Come la vostra veduta dell’autorità influisce sulla vostra vita
1. Fino a che punto influisce sulla vostra vita la vostra veduta dell’autorità, e come potete valutarne la vostra veduta?
LA MAGGIORANZA delle vostre relazioni con altre persone e la felicità che ne provate subiscono l’influenza della veduta che avete dell’autorità. Questo influisce sulle associazioni familiari, religiose e secolari che hanno attinenza quasi con ogni ora della nostra giornata. La cosa importante da ricordare di queste relazioni è non solo che riconoscete l’autorità, ma il modo in cui considerate tale autorità. La ritenete necessaria e in molti casi un provvedimento amorevole per il vostro beneficio? O la considerate qualche cosa da evitare se diviene inconveniente o contraria a ciò che vi piace? Voi potete ottenere una chiara valutazione della vostra veduta dell’autorità, con una breve rassegna dei campi della vostra vita che ne subiscono l’influenza e con una considerazione delle situazioni che possono sorgere come risultato del vostro modo di giudicarla. Queste relazioni si possono ampiamente dividere in due gruppi, quelle fuori e quelle dentro la congregazione cristiana. Le passeremo in rassegna a turno.
AUTORITÀ GOVERNATIVA
2. (a) Come diviene evidente la propria veduta dell’autorità governativa? (b) Qual è il corretto modo di considerare tale autorità?
2 La vostra veduta dell’autorità governativa è di solito mostrata dal modo in cui considerate i rappresentanti del governo sotto il quale vivete. Potete venire in contatto con rappresentanti come agenti di pubblica sicurezza, giudici, funzionari governativi, esattori delle tasse o insegnanti. Trattando con tali autorità fuori della congregazione cristiana, la veduta giusta si riflette con il riconoscimento e l’accettazione del principio della sottomissione relativa. C’è la comune tendenza a considerare le autorità come ingenitamente cattive e così a mancar loro di rispetto. Questa mancanza di rispetto diviene spesso evidente allorché non si ubbidisce a quelle che sembrano leggi inutili come certe regole sul traffico, o si commettono “piccole” disonestà circa la dogana e le tasse. O può assumere la forma dell’uso di parole dispregiative per i poliziotti e altri rappresentanti del governo. Riguardo a quest’ultima pratica, è interessante notare ciò che Salomone consigliò ai Giudei sotto il regno d’Israele: “Perfino nella tua stanza da letto non invocare il male sul re stesso”. (Eccl. 10:20; Atti 23:5) E Pietro mostrò che i cristiani dovrebbero oggi applicare questo principio ai governanti secolari: “Onorate uomini d’ogni sorta, . . . mostrate onore al re”. — 1 Piet. 2:17.
3. Perché è importante acquistare ora la giusta veduta dell’autorità governativa?
3 Perché questo è così importante, giacché queste autorità fanno parte di un sistema che sta per scomparire? A causa della veduta o prospettiva mentale verso l’autorità che esso coltiva, non solo in noi stessi, ma anche nei nostri figli e in quelli con i quali ci associamo. Le esistenti autorità governative agiscono ora come “ministro di Dio a te per il bene”, e si devono considerare sotto questa luce, per quanto i singoli amministratori possano essere imperfetti. Assumere un atteggiamento contro di essi anche nelle piccole cose significherebbe mettersi “contro la disposizione di Dio” per il nostro tempo. (Rom. 13:2, 4) Nel nuovo ordine di Geova, avremo bisogno della giusta veduta dell’autorità la quale sarà assunta dal governo del Regno, senza dubbio per mezzo di amministratori terreni. In quel tempo questi potranno doversi interessare di molte cose che ora giudichiamo come funzioni secolari. Sarebbe per certo stolto conservare un’attitudine irrispettosa verso uomini nominati per amministrare queste cose sotto il governo di Dio.
4. Fate un esempio di come mantenere una veduta equilibrata dell’autorità secolare senza compromettere i principi cristiani.
4 Anche nei campi dove sembra che l’autorità secolare e l’autorità di Dio siano in conflitto, è saggio mostrare rispetto all’autorità governativa fin dove è possibile. Per esempio, vostro figlio può frequentare una scuola dove l’autorità dell’istruzione richiede che i ragazzi imparino la teoria dell’evoluzione. Sarebbe corretto parlare a vostro figlio in maniera dispregiativa dell’insegnante e così coltivare in lui la mancanza di rispetto verso questa autorità? No; invece, potreste spiegare che il cristiano può mostrare dovuto rispetto per l’autorità ascoltando ciò che si insegna, riconoscendo che dall’insegnante si richiede d’insegnare la materia. Potreste anche mostrare che questo non significa credere a tutto ciò che si ode, come non si deve essere d’accordo con le vedute del partito politico al potere solo perché esercita su di lui autorità. (Prov. 14:15) Una giusta, equilibrata veduta dell’autorità dell’insegnante è così mantenuta senza compromettere i principi cristiani.
5. È saggio immischiarsi nella ribellione contro le autorità esistenti, e perché?
5 È anche stolto lasciarsi trascinare dalle tendenze attuali verso il dissenso contro le autorità civili esistenti. Proverbi 24:21, 22 parla di “quelli che sono per il cambiamento” dell’amministrazione dell’unto re di Geova. Viene dato il consiglio: “Con quelli . . . non t’immischiare. Poiché il loro disastro sorgerà così improvviso, che chi è consapevole dell’estinzione di quelli che sono per un cambiamento?” Questo principio potrebbe certamente applicarsi ai cristiani che si trovano di fronte alla moderna ribellione contro l’autorità, ribellione che spesso assume la forma della violenza. Quelli che subiscono maggior danno sono di solito gli stessi rivoltosi. Il cristiano attenderà che il rimedio lo porti Geova per i mali del genere umano, quando la “pietra” del Suo regno “tagliata non da mani” colpirà e frantumerà “tutti questi regni” senza alcun evidente atto da parte nostra. — Dan. 2:34, 44.
OCCUPAZIONE
6. (a) Come alcuni considerano l’autorità del loro datore di lavoro? (b) Si può giustificare una tale veduta? Perché?
6 Spesso in questo vecchio sistema di cose la norma è di fare il meno possibile per il proprio datore di lavoro secolare, appena abbastanza per “tirare avanti”. A volte si odono lavoratori che si vantano di quanto possano fare poco nel lavoro e “farla franca”. Chi conosce ciò che la Bibbia indica circa il prossimo futuro potrebbe anche razionalizzare: “La ditta sarà presto distrutta ad Armaghedon in ogni modo, perché lavorare dunque duramente per perpetuarla?” Egli può anche usare tale ragionamento specioso per condonare il tempo impiegato per fare altre cose quando non è osservato, come preparare un discorso biblico o predicare ad altri lavoratori nelle ore in cui ha convenuto di lavorare per il suo datore di lavoro. Dovrebbe chiedersi: “È ciò onesto? È giusto verso il mio datore di lavoro? Se chiedessi al mio datore di lavoro il permesso di fare queste cose, quale sarebbe la sua risposta?” Che il datore di lavoro sia egli stesso disonesto o ingiusto non rientra nella questione. Qualsiasi attività oltre quella che avete convenuto con il vostro datore di lavoro di compiere nel tempo per cui vi paga renderebbe sospetta la vostra veduta della sua autorità. La persona che fa queste cose non trova piacevole pensare d’essere una ladra, ma non ammontano le sue azioni a prendere disonestamente il tempo per cui il datore di lavoro la paga? — Ebr. 13:18.
7. (a) Come alcuni subiscono nel lavoro l’influenza di altri? Illustrate. (b) Come si mostra nell’occupazione la giusta veduta dell’autorità?
7 Un altro argomento relativo a cui è bene pensare è questo: “Ho lasciato che altri lavoratori influissero sulla mia veduta dell’autorità del datore di lavoro? Seguo la loro cattiva abitudine di venire a lavorare tardi, di smettere prima del tempo o semplicemente di ‘starmene in ozio’?” Il consiglio della Bibbia circa la relazione con il proprio “principale” o datore di lavoro è che “facciano loro piacere, . . . non commettendo furto, ma mostrando appieno buona fedeltà, onde [i cristiani] adornino in ogni cosa l’insegnamento del nostro Salvatore, Dio”. (Tito 2:9, 10; Col. 3:22, 23) Si può ‘commettere furto’ in modi diversi da quello di asportare denaro o oggetti dal proprio datore di lavoro, come si è mostrato sopra. Inoltre, se, senza che lo sappia il proprio datore di lavoro, uno prende congedo per malattia facendosi pagare quando in realtà non è malato, mostra mancanza di rispetto verso l’autorità del datore di lavoro e verso le leggi di Geova sulla menzogna e sul furto. In queste cose considerate di “poco conto” dai lavoratori in genere, si può riflettere la propria veduta dell’autorità e se si hanno i tratti cristiani che Geova desidera in quelli che vivranno nel Suo nuovo ordine. Si può mostrare la propria veduta dell’autorità provando gioia nel compiere con abilità ed efficienza il proprio lavoro, acquistando così buone abitudini per il futuro in cui si sarà sotto l’autorità dei giusti sorveglianti di Geova.
AUTORITÀ FAMILIARE
8. (a) Chi ha la responsabilità della veduta dell’autorità da parte di un figlio? (b) È più facile essere un genitore pigro nell’impartire la disciplina?
8 Passando alle relazioni entro la congregazione, giungiamo a quelle fra genitore e figlio. Riguardo all’autorità dei genitori, non spetta al figlio formarsi una veduta sua propria. I genitori devono prendere l’iniziativa, specialmente nei primi anni formativi del figlio. Ciò significa fare come consiglia Proverbi 13:24: “Chi lo ama [suo figlio] è colui che lo cerca in effetti con la disciplina”. Quando la disciplina è necessaria, seguita ogni volta da ben meditata correzione e consigli, di solito crea nei figli un eccellente rispetto per l’autorità dei genitori. Comunque, a molti genitori questo sembra troppo sforzo da compiere quando si vogliono riposare dalle preoccupazioni che derivano dagli altri aspetti della loro vita. Il genitore lungimirante, però, vede oltre l’immediato lavoro di disciplinare il figlio. Vede i rincoranti benefici che il figlio, dopo aver acquistato la giusta veduta dell’autorità, può recare a tutta la famiglia. Salomone disse: “Castiga tuo figlio e ti recherà riposo e darà molto piacere alla tua anima”. (Prov. 29:17) Così il figlio darà prova d’essere in effetti fonte di ristoro e di minor lavoro per il genitore che è disposto a compiere lo sforzo d’instillargli nei primi tempi il profondo rispetto per l’autorità dei genitori.
9. (a) I figli apprezzano forse i genitori che non esercitano autorità? (b) Quale lunga portata ha il rispetto per l’autorità che i genitori coltivano nei figli?
9 Il genitore che asseconda il figlio, facendogli fare le cose a suo modo anziché esercitare l’autorità del genitore dove è richiesta, vedrà avverarsi questo risultato: “Se uno tratta delicatamente il suo servitore dalla giovinezza, nella sua vita di poi diverrà perfino ingrato”. (Prov. 29:21) I giovani hanno scarsi ringraziamenti da rendere a un genitore che non mostra abbastanza interesse da dedicarsi a disciplinarlo anziché dargli cose materiali dal suo portafogli. Voi genitori siete in gran parte responsabili della veduta che vostro figlio ha dell’autorità e nella Parola di Dio si trova poca simpatia per quelli che dicono: “Non riesco proprio a controllare mio figlio”. La veduta che i giovani hanno dell’autorità dei genitori ha un profondo effetto su come considerano l’autorità anche fuori della famiglia; perciò i genitori dovrebbero considerare con attenzione la necessaria disciplina da impartire la prossima volta che preferirebbero piuttosto “riposarsi”.
10. In che modo una moglie cristiana può ingrandire la veduta che i propri figli hanno dell’autorità, e con quali benefici per se stessa?
10 Un’altra cosa che influisce notevolmente sulla veduta che i giovani hanno dell’autorità è ciò che osservano del modo in cui i genitori mostrano la propria veduta nell’applicare il principio dell’autorità. (1 Cor. 11:3) Quando il figlio chiede una decisione su qualche cosa, dice vostro marito di continuo: “Va a chiederlo a tua madre”? Siete una moglie che di solito operate indipendentemente da vostro marito, esercitando sui figli tutta l’autorità così che si rivolgono a voi quasi per ogni cosa invece di andare dal loro padre? Potete riscontrare che questo contribuisce alla suddetta attitudine di vostro marito, o che forse lo induce a risentirsi perché assumete la giusta autorità del padre. Cercate di indirizzare i figli al loro padre per le questioni più importanti. In molti casi recherà molteplici benefici: egli proverà un senso di soddisfazione adempiendo il proprio ruolo di capo, voi avrete la soddisfazione di avere un marito che sarà realmente il “capo della casa” e i figli cresceranno con la giusta veduta dell’autorità. Essi vedranno l’autorità dei genitori come un fronte stabile e unito, meritevole del loro rispetto.
11. (a) Quale problema può sorgere riguardo al rispetto della moglie verso l’autorità del marito? (b) Come la moglie saggia risolverà la situazione?
11 Uno dei più grandi problemi che una moglie può affrontare riguardo all’autorità familiare è quello di avere una personalità più dominante o più abile. Forse ella trova difficile mantenere la giusta veduta dell’autorità del marito se non è all’altezza che si attende da lui. Le si offrono due possibilità. Ella può assumere l’autorità del marito, benché questo sia contrario all’istruzione di Dio, o ella può mostrar d’avere la giusta veduta dell’autorità, sia che l’autorità soddisfi le sue attese o no. La moglie che segue quest’ultima condotta e si rivolge amorevolmente al marito per le decisioni sarà assai più felice che se cerca di usurparne l’autorità. Mostrandogli ella considerazione con umiltà e tatto, egli può anche accrescere le qualità necessarie per esercitare autorità. Questo magnificherà le altre qualità che in primo luogo glielo fecero amare, rendendo una felice relazione non possibile senza il saggio consiglio della Bibbia. (Efes. 5:33) Anche in situazioni che sembrano mettere alla prova al massimo grado il rispetto della moglie, se ella ha la giusta veduta dell’autorità, non supporrà subito che il suo caso sia un’eccezione. Ella esaminerà prima se stessa e cercherà di applicare i sani principi della Parola di Dio e i suggerimenti dei Suoi servitori.
AUTORITÀ NELLA CONGREGAZIONE
12. Come dev’essere considerata la disposizione dell’autorità nella congregazione cristiana da parte delle donne che la compongono?
12 Alquanto simile all’autorità che nel matrimonio il maschio ha sulla femmina, anche nella congregazione cristiana l’uomo ha una certa autorità sulla donna. Questa è a volte difficile da accettare per la donna che è stata “emancipata” nella società moderna. La maggioranza dei componenti dell’organizzazione di Geova sono donne, e che esse accettino l’autorità maschile è una testimonianza di come può operare la Parola di Geova. Una donna che viene in questa organizzazione la quale ha un lavoro secolare in cui esercita autorità su un gran numero di altri, compresi gli uomini, può trovar difficile limitarsi alla presenza di un maschio il quale non è in grado di dirigere altri come lo è lei. Comunque, se ella continua ad accettare il suo posto nella disposizione di Geova e a vedervi la Sua via, contribuirà in modo notevole alla pace e all’armonia della congregazione. — 1 Tim. 2:12.
13. Quando una persona è in disaccordo con le decisioni di quelli che hanno autorità, come dovrebbe considerare la situazione?
13 I pensieri o le azioni secondo cui uno è superiore per capacità o giudizio a chi ha autorità possono dar luogo a frustrazione per l’individuo e a dissenso nella congregazione. Ma che dire se troviamo difficile sottometterci a una certa decisione o a un certo modo di fare le cose stabilito dal sorvegliante in autorità? Anziché meditarvi sopra o cercare di far vedere ad altri quanto sia sbagliato, mostrate la veduta giusta accettando la direttiva di chi è stato posto nell’autorità di presiedere. Anche se in quest’unico caso il vostro giudizio è migliore, siete meglio qualificato o disposto a ricoprire il suo incarico sotto altri aspetti? E poi ci si può sbagliare. A volte una condotta apparentemente sbagliata risulta giusta alla fine, forse mediante la direttiva di Geova.
14. Che si può fare per aiutare le persone che si lamentano contro le decisioni del sorvegliante nominato?
14 E se qualcuno cerca di istigare il sentimento di ‘un cambiamento’, con le parole e con le azioni aiutatelo ad acquistare la giusta veduta dell’autorità. Quindi chi presiede ‘non dovrà agire con severità secondo l’autorità che gli è stata data, per edificare e non per abbattere’. (2 Cor. 13:10; Ebr. 13:17) La pace e l’armonia che vengono nella congregazione quando quelli che sono in essa hanno la giusta veduta dell’autorità sono di gran lunga più importanti che fare le cose nella maniera più “efficiente”. Se abbiamo un suggerimento che siamo sicuri è abbastanza importante da esser considerato, è meglio attendere il tempo opportuno e presentarlo nella maniera giusta a colui che ha l’autorità di considerarlo, come fece nei tempi antichi la regina Ester. — Est. 4:11; 5:1, 2; 7:1-3.
15. Come dovremmo considerare l’autorità del visibile corpo direttivo dell’organizzazione di Geova?
15 Il visibile corpo direttivo dell’organizzazione di Geova ha anche ricevuto da Lui l’autorità di dirigere in questo tempo l’opera dei Suoi adoratori. (Matt. 24:45-47) La congregazione e i suoi sorveglianti mostrano la loro giusta veduta dell’autorità accettandone volenterosamente i consigli provveduti per mezzo di pubblicazioni stampate, lettere o rappresentanti viaggianti. A volte c’è la tendenza a dubitare della correttezza di certi consigli, forse sul modo di vestire o di acconciare i capelli, considerandoli come un’indebita intrusione nella propria intimità e nella propria “libertà”. Ma chi ha la giusta veduta dell’autorità considererà l’interesse che l’organizzazione di Geova ha per il modo in cui Dio è da noi rappresentato presso il mondo. (1 Cor. 4:9) Considererà le istruzioni non come regole arbitrarie, ma come un’evidenza dell’amorevole interesse di Geova per i suoi adoratori. — Prov. 3:12.
16. Come alcuni han subìto l’influenza della progressiva dispensazione di cibo spirituale, ma qual è la veduta giusta?
16 Alcune volte le persone parlano contro l’intendimento di certi insegnamenti scritturali esposti dalla Società Torre di Guardia. Per esempio, ci furono quelli che ebbero difficoltà ad accettare il cambiamento di intendimento circa le “autorità superiori” di Romani 13:1. Alcuni perfino inciamparono dalla loro relazione di dedicati a Geova su questo argomento. Non avevano la corretta veduta dell’autorità dell’organizzazione di Geova in quanto a provvedere lo spirituale “cibo a suo tempo”. Quando alcuni discepoli trovarono difficile accettare ciò che Gesù insegnava su un punto, dicendo: “Questo discorso è offensivo; chi lo può ascoltare?” essi “se ne tornarono indietro e non camminavano più con lui”. Pietro, con la giusta veduta dell’autorità d’insegnare di Gesù, comprese che non c’era nessun altro luogo in cui andare per trovare la verità e rimase dunque nella via della vita. — Giov. 6:60, 66-69.
AUTORITÀ DI GEOVA
17. Come si mostra di accettare l’autorità di Geova?
17 La più importante relazione è quella che si ha con il proprio Creatore mediante la dedicazione. Anche su ciò influisce il modo in cui consideriamo l’autorità. Accettiamo Geova come colui che ‘scruta il cuore’ e perciò ‘in tutte le sue vie lo riconosciamo’? (Ger. 17:10; Prov. 3:6) Il modo in cui possiamo mostrare rispetto per l’autorità di Geova in questa personale relazione di dedicati è quello dell’ubbidienza, specialmente in campi dove potremmo non essere osservati da altri. Cose come la masturbazione e i pensieri errati o immorali possono essere controllate quando abbiamo la giusta veduta dell’autorità di Geova. Questo dimostrerà quanto seriamente consideriamo la nostra relazione con Lui. Saremo di continuo consapevoli del suo amorevole interesse per noi e ne accetteremo la guida dell’autorità nella nostra vita. Avremo timore di violarne le leggi non a causa della rappresaglia, ma perché comprenderemo che egli sa cosa è meglio per noi e che qualsiasi altra condotta sarebbe per il nostro danno.
18. Illustrate come la propria veduta dell’autorità di Geova può esser messa alla prova, spiegando in questo caso la veduta giusta.
18 Una situazione particolarmente difficile per alcuni è quando si “innamorano” di qualche persona che non è dedicata a Geova. Questo avviene specialmente dove ci sono fra quelli che servono Dio poche persone in mezzo alle quali è probabile trovare un coniuge. Come consideriamo a questo proposito l’autorità di Geova dove sono in gioco forti emozioni diviene una questione assai reale. Il proprio desiderio di “libertà” in questo campo potrebbe mettere in moto la catena di avvenimenti che ha ricondotto molti nel vecchio sistema alla schiavitù di un coniuge che non ha nessun rispetto per l’autorità di Geova o per i suoi giusti princìpi. Quelli che hanno la giusta veduta non si troveranno in questa situazione, perché considerano i consigli di Geova in tali questioni non semplicemente come l’autorità che parla, ma come basati sull’amorevole interesse in ciò che è meglio per i suoi adoratori, in eterno. Saranno contenti di attendere finché non si potrà risolvere la situazione alla maniera di Geova e nel tempo dovuto.
AUTORITÀ NEL NUOVO ORDINE
19. Quando è il tempo di coltivare la giusta veduta dell’autorità, e perché?
19 Ora è tempo di cominciare a modellare i nostri pensieri rispetto all’autorità nel nuovo ordine. Non c’è nessuna ragione per credere che Geova cambi il suo modo di trattare gli uomini. Senza dubbio impiegherà i suoi rappresentanti per impartire la direttiva nelle attività terrene. Trovate difficile accettare ora l’autorità di questi rappresentanti in senso spirituale? Come reagirete dunque se sarete in quel tempo diretti da loro per assolvere alcune responsabilità comuni come raccogliere l’immondizia?
20. Come la veduta che abbiamo dell’autorità potrà essere importante nel nostro futuro, e di che cosa questa veduta è un riflesso?
20 Ricordate che, su questa questione del rispetto verso l’autorità, fu messo alla prova il primo uomo e può darsi che alla fine del regno millenario di Cristo vi sia pure implicato questo princìpio nell’ultima prova. Questo potrebbe essere indicato dal fatto che ci sarebbero ‘nazioni ai quattro angoli della terra’ le quali sarebbero condotte all’attacco dell’autorità di Geova rappresentata dal “campo dei santi e la città diletta”. (Riv. 20:8, 9) La nostra veduta dell’autorità è realmente un riflesso dell’intendimento e della comprensione che abbiamo del proposito di Geova con tutte le sue relative parti. Quando una persona è priva d’intendimento, diviene “come il cavallo o il mulo senza intendimento, la cui vivacità dev’esser frenata perfino con briglia o cavezza”. Anziché esser frenati ad Armaghedon o in seguito, è saggio acquistare e mostrare intendimento con rispetto verso l’autorità in modo da essere la specie di persone che Geova vuole nel suo nuovo ordine di giustizia. Quindi opereremo in armonia con la sua direttiva emanata per mezzo del regno di Cristo e faremo della nostra pacifica terra paradisiaca una grande testimonianza ai benefici che derivano dall’avere la giusta veduta dell’autorità.
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Rispettate l’autorità del vostro datore di lavoro, o fate il meno che pensate di poter fare per farla franca?
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Un figlio sarà fonte di ristoro e di minor lavoro per il genitore che instilla in lui il profondo rispetto per l’autorità dei genitori