Tenete bene in mente il “termine del sistema di cose”
“Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” — Matt. 24:3.
1, 2. (a) Quale mietitura reca sia gioia che dolore? (b) Che cosa disse Gesù del “tempo della fine”?
IL TEMPO della mietitura reca di solito gioia allorché si raccolgono i frutti di mesi di lavoro e si radunano le messi per avere di che provvedere ai mesi futuri. Comunque, c’è una mietitura, figurativa, che reca non solo gioia ad alcuni, ma anche dolore e pianto ad altri. È la mietitura mondiale a cui si riferì Gesù dicendo: “Il campo è il mondo . . . La mietitura è il termine di un sistema di cose”. — Matt. 13:38, 39.
2 Quando udite espressioni come “tempo della fine”, “fine dell’èra” o “termine del sistema di cose”, che cosa avete l’impressione che accadrà? Gesù indicò in modo molto vigoroso che l’attuale sistema mondiale con tutte le sue afflizioni sarebbe finito. Egli parlò della mietitura come del termine di un sistema di cose. Disse che angeli sarebbero andati a separare i malvagi dai giusti. Menzionò che la buona notizia del Regno sarebbe stata predicata e poi sarebbe venuta la fine. Disse ai suoi discepoli di continuare a predicare tutte le cose che aveva comandate e che egli sarebbe stato con loro fino al termine del sistema di cose. Ma chiederete: Che cosa significa tutto ciò? Come possiamo identificare il “tempo della fine” e perché dovrebbe ora interessarci? — Matt. 24:14; 28:19, 20.
3. Quali cambiamenti recherà la fine di questo sistema?
3 Per molti è difficile immaginare qualsiasi notevole cambiamento nell’attuale sistema di cose. Tuttavia questo è proprio ciò di cui parlò Gesù. Egli disse ai suoi discepoli di pregare per la venuta del regno di Dio, perché fosse fatta la Sua volontà sulla terra. Che questo regno domini con potenza e autorità significherà un grande cambiamento. Pertanto in Daniele 2:44 fu profeticamente predetto che questo regno avrebbe stritolato, ponendo loro fine, tutti gli altri regni esistenti in tutto il mondo al “tempo della fine”, e che esso sarebbe durato per sempre.
4. Quale azione compirà Dio verso quelli che lo diffamano?
4 Non dovremmo sorprenderci di ciò che dice la Bibbia a questo riguardo. Perché dovremmo pensare che Geova Dio, il grande Creatore, continui a permettere che la terra sia rovinata e devastata, che il suo nome sia insultato e diffamato, quando alcuni dicono: “Perché Dio non fa qualcosa? Forse Dio non c’è. Forse è morto”? Perché continuerebbe il Creatore dell’universo a permettere che Satana svii le persone per mezzo di una moltitudine di false religioni che insegnano dottrine le quali sono in disaccordo con la sua volontà e il suo proposito? La Bibbia mostra specificamente che Dio, anziché far continuare tali condizioni, ha fissato un limite di tempo e ha stabilito il termine di questo sistema di cose. Dopo di ciò ha promesso di portare per mezzo del suo regno un sistema migliore con indicibili benedizioni per gli uomini di fede. — Ezec. 6:10; 2 Piet. 3:9.
5. Come possiamo essere sicuri che le difficoltà che affliggono il mondo finiranno presto?
5 Nel frattempo che cosa vediamo intorno a noi nel mondo? Difficoltà d’ogni specie, sempre più delinquenza e disonestà. Molti paesi soffrono per siccità, fame e flagelli. La gente è afflitta da infermità, vecchiaia e morte. La guerra infuria molti paesi, con conseguente perdita di vite e proprietà, miseri orfani e vedove afflitte. La gente è disturbata da tasse elevate, alloggi scadenti, disoccupazione, inflazione e molti altri problemi. Sebbene Gesù prevedesse tali difficoltà pregò fiduciosamente il suo Padre celeste e insegnò ai cristiani di fare altrettanto, dicendo: “Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. Come avverrà questo? Non con la conversione del mondo, ma piuttosto, come disse l’apostolo Pietro, col termine di questo sistema di cose e l’istituzione di “nuovi cieli e nuova terra” in cui dimorerà la giustizia. (Matt. 6:10; 2 Piet. 3:13) È interessante notare che esattamente la stessa speranza fu menzionata da ispirati scrittori in Isaia 65:17 e Rivelazione 21:1. Tutt’e tre questi scrittori biblici, Isaia, Pietro e Giovanni, furono ispirati da Dio; abbiamo dunque la specifica promessa di Dio che egli stabilirà nuovi cieli e nuova terra, un nuovo sistema di giustizia per mezzo del suo regno, e Dio non mente.
PROSPETTIVE PER IL FUTURO
6. Quali prospettive abbiamo dinanzi a noi e come diverranno realtà?
6 C’è buona ragione di rallegrarsi per l’approssimarsi di questo nuovo sistema considerando le benedizioni e gli utili cambiamenti che recherà al genere umano. Come dice Proverbi 12:7, 28: “C’è un capovolgimento dei malvagi e non sono più, ma la medesima casa dei giusti continuerà a stare in piedi. Nel sentiero della giustizia c’è vita, e percorrerne il cammino non significa morte”. Solo Geova Dio, la grande fonte di sapienza e potenza, può recare ciò. In Daniele 7:13, 14 egli è descritto come l’Antico dei Giorni, il più anziano dell’universo, l’unico senza principio e senza fine. Egli dà a suo Figlio Gesù “dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un regno che non sarà ridotto in rovina”. Estendendosi il suo dominio fino alle estremità della terra, non ci saranno più confini fra i paesi né divisioni tribali o nazionali. Tutto il genere umano saranno sudditi del loro celeste Re. Non ci sarà più guerra sotto il dominio del Principe della pace. Povere condizioni di vita non promuoveranno più rivoluzioni o cambiamenti di governo, poiché il suo dominio sarà “di durata indefinita”, e darà al popolo la sicurezza.
7. Quali sono alcune difficoltà che non esisteranno nel nuovo sistema?
7 Tra i vantaggi che si avranno dopo l’istituzione del nuovo sistema di cose ci sarà l’eliminazione dei bassifondi e della povertà. La profezia di Isaia 65:21, 22 dice che coloro che vivranno nel nuovo sistema edificheranno le loro proprie case ed edificheranno i loro propri giardini, non perché qualcun altro si valga delle loro fatiche, ma per goderli essi stessi con le loro famiglie. Tutti avranno perfetta salute. Gli abitanti della terra non diranno più: “Sono malato”. Infatti, nemmeno la morte minaccerà più il fedele genere umano. I morti saranno risuscitati per ricevere istruzione nella giustizia in una terra paradisiaca con la prospettiva della vita eterna. Non ci sarà penuria di viveri nel nuovo sistema. Salmo 72:16 ci dice: “Ci sarà gran quantità di grano sulla terra”. E Salmo 67:6 aggiunge: “La terra stessa darà per certo il suo prodotto; Dio, il nostro Dio, ci benedirà”. — Isa. 33:24; Riv. 21:4.
8. In che modo la conoscenza di Geova influirà su tutta la creazione?
8 Perfino gli animali saranno pacifici. Immaginate un vitello e un leone o una mucca e un orso che pascolano insieme! I genitori non dovranno temere se il loro figlio giocherà con un leone o un leopardo. Infatti, la scrittura di Isaia 11:6-9 descrive un lupo e un agnello che vivono pacificamente insieme. Con queste benedizioni da Dio, nessuno chiederà più: “Chi è Geova?” come lo chiese il Faraone dell’antichità. Piuttosto, la conoscenza di Geova riempirà la terra come le acque coprono il mare, e tutti i viventi verranno a inchinarsi dinanzi a lui nella pura adorazione. — Isa. 66:23; Ezec. 34:25-27.
COME LO SAPPIAMO?
9. Quali evidenze abbiamo di un futuro cambiamento?
9 Ma potete chiedere: Come sappiamo che queste cose avverranno realmente, che ci sarà proprio il termine di questo sistema di cose? Ci sono numerose prove. Nella storia sono narrati parecchi avvenimenti di quando precedenti sistemi di cose ebbero fine, e quegli avvenimenti sono profetici del nostro tempo. Abbiamo anche la testimonianza di Gesù e quella di altri ispirati scrittori circa il termine di questo sistema. La cronologia biblica indica il rapido appressarsi della fine di questo vecchio sistema sotto l’iddio di questo mondo, Satana. Ulteriori evidenze includono le profezie bibliche ora in corso di adempimento e la testimonianza di capi mondiali che mostrano crescente preoccupazione per l’attuale sistema mentre non vedono il modo di risolverne i problemi. Oggi dunque è specialmente appropriata la domanda che fu rivolta a Gesù dai suoi discepoli: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?”— Matt. 24:3.
10. Quale paragone e avvertimento diede Gesù riguardo alla sua seconda presenza?
10 Commentando ciò, Gesù paragonò la sua seconda presenza e la fine di questo sistema agli avvenimenti verificatisi al giorno di Noè, che terminarono col diluvio. (Matt. 24:36-39) In quei giorni mangiavano, bevevano e si sposavano, dimentichi dell’avvertimento di Noè, finché il diluvio li spazzò via tutti. Gesù commentò: “Così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”. Con questo parallelo Gesù indicò la fine dell’attuale sistema di cose che cominciò dopo il diluvio quando sulla terra sorse di nuovo la malvagità che continuerà fino alla “grande tribolazione” e all’inabissamento di Satana. Gesù avvertì dell’importanza d’essere desti in questo tempo di cambiamento. Disse che due uomini sarebbero stati nel campo, uno sarebbe stato preso e l’altro abbandonato. Quindi Gesù consigliò: “Siate pronti, perché in un’ora che non pensate, viene il Figlio dell’uomo”. — Matt. 24:44.
11. Quale speranza ci dà l’esempio di Noè?
11 Comunque, giacché Noè e la sua famiglia sopravvissero alla disastrosa fine di quell’antico sistema di cose, c’è la speranza di sopravvivere anche alla fine di questo sistema. Geova fissò un limite di tempo per la fine del malvagio sistema che prevalse prima del Diluvio, ma provvide anche a proteggere coloro che lo servivano mediante la costruzione dell’arca. Noè trovò favore agli occhi di Geova. Allevò i suoi figli nella giustizia separatamente dalla violenza che li circondava, e come risultato furono risparmiati con le loro mogli per sopravvivere alla fine di quel sistema.
12. Qual è l’“arca” del giorno moderno e come possiamo sperare d’entrarci?
12 Per sopravvivere alla fine di questo sistema di cose nel nostro giorno dobbiamo tenere in mente le parole di avvertimento di Gesù e seguire il fedele esempio di Noè. Egli fece servizio come predicatore di giustizia per la sua generazione e oggi il popolo di Geova deve fare la stessa cosa. (2 Piet. 2:5) Dobbiamo entrare nel cristiano sistema di cose, che fu raffigurato dall’arca. Questo sistema cristiano è edificato dal più grande Noè, Cristo Gesù, e ha sostituito il sistema di cose mosaico che finì legalmente quando Gesù applicò il valore della sua morte sul palo di tortura. (Col. 2:14) Questo sistema cristiano include la pura adorazione di Geova, seguendo le alte norme di condotta cristiana stabilite da Gesù, come l’essere fedeli a una sola moglie e mostrare i frutti dello spirito di Dio. Significa cooperare all’edificazione di questo sistema cristiano come i figli di Noè aiutarono a edificare l’arca. Nessuno può aspettarsi d’esser preservato durante la fine di questo sistema di cose se non si mostra sottomesso al sistema cristiano e non ne promuove gli interessi. — 2 Piet. 3:7.
13. Come finì un sistema di cose nel primo secolo?
13 Gesù profetizzò pure la fine del sistema di cose giudaico che esisteva nel suo tempo. (Matt. 23:37, 38) Esso aveva avuto inizio oltre quindici secoli prima, al tempo che Geova aveva dato la Legge agli Israeliti al monte Sinai. Il sistema giudaico includeva il Patto della Legge col sacerdozio, i sacrifici, l’adorazione nel tabernacolo o nel tempio e le feste, nonché un sistema nazionale con un re umano. Esso ebbe legalmente fine nel 33 E.V., quando l’istituzione del nuovo patto rese il vecchio antiquato. (Ebr. 8:13) Comunque, come mostra la storia, le varie disposizioni sacerdotali e dei sacrifici sotto il Patto della Legge continuarono ad essere seguite da Israele fino al 70 E.V., quando infine i Romani presero e distrussero Gerusalemme.
14, 15. Come scamparono alcuni alla distruzione di Gerusalemme, e che significato ha questo per noi?
14 Tale questione è di particolare interesse per noi perché allora alcuni Giudei sopravvissero come cristiani alla fine di un sistema di cose. Essi avevano riconosciuto la fine legale di quel sistema di cose sotto la Legge e che una nuova disposizione o sistema era stato reso possibile dalla morte, risurrezione e ascensione al cielo di Gesù Cristo. Essi compresero che avevano un nuovo mediatore, un nuovo patto e una nuova relazione con Dio quali figli spirituali. Diedero ascolto all’avvertimento di Gesù che quando avessero visto Gerusalemme circondata da eserciti accampati dovevano fuggire ai monti. (Luca 21:20-22) Quando dunque i Romani si ritirarono dopo aver inizialmente circondato la città nel 66 E.V., quelli che riponevano fede nelle parole di Gesù e riconoscevano che era in vigore il sistema cristiano anche se quello giudaico era ancora esteriormente operante, lasciarono effettivamente Gerusalemme e ne stettero fuori, mostrando fede e perseveranza finché Gerusalemme fu rasa al suolo nel terribile massacro dell’anno 70 E.V.
15 La loro fuga ai monti e il fatto che rimasero a Pella in Perea finché si adempì la profezia di Gesù può paragonarsi alla fuga dei dedicati cristiani generati dallo spirito da questo attuale sistema di cose con la sua politica e le sue false religioni verso la salvezza nel luogo di protezione provveduto da Geova. Geova guida e protegge i suoi dedicati servitori nel suo spirituale sistema di cose sotto la guida di Cristo nel breve tempo che rimane prima che il vecchio sistema sia infine distrutto.
IL “TEMPO DELLA FINE” NELLA PROFEZIA
16. Quali sono alcuni segni scritturali che contrassegnano il “tempo della fine”?
16 Come si avverarono le profetiche parole di Gesù riguardo a Gerusalemme, possiamo essere sicuri che si sarebbe avverata anche la sua profezia riguardo al “termine del sistema di cose”, giacché queste parole “furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (1 Cor. 10:11) Considerate ora come la risposta di Gesù alla domanda degli apostoli circa il segno della sua presenza ci aiuta a identificare con certezza la generazione che contrassegna la fine di questo sistema. Per metterne in risalto l’importanza, vari aspetti del segno furono narrati nella Bibbia in Matteo capitoli 24 e 25, Marco 13, Luca 21, II Timoteo 3 e Rivelazione 6. Che cosa dissero Gesù e gli apostoli di attenderci? Essi menzionarono una generazione in particolare durante la quale ci sarebbe stato aumento dell’illegalità con afflizione fra le nazioni, guerra mondiale, terremoti e pestilenza. Gesù predisse l’intensa predicazione della buona notizia del regno di Dio unita a odio contro quelli che l’avrebbero predicata, che l’amore di molti verso Dio si sarebbe raffreddato e che sarebbero sorti falsi profeti. Avvertì dell’istituzione di qualche cosa di disgustante agli occhi di Dio che avrebbe causato desolazione. Pose in rilievo che ci sarebbe stato un tempo d’afflizione più grande di qualsiasi altra dal principio del mondo fino a quel tempo e che non ci sarebbe stata mai più. — Matt. 24:6-21.
17. Quali sono alcune evidenze che vediamo adempiute nel nostro tempo?
17 Malgrado tutto ciò, Gesù previde che Dio avrebbe avuto sulla terra una classe dello “schiavo fedele e discreto” che avrebbe fatto da canale di comunicazione per provvedere il cibo spirituale ai suoi servitori secondo il loro bisogno d’esso, e previde pure che ci sarebbe stato il radunamento degli eletti in una grande opera di mietitura. Perfino dal cielo ci sarebbero stati insoliti fenomeni. Inoltre, Paolo parlò degli “ultimi giorni” come di “tempi difficili”, avvertendo che le persone sarebbero state senza affetto naturale, e avrebbero mostrato più amore per il denaro, il piacere e gli interessi personali che verso Dio. Vide che sarebbero stati senza padronanza di sé, non disposti a nessun accordo, e che questo si sarebbe rispecchiato nella disubbidienza dei figli verso i genitori. Ma tutte queste condizioni predette nelle Scritture non avrebbero potuto fermare l’opera stabilita da Dio, quella di avvertire il popolo così che alcuni scampassero alla distruzione con questo sistema di cose e sopravvivessero per ricevere le benedizioni del nuovo sistema di giustizia. Gesù paragonò l’opera che avrebbe compiuta a quel tempo alla separazione delle pecore dai capri.
18, 19. C’è la prova che Rivelazione 6:4 si sta adempiendo? Spiegate.
18 Abbiamo visto l’adempimento di queste profezie? I fatti sin dal 1914 E.V. lo indicano. Come predisse Gesù, la guerra internazionale raggiunse vette senza precedenti così che gli storici chiamarono i conflitti prima e seconda guerra mondiale. (Riv. 6:4) Comunque, le guerre di questa generazione continuano, quasi senza sosta. La rivista Time elencò quaranta guerre solo dal 1945 al 1965.
19 Non solo si sono viste distruzioni senza precedenti su scala internazionale, ma ciò si è verificato anche in luoghi del vicinato mentre nel giro di una notte persone si sono volte contro i loro vicini saccheggiando, incendiando e uccidendo. In Indonesia si calcolò che oltre 400.000 persone fossero uccise nelle sanguinarie epurazioni comuniste del 1966. Violenza e uccisioni per motivi razziali hanno fatto le loro vittime in paesi lontani come Stati Uniti e Maurizio. In realtà, con i tumulti e gli spargimenti di sangue in tutta la terra ci è rammentato come siamo vicini all’adempimento delle parole di Zaccaria 14:13 (AV) che la mano di ogni uomo si sarebbe levata contro il suo vicino. — Ezec. 38:21.
20, 21. Quale evidenza c’è delle penurie di viveri predette in Rivelazione 6:5?
20 Il cavallo nero di Rivelazione 6:5 avente per cavaliere un uomo che reggeva una bilancia si vede sempre più in tutto il mondo come risultato delle penurie di viveri predette da Gesù. Non si tratta più semplicemente della carestia che segue la guerra, ma come disse Science News: “Alcuni esperti dicono che la grande carestia mondiale è già cominciata”. Il genere umano sta attualmente raddoppiando la sua popolazione ogni trentacinque anni. Si è già calcolato che almeno tre milioni di persone muoiono ogni anno per mancanza di cibi proteici. Il dott. Ewell, esperto di produzione alimentare, calcolò che tra dieci o quindici anni le masse soffriranno la fame.
21 La rivista Time riferì che nei cinque anni prima della sua pubblicazione la popolazione mondiale era già cresciuta due volte più rapidamente della produzione alimentare. Si è calcolato che la popolazione della terra impiegò dall’inizio della storia umana fino all’anno 1800 per raggiungere il miliardo, altri 130 anni per raggiungere i 2 miliardi e solo 36 anni dopo la popolazione era balzata a 3,28 miliardi. In anni recenti gli Stati Uniti hanno sfamato una persona su venti in Africa, America Latina e parti dell’Asia. È stato riferito che nel 1966 l’India ha divorato un quarto del raccolto di grano degli Stati Uniti, in paragone col quinto dell’anno prima e l’ottavo di cinque anni prima. Non c’è da meravigliarsi che il libro Famine — 1975! (Carestia: 1975!) dica che “la carestia ci sarà indipendentemente da qualsiasi cosa si faccia”. Certo è necessario un nuovo sistema di cose per vincere lo spettro della fame delle masse mentre il “cavallo nero” continua il suo cammino colpendo con la carestia.
22. Fino a che punto i terremoti hanno colpito questa generazione?
22 Ad accrescere le difficoltà, i terremoti continuano a far tremare la terra come predisse Gesù per questa generazione. Fra i più distruttivi ci fu il terremoto del 1920 in Cina quando 180.000 persone persero la vita, seguìto da quello del 1923 a Tokyo, che tolse la vita a 143.000 persone. Nel 1966 morirono in Turchia duemilacinquecento persone per i terremoti e secondo le statistiche ufficiali il numero di morti causati dai terremoti in quel paese nel ventesimo secolo è di 40.000. Nel 1967 la Colombia ebbe il suo peggiore terremoto, con 75 morti e 300 feriti; in Francia 1.100 persone rimasero senza tetto a causa di un terremoto; in Indonesia 41 persone morirono, 370 rimasero ferite e 2.000 case furono distrutte. Sicilia, Grecia e Iran ebbero terremoti nei primi mesi del 1968. È stato riferito che l’intensità e i morti causati dai terremoti sono aumentati notevolmente da quando cominciò il “tempo della fine” di questo vecchio sistema nel 1914. Infatti, in questo secolo sono morte oltre 900.000 persone a causa di terremoti, incluse circa 1.250 negli Stati Uniti.
23. Che evidenza c’è di “aumento dell’illegalità”?
23 Che dire delle altre evidenze predette dalle Scritture: aumento dell’illegalità, mancanza d’affezione naturale e di padronanza di sé? Che cosa hanno mostrato i fatti in questi ultimi anni? Hoover, direttore dell’FBI degli Stati Uniti riferì: “Negli anni sessanta l’aumento dei delitti ha superato quello della nostra popolazione di oltre 11 a 1”. In tutte le categorie di delitti ci fu un netto aumento, essendo violenza carnale, aggressioni in circostanze aggravanti e rapine in cima alla lista. Nessuna meraviglia che il nostro tempo sia stato definito “èra di anarchia”. L’ex segretario della difesa statunitense R. S. McNamara commentò: “Negli scorsi otto anni soltanto ci sono stati non meno di 164 significativi scoppi di violenza su scala internazionale”. Veramente nessun luogo della terra è al sicuro da questo “aumento dell’illegalità”.
24. Quali altre indicazioni abbiamo che viviamo nel “termine del sistema di cose”?
24 Leggiamo ogni giorno nei giornali intorno a prostituzione, divorzio, aborti, fornicazione, omosessualità. Un crescente numero di donne ricorrono all’aborto per disfarsi di bambini indesiderati, andando contro la Parola di Dio. Secondo una notizia dall’India, si calcola che in un anno 180.000 donne morissero per aver tentato di abortire in casa. Un recente resoconto dal Giappone mostra che gli aborti registrati sono in media 3.000 al giorno. Nei primi nove mesi del 1967, in Cecoslovacchia 70.000 donne chiesero di abortire. Ma non predicevano le Scritture che particolarmente in questa generazione ci sarebbe stata mancanza di padronanza di sé mentre le persone avrebbero mostrato di amare i piaceri, essendo senza amore per la bontà e senza affezione naturale?
25, 26. Qual è l’attitudine di molti verso la profezia biblica, ma qual è la condotta saggia da seguire? Perché?
25 I fatti mostrano che le condizioni non sono mai state così difficili. Non vi fate dunque trovare fra coloro che scherniscono il significato degli avvenimenti del nostro tempo i quali adempiono esattamente la profezia biblica. Il fatto stesso che tanti perdano la fede in Dio e in ciò che dicono le Scritture della fine di questo sistema e dell’istituzione del giusto nuovo sistema di Geova non fa altro che confermare la profezia di Pietro secondo cui “negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, . . . e diranno: ‘Dov’è questa sua promessa presenza?’”. Nonostante tali scherni i fatti indicano che questa è la generazione che vedrà la fine di questo sistema di cose e l’istituzione di un sistema terrestre interamente nuovo sotto il regno di giustizia di Geova. — 2 Piet. 3:3, 4.
26 Conoscendo i drastici cambiamenti che attendono il genere umano, ora è tempo d’essere all’erta e desti a ciò che avviene. È tempo di partecipare all’opera di radunamento prima che sia completata, così che saremo tra le felici persone per le quali il “termine del sistema di cose” recherà non pianto, ma gioia come superstiti nella nuova terra di giustizia di Geova. — Rom. 13:11.
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Per sopravvivere alla fine di questo sistema dobbiamo seguire l’esempio di Noè. Dobbiamo entrare in ciò che è raffigurato dall’arca, il sistema di cose cristiano.