L’istruzione divina porta buon frutto
“La sapienza che è da alto, prima è pura; poi pacifica, mite arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti”. — Giac. 3:17.
1. Che posto prende Geova come educatore, e perché?
GEOVA Dio ha il primo posto nel campo dell’istruzione odierna. Non che la sua istruzione ispirata abbia cambiato per tenersi al passo col tempo, poiché egli completò il testo chiave del suo corso di studio più di diciotto secoli or sono. Invece d’essere la sua istruzione a tenersi all’altezza dei tempi, sono i tempi che solo oggi stanno raggiungendo il punto sul quale la sua sapienza profetica si è per tutto il tempo concentrata. La sapienza divina raccolta molto tempo fa nelle pagine della Bibbia viene ora soltanto compresa pienamente dai servitori di Geova, poiché le profezie si riferivano tutte ai giorni turbolenti degli ultimi tempi, e ora che l’uomo ha raggiunto questo periodo mette in relazione le profezie con gli adempimenti che osserva, e la comprensione balena nella sua mente illuminata. “L’Eterno dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza. Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano integramente”. “Sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi”. (Prov. 2:6, 7; 1 Cor. 10:11; Rom. 15:4) Cosicché oggi, finalmente, l’uomo è pervenuto al punto in cui l’istruzione appropriata di Geova si dischiude intera per la comprensione dell’umanità.
2. Pongon tutti mente all’educazione provveduta da Geova? Che cosa mostra questo?
2 Ma non tutte le persone pongono mente all’istruzione provveduta da Geova. Esse la considerano come fuori moda e si rivolgono alla sapienza di questo mondo moderno. Additano con orgoglio le conquiste della scienza nei campi della chimica, della fisica e della medicina. Scrutano con i loro telescopi e i loro microscopi, studiano la struttura della terra, leggono le tracce delle rocce e inventano teorie a fasci. Gli studi sulle relazioni umane si estendono dal circolo familiare al teatro internazionale. Esse hanno accresciuto loro la cultura nella musica, nella letteratura e nelle arti. Inoltre, le loro religioni si sono evolute col tempo, si sono arricchite materialmente, hanno abbracciato i problemi sociali, sono entrate nel campo della politica ed è stato loro aggiunto o tolto affinché potessero sussistere col supposto progresso scientifico nell’istruzione. E per insegnare tutta questa sapienza umana hanno escogitato complicati sistemi scolastici che afferrano la mente dell’individuo fin dall’infanzia e la infarciscono di dottrine fino a che raggiunge l’età adulta. Il mondo considera come vitale questo programma d’istruzione, e lo manda avanti mentre respinge l’istruzione biblica come fuori di moda.
3. Quale frutto è stato prodotto dal programma di educazione del mondo?
3 Ha forse il programma d’educazione mondana portato buon frutto? Ha esso recato la pace, la felicità, la salute e la vita che il genere umano desidera? Ha esso eliminato l’ingordigia e l’egoismo, le barriere razziali e i pregiudizi religiosi dalla mente e dal cuore umano? Non ha forse la guerra sfruttato per prima la conoscenza scientifica invece della pace? Non è vero che molti misurano la felicità col metro del denaro? Non è stata sacrificata la salute sull’altare della cosiddetta civiltà, con i suoi snaturati modi di vivere? Non è diventata la vita artificiosa, piena di vanità sociali o d’altro genere? Ha forse la conoscenza umana della medicina liberato l’uomo dai deleteri effetti delle infermità, delle dannose consuetudini e delle pratiche immorali? I mali dell’umanità sono aumentati con la sua istruzione. La conoscenza ha affrettato la distruzione dell’uomo. La sapienza umana non è desta in quanto ai tempi, e il suo programma educativo non è all’altezza di questi ultimi giorni. Neppure i suoi sistemi religiosi han saputo nutrire il popolo con l’istruzione divina della quale è assetato ed affamato: “Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, l’Eterno, ch’io manderò la fame nel paese, non fame di pane e sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno. Allora, errando da un mare all’altro, dal settentrione al levante, correranno qua e là in cerca della parola dell’Eterno, e non la troveranno”. — Amos 8:11, 12.
4. Perché non si trova nessun cibo spirituale nei programmi della Cristianità?
4 Per quanto possano percorrere in lungo e in largo il reame religioso della Cristianità, le persone investigatrici non troveranno alcun nutrimento spirituale nei suoi programmi istruttivi religiosi o secolari. Perché mai? Perché questi sistemi mondani o hanno annacquato o hanno abbandonato il principale libro di testo di Geova Dio, la Bibbia. Il moderno professante popolo di Dio ha errato per la stessa via degli antichi Israeliti: “Il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua”. (Ger. 2:13) Il clero ha permesso che i suoi serbatoi d’acqua si screpolassero e si bucherellassero con le teorie umane sull’evoluzione e le incertezze scientifiche, e che si contaminassero con le filosofie religiose pagane. Le loro nuove teorie non conterranno acqua, e i loro vecchi insegnamenti pagani son tosto traforati dalle verità bibliche che hanno abbandonate. La loro sapienza non è più elevata di quella di qualsiasi altra sapienza di questo presente vecchio mondo malvagio che la Parola di Dio valuta come segue: “La sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio”. — 1 Cor. 3:19; 1:17-29; Isa. 29:14.
5. Che paragone c’è tra i sistemi della Cristianità ed i testimoni di Geova circa lo zelo?
5 A causa della fame spirituale, le congregazioni ortodosse vanno deperendo e son troppo deboli per respingere l’invasione del materialismo e dell’ateismo. Gli osservatori mondani stanno notando questo stato di fatto, e osservano pure qualche altra cosa. Si consideri quanto segue, pubblicato dall’inglese Illustrated Leicester Chronicle, del 10 settembre 1949: “In tutta la nazione le congregazioni nelle chiese e nelle cappelle sono diminuite in modo allarmante. Migliaia di bambini sono allevati con poco o punto fondamento religioso. L’uomo della strada mostra pochissimo interesse nelle istituite credenze. Tuttavia un congresso religioso tenuto a Leicester la settimana scorsa attrasse 8.500 aderenti ad un credo che ispira ai suoi membri un traboccante fervore. L’ardente entusiasmo dei testimoni di Geova è qualche cosa che dà da pensare seriamente agli ecclesiastici e alle loro esaurite congregazioni. Perché questo movimento è così potentemente magnetico? Perché i suoi membri son pieni di tale ardore? Una risposta è che i testimoni di Geova credono di dover portare la religione al popolo. Essi credono di dover predicare di porta in porta. Sono perfettamente consapevoli del valore della pubblicità, e sono intraprendenti nel servirsene. Essi proclamano la loro religione dai tetti. Malgrado ciò che possa pensare il frequentatore di chiesa o di cappella delle loro credenze o dei loro metodi, il loro intenso fervore è una sfida per i vescovi e i sacerdoti di ogni diocesi e per ogni cappella del Paese. Risponderanno essi a questa sfida spazzando via le loro idee fuori moda?”
6. Qual è la causa di questa differenza di zelo?
6 Ciò che quei candidi osservatori non riescono a comprendere è il motivo per cui i testimoni di Geova sono così zelanti e i frequentatori delle chiese ortodosse tanto indifferenti. Anche il clero nota la differenza, e a questo riguardo il vescovo cattolico Thomas J. McDonnell di New York lamentò: “Il cattolico in genere sovente non ha nessun senso di apostolato laico. Troppo spesso si accontenta d’essere un membro passivo. Considera la sua religione come qualche cosa fra se stesso e Dio e non s’interessa di comunicare la sua fede ad altri. La fede senza opere buone è morta”. A questo punto il vescovo citò i testimoni di Geova definendoli come “l’ultima parola in fatto di zelo per la propagazione della loro fede”. (Times di New York, 15 novembre 1948) Ma perché esiste questa differenza? Non è perché i testimoni di Geova siano diversi come persone. Molti di loro furono un tempo apatici e indifferenti membri di congregazioni religiose ortodosse. La spiegazione sta nel fatto che hanno cambiato il loro vitto spirituale, o, più esattamente, hanno rotto il digiuno spirituale che le congregazioni della Cristianità avevano imposto loro. Non ricevendo nutrimento spirituale, non avevano forza spirituale per il lavoro cristiano. Ma quando abbandonarono gli aridi affamatori pascoli religiosi della Cristianità e cominciarono a nutrirsi del ricco e nutriente cibo spirituale della Parola di Dio, la Bibbia, vennero fortificati e acquistarono energia e furon ricolmi spiritualmente. E mentre continuano a nutrirsene essi rinnovano le loro forze per far traboccare senza interruzione il loro fervore e zelo nella predicazione.
ALIMENTO SPIRITUALE RESO DISPONIBILE
7. Come han cessato molte persone di buona volontà di deperire d’inedia in mezzo all’abbondanza?
7 Mediante la predicazione dell’evangelo fatta dai testimoni di Geova, migliaia di persone di buona volontà stanno scoprendo copiose provviste di cibo spirituale. Esse cessano di deperire stoltamente d’inedia in mezzo all’abbondanza. Stanno apprendendo qual è il programma di educazione divina offerto da Geova Dio. Non lo apprendono dai “dottori in teologia” i quali possono sfoggiare un diploma conseguito in qualche seminario teologico, né la conoscenza della Bibbia viene acquistata frequentando regolarmente qualche edificio a cupolone. La loro educazione comincia spesso in casa, e senza alcuna spesa scolastica o richiesta di collette. “O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate, mangiate!” “Chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita”. — Isa. 55:1; Apoc. 22:17.
8. A quali metodi d’insegnamento ci atteniamo noi oggi? In che modo?
8 Cristo Gesù è in intima unione con Geova Dio nell’opera d’insegnamento, e quando fu sulla terra ammaestrò nelle case private del popolo. Seguendo le orme di Gesù, i suoi primi discepoli ‘non ristavano d’insegnare e predicare Gesù Cristo per le case’. L’apostolo Paolo ammaestrava il popolo “per le case”. (Atti 5:42; 20:20) I veri Cristiani si attengono oggi al metodo stabilito da Colui che costituì il loro Modello, Cristo Gesù. Essi visitano le persone nelle case, presentando il messaggio dell’evangelo. Quando fanno servizio nelle strade mostrando le riviste bibliche e i passanti manifestano interesse, offrono di visitarli a casa e di tenere uno studio biblico. — Prov. 1:20, 21; 8:1-3.
9. Quale maniera molti trovano pratica per acquistare un’educazione opportuna?
9 Molte persone di buona volontà stanno riscontrando che per acquistare l’istruzione divina una maniera pratica è quella di riservare un’ora per settimana allo studio biblico con questi Cristiani, i testimoni di Geova. Per mezzo della Bibbia e degli aiuti biblici si può esaminare e discutere attentamente sui principali insegnamenti della Parola di Dio. Questo non ha nulla a che fare con le dottrine legate al credo delle religioni ortodosse, poiché lo studioso scopre tosto che gl’insegnamenti come trinità, inferno di fuoco, immortalità dell’anima e altri ancora non sono scritturali. Quelle che egli effettivamente impara sono le verità concernenti il regno di Cristo, le benedizioni che recherà in una nuova terra, i segni oggi visibili dimostranti che stiamo vivendo negli ultimi giorni, le prove che il regno di Cristo è stabilito nei cieli e muoverà tosto improvvisamente contro questo empio mondo nella battaglia chiamata Harmaghedon, e molte altre vitali istruzioni che lo metteranno in grado di sopravvivere a questi turbinosi giorni e infine di vivere nell’eterno nuovo mondo senza fine di Geova Dio. (Matt. 24:3-39; 2 Tim. 3:1-5) Questa è l’istruzione opportuna per questi tempi difficili, e non è restriva come l’istruzione mondana la quale si fa beffe e dice che queste cose in adempimento delle profezie bibliche sono ancora molto lontane, se mai si avvereranno un giorno. — 2 Piet. 3:3, 4.
10. Da chi sono benedetti questi studi biblici a domicilio? Come e perché?
10 Geova Dio benedice lo studio biblico a domicilio, e Cristo Gesù fa prosperare anche queste piccole riunioni. Non ha egli promesso: “Dovunque due o tre sono raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro”? (Matt. 18:20) Perciò mentre il zelante testimone tiene lo studio a domicilio in modo ordinato, i veri Maestri, Geova Dio e Cristo Gesù, illuminano gli occhi dell’intelletto dell’umile studente e gli rendono intelligibile il divino proposito. (Isa. 30:20; 54:13; Efes. 1:18) Il testimone si recherà alla casa fedelmente ogni settimana per parecchi mesi, e qualche volta anche per più di un anno, prodigando gratuitamente il suo tempo e la sua energia per ubbidire al comando di Cristo di ‘pascere le pecore’, non con uno ma con molti, molti pasti spirituali. — Giov. 21:15-17.
11. Come comunica con l’istruttore colui che viene istruito?
11 Col passar del tempo lo studente che mette a profitto ciò che impara diviene più capace di osservare la regola delle Scritture: “Colui che viene oralmente istruito nella parola abbia associazione con chi in tal modo lo istruisce, in tutte le buone cose”. (Gal. 6:6, Roth.) Colui che viene istruito contribuisce all’istruzione educativa dello studio comunicando al conduttore le “buone cose” che impara. Così sono impresse nella mente dello studente le nuove verità imparate ed egli acquista la fiducia necessaria per esprimerle con parole sue. Egli sarà più capace di dire al suo prossimo quello che impara.
12. Come accresce egli i suoi privilegi di studio? Con quale beneficio?
12 Ora viene invitato a frequentare uno studio biblico insieme ad un gruppo di persone più numerose in una casa vicina. Questo studio di libro del gruppo è diretto in modo simile a quello tenuto in casa sua, ma è frequentato da più persone e una maggior varietà di commenti stimola la sua mente a pensare e ricordare le cose già imparate. L’esperienza dimostra quanto sia giusto il proverbio: “Il ferro col ferro s’aguzza, e un uomo aguzza l’ingegno all’altro”. (Prov. 27:17, Ricciotti) Forbita da questi contatti con altri testimoni di Geova, la nuova persona ha il desiderio di partecipare alle adunanze più numerose della congregazione dei testimoni di Geova che son tenute nella Sala del Regno. Non mieterà egli ulteriori benedizioni dando ascolto all’esortazione: “Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carità e a buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare, ma esortandoci a vicenda; e tanto più, che vedete avvicinarsi il gran giorno”? — Ebr. 10:24, 25.
13, 14. Come influisce su di lui il metodo secondo il soggetto di studio? È esso scritturale?
13 Alla Sala del Regno un forte vincolo di comunione cristiana nasce fra lo studente e gli altri membri del gruppo. La loro compagnia dà nuovo impulso al suo amore, lo incita a buone opere e lo fortifica contro la crescente marea del male, mentre si avvicina per questo mondo satanico il divino giorno della resa dei conti. Le conferenze pubbliche nella sala tratteranno molti dei punti spiegatigli in precedenza, ma i diversi oratori li considereranno sotto differenti aspetti e ne chiariranno ed estenderanno la sua comprensione. È vero, gli oratori scelgono i loro testi da diverse parti della Bibbia per farli convergere a un unico tema, e lo studente potrà ricordare come i suoi amici mondani e anche i suoi precedenti predicatori di chiese si beffavano di questo metodo e dicevano che i testimoni “saltano qua e là nella Bibbia come i grilli, e che con questo andar saltelloni nella Bibbia si può dimostrare, qualsiasi cosa”. Ma questo metodo di studio è la ragione per cui mediante i testimoni ha imparato in un mese più di quanto avesse appreso dalla sua precedente organizzazione chiesastica in venti anni.
14 Inoltre, non han forse gli scrittori delle Scritture Greche riunito testi sparsi un po’ ovunque nelle Scritture Ebraiche? E il loro Maestro, Cristo Gesù, nel suo celebre sermone sul monte, non fece ventuno citazioni delle Scritture Ebraiche, dai libri di Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, 2 Re, Salmi, Isaia e Geremia? Egli non cercava certo di “provare qualsiasi vecchia storia” saltando qua e là nel suo uso dei testi. Con questo metodo e con gradita sorpresa delle turbe “egli le ammaestrava come avendo autorità, e non come i loro scribi”, perché sosteneva il suo insegnamento con l’autorità della scritta Parola di Dio. — Matt. 7:29.
15. Quali privilegi di studio e di addestramento si acquistano alla Sala del Regno?
15 Allo studio della rivista Torre di Guardia nella Sala del Regno gli vien fatto balenare il “vitto a suo tempo” che emana dalla Parola di Dio, il quale illumina la strada maestra che mena alla vita. Egli aveva letto La Torre di Guardia a casa, ma ora si accorge di quanto materiale non era riuscito ad afferrare il valore. E che diremo delle adunanze di servizio e della scuola di ministero teocratico! Durante i giorni nei quali si frequentava la chiesa non si ebbe mai niente di simile a queste sessioni! Ecco perché i testimoni di Geova hanno tanta efficacia nella predicazione dell’evangelo. All’adunanza di servizio essi studiano quali sono i metodi più efficaci di presentare il messaggio, fanno dimostrazioni e ragionano su di essi. E in qual modo sanno organizzarsi affin di evitare che l’uno faccia il lavoro dell’altro! In quanto alla scuola, essa insegna a parlar bene, a comporre i fatti relativi all’origine e alla preservazione della Bibbia, quando furono scritti i diversi libri, da chi, a chi, quello che contengono e molte altre istruzioni d’importanza vitale per i ministri. Quindi i ministri iscritti per questo ammaestramento pronunziano discorsi di esercitazione e ricevono consigli edificanti sul loro modo di pronunciare i discorsi e sulla loro maniera di comporli. Certo i testimoni s’impegnano con serietà per ubbidire all’esortazione: “Studiati di presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità”. — 2 Tim. 2:15.
16. Come possono essere paragonate le adunanze di servizio e la scuola teocratica con l’istruzione che Gesù diede al suoi discepoli?
16 L’istruzione e l’addestramento che Gesù diede agli apostoli e ai primi Cristiani possono essere paragonati alla scuola di ministero e alle adunanze di servizio dei testimoni di Geova dei giorni nostri. Molti dei sermoni di Gesù furono discorsi di servizio, con quali egli sollecitava i suoi seguaci a far risplendere la luce, a predicare l’evangelo del Regno, a portar frutto, a battezzare i nuovi credenti e iniziarli nell’opera di predicazione. Egli fece dimostrazioni per il beneficio dei suoi seguaci prendendo l’iniziativa e insegnando come l’opera doveva essere eseguita. “Egli andava attorno di città in città e di villaggio in villaggio, predicando ed annunziando la buona novella del regno di Dio; e con lui erano i dodici”. (Luca 8:1) Essi osservavano il loro Maestro Predicatore, e imparavano da lui, e in seguito diedero ad altri occasione di ricordare questo magnifico ammaestramento. (Atti 4:13) Quando Gesù mandò i dodici apostoli a predicare, diede loro precise istruzioni sul modo di trattare gli interessati e gli oppositori che avrebbero trovato nella testimonianza di porta in porta. (Matt. 10:1-16) Ulteriormente egli diede una simile istruzione di ministero teocratico per il servizio di campo a settanta discepoli prima di mandarli a predicare, ed essi ritornarono a far rapporto del successo ottenuto nella loro attività di servizio compiuta nel campo. — Luca 10:1-11, 17.
MUTAMENTO BENEDETTO PER IL DIVINAMENTE EDUCATO
17. Quale mutamento in meglio porta tale educazione divina?
17 A questo punto, il nuovo studente si sofferma per riflettere su ciò che ha guadagnato mediante l’educazione divina procuratagli da Dio mediante i Suoi testimoni. Prima la sua vita era stata un noioso ripetersi di lavoro ed uno sforzo quasi disperato per afferrare ciò che una volta considerava “divertimento” che frequentemente comportava ore notturne e dissipazioni le quali aggravavano il peso del suo lavoro secolare. Il tormento dovuto agli inquietanti problemi del mondo con la paura della guerra continuamente dinanzi, l’ansietà per la sua famiglia a motivo delle difficoltà economiche e i pericoli della delinquenza giovanile, gli toglievano la pace mentale. Ma quale differenza ora! Egli ha conosciuto il sicuro rimedio del regno di Dio, che è vicino, che i presenti mali non sono altro che i precursori dell’eterna gioia che esisterà nel nuovo mondo, che le nubi oscure hanno il più bel contorno argenteo quando son vedute mediante la vista profetica della Parola di Dio. — Luca 21:28-32.
18. Quale cambiamento di compagni si verifica? Se ne cura lo studioso?
18 Naturalmente, molti degli amici che aveva in passato non si uniscono più a lui come prima erano usi di fare. Pare che non parlino più la stessa lingua. Egli non ha più desiderio di fare le cose che faceva con la vecchia combriccola, sente di aver perduto troppo tempo in queste cose nel passato, e non si cura nemmeno del ridicolo in cui lo mettono i suoi vecchi amici. Egli si conforta leggendo: “Basta, l’aver dato il vostro passato a fare la volontà de’ Gentili col vivere nelle lascivie, nelle concupiscenze, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, negli sbevazzamenti, e nelle nefande idolatrie. Per la qual cosa trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza, e dicon male di voi. Essi renderanno ragione a colui ch’è pronto a giudicare i vivi ed i morti”. (1 Piet. 4:3-5) Non gl’importa di averli perduti, perché ha acquistato amici in più gran numero e migliori. — Matt. 19:29.
19. Di quale pace gode, e per quale ragione?
19 Egli, inoltre, ora ha “la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza”. (Fil. Flp 4:7) Non solo la pace di sapere che cosa ha in serbo il futuro e di non aver più alcuna ansietà per l’attuale stato di cose e per la sua famiglia. Non solo la pace di aver trovato il cibo spirituale e di non essere più soggetto a questa stolta sapienza mondana che è tanto spesso volta in propositi distruttivi, o di aver trovato amici migliori e più puri. Egli ha la pace di Dio, perché è stato educato da Dio mediante la sapienza di Dio, e condivide i benefici di questa sapienza divina. Infatti è scritto: “La sapienza che è da alto, prima è pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che s’adoprano alla pace”. — Giac. 3:17, 18.
20. Perché diventa fecondo? Mediante quale mutamento mentale?
20 Egli partecipa pienamente in queste benedizioni, fino al punto di produrre “buoni frutti”. Colui che era nel passato uno studente è ora diventato uno strumento ammaestratore per merito del suo diligente studio, perché ora è ‘capace d’insegnare anche ad altri’. (2 Tim. 2:2) Gli vengono in mente le parole: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. (Matt. 10:8) Ha riscontrato che è giusta la regola delle Scritture: “Più felice cosa è il dare che il ricevere”. (Atti 20:35) Mediante lo studio della Parola di Dio e l’istruzione acquistata alla scuola di ministero e alle adunanze di servizio e osservando i buoni esempi di zelanti testimoni, la sua niente si è volta dal vecchio mondo al nuovo mondo. “Non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà”. (Rom. 12:2) Purificato delle passate cattive abitudini di pensare e d’agire per mezzo della Parola di Dio, egli è diventato fecondo nel servizio del Regno, secondo il comando: “Ogni tralcio che in me non dà frutto, Egli lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più. Voi siete già mondi a motivo della parola che v’ho annunziata. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli”. — Giov. 15:1-3, 8.
21. Quale bene produce su lui l’uso pratico di questa educazione?
21 La pace che va oltre l’intelligenza umana è ora sua perché egli è in pace con Dio, in armonia con Dio, sta facendo la volontà di Dio, partecipa alla rivendicazione di Dio. Egli dà prova di avere sapienza e intelligenza ubbidendo ai comandi di predicare. (Sal. 111:10) Facendo uso della divina educazione nel servizio di campo, ripetendo le verità bibliche alle porte delle abitazioni del popolo, le fissa vieppiù nella mente e impedisce che gli sfuggano dalla memoria quando ne ha bisogno. Lo studio continuo rifornisce la mente imperfetta la quale lascia sfuggire le acque della verità come un vaso screpolato. (Ebr. 2:1, Authorized Version, margine) Il diligente uso delle sue facoltà mentali nello studio le esercita e le invigorisce fino a che, queste facoltà non solo possono digerire il latte ma anche il nutrimento solido della Parola di Dio, e il vigore così ottenuto lo prepara a sormontare le persecuzioni e le altre insidie sataniche che abbondano in questo mondo. Egli avanza verso la perfezione della maturità, come consigliano le Scritture: “Il nutrimento solido è per gli uomini fatti, i quali a cagion dell’abitudine hanno i sensi esercitati a discernere il bene ed il male. Per cui, lasciando la parola del principio di Cristo, tendiamo alla perfezione”. — Ebr. 5:14; 6:1, Cocorda.
22. Verso quale grande privilegio di servizio può egli avanzare?
22 Mentre questo cristiano continua il suo corso di educazione divina e porta sempre maggiori buoni frutti potrebbe quindi avanzare fino al ministero maturo del servizio continuo, che oggi i testimoni di Geova chiamano servizio di pioniere.