La pigiatura delle uve dell’ira
1. Nel caso del giovane uomo con il cancro, che cosa riscontrò egli in quanto a vari metodi di cura, e che cosa fu effettivamente necessario?
UN GIOVANE uomo, che praticava vigorosamente e attivamente l’atletica, notò un giorno che provava un senso di stanchezza. Questa era un’esperienza nuova per lui, poiché fino a quel momento era sempre stato pieno di energia. Col passare dei giorni questo diveniva sempre più notevole. Attribuendo ciò a una certa mancanza di qualche cosa nel suo organismo, cominciò a prendere vitamine. Sembrò che questo lo aiutasse un poco ma in seguito notò che non solo a volte aveva ancora un senso di spossatezza ma s’accorse anche di perdere peso. Un po’ allarmato, andò dal suo medico, che gli fece una normale visita e gli prescrisse più riposo e un tonico. I sintomi continuarono a manifestarsi e l’uomo andò da diversi medici e gli furono date diverse forme di cure, ma egli continuò a perdere peso e cominciò ad essere veramente malato. Nulla di ciò che provò sembrò dargli più che un leggero, temporaneo sollievo. Infine gli fu fatta una visita completa, compresi i raggi X e una serie di altri esami. Tornando alla clinica poté avvertire che c’era qualcosa di serio allorché venne introdotto nel gabinetto del medico, dove gli fu comunicata la terribile notizia: gli esami rivelavano che aveva il cancro. Egli era arrivato al punto, disse il medico, che ci sarebbe voluta una seria operazione. Il successo dell’operazione dipendeva dalla misura in cui si poteva asportare il cancro. L’operazione sarebbe riuscita se si fosse potuto asportare ogni parte delle ramificazioni del cancro. L’operazione sarebbe stata seria e difficile, ma era urgente e assolutamente necessaria per sopravvivere.
2. Quale cura provano gli uomini per guarire la malattia del mondo, ma che cosa hanno trascurato?
2 Oggi il mondo è come quel giovane. È malato. Ovunque prosperano odio, timore, sfiducia, afflizione e sospetto. Talvolta si dà la colpa della situazione a persone come dittatori, a ideologie come comunismo o capitalismo. Similmente, diverse persone, in special modo i capi politici, sono considerati il rimedio. Alcuni uomini dedicano la loro vita a cause e movimenti che essi credono guariranno il mondo della sua mortale malattia. Ma queste persone non vedono il mondo come lo vede Dio, il suo Creatore, e trascurano un importantissimo fatto, di cui ci informa la sua Parola la Bibbia. Cioè che vi è una crescita maligna sulla terra, le cui ramificazioni si estendono e influiscono su ogni aspetto dell’attività del genere umano. Finché non viene sradicata, compresa ogni ultima traccia delle sue ramificazioni, il genere umano non può avere una condizione di salute spirituale, mentale e morale, né la pace e le felici relazioni l’uno con l’altro che tutti gli uomini di cuore onesto desiderano.
3. Che cosa causa la malattia della terra e perché dobbiamo conoscere le risposte alle domande relative alla sua fonte e alla sua fine?
3 La Bibbia descrive la cosa che causa la malattia della terra come una vite, che ha radici nella terra e produce un frutto corrotto il quale ha provocato l’oppressione del genere umano e ha reso molto malata la terra. Mostra che finché questa vite non sarà abbattuta e vendemmiata e calpestata completamente così che non possa più metter radice nella terra, le cure fatte per la malattia della terra, compresi tutti i vari movimenti, le ideologie e gli sforzi saranno inutili. Che cos’è questa vite? Quando fu piantata? Quale frutto produce? Quando e come sarà abbattuta e calpestata? È importante che conosciamo le risposte a queste domande per sapere come dirigere le nostre energie e modellare la nostra vita, poiché, altrimenti, tutti gli sforzi saranno diretti senza mira e recheranno delusione e frustrazione, e le nostre energie vitali saranno sprecate per cause perdute.
OLTRE IL POTERE DELL’UOMO
4. Non può l’uomo occuparsi della vite della terra? Perché?
4 Ma forse dite: Non può l’uomo occuparsi di questa vite della terra e abbatterla? No, poiché nel libro di Rivelazione Gesù Cristo diede all’apostolo Giovanni una previsione delle cose che dovevano avvenire nel nostro tempo — la mietitura della terra, il radunamento dei veri adoratori di Dio in un luogo di favore e protezione di Dio e la distruzione della “vite della terra” — e rivelò che l’immensità del lavoro è tale che soltanto potenti creature angeliche che servono sotto la direttiva di Cristo possono compierlo.
5. Come ci mostra Rivelazione che sono gli angeli a dover eliminare dalla terra la vite maligna?
5 Rivelazione, capitolo 14, descrive un’opera compiuta da angeli sotto Cristo Gesù durante questo tempo della fine. Essa dichiara (verss. Riv. 14:17, 18): “E un altro angelo ancora [il quinto di questa serie] emerse dal santuario del tempio che è nel cielo [perciò un adoratore di Geova come Dio], avendo egli pure una falce affilata. E un altro angelo ancora [il sesto] emerse dall’altare e aveva autorità sul fuoco. Ed egli chiamò ad alta voce colui che aveva la falce affilata, dicendo: ‘Metti dentro la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vite della terra, perché le sue uve son divenute mature’”.
SIMBOLICO USO DELLA PAROLA “VITE”
6. (a) In che modo Geremia 2:21 e Isaia 5:7 ci aiutano a capire che cosa simboleggia la vite? (b) Che cos’è la “vera vite”?
6 Ciò che è questa “vite della terra” si può capire esaminando altre scritture dov’è usata una vite in senso simbolico. Dio organizzò Israele in una nazione, diede loro un governo e li piantò nel paese di Palestina. Egli dice in Geremia 2:21: “E in quanto a me, t’avevo piantata come una scelta vite rossa, tutta di vero seme. Come ti sei dunque cambiata verso di me in degenerati germogli di vite straniera?” In Isaia 5:7, egli dice: “Poiché la vigna di Geova degli eserciti e la casa d’Israele, e gli uomini di Giuda sono la piantagione di cui egli provava delizia. E sperava per il giudizio, ma, ecco, l’infrazione della legge; per la giustizia, ma, ecco, il grido”. Qui la nazione d’Israele era considerata la vite di Geova e fu piantata bene e dall’inizio fu buona ma infine produsse cattivo frutto. La nazione divenne molto malata spiritualmente e moralmente. Quando Gesù venne sulla terra questa vite produsse frutto così corrotto che i suoi capi e molti del popolo furono spinti a ucciderlo. Gesù cominciò a radunare quelli che sarebbero divenuti suoi fratelli spirituali e parlò di sé come di una vite e di quelli che componevano l’Israele spirituale, i 144.000 Israeliti spirituali, come di tralci in essa. Questa vite doveva essere composta dal “piccolo gregge” a cui il Padre si compiacque di dare il regno di Dio. Questa “vera vite” è dunque la nazione dell’Israele spirituale che produce i frutti del regno di Dio. — Giov. 15:1-8; Luca 12:32; Matt. 21:43.
7. Qual è il frutto che produce la “vera vite”?
7 Ora il frutto che questa buona vite produce è elencato in Galati 5:22, 23, cioè amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza e padronanza di sé. Queste cose operano per il bene di tutti quelli che vengono a contatto con la vera vite spirituale. Questa vite fu piantata da Geova Dio nel primo secolo e, essendo una vite spirituale, costituirà il regno di Dio, che governerà dal cielo. Recherà benedizioni di vita e felicità eterna ai popoli della terra.
FRUTTO DELLA “VITE DELLA TERRA”
8. (a) Che cos’è la “vite della terra”? Spiegate perché dite questo. (b) Quando fu piantata, e quale fu la sua attitudine verso Dio all’inizio?
8 La “vite della terra”, che deve essere abbattuta dagli angeli di Dio, dev’essere qualche cosa contraria a Geova Dio e, perciò, dev’essere il prodotto del suo nemico Satana il Diavolo. Dev’essere abbattuta perché il frutto che produce è cattivo. Sappiamo che Satana il Diavolo è l’iddio e governante dei regni del mondo ed è da Satana che questi regni ricevono potenza, troni e grande autorità. (Riv. 13:1, 2; Matt. 4:8, 9; Luca 4:5, 6; Giov. 14:30; 16:11; 2 Cor. 4:4) Queste nazioni appartengono a Satana proprio come Israele appartenne a Geova Dio. Perciò, la “vite della terra” è il visibile sistema di governo del Diavolo sopra il genere umano. Fu piantata per mezzo di Nimrod il potente cacciatore ventidue secoli prima dell’Èra Volgare. È sempre stata contro Dio e ha prodotto molto frutto.
9. (a) Perché il frutto della “vite della terra” è estremamente cattivo? (b) Che cos’è il frutto della “vite della terra” e quali sono i suoi risultati?
9 C’è una ragione per cui il frutto della “vite della terra” è estremamente cattivo. È questa: La vite è stata aiutata, sì, incitata a produrre il suo frutto da Babilonia la Grande, che regna come grande falso impero religioso sopra tutti i regni sotto Satana. (Riv. 17:1-5; cap. 18) Perciò, tutto il suo frutto è della specie più corrotta, contro Dio e molto degradante, e reca molta oppressione alle persone. Il suo frutto è descritto in Galati 5:19-21 come segue: fornicazione, impurità, condotta dissoluta, idolatria, pratica di spiritismo, odio, contesa, gelosia, eccessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e cose simili. Questa vite ha dunque prodotto il frutto di “tutti i regni del mondo” e il suo frutto ha fatto ubriacare la terra di guerre devastatrici, oppressioni, timore, delitto, odio, contese e assassinii. Milioni di persone sono andate nel sepolcro morendo precocemente a causa delle egoistiche, avide ambizioni di malvagi governanti in tutt’e sette le potenze mondiali finora. Le ambizioni di uomini come Hitler e altri per ottenere il dominio mondiale hanno fatto molte vittime, accrescendo la malattia prodotta dalla vite maligna.
10. Perché la vite è così carica d’uve pienamente mature?
10 Dio ha lasciato crescere questa vite, specialmente sino alla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914, perché non ha ostacolato i governi della terra, per spodestarli, durante il tempo che aveva concesso loro. Ma ora è il tempo del giudizio ed egli miete quelli che vogliono venire dalla sua parte, nel suo favore e sotto la sua protezione. Quindi mediante i suoi potenti angeli rivolgerà la sua attenzione alla vite della terra. Certo in tutti i secoli che ha avuto, essa ha prodotto un’abbondante quantità di grappoli e le sue uve sono certo mature e pronte per essere pigiate. Oggi la malvagità è giunta al colmo.
11. (a) Chi rappresenta il sesto angelo, che emerge dall’altare? (b) Come vengono essi in aiuto dei fratelli spirituali di Cristo, e comandano essi a questi fratelli spirituali di abbattere la vite?
11 Il sesto angelo, che invita ad abbattere la “vite della terra”, emerge dall’altare dov’era tenuto acceso il fuoco dei sacrifici. Questo angelo perciò conoscerebbe bene le attività dei 144.000 fratelli spirituali di Cristo, che durante il loro corso sulla terra hanno offerto sacrifici di lode e buone opere a Dio e hanno fatto questo in mezzo alla più grande persecuzione, sofferenza e martirio da parte di quelli che bevono il frutto della “vite della terra”. L’angelo viene in loro aiuto ordinando di abbattere questa vite. Egli raffigura, perciò, quegli angeli che sono “spiriti per il servizio pubblico, mandati a servire per quelli che erediteranno la salvezza”. (Ebr. 1:14; 13:12-16) Dirigendo e servendo i servitori di Dio sulla terra questi angeli non ordineranno ai servitori terreni di abbatterla, ma dirigono effettivamente questi servitori terreni nel dare al mondo l’avviso anticipato che presto la vite sarà abbattuta.
LO STRETTOIO
12. (a) Che cosa è assicurato dal fatto che la vite è scagliata nello strettoio? (b) Quale paragone possiamo fare per capire quanto è grande lo strettoio?
12 Il quinto angelo con la falce agisce contro la vite: “E l’angelo ficcò la sua falce nella terra e vendemmiò la vite della terra, e la scagliò nel grande strettoio dell’ira di Dio”. Essendo scagliata nello strettoio perché le sue uve siano completamente pigiate, questa vite, una volta abbattuta, non avrà probabilità di metter nuovamente radice e turbare il genere umano con il suo mortifero frutto. Che tremendo strettoio ci vorrà per calcare tutte le nazioni e i regni di questo mondo! Nella profezia di Gioele (3:9-14) la valle di Giosafat fuori di Gerusalemme è usata come simbolo del luogo dove saranno calcate e annientate tutte le nazioni che combattono contro Geova. Lo strettoio di Rivelazione è anche più grande di questa valle, poiché il racconto prosegue dicendo: “E lo strettoio fu calcato fuori della città, e dallo strettoio uscì sangue fino ai freni dei cavalli, per la distanza di milleseicento stadi [trecentoventi chilometri]”. — Riv. 14:20.
13. Quale sarà effettivamente la portata del combattimento che calpesterà la “vite della terra”?
13 La straordinaria grandezza dello strettoio pone in rilievo la portata della distruzione della vite del sistema di governo politico del Diavolo sopra il genere umano. L’intera terra sarà effettivamente il teatro della battaglia di Armaghedon. In Isaia 63:3-6 (Ga) Geova dice: “Nella vasca ho pigiato da solo, del mio popolo nessuno era con me. Li ho pigiati nel mio sdegno, li ho calpestati nella mia ira. È sprizzato il loro sangue sulle mie vesti e tutti i miei abiti ho macchiato; poiché c’è un giorno per la vendetta nel mio cuore e l’anno della mia redenzione è arrivato. Guardai: non c’era chi aiutasse; osservai stupito: non c’era chi mi sostenesse. Allora mi salvò il mio braccio, mi sostenne la mia ira. Calpestai i popoli nel mio sdegno, li stritolai nella mia ira; feci scorrere per terra il loro sangue”.
14. (a) Che cosa simboleggia lo strettoio? (b) Che cosa simboleggiano la sua grandezza e la quantità di sangue delle uve pigiate?
14 Lo strettoio, perciò, simboleggia una condizione, una condizione angusta, difficile in cui l’Onnipotente Dio per mezzo del suo Maresciallo di Campo Gesù Cristo porta le forze dei suoi nemici. Sarà un tempo in cui la misura della loro colpevolezza giungerà al culmine. Geova sa riservare gli empi fino al giorno del giudizio perché siano puniti e così essi saranno colti “con le mani insanguinate”, per così dire, e la loro colpa sarà così evidente che non vi sarà assolutamente nessun dubbio che meritino pienamente la loro distruzione. Egli concede tempo affinché le uve che producono l’ira siano pienamente mature. Essa sopraggiunge dunque su di loro proprio al momento giusto e in appropriate circostanze e lo strettoio di Dio è abbastanza grande ed è disposto e perfettamente preparato a prendere tutti e non permettere che alcuno d’essi scampi. — 2 Piet. 2:9.
LE UVE SONO COMPLETAMENTE PIGIATE
15. Chi farà la pigiatura e che cosa è mostrato dal fatto che sono gli zoccoli dei cavalli, e non piedi umani, a fare la pigiatura?
15 In questo grande strettoio simbolico la grande organizzazione bellica dei santi angeli di Geova sotto la direttiva dell’incoronato Re Gesù Cristo farà la pigiatura ed esprimerà l’ira di Dio sulla vite. Nessun testimone di Geova avrà alcuna parte nella pigiatura. È come l’attacco da parte di Moab, Ammon e monte Seir che minacciò il re Giosafat nei tempi antichi, nel quale Dio disse: “Non toccherà però a voi di combattere; solo disponetevi là, rimanete fermi e contemplerete la vittoria che Jahve procurerà a voi”. (2 Cron. 20:17, Ga) La pigiatura della vite sarà compiuta non da piedi umani, ma dagli zoccoli dei cavalli. Nella Bibbia i cavalli sono simbolo di guerra. È la guerra di Dio. Sarà la più tremenda distruzione che la terra abbia mai visto perché la vite è così grande e carica di uve. La terra è piena della violenza causata dal vino che esse producono. Il sangue delle uve schiacciate esce fino ai freni dei cavalli.
16. Come descrivono altre scritture l’azione di calcare lo strettoio?
16 La guerra descritta in Rivelazione 14 come pigiatura è raffigurata in Daniele 2:44, 45 come annientamento di tutte le nazioni e di tutti i regni mediante il regno di Dio simile a roccia. Daniele 12:1, 4 e Matteo 24:21, 22 dicono che è un tempo di afflizione e tribolazione tale che le nazioni e i popoli non hanno mai conosciuto da quando cominciò questo mondo e di cui non vi sarà mai l’uguale. Che Gesù Cristo partecipi al combattimento e prenda la direttiva è indicato in Rivelazione 19:11-16, dov’è detto che è capo degli eserciti in cielo che sono su cavalli e colui che calca lo strettoio del furore dell’ira dell’Onnipotente.
17. (a) Quanto sarà accurata la pigiatura delle uve? (b) Come mostra il profeta Gioele che alcuni sopravvivranno durante la pigiatura?
17 Possiamo dunque essere sicuri che Geova Dio farà un lavoro accurato mediante il suo intronizzato Re Gesù Cristo nel pigiare ogni traccia della “vite della terra”. Dei tentacoli di questa crescita che ha fatto ammalare la terra non rimarrà neppure una traccia perché causi inquietudine e timore ai popoli della terra che ora prendono sul serio l’avvertimento di Dio. Che cosa eccellente sarà sopravvivere a quel tempo! Solo mediante la protezione di Geova questo è possibile. La profezia di Gioele, dopo aver predetto la pigiatura delle nazioni nello strettoio, dice: “L’Eterno ruggirà da Sion, farà risonar la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra saranno scossi; ma l’Eterno sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figliuoli d’Israele. E voi saprete che io sono l’Eterno, il vostro Dio, che dimora in Sion, mio monte santo”. (Gioe. 3:16, 17, VR) Questo significa per loro sopravvivere senza morire per entrare nel suo nuovo ordine di cose.
18. (a) Che cosa possono attendere con ansia i testimoni di Geova? (b) Perché è così urgente che i testimoni di Geova dichiarino l’avvicinarsi della pigiatura nello strettoio?
18 Un’operazione di cancro è difficile e pericolosa, e significa un tempo di prova e tribolazione per il paziente, tuttavia se il cancro si può asportare completamente ciò è causa di gioia per il paziente che può superare con successo l’operazione. Nello stesso modo sarà un tempo difficile senza uguale nella storia quello in cui la “vite della terra” sarà abbattuta e calpestata. Ma sarà causa di gioia per gli abitanti della terra quando la “vite della terra” sarà scomparsa e quando i giudizi di Dio riempiranno la terra. Allora l’abbondante frutto della vera vite del Regno permetterà agli abitanti della terra di praticare la giustizia e recherà loro vita e pace. I testimoni di Geova lavorano ora strenuamente affinché le persone di cuore onesto comprendano la serietà della situazione e facciano i passi necessari per la loro preservazione onde evitino d’essere pigiate nello strettoio. A volte l’urgente messaggio d’avvertimento che devono proclamare non è accettato prontamente, ma essi continuano, ciò nonostante, perché lo fanno per salvare delle vite. Rivelazione prosegue indicando le cose che essi devono fare per rivelare le pericolose condizioni insieme alla sola via di scampo per ottenere eterna felicità. Possiamo attendere successive edizioni di questa rivista per considerare gli emozionanti capitoli quindicesimo e sedicesimo di Rivelazione.