Perché non ci sono stati detti ‘quel giorno e quell’ora’
“Siate vigilanti . . . perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore”. — Matt. 24:42.
1. (a) Che cosa significherà la veniente “grande tribolazione” per tutti gli abitanti della terra? (b) Quand’è che il ‘Figlio dell’uomo verrà sulle nubi del cielo’, come predice Matteo 24:30?
VERRÀ il tempo in cui tutti gli abitanti della terra andranno incontro a un evento che significherà vita o morte per loro. Gesù Cristo lo predisse dicendo: “Allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. A quel tempo, sentendo il suo potere distruttivo, “tutte le tribù della terra . . . vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria”, e si percuoteranno per l’egoistico dolore a motivo di ciò che questo significa per loro. — Matt. 24:21, 22, 30.
2. Come sappiamo che vi saranno superstiti di quella “grande tribolazione”?
2 Ma, mentre questo accadrà a “tutte le tribù” collettivamente, non accadrà a ogni singolo individuo, e non deve accadere a te. Perché? Perché, in questa stessa profezia, Gesù predisse che della “carne” si sarebbe salvata. Offrendo una meravigliosa speranza, fece sapere che alcuni sarebbero stati risparmiati, con la prospettiva della “vita eterna”. (Matt. 24:22; 25:46) E, oltre sessant’anni dopo aver pronunciato tale profezia, rivelò all’apostolo Giovanni che persone “di ogni nazione e tribù e popolo e lingua” sarebbero ‘venute dalla grande tribolazione’ come superstiti. (Riv. 7:9-14) Compiendo ora l’azione appropriata, puoi essere uno di quei superstiti. — Sof. 2:2, 3.
QUANDO AVVERRÀ?
3, 4. Che cosa avevano in mente gli apostoli di Gesù Cristo quando fecero la domanda contenuta in Matteo 24:3?
3 Poiché ci interessiamo della nostra personale salvezza e della salvezza dei nostri cari, è solo naturale chiedere: Quando verrà questa “grande tribolazione”? Ce lo dice la Bibbia?
4 Gli apostoli di Gesù Cristo fecero una domanda analoga: “Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” (Matt. 24:3; Mar. 13:3, 4) Che cosa avevano in mente facendo questa domanda? Chiedevano in merito al tempo in cui viviamo noi? I precedenti versetti della Bibbia lo spiegano. Mostrano che gli apostoli erano appena stati con Gesù nella zona del tempio di Gerusalemme quando egli aveva detto alle folle: “Da ora in poi non mi vedrete più, finché diciate: ‘Benedetto colui che viene nel nome di Geova!’” E, mentre stavano lasciando la zona del tempio, egli aveva detto ai discepoli riguardo agli edifici del tempio: “Non sarà lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata”. Questo significava ovviamente la fine del sistema di cose giudaico. (Matt. 23:38–24:2) Con queste cose in mente gli apostoli fecero la loro domanda.
5. (a) La risposta di Gesù si riferì alla fine del sistema di cose giudaico? (b) Come sappiamo che la sua risposta incluse molto di più?
5 Gesù rispose al loro quesito, ma la risposta incluse qualche cosa di più di ciò che avrebbe influito solo sul sistema di cose giudaico. Il linguaggio impiegato in Matteo 24:21, 22 indica che aveva in mente una “grande tribolazione” di dimensioni tali che nulla l’avrebbe mai eguagliata nella storia umana. Inoltre, al versetto 30 mostrò che non solo i Giudei, ma “tutte le tribù della terra” ne avrebbero sentito gli effetti. E nel capitolo 25, versetto 32, egli incluse nel quadro “tutte le nazioni”.
6. (a) Quale parte di Matteo capitolo 24 ha più di un adempimento? (b) In quale parte del mondo particolarmente ha avuto luogo il moderno adempimento?
6 Tutto ciò che è narrato in Matteo capitolo 24, versetti da 4 a 22, si adempì allora nel primo secolo, fra il 33 e il 70 E.V. Ma si riferisce anche al nostro giorno, dall’anno 1914 E.V., anno che sia la storia biblica che la storia secolare identificano come data segnata della storia mondiale. Gli avvenimenti che adempiono la profezia di Gesù sono stati particolarmente evidenti nei paesi che formano la controparte dell’antica infedele Gerusalemme, cioè nella cristianità, che asserisce d’essere in una relazione di patto con l’Iddio della Bibbia.
7. Dal 1914, com’è accaduto che son venuti degli impostori, dicendo: “Io sono il Cristo”?
7 Come predisse Gesù, dal 1914 E.V. ci sono stati impostori che si sono presentati come se adempissero una parte messianica, dicendo, in effetti: “Io sono il Cristo”. (Matt. 24:4, 5; Mar. 13:5, 6) Alcuni di essi sono stati capi religiosi, come l’uomo che, negli anni trenta, si definì “Padre Divino” e fu chiamato “Re dei re e Signore dei signori”. Altri sono stati uomini politici, per esempio, Nkrumah, ex governante del Ghana, che diede una nuova veste alle parole di Gesù Cristo ed esortò il suo popolo: “Cercate prima il regno politico”. Anche il comunismo russo ha asserito di recare al suo popolo la benedizione messianica del “Paradiso”.
8. (a) Le ‘guerre e notizie di guerre’ predette da Gesù sono diverse dal ‘sorgere di nazione contro nazione e regno contro regno’ di cui egli parlò? (b) “Nazione contro nazione e regno contro regno” si riferisce necessariamente alle guerre mondiali?
8 In questo stesso periodo di tempo ci sono state ‘guerre e notizie di guerre’ perché ‘nazione è sorta contro nazione e regno è sorto contro regno’. (Matt. 24:6-8; Mar. 13:7, 8) In modo notevole, ci sono state due guerre mondiali, senza precedenti nella storia umana. Comunque, ricordate che l’espressione di Gesù “nazione contro nazione e regno contro regno” ebbe un’applicazione anche nel primo secolo, per cui non si limita alle guerre mondiali. Insieme alle guerre ci sono state gravi penurie di viveri e malattie, com’era predetto. Spaventosi terremoti “in un luogo dopo l’altro” hanno pure contrassegnato il nostro giorno. Conoscete questi fatti, perché sono notizie all’ordine del giorno per la nostra generazione.
9. (a) Fino a che punto è stata predicata nel nostro giorno “la buona notizia del regno”? (b) Qual è il “nome” a motivo del quale i seguaci di Gesù sono stati odiati da tutte le nazioni?
9 Malgrado le condizioni difficili, incluso un aumento dell’illegalità, i cristiani testimoni di Geova hanno spinto la predicazione della “buona notizia del regno” in “tutta la terra abitata”, sì, in oltre duecento paesi. Milioni di persone li hanno ascoltati volentieri, ma essi sono stati anche “odiati da tutte le nazioni” a motivo del nome del loro Signore. Anche queste cose erano predette. (Matt. 24:9-14; Mar. 13:9-13) Non è stato solo l’uso del nome “Gesù” ad attirare su di loro tale odio; molti che asseriscono di credere in Gesù non sono perseguitati per questo. Ma i cristiani testimoni di Geova additano Gesù come Colui che è stato unto da Dio per essere il nuovo Re della terra e il solo mediante cui l’uomo può accettevolmente accostarsi a Dio. (Luca 19:11-23; Giov. 14:6; Atti 4:12) Questo è il “nome”, o quanto esso significa o rappresenta, che irrita gli uomini i quali cercano egoisticamente di attuare i propri piani.
10. (a) Nel primo secolo, quale fu per i seguaci di Gesù il segnale di fuggire da Gerusalemme? (b) Che cosa furono la “cosa disgustante” e il “luogo santo” in cui era stabilita?
10 Nel primo secolo, trentatré anni dopo che Gesù aveva pronunciato la sua profezia, ebbe luogo un avvenimento che diede ai suoi seguaci il segnale di abbandonare Gerusalemme e le sue vicinanze. Gerusalemme stessa fu “circondata da eserciti accampati”, gli eserciti della nazione stessa il cui imperatore i Giudei avevano scelto al posto di Gesù Cristo. (Giov. 19:12-15) La predetta “cosa disgustante che causa desolazione”, gli eserciti romani al comando di Cestio Gallo, era “stabilita nel luogo santo”, lì a Gerusalemme, la “città santa” dei Giudei. Questo indicava a chi credeva alle parole di Gesù Cristo che era venuto il tempo di fuggire, senza cercare di mettere in salvo i beni materiali. Era imminente la “grande tribolazione”, qualcosa che non aveva precedenti nella storia di Gerusalemme. Provvidenzialmente, quando gli eserciti romani si ritirarono temporaneamente fu aperta la via per fuggire. — Matt. 24:15-22; Luca 21:20-22; Mar. 13:14-20.
11. (a) Nel ventesimo secolo, qual è stata la “cosa disgustante”, e che cos’è il “luogo santo”? (b) Che cosa accadrà alla cristianità per avere confidato nel dominio umano anziché nel regno del Figlio di Dio?
11 Pure questo aspetto del “segno”, come il resto, si è adempiuto nel ventesimo secolo. Nel 1918 il Consiglio Federale delle Chiese acclamò la Lega delle Nazioni come “espressione politica del Regno di Dio sulla terra”, mostrando di preferire realmente il dominio umano anziché sottomettersi all’autorità che Gesù Cristo, il Figlio di Dio in cielo, aveva ricevuto sopra le nazioni. (Riv. 11:15; 12:10) Come fu “disgustante” questo agli occhi di Geova Dio! Le Nazioni Unite, succedute alla Lega, sono state coperte di “onori” simili, essendo poste così in un luogo considerato “santo” dalla cristianità. Ma la Bibbia predice che sarà questa “cosa disgustante”, le Nazioni Unite, a causare la desolazione di quelli che hanno confidato in loro, prima della cristianità (che è oggetto della principale attenzione nella grande profezia di Gesù) e poi del resto di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione. (Riv. 17:1-5, 16-18) Non sarà una cosa da poco. Descrivendola, Gesù disse che “allora vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”.
12. Per evitar d’essere distrutti in quella “grande tribolazione”, quale azione dobbiamo compiere ora individualmente?
12 Per evitar d’essere stroncati in quella tribolazione, ora è urgente fuggire, uscire dalla cristianità, troncando ogni legame con le sue chiese. È necessario dimostrare a Dio, non solo con le parole ma coi fatti, che non si è d’accordo con l’ipocrisia della cristianità, che ha asserito di credere in Cristo ma che non ne ha applicato gli insegnamenti e si è invece immischiata negli affari politici del mondo. Per essere tra i superstiti, bisogna ‘non amare il mondo né le cose del mondo’ — nessuna parte d’esso — ma essere fedeli seguaci del Figlio di Dio. — 1 Giov. 2:15-17.
13. Come il primo adempimento di Matteo 24:4-22 influì utilmente sulle speranze dei veri cristiani?
13 Ricordate che, come mostrano gli avvenimenti che sono accaduti, quell’intera sezione della profezia di Gesù, contenuta nei versetti da 4 a 22 del capitolo 24 di Matteo, ha una duplice applicazione. Il suo primo adempimento rafforzò la convinzione dei veri cristiani che anche le altre cose si sarebbero avverate.
DOPO LA TRIBOLAZIONE DI GERUSALEMME
14. (a) Le cose predette in Matteo 24:23-28 in quale periodo della storia hanno luogo? (b) Qual è dunque la differenza fra l’avvertimento contro i “falsi Cristi” contenuto in Matteo 24:24 e l’avvertimento contenuto nei versetti 4 e 5?
14 Quanto è narrato in Matteo capitolo 24, versetti da 23 a 28, riguarda gli avvenimenti dal 70 E.V. in poi, fino ai giorni dell’invisibile presenza (parousia) di Cristo. L’avvertimento contro i “falsi Cristi” non è una semplice ripetizione dei versetti 4 e 5. I versetti successivi descrivono un periodo di tempo più lungo, un tempo in cui sorsero uomini come il Giudeo Bar Kokhba che capeggiò una rivolta contro gli oppressori romani nel 131-135 E.V., o in cui molto tempo dopo un esponente della religione Bahai asserì d’essere Cristo ritornato, e in cui il capo dei Doukhobor in Canada professò d’essere Cristo il Salvatore. Ma, qui nella sua profezia, Gesù aveva avvertito i suoi seguaci di non farsi sviare dalle pretese di uomini impostori.
15. Comprendendo il fatto che la presenza di Gesù sarebbe stata invisibile, in che modo i suoi discepoli avrebbero evitato d’essere sviati?
15 Egli disse ai discepoli che la sua presenza non sarebbe stata solo un avvenimento locale, ma, poiché sarebbe stato un Re invisibile che dai cieli avrebbe rivolto la sua attenzione alla terra, la sua presenza sarebbe stata come il lampo che “viene dalle parti orientali e risplende fino a quelle occidentali”. Egli li esortò dunque ad essere lungimiranti come le aquile e a capire che il vero cibo spirituale si sarebbe trovato solo presso Gesù Cristo, presso cui dovevano radunarsi come vero Messia alla sua invisibile presenza, che sarebbe cominciata dal 1914 in poi. — Matt. 24:23-28; Mar. 13:21-23; si veda Il millenario regno di Dio si è avvicinato (inglese), pagine 320-323.
DAL 1914 E.V. IN POI
16. In quale periodo di tempo si adempiono gli avvenimenti descritti in Matteo 24:29–25:46?
16 Come indica un paragone fra le Scritture e gli avvenimenti storici, dal versetto 29 del ventiquattresimo capitolo del racconto di Matteo sino alla fine del capitolo 25, gli avvenimenti descritti giungono al culmine nel periodo di tempo dal 1914 E.V. Alcuni di questi avvenimenti, naturalmente, ebbero inizio nel primo secolo, ma il culmine da essi additato ha luogo nel ventesimo secolo. Questo vale per quanto è detto dello “schiavo fedele e discreto”, nonché delle illustrazioni delle dieci vergini e dei talenti. — Matt. 24:45-47; 25:1-30.
17. (a) A quale “tribolazione” si fa riferimento in Matteo 24:29? (b) Come si può dire che gli avvenimenti iniziati nel 1914 E.V. hanno luogo “immediatamente dopo” ciò che avvenne nel 70 E.V.?
17 Riferendosi a qualcosa che ha luogo “dopo la tribolazione di quei giorni”, Matteo 24:29 parla degli avvenimenti accaduti dal 1914 E.V., e cioè dopo la “grande tribolazione” che nel 70 E.V. si abbatté su Gerusalemme. È vero che, dal punto di vista dell’uomo con la sua vita di breve durata, gli avvenimenti del nostro giorno potrebbero non essere considerati come se fossero venuti “immediatamente dopo” ciò che avvenne nel 70 E.V. Ma Dio, per il quale mille anni sono solo “come ieri quando è passato”, vede le cose in modo diverso. — Sal. 90:4; si paragoni “fra breve” in Rivelazione 1:1.
18. Spiegate l’adempimento di Matteo 24:29.
18 Dal 1914 E.V. è avvenuto questo, proprio come fu predetto: “Il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scosse”. Cominciando con lo scoppio della prima guerra mondiale, l’umanità è entrata davvero in un periodo oscuro. Non proveniva nessuna luce per il futuro dalle fonti a cui l’uomo era solito guardare. Era pure vero che, storicamente, i cieli letterali erano considerati il dominio degli uccelli. Ma al principio del ventesimo secolo l’uomo riuscì a far volare un aeroplano, che fu presto impiegato per scopi bellici. Di qui si passò all’invenzione dei micidiali razzi, e alle sonde spaziali che trasportarono uomini sulla luna, con il risultato che fu considerata una possibile base militare da cui controllare la terra. In quello stesso tempo, i timori dell’uomo crebbero a motivo di ciò che si apprese sul bombardamento della terra coi raggi cosmici provenienti dal sole e dalle stelle. Non perché i cieli stessi fossero cambiati, ma a causa di ciò che l’uomo stesso faceva e a causa dell’accresciuta conoscenza di forze extraterrestri che non poteva controllare, i cieli fisici hanno assunto per molti di questa generazione un aspetto sinistro. — Matt. 24:29; Mar. 13:24, 25.
19. Tutto ciò conduce gradualmente a quale avvenimento descritto in Matteo 24:30?
19 Tutto ciò conduce gradualmente alla fine di questo sistema di cose, al tempo in cui, come dice Matteo 24:30, “il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti”. Ora quel tempo è vicinissimo! — Mar. 13:26.
20. Perché non tutti parteciperanno a quei “lamenti”, e come lo indica il versetto successivo?
20 Non tutti, comunque, si affliggeranno quando ‘il Figlio dell’uomo verrà con potenza’ per distruggere questo sistema di cose malvagio. A quel tempo, tutti gli “eletti”, i 144.000 seguaci di Gesù Cristo unti dallo spirito saranno stati radunati, come predisse Gesù. (Matt. 24:31; Mar. 13:27) Anche un gran numero d’altri si schiera dalla parte di quegli unti, partecipando con loro all’opera di dare testimonianza a tutte le nazioni riguardo al messianico regno di Dio. — Zacc. 8:23.
21. Come possiamo essere certi che è vicinissimo il tempo della ‘venuta’ del Figlio dell’uomo?
21 Nella loro mente non c’è nessun dubbio sulla certezza dell’adempimento di tutte le cose predette da Gesù. Gesù disse: “Ora imparate dall’illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate ch’egli [il Figlio dell’uomo] è vicino alle porte”. “Tutte queste cose” che egli predisse si possono ora vedere con inequivocabile chiarezza. — Matt. 24:32-34; Mar. 13:28, 29.
COME SI DETERMINA IL TEMPO
22. A quale “generazione” si riferì Gesù come quella che avrebbe visto la sua ‘venuta’ con potenza distruttiva?
22 Quando verrà dunque il Figlio dell’uomo con potenza distruttiva per purificare questa terra da tutti quelli che amano la via dell’ingiustizia? Gesù stesso risponde: “Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. (Matt. 24:34; Mar. 13:30) Di quale “generazione” si tratta? Di quella che ha visto gli avvenimenti in adempimento della profezia dal 1914 E.V. Non c’è dubbio sulla veracità di quanto disse Gesù. Egli aggiunse in modo enfatico: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno affatto”. — Matt. 24:35; Mar. 13:31; si paragoni Matteo 5:18.
23. Che cosa disse Gesù circa il fatto che qualcuno conoscesse ‘il giorno e l’ora’ di quell’avvenimento?
23 Fornì Gesù altri particolari oltre a questo, dicendo ai discepoli il tempo preciso in cui ciò doveva avvenire? Al contrario, disse loro che ‘il giorno e l’ora’ non erano noti a nessuna creatura e mise in risalto il punto ripetendolo più volte, sì, cinque volte. “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”, disse. — Matt. 24:36–25:13.
24. Nell’adempimento che la profezia sulla “grande tribolazione” ebbe nel primo secolo, fu detto in anticipo ai discepoli di Gesù quando si sarebbe scatenata la tribolazione?
24 Ricordate che quando la profezia di Gesù sulla “grande tribolazione” si adempì nel primo secolo, non fu detta loro in anticipo nessuna data sul tempo in cui dovevano fuggire da Gerusalemme. Invece, dovevano stare attenti per scorgere un segno, ‘la cosa disgustante, dichiarata per mezzo del profeta Daniele, stabilita nel luogo santo’. (Matt. 24:15, 16) Essa apparve nell’anno 66 E.V. Ubbidendo, i seguaci di Gesù uscirono dalla città e, secondo le registrazioni storiche, andarono ad abitare dall’altra parte del fiume Giordano nella regione montuosa di Pella. In seguito, comunque, trascorsero alcuni anni prima che venisse su Gerusalemme la “grande tribolazione” nell’anno 70 E.V. Non c’è nessuna indicazione che ai seguaci di Gesù fosse detto in anticipo quando si sarebbe scatenata quella tribolazione. Essi erano già in luogo sicuro; in realtà non c’era nessun bisogno di saperlo.
25, 26. Perché il fatto che a Noè fu detto in anticipo il giorno in cui sarebbe venuto il diluvio non è una base per attenderci d’essere informati in anticipo circa ‘il giorno e l’ora’ della futura “grande tribolazione”?
25 Ma non paragonò Gesù stesso i giorni di Noè alla sua presenza? (Matt. 24:37-39) E non fu detto in anticipo a Noè il giorno esatto in cui sarebbe cominciato il diluvio? Sì, ma la ragione per cui a Noè fu detto il “giorno” non corrisponde alla nostra situazione. Noè e la sua famiglia dovettero conoscere il tempo in cui sarebbe iniziato il diluvio per poter mettere al sicuro nell’arca tutte le fondamentali specie animali e poi per entrarci essi stessi prima che cadessero le acque del diluvio. Questa era una cosa che non avrebbero potuto fare con molti mesi di anticipo, poiché in tal caso avrebbero usato prematuramente le provviste di cibo messe da parte. Fu dunque proprio al tempo giusto che Dio disse a Noè: “Fra soli sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; e per certo cancellerò ogni cosa esistente che ho fatta dalla superficie della terra”. — Gen. 7:4.
26 Noi, comunque, non abbiamo bisogno di conoscere ‘il giorno e l’ora’ in cui comincerà il futuro atto distruttivo di Dio. La sopravvivenza della creazione animale non è stata affidata a noi né la preservazione delle persone timorate di Dio — che si trovano ora in oltre duecento paesi della terra — dipende dall’entrare tutte in qualche costruzione materiale in un solo luogo. L’attuazione del proposito di Dio, inclusa la preservazione del suo popolo, non richiede che siano avvisati in anticipo circa ‘il giorno e l’ora’.
PROSPETTIVE PER I SUPERSTITI
27. Per essere tra i superstiti della “grande tribolazione”, quali esigenze bisogna soddisfare?
27 La Bibbia rende chiaro che vi saranno superstiti della veniente “grande tribolazione” e mostra che cosa occorre per essere fra quei superstiti. Rivelazione 7:14 descrive la “grande folla” di superstiti della tribolazione, dicendo: “Hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Questo significa che quando si scatenerà la “grande tribolazione” essi avranno agli occhi di Geova Dio un aspetto puro e accettevole. Che cosa avrà richiesto questo da parte loro? Che abbiano esercitato fede nel sangue sparso di Gesù in base al quale ottenere il perdono dei peccati, e che abbiano continuato a sforzarsi di fare la volontà di Dio. — Giov. 3:26; Giac. 2:26.
28. Quali grandi prospettive hanno davanti i superstiti di quella “grande tribolazione”?
28 Le prospettive che quella “grande folla” di superstiti avrà davanti saranno davvero meravigliose. L’Agnello, Gesù Cristo, “li guiderà alle fonti delle acque della vita”. (Riv. 7:17) Liberata da tutti gli oppressivi sistemi che hanno contribuito a rendere spiacevole la vita sulla terra, la “grande folla” sarà allora nella situazione ideale per essere riabilitata dalle debolezze e dalle imperfezioni umane. Gesù Cristo applicherà loro tutti i benefici del suo sacrificio espiatorio. Mentre accetteranno ubbidientemente il suo aiuto, progrediranno verso la perfezione. In questo modo infermità, vecchiaia e morte dovute al peccato e all’imperfezione ereditati saranno infine distrutte per sempre. (Riv. 21:3-5) Anche il male causato dalla morte sarà annullato allorché miliardi di morti saranno destati. (Giov. 5:28, 29) Questi risuscitati avranno similmente l’opportunità di ottenere la vita senza fine.
29. Qual è la cosa saggia da fare ora individualmente?
29 ‘Il giorno e l’ora’ in cui si scatenerà la tribolazione possono davvero significare vita o morte per te. Non saresti dunque saggio ad accertarti che vivi ora come se ‘il giorno e l’ora’ venissero domani? Non sappiamo ‘il giorno e l’ora’ in cui si scatenerà la “grande tribolazione”. Ma questo non cambia il fatto che si avvicina a grandi passi. Il generale periodo di tempo è chiaramente indicato nella Parola di Dio. La “generazione” che Gesù predisse avrebbe visto non solo gli avvenimenti dell’anno 1914 ma anche la “grande tribolazione” è ora molto avanti negli anni. Ciò aggiunge una nota di urgenza alla situazione e dovrebbe spingerci a considerare con attenzione se personalmente viviamo proprio col pieno riconoscimento del fatto che ‘il giorno e l’ora’ fissati da Dio per il giudizio sono prossimi.
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Gesù Cristo descrisse ai suoi seguaci gli avvenimenti che avrebbero gradualmente portato alla fine del sistema di cose
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Dopo che erano fuggiti in luogo sicuro, i cristiani non avevano bisogno di conoscere esattamente quando si sarebbe scatenata su Gerusalemme la “grande tribolazione”