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Fino a che punto i cristiani devono fare cordoglio?Svegliatevi! 1976 | 22 giugno
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falsa adorazione. Agli antichi Israeliti fu dato il comando: “Non vi dovete fare tagli nella carne per un’anima deceduta”. (Lev. 19:28) Gli scritti dell’antico storico Erodoto ci danno un’idea di come avveniva questo. Egli disse su quanto facevano gli Sciti alla morte del loro re: “Si tagliano un pezzo d’orecchio, si tosano i capelli, si procurano ferite nelle braccia, si lacerano la fronte e il naso e si piantano frecce nella mano sinistra”. (Libro IV, sez. 71) Può darsi che facessero tali cose per placare le divinità che si pensava fossero a capo dei morti. Tali riti connessi al lutto non avevano certo nessuna ragion d’essere per un popolo che aveva la speranza della risurrezione.
E poi le esagerate espressioni di dolore non si addicono ai cristiani. Ai compagni di fede l’apostolo Paolo scrisse: “Non vogliamo che siate nell’ignoranza circa quelli che dormono nella morte; affinché non vi rattristiate come fanno anche gli altri che non hanno speranza”. (1 Tess. 4:13) Il cristiano può essere veramente triste, ma non deve abbandonarsi all’isterismo e agire come se tutto fosse perduto. Gli altri dovrebbero poter vedere che ha una meravigliosa speranza, una speranza che gli dà vera forza. Il dolore dei veri cristiani dev’essere equilibrato, anzi, vinto dalla speranza e dalla gioia che Dio dà. Devono sforzarsi di manifestare lo spirito dell’apostolo Paolo che, parlando di sé e dei suoi compagni, disse: Siamo “come rattristati ma sempre rallegrandoci”. (2 Cor. 6:10) Questo spirito aiuta a evitare gli effetti indebolitori del cordoglio prolungato.
Nel complesso, le Scritture mostrano che è appropriato fare cordoglio quando muore una persona cara. Ma non si deve fare cordoglio fino al punto da suscitare nella mente di altri dubbi sulla propria fede nella promessa divina di destare i morti. Si dovrebbero evitare ogni esagerata forma di cordoglio e ogni rito idolatra. Sarebbe similmente errato piangere se ciò indicasse che non si è d’accordo con i giudizi di Dio o se fosse contrario ai suoi espressi comandi.
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Uno sguardo al mondoSvegliatevi! 1976 | 22 giugno
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Uno sguardo al mondo
Prevedono i terremoti
◆ I sismologi ammettono che non è ancora possibile prevedere i terremoti con una precisione tale che le popolazioni prendano sempre sul serio gli allarmi. È tuttavia interessante il sistema seguìto dai sismologi cinesi per prevedere i terremoti: Essi “prendono in considerazione il comportamento degli animali, come si faceva una volta nelle nostre campagne. Per esempio la brutale apparizione in pieno inverno di serpenti che non esitarono a spostarsi sul ghiaccio, quando normalmente avrebbero dovuto essere in letargo. I serpenti e i topi . . . si sono rivelati gli animali più sensibili ai segni premonitori [del] sisma. Anche gli animali domestici — cani, maiali, mucche, cavalli, — hanno reagito vivacemente” quando, il 4 febbraio dello scorso anno, vi fu un terremoto di forza 7,3 nella provincia cinese di Liaoning. In quell’occasione, essendo stati presi in considerazione i suddetti segni ammonitori, la perdita di vite umane fu solo in ragione di alcune decine di persone, anche se in alcune zone le abitazioni furono distrutte per il novanta per cento.
Interventi chirurgici superflui
◆ In gennaio, un sottocomitato
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