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Considerate ciò che Geova ha fatto per voiLa Torre di Guardia 1974 | 1° settembre
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in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Che cosa ne fate della vostra vita per dimostrare in modo significativo il vostro apprezzamento per questo inestimabile provvedimento?
LE COSE CHE GEOVA HA FATTE PER I SUOI SERVITORI
Le Scritture mostrano che Geova Dio elargisce molte benedizioni materiali a tutto il genere umano, ai buoni e ai cattivi, agli immeritevoli come pure ai meritevoli. Ma non prende egli nota della differenza fra queste due specie di persone e non fa più per i meritevoli che per gli immeritevoli? Sì; egli veglia su di loro e benedice i loro sforzi per ottenere le cose necessarie della vita. (Luca 12:29-31) Ma in questo tempo li favorisce primariamente in senso spirituale. In tal modo dà loro ciò che il resto del mondo non ha, la consapevolezza dell’approvazione divina e una speranza per il futuro con una solida base. Egli opera secondo il principio dichiarato in Romani 8:28: “Sappiamo che Dio fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che amano Dio”.
Oggi ci sono più di un milione ottocentomila felici persone che hanno un paradiso spirituale. Hanno pace mentale e contentezza, grande felicità, conoscenza di Geova Dio e dei suoi propositi e forte fede nella sua promessa di un nuovo ordine dove regnerà la giustizia e dove, come dice Rivelazione 21:4, “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. Dimorano in pace e unità, e hanno uno scopo alto e nobile, quello di mostrare ad altri come anch’essi possono ricevere queste benedizioni. Siete fra coloro che hanno questo paradiso spirituale? Potete esserlo.
Riflettete su tutto ciò che Geova Dio ha fatto per voi. Mentre riflettete, non vi sentite spinti a mostrargli il vostro apprezzamento in un modo che gli è accettevole? Per aiutarvi a conoscere come farlo in modo gradito a Dio, i testimoni di Geova tengono nelle loro Sale del Regno adunanze settimanali. Vedete dove si trova quella più vicina a voi e questa settimana andateci. Ne sarete tanto contenti.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1974 | 1° settembre
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Domande dai lettori
● La Bibbia dice che Gesù fu nella tomba “tre giorni e tre notti”. Vuol dire questo che fu nella tomba settantadue ore intere? — Brasile.
La ragione per cui sorge questa domanda è che una volta Gesù disse: “Poiché come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”. (Matt. 12:40) Molti lettori della Bibbia comprendono che voglia dire tre giorni e tre notti interi, o settantadue ore. Le prove scritturali, però, mostrano che Gesù fu nella tomba per un periodo inferiore a settantadue ore.
Gesù morì il giorno di Pasqua, 14 Nisan, il giorno ora chiamato venerdì. La mattina presto del giorno ora chiamato domenica era già stato destato dai morti. Il racconto di Marco dice: “Il primo giorno della settimana [Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome] vennero molto presto alla tomba commemorativa, quando era sorto il sole. . . . Essendo entrate nella tomba commemorativa, videro un giovane seduto a destra, vestito di una lunga veste bianca, e rimasero attonite. Egli disse loro: ‘Smettete d’essere attonite. Voi cercate Gesù il Nazareno, che fu messo al palo. Egli è stato destato, non è qui’”. — Mar. 16:2-6; Giov. 20:1.
Se Matteo 12:40 volesse dire tre giorni completi di ventiquattr’ore, quando sarebbe stato sepolto Gesù? Tornando indietro di settantadue ore dalla domenica mattina presto, arriveremmo al giovedì mattina presto. Ma giacché Gesù morì verso le 15, avrebbe dovuto essere stato posto nella tomba il mercoledì pomeriggio. (Matt. 27:46, 50) Il racconto biblico inerente alla morte e risurrezione di Gesù Cristo, comunque, non fa pensare in alcun modo che il periodo si estendesse da mercoledì fino a domenica. Esaminiamo, dunque, le prove.
La ragione per cui le donne erano andate alla tomba era quella di spalmare di aromi il corpo di Gesù. Esse comprarono alcuni di questi aromi subito dopo il sabato. (Mar. 16:1; si paragoni Luca 23:56). Quale sabato poté essere questo? Se il 14 Nisan fosse durato fino al mercoledì pomeriggio, allora il giovedì, 15 Nisan, sarebbe stato il primo giorno della festa dei pani non fermentati e quindi anche un giorno di sabato. (Lev. 23:5-7) Il sabato successivo sarebbe stato il sabato settimanale, cominciando il venerdì sera e durando fino a sabato sera, giacché i giorni giudaici cominciavano al tramonto.
Non sembra ragionevole che Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome comprassero aromi immediatamente dopo il 15 Nisan (giovedì sera, secondo tale calcolo) e poi aspettassero fino alla mattina presto del 18 Nisan (domenica) per andare alla tomba di Gesù. Questo sarebbe stato più di tre giorni interi e mezzo dopo la morte di Gesù. Sarebbe stato allora di pochissima utilità spalmare il cadavere di aromi. (Si veda Giovanni 11:39). Sembrerebbe anche davvero strano che le donne facessero passare il 16 Nisan (giorno che non sarebbe stato un sabato) senza far nulla e poi corressero alla tomba il più presto possibile la domenica mattina, 18 Nisan.a
In considerazione di questi fattori favorevoli a un periodo inferiore a tre giorni interi tra la sepoltura e la risurrezione di Gesù, sorge la domanda: Perché poté dire Gesù che il “Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti”? (Matt. 12:40) Poté dirlo perché l’espressione “tre giorni e tre notti” può riferirsi a parti di tre giorni, com’è chiaramente indicato in I Samuele 30:12, 13. Sotto l’intestazione “Giorno” The Jewish Encyclopedia dice: “Nella vita della comunità giudaica parte di un giorno è a volte calcolata come un giorno; p.e., il giorno del funerale, anche quando esso ha luogo nel tardo pomeriggio, è considerato come il primo dei sette giorni di cordoglio; un breve tempo la mattina del settimo giorno è considerato il settimo giorno; la circoncisione ha luogo l’ottavo giorno, anche se rimanevano solo pochi minuti del primo giorno dopo la nascita del bambino, essendo essi considerati un giorno”. Perciò, come osserva il commentatore biblico Lightfoot, tre giorni e tre notti “includevano una parte qualsiasi del primo giorno; tutta la notte seguente; il giorno successivo e la sua notte; e una parte qualsiasi del giorno seguente o terzo giorno”. Avvenne questo nel caso di Gesù?
La risposta a questa domanda è chiara una volta determinato l’anno in cui morì Gesù. Se si conosce l’anno, facendo il calcolo secondo i princìpi del calendario ebraico è possibile stabilire il giorno della settimana in cui cadde il 14 Nisan, anche nel lontano primo secolo E.V. Felicemente la Bibbia ci fornisce abbastanza prove per stabilire l’anno.
Secondo Luca 3:1, Giovanni Battista cominciò il suo ministero “nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare”. Poiché Luca usò una parola greca che significa letteralmente “governatorato”, alcuni hanno pensato che il “quindicesimo anno” si debba contare a cominciare dal tempo in cui Tiberio fu coreggente con Augusto. Per cui porrebbero l’inizio del ministero di Gesù nel 27 E.V. Comunque, c’è dubbio sul tempo esatto in cui cominciò tale coreggenza.b
Mentre l’inizio della coreggenza è incerto, l’inizio del regno di Tiberio come Cesare è ben provato. La data è il 17 agosto 14 E.V. (calendario gregoriano). Per cui il quindicesimo anno andò dal 17 agosto 28 E.V. al 16 agosto 29 E.V. Questo porrebbe l’inizio del ministero di Gesù nel 29 E.V., circa sei mesi dopo l’inizio dell’attività di Giovanni Battista. Fu per prima al tempo del suo battesimo che Gesù fu unto con lo spirito di Dio, divenendo così il promesso Messia o Cristo. La profezia biblica predisse specificamente il tempo esatto di questo avvenimento.
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