“Pace fra gli uomini di buona volontà” o Armaghedon — Quale desiderate?
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. — Luca 2:14, Na.
1. Perché ora è interessante essere fra gli “uomini di buona volontà”?
SIETE voi uomini o donne di buona volontà? In tal caso, siete fra coloro in merito ai quali, quasi duemila anni fa, parlarono all’unisono un esercito di angeli celesti. Perché questi angeli apparvero e parlarono? Perché si era verificato un avvenimento che vi recherà infine la pace eterna proprio su questa terra minacciata ora da una terza guerra mondiale.
2. Quale fu questo importante avvenimento, e perché oggi possiamo prendere molto seriamente ciò che scrisse a questo riguardo il medico Luca?
2 L’avvenimento fu la nascita di un bambino nel Medio Oriente. Ciò che accadde in quell’occasione non è una fiaba, una favola o un mito, ma ne furono testimoni alcuni uomini laboriosi del paese montuoso. La sua veracità fu dimostrata da un medico che, nel suo “racconto dei fatti ai quali si presta fra noi piena fede”, dice che aveva ‘con accuratezza seguito ogni cosa dall’inizio, per scriverli in ordine logico . . ., onde conosciate appieno la certezza delle cose che vi sono state insegnate oralmente’. Lo scrittore era il medico Luca. Egli scrisse oltre diciannove secoli fa e il suo racconto è stato preservato in migliaia di copie manoscritte in varie lingue antiche fino all’invenzione della stampa nel quindicesimo secolo. Oggi potete quindi prendere molto seriamente ciò che dissero tanto tempo fa gli angeli in merito a voi come persone di buona volontà. — Luca, capitolo uno, versetti da uno fino a quattro.
3. Perché la nascita di questo bambino fu importante nella storia della medicina, e come fu attestato pubblicamente chi era il padre di questo bambino?
3 Nella storia della medicina la nascita di questo bambino è molto importante, poiché è la sola nascita che si conosca di un bambino da una ragazza vergine. Il concepimento del bambino in lei non era dunque avvenuto da parte di un uomo ma da parte di un padre celeste. Se non fosse stato effettivamente così, gli angeli del cielo non si sarebbero interessati della nascita del bambino. Se fosse stato un bambino illegittimo il cui padre umano si nascondesse vergognosamente per sottrarsi alla sua responsabilità, i santi angeli non si sarebbero abbassati per recare testimonianza alla sua nascita. Non vi sarebbe stata ragione di rallegrarsi per la nascita di tale bambino indesiderato, da cui non poteva venire nessun bene a tutta l’umanità. Per dimostrare che la nascita del fanciullo era una nascita miracolosa, onorevole e utile da una vergine pura, l’esercito di angeli celesti apparve agli uomini e rese noto chi era il padre del neonato. Gli angeli diedero gloria Dio, rivelando così il Padre celeste dello straordinario bambino.
4. Dove e in quali circostanze locali nacque il bambino, e che stagione dell’anno era?
4 A quel tempo l’Impero Romano manteneva la pace nel Medio Oriente. Gli Arabi non erano ancora divenuti musulmani. Il bambino era nato nella provincia romana della Giudea, nella città di Betleem, e poiché la città era molto affollata la madre Maria dovette deporlo in una mangiatoia. Era verso la metà del mese ebraico di tishri, o verso il primo ottobre, stagione dell’anno in cui le persone potevano andare a registrarsi per le tasse e in cui i pastori potevano stare nei campi tutta la notte a badare alle pecore. Il medico Luca raccolse interessanti particolari su ciò che allora accadde. Per il beneficio di tutti gli “uomini di buona volontà” egli scrive (Luca 2:8-20, Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane):
5, 6. (a) Quali informazioni recarono gli angeli e a chi? (b) Come divennero essi testimoni oculari della nascita, con quale effetto su di loro?
5 “In quello stesso paese vi erano anche dei pastori che dimoravano all’aperto e di notte facevano la guardia ai loro greggi. E improvvisamente l’angelo di Geova fu presso di loro, e la gloria di Geova rifulse loro intorno, ed essi ebbero moltissimo timore. Ma l’angelo disse loro: ‘Non abbiate timore, poiché, ecco, vi dichiaro la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà, perché vi è nato oggi un Salvatore, che è Cristo il Signore, nella città di Davide. E questo è per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce e a giacere in una mangiatoia’. E improvvisamente vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: ‘Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà’. E quando gli angeli furon partiti da loro nel cielo, i pastori dicevano l’uno all’altro: ‘Andiamo in ogni modo fino a Betleem e vediamo questa cosa che è avvenuta, la quale Geova ci ha fatta conoscere’. E andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe, e il bambino a giacere nella mangiatoia.
6 “Avendolo visto, fecero sapere la parola che era stata loro detta riguardo a questo fanciullino. E tutti quelli che udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori, ma Maria custodiva tutte queste parole, traendone conclusioni nel suo cuore. Quindi i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutte le cose che avevano udite e vedute, secondo come queste erano state dette loro”.
7. In armonia con ciò che gli angeli dissero allora, che cosa non mancò a quel tempo?
7 A quel tempo, quasi duemila fa, gli angeli diedero gloria a Dio quale Altissimo o Supremo nel più alto dei cieli. I fedeli pastori furono testimoni oculari e diedero anche gloria a Dio per ciò che faceva a favore dell’umanità mandando il promesso Messia o Cristo il Signore, il reale discendente del re Davide, poiché Maria era discendente di Davide. Perciò in quel tempo non mancò la gloria a Dio nei luoghi altissimi.
8. Quali persone ebbero a quel tempo ‘pace sulla terra’, come indicarono gli avvenimenti?
8 Ma che dire della ‘pace sulla terra’? Quei pastori erano certamente “uomini di buona volontà”, come lo erano Giuseppe e sua moglie Maria. Similmente, l’anziano Simeone e l’anziana profetessa Anna, poiché essi videro entrambi il bambino Gesù quando Giuseppe e Maria lo portarono nel tempio di Gerusalemme nel quarantesimo giorno dalla sua nascita a Betleem. Entrambe queste persone anziane ringraziarono Dio per ciò che faceva. Vi era pace tra tutte queste persone come “uomini di buona volontà”. Ma il re di Gerusalemme non era un uomo di buona volontà. Egli era Erode il Grande, un Edomita, ed era stato nominato da Roma. Quindi egli non aveva pace, ma cercò di distruggere il fanciullino Gesù quando aveva circa due anni. Poco tempo dopo il re Erode morì di un’odiosa malattia, ma Gesù fuggì e crebbe per divenire “Cristo il Signore”. — Luca 2:25-40; Matt. 2:1-23.
UNA DOMANDA PER OGGI
9. Nei secoli che seguirono, la citazione delle parole “Sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà” rese forse più pacifici coloro che pretendevano di essere cristiani, e quali sono i fatti?
9 “Sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà”: questa è stata una citazione famosa negli scorsi millenovecento anni. Ma che effetto ha avuto sul mondo del genere umano? Per quanto riguarda gli affari internazionali, gli anni della pace mondiale sono stati pochi da quando gli angeli dissero per la prima volta queste piacevoli parole. Sotto questo aspetto la situazione del mondo non fu cambiata dalla nascita di Gesù a Betleem. Egli stesso suscitò l’opposizione dei capi religiosi del suo paese, che infine lo fecero mettere a morte dal governatore romano Ponzio Pilato nel 33 E.V. Secoli dopo molti asserirono di essere suoi seguaci ma ebbero grandi controversie religiose gli uni con gli altri. Coloro che pretendevano di essere cristiani combatterono guerre sanguinose coi musulmani, e uccisero anche migliaia di Ebrei. Questi professanti cristiani combatterono anche fanatiche guerre tra loro, non solo per divergenze religiose, ma più spesso per la politica di questo mondo. Questi cosiddetti cristiani sono stati tutt’altro che pacifici; non sono stati una vera forza per portare la pace mondiale.
10. Secondo le statistiche presentate dagli esperti, quale paragone si può fare tra gli anni di pace mondiale e gli anni di guerra dal tempo del profeta Mosè?
10 Gli esperti in materia di guerre hanno fatto uno studio della pace e della guerra nel mondo durante il lungo periodo dal 1481 prima dell’Èra Volgare sino alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1481 A.E.V. la militarizzata nazione dell’Egitto era la potenza mondiale dominante. A quel tempo il profeta Mosè e il suo popolo dimoravano nel deserto della penisola araba, e vivevano secondo i Dieci Comandamenti che Mosè aveva ricevuto da Geova Dio. Nei 3.426 anni trascorsi da allora sino alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 vi sono stati soltanto 268 anni di pace mondiale. Così oltre tremila anni furono anni di guerra, in cui vennero infranti più di 8.000 trattati di pace internazionali. Quindi vi fu solo un anno di pace su dodici e otto decimi di anni di guerra in tutto quel tempo. Ma che dire ora della pace mondiale dal 1945 e dall’istituzione delle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza internazionali? La pace mondiale è in pericolo come mai in passato!
11. Quale tema ha adottato la cristianità in occasione del suo Natale, eppure oggi, dopo sedici secoli, di quale minaccia parlano gli uomini della cristianità?
11 Per oltre mille anni è stato molto facile alla cristianità cantare in occasione del suo Natale “Gloria a Dio nei luoghi altissimi e sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà”. Ma la storia mostra che questo non ha promosso né stabilito la pace mondiale. Da quando fu introdotto il Natale nella sua religione nel quarto secolo la cristianità ha fallito miseramente nel rendere questo mondo un mondo senza guerre. Oggi, dopo sedici secoli di celebrazioni natalizie, uomini eminenti della cristianità parlano della minaccia di Armaghedon.
12-14. Quali riferimenti ad Armaghedon sono stati fatti (a) da uno scrittore di editoriali del Times di New York nel 1962? (b) dall’ex presidente Eisenhower nel 1961? (c) da uno scrittore di editoriali al tempo della Conferenza di Mosca nel 1960?
12 In data 6 maggio 1962, lo scrittore di editoriali del Times di New York scrisse, menzionando nomi famosi: “Mosso da una buona causa e con lo scudo della potenza militare difensiva reso più forte dai nostri esperimenti nucleari, il presidente Kennedy è ora impegnato in un nuovo tentativo per trovare qualche specie di accomodamento con la Russia Sovietica al fine di evitare un Armaghedon atomico. In questo tentativo egli segue la condotta dei presidenti Roosevelt, Truman ed Eisenhower”.
13 Precedentemente, il 16 settembre 1961, l’ex presidente Eisenhower aveva parlato durante un pranzo a Chicago, nell’Illinois, U.S.A. Ivi egli aveva detto che, poiché ora ci minaccia la distruzione mediante la guerra nucleare, essa poneva Chicago a “soli trenta minuti da Armaghedon”.
14 Il Times di New York del 6 novembre 1960 disse nelle colonne dell’articolo di fondo, intitolato “Conferenza a Mosca”: “Forse la differenza più fondamentale nell’atteggiamento delle due capitali [della Russia e della Cina] è il fatto che Mosca ha reso chiaro che comprende pienamente l’enorme rovina che recherebbe su tutta l’umanità la guerra con la bomba all’idrogeno, mentre Pechino parla a volte come se non temesse nemmeno un Armaghedon nucleare”.
15-17. (a) A motivo della bomba all’idrogeno, che cos’è detto che sarà la terza guerra mondiale? (b) Com’è stato descritto in un articolo di fondo il culmine della “guerra fredda”? (c) Secondo uno scrittore sugli Affari Esteri, verso che cosa trascinano gli affari del mondo?
15 Poiché ora è disponibile la terribile bomba all’idrogeno, la terza guerra mondiale è chiamata “Armaghedon termonucleare”.a
16 Riguardo alla continua “guerra fredda” tra le potenze militaristiche dell’Oriente e dell’Occidente, uno scrittore di articoli di fondo dice: “Non è una campagna filosofica per un futuro immaginario. Essa è contro tutte le forze del male del mondo, una specie di Armaghedon, il cui risultato sarà la vittoria o la sconfitta non di una sola nazione o di una sola alleanza ma di tutta la razza umana”.b
17 Uno scrittore di rubriche sugli Affari Esteri ci avverte: “Non possiamo farci trascinare verso Armaghedon semplicemente perché nessuno si preoccupa di affrontare l’ovvio problema. Se non si studia prontamente l’ovvio problema, il futuro è destinato a produrre una catastrofe”.c
18. Malgrado il promettente inizio del cinquantenario della prima guerra mondiale, perché vi è una buona ragione di temere un terzo conflitto mondiale?
18 Il cinquantenario dello scoppio della prima guerra mondiale cominciò con una grande offensiva di pace da parte dei principali uomini politici del mondo. Anche il Pontefice Massimo della Città del Vaticano fece un pellegrinaggio nei luoghi di interesse religioso del Medio Oriente, un viaggio che si disse era nell’interesse della pace e dell’unità. Il 21 gennaio 1964, il Comitato per il Disarmo delle Nazioni Unite si radunò di nuovo e andò avanti per mesi: ma non vi fu disarmo. I due spaventosi giganti rossi del comunismo hanno continuato a non mostrarsi più amore l’uno verso l’altro, mentre il mondo democratico non comunista ha avuto la certezza che “nel nostro tempo” la guerra fredda tra comunismo e nazioni capitalistiche non sarebbe finita. Perciò nelle chiese religiose della cristianità e nelle sinagoghe ebraiche si continuano a dire preghiere per le Nazioni Unite nel loro ruolo di portatrici di pace. Vi è una buona ragione di temere un terzo conflitto mondiale.
19. Per essere esatti, quale significato si deve dare alla parola “Armaghedon”, e che cosa ci si deve aspettare dagli “uomini di buona volontà” in quell’occasione?
19 Nel dare tutti questi avvertimenti circa Armaghedon, gli uomini religiosi, politici, militari e gli scienziati trascurano di continuo qualcosa. Che cosa? Ciò che sarà realmente Armaghedon. Questi oratori e scrittori hanno preso a prestito il nome dalla Sacra Bibbia, lo stesso libro che ci dice pure che alla nascita di Gesù a Betleem apparve un esercito di angeli che recò il messaggio di gloria a Dio e pace fra gli uomini di buona volontà. Bisogna dunque dare ad Armaghedon il suo significato biblico, non il significato attribuitogli dai sapienti del mondo. Essi amano descriverlo come una battaglia finale tra innominate forze del bene contro innominate forze del male, una vera battaglia militare tra gruppi dell’umanità. Amano immaginarsi tra le forze del bene che vinceranno. Comunque, la Bibbia indica chiaramente le forze avversarie che si impegneranno nella battaglia di Armaghedon. In questa battaglia gli “uomini di buona volontà” non devono partecipare al combattimento, poiché il loro Dio combatterà dal cielo in favore di ciò ch’è giusto.
20. Quante volte ricorre la parola “Armaghedon”, dove, e in relazione a che cosa?
20 Per aver chiaro nella mente l’argomento, leggiamo il racconto biblico profetico circa questa imminente guerra di Armaghedon. Questa dinamica parola “Armaghedon” (o Har-Maghedon) ricorre nella Sacra Bibbia solo una volta, e questa nell’ultimo libro, chiamato Rivelazione o Apocalisse. Quest’ultimo libro fu dato mediante ispirazione all’apostolo cristiano Giovanni per mostrare ai fedeli cristiani “le cose che devono accadere fra breve”. La previsione profetica di Armaghedon è data in relazione alla sesta di una serie di sette piaghe. Queste piaghe simboliche, è detto, sono “le ultime, perché per mezzo d’esse si compie l’ira di Dio”. (Riv. 1:1; 15:1; 16:12) Quando è versata la sesta piaga, essa rivela qualcosa che attira l’ira di Dio. Ecco ciò che vede l’apostolo Giovanni quando è versata la sesta piaga:
21. Nel sedicesimo capitolo di Rivelazione, che cosa vede Giovanni nella sua visione concernente Har-Maghedon?
21 “E vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia selvaggia e dalla bocca del falso profeta tre impure espressioni ispirate che sembravano simili a rane. Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni e compiono segni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente. . . . E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon”. — Riv. 16:13-16.
22. Chi è radunato ad Armaghedon, e perché è evidente che nemmeno alcuni di essi sono dalla parte dell’Iddio Onnipotente?
22 L’espressione i “re dell’intera terra abitata” esclude forse qualcuno dei governanti politici di oggi? No; indipendentemente dal fatto che siano re, presidenti, governanti democratici, comunisti o neutrali di oggi. Sono tutti radunati nel luogo che si chiama Har-Maghedon per la guerra. Ma per quale controversia si combatte questa guerra? Non per una guerra tra loro, con almeno alcuni di questi governanti politici ed eserciti dalla parte dell’Iddio Onnipotente. Perché no? Perché l’apostolo Giovanni vide i “re dell’intera terra abitata” radunati per questa guerra dai nemici dell’Iddio Onnipotente. I re sono radunati mediante espressioni ispirate da demoni, e i demoni non sono amici dell’Iddio Onnipotente. A conferma di ciò il discepolo cristiano Giacomo scrisse ai cristiani che pretendevano soltanto di credere: “Tu credi che vi è un solo Dio, non è vero? Fai molto bene. E pure i demoni credono e rabbrividiscono”. — Giac. 2:19.
23. Per combattere a favore di chi sono radunati ad Armaghedon i “re dell’intera terra abitata”?
23 Sotto l’invisibile influenza di questi demoni, che rabbrividiscono al pensiero dell’Onnipotente Dio, i “re dell’intera terra abitata” (compresa la cristianità) si lasciano radunare ad Armaghedon, per combattere a favore di questi demoni, naturalmente. Questo significa anche combattere per l’invisibile “governante dei demoni”, cioè Satana il Diavolo. (Matt. 12:24) Nella Rivelazione a Giovanni, Satana il Diavolo è raffigurato dal Dragone, dalla cui bocca uscì una di queste “espressioni ispirate” simili a rane per radunare i governanti politici alla guerra di Armaghedon.
24. Che cos’è la simbolica bestia selvaggia dalla cui bocca esce una di queste “espressioni ispirate” simili a rane?
24 Una di queste espressioni demoniche balzò fuori anche della bocca della simbolica bestia selvaggia. Rivelazione, capitolo tredici, versetti da due fino a sette, ci dice che il Dragone Satana il Diavolo dà a questa “bestia selvaggia” il suo potere, il suo trono e grande autorità, autorità che avrebbe esercitato su ogni tribù, popolo, lingua e nazione. Così la “bestia selvaggia” è la visibile organizzazione politica sulla terra, sotto l’invisibile dominio di Satana il Diavolo.
25. Che organizzazione è il simbolico falso profeta?
25 Una terza espressione ispirata da demoni balza fuori della bocca del “falso profeta”. Il nome stesso di questa organizzazione profetica rivela che è falsa e quindi non è un profeta dell’Iddio Onnipotente nelle questioni politiche. Naturalmente, la propaganda profetica che esce dalla sua bocca contribuisce a condurre i re terreni ad Armaghedon.
26. (a) La “guerra del gran giorno” per cui essi sono radunati significa forse un “Armaghedon termonucleare”, e che cosa sembra contrario a tale pensiero? (b) Tuttavia, che cosa significherà infine realmente il fatto che sono radunati in tale luogo?
26 Gli attenti studiosi della Bibbia osservano l’adempimento delle sue profezie negli avvenimenti e nelle situazioni di oggi. Essi vedono che tutti i governanti politici e le loro forze di combattimento sono radunati irresistibilmente insieme per la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, ad Armaghedon. Questo non significa necessariamente che siano radunati per un “Armaghedon termonucleare”, una terza guerra mondiale. Almeno da quanto si può vedere, tutti gli sforzi umani di oggi mediante l’organizzazione delle Nazioni Unite, la Fondazione Mondiale della Pace, i Corpi per la Pace ed altri organi per la pace sono tutti rivolti in una sola direzione, verso una sola situazione mondiale in cui le persone diranno con grande sicurezza di sé: “Pace e sicurezza!” (1 Tess. 5:3)d Malgrado questi tentativi di ottenere la pace internazionale, il radunamento dei re della terra ad Armaghedon operato dai demoni prosegue e significherà infine una guerra contro l’Onnipotente Dio.
27. Che cosa mostra il diciassettesimo capitolo di Rivelazione circa le relazioni fra i “re” della terra e Babilonia la Grande?
27 Indipendentemente dalle obiezioni che gli ecclesiastici religiosi della cristianità possono fare riguardo a ciò che diciamo dei re della terra che sono membri delle loro chiese, le Scritture ispirate non lasciano dubbi in merito a questa marcia verso Armaghedon. Vogliate quindi trovare il successivo capitolo di Rivelazione, il capitolo diciassettesimo. Esso ci parla di Babilonia la Grande, con la quale è detto che i re della terra commettono fornicazione in modo religioso. Dice che Babilonia la Grande non solo ha unione coi re della terra ma siede anche su “popoli e folle e nazioni e lingue”. (Riv. 17:1, 2, 15) E questo è molto comprensibile, poiché Babilonia la Grande è l’impero mondiale della falsa religione, essendo questa religione basata su quella dell’antica Babilonia. Perciò è falsa. In verità oggi l’impero della falsa religione babilonica è mondiale. È una confusione religiosa senza speranza.
IL COMBATTIMENTO DECISIVO
28. Malgrado i loro legami religiosi, contro chi combattono questi “re” terrestri, secondo Rivelazione 17:13, 14?
28 Tutti i “re dell’intera terra abitata” sono associati alla religione. Quindi la persona ignara può pensare che l’associazione della religione con la politica conduca le nazioni a Dio. L’idea popolare è che le persone adorino tutte l’unico e medesimo Dio, soltanto sotto diverse forme esteriori con diversi nomi religiosi. Questa idea non ferisce i sentimenti di nessuno, ma è corretta? Che cosa dice Rivelazione, capitolo diciassette, versetti tredici e quattordici, di questi re coi quali Babilonia la Grande ha unioni e legami religiosi? Essa dice: “Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno con l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà”. Chi è la persona qui chiamata “l’Agnello” e chi è il Signore dei signori e il Re dei re? È il celeste Gesù Cristo, che una volta nacque come uomo a Betleem.
29. Perché questi è chiamato appropriatamente “l’Agnello”, e, combattendo contro di lui, contro chi combattono effettivamente i re?
29 Egli è anche chiamato “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. (Giov. 1:29) Questo Agnello morì in sacrificio sulla terra, ma l’Onnipotente Dio lo destò dai morti alla vita immortale nel cielo come persona spirituale. Ora Dio ha fatto di Gesù un Re celeste col diritto di governare su tutta la terra. Quando fu sulla terra Gesù Cristo non commise mai fornicazione religiosa con Babilonia la Grande come han fatto i “re dell’intera terra abitata”. Perciò, quando questi re sotto l’influenza di Babilonia la Grande combattono contro l’Agnello, significa ciò che combattono per l’Onnipotente Dio o contro di Lui? La sola risposta è: Contro di Lui!
30. Com’è descritto in Rivelazione 19:11-16 l’Agnello di Dio?
30 Il combattimento dei re della terra ad Armaghedon è solo menzionato in Rivelazione 17:14. La descrizione è fatta in Rivelazione 19:11-21. Ivi l’apostolo Giovanni ci dice che, nel cielo aperto, vede l’Agnello di Dio ora simile a un guerriero su un cavallo bianco. E, dice Giovanni, “il suo nome è La Parola di Dio. E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, ed eran vestiti di lino bianco, puro e fine. E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni, ed egli le pascerà con una verga di ferro. E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente. E sul suo mantello, e sulla coscia, ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori”. Questi combatte a favore di Dio. Ma contro chi?
31, 32. Contro chi combatte egli, e chi vince il combattimento, secondo Rivelazione 19:17-21?
31 Nella relazione sul combattimento, l’apostolo Giovanni dice: “Vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che sedeva sul cavallo e al suo esercito”. In quest’azione di guerra i re terreni e i loro eserciti sono ad Armaghedon, ivi radunati dalle espressioni ispirate dai demoni. Chi vince dunque la conseguente guerra di Armaghedon, questa “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”? Giovanni ci dice:
32 “E la bestia selvaggia fu presa, e con essa il falso profeta che aveva compiuto davanti ad essa i segni coi quali aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine. Mentre erano ancora viventi, furono entrambi scagliati nel lago di fuoco che brucia con zolfo. Ma gli altri furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale spada usciva dalla sua bocca. E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. — Riv. 19:11-21.
33. Che cosa accadrà, dunque, a tutti i sistemi e i governanti politici e alle loro forze di combattimento ad Armaghedon?
33 Questo non lascia dubbi circa la guerra di Armaghedon, che sovrasta tutto il genere umano. Diciannove secoli fa, in una visione profetica, Giovanni vide chi avrebbe vinto la guerra. Ciò rende ora certo chi vincerà “la guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. Sarà il Guerriero di Dio, il Re dei re e Signore dei signori, e i suoi celesti eserciti angelici. I sistemi politici della terra, raffigurati dalla bestia selvaggia, dalla sua immagine e dal falso profeta, saranno distrutti così completamente come se fossero scagliati in un lago di fuoco e zolfo. Non vi sarà più l’unità internazionale per mezzo delle odierne alleanze. I governanti politici e le loro forze di combattimento, civili e militari, saranno distrutti dalle forze celesti. Non riceveranno un’onorevole sepoltura in tombe commemorative ma diverranno il cibo degli uccelli rapaci. La loro uccisione avverrà mediante la simbolica “lunga spada” di esecuzione che esce dalla bocca del Re dei re. E sulla terra gli “uomini di buona volontà” saranno testimoni oculari di ciò.
34. Che cosa significherebbe essere coinvolti in tale guerra, e perché?
34 Non ci inganniamo dunque. Ognuno di noi che sarà coinvolto nella guerra di Armaghedon sarà coinvolto con l’Iddio Onnipotente, poiché è una guerra dei governanti politici di questo mondo contro Dio e contro suo Figlio, Gesù Cristo, il Re dei re e il Signore dei signori. L’esservi coinvolti significherebbe la nostra distruzione certa, senza la speranza di essere risuscitati dai morti sotto il vittorioso regno di Dio durante i mille anni di dominio del suo trionfante Figlio Gesù Cristo.
L’ALTERNATIVA
35. (a) Qual è la contesa che dev’essere definita ad Armaghedon? (b) Perché Dio è obbligato a usarvi la violenza?
35 Quando vediamo chi costituisce le due parti in questa lotta decisiva di Armaghedon (o Har-Maghedon), possiamo anche vedere che si combatte questa battaglia per la contesa della sovranità sulla terra. La controversia che dev’essere definita ad Armaghedon è: Chi ha il diritto di governare tutta la terra? Chi, in effetti, governerà la terra ora e per sempre: i governanti politici di questo corrotto sistema di cose o il Figlio di Dio, Gesù Cristo? Quando fu combattuta la prima guerra mondiale nel 1914-1918, principalmente tra le nazioni della cristianità, essa fu combattuta per la controversia di chi avrebbe dominato sulla terra politicamente e commercialmente. La seconda guerra mondiale del 1939-1945, anche in principal modo tra le nazioni della cristianità, fu combattuta per la stessa controversia. Da tutte le prove oggi visibili, una terza guerra mondiale sarebbe combattuta per la stessa contesa. In armonia con questo fatto, i governanti umani della terra cedono ora all’invisibile influenza demonica dei nemici di Dio e rifiutano di dare la sovranità della terra al Re costituito da Dio, Gesù Cristo. Dio è obbligato inevitabilmente a usare la violenza ad Armaghedon. In tal modo le nazioni si attirano la distruzione ad opera dell’Iddio Onnipotente, ad Armaghedon, nel peggior tempo di afflizione della storia umana. — Matt. 24:21, 22.
36. Quali domande dovremmo farci seriamente, e qual è la risposta della Bibbia?
36 Di conseguenza, dovremmo chiederci seriamente: Desideriamo subire la distruzione insieme alle nazioni in questa “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”? Desideriamo trovarci in guerra con l’Iddio Onnipotente ad Armaghedon? Se non desideriamo che questo ci accada, che cosa possiamo fare al riguardo? Vi è solo un’alternativa da seguire. Qual è? La Sacra Bibbia, la Parola di Dio, risponde: Cercate la “pace fra gli uomini di buona volontà”.
37. Da chi è offerta questa “pace fra gli uomini di buona volontà”, e quali risultati comporta l’ottenerla?
37 Le parole “sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà” furono dette dall’esercito celeste di angeli. Ma essi avevano detto prima: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi”. È dunque evidente che questa non è la pace stabilita per mezzo delle Nazioni Unite costituite dall’uomo né per mezzo di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione che si basa sulla religione dell’antica Babilonia. È la pace offerta dall’Altissimo Dio, riguardo al quale il Salmo 83:1819, secondo la Sacra Bibbia a cura di mons. Garofalo, dice: “Sappiano che tu solo ti chiami JAHVE, eccelso su tutta la terra”. Non vogliamo che Geova ci consideri suoi avversari ad Armaghedon e quindi ci faccia guerra. Desideriamo che Geova sia in pace con noi in quel tempo critico. La sua pace verso di noi a quel tempo significherà la nostra sopravvivenza, la nostra salvezza. La pace di Dio, alle sue condizioni, è estesa agli “uomini di buona volontà”.
38. (a) Da quanto tempo esistono questi “uomini di buona volontà” di cui parlarono gli angeli? (b) Perché essi non includono i mondani promotori della pace?
38 La nostra successiva domanda è quindi: Chi sono questi “uomini di buona volontà”, e come posso io divenire uno di loro? Questi “uomini di buona volontà” non sono venuti all’esistenza per la prima volta nei nostri giorni o nella nostra generazione. Gli “uomini di buona volontà” sono esistiti da quando gli angeli celesti li menzionarono ai pastori timorati di Dio al tempo della nascita di Gesù a Betleem. Nei diciannove secoli dell’Èra Volgare ve ne sono stati alcuni sulla terra. Ora, in questo tempo più che mai critico della storia umana, ve ne sono ancora alcuni sulla terra, benché siano in minoranza, come sono sempre stati. Sono essi gli uomini eminenti della terra che promuovono queste campagne e queste offensive per la pace tanto annunciate? Sono essi coloro che appartengono a queste organizzazioni politiche per la pace internazionale, comprese le Nazioni Unite? No! Perché no? Perché tutti questi cercano semplicemente la pace internazionale con mezzi umani, e non la pace con Dio alla maniera di Dio.
39. In che senso è detto che sono “di buona volontà” questi uomini?
39 Da quale punto di vista è detto che questi uomini, menzionati dagli angeli celesti, sono di “buona volontà”? Vuol forse dire che essi sono di buona volontà verso Dio, inclini a considerarlo in modo amichevole e indulgente? O vuol dire che Dio ha buona volontà verso di loro, rendendoli così persone a cui è mostrata la buona volontà di Dio? Evidentemente vuol dire che la buona volontà di Dio è verso le persone degne. Infatti, l’atteggiamento di buona volontà da parte di Dio è la cosa decisiva, la cosa importante, non la nostra buona volontà verso di lui, poiché Dio deve decidere chi può essere suo amico e a quali condizioni. L’avere un atteggiamento religioso verso Dio e appartenere a qualche chiesa della cristianità o a qualche sinagoga ebraica non soddisfa le esigenze.
40. Come mostra l’apostolo Paolo, nel caso dei Giudei naturali dei suoi giorni, che avere solo un atteggiamento religioso verso Geova Dio non è sufficiente?
40 Ad esempio, millenovecento anni fa, solo i Giudei tra tutte le nazioni avevano un atteggiamento religioso verso Geova Dio e si vantavano del Suo splendido tempio a Gerusalemme. Eppure l’apostolo cristiano Paolo, che era stato un Fariseo giudaico, disse riguardo ai Giudei naturali: “Fratelli, la buona volontà del mio cuore e la mia supplicazione a Dio per loro sono, in realtà, per la loro salvezza. Poiché io rendo loro testimonianza che hanno zelo verso Dio; ma non secondo accurata conoscenza; poiché, siccome non conoscevano la giustizia di Dio ma cercavano di stabilire la propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio. Poiché Cristo è il fine della Legge, onde chiunque esercita fede abbia giustizia”. (Rom. 10:1-4) Infine l’apostolo Paolo ritenne necessario volgersi ai non Giudei o Gentili col suo messaggio di salvezza. Poiché i Giudei naturali rigettarono la giustizia di Dio mediante Cristo, Dio ripudiò la nazione ebraica.
41. (a) Come mostrò Dio in modo definitivo di aver ripudiato la nazione giudaica? (b) Chi furono, dunque, gli “uomini di buona volontà” di quel tempo?
41 Dio mostrò in modo definitivo di aver ripudiato la loro nazione trentasette anni dopo l’ingiusta morte di Gesù Cristo fuori delle mura di Gerusalemme. Quindi, nell’anno 70, Dio permise agli eserciti romani di distruggere Gerusalemme e il suo tempio e di portare schiavi in tutte le parti dell’Impero Romano 97.000 prigionieri superstiti. Questo non fu un atto di buona volontà da parte dell’Altissimo Dio verso questa nazione religiosa, ma fu una dolorosissima espressione del suo disfavore. Comunque, in quel particolare tempo Dio mostrò buona volontà a un rimanente di Giudei che erano divenuti seguaci di suo Figlio Gesù Cristo e anche a molti seguaci Gentili di suo Figlio. Questi furono gli “uomini di buona volontà” di quel tempo. Essi sfuggirono alla distruzione di Gerusalemme e alla schiavitù dei suoi infelici superstiti. Queste persone di buona volontà si mostrarono degne anche di essere salvate successivamente dalla morte mediante la risurrezione sotto il regno di Dio.
42. In che modo alcune moderne traduzioni della Bibbia rivelano questo stesso pensiero circa gli “uomini di buona volontà”?
42 Alcune moderne traduzioni della Bibbia rivelano questo pensiero contenuto nelle parole dell’esercito celeste di angeli dette alla nascita di Gesù. La Versione Riveduta della Bibbia traduce Luca 2:14 in questo modo: “Gloria a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce!” La Sacra Bibbia a cura di mons. Garofalo dice: “Gloria a Dio nei cieli altissimi, e pace in terra agli uomini del suo beneplacito”. Altre traduzioni moderne dicono quasi lo stesso. Esse rendono molto chiaro che la pace di Dio è fra le persone verso le quali egli ha buona volontà o in cui si compiace.
43. (a) A Nazaret in che modo Gesù richiamò l’attenzione sul fatto che Dio a quel tempo esercitava buona volontà? (b) Quale contrasto nel modo di agire di Dio rivelò la profezia ivi letta?
43 Quando era sulla terra Gesù Cristo richiamò l’attenzione sul fatto che a quel tempo Dio esercitava in special modo buona volontà e che era il tempo per i Giudei di valersi della buona volontà di Dio per il loro eterno beneficio. Nella sinagoga della città di Nazaret dov’egli aveva fatto il falegname fino a trent’anni, fu dato a Gesù il libro del profeta Isaia. Egli vi lesse il capitolo sessantuno, versetti uno e due, che dicono: “Lo spirito del Signore Geova è su me, per la ragione che Geova mi ha unto per dire la buona notizia ai mansueti. Egli mi ha mandato per legare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la libertà a quelli presi prigionieri e l’apertura degli occhi perfino ai prigionieri; per proclamare l’anno di buona volontà da parte di Geova e il giorno di vendetta da parte del nostro Dio”. Questa profezia pone la buona volontà da parte di Geova Dio in contrasto con la sua vendetta, fatto che rende manifesto che la buona volontà di Dio non è verso tutti. (Luca 4:16-19) Nell’imminente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon, egli esprimerà la sua vendetta verso tutti quelli che sono allineati in guerra contro di lui.
44. (a) Secondo Isaia 49:8, 9, verso chi fu diciannove secoli fa la buona volontà di Dio? (b) Come operò la buona volontà di Dio affinché potesse adempiersi il resto della profezia di Isaia?
44 La buona volontà di Dio fu verso suo Figlio Gesù Cristo quando era un uomo sulla terra. Nella profezia di Isaia 49:8, 9 Egli predisse questo, dicendo: “Questo è ciò che Geova ha detto: ‘In un tempo di buona volontà ti ho risposto, e in un giorno di salvezza ti ho aiutato; e ho continuato a salvaguardarti onde potessi darti come patto al popolo, per riabilitare il paese, per far rientrare in possesso dei desolati possedimenti ereditari, per dire ai prigionieri: “Uscite!” a quelli che sono nelle tenebre: “Rivelatevi!”’”e A motivo della buona volontà di Dio verso il suo fedele Figlio Gesù Cristo, che lo pregò per ottenere la salvezza, l’Onnipotente Dio lo salvò dalla morte risuscitandolo il terzo giorno. Così, reso vivente dai morti per sempre nel cielo, il risuscitato Gesù Cristo poteva adempiere il resto della profezia di Isaia. — Ebr. 5:7-9.
45. (a) Quindi, per quale fatto oggi possono essere felici coloro che desiderano essere “uomini di buona volontà”? (b) Come l’apostolo Paolo richiama l’attenzione su ciò, in 2 Corinti 6:1, 2?
45 Questa è una ragione per cui oggi possiamo essere felici, se desideriamo essere “uomini di buona volontà” e avere pace sia ora che nel difficile tempo di Armaghedon. In questo breve tempo che rimane prima della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, quando farà vendetta sui suoi nemici, siamo ancora in un “tempo di buona volontà” da parte Sua. Questo è ancora un “giorno di salvezza” in cui possiamo valerci dei provvedimenti di Dio per salvarci dalla distruzione. L’apostolo Paolo richiama ciò con fervore alla nostra attenzione, quando scrive queste parole: “Come collaboratori di Dio, noi v’esortiamo pure a far sì che non abbiate ricevuta la grazia di Dio invano; poiché egli dice: T’ho esaudito nel tempo accettevole, e t’ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza!” — 2 Cor. 6:1, 2, VR.
46. Secondo le parole di Paolo, che cosa dovremmo fare oggi, e che cosa significherà per noi il farlo?
46 Diciannove secoli fa l’apostolo Paolo citò queste parole della profezia d’Isaia (49:8) e le applicò per nostro beneficio. Quanto più, dunque, in questa tarda data, dovrebbero interessarci le sue parole! Ci varremo ora pienamente dell’immeritata benignità di Dio mediante Gesù Cristo mentre siamo ancora nel tempo della sua buona volontà? Far questo significa la nostra salvezza.
COME OTTENERE LA SUA BUONA VOLONTÀ
47, 48. Oggi come si può divenire “uomini di buona volontà”, a somiglianza di altre centinaia di migliaia di persone d’oggi?
47 Oggi centinaia di migliaia di persone di tutte le nazioni, di tutte le lingue, di tutti i colori, in almeno 194 paesi conosciuti, sono divenute “uomini di buona volontà”. Con tutta la loro forza cercano di rimanere nel favore di Dio, di avere la sua approvazione. Come sono divenute “uomini di buona volontà”? Dando ascolto alla sapienza esposta nella Sacra Bibbia. In Proverbi (8:35) è scritto riguardo all’ottenere la sapienza celeste: “Chi mi trova per certo troverà la vita, e otterrà buona volontà da Geova”.
48 Dobbiamo fare qualcosa per ottenere la buona volontà di Dio, poiché Proverbi 11:27 dice: “Chi cerca il bene, continuerà a cercare buona volontà [da Dio]; ma in quanto a chi cerca il male, esso verrà su lui”. Dobbiamo divenire, non battisti, non metodisti, non presbiteriani, non membri delle chiese della cristianità, ma il vero popolo di Dio. Altrimenti, non possiamo avere la sua buona volontà, poiché il Salmo 149:4 (VR) dice: “L’Eterno prende piacere nel suo popolo, egli adorna di salvezza gli umili”. Il Salmo 147:11 (VR) aggiunge: “L’Eterno prende piacere in quelli che lo temono, in quelli che sperano nella sua benignità”. Il compiacimento di Geova significa la sua buona volontà.
49. (a) In che cosa sono molto occupati i veri “uomini di buona volontà”? (b) Come?
49 I veri “uomini di buona volontà”, sia quelli che hanno speranze celesti che quelli che sperano in un Paradiso terrestre, sono oggi molto occupati ad aiutare tutti quelli che cercano la buona volontà di Dio a ottenerla. Essi portano a queste persone interessate copie della Bibbia nelle lingue richieste e anche letteratura stampata per aiutarle a capire questo sacro Libro e ad apprendere quali sono le esigenze di Dio per ottenere la sua buona volontà. Per evitare di essere influenzati dalle espressioni simili a rane ispirate da demoni che escono dalla bocca del Dragone, della bestia selvaggia e del falso profeta, abbiamo bisogno della sapienza celeste che si trova nella Bibbia, ispirata dal santo spirito di Dio. A questo scopo, oggi gli “uomini di buona volontà” di Dio aiutano queste persone oneste tenendo gratuitamente nelle loro case studi biblici personali. Invitano anche coloro che vogliono investigare la Bibbia alle loro adunanze di congregazione per associarsi agli “uomini di buona volontà”.
50, 51. Chi sono oggi i veri “uomini di buona volontà”, e quale esempio hanno imitato?
50 I veri “uomini di buona volontà” sono coloro che si sono riconciliati con Dio dedicandosi a Lui mediante Cristo e attestando quindi la loro dedicazione col battesimo in acqua. Hanno prodotto una profonda impressione sul pubblico essendo immersi nell’acqua, talvolta a migliaia nello stesso tempo, come, per esempio, i 7.136 battezzati durante l’Assemblea Internazionale “Volontà Divina” dei Testimoni di Geova tenuta simultaneamente nello Yankee Stadium e nei Polo Grounds di New York nell’estate del 1958.
51 Perché furono così battezzati? Naturalmente, per imitare l’esempio del più grande uomo di buona volontà di Dio, Gesù Cristo stesso. Egli mandò i suoi seguaci in tutta la terra col comando: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”. (Matt. 28:19, 20) Quando Gesù stesso fu battezzato, simboleggiò la dedicazione di se stesso a Geova Dio per fare la volontà divina. Similmente, coloro che ora sono “uomini di buona volontà” e ministri ordinati di Geova hanno simboleggiato col battesimo la completa dedicazione di se stessi al loro Dio.
52. Con quale atteggiamento vanno incontro ad Armaghedon questi “uomini di buona volontà”, e quale avvertimento danno alle nazioni, e perché?
52 Perciò, come dedicati, battezzati cristiani, essi vanno incontro intrepidamente all’imminente scoppio della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon. Sanno che la contesa per cui si combatte fino all’ultimo è il regno di Dio sopra tutta la terra retto dal suo Re dei re e Signore dei signori. Millenovecento anni fa Gesù Cristo vide che in questo tempo si sarebbe dovuto porre la contesa chiaramente davanti a tutto il genere umano. Quindi nella sua profezia concernente il termine del sistema di cose nei nostri giorni egli disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. (Matt. 24:14) Gli “uomini di buona volontà” di Dio sono coloro che hanno adempiuto il mandato di questa profezia dalla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914, e particolarmente dalla fine della prima guerra mondiale nel 1918. In questo modo è stato dato un avvertimento a tutte le nazioni, e specialmente alla cristianità, che preferisce l’organizzazione delle Nazioni Unite al messianico regno di Dio.
53, 54. (a) Mentre si continua a predicare la buona notizia, quale scelta fanno moltissime persone, e che cosa divengono? (b) In armonia coi Proverbi, come ottengono il favore del Re regnante?
53 La “buona notizia” che il regno di Dio è stato istituito nel cielo col Suo Re messianico si deve continuare a predicare sino alla fine di questo condannato sistema di cose. Mentre la predicazione continua e si estende, un crescente numero di persone agiscono secondo la buona notizia. Esse scelgono la pace con Dio anziché subire la distruzione con le nazioni ad Armaghedon.
54 Perciò, dedicandosi a Dio e al suo servizio e simboleggiando questa dedicazione con un pubblico battesimo in acqua esse si mettono in posizione di ottenere il favore di Dio. Divengono “uomini di buona volontà”. Tenendo presente il Re Gesù Cristo intronizzato di recente, prendono a cuore le parole degli ispirati proverbi: “Il favore del re è per il servo prudente”. “Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente”. (Prov. 14:35; 16:13, VR) Perciò, con appropriata accortezza i dedicati comprendono l’obbligo di usare le labbra per predicare ovunque in testimonianza la buona notizia del regno di Dio appena nato. Con ubbidienza partecipano alla predicazione.
55. (a) Come mostrano il loro amore per i fratelli spirituali del Re regnante? (b) In che modo il fatto che hanno la benedizione del Padre del Re identifica chi sono?
55 Queste persone mansuete non solo amano il Re Gesù Cristo, ma amano anche i suoi fratelli spirituali, di cui resta ancora sulla terra un piccolo rimanente che dirige l’opera di predicazione della buona notizia. Le persone mansuete vogliono mostrare il loro amore per il Re facendo del bene ai suoi fratelli spirituali. Sanno di poter far questo aiutando particolarmente i fratelli spirituali di Cristo a portare a termine la testimonianza del Regno. Quindi partecipano con loro alla predicazione della notizia del Regno e soffrono con loro come testimoni del Regno. Attendono il tempo in cui la testimonianza a tutte le nazioni sarà stata completata, poiché allora il Re dirà loro: “Venite, voi che avete la benedizione del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo. . . . Veramente vi dico: In quanto [avete fatto del bene] a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Il fatto che hanno la benedizione del celeste Padre del Re significa che sono fra “gli uomini di buona volontà” di Dio. Per indicare ciò, il Re ha posto queste persone mansuete alla sua destra. — Matt. 25:31-40.
56. Dove andranno ad Armaghedon le persone simili a capri, ma quale eredità riceveranno le persone mansuete che sono alla destra del Re?
56 A quel tempo i nemici del regno di Dio simili a capri se ne andranno all’eterna punizione, all’eterno stroncamento dall’esistenza in qualsiasi luogo. Le rette persone mansuete otterranno la “vita eterna” sotto il regno di Dio. (Matt. 25:46) Continueranno ad avere la “pace [di Dio] fra gli uomini di buona volontà”. Dio ha in mente da molto tempo questi uomini di buona volontà. Quindi dalla fondazione del mondo circa seimila anni fa Dio fece preparativi per loro. Egli ha in mente per loro un reame paradisiaco su una terra purificata sotto il regno del suo caro Figlio Gesù Cristo. Nel regno celeste stesso il Re farà regnare con sé i suoi fratelli spirituali per benedire tutta l’umanità. Ma la terra, purificata ad Armaghedon da tutti quelli che non sono “uomini di buona volontà”, sarà il territorio del Regno, il reame terrestre del regno celeste. Essa sarà abbellita mediante condizioni paradisiache da cui deriveranno lode e ringraziamenti al regno di Dio, e non sarà permesso né a Satana né ai suoi angeli demonici di interferire.
57. Seguendo ora quale condotta si può ottenere una pacifica dimora paradisiaca sulla terra?
57 Che gloriosa, pacifica dimora sarà in eterno questa terra paradisiaca per gli “uomini di buona volontà”! Lettori, la desiderate voi? Potete ottenerla se ora fate i passi per evitare d’essere distrutti insieme agli uomini disapprovati da Dio ad Armaghedon e se ora scegliete con tutto il cuore di divenire “uomini di buona volontà” di Dio che hanno la Sua pace.
[Note in calce]
a Times di New York del 26 ottobre 1961, nell’articolo di fondo intitolato “La controversia di Mosca”.
b Times di New York del 18 ottobre 1959, nell’articolo di fondo intitolato “La via verso il disarmo”.
c C. L. Sulzberger, nella pagina editoriale del Times di New York del 1º giugno 1960.
d Il 22 aprile 1964 il presidente americano L. B. Johnson inaugurò la Fiera Mondiale di New York nel luogo dov’era tenuta. Durante il discorso di inaugurazione egli disse: “Ma se non possiamo realizzare il tema di questa Fiera — ‘Pace mediante la comprensione’, se non possiamo usare la nostra abilità e la nostra sapienza per vincere il conflitto come abbiamo vinto la scienza, le nostre speranze di oggi, queste superbe conquiste — andranno in rovina domani.
“Io profetizzo che la pace è non solo possibile nella nostra generazione: predìco che verrà molto prima. E se sono nel giusto, alla prossima Fiera Mondiale, la gente vedrà un’America così diversa da oggi come siamo diversi noi oggi dal 1939. . . .
“Tutti questi sogni e tutte queste speranze e aspettative dipendono da un mondo libero dalla minaccia della guerra. . . .” — Vedere il Times di New York del 23 aprile 1964, pagina 26.
e NM, edizione inglese del 1958, nota in calce. Anche La Sacra Bibbia a cura di mons. Garofalo dice: “Al tempo della misericordia ti ho esaudito, nel giorno della salvezza ti ho aiutato”, ecc. La Versione Riveduta dice: “Nel tempo della grazia io t’esaudirò, nel giorno della salvezza t’aiuterò”; ecc.