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Sollievo duraturo dalla guerraLa Torre di Guardia 1973 | 1° novembre
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è l’espressione del Sovrano Signore Geova, ‘La spada di ciascuno sarà contro il suo proprio fratello. E per certo verrò in giudizio con lui, con la pestilenza e col sangue; e farò piovere rovescio di pioggia inondatrice e chicchi di grandine, fuoco e zolfo su di lui e sulle sue schiere e su molti popoli che saranno con lui. E per certo mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere dinanzi agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova’”. — Ezec. 38:21-23, NW.
Così la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” reca pace duratura distruggendo i guerrafondai della terra. Essa si combatte nel simbolico ‘campo di battaglia’ chiamato Har-Maghedon (la situazione a cui pervengono le nazioni che porta alla battaglia). Durante quel combattimento Geova protegge il suo popolo, rivendicandosi come Sovrano Universale e Preservatore e Liberatore del suo popolo. Poco prima di scendere nella distruzione, le nazioni che si sono schierate dalla parte di Gog saranno costrette a vedere e a capire, come egli predisse, “che io sono Geova”. — Riv. 16:14, 16.
Nel prossimo numero di questa rivista considereremo ciò che la Parola di Dio prevede circa gli sviluppi che faranno seguito a questa distruzione dei nemici di Geova.
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Che cosa renderò a Geova?La Torre di Guardia 1973 | 1° novembre
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Che cosa renderò a Geova?
SOLO le persone dalla disposizione mansueta e ammaestrate dalla Bibbia faranno probabilmente la domanda su come ripagare Geova di tutti i benefici che ha elargiti alle sue creature umane. Le persone per la maggior parte considerano e parlano più dei loro guai, delle loro cause di lamentela, dei loro pregiudizi, che delle cose di cui potrebbero benissimo essere grate. La vera gratitudine è rara. Molti sono così accecati dai propri interessi che non riescono neppure a vedere la moltitudine di ragioni per rendere grazie. Questa situazione fu chiaramente predetta da un ispirato scrittore del primo secolo E.V. con queste parole: “Gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, . . . ingrati, sleali, . . . senza amore per la bontà. — 2 Tim. 3:2, 3.
Questo spirito di ingratitudine è contagioso. Si può propagare e può influire sugli altri come una malattia virulenta. Può avvelenare anche la mente di quelli che si sono volti all’adorazione del solo vero Dio, Geova, se trascurano in qualche modo di mantenere forte la loro fede e fiducia in Colui che adorano. Quanto è dunque importante meditare spesso su tutti i benefici che Geova ci ha elargiti, sì, anche prima che ci rendessimo conto del suo benigno dominio su tutto l’universo! E ci sono speciali ragioni per esser grati di vivere in questo particolare periodo della storia umana, di comprendere i meravigliosi propositi di Dio per il genere umano e per questo pianeta terrestre che fu creato per essere la bella, duratura dimora dell’uomo. — Ger. 9:24.
Ricordate che nascemmo tutti in una razza moritura. Dal giorno stesso della nascita siamo stati soggetti al timore della morte ereditata dai nostri genitori peccatori. Siamo stati alla mercé di egoistici, tirannici governanti e di uomini che, come bestie selvagge, sono stati avidi di preda. Siamo stati ingannati, derubati, impoveriti,
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