Il solo Governo per il solo Mondo sotto la Sovranità di Dio
1. I consiglieri del mondo son costretti a trarre quale conclusione circa il governo del genere umano?
I CONSULENTI e i consiglieri degli affari del mondo sono frustrati di continuo. Sia che a loro piaccia o no, son costretti a trarre la conclusione che la famiglia umana, pur essendo ora antica di seimila anni, non è in grado di governarsi da sé. Non ha generato da sé il tipo di governo che abbia fatto o che possa fare di tutto il genere umano un solo mondo.
2. Secondo l’inizio che Dio diede al genere umano, perché non è sua la colpa se oggi il genere umano non è “un mondo”?
2 Di chi è la colpa? Non del Creatore della famiglia umana e quindi non del suo Padre celeste. Tutta la famiglia umana cominciò da un solo uomo originale che il Sovrano Signore Dio, Geova, portò all’esistenza sulla terra. In seguito, da parte del corpo perfetto di quest’uomo che il Creatore usò come una base, egli fece la prima donna originale, affinché tutto il genere umano fosse di una sola carne, discendente da questa originale coppia umana. Questo fatto fu chiaramente dichiarato millenovecento anni fa ai filosofi dell’Alta Corte greca dell’Areopago di Atene, in Grecia. A quegli eminenti giudici il cristiano apostolo Paolo disse: “Egli [Dio] ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra, e ha decretato le stagioni fissate e i limiti stabiliti della dimora degli uomini, perché cerchino Dio”. — Atti 17:22-27; Gen. 2:7-25; 1:26-31.
3, 4. (a) Dall’inizio, quale fu il proposito di Dio per il genere umano? (b) Come fu mostrato ad Adamo che la sottomissione alla sovranità di Dio era la via della vita in vista dell’eternità?
3 Dio volle che la famiglia umana fosse “un mondo” del genere umano, una società umana tutta delle stesse ossa, della stessa carne e dello stesso sangue. Questa unita società umana doveva dimorare su tutta la superficie della terra, essendo questa convertita in un parco paradisiaco o giardino come loro dimora eterna. Il genere umano doveva tenere sottoposti i pesci, gli uccelli e gli animali terrestri, ma lo stesso genere umano doveva esser sottomesso alla sovranità del Governatore e Creatore Universale, l’Altissimo, “il cui nome solo è GEOVA”. (Sal. 83:18, AV) Come Sovrano dell’uomo, Geova Dio dichiarò al primo uomo la legge divina, ubbidendo alla quale l’uomo perfetto avrebbe potuto vivere sulla terra per sempre.
4 Questa legge richiedeva l’ubbidienza perfetta al Sovrano Universale, poiché Dio disse all’uomo, Adamo: “D’ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morrai”. (Gen. 2:16, 17) Per un tempo l’uomo, Adamo, e sua moglie, Eva, osservarono questo comando divino della leale ubbidienza. La famiglia umana ebbe un inizio perfetto. La sottomissione al Sovrano Universale, Geova Dio, era la via della vita in vista dell’eternità. Il principio qui esposto si applica oggi a noi. Lo seguiremo?
5. La mancanza di unità oggi nel mondo del genere umano che cosa indica che ebbe luogo, e quando, e in seguito a quale allettamento?
5 Tutti vorranno convenire che la famiglia umana non è oggi “un mondo”, non è un’indivisa società umana, quantunque sia di una sola carne e di un solo sangue. Sulla terra sono rivendicate attualmente molte sovranità umane e queste dividono la lealtà degli uomini. È innegabile che nel lontano passato, prima che ad Adamo e a Eva nascesse un figlio, dovette esserci un allontanamento dalla sovranità universale dell’Iddio Altissimo, il Creatore. Che cosa indusse a questo allontanamento? Solo la Sacra Bibbia, la scritta Parola di Dio ci dà la risposta valida. L’errato allettamento venne dal reame invisibile, dal mondo spirituale. Lì uno dei sudditi spirituali della sovranità di Geova vide l’opportunità di istituire una sua propria sovranità indipendente.
6. I nomi dati a quello spirito ribelle sono in armonia con quale corso che egli intraprese per condurre la rivolta umana contro la sovranità di Dio?
6 Il nome di questo ribelle divenne appropriatamente Satana, poiché il nome significa “Colui che oppone resistenza”, vale a dire a Geova Dio. Diavolo ne divenne un’appropriata designazione, poiché la parola significa “Calunniatore”, e Satana usò la calunnia contro il suo Sovrano Signore per ingannare e sviare. Così alla donna Eva il Diavolo presentò il Padre celeste come un egoistico mentitore a cui la rigida ubbidienza non fosse dovuta. Credendo a questa menzogna, Eva mangiò del frutto proibito e si allontanò dalla propria sottomissione alla sovranità del Padre celeste. Conforme alla macchinazione del Diavolo, ella andò più oltre di ciò: prevalse su suo marito Adamo facendolo unire a lei nella rivolta contro la sottomissione alla giusta sovranità del proprio Dio e Padre. Il risultato è stato esattamente come Satana il Diavolo aveva immaginato: Fino a questo giorno il mondo del genere umano è nato nel peccato contro Dio, non sottomesso alla sovranità dell’Altissimo Dio Geova. — Gen. da 3:1 a 4:16; Rom. 5:12.
7, 8. (a) Come il genere umano è stato diviso da allora sulla questione della sottomissione a una sovranità? (b) Come Dio esercitò la sovranità straniera nelle sue relazioni con il sovrano ribelle?
7 Da quella remota ribellione nel Giardino di Eden, i discendenti di Adamo ed Eva sono stati divisi fra la sottomissione alla sovranità universale di Geova e la sottomissione alla sovranità di Satana il Diavolo, che Gesù il Messia chiamò “il governante di questo mondo”. (Giov. 12:31; 14:30; 16:11) Geova Dio non fece nessun trattato con questa inferiore sovranità istituita di recente. Esercitando il suo potere come Giusto Sovrano in grado di controllare le proprie azioni verso i governi stranieri, Geova Dio dichiarò guerra al sovrano nemico. Mostrando supremo disprezzo per questo sovrano satanico, Geova Dio lo paragonò a un serpente strisciante per terra e gli disse, come se parlasse al serpente che il Diavolo aveva impiegato per ingannare Eva:
8 “Porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa [come quando si calpesta la testa di un serpente per schiacciarne il cervello] e tu [come un serpente in agguato] gli ferirai il calcagno”. — Gen. 3:1-15.
9. La guerra di quale durata fu dichiarata da Dio contro il sovrano straniero, e come Paolo lo indica in Romani 16:20?
9 Qui Geova Dio dichiarò guerra perpetua contro il sovrano ribelle e contro tutti quelli che avrebbero aderito alla sovranità di questo astuto ribelle, il quale dall’inizio cercò di nascondere alle creature umane la sua identità. Geova Dio non ha dimenticato la sua “politica estera” di far guerra contro il nemico sia Suo che del genere umano. Più di quattro millenni dopo che il grande Avversario aveva istituito in Eden la sovranità straniera, Geova Dio ispirò il cristiano apostolo Paolo a scrivere alla congregazione situata nella sede dell’Impero Romano: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi. L’immeritata benignità del nostro Signore Gesù sia con voi”. — Rom. 16:20. Si paragonino Eso. 17:14; Isa. 45:7.
10. (a) Chi sarà impiegato per schiacciare col piede il grande Serpente, e quanto presto? (b) Come fu ferito il “calcagno” del promesso Seme di Dio, e come ci fu una guarigione?
10 Dopo che sono passati oltre millenovecento anni, il tempo in cui “fra breve” saranno schiacciati il grande serpente Satana il Diavolo e il suo “seme” dovrebbe ora esser vicino. Gesù Cristo, il principale del promesso “Seme” della “donna” di Dio, è ora investito di adeguato potere per schiacciare questo satanico autore di tutte le sovranità terrestri estranee verso Geova Dio, il solo Datore della pace. Nel lontano primo secolo della nostra Èra Volgare, fu ferito il calcagno di questo “Seme” della “donna” di Dio. Ciò ebbe luogo come risultato di quella cospirazione fra i “popoli d’Israele” e il re Erode Antipa e il governatore romano Ponzio Pilato. La ferita inflitta al “calcagno” dal grande Serpente causò in effetti la morte di Gesù Cristo il giorno di Pasqua del 33 E.V., ma fu solo una morte fisica. E, ad ogni costo, Gesù doveva morire di una morte di sacrificio, secondo il proposito di Dio. Ma il corso di sacrificio non restò privo di ricompensa. Il terzo giorno dopo la morte di Gesù, Dio Onnipotente lo destò dai morti alla vita spirituale immortale nei cieli. Dio lo fece sedere alla propria destra, in attesa del tempo in cui sarebbe stata schiacciata la testa del grande Serpente. — Ebr. 10:12, 13; 12:2.
11. Da uomo quale governo predicò pubblicamente Gesù, e da quando in poi?
11 Mentre Gesù il Messia era ancora un uomo perfetto sulla terra, predicò incessantemente il Governo che, sotto la sovranità di Dio, dominerà tutto il genere umano e farà degli ubbidienti “un mondo”. Egli riprese dove il suo precursore, Giovanni Battista, aveva smesso, poiché il racconto ci dice: “Or avendo egli udito che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella [provincia della] Galilea. . . . Da allora in poi Gesù cominciò a predicare, dicendo: ‘Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato’”. — Matt. 4:12-17.
12. A causa di quale scelta quando fu tentato dal Diavolo mostrò Gesù d’esser degno di predicare quel messaggio del Regno?
12 Gesù non sarebbe stato degno di intraprendere la predicazione di quel messaggio se non avesse preso alcuni mesi prima la decisione giusta. In quell’occasione cruciale Gesù era nel deserto della Giudea, dove aveva digiunato nella solitudine per quaranta giorni. Quindi l’invisibile sovrano ribelle gli si accostò per tentarlo ad allontanarsi dal suo corso messianico. Circa la terza e ultima tentazione il racconto ci dice: “Di nuovo il Diavolo lo condusse su un monte insolitamente alto, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: ‘Ti darò tutte queste cose se ti prostri e mi fai un atto di adorazione’”. Ciò che il Diavolo qui offrì non fu “un governo” che avrebbe fatto “un mondo” di tutto l’ubbidiente genere umano. Non fu un governo mondiale sotto la sovranità di Dio, ma fu un governo sotto la sovranità del Diavolo. Per la sovranità di chi Gesù prendesse la sua inequivocabile decisione, il racconto continua a narrarcelo, dicendo: “Quindi Gesù gli disse: ‘Va via, Satana [Colui che oppone resistenza]! Poiché è scritto: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”’”. — Matt. 4:1-10.
13, 14. Dopo aver miracolosamente dato da mangiare alla moltitudine, perché Gesù non si lasciò fare re dal popolo, eppure perché si offrì formalmente in adempimento di Zaccaria 9:9?
13 Gesù diede a tutti noi di oggi un esempio perfetto, decidendo a favore della sovranità del suo Dio, Geova. Ma noi dobbiamo persistere nella nostra decisione a favore della sovranità di Dio, come fece Gesù. In una successiva occasione, dopo aver dato da mangiare a un uditorio di cinquemila uomini e alle loro famiglie in modo miracoloso, molti vollero fare di questo miracoloso provveditore di cibo il loro re terreno. Ma Gesù frustrò i loro sforzi andandosene via. Sapeva che non era ancora venuto il tempo di offrirsi in modo formale ai Giudei come loro re messianico, in adempimento della profezia. (Giov. 6:1-15) Al tempo stabilito da Dio, la domenica 9 Nisan 33 E.V., com’era stato preannunciato in Zaccaria 9:9 Gesù entrò cavalcando in Gerusalemme e andò nel suo tempio, dove faceva servizio il sommo sacerdote della nazione. Gesù non fece smettere alla grande moltitudine che lo accompagnava di raccomandarlo come re con le grida:
14 “Salva, preghiamo! Benedetto colui che viene nel nome di Geova! Benedetto il regno, che viene, del nostro padre Davide! Salva, preghiamo, nei luoghi altissimi!” — Mar. 11:1-11.
15. Quando “i popoli d’Israele” dichiararono apertamente in pubblico la loro decisione sulla sovranità, e come Pilato seguì la loro decisione?
15 Quindi fu il tempo in cui “i popoli di Israele”, rappresentati dai loro capi religiosi, dovettero decidere e mostrare alla sovranità di chi si attenevano. Cinque giorni più tardi essi dichiararono apertamente in pubblico la sovranità di chi sceglievano. Quando i celebratori pasquali dietro suggerimento dei loro sacerdoti chiesero con clamore al governatore romano Ponzio Pilato di uccidere a un palo il prigioniero Gesù, Pilato chiese loro di riconsiderare la questione, dicendo: “Metterò io al palo il vostro re?” La contesa della sovranità fu ora nettamente dinanzi ai “popoli d’Israele”. La sovranità di chi avrebbero scelto? Il racconto biblico lo indica, quando dice: “I capi sacerdoti risposero: ‘Noi non abbiamo nessun re eccetto Cesare’”. Pilato, rappresentante di Cesare, si attenne alla loro decisione, poiché il racconto dice: “Allora, perciò, lo consegnò loro perché fosse messo al palo”. — Giov. 19:12-16.
16. Per mezzo di chi il grande Serpente sarà presto schiacciato, e come Salmo 2:8, 9 raffigura che sarà schiacciato il “seme” del Serpente sulla terra?
16 Questo fu l’adempimento in piccole proporzioni delle parole profetiche del re Davide riportate in Salmo 2:1, 2. (Atti 4:24-28) Esso pose il modello per l’adempimento maggiore, che avviene nel nostro giorno, quando si deve risolvere una volta per sempre la principale contesa del dominio del mondo e della sovranità universale. Satana il sovrano ribelle è riuscito a ferire il calcagno del promesso “Seme” della “donna” di Dio. Ora dev’essere ferita la testa di questo grande Serpente feritore del calcagno, e questo influirà nello stesso tempo su tutto il “seme” di questo Serpente. Lo stesso Salmo Secondo indica come sarebbe stato schiacciato il “seme” visibile del grande Serpente. Nei versetti otto e nove, Geova si rivolge al suo Unto Figlio, Gesù Cristo, e dice: “Chiedimi, affinché io ti dia le nazioni come tua eredità e le estremità della terra come tuo proprio possedimento. Tu le spezzerai con uno scettro di ferro, le frantumerai come un vaso di vasaio”.
17. Il libro di Rivelazione che cosa raffigura come il mezzo che Dio userà per schiacciare sulla terra le nazioni sovrane, e quale parte è raffigurato che vi prenderà Gesù Cristo?
17 L’ultimo libro della Sacra Bibbia (Rivelazione [o Apocalisse] 12:5) parla del regno di Dio retto dal suo Messia come del mezzo divino mediante cui ‘pascerà tutte le nazioni con una verga di ferro’. Il diciannovesimo capitolo, che descrive la guerra avvenire con le nazioni terrene ad Har-Maghedon, parla di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, come di colui che “le pascerà con una verga di ferro”, e aggiunge che egli “calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Riv. 19:15; 16:14, 16) Questo schiacciamento delle nazioni con le loro pretese di sovranità nazionale ci è vivamente raffigurato nella profezia di Daniele, al capitolo due.
18. In che modo l’interpretazione che Daniele fece del sogno di Nabucodonosor raffigura la violenta fine del sistema di cose che ha caratterizzato le potenze del mondo, e come sappiamo che la fine del sistema è vicina?
18 In tale capitolo Daniele interpreta il sogno profetico che l’Iddio dei cieli mandò a Nabucodonosor, imperatore della Potenza Mondiale Babilonese, nel secondo anno dopo che aveva distrutto la città di Gerusalemme e il tempio costruito dal re Salomone figlio di Davide. La successione di potenze mondiali che cominciò con quella babilonese e continuò con quelle medo-persiana, greca, romana e anglo-americana fu raffigurata come una grande immagine, insolitamente luminosa, fatta di diversi materiali, con i piedi di ferro e argilla. Quindi una pietra che si staccò da un monte lontano, senza l’aiuto di mani umane, colpì l’immagine a quei piedi e infine ridusse l’intera immagine caduta in polvere, che un forte vento portò via. Se non altro, quello stritolamento della simbolica immagine raffigurò la fine di un sistema di cose con qualche mezzo soprannaturale che non è prodotto da mani umane sotto la guida di cervelli umani. L’adempimento della profezia che Gesù Cristo diede riguardo al “termine del sistema di cose” mostra che il frantumarsi del sistema è vicino! — Matt. 24:3-22.
19. Conforme a Daniele 2:44, che cosa accadrà alle nazioni che si schierano dalla parte delle Nazioni Unite, ma che ne sarà della sovranità del messianico regno di Dio?
19 Oggi, essendo schierati con la non cristiana organizzazione delle Nazioni Unite, i governanti del mondo manifestano da quale parte si trovano nella contesa della sovranità. Così è rispetto a questi governanti politici, comunisti e non comunisti, che si applicano le interpretative parole del profeta Daniele: “Al tempo di questi re, Iddio del cielo [non mani umane] farà sorgere un regno, che non sarà distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà in eterno”. — Dan. 2:1-44, La Sacra Bibbia di Fulvio Nardoni.
20, 21. (a) Chi parteciperà col Messia a quel regno celeste? (b) Daniele 7:26, 27 a quale popolo raffigura che sarà data la sovranità sopra la terra?
20 Questo è il celeste regno messianico che i cristiani testimoni di Geova han proclamato in tutto il mondo dall’anno della sua nascita nei cieli, dalla fine dei Tempi dei Gentili nell’anno 1914. (Luca 21:24; Matt. 24:14) I seguaci delle orme del Messia, come lui unti con spirito di Dio, devono partecipare col Messia a quel regno celeste. Questo fu dichiarato profeticamente in un sogno che fu mandato a Daniele stesso. In questo sogno profetico la serie di potenze mondiali gentili da quella babilonese in poi fu raffigurata da quattro bestie selvagge. Circa il giudizio divino che fu eseguito dalla Corte Suprema dell’universo su quella quarta bestia simbolica, Daniele 7:26, 27 spiega:
21 “Quindi la corte si metterà a sedere, ed egli sarà privato della sua sovranità, così che alla fine essa sia distrutta e abolita. Il potere reale, la sovranità e la grandezza di tutti i regni sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo. Il loro potere reale è un potere eterno e tutte le sovranità li serviranno e ubbidiranno loro”. — NE; The Bible in Living English.
“UN MONDO” SOTTO DI ESSA
22. A chi sarà data la sovranità sopra il mondo del genere umano affinché ci sia su di esso “un governo”?
22 L’adempimento di questa profezia sta ora per aver luogo. Tutte le attuali sovranità nazionali che sono sulla terra dovranno fra breve inchinarsi dinanzi al regno messianico posto nelle mani del celeste Figlio di Dio. (Dan. 7:1-12) Questo farà posto ad “un governo” per tutto il genere umano. Come dice Daniele 7:14: “[Al messianico Figlio dell’uomo] diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto”. — La Bibbia di Gerusalemme.
23. (a) Che cosa significherà per questa generazione del genere umano l’adempimento di tale profezia? (b) Quale opportunità favorevole ci è offerta?
23 Che cosa significherà per questa generazione del genere umano l’adempimento di tale profezia? Questo: Le sovranità nazionali del tempo presente e i patrioti che le sostengono subiranno lo sterminio nella più grande afflizione del mondo che si avvicina rapidamente, ma quelli che sostengono la sovranità universale di Geova saranno miracolosamente preservati e verranno fuori viventi da quella “grande tribolazione”. (Matt. 24:21, 22; Mar. 13:19, 20; Riv. 7:14, 15) Saremo noi fra quei favoriti superstiti del “termine del sistema di cose”? L’opportunità d’essere fra tali persone ci è offerta dalla scritta Parola di Dio. Ciò che ora si richiede da noi è che ci schieriamo inamovibilmente dalla parte della sovranità di Dio e del suo regno messianico e che ci atteniamo a questi nonostante ogni sforzo politico, religioso e sociale per allontanarcene.
24. Fino a quando durerà la sofferenza che subiamo perché ci atteniamo alla sovranità di Geova?
24 Questo può dar luogo a qualche nostra sofferenza finché sarà permesso ai nostri persecutori di rimanere. In tale afflizione potremo ricordare l’esclamazione di precedenti testimoni del Signore Dio Geova che soffrirono, fino a subire la morte: “Fino a quando Tu, che sei il Potente, il Santo, il Verace, tarderai a far giustizia e a domandar conto del nostro sangue a coloro che abitano la terra?” Fu loro assicurato che prima che ciò avvenga passerà “ancora un po’ di tempo”. — Riv. 6:10, 11, La Sacra Bibbia di Fulvio Nardoni; Versione Riveduta; NM.
25. Quando e come Satana, il grande Serpente, sarà schiacciato “fra breve” sotto i piedi dei discepoli di Cristo?
25 Passerà ancora solo un po’ di tempo prima che i fedeli sostenitori della sovranità universale di Geova siano vendicati nella loro posizione dalla Sua decisiva vittoria su tutte le sovranità nazionali rappresentate sia dentro le Nazioni Unite che fuori. Immediatamente dopo sarà inflitto all’originale ribelle contro la sovranità universale di Geova, cioè a Satana il Diavolo, e a tutti i suoi angeli demonici, il trattamento che meritano. La loro parte sarà l’isolamento in catene in un abisso senza nessuna comunicazione con questa terra. (Riv. 20:1-3) In tal modo sarà per così dire ferita la testa del grande Serpente; e il leale “Seme” della “donna” di Dio sarà quello mediante cui Dio schiaccerà così il grande Serpente e il suo seme demonico sotto i piedi dei fedeli coeredi di Cristo. — Rom. 16:20.
26. Come avrà inizio il “nuovo ordine” di Dio con “un mondo” sotto “un governo”?
26 Gli umani superstiti di questi memorabili eventi saranno tutti quelli che avranno aderito al messianico regno di Gesù Cristo il vittorioso Figlio di Geova. Di conseguenza, sin dall’inizio del giusto nuovo ordine di cose di Dio, ci sarà sulla terra “un mondo”, sotto “un governo”, indipendentemente da tribù, popolo, razza, nazione e lingua a cui i superstiti della “tribolazione” appartennero. Saranno tutti una società umana su una terra purificata, e tutti adoreranno il solo vivente e vero Dio, Geova, e tutti si sottometteranno al suo Figlio Gesù Cristo sulle cui spalle poggerà il dominio principesco. Quale forza unificatrice!
27. Quella situazione sarà una forza per quale condizione fra il genere umano, sotto quale unica sovranità?
27 Quale forza essa sarà anche per la pace mondiale! Non ci saranno più guerre interreligiose! Non ci saranno più dispute sui confini territoriali! Non ci saranno più guerre interrazziali e internazionali! Non ci saranno più rivalità e contese politiche! La profezia biblica dice: “Geova deve divenire re su tutta la terra. In quel giorno Geova sarà l’unico, e unico il suo nome”. (Zacc. 14:9) Nello stesso tempo “un governo” sotto di lui, il regno messianico del suo intronizzato Figlio Gesù Cristo, sarà un’espressione della Sua sovranità universale. — Isa. 9:6, 7.
28. A quale opera buona coopererà allora tutto il genere umano, in adempimento di quale promessa che Gesù fece a un malfattore morente?
28 “A spalla a spalla” tutto il vivente genere umano servirà il Sovrano Signore, Geova. (Sof. 3:8, 9) Come “un mondo” la nuova società umana coopererà insieme in un’opera buona. Coopererà per trasformare la danneggiata superficie di questo globo terrestre portandola allo stato a cui in origine il suo Creatore la destinò, quello di un giardino di Eden, un paradiso di delizie. (Gen. 1:27, 28; 2:7-15) Quindi sarà esaudita la richiesta fatta dal malfattore simpatizzante che morì accanto a Gesù Cristo su un palo di tortura: “Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno”. Sì, allora il dominante Re gli adempirà la promessa: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:42, 43, NM; Rotherham.
29. (a) Come gli uomini potranno divenire eterni figli di Cristo? (b) Come egli li condurrà dando esempio di sottomissione alla sovranità di Dio?
29 Questo non include solo quel delinquente dalla disposizione benevola, ma anche tutto il resto dei morti umani, tutti quelli per i quali Gesù Cristo morì come perfetto sacrificio umano. Anche questi usciranno alla sua chiamata in una risurrezione dai morti. (Matt. 20:28; Giov. 5:28, 29; 1 Tim. 2:5, 6; Atti 24:15) Tutti i sottomessi saranno accolti in quell’unico “mondo”. Saranno tutti fratelli e sorelle, poiché diverranno i riscattati, adottati figli di un Padre Eterno, Gesù Cristo, che sacrificò per loro la propria vita umana. (Isa. 9:6, 7; Ebr. 2:9) Mediante l’ubbidienza a lui potranno divenire suoi figli eterni. Egli stesso li condurrà nella via della sottomissione alla sovranità universale del suo proprio Padre celeste, Geova Dio. Dopo aver compiuto la sua opera di elevare il genere umano alla perfezione umana su una terra paradisiaca, egli stesso esprimerà la sua propria sottomissione alla sovranità del suo Dio rimettendogli il regno. Perché? “Affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. — 1 Cor. 15:24-28.
30. Quale esortazione c’è per quelli che sono stati delusi dalla disastrosa divisione causata dalle sovranità nazionali?
30 Poiché tutte queste cose meravigliose stanno così, fatevi coraggio, tutti voi che siete stati frustrati e delusi dalla disastrosa divisione del mondo, dalle contrastanti sovranità nazionali indipendenti dalla sovranità divina! Afferrate ora con fermezza la gloriosa speranza di “un mondo, un governo, sotto la sovranità di Dio”! Vivete per essa da ora fino alla sua benedetta realizzazione.
“Tornate a me con tutto il vostro cuore, e con digiuno e con pianto e con lamento. E strappatevi i cuori, e non le vesti; e tornate a Geova vostro Dio, poiché egli è clemente e misericordioso, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità, e per certo proverà rammarico a motivo della calamità”. — Gioe. 2:12, 13.
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IL REGNO DI DIO SARÀ IL SOLO GOVERNO PER TUTTA L’UMANITÀ
IL REGNO DI DIO DISTRUGGERÀ TUTTE LE SOVRANITÀ NAZIONALI