Le esigenze di Geova
“E ora . . . che cosa chiede da te Geova, il tuo Dio, se non di temere Geova, il tuo Dio, per camminare in tutte le sue vie, amarlo e servire Geova, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima”. — Deut. 10:12.
1. Che cosa dovrebbe determinare lo scopo della nostra vita?
È BENE avere uno scopo nella vita. Gli scopi della vita degli uomini sono molto vari, alcuni nobili, alcuni no. Uno potrebbe avere lo scopo di divenire presidente; un altro, statista. Altri potrebbero aspirare di divenire avvocati, agricoltori, medici e infermieri, e potrebbero dedicare le proprie energie vitali al conseguimento di tali fini. Altri ancora hanno quale scopo della loro vita il ministero di Geova Dio. Delle numerose vocazioni, quale reca la massima ricompensa e la vita più durevole? Essa sarebbe sicuramente la più desiderabile.
2. Che cosa impedisce ad alcuni di conseguire lo scopo della loro vita, pur soddisfacendo le esigenze di questo mondo?
2 Nel tempo che impiegherete a leggere questo articolo, migliaia di persone, che hanno il desiderio di godere pace, felicità e vita, morranno. Poiché la morte non rispetta nessuno, quelli che morranno saranno di diverse nazionalità e di diverse razze e di ogni classe sociale. A causa della morte, alcuni non conseguiranno lo scopo della loro vita; altri, solo per un brevissimo tempo. La vocazione della loro vita non avrà recato loro lunghezza di giorni né durevole felicità. Mentre erano in vita, senza dubbio la maggioranza d’essi furono buoni cittadini; pagarono le tasse, sostennero un partito politico, non furono mai arrestati né messi in prigione; e molti, se non la maggioranza, soddisfecero, in una certa misura, le esigenze imposte loro dalla società di questo mondo. Essi fecero la carità, furono membri d’una chiesa, ebbero successo nel commercio e furono in buona relazione con gli amici. Sì, soddisfecero le esigenze di questo mondo; ma quanti d’essi conobbero e osservarono le esigenze di Dio nella loro vita? Se non fecero questo, non v’è nulla che possano compiere dopo la loro morte. Dovranno confidare nell’immeritata benignità di Dio. — Eccl. 9:5.
3. Che cosa è un’esigenza essenziale per chi cerca la vita?
3 Ma quanti dei più di due miliardi e mezzo di abitanti della terra conoscono le esigenze di Dio e le osservano? È stato detto molte volte che vi siano in questa vita solo due cose che l’uomo debba fare. L’una, di pagare le tasse, e l’altra di morire. La maggioranza del popolo non si preoccupa di pagare le tasse a causa dei benefici che riceve; ma quando si tratta di morire, ogni persona sana di mente sulla terra lotta per sopravvivere, perché la morte non offre nessun beneficio, e il più grande desiderio dell’uomo è quello di vivere. Quelli che desiderano vivere e ottenere la vita eterna devono fare quest’unica cosa: acquistar conoscenza del Creatore. “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giov. 17:3; Matt. 17:25-27.
4. Quale conoscenza di Geova ci aiuterà a capire perché egli ha giustamente il diritto di esigere da noi alcune cose?
4 Acquistando questa vivificante conoscenza, comprendiamo che Dio stabilisce esigenze da osservare. Questa conoscenza ci permetterà di apprendere che Geova è l’Iddio Altissimo, il supremo Governatore dell’universo, il Creatore di tutte le cose e colui che in principio diede la vita. Questa conoscenza ci permetterà di capire che Dio ha giustamente il diritto di esigere alcune cose da quelli che gli sono debitori. Il salmista Davide riconobbe questo, quando scrisse: “Riconoscete che Geova è Dio. Egli è colui che ci ha fatti, e non noi stessi. Noi siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo”. — Sal. 100:3; Isa. 45:12.
5, 6. (a) Possiamo evitare la punizione per aver violato le leggi degli uomini o quelle di Dio, asserendo che non le conoscevamo? (b) Come ha Geova preso provvedimenti perché tutti conoscano le sue leggi e le sue esigenze?
5 Perché è così importante conoscere le esigenze di Dio? Per rendercene conto possiamo domandarci: “Perché è così importante conoscere e osservare le leggi del governo sotto il quale viviamo?” Che cosa accadrebbe se ci rifiutassimo di pagare le tasse o se facessimo un furto? Essendo sorpresi dovremmo pagare un’ammenda o andare in prigione. Non potremmo dire al giudice: “Signor giudice, non mi può condannare a pagare un’ammenda; non mi può far mettere in prigione. Io non conoscevo le leggi”. Il giudice direbbe: “La legge non ammette ignoranza”. Le leggi sono state scritte per farle conoscere, capire e osservare a tutti.
6 La stessa cosa può dirsi delle leggi di Dio. Geova ha stabilito delle esigenze che l’uomo deve osservare. Se non le osserva o le viola, sarà certamente punito, perché ‘gli occhi di Geova scrutano tutta la terra’ e nessun violatore della legge può sfuggire alla sua attenzione. (2 Cron. 16:9) Né alcuno può asserire di ignorare le esigenze o le leggi di Dio, perché almeno parti della Bibbia sono state stampate in 1.151 lingue e dialetti. Geova invia inoltre i suoi ministri a centinaia di migliaia per aiutare gli uomini desiderosi d’ascoltare a capire il libro delle sue leggi. Sono state vendute più copie della Bibbia che di qualsiasi altro libro, ma che sia il libro più venduto non significa niente. Una sua dichiarazione ve ne mostrerà la ragione: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per l’insegnamento, per convincere, per correggere, per formare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia formato perfetto quale dev’essere e pronto per ogni opera buona”. — 2 Tim. 3:16, 17; Matt. 28:19, 20, Na.
PERCHÉ LE ESIGENZE DI DIO NON SONO COMPRESE
7, 8. (a) Perché è responsabile la cristianità se molti non conoscono e non capiscono le esigenze di Dio? (b) Sostiene la Bibbia l’insegnamento che vi siano molte forme di adorazione accettevoli?
7 Siccome la maggioranza del genere umano è privo della conoscenza e dell’intendimento delle Scritture, le esigenze di Dio sono incomprese, trascurate e ignorate in tutto il mondo. Gli uomini si chiedono come è possibile questo giacché vi sono tante organizzazioni religiose che si suppone insegnino e istruiscano secondo la Parola di Dio. Molti pensano che se le esigenze di Dio non sono conosciute o comprese, questo avvenga perché gli uomini non frequentano né sostengono le chiese. Ma se consideriamo i fatti riscontriamo che la cristianità, con le sue centinaia di sette e culti, è in parte responsabile delle prevalenti concezioni errate riguardanti le esigenze divine.
8 Considerate alcune esigenze delle religioni di questo mondo e vedete se esse aiutano il popolo ad acquistare conoscenza e intendimento di Dio. La maggioranza dei capi religiosi dicono che dovreste esser membri d’una chiesa e che dovreste offrire almeno il dieci per cento del vostro guadagno per esser salvati. Se chiedete quale dei numerosi e diversi culti e sette religiose dovreste scegliere, molti vi rispondono: “Non ha importanza. Tutti vi condurranno allo stesso luogo, solo per vie diverse”. Questo non è l’intendimento che otteniamo dalla Parola di Dio. Disse forse Dio di scegliere fra centinaia di fedi e che qualunque d’esse scegliate o soddisfi la vostra immaginazione sia da lui approvata? Leggete le seguenti parole di Paolo: “Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”. (Efes. 4:5) Poiché questo limita ad una sola e vera forma di adorazione e noi desideriamo trovare questa vera fede, bisogna cercarla.
9. Quali esempi scritturali mostrano che dai cristiani si esige più che la semplice moralità o una buona vita pura?
9 Molti pensano che la semplice moralità o il vivere una buona vita osservando i Dieci Comandamenti sia sufficiente; ma rivolgiamoci alla Bibbia e vediamo se questo è tutto ciò che Dio esige. Nella parabola delle pecore e dei capri, Gesù definì gli empi come capri. Perché? Forse perché avevano ucciso, rubato, commesso adulterio o combattuto contro il proprio prossimo? Alcuni di essi poterono anche essere stati buoni esempi sotto ogni aspetto, ma non piacevano a Geova Dio. Considerate la ragione per cui Gesù li chiamò capri: “Poi dirà a sua volta a quelli della sua sinistra: ‘Andatevene da me, voi che siete stati maledetti, nel fuoco eterno preparato per il Diavolo e per i suoi angeli. Perché ebbi fame, ma non mi deste nulla da mangiare, ed ebbi sete, ma non mi deste nulla da bere. Fui forestiero, ma voi non mi accoglieste con ospitalità; nudo, ma non mi vestiste; malato e in prigione, ma non aveste cura di me’. Allora anch’essi risponderanno con le parole: ‘Signore, quando ti vedemmo aver fame o sete, esser forestiero o nudo o malato o in prigione e non ti servimmo?’ Allora egli risponderà loro con le parole: ‘Veramente vi dico: In quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto a me’”. (Matt. 25:41-45) Gesù li classificò come capri non per ciò che facessero, ma per ciò che non avevano fatto; essi non avevano compiuto positive azioni, facendo del bene ai fratelli di Cristo. La stessa cosa avvenne del giovane e ricco capo che andò da Gesù, in cerca della vita. Gesù gli mostrò che per ottenere la vita non bisognava solo osservare l’esigenza di vivere una vita pura ma anche vendere ciò che aveva e di divenire suo seguace. Vediamo dunque che la sola moralità o il vivere una buona vita pura non basta. Ci vuole di più. — Matt. 19:16-22.
10. (a) Perché possiamo ritenere che Geova mostrerà a quelli che cercano la vita ciò ch’egli esige da loro? (b) Devono i cristiani osservare oggi i Dieci Comandamenti?
10 Ora, come sempre, Geova mostra all’uomo che cosa esige da lui. Ai giorni di Adamo, Geova disse ad Adamo che cosa esigeva da lui. Adamo doveva coltivare il giardino di Eden, dominare sulla creazione animale, dare il nome agli animali, assoggettare la terra, moltiplicarsi e riempire la terra. (Gen. 1:28; 2:19) Geova Dio impose certe esigenze a Noè. Noè doveva predicare la distruzione dell’empio mondo, che sarebbe perito in un diluvio di acque; doveva costruire una grande nave che sarebbe servita di protezione per la sua famiglia. (Gen. 6:14; Ebr. 11:7) Non solo Dio stabilì delle esigenze per gli individui, ma, come per la nazione d’Israele, stabilì esigenze per una nazione. Egli fece salire Mosè sul Monte Sinai e gli diede i Dieci Comandamenti, che dovevano servir loro di guida. Contrariamente all’opinione di alcuni, gli uomini non sono oggi sotto le stesse leggi che Dio diede alla nazione d’Israele. Questo è chiaramente dichiarato da Paolo: “E così la Legge è stata il nostro pedagogo, per conduci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede. Ma venuta la fede, non siamo più sotto il pedagogo”. Naturalmente, i giusti princìpi contenuti in quei comandamenti continuano ad aver vigore. — Gal. 3:24, 25, Na.
11. Come fece Gesù conoscere chiaramente ciò che Geova esige dai cristiani?
11 Se i Dieci Comandamenti furono adempiuti quando Gesù diede la sua vita sul palo, che cosa si esige oggi dai cristiani? Sappiamo che non si esige da essi di dar nome agli animali né di coltivare il giardino d’Eden. Non si esige che costruiscano un’altra nave come fece Noè, perché abbiamo la promessa divina che questa terra non sarà più distrutta da un altro diluvio d’acque. (Matt. 5:17; Gen. 9:12-16) Non si esige di liberare un’altra nazione come Israele, perché nessuna nazione della terra viene chiamata oggi col nome di Geova. Gesù rispose chiaramente a questa domanda quando gli chiesero: “Maestro, qual’è il più grande comandamento della Legge?” Gesù disse: “‘Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la mente tua’. Questo è il più grande e primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. Da questi due comandamenti dipende l’intera Legge, e i Profeti”. (Matt. 22:36-40) Queste parole di Gesù mostrano con chiarezza quali siano le esigenze che i cristiani devono osservare. Amate Geova e il vostro prossimo.
12. (a) Come mostrò Gesù d’amare il suo Padre celeste? (b) Come possono i cristiani seguire oggi la condotta di Gesù amando Geova?
12 Ma che significa amare Dio? Significa forse mettersi in ginocchio e gridare: “Alleluia! Signore, ti amo; sì, Signore, io ti amo”? Significa frequentare le adunanze religiose e dare il dieci per cento del proprio denaro per sostenere il clero e le spese di manutenzione dell’edificio? Pensate! Che cosa fece Gesù per mostrare al Padre celeste di amarlo con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua mente e con tutta la sua forza? All’età di trent’anni dedicò la sua vita all’adempimento della volontà del Padre suo, facendo il battesimo. Si accinse quindi a far conoscere la verità del Padre celeste. Non insegnò e non predicò le dottrine delle organizzazioni religiose, come l’inferno di fuoco e il purgatorio, la trinità e l’immortalità dell’anima. Non insegnò le tradizioni degli uomini. Egli denunciò gli scribi e i Farisei come ipocriti e ladri, mostrando chiaramente che compivano le opere di Satana il Diavolo, non le opere del Padre celeste. Ecco come Gesù mostrò il suo amore al Padre, non offrendo denaro alla sinagoga, né promuovendo campagne per la costruzione di più grandi e costosi edifici, ma dicendo la verità intorno al Padre suo. Ecco come Gesù dimostrò il suo amore al Padre celeste, e così i cristiani devono mostrare il loro amore oggi! Se amiamo qualcuno non mentiremo riguardo a lui né permetteremo che alcun altro menta riguardo a lui. Quelli che amano Dio non permetteranno ai falsi capi religiosi né ad alcun altro di mentire riguardo al suo nome e ai suoi propositi senza far niente in merito. Essi difenderanno quali suoi ordinati ministri il suo nome e la sua Parola. — Matt. 23:13-36; Giov. 8:44.
13. In che modo possiamo mostrare amore al nostro prossimo, e perché questo è ora essenziale?
13 Gesù disse anche che dovremmo amare il nostro prossimo, e per tre anni e mezzo mostrò questo amore insegnando al popolo intorno al Regno e alle benedizioni che esso porterà al genere umano. Egli salì sul pendio dei monti, andò nei villaggi, scese sulla spiaggia del mare, ovunque e dappertutto il popolo si raccogliesse ad ascoltarlo. Egli spiegò loro che sarebbe venuto il tempo in cui gli uomini sarebbero vissuti sulla terra in pace e felicità, in cui non vi sarebbero state più guerre né infermità. Quantunque Gesù provvedesse a volte ai bisogni fisici di quelli che lo ascoltavano, la sua principale preoccupazione fu il loro benessere spirituale. Che cosa significa ora per noi amare il prossimo? La maggioranza dirà d’amare il prossimo e di mostrare questo amore con le proprie azioni. Penserà che un buon prossimo è chi se ne sta a casa pensando ai fatti suoi ma è disposto ad aiutarvi in tempo di difficoltà. Certamente i cristiani sono un buon prossimo sotto quest’aspetto, perché riconoscono che non è cristiano fare gli intromettenti interessandosi dei fatti altrui, e son disposti ad aiutare il prossimo in tempo di bisogno; e nella storia umana non vi è mai stato un tempo in cui il bisogno fosse così grande come lo è ora a causa di ciò che si abbatte sulla terra per comando di Geova Dio. Geremia avvertì: “E gli uccisi da Geova saranno in quel giorno certamente da un’estremità all’altra della terra”. (Ger. 25:33) I testimoni di Geova hanno imparato come mettersi in salvo; e tenendo presente l’esempio di Gesù, mostrano amore al loro prossimo come fece lui. Gesù mostrò amore al prossimo andando da loro per informarli intorno a Geova, spiegando loro come mettersi in salvo dalla distruzione. Quindi noi desideriamo mostrare amore nello stesso modo, andando dal prossimo per spiegare e insegnare la Bibbia, mostrando loro come mettersi in salvo e ottenere la vita eterna. Si mostra dunque vero amore al prossimo quando gli si dà qualche cosa.
ESSENZIALE SCEGLIERE GIUSTAMENTE PER OTTENERE LA VITA
14. Quale scelta devono fare oggi tutti quelli che cercano la vita, e chi dovette fare nel passato una scelta simile?
14 Geova dice che “farà camminare i mansueti secondo la decisione del suo giudizio e insegnerà ai mansueti la sua via”. (Sal. 25:9) Desiderate conoscere tale via e sapere come soddisfare le esigenze di Geova Dio? Dovete prendere una decisione. La scelta spetta a voi. O conoscete Geova Dio e osservate le sue esigenze o conoscerete Satana il Diavolo e soddisferete le sue esigenze. Non possiamo essere indifferenti. Dobbiamo essere con Dio o contro Dio. Noi non siamo l’unico popolo che dobbiamo fare questa scelta. Il popolo dei secoli passati dovette prendere la stessa decisione. Mosè si rivolse all’eletto popolo di Dio, dinanzi alla Terra Promessa, dicendo loro: “Io prendo oggi a testimoni contro di voi i cieli e la terra, che ti ho messo dinanzi la vita e la morte, la benedizione e la maledizione, e tu devi scegliere la vita onde ti mantenga in vita”. — Deut. 30:19; Apoc. 3:15, 16.
15, 16. Perché non dovremmo attardarci per acquistar conoscenza di Geova e delle sue esigenze?
15 Per fare una scelta intelligente dovete prima acquistare accurata conoscenza di Geova. Non vi attardate per acquistar conoscenza di Dio, perché tutti gli avvenimenti che si sono succeduti dal 1914 provano come questo mondo si trova nel tempo della fine e una completa distruzione sovrasta il popolo. Parlando di questo stesso tempo per mezzo del profeta Osea, Geova disse: “Udite la parola di Geova, o figli d’Israele, poiché Geova ha una causa legale con gli abitanti del paese, poiché non vi è verità né amorevole benignità né conoscenza di Dio nel paese. Si pronunciano maledizioni, si dicono menzogne, si commettono omicidio, furto e fornicazione e gli atti di spargimento di sangue toccano altri atti di spargimento di sangue. Molti saran certamente fatti tacere perché non vi è conoscenza”. — Osea 4:1, 2, 6; Matt. 24:3-8.
16 L’opposto dev’esser vero. Se il popolo è distrutto per mancanza di conoscenza, con la conoscenza di Geova ottiene la vita eterna. Paolo disse a Timoteo: “È cosa buona questa e gradita al cospetto di Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità”. — 1 Tim. 2:3, 4, Na.
17, 18. Solo dove si trova la conoscenza vivificante, e che cosa dobbiamo fare per trovarla?
17 Acquistare tale vivificante conoscenza significa che dovete fare una diligente e sincera ricerca nella Parola di Dio. Non v’ingannate e non siate sviati da quelli che asseriscono di poter suonare con la Bibbia qualsiasi motivo. Non cercate di far sostenere dalla Bibbia le false dottrine religiose. Se vi sono state insegnate tradizioni e dottrine di uomini e organizzazioni, come purgatorio, tormento eterno, trinità, immortalità dell’anima, non torcete le Scritture nello sforzo di trovare nella Parola di Dio argomenti che sostengano tali insegnamenti. Se fate questo, non acquisterete mai intendimento di Geova.
18 Geova Dio non è un Dio di confusione e la sua Parola non confonderà quelli che desiderano eliminare dal proprio cuore e dalla propria mente ogni pregiudizio religioso. Non vi scoraggiate nel cercare questa conoscenza, ma prestate ascolto al consiglio dei Proverbi: Presta “attenzione alla sapienza con il tuo orecchio, affinché tu possa inclinare il tuo cuore al discernimento; se tu continui a cercarla come l’argento, e continui a investigare per essa come per i tesori nascosti, in tal caso intenderai il timore di Geova, e troverai la conoscenza di Dio”. — Prov. 2:2, 4, 5.
19. Come la compagnia d’altri che desiderano osservare le esigenze di Dio aiuta ad acquistare conoscenza, e che cosa si dovrebbe tener presente circa l’associazione dei cristiani con gli increduli?
19 Per ricevere un ulteriore aiuto nell’acquistare conoscenza, riunitevi con altri che desiderano soddisfare le esigenze di Dio. Paolo ammonì gli Ebrei: “Non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebr. 10:25) Vi è una ragione per questa ammonizione. Perché Dio ordinò alla nazione d’Israele di non associarsi ai pagani che abitavano intorno a loro? Non fu per il loro bene e per la loro protezione? Egli li avvertì di non dare i loro figli e figlie in matrimonio ai figli e figlie dei pagani. Se avessero fatto questo, avrebbero corso il pericolo di far adorare dai loro figli gli dèi pagani invece di Geova Dio. Quindi dovevano stare insieme, adorare insieme e sposarsi fra loro. La stessa cosa avviene oggi. Non v’accompagnate a persone che servono strani dèi o con quelli che solo pretendono di servire Dio o con chi non desidera conoscere e soddisfare le esigenze divine. Noi dovremmo associarci a loro solo per predicare e insegnare loro la Parola di Dio, non per sposarli né per dar loro i nostri figli in matrimonio. — Deut. 7:3, 4.
IL MINISTERO È UN’ESIGENZA
20. Dopo avere appreso le esigenze di Geova, che cosa dobbiamo fare, e ne è esente qualcuno?
20 Una volta convinti e certi delle esigenze di Dio, le dobbiamo osservare. Giacomo ci dice: “Divenite operatori della Parola e non solo uditori”. (Giac. 1:22) Gesù non disse d’esser venuto sulla terra solo per imparare la volontà del Padre suo, ma disse d’esser venuto ‘per fare la volontà di colui che mi ha mandato’. (Giov. 4:34) Ciò che fece il nostro capo ed esempio devono fare anche i suoi seguaci. Molti diranno: “Io non posso esser ministro. Non posso andare di porta in porta per predicare alla gente come fecero Gesù e gli apostoli e come fanno i testimoni di Geova”. Noi possiamo dire di non poter fare quest’opera ma Dio sa che possiamo farla. Egli stabilì le sue esigenze per tutti, indipendentemente da razza, nazionalità, lingua, istruzione e professione.
21. Cercando di conseguire quale scopo della nostra vita, riceveremo le benedizioni di pace, felicità e vita eterna?
21 Potete lavorare strenuamente e riuscire a divenir presidente, statista, avvocato, agricoltore, medico o infermiere, ma volete conseguire mète ancora più alte, sì, la massima, per vivere molti anni ancora, in eterno? Potete far ciò, apprendendo le esigenze di Geova Dio e compiendo il ministero quale seguace di Cristo Gesù. Chiunque desidera godere le benedizioni della felicità, della pace e della vita eterna, deve soddisfare le esigenze di Geova Dio ed esser suo testimone e ministro, come fecero i suoi servitori nel passato. Solo in questo modo possiamo ricevere da Geova Dio il grande dono della vita, nel suo nuovo mondo di giustizia, per vivere in eterno al suo servizio.