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La pigiatura delle uve dell’iraLa Torre di Guardia 1967 | 1° gennaio
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il vostro Dio, che dimora in Sion, mio monte santo”. (Gioe. 3:16, 17, VR) Questo significa per loro sopravvivere senza morire per entrare nel suo nuovo ordine di cose.
18. (a) Che cosa possono attendere con ansia i testimoni di Geova? (b) Perché è così urgente che i testimoni di Geova dichiarino l’avvicinarsi della pigiatura nello strettoio?
18 Un’operazione di cancro è difficile e pericolosa, e significa un tempo di prova e tribolazione per il paziente, tuttavia se il cancro si può asportare completamente ciò è causa di gioia per il paziente che può superare con successo l’operazione. Nello stesso modo sarà un tempo difficile senza uguale nella storia quello in cui la “vite della terra” sarà abbattuta e calpestata. Ma sarà causa di gioia per gli abitanti della terra quando la “vite della terra” sarà scomparsa e quando i giudizi di Dio riempiranno la terra. Allora l’abbondante frutto della vera vite del Regno permetterà agli abitanti della terra di praticare la giustizia e recherà loro vita e pace. I testimoni di Geova lavorano ora strenuamente affinché le persone di cuore onesto comprendano la serietà della situazione e facciano i passi necessari per la loro preservazione onde evitino d’essere pigiate nello strettoio. A volte l’urgente messaggio d’avvertimento che devono proclamare non è accettato prontamente, ma essi continuano, ciò nonostante, perché lo fanno per salvare delle vite. Rivelazione prosegue indicando le cose che essi devono fare per rivelare le pericolose condizioni insieme alla sola via di scampo per ottenere eterna felicità. Possiamo attendere successive edizioni di questa rivista per considerare gli emozionanti capitoli quindicesimo e sedicesimo di Rivelazione.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1967 | 1° gennaio
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Domande dai lettori
● Simeone, uomo riverente di Gerusalemme, si riferì a Gesù come “mezzo di salvezza” di Dio e “luce”. Egli disse anche che Gesù fu “posto per la caduta e il risorgere di molti in Israele”. A Maria, Simeone disse anche: “Sì, a te stessa una lunga spada trapasserà l’anima”. (Luca 2:29-35) Che cosa volle dire Simeone? — C. R., Scozia.
Per mezzo dello spirito santo era stato rivelato divinamente a Simeone “che non avrebbe visto la morte prima d’aver veduto il Cristo di Geova”. (Luca 2:26) Quando fu vecchio, Simeone ebbe l’adempimento di quella promessa. Essendo spinto dallo spirito santo, egli andò al tempio proprio il giorno che Giuseppe e Maria vi portarono Gesù in conformità alla legge di Dio. (Luca 2:22-24; Lev. 12:1-8) Fu allora che Simeone prese in braccio il bambino, benedisse Dio e dichiarò: “Ora, Sovrano Signore [Geova], tu lasci andare in pace il tuo schiavo secondo la tua dichiarazione; perché i miei occhi han visto il tuo mezzo di salvezza che hai preparato dinanzi a tutti i popoli, luce per rimuovere il velo dalle nazioni e gloria del tuo popolo Israele”. — Luca 2:29-32.
Con queste parole Simeone predisse che Geova avrebbe provveduto la salvezza per il genere umano mediante Gesù, che egli era davvero il “mezzo di salvezza” di Dio. Questi sarebbe stato anche una “luce” per rimuovere dalle nazioni il velo delle tenebre spirituali, e che sarebbe stato ‘gloria del popolo di Dio, Israele’. Come conseguenza del ministero di Cristo, il popolo di Neftali e di Zabulon, nella regione di Galilea, per esempio, vide “una gran luce”, in adempimento a Isaia 9:1, 2. (Matt. 4:13-16) È anche interessante il fatto che Gesù Cristo stesso dichiarò: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà affatto nelle tenebre, ma possederà la luce della vita”. — Giov. 8:12; Isa. 42:6; 49:6.
Comunque, Simeone dichiarò pure: “Ecco, questi è posto per la caduta e il risorgere di molti in Israele e per un segno di cui parlar contro . . . onde i ragionamenti di molti cuori siano scoperti”. (Luca 2:34, 35) Queste parole
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