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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1969 | 1° febbraio
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Domande dai lettori
● In Genesi 3:1 l’American Standard Version e altre traduzioni dicono che il serpente era “più subdolo” di qualsiasi bestia del campo. Perché la Traduzione del Nuovo Mondo dice che il serpente mostrò d’essere “il più cauto”? — S.R., U.S.A.
La Traduzione del Nuovo Mondo è in armonia coi fatti nonché con la dichiarazione di Gesù in Matteo 10:16 nella quale consiglia ai suoi discepoli di essere non solo innocenti come colombe ma anche cauti come serpenti. La parola greca usata da Gesù fu phrónimos. Su questa scrittura il libro pubblicato in tedesco a Zurigo, in Svizzera, e intitolato “Kleine Lichter”, che significa “Piccole luci”, da Ludwig Koehler, il lessicografo di ebraico, dice quanto segue alle pagine 78 e 79 sotto l’intestazione ‘Cauti serpenti’:
“A quale peculiarità dei serpenti pensa Gesù? Qual è la caratteristica dei serpenti? Una caratteristica peculiare di tutti i serpenti è che sono cauti. Chiunque può osservarlo di persona quando s’imbatte in un serpente e ogni descrizione di serpenti lo conferma. Non appena il serpente sente il passo di un uomo che s’avvicina fugge via. Il serpente è cauto. In greco questo si esprime molto bene con la parola ‘phronimos’ poiché con questa cautela, con questa vigilanza, il serpente rivela il possesso e l’uso del suo phrenes. Così si intende anche l’istruzione di Gesù. I discepoli devono lavorare come pecore in mezzo ai lupi. Oltre a ciò usano l’ingenuità delle colombe, ma anche la cautela e la vigilanza dei serpenti”.
La descrizione del serpente in Genesi 3:1 si deve rendere in armonia con le istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli. Certo il dott. Koehler, coautore del Lessico sui Libri del Vecchio Testamento in Ebraico e Aramaico, doveva sapere quello di cui parlava. In armonia coi suoi suggerimenti, la Traduzione del Nuovo Mondo della Bibbia rende le appropriate parole ebraiche in Genesi 3:1 con “cauto”, conformemente a Gesù.
In Genesi 3:1 la Bibbia non si riferiva a Satana il Diavolo, che è veramente subdolo e astuto. Si riferiva al letterale serpente del suolo, che era semplicemente la creatura usata come strumento dall’invisibile Satana il Diavolo per ingannare Eva. La diffidenza e la cautela del serpente indussero Eva a credere che l’animale stesse attento a fare uno sbaglio o a mettersi in difficoltà. Se dunque il serpente diceva che il frutto proibito era buono a mangiarsi, senza che comportasse alcuna pena, Eva ritenne di poter benissimo credere alla creatura. L’attenzione, la cautela, la diffidenza della creatura contribuirono a dare a Eva l’impressione e a farle pensare che il Serpente avesse ragione.
Riferendosi alla cautela del serpente, che esso ebbe sin dal suo inizio lì nel giardino d’Eden, il Signore Gesù Cristo comandò ai suoi discepoli di manifestare la giusta qualità nell’adempimento del ministero cristiano. Egli non comandava loro di agire in modo subdolo come Satana il Diavolo per coprire le loro mosse e intenzioni e i loro stratagemmi allo scopo di recare un danno irreparabile a una vittima innocente. Il serpente divenne simbolo di Satana il Diavolo solo quando Dio lo maledisse per l’uso che l’avversario aveva fatto di questo diffidente, cauto animale per provocare la caduta del genere umano nella disubbidienza e nel peccato verso il Creatore dell’uomo, Geova Dio.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1969 | 1° febbraio
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Domande dai lettori
● Secondo Luca 22:37, Gesù doveva essere “annoverato fra gli illegali”, in adempimento di Isaia 53:12. Sono i discepoli di Cristo da considerare gli “illegali”, perché alcuni portavano spade? — A.F., U.S.A.
No, non risulta che i seguaci di Gesù, anche se a quel tempo avevano due spade, fossero gli “illegali”. Piuttosto, questa parte di Isaia 53:12 si adempì quando egli fu messo al palo tra due criminali. Esaminando il contesto delle parole di Gesù possiamo capire meglio il punto che spiegava. Luca 22:35-38 dice:
“E disse loro: ‘Quando vi mandai senza borsa né bisaccia da cibo né sandali, non vi mancò nulla, non è vero?’ Dissero: ‘No!’ Quindi disse loro: ‘Ma ora chi ha una borsa la prenda, e similmente una bisaccia da cibo; e chi non ha una spada venda il suo mantello e ne compri una. Poiché vi dico che in me deve compiersi ciò che è scritto, cioè: “Ed è stato annoverato fra gli illegali”. Poiché ciò che mi concerne si sta compiendo’. Quindi essi dissero: ‘Signore, ecco, vi sono due spade’. Egli disse loro: ‘Basta”’.
Il Signore passava la sua ultima notte coi discepoli prima di morire. Si rese conto che, una volta che fosse stato arrestato e giustiziato,
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