeste. Leggete Apocalisse 21:10-27 e osservate come questa comunità riceve tutta la sua luce e la sua gloria dal Creatore dell’universo, l’Iddio Altissimo, Geova. Quivi è completa armonia e tranquillità, senza nessuna sproporzione che guasti la sua bellezza. Armoniosa in ogni suo aspetto, magnifica per simmetria, meravigliosamente variegata nel suo splendore, sì, nella sua abbagliante, scintillante, iridata luce di splendido fulgore. Il fondamento delle mura della città è adorno di ogni specie di pietre preziose. La via maestra della città era d’oro puro, come vetro trasparente. Se potete seguire la visione fino in fondo. potete farvi un concetto del modo in cui Geova considera il suo luogo di riposo dov’egli dimorerà per sempre.
18. (a) Per quanto tempo è stato in corso di preparazione l’edificio? (b) Come la costruzione del tempio di Salomone prefigurò appropriatamente quella celeste?
18 Questa città si è andata preparando durante quasi duemila anni. Ciascuna “pietra” è modellata secondo il santo proposito di Dio e quindi è messa a parte finché venga il tempo di erigere la costruzione. Questi fedeli schiavi potrebbero essere stati dimenticati dagli uomini e da questo malvagio sistema di cose, ma non da Dio. “Poiché voi moriste, e la vita vostra è stata nascosta col Cristo in unione con Dio”. “Diletti ora noi siamo figli di Dio, ma finora non è stato reso manifesto ciò che saremo. Sappiamo che quando si renderà manifesto noi saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è”. (Col. 3:3; 1 Giov. 3:2, NM) L’edificazione del tempio di Salomone raffigurò l’edificazione di quello celeste con tutte le sue pietre preparate in precedenza e quindi tutte messe a posto senza alcun rumore. “Per la costruzione della casa si servirono di pietre già approntate alla cava; in guisa che nella casa, durante la sua costruzione, non s’udì mai rumore di martello, ascia o d’altro strumento di ferro”. (1 Re 6:7) Quando il tempio letterale fu edificato costituì un meraviglioso spettacolo, ma più mirabile è l’edificio della Sion celeste.
19. Descrivete come Geova si occupa di Sion? e che cosa ha promesso egli di fare per essa?
19 L’edificazione di Sion avviene quando il Signore appare nella sua gloria”. Tu ti leverai ed avrai compassione di Sion, poiché è tempo d’averne pietà; il tempo fissato è giunto. Perché i tuoi servitori hanno affezione alle sue pietre, ed hanno pietà della sua polvere. Allora le nazioni temeranno il nome dell’Eterno, e tutti i re della terra la tua gloria, quando l’Eterno avrà riedificata Sion, sarà apparso nella sua gloria”. “L’Eterno ha fondato la sua città sui monti santi. Egli ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Cose gloriose son dette di te, o città di Dio!” “Perché, o monti dalle molte cime, guardate con invidia al monte che Dio s’è scelto per sua dimora? Sì, l’Eterno vi abiterà in perpetuo”. “Bello si erge, gioia di tutta la terra, il monte di Sion, dalle parti del settentrione, bella è la città del gran re. Quel che avevamo udito l’abbiamo veduto nella città dell’Eterno degli eserciti, nella città del nostro Dio. Dio la renderà stabile in perpetuo”. “L’Eterno, è in mezzo a te, non avrai più da temere alcun male. In quel giorno, si dirà a Gerusalemme: ‘Non temere, o Sion, le tue mani non s’infiacchiscano! L’Eterno, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un Potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per via di te, si acqueterà nell’amor suo, esulterà, per via di te, con gridi di gioia”.’ (Salmi 102:13-16; 87:1-3; 68:16; 48:2, 8; Sof. 3:15-17) La città capitale dell’universo è Sion, la gioia e delizia di tutta la terra, poiché il diletto Figlio di Dio ne è il fondamento e chiunque è in essa proclama le lodi di Geova.