Esecuzione del giudizio divino sulla falsa religione
“Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque”. — Riv. 17:1.
1. Qual è il diritto di ogni individuo, e qual è il dovere degli altri a questo riguardo?
OGNUNO di noi ha il diritto di praticare la religione di sua scelta. Questo avviene anche oggi, a meno che la religione dell’individuo non sia immorale, licenziosa, contro il buon costume. Ognuno deve rispettare il diritto dell’altro di scegliere e vivere la propria religione. Dobbiamo praticare la tolleranza religiosa.
2. (a) Che cosa non significa la tolleranza religiosa? (b) Come considera un autore indù i nomi dei molti dèi, e quali domande suscita questo nella nostra mente?
2 Il fatto che riconosciamo il diritto di ognuno alla sua religione, il nostro rifiuto di ostacolare la pratica religiosa di ciascuno non significa, tuttavia, che approviamo la sua religione o che approviamo tutte le altre religioni oltre alla nostra. La nostra pratica della tolleranza religiosa non significa che crediamo che tutte le religioni siano giuste e utili e che conducano tutte a un eterno felice futuro nella gioia senza fine dell’iddio che la persona adora. Né significa che riconosciamo che, dopo che tutto è stato detto e fatto, adoriamo ancora tutti lo stesso e unico dio solo con nomi diversi o con diversi modi di avvicinarci a lui o mediante diverse cerimonie religiose. Come scrisse qualche tempo fa un autore indù: “I nomi degli dèi non determinano la religione più di quanto i nomi di uomini e di donne non determinino la loro personalità . . . Sia Dio, Geova, Bhavani, Ishvari, Allah, Hari, Siva o Rama, è lo stesso Essere che in modo vago viene ricordato da ogni devoto che pronunci il nome che è stato abituato ad associare al mistero dell’universo e all’idea dell’adorazione”.a Ma è vero questo? Tutti i nomi dei diversi dèi hanno forse la stessa storia? Suggeriscono agli adoratori l’unica e stessa personalità?
3. (a) Perché non è male smascherare una falsa religione? (b) In base a che cosa si deve smascherarla?
3 Può esistere la falsa religione? Dire e dimostrare che un’altra religione è falsa non è una forma di persecuzione religiosa per nessuno. Non è persecuzione religiosa il fatto che una persona informata smascheri pubblicamente una certa religione indicando che è falsa, permettendo così di vedere la differenza tra la religione falsa e la religione vera. Ma per smascherare e dimostrare che le religioni errate sono false, il vero adoratore dovrà usare un autorevole mezzo di giudizio, una norma di valutazione che non possa rivelarsi falsa. Smascherare pubblicamente la falsa religione è certo più importante che dimostrare che la notizia di un giornale è falsa; è un servizio di pubblica utilità, anziché persecuzione religiosa, ed è in relazione con la vita eterna e la felicità delle persone. E tuttavia le lascia libere di scegliere.
4. Che cosa dev’essere in grado di fare colui che ha la vera religione?
4 Perché si dovrebbe praticare una religione se non si fosse convinti che è vera e giusta? L’adoratore che dice e crede che la sua religione è l’unica vera non è egoista. Tuttavia, dev’essere in grado di dimostrare che la sua religione è l’unica giusta e reca eterne benedizioni. Altrimenti, la sua fede nella sua religione è senza fondamento ed è pura credulità.
5. (a) Se tutte le religioni fossero vere, che cosa vedremmo? (b) Come ci viene assicurato che non tutte le religioni sono vere?
5 Per qualcuno sarà un’idea nuova il fatto che non tutte le religioni sono vere e giuste, e che vi è solo una religione vera, solo una vera forma di adorazione di una superiore o suprema potenza intelligente. Se tutte le religioni fossero vere e giuste, recherebbero miglioramento, protezione e durevoli benefici ai loro seguaci. La falsa religione porta cattivi risultati, con avvilimento e degradazione. Poiché questo è l’effetto della falsa religione in questa vita, come può veramente salvarci? Come può farci entrare in un mondo migliore, malgrado vi si debba praticare la stessa religione così com’era praticata in questa vita sulla terra? Non tutte le religioni possono essere vere, poiché si contraddicono l’una con l’altra, ma la religione che è proprio vera deve contraddire tutte le altre.
6, 7. (a) Che cosa rivela la vera scienza? (b) Come mostra la Parola di Dio che la creazione del nostro universo è dovuta a intelligenza divina?
6 Necessariamente, dev’esserci solo una vera religione, come vi è solo una vera scienza. Diciannove secoli fa un dotto difensore della vera religione ammonì di guardarsi dalle “opposizioni di quella che falsamente si chiama scienza”, o dalle “dispute di una scienza che è falsa”, perché l’accettazione di questa falsamente chiamata scienza o conoscenza aveva indotto molti credenti ad allontanarsi dalla vera fede. (1 Tim. 6:20, VR; Na) La sola, vera religione dev’essere in perfetta armonia con la scienza che è provata, e non solo chiamata tale.
7 La scienza o conoscenza, verace, perché provata, rivela le leggi dell’universo. Ci rende sempre più chiara la meravigliosa armonia di tutte le opere della creazione e di tutte le leggi dell’universo fisico. L’unità e l’armonia dell’universo vengono scoperte in modo più particolareggiato dalle ricerche scientifiche, ma anche con gli occhi naturali possiamo vedere abbastanza da dimostrare che vi è un solo Dio, un solo Creatore del nostro armonioso universo. Questa intelligenza divina sta dietro, ossia è responsabile del nostro armonioso universo, come fu espresso molto tempo fa con le seguenti parole scritte contro uomini che negano l’esistenza dell’unico, supremo Creatore, Dio: “Quello che si può conoscere di Dio è manifesto fra loro, poiché Dio lo ha loro reso manifesto. Poiché le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. (Rom. 1:19, 20) Quali conclusioni siamo dunque costretti a trarre da ciò?
8. (a) Mostrate quali esigenze deve soddisfare una religione per essere l’unica vera adorazione. (b) Perché la vera adorazione deve trionfare?
8 Un solo Dio potrebbe essere supremo e onnipotente; e un tale Dio può significare solo una vera religione, cioè l’unica giusta adorazione dell’unico supremo, onnipotente Dio. La sua religione implica giusta credenza ed è armoniosa in tutte le sue espressioni, come la vera scienza fisica è armoniosa e non si contraddice. La vera religione del solo Dio non è in disaccordo con se stessa, non si rinnega o non è divisa in se stessa. Se vi fossero disarmonia, contraddizione e disunione interna, non potrebbe sussistere; non potrebbe essere semplice verità; sarebbe in disaccordo con le leggi scientifiche dell’universo; non potrebbe trionfare nel conflitto di lunga data tra la vera e la falsa religione. Ma la vera religione deve trionfare, perché la verità non può essere distrutta. Ecco perché, malgrado le molte false religioni del mondo, la vera religione è sopravvissuta fino ad oggi, benché resti isolata. Senza dubbio, l’onnipotente Dio non poteva fare a meno di preservare la sua religione.
9, 10. (a) Con chi ebbe fine la linea di discendenza della vera adorazione, e perché con lui? (b) Che cosa pensò egli circa il dare a Geova esclusiva devozione?
9 Nei primi quattromila anni dell’esistenza dell’uomo vi fu una linea di discendenza di uomini nella quale venne preservata l’adorazione del vero Dio. Tale linea di discendenza finì con Gesù Cristo, che si rifiutò di adorare chiunque all’infuori del vero Dio. Rispondendo a Satana, l’Oppositore del vero Dio e della sua religione, Gesù Cristo disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. Gesù Cristo citava ciò che era scritto nella Legge del profeta Mosè, in Deuteronomio 5:9; 6:13, dove la lingua originale della Legge ci dice il nome di Dio, cioè Geova.
10 Gesù Cristo non si sposò e non allevò una famiglia in cui continuare l’adorazione del vero Dio, Geova. Dalle profezie scritte, ispirate da Geova Dio, Gesù sapeva di dover morire di una morte di martire per la verità. Perciò radunò attorno a sé fedeli seguaci, che avrebbero continuato a praticare la vera religione dopo la sua morte. — Giov. 18:37.
11. Quale cambiamento di religione ebbe luogo per alcuni Giudei ai giorni di Gesù?
11 I dodici apostoli che egli scelse avevano cercato fino a quel momento di vivere secondo la Legge di Mosè. Ora, tuttavia, Simon Pietro e suo fratello Andrea cambiarono la loro religione, smettendo di essere Giudei religiosi che non avevano niente a che fare con quelli di nazionalità non giudaica, per divenire cristiani, seguaci di Gesù Cristo. Anche gli apostoli Giovanni e Giacomo cambiarono religione nello stesso modo, e così pure tutti gli altri apostoli, dato che erano tutti Giudei naturali di nascita. Saulo di Tarso, che divenne l’apostolo Paolo, aveva seguìto precedentemente il giudaismo o la religione dei Giudei e aveva perseguitato i cristiani, ma, in breve tempo, a motivo di un miracolo, cambiò dal giudaismo al cristianesimo. (Gal. 1:13-16; 2 Cor. 11:22, 23; Filip. 3:5, 6) Questo cambiamento di religione, tuttavia, non significò che ora questi apostoli cercassero di dimostrare che la Bibbia era falsa.
IL MEZZO PER VALUTARE TUTTE LE RELIGIONI
12. (a) Qual è la norma per stabilire la verità, come mostrò Gesù? (b) Quale parte di questa verità era disponibile quando egli disse queste parole?
12 Avvenne proprio il contrario. Questi apostoli e i loro compagni giudei convertiti presentarono altre prove ancora, prove aggiornate, per dimostrare che le Scritture Ebraiche erano veraci. I cristiani giudei di quel tempo avevano le Scritture Ebraiche da Genesi a Malachia, complessivamente trentanove libri, secondo l’odierna suddivisione. Gesù Cristo stesso sostenne costantemente la veracità di tali Scritture Ebraiche e richiamò l’attenzione sull’adempimento delle loro profezie. Nella sua ultima preghiera con gli apostoli egli disse a Geova Dio riguardo a queste Scritture Ebraiche: “Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità”. I suoi discepoli giudei, i suoi seguaci della nazione d’Israele, seguirono il suo esempio e, come il loro Capo, dimostrarono che le Scritture Ebraiche erano veraci, divinamente ispirate. — Giov. 17:17; Luca 24:25-27, 44-46; Atti 17:2, 3.
13. (a) In che modo i primi discepoli di Gesù seguirono il suo consiglio contenuto in Giovanni 17:17? (b) Che cosa costituì infine la completa Parola di verità, e per che cosa è essa la norma fino ai nostri giorni?
13 Perciò i Giudei convertiti al cristianesimo si unirono effettivamente a Gesù Cristo nel dimostrare che le tradizioni religiose che gli uomini avevano aggiunto alle Scritture Ebraiche e all’adorazione di Geova erano false, poiché tali tradizioni umane contraddicevano le Sacre Scritture e rendevano senza valore i comandamenti di Dio. Essi si attennero strettamente ai trentanove libri delle ispirate Scritture Ebraiche quale norma con cui stabilire se le pratiche e gli insegnamenti religiosi erano veraci o falsi. In armonia con queste veraci Scritture Ebraiche furono quindi scritti ventisette libri cristiani, scritti originariamente in greco da otto apostoli e discepoli ispirati. Questi libri furono aggiunti alle ispirate Scritture Ebraiche per formare un solo volume di sessantasei libri. In armonia con la pratica di Gesù Cristo e dei suoi discepoli del primo secolo, noi usiamo questo Volume ispirato, chiamato Sacre Scritture o Sacra Bibbia, quale norma dataci oggi da Dio per dimostrare se una religione è verace o falsa.
OPPOSIZIONE DIVINA ALLA FALSA RELIGIONE
14. Poiché né Dio né Cristo può mentire, qual è il loro atteggiamento verso la falsa religione?
14 Il solo vivente e vero Dio non mente e non può mentire. (Tito 1:1, 2; Ebr. 6:18) Poiché si attiene incrollabilmente alla verità, egli è contro tutta la falsa religione; e lo è anche suo Figlio Gesù Cristo. Nell’ultimo libro della Sacra Bibbia essi cooperarono per darci, mediante l’apostolo Giovanni, una profezia, in simboli, che descrive la caduta e la distruzione di tutta la falsa religione.
15. (a) Chi è la fonte della falsa religione, e quali sono i suoi nomi? (b) Perché la falsa religione predomina sulla terra?
15 Poiché la sola vera religione ha origine dal solo vivente e vero Dio, Geova, e lo rappresenta, così tutta la falsa religione rappresenta l’invisibile creatura spirituale che è il falso dio di questo mondo o sistema di cose. (2 Cor. 4:4) Egli è la fonte della falsa religione, perché è bugiardo e padre di tutte le menzogne, ed è contro il vero Dio, il Creatore. L’ultimo libro della Bibbia lo chiama “il gran dragone . . ., l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo [Calunniatore] e Satana [Oppositore], che svia l’intera terra abitata”. (Riv. 12:9) Esclusi coloro che adorano fedelmente il vero Dio mediante suo Figlio Gesù Cristo, Satana il Diavolo svia “l’intera terra abitata” per mezzo della falsa religione. Per tale ragione la falsa religione predomina sulla terra.
16. (a) Vi sono forse pacifiche relazioni tra la vera e la falsa religione? (b) Perché la vera religione deve prevalere?
16 Né il vero Dio né il falso dio approvano la religione l’uno dell’altro. Il vero Dio è contro la religione del falso dio, Satana il Diavolo. Il falso dio è contro la religione di Geova e guida i suoi servitori perché perseguitino la religione del vero Dio. Quindi, nel corso dei secoli, i veri adoratori hanno molto sofferto per mano dei falsi capi religiosi. La falsa religione può ora avere il potere e il maggior numero di seguaci sulla terra abitata, ma quale religione trionferà alla fine? Vi è solo una risposta: Poiché non si può distruggere la verità, sarà la falsa religione a subire la sconfitta e la distruzione. Questo è sicuro come è sicuro che il vero Dio trionferà sul falso dio religioso.
17. (a) Quale potere ha il vero Dio, come indica il racconto biblico del Diluvio? (b) Quindi, perché ha lasciato esistere fino ad ora la falsa religione?
17 Ora, in un istante, il vero Dio potrebbe spazzar via la falsa religione e liberare così i suoi adoratori dall’opposizione e dalla persecuzione. Ai giorni di Noè egli spazzò via coloro che seguivano la falsa religione, mediante un diluvio universale. Sopravvissero otto Suoi fedeli adoratori, Noè e sette diretti componenti della sua famiglia. (Gen. 6:5 fino a 7:24) Dal tempo del Diluvio universale l’Onnipotente Dio ha solo permesso la falsa religione. L’ha tollerata per mettere alla prova la sincerità e la fedeltà dei suoi adoratori. La sua ispirata Parola scritta, la Bibbia, mostra chiaramente che non tollererà sempre il prevalere della falsa religione. Per quanto tempo ancora tollererà che si pratichi la falsa religione sulla sua proprietà, questa terra che gli appartiene quale sua creazione?
18. Come sappiamo che la fine della falsa religione è vicina?
18 Da quando l’originale uomo perfetto in Eden peccò contro il suo Iddio Creatore, la Bibbia conta circa 1.656 anni fino al diluvio dei giorni di Noè. Dall’inizio del Diluvio fino ad ora è trascorso più del doppio di questo periodo di tempo, cioè più di 4.300 anni. Secondo le informazioni che ci pervengono da ogni parte della terra abitata, oggi le condizioni sono peggiori di quelle che esistevano sulla terra prima che venisse il Diluvio e spazzasse via coloro che seguivano la falsa religione. Gesù Cristo pronunciò una profezia per indicare quando sarebbe stato posto fine alla falsa religione e al resto del sistema di cose del Diavolo. Nella sua profezia Gesù additò i paralleli tra le condizioni sulla terra prima del Diluvio e le condizioni che avrebbero dovuto esistere sulla terra prima della fine del mondo del Diavolo. (Matt. 24:36-39; Luca 17:26, 27) Poiché gli avvenimenti e le condizioni che Gesù predisse si sono avverati nella storia umana fin dal 1914, e poiché i nostri tempi sono simili a quelli di Noè prima del Diluvio, è evidente che la fine di tutta la falsa religione è vicina.
COME COMINCIÒ
19. Chi diede inizio alla falsa religione dopo il Diluvio, e quale menzogna riguardo al Diluvio disse la falsa religione?
19 Dove e come ebbe dunque inizio la falsa religione dopo il Diluvio? Fu ai giorni di un pronipote di Noè chiamato Nimrod, nella città di Babele o Babilonia. Nimrod fu un grande cacciatore in opposizione a Geova Dio e divenne re di Babele e l’eroe dei suoi cacciatori. (Gen. 10:8-10; 1 Cron. 1:10) Con questo inizio si formò e si diffuse la religione babilonese. Comunque, i Babilonesi fecero risalire il principio della loro religione alla creazione del cielo e della terra. Così la religione babilonese aveva una sua mitica cosmogonia o filosofia sulla creazione dell’universo e anche una storia del Diluvio, Diluvio al quale essa sopravvisse; e quindi affermò d’essere l’unica religione originale e perciò la vera religione.
20. Mostrate come Noè e Sem considerarono giustamente la nuova diffusione di questa falsa religione.
20 I fatti mostrano, tuttavia, che Noè e suo figlio Sem, che sopravvisse al diluvio con Noè, non si unirono ai ribelli religiosi nella costruzione di Babele né nel promuovere l’idea sociale, politica e religiosa che si celava dietro la costruzione di questa città e della sua torre a grattacielo. Noè e Sem non parteciparono all’adorazione del nuovo dio stabilito a Babele o Babilonia. Continuarono ad adorare il solo vero Dio, il Creatore, Colui che aveva mandato il Diluvio. Si astennero dall’adorare i falsi dèi descritti nel racconto babilonese della creazione.
21. Mediante chi fu mantenuta in vita la vera religione?
21 In tal modo fu stabilita a Babele (Babilonia) la falsa religione. La vera religione continuò dove dimoravano Noè e Sem, e Sem visse fino ai giorni di un uomo chiamato “amico di Geova”, cioè Abraamo l’Ebreo. (Giac. 2:23; 2 Cron. 20:7; Isa. 41:8) Abraamo fu uno dei principali discendenti di Sem, e per mezzo di lui fu mantenuta viva sulla terra l’adorazione del vero Dio, che ha nome Geova.
22, 23. (a) Come il vero Dio espresse disapprovazione per la religione babilonese? (b) Quale nome diede la falsa religione alla città di Nimrod, ma come Geova chiamò questa città, e che cosa significa?
22 Dio non approvò Babele o Babilonia, più di quanto non approvasse la sua falsa religione. Per esprimere la sua disapprovazione su Babele e sul suo grattacielo religioso, l’Onnipotente Dio confuse le lingue dei costruttori e li disperse. Indubbiamente anche la lingua di Nimrod fu cambiata ed egli non parlò più l’ebraico puro. Ma sia che avvenisse in una nuova lingua o no, egli continuò a praticare la sua falsa religione, e in una delle nuove lingue la sua città fu chiamata con un nome che significa “Porta di Dio”. Non, naturalmente, la Porta di Geova, a cui Nimrod si opponeva, ma del centro religioso e della capitale del nuovo falso dio.
23 Nell’originale ebraico, la Parola scritta di Dio chiama la città reale di Nimrod Babele (Babilonia, in lingua greca). Il nome ebraico Babele non significa “Porta di Dio”; significa “Confusione”. L’atto di giudizio di Dio su questa città fu la ragione per cui la città venne chiamata con tale nome ebraico. Le false religioni, che cercano di glorificare Babele o Babilonia, non danno alla città il nome “Confusione” nella loro lingua, ma mettono dio, il loro dio, nel nome della città. La storia di Sem la chiama Babele (“Confusione”), e altrettanto fanno successivi scrittori biblici in ebraico e in greco. — Gen. 10:2 fino a 11:10; Sal. 137:1, 8; Matt. 1:11, 12, 17.
24. Quale fu la condotta della falsa religione dopo la confusione delle lingue degli uomini a Babele, e che cosa è dunque accaduto in tutto il mondo?
24 Confondendo e disperdendo i suoi costruttori, la falsa religione di Babilonia non venne distrutta. In effetti la sua falsa religione si diffuse quando essi vennero dispersi, e venne praticata in diverse lingue, quindi con diversi nomi per i suoi dèi. Così, dispersi i costruttori di Babilonia, la sua religione fu portata, in diverse lingue, in tutta l’Asia, l’Africa e l’Europa, per essere praticata in tutta la terra abitata e non solo a Babilonia. In tal modo venne stabilito l’impero mondiale della falsa religione, con un suo sacerdozio e le sue cerimonie. In questo impero, tutte le religioni che lo costituivano differivano nella lingua e nei nomi delle cose e degli abiti religiosi, ma tutte queste religioni si basavano sull’unico e medesimo fondamento, la falsa religione cominciata a Babilonia.
25. Come sono stati afflitti gli imperi mondiali dalla religione babilonica?
25 L’impero mondiale della religione babilonica ha continuato ad esistere da allora perché Dio l’ha tollerato. In tal modo ha dominato sulle sette potenze politiche mondiali di cui la Sacra Bibbia prende nota storicamente e profeticamente. Nell’ordine in cui ascesero al dominio mondiale esse sono: (1) Egitto, (2) Assiria, (3) Babilonia, (4) Medo-Persia, (5) Grecia o Macedonia, (6) Roma, sia quella pagana che quella della cristianità, compresa la parte occidentale e orientale dell’Impero Romano, e (7) Inghilterra-America, anche se questi due moderni alleati politici affermano di praticare, non la religione babilonica, ma il cristianesimo.
26. (a) Perché alcuni possono dire che la cristianità non poggia su fondamenta babiloniche? (b) Come possiamo essere sicuri che l’impero mondiale della falsa religione non può durare?
26 Le religioni prevalenti in tutte queste potenze mondiali, come quelle in paesi o territori fuori di queste sette potenze mondiali, si basavano su fondamenta babiloniche. Furono tutte sotto l’invisibile dominio del falso dio di questo mondo. Ciò include la cristianità; ma i suoi seguaci non se ne rendono conto, perché i suoi aspetti religiosi sono mascherati da nomi cristiani o biblici. A motivo dell’origine e del falso fondamento di questo impero mondiale della falsa religione, l’ultimo libro della Sacra Bibbia la raffigura col simbolo di Babilonia la Grande e le dà tale nome. Il fatto che viene chiamata con tale nome presagisce la sua sicura caduta e distruzione, come la sua antica figura che aveva nome Babilonia cadde ingloriosamente e finì nella completa rovina.
27. Che cos’hanno in comune i 111 membri delle Nazioni Unite, compresa la Russia Sovietica Rossa, malgrado le lagnanze della stampa sovietica?
27 L’impero mondiale della religione babilonica ha dominato sulle sette consecutive potenze mondiali fino ad oggi, quando è comparsa sulla scena mondiale l’organizzazione internazionale chiamata Nazioni Unite. Il dominio di lunga data dell’imperialismo religioso babilonico è profeticamente descritto nell’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione, nel diciassettesimo capitolo. Oggi le Nazioni Unite hanno 111 nazioni membri, e tutte praticano una religione, compresa la radicale Religione Rossa con la sua adorazione dello Stato e l’adorazione degli eroi che rassomiglia all’adorazione dell’eroe di Babilonia, il cacciatore Nimrod che si ribellò all’Iddio del suo bisnonno, cioè a Geova. Parlandoci della Russia Sovietica Rossa The Americana Annual del 1963 dice, sotto il titolo “Religione”, a pagina 692:
Nel 1962, come prima, la stampa sovietica ha deplorato il fatto che la religione era ancora una potente forza nella vita sovietica, ed ha esortato a intensificare la propaganda antireligiosa. Nel 1962 sono stati imprigionati più di 20 ministri pentecostali e almeno sette ministri dei testimoni di Geova per illegali attività religiose, . . .
IL MISTERO DELLA BESTIA SELVAGGIA DI COLORE SCARLATTO
28. Che cosa raffigura la bestia marina con sette teste e dieci corna, e quale curioso avvenimento si verifica?
28 Nel diciassettesimo capitolo di Rivelazione, è detto che l’apostolo cristiano Giovanni vide “una bestia selvaggia di colore scarlatto ch’era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna”. (Riv. 17:3) Non ci è rivelato in questo caso da dove venga questa bestia o come venga all’esistenza. Ma in linea generale, essa rassomiglia a un’altra bestia selvaggia vista precedentemente da Giovanni nella visione, una bestia selvaggia che il Dragone, Satana il Diavolo, aveva visto salire dal mare e a cui il Dragone aveva dato un trono e potenza e grande autorità. Anche questa bestia marina aveva sette teste e dieci corna sulle sue teste, e dieci diademi sulle dieci corna. Secondo precedenti profezie bibliche ebraiche, questa bestia marina raffigura la visibile organizzazione politica di Satana il Diavolo sulla terra, dai giorni dell’antica Babilonia sino ad ora. Quanto alle sette teste della bestia marina, queste raffigurano le summenzionate sette potenze mondiali che presero successivamente il potere nella politica mondiale, dall’antica Potenza Mondiale Egiziana fino all’odierna Potenza Mondiale Anglo-Americana. In modo curioso, di questa bestia marina fu fatta un’immagine. — Riv. 13:1-7, 14, 15.
29. (a) Di che cosa è dunque l’immagine la bestia scarlatta di Rivelazione, capitolo diciassette, versetto tre, e che cos’è, secondo quanto si deduce dal simbolismo biblico? (b) Che cosa dice Giovanni di questa bestia in Rivelazione 17:7, 9-11?
29 Eccetto il colore della pelle, la bestia selvaggia scarlatta del diciassettesimo capitolo di Rivelazione è l’immagine della bestia selvaggia con sette teste e dieci corna che esce dal mare. Il simbolismo biblico indica che la bestia scarlatta è un’organizzazione politica. Le sue teste hanno lo stesso significato delle teste simili della bestia marina e quindi raffigurano le sette potenze mondiali del passato e del presente, di ciascuna delle quali esistono ancora oggi i resti politici. Questo significato è dato alle teste dall’angelo che diede la Rivelazione all’apostolo Giovanni. Spiegando il “mistero della bestia selvaggia”, l’angelo disse: “Qui sta l’intelligenza che ha sapienza: Le sette teste significano sette monti, in cima ai quali la donna siede. E vi sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando sarà arrivato, dovrà rimanere per breve tempo. E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma viene dai sette [re, simboleggiati dalle sette teste], e se ne va nella distruzione”. — Riv. 17:7, 9-11.
30, 31. (a) Come sappiamo che la selvaggia bestia scarlatta non raffigura Roma, benché si possano riscontrare certi “apparenti” paralleli? (b) Perciò, che cosa raffigura questa selvaggia bestia scarlatta, e che cosa simboleggiano le sue sette teste?
30 Che cosa raffigura la bestia selvaggia scarlatta? Roma, dov’è situata la Città del Vaticano? È vero che, quando Giovanni ebbe questa visione, Roma dominava come Sesta Potenza Mondiale e aveva esiliato Giovanni nell’isola penale di Patmos nel corso del suo programma di persecuzione dei veri seguaci di Cristo. È anche vero che a quel tempo la città di Roma era su sette colli. Comunque, le sette teste che sono paragonate a monti e a re non rappresentano sette re o governanti romani ciascuno seduto su ognuno dei sette colli di Roma. Né rappresentano sette imperatori romani che avevano governato uno dopo l’altro, cinque dei quali non erano più, uno governava allora, e uno doveva ancora arrivare a Roma.
31 No, la bestia selvaggia scarlatta non raffigura l’impero Romano. Raffigura qualcosa di più grande, di più antico. Rappresenta l’intero sistema politico visibile del Diavolo che ebbe inizio ai giorni di Babele o Babilonia. Le sette teste rappresentano le sette potenze mondiali consecutive, cinque delle quali erano state rovesciate, la sesta, la Potenza Mondiale Romana, era al potere ai giorni di Giovanni, e la settima, la Potenza Mondiale Anglo-Americana, doveva arrivare molto tempo dopo la morte di Giovanni.
32. Secondo il racconto di Rivelazione, che cos’altro è la bestia di colore scarlatto, e quando compare sulla scena mondiale?
32 In merito alla bestia selvaggia di colore scarlatto, l’angelo disse che veniva dalle sette potenze mondiali, ma era un ottavo re, un’ottava potenza mondiale. Nella Bibbia, il numero sette denota perfezione; e poiché otto è uno più di questo numero perfetto, otto indica qualcosa in eccesso, qualcosa di superfluo. Poiché la bestia selvaggia di colore scarlatto è un ottavo re o potenza mondiale, l’ultima, essa raffigura un’organizzazione politica che si forma dopo l’alleanza dell’Inghilterra e dell’America come Settima Potenza Mondiale. La prima rimarchevole alleanza dell’Impero Britannico e degli Stati Uniti d’America ebbe luogo nella prima guerra mondiale del 1914-1918, benché vi fosse stata notevole cooperazione internazionale tra le due potenze politiche anche prima della guerra.
33. Che cosa rappresenta dunque l’Ottava Potenza Mondiale, e come sappiamo che non è il blocco di nazioni comuniste?
33 Che cos’è dunque l’Ottava Potenza Mondiale che compare per ultima, e in tempi più recenti, sulla scena mondiale? Non è il potente blocco di nazioni comuniste, benché i bolscevichi assumessero il controllo della Russia solo nel novembre 1917, dopo che l’Inghilterra e l’America si erano alleate nella prima guerra mondiale. La Russia comunista e le nazioni satelliti non corrispondono alla descrizione di Rivelazione; non si può dire che questo blocco comunista ‘venga dai sette’, cioè dalle sette precedenti potenze mondiali. L’Impero Russo degli Zar non fece mai parte di queste sette potenze mondiali. L’Ottava Potenza Mondiale che ‘venne dai sette’ in anni recenti e dopo la prima guerra mondiale non è il comunismo internazionale. Piuttosto, è un’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza, prima sotto forma di Lega delle Nazioni e ora sotto forma di Nazioni Unite.
34. Chi, particolarmente, sostiene l’Ottava Potenza Mondiale e fino a che punto, secondo Rivelazione 13:15?
34 La Settima Potenza Mondiale, costituita da Inghilterra e America, è stata la principale sostenitrice e fautrice di questa organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale. In Rivelazione 13:11-15 la duplice potenza mondiale anglo-americana è vista profeticamente nell’atto di proporre e dare il respiro della vita a questa organizzazione internazionale, che è un’immagine della selvaggia bestia politica che esce dal mare.
35, 36. Quali altre rimarchevoli informazioni ci diede Giovanni riguardo a quest’Ottava Potenza Mondiale, come mostra Rivelazione 17:8?
35 In armonia con ciò, la bestia selvaggia di colore scarlatto con sette teste, che è l’Ottava Potenza Mondiale, dev’essere un simbolo della Lega delle Nazioni ora morta e delle esistenti Nazioni Unite che le sono succedute. Anche il suo duplice aspetto, o la sua duplice forma, fu predetta, non nel tredicesimo capitolo di Rivelazione, che ci dice come venne all’esistenza, ma in Rivelazione 17:8, dove si legge:
36 “La bestia selvaggia che hai vista era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione. E vedendo come la bestia selvaggia era, ma non è, eppure sarà presente, quelli che dimorano sulla terra si meraviglieranno con ammirazione, ma i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”.
37. Spiegate come si adempì Rivelazione 17:8 nell’attività di quest’Ottava Potenza Mondiale.
37 La comparsa di questa selvaggia bestia scarlatta sulla terra fu interrotta dalla sua discesa nell’abisso, tempo in cui cessò di operare sulla terra. Quando accadde questo? Secondo la storia, fu quando scoppiò la seconda guerra mondiale nel settembre del 1939 malgrado l’esistenza della Lega delle Nazioni, che era stata stabilita dopo la prima guerra mondiale per preservare la pace e rendere sicuro il mondo almeno contro un’altra guerra mondiale. Sin dall’inizio del secondo conflitto mondiale la simbolica bestia selvaggia scarlatta manifestò la sua mancanza di forza, la sua debolezza. Finì, in effetti, di esistere. Scese veramente in un abisso di incapacità simile alla morte, non essendo in grado di vivere in armonia col suo statuto. Non impedì che gli Stati Uniti d’America, che non erano membri della Lega, fossero costretti a entrare in guerra e divenissero di nuovo alleati di guerra della Gran Bretagna, membro della Lega. Non affrettò la fine della guerra e l’istituzione di una conferenza per la pace. Fu la superiore potenza degli alleati democratici, e l’introduzione della bomba atomica nella guerra, a far questo. Certamente, dal 1939 al 1945, la simbolica bestia selvaggia scarlatta fu nell’abisso.
38. La nuova ascesa di questa bestia selvaggia di colore scarlatto sorprese forse i testimoni di Geova? Perché?
38 Ma i testimoni di Geova si aspettavano che verso la metà della guerra, nell’anno 1942, la selvaggia bestia scarlatta ascendesse dall’abisso, e resero pubblicamente nota la loro aspettativa, con la parola e con la stampa, basando la loro fiduciosa aspettativa su Rivelazione 17:8.b Questa loro convinzione aveva un solido fondamento, e perciò tale aspettativa non andò delusa. Prima della fine completa della seconda guerra mondiale, dal 25 aprile al 26 giugno 1945, fu tenuta la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Organizzazione Internazionale, da rappresentanti di cinquanta nazioni, esclusi le potenze nazi-fasciste e i loro alleati. Dove? In una città della Settima Potenza Mondiale, cioè a San Francisco, in California, U.S.A. Ivi la Conferenza si concluse con la firma della Carta delle Nazioni Unite da parte dei rappresentanti di quelle cinquanta nazioni.
39, 40. Chi si distinse nuovamente nell’organizzare quest’Ottava Potenza Mondiale e nel darle vita, e quando cominciò ad operare un’altra volta?
39 Chi si distinse nell’istituzione dell’organizzazione delle Nazioni Unite? Le stesse nazioni che avevano proposto e dato vita alla Lega delle Nazioni, cioè la potenza mondiale con due corna costituita dall’Inghilterra e dall’America, predetta in Rivelazione 13:11-15. Le Nazioni Unite erano molto simili alla Lega delle Nazioni, avendo lo stesso obiettivo da raggiungere con mezzi simili, ed era, in effetti, la stessa simbolica bestia selvaggia scarlatta. Così la selvaggia bestia scarlatta ascese dall’abisso.
40 Il 24 ottobre 1945, la Carta delle Nazioni Unite fu ratificata da ventinove governi, comprese le principali potenze alleate chiamate i Cinque Grandi. In virtù di questo la Carta dell’ONU entrò a far parte della legge internazionale. A questo punto la simbolica bestia selvaggia scarlatta uscì dall’abisso e, malgrado alcune difficoltà di ordine finanziario, da allora essa ha esercitato il suo potere come Ottava Potenza Mondiale. La ricomparsa della selvaggia bestia scarlatta sulla scena mondiale ha causato grande meraviglia tra quelli che dimorano sulla terra, eccetto i testimoni di Geova, che erano informati mediante le Scritture profetiche.
41. Quali commenti dei capi del mondo mostrano che le Nazioni Unite, come l’organizzazione che le precedette, sono piene di nomi blasfemi?
41 Tali abitanti della terra si meravigliarono con ammirazione per la selvaggia bestia scarlatta tornata in vita. Fu fatto molto affidamento sulla sua capacità come potenza di portare la pace e la sicurezza mondiale. Ci si aspettavano da essa grandi cose, e ricevette titoli che erano veramente blasfemi dal punto di vista della Sacra Bibbia. In che senso? Per il fatto che a questa “bestia selvaggia” furono attribuiti poteri e affidati compiti che spettano effettivamente al regno di Dio e al suo Messia o Cristo. Nel 1919 la scarlatta Lega delle Nazioni era stata seriamente chiamata “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”. E ora le Nazioni Unite, succedute a tale Lega, sono state chiamate il migliore mezzo per la pace, sì, più di questo, l’“ultima speranza di pace”. Così oggi vediamo nella realtà ciò che Giovanni vide in simboli, che questa bestia selvaggia di colore scarlatto è “piena di nomi blasfemi”. Le espressioni di ammirazione per essa volgono i seguaci della falsa religione, non all’adorazione di Geova Dio, il Creatore, ma all’idolatria di creazioni umane, all’adorazione di un’immagine politica, all’adorazione di un’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale. — Riv. 17:3.
CHI LA CAVALCA
42. (a) Perché coloro che adorano questa bestia non saranno salvati? (b) Quale opportuna domanda viene quindi rivolta, con quale straordinaria risposta?
42 L’adorazione della selvaggia bestia scarlatta salverà forse gli abitanti della terra che stanno in ammirazione? No! Poiché è scritto che “i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo”. (Riv. 17:8) Ma perché la loro religione non impedisce loro di commettere idolatria, che è contraria al primo e al secondo dei Dieci Comandamenti di Geova Dio? Il diciassettesimo capitolo di Rivelazione ce ne mostra simbolicamente il perché. Perché una donna cavalca la bestia scarlatta. Leggiamo:
43. (a) Descrivete l’aspetto della donna che cavalca questa bestia. (b) Qual è il suo nome, e di che cosa è ubriaca?
43 “Ed egli [l’angelo apparso a Giovanni] mi portò nella potenza dello spirito in un deserto. E scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto ch’era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna. E la donna era vestita di porpora e scarlatto, ed era adorna di oro e pietra preziosa e perle e aveva in mano un calice d’oro pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione. E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra’. E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù. E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia [ma, naturalmente, non con ammirazione]”. — Riv. 17:3-6.
44. (a) Che cosa indica nei suoi riguardi il fatto che è ubriaca del sangue dei servitori di Dio? (b) Che cosa significa il suo nome, Babilonia la Grande?
44 Che cosa indica il fatto che la donna era “ubriaca del sangue dei santi [di Dio] e del sangue dei testimoni di Gesù”? Indica che essa è contro Geova Dio e contro suo Figlio Gesù, il Messia o Cristo. Quindi non è dalla parte dell’unica vera adorazione, dell’unica vera religione. Il nome che ha in fronte, benché sia un mistero, rivela chi è la donna. La parte principale del suo nome è il nome dell’antica nemica di Geova, Babilonia. Ma essa è più grande della città costruita sotto la direttiva di Nimrod sul fiume Eufrate; per questo è chiamata “Babilonia la Grande”. L’antica città di Babilonia fu straordinariamente religiosa fino alla sua disastrosa caduta nel 539 a.C.; essa capeggiava la falsa adorazione. Ed ora, vediamo che la misteriosa Babilonia la Grande è, non la Roma pagana dei sette colli, ma l’impero mondiale della religione babilonica che ha tutto il mondo sotto il suo dominio.
45. (a) Che cosa rappresentano le acque su cui siede la meretrice, e da quanto tempo siede su queste acque? (b) Quale agilità ha mostrato questa meretrice col passare degli anni?
45 Per questa ragione l’angelo disse a Giovanni, spiegando il mistero: “Le acque che hai viste, dove la meretrice siede, significano popoli e folle e nazioni e lingue. E la donna che hai vista significa la gran città che ha il regno sopra i re della terra”. (Riv. 17:15, 18) Essa sedeva su queste simboliche acque e aveva il regno sui governanti della terra molto tempo prima che la bestia scarlatta fosse stabilita come immagine idolatra. Non appena comparve questa simbolica bestia selvaggia dopo la prima guerra mondiale essa cominciò a cavalcarla. Dato il suo potere religioso, le fu facile. Quando la “bestia selvaggia” scarlatta andò nell’abisso durante la seconda guerra mondiale essa continuò a sedere su “molte acque”, cioè su popoli, folle, nazioni e lingue, e ad esercitare “il regno sopra i re della terra”. (Riv. 17:1) Quando la “bestia selvaggia” ascese dall’abisso particolarmente con l’aiuto della sua settima testa, la Potenza Mondiale Anglo-Americana, Babilonia la Grande cominciò immediatamente a cavalcarla, ed ivi essa siede sino a questo giorno.
46. In che modo questa donna malvagia mostra di essere “la madre delle meretrici”?
46 C’era da aspettarsi che cavalcasse questa bestia, essendo essa un’organizzazione politica, una potenza mondiale. Babilonia la Grande è una meretrice ed è chiamata “la madre delle meretrici”. L’angelo di Dio disse che essa è la “grande meretrice che siede su molte acque, con la quale han commesso fornicazione i re della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono ubriacati col vino della sua fornicazione”. (Riv. 17:1, 2) Poiché la selvaggia bestia scarlatta simboleggia un’organizzazione politica, l’Ottava Potenza Mondiale, e le sue sette teste simboleggiano “sette re” o sette potenze mondiali, Babilonia la Grande avrebbe seguìto la sua normale condotta e commesso fornicazione con essa come aveva commesso fornicazione con le precedenti sette potenze mondiali e con altri “re della terra”. Simbolicamente parlando, avrebbe commesso fornicazione con una bestia selvaggia, atto di bestialità, peccato disgustoso e condannato dalla legge di Dio. — Lev. 20:15, 16.
47. Perché questa meretrice si interessa tanto della politica mondiale, e fino a che punto è arrivata per ottenere il favore dei governi del mondo?
47 La sua fornicazione consiste nell’abbinare la religione con la politica, giocando con la politica per arricchirsi. Essa si interessa vivamente della politica, ma lo fa in special modo per controllare la politica mondiale a suo vantaggio, dettando legge agli uomini politici. Presume di avere il diritto divino di incoronare e scoronare re. Si è prostituita ai governanti politici. Ha ceduto il suo potere religioso per soddisfare le ambizioni dei governanti, benedicendo anche i loro eserciti provvisti di armi distruttive e santificando guerre egoistiche, e dando un diretto passaporto per la gloria celeste a coloro che rimanevano uccisi nel tentativo di uccidere altri in guerra. Non è strano che sia vestita con tanto splendore.
48. Spiegate l’espressione “quelli che abitano la terra si sono ubriacati col vino della sua fornicazione”.
48 Che cosa ha dunque ottenuto il popolo comune dalla sua fornicazione con governanti politici? Questo, com’è dichiarato: “Quelli che abitano la terra si sono ubriacati col vino della sua fornicazione”. Hanno dovuto soffrire a causa di tutti i progetti egoistici, ambiziosi, aggressivi e avidi che essa ha benedetto e ai quali ha collaborato solo per accontentare i governanti politici, i suoi generosi amanti. Le persone hanno barcollato e sono state istupidite da tutte le avversità, afflizioni, privazioni, difficoltà e oppressioni che hanno dovuto bere dal “calice d’oro” di Babilonia la Grande. Il fatto che abbia detto religiosamente ai sofferenti che queste cose avvengono per volontà del Cielo non ha alleviato le loro sofferenze, né guarito le loro ferite, né confortato i loro cuori dolenti. Il suo calice d’oro è pieno d’impurità.
49. Chi sono le organizzazioni simili a figlie prodotte da Babilonia?
49 La prostituzione di Babilonia la Grande l’ha resa madre, ma madre di figli bastardi, che seguono le vie della madre. Perciò essa è “la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. Localmente, nelle varie nazioni, ha prodotto organizzazioni simili a figlie, sistemi religiosi uniti al governo locale nell’unione di Chiesa e Stato o strettamente legati al sistema politico nazionale che lo servono come ancelle, o concubine. Essa è anche la madre di cose disgustanti, di cose particolarmente disgustanti presso Dio, come le persone santificate per la prostituzione nei suoi templi, giochi d’azzardo negli edifici religiosi per ricevere la percentuale dell’ingiusto guadagno, idolatrie con immagini, eccetera.
50. Menzionate i vari modi in cui Babilonia è responsabile di gravi spargimenti di sangue.
50 Babilonia la Grande è gravemente responsabile di spargimento di sangue agli occhi di Dio, il Creatore. Essa è in parte responsabile delle guerre che non ha impedito col suo potere mistico. Essa è in parte responsabile dello spargimento di sangue di coloro che benediceva mentre li offriva in sacrificio all’iddio della guerra, benché combattessero dalle parti opposte del conflitto, fratello religioso contro fratello religioso. Nel nome della religione essa ha compiuto una persecuzione di intolleranza. Ha provocato brutali guerre religiose, di una religione contro l’altra. Ha proclamato guerre sante, con la promessa di ricompense celesti per quelli che morivano combattendo in esse. Ha promosso fanatiche crociate, non solo contro i cosiddetti infedeli, ma contro quelli la cui religione ha cercato di spazzar via col ferro e col fuoco. Le sue inquisizioni religiose sono state spaventose, diaboliche. La storia attesta il ruolo servile e decisivo che essa ha avuto in entrambi i conflitti più sanguinosi dell’umanità, la prima e la seconda guerra mondiale. In tal modo essa ha ucciso principalmente i suoi seguaci, eppure erano tutte creature di Dio, ed egli chiederà conto del loro sangue a Babilonia la Grande.
51. In che modo ha essa peccato in modo particolare contro Dio?
51 Nelle sue persecuzioni religiose ha peccato in modo particolare contro Dio, il Creatore. L’apostolo Giovanni richiama l’attenzione sulla sua colpevolezza a questo riguardo dicendo: “E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù”. (Riv. 17:6) Non è stato un problema per lei bere sangue, benché Noè, bisnonno di Nimrod, ricevesse il comando di Dio di non bere sangue. (Gen. 9:3, 4) Babilonia la Grande, comunque, ha provato un piacere inebriante nel bere il sangue dei santi di Dio e dei testimoni di Gesù Cristo, nel dichiararli eretici, una minaccia per la religiosa società babilonica, e nel perseguitarli fino a farli morire con l’aiuto dello Stato.
52. Quali parole di uno dei sette angeli sono quindi di particolare interesse?
52 È dunque strano che uno di questi sofferenti “testimoni di Gesù” ricevesse una visione raffigurante l’esecuzione del giudizio divino su questo impero mondiale della religione babilonica? Niente affatto! Giovanni ci presenta questa particolare parte della Rivelazione, dicendo: “E uno dei sette angeli che avevano le sette coppe [piene dell’ira di Dio], venne e mi parlò, dicendo: ‘Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque, con la quale han commesso fornicazione i re della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono ubriacati col vino della sua fornicazione’”. (Riv. 17:1, 2) Come fu eseguito il giudizio?
ESECUZIONE DEL GIUDIZIO
53. Quale giudizio ha quindi luogo, e chi vuole che si esegua questo giudizio?
53 Giovanni ce lo descrive con queste parole: “E le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco. Poiché Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero, e d’eseguire il loro comune pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”. — Riv. 17:16, 17.
54. Che cosa rappresentano le dieci corna della bestia di colore scarlatto, e perché sono dieci?
54 È descritto che queste dieci corna sono sulle sette teste della bestia selvaggia di colore scarlatto. Che cosa rappresentano? L’angelo celeste parlò a Giovanni, dicendo: “E le dieci corna che hai viste significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno un solo pensiero, e danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia”. (Riv. 17:12, 13) Perciò le corna simboleggiano i capi di governo. (Vedere Daniele 8:2-8, 20, 21). Poiché nelle Scritture il numero dieci è simbolo di completezza, “dieci re” rappresentano tutti i capi di governo, particolarmente quelli che fanno parte della simbolica bestia selvaggia scarlatta, l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale.
55. Che cosa non fecero Babilonia e le dieci corna alla fine della prima guerra mondiale?
55 Alla fine della prima guerra mondiale Babilonia la Grande non disse a queste simboliche “dieci corna” di cedere la loro sovranità nazionale e imperiale al messianico regno di Dio che era nato nei cieli perché assumesse il dominio su tutta la terra. Né queste “dieci corna” volevano cederla. Durante la prima guerra mondiale perseguitarono i cristiani testimoni di Geova e rifiutarono sdegnosamente di accettare il messaggio dell’istituito regno di Dio.
56. In che modo le dieci corna eseguono ora il pensiero di Dio?
56 Dio stabilì di distruggere queste simboliche “dieci corna”, come aveva predetto molto tempo prima. Era sua intenzione ora di muoverle verso la distruzione, per distruggerle tutte insieme, tutte nel medesimo tempo. Conformemente, mediante questa invisibile manovra, “Dio ha messo nei loro cuori d’eseguire il suo pensiero”. Come avrebbero eseguito il pensiero di Dio che era quello di indurle a opporsi tutte insieme a Lui? Giungendo a un’unità di pensiero o di idee e costituendo un’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale e quindi unendosi ad essa come a una sola famiglia di nazioni, unendosi in particolar modo alle Nazioni Unite di oggi. Perciò, anziché cedere il loro regno a Dio, rinunciando alla sovranità terrena a favore del suo governo messianico, come dice Rivelazione 17:17, si diedero a “eseguire il loro comune pensiero di dare il loro regno alla bestia selvaggia, finché le parole di Dio non siano compiute”.
57. In che modo le nazioni diedero potere e autorità alla “bestia selvaggia”?
57 Perciò dal 1919, quando fu ratificata la Carta della Lega delle Nazioni, cominciarono a dare il loro regno alla “bestia selvaggia” di colore scarlatto. Le diedero il loro potere e la loro autorità. Divenendo membri dell’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza mondiale, l’Ottava Potenza Mondiale, “ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia”. (Riv. 17:12, 13) In senso comparativo, manca solo “un’ora” alla distruzione della bestia. Essa ha soltanto “un’ora” di vita.
58. Come Babilonia considerò questa “bestia selvaggia”, e quale sarà il risultato finale per lei e per la bestia?
58 Babilonia la Grande, che era ansiosa di cavalcare questa “bestia selvaggia”, approvò la sua azione internazionale, anche se era contro il celeste regno dell’Agnello di Dio che i cristiani testimoni di Geova proclamavano. Qual è e quale sarà il risultato del potere nazionale e dell’autorità dati alla “bestia selvaggia”, la favorita di Babilonia la Grande? Rivelazione 17:14 risponde: “Questi combatteranno con l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E, quelli che son chiamati ed eletti e fedeli vinceranno con lui”. In tal modo, o, per tale ragione, la “bestia selvaggia” scarlatta che è ora esistente dopo essere uscita dall’abisso “se ne andrà nella distruzione”. Quando ciò avrà luogo, ‘le parole di Dio saranno compiute’. — Riv. 17:8, 17.
59. Comunque, chi va prima nella distruzione e per mano di chi?
59 Babilonia la Grande, che cavalca la “bestia selvaggia” scarlatta, sarà forse distrutta insieme alla “bestia selvaggia”, cavalcandola così come meretrice fino alla sua fine? No! Non secondo la decisione giudiziaria di Geova Dio già presa. La sua sentenza già emanata è che gli oggetti del suo amore la distruggano, prima della loro propria distruzione. Essa ha nutrito per lungo tempo l’egoistico amore di una meretrice o fornicatrice per questa “bestia selvaggia” e le sue dieci corna. Pensa di essere sempre attraente ai loro occhi e di poter avere la loro protezione soddisfacendo il loro egoistico piacere immorale. Ma in questo si sbaglia e si prepara ad una sgradita sorpresa.
60. Descrivete la disastrosa fine della meretrice.
60 L’Onnipotente Dio infrangerà l’egoistica unità esistente tra la meretrice e la bestia selvaggia con dieci corna. Trasformerà il loro egoistico amore in sprezzante odio e darà alla bestia e alle dieci corna ragioni di odiare la meretrice che le cavalca e di sfogare furiosamente su di lei il loro odio. La trascineranno da un paradiso religioso nella devastazione. La spoglieranno dei suoi abiti di porpora e di scarlatto, dei suoi ornamenti d’oro e di pietre preziose e di perle, e faranno cadere dalla sua mano il calice d’oro pieno di cose disgustanti. Sarà resa nuda e smascherata come una frode religiosa. La sua carne non eserciterà più attrazione per indurre ad amplessi e a unione immorale, ma la “bestia selvaggia” e le sue dieci corna si nutriranno in modo bestiale delle sue carni. Ridurranno in polvere il suo scheletro bruciandolo col fuoco. Così l’impero mondiale della religione babilonica sarà ridotto in cenere, per essere calpestato dai superstiti adoratori del vero Dio, Geova, i fedeli seguaci del suo regnante Figlio Gesù Cristo. — Mal. 4:3.
61. Chi farà in modo che la “bestia selvaggia” scarlatta se ne vada nella distruzione?
61 Dopo di ciò, la “bestia selvaggia” scarlatta e le sue dieci corna andranno, no, non di nuovo nell’abisso, ma nella totale distruzione per sempre. L’Agnello vincitore, contro il quale esse combattono, farà in modo che ciò avvenga.
62. Quale consiglio è dato a quelli che non desiderano condividere la sorte di Babilonia?
62 Conoscendo ora in anticipo il giudizio che sarà eseguito tra breve sulla falsa religione, che cosa faremo noi? La meretrice babilonica siede su “molte acque”, molti popoli, folle, nazioni e lingue. Siede ancora su qualcuno di noi? In tal caso, per evitare di essere distrutti con lei al tempo dell’esecuzione del giudizio divino su di essa, vi è una sola cosa da fare, senza indugio: Per amore della sola vera religione, sottraetevi al suo dominio! È condannata! Mediante il giudizio di Geova Dio, Babilonia la Grande cadde nel 1919, anno dal quale oltre un milione di uomini, donne e bambini sono usciti da essa, ottenendo la libertà religiosa come cristiani testimoni di Geova. Ora, nella sua condizione decaduta, si avvicina alla sua tremenda distruzione eterna. Quindi, a coloro che cercano Dio e che sono ancora sotto la sua influenza religiosa, diciamo: Abbandonate Babilonia la Grande!
63, 64. Quali persone non vi parteciperanno per evitare la sorte di Babilonia, ma con chi si schiereranno per ottenere l’eterna salvezza?
63 Questo non vuol dire unirsi alla “bestia selvaggia” e alle sue “dieci corna” nella violenta distruzione dell’impero mondiale della religione babilonica. Tale violenta azione da parte della “bestia selvaggia” e delle sue “dieci corna” non farà ottenere la salvezza né a loro né a chiunque si unirà a loro in tale azione violenta. Lasciate che lo facciano le deluse potenze politiche come visibili strumenti di Dio nell’esecuzione del suo divino giudizio sulla falsa religione. Ma quest’opera non è per noi!
64 La sola vera religione è la nostra salvezza, poiché per mezzo di essa adoriamo il solo vivente e vero Dio che ci offre la salvezza mediante suo Figlio Gesù, il Messia, il Cristo. Ricordate le parole che Gesù disse in preghiera a Geova Dio: “La tua parola è verità”. (Giov. 17:17) Questa verità ci rende liberi da Babilonia la Grande. Otteniamo questa gloriosa libertà religiosa accettando la parola di Dio contenuta nella sua Sacra Bibbia e quindi seguendo le orme del vittorioso Agnello di Dio. Egli vincerà gli amanti politici di Babilonia la Grande e ci darà la piena libertà sotto il trionfante regno di Dio. Governi dunque in sempiterno il messianico regno di Dio!
[Note in calce]
a Citato da pagina 3 del libro Hinduism—Doctrine and Way of Life di C. Rajagopalachari, pubblicato dall’Hindustan Times Press di Nuova Delhi, India. (Prima edizione)
b Vedere le pagine 17-21 dell’opuscolo Pace — Può essa durare? pubblicato nel 1942 dalla Watch Tower Bible & Tract Society di Pennsylvania.
[Immagine a pagina 372]
Babele: Di qui la falsa religione si diffuse in tutto il mondo
[Immagine a pagina 380]
Distruzione dell’impero mondiale della religione babilonica, descritta in simboli da un angelo all’apostolo Giovanni