Fallito il tentativo di stabilire un nuovo ordine
1. Quali domande sorgono riguardo all’istituzione di un nuovo ordine?
VERRÀ mai un pacifico nuovo ordine di cose? In tal caso, chi pensate che lo stabilirà? Sarà Dio stesso o saranno gli uomini avendo Dio come aiutante? Inoltre, c’è un tempo stabilito per questo? Il tempo della sua istituzione è fissato immutabilmente oppure c’è una scala mobile, un programma flessibile, che dipende da ciò che i governanti della terra, politici e religiosi, possono compiere e quando possono compierlo?
2. Perché la risposta a queste domande è importante?
2 La risposta a queste domande non è priva d’importanza, poiché significa la differenza fra “sangue, sudore e lacrime”, e piacevole lavoro; fra esaurirsi con delusione, e ristoratrice, edificante attività; in effetti, fra vita e morte. — Sal. 127:1; Abac. 2:13; Agg. 1:6.
3. Come possiamo trovare la risposta se i capi del mondo possono stabilire un nuovo ordine?
3 Non dovremmo forse rivolgerci ai governanti del mondo e a eminenti ecclesiastici? Non possono essi mutare e riformare i governi così che i princìpi del regno di Dio siano espressi per mezzo di loro? Ebbene, dovremmo essere certamente in grado di trovare le risposte a queste domande nella Bibbia, poiché è dalla Bibbia e non da alcun’altra fonte che riceviamo l’informazione che dev’esserci un permanente nuovo ordine in cui gli uomini potranno vivere per sempre sulla terra. Ma che cosa dice in merito la Bibbia?
4. (a) Con che cosa mostra la Bibbia che trattano i capi del mondo nel cercare di stabilire un nuovo ordine con i loro propri sforzi? (b) In che modo i capi del mondo intendono portare un nuovo ordine senza dover riformare completamente l’organizzazione politica del Diavolo?
4 Anzitutto, la Bibbia dice che quelli che cercano di portare tale nuovo ordine mediante riforma dei governi e della società, incorporando le cose che il regno di Dio farà hanno preso una bestia selvaggia. Non è però una comune bestia selvaggia, perché è una mostruosità con sette teste e dieci corna sulle sue teste. Rappresenta la mondiale organizzazione umana politica sotto il dominio del Diavolo.a La bestia è feroce e in varie migliaia d’anni trascorsi ha mostrato d’essere indomabile. Ebbene, dunque, forse possono fare qualcosa che rispecchi la bestia, forse un’immagine della bestia. Sarebbe qualche cosa che le persone potrebbero confidare avesse l’autorità di recare pace e unità fra le nazioni, qualche cosa tramite cui le nazioni potrebbero operare. Non devono rinunciare alla loro sovranità individuale ma nello stesso tempo potrebbero cooperare nella questione della pace mondiale allo scopo di pervenire infine a una condizione di pacifica coesistenza. Quest’azione di mettere più o meno le corna della bestia le une contro le altre e indurle a risolvere le loro divergenze, anziché con le armi, mediante negoziati e a dare alla loro organizzazione sufficiente potere per far rispettare le decisioni prese, sembrò loro la sola soluzione logica da adottare.
PRECONOSCIUTI LO SFORZO PER LA PACE E I RISULTATI
5. Che cosa preconobbe Dio che i capi del mondo avrebbero fatto?
5 In modo sorprendente, Geova Dio, l’Autore della Bibbia, preconobbe il modo stesso di pensare di questi capi del mondo e predisse che avrebbero fatto proprio questa cosa. Nella sua Parola egli descrive esattamente il loro operato, mostrando che avrebbero fatto un’immagine alla bestia selvaggia e l’avrebbero eretta affinché il popolo si volgesse ad essa per cercare le buone cose che il regno di Dio avrebbe portato. Ah, ma così facendo avrebbero creato qualche cosa di così formidabile come la prima bestia selvaggia, altrettanto difficile da rendere pacifica e giusta! Giovanni descrive la visione che Dio gli diede a questo riguardo:
6. Descrivete come la visione di Rivelazione predice l’azione dei capi del mondo nel cercar di stabilire un nuovo ordine?
6 “E, scorgendola [la donna Babilonia la Grande], mi meravigliai di grande meraviglia. E l’angelo mi disse: ‘Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna: La bestia selvaggia che hai vista era, ma non è, e sta per ascendere dall’abisso, e se ne andrà nella distruzione. E vedendo come la bestia selvaggia era, ma non è, eppure sarà presente, quelli che dimorano sulla terra si meraviglieranno con ammirazione, ma i loro nomi non sono stati scritti nel rotolo della vita dalla fondazione del mondo’”. — Riv. 17:6-8.
7. (a) Chi assume un ruolo importante nell’istituire un’organizzazione per la pace del “nuovo ordine”? (b) Che cos’ha la bestia della pace che piace in particolar modo a Babilonia la Grande, e come le è facile indurre i suoi seguaci a sostenerla?
7 La donna che cavalca la bestia è una meretrice e si chiama Babilonia la Grande, ed essa, come è già stato spiegato in precedenti numeri di questa rivista, rappresenta simbolicamente l’impero mondiale della falsa religione. Essa ha un ruolo molto importante nell’istituzione dell’organizzazione per la pace. La bestia che cavalca è pure, come lei, un mistero, un segreto, qualcosa di incomprensibile finché non giunga il tempo fissato da Dio per smascherarla. Questa bestia selvaggia di colore scarlatto è simile all’immagine della bestia di cui parla Rivelazione 13:14, 15, ma non completamente descritta lì. Essendo un’immagine, piace a Babilonia la Grande, poiché essa ha molta familiarità con le immagini e l’uso d’esse. Gli idolatri dicono spesso che le immagini che usano non sono da loro adorate ma sono semplicemente un aiuto nell’adorazione degli dèi raffigurati dalle immagini o idoli, i quali idoli ricevono solo adorazione relativa. Questo è contrario alla legge di Dio, che condanna gli idoli in qualsiasi forma e proibisce l’adorazione relativa anche per mezzo di uomini. (1 Giov. 5:21; Riv. 19:10) In questo caso le persone sono volte all’immagine per cercare le cose che il regno di Dio porterà e perciò sono indotte a sostenere che essa rappresenti veramente il regno di Dio.
MORTE E RISVEGLIO DELLA BESTIA DEL “NUOVO ORDINE”
8. (a) Quando la bestia ottenne il suo posto regale? (b) Quando si dice che “non è”? (nota in calce) Quando si tenne per la Lega un “servizio funebre”?
8 Il colore scarlatto della bestia rappresenta regalità. Quando venne all’esistenza e quando le fu attribuita questa regalità? Dapprima nel 1920, quando fu ratificata la Lega delle Nazioni. Fino alla seconda guerra mondiale essa “era”. I testimoni di Geova, come Giovanni, osservavano le cose a quel tempo, proclamando il fatto che la Lega rappresentava una contraffazione per sostituire il regno di Dio. Nella visione data a Giovanni l’angelo dice che la bestia selvaggia “era, ma non è”. Quando essa “non è”? Questo avvenne quando il dittatore nazi-cattolico Hitler causò lo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre del 1939.b Lì la Lega venne meno allo scopo della sua carta e cessò effettivamente di operare, scendendo nell’abisso dell’infuriata, tumultuosa umanità nella più grande guerra mondiale che ci fosse stata fino a quel momento, in uno stato di inattività, di animazione sospesa. I testimoni di Geova l’osservarono andare nell’abisso d’inattività, quando “non è”.
9. (a) In relazione al fatto che la bestia è di nuovo “presente”, come furono i testimoni di Geova simili all’apostolo Giovanni? (b) Provate dal discorso “Pace — Può essa durare?” che i testimoni di Geova ebbero il corretto intendimento che la bestia sarebbe stata “presente” anche prima che ciò accadesse.
9 Come fu detto a Giovanni che la bestia sarebbe stata di nuovo presente, uscendo dall’abisso, i testimoni di Geova stavano all’erta per veder accadere ciò. Nel 1942, a metà della seconda guerra mondiale, questo fu indicato con vigore dal presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati nel discorso pubblico “Pace — Può essa durare?” a un congresso nazionale tenuto in cinquantatré città collegate telefonicamente con la città principale, Cleveland, Ohio. Egli disse:
“. . . Benché quaranta membri professino ancora di aderire alla Lega, la Lega in effetti è in uno stato di animazione sospesa, e dev’essere rianimata se deve tornare in vita. Essa è scesa nell’abisso d’inazione e inefficacia. ‘Non è’.
“Rimarrà la Lega nella fossa? . . . L’associazione di nazioni mondane sorgerà di nuovo. . . . Le necessità di far fronte alle aggressioni totalitarie e fermarle costringono le nazioni a quella finale confederazione di nazioni per il nuovo ordine, qualunque ne sia la forma. . . .
“. . . Le ripetute grida e richieste di uomini politici e religionisti per ‘Più religione!’ rendono certo che la religione cavalcherà la bestia della pace. L’inviato personale mandato dal presidente della nazione al Vaticano per cooperare insieme al capo religioso per la pace è un altro segno della cortesia e deferenza che sarà mostrata alla ‘donna’ di nome Babilonia quando la guerra totale finirà. Allora la sua relazione coi governanti del mondo soddisferà i suoi desideri mondani, ed essa dichiarerà la disposizione per la pace come ‘pace del cristianesimo’, un altro di quei ‘nomi blasfemi’ dati alla ‘bestia’”.c
10. Quando l’organizzazione per la pace e la sicurezza uscì dall’abisso di morte apparente?
10 La settima potenza mondiale, la duplice potenza mondiale di Gran Bretagna e America, aveva collaborato per portare all’esistenza la Lega delle Nazioni. Ora questa stessa duplice potenza mondiale operò per trarre fuori dell’abisso di morte apparente questa organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza. Il 26 giugno 1945, cinquanta nazioni (non comprese la Città del Vaticano e le Potenze dell’Asse) firmarono la Carta delle Nazioni Unite a San Francisco, in California. Essa fu ratificata il 24 ottobre 1945, con ventinove nazioni, compresi i Cinque Grandi; divenne parte della legge internazionale. Quindi le Nazioni Unite vennero all’esistenza.
DICHIARAZIONE CRISTIANA CONTRO DI ESSA
11. (a) Furono i testimoni di Geova sorpresi e spaventati per il risveglio della bestia? (b) Che cosa aveva indicato il presidente della Società nel discorso “Pace — Può essa durare?” come destino della bestia?
11 I testimoni di Geova cercavano un ulteriore adempimento di questa profezia e riconobbero che ora la bestia selvaggia di colore scarlatto era ascesa dall’abisso. Ma i testimoni di Geova non si meravigliarono con ammirazione né adorarono la bestia di colore scarlatto, l’“immagine” della bestia selvaggia. Nel suddetto discorso fatto nel 1942 l’oratore disse:
“. . . All’improvviso quelle dieci corna e la bestia andranno in perdizione, non pacificamente, ma violentemente, alla battaglia di Armaghedon. Questa volta la bestia e le sue teste e le corna andranno non nell’‘abisso senza fondo’, ma nel ‘lago di fuoco e zolfo’ per essere completamente consumate e distrutte. — Riv. 19:20; 20:10.
12. Qual è l’attitudine dei testimoni di Geova in contrasto con l’attitudine di molti altri verso le Nazioni Unite?
12 Oggi i testimoni di Geova proclamano dunque alle persone che le Nazioni Unite sono la stessa vecchia immagine come lo fu la Lega, mascherata con un nuovo nome, e che non continuerà e non recherà pace al popolo. Ma molti pensano che, giacché le Nazioni Unite sono state stabilite per mantenere pace e sicurezza internazionali, come dichiara la sua carta, questa nuova organizzazione internazionale preserverà la pace e la sicurezza per la bestia selvaggia ascesa dal mare e continuerà a farla esistere.
APPOGGIO DEL PAPA AD ESSA
13. Che cosa disse nel 1963 un monsignore della principale setta della cristianità riguardo all’enciclica del papa e alla bestia? (nota in calce) Da quale Giovanni contò papa Giovanni XXIII, come ventitreesimo papa con quel nome?
13 Che cosa ha da dire di essa la donna che cavalca la bestia? Il capo della principale setta della cristianità, che è la parte dominante di Babilonia la Grande, papa Giovanni XXIII,d parlò in maniera molto definita sulla cosa. Prima che fosse resa pubblica la sua enciclica un dispaccio dell’Associated Press, in data “ROMA, 5 aprile”, pubblicato dal Times di New York del 6 aprile 1963 diceva a pagina 2, sotto l’intestazione “Sostenuto il ruolo della polizia delle N.U.”:
Monsignor Pisoni, scrivendo nel Corriere della Sera di Milano ha detto che la legge internazionale “è stata resa anche più complessa nei nostri tempi dalla presenza di organi internazionali come le Nazioni Unite, chiamate ad assolvere con autonome forze militari il compito di ‘polizia internazionale’”. Egli ha detto che l’enciclica tratterà il “dovere di tutti i popoli di accettare la forza autonoma delle Nazioni Unite come polizia internazionale” e anche la Guerra Fredda e la “guerra interna e civile sostenuta dall’estero”.
14. (a) A chi fu rivolta l’enciclica “Pacem in Terris”? (b) Nell’enciclica, come papa Giovanni giustificò l’idea di un’organizzazione internazionale per la pace? (c) Quale speranza le attribuì?
14 Durante la successiva Settimana Santa papa Giovanni XXIII firmò la sua enciclica intitolata “Pacem in Terris” (“Pace in terra”). L’enciclica fu rivolta non solo al “clero e ai fedeli di tutto il mondo” cattolici romani ma anche “a tutti gli uomini di buona volontà”. La Parte IV d’essa parlò dei “poteri pubblici della comunità mondiale”, non intendendo, naturalmente, le Nazioni Unite, poiché la Città del Vaticano non è membro delle N.U. Essa proseguiva, dicendo:
. . . Questo significa che i poteri pubblici della comunità mondiale devono affrontare e risolvere problemi a contenuto economico, sociale, politico e culturale posti dal bene comune universale. Poiché, a motivo dell’ampiezza, della complessità e dell’urgenza di quei problemi, i pubblici poteri dei singoli stati non sono in grado di affrontarli con alcuna speranza di soluzione positiva.
I poteri pubblici della comunità mondiale non hanno lo scopo di limitare la sfera d’azione ai poteri pubblici della singola comunità politica, tanto meno di prenderne il posto. Al contrario, . . .
Come è noto, il 26 giugno 1945 venne costituita l’Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.), e ad essa in seguito furono aggiunti gli istituti intergovernativi aventi vasti compiti internazionali in campo economico, sociale, culturale, educativo e sanitario. L’Organizzazione delle Nazioni Unite si propose come fine essenziale il mantenimento e il consolidamento della pace fra i popoli, promuovendo fra essi amichevoli relazioni, basate sui principi di uguaglianza, mutuo rispetto, e della multiforme cooperazione in tutti i settori della società umana.
Un atto della più alta importanza compiuto dall’Organizzazione delle Nazione Unite fu la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, approvata in Assemblea Generale il 10 dicembre 1948. Nel preambolo di quella dichiarazione si proclama come ideale da perseguirsi da tutti i popoli e da tutti i paesi il riconoscimento e il rispetto di quei diritti e delle rispettive libertà.
Sono state sollevate alcune obiezioni e riserve riguardo a certi punti della dichiarazione. . . .
È nostro vivo desiderio che l’Organizzazione delle Nazioni Unite — nella struttura e nei mezzi — si adegui sempre più alla vastità e nobiltà dei suoi compiti, e che venga il giorno nel quale ogni essere umano trovi in essa un’efficace salvaguardia dei diritti che scaturiscono direttamente dalla sua dignità di persona, e che sono perciò diritti universali, inviolabili, e inalienabili. Questo è tanto più sperabile poiché tutti gli esseri umani, mentre partecipano sempre più attivamente alla vita pubblica delle loro proprie comunità politiche, mostrano crescente interesse per le vicende di tutti i popoli, e avvertono con maggiore consapevolezza di essere membra vive di una comunità mondiale.
15. Come papa Giovanni collegò il regno di Dio con le Nazioni Unite? (nota in calce) Quale insolito avvenimento ebbe luogo negli Stati Uniti in risposta all’enciclica?
15 Papa Giovanni XXIII collegò quindi il regno di Dio a tutto quanto precede dicendo nel sestultimo paragrafo dell’enciclica:
. . . Affinché l’umana società sia uno specchio il più fedele possibile del regno di Dio, è necessario l’aiuto dall’alto.e
16. Quale ulteriore riconoscimento delle N.U. fu fatto più recentemente dalla Chiesa Cattolica, e quale legame con i politicanti si può notare?
16 Il 4 ottobre 1966, anniversario della visita di papa Paolo alle N.U. e della sua piena ratifica ad essa, 150.000 cattolici romani convennero per pregare in piazza S. Pietro a Roma e milioni di telespettatori e radioascoltatori udirono papa Paolo mentre guidava nelle preghiere per la pace nel Vietnam. Il presidente degli Stati Uniti, Johnson, insieme ad altri alti funzionari governativi, parteciparono agli speciali servizi di preghiera alla messa per la pace a Washington nella Cattedrale di S. Matteo, mentre alla sede centrale delle N.U. aveva luogo una cerimonia della campana per la pace nella città di New York. Il cardinale Spellman scoprì due placche che commemorano la visita di papa Paolo e citò il suo appoggio alle N.U.f
17. Con l’appoggio della principale setta della cristianità, le Nazioni Unite sopravvivranno al gran giorno dell’Iddio Onnipotente? Perché?
17 Poiché i papi della Chiesa Cattolica Romana esprimono tale ammirazione per le Nazioni Unite, significa questo che “i poteri pubblici della singola comunità politica” sopravvivranno alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente? No, né significa che le Nazioni Unite rispecchino in alcun modo il Regno o promuovano il Regno, poiché in effetti rispecchiano la bestia selvaggia che uscì dal mare, la visibile, politica organizzazione di Satana, che si è sempre opposta a Dio e oggigiorno si oppone al suo regno sotto il suo Messia.
UNA DECISIONE DA PRENDERE
18. Perché come singoli individui dovremmo interessarci di sapere se si debbano sostenere le Nazioni Unite?
18 Che dire di noi come singoli individui? Dovremmo sostenere la disposizione internazionale per la pace? Dio dice che non scrive nel suo rotolo della vita i nomi di quelli che rendono adorazione all’immagine della bestia selvaggia o che ripongono in essa le loro speranze. Questo, naturalmente, non è un rotolo letterale, ma simbolico, e Geova vi ha scritto i nomi di quelli che sono degni della vita sin dalla fondazione del mondo, cioè da quando fondò la razza umana, il mondo del genere umano. Secondo la scritta Parola di Dio, Abele il martirizzato figlio di Adamo ed Eva è evidentemente il primo che fu ‘scritto nel rotolo della vita’. (Ebr. 11:4; 12:24; Gen. 4:2-10, 25; Matt. 23:35) I nomi di quegli idolatri non sono scritti con quello di Abele.
19. I cristiani come che cosa riconoscono le Nazioni Unite? Perché?
19 I veri cristiani, perciò, riconosceranno le Nazioni Unite, l’“immagine” della bestia selvaggia, o bestia di colore scarlatto, come una contraffazione e un tentativo fallito di stabilire sulla terra il nuovo ordine di Dio. In quanto al mezzo per portare pace sulla terra, Gesù Cristo disse che il suo regno non era di questo mondo. Né la pace si può portare confidando nella potenza militare di nazioni o di una confederazione di nazioni. Come Geova dice: “Non con la potenza, né con la forza, ma con il mio spirito”. — Zacc. 4:6, Ga.
20. (a) Come si sbagliano gli edificatori del “nuovo ordine” riguardo al tempo? (b) Che cosa ci vuole per evitare d’essere presi nel fallito progetto del “nuovo ordine”?
20 I capi politici e religiosi si sbagliano anche in quanto al tempo stabilito da Dio. Il suo regno è già stabilito in cielo nelle mani del suo Messia, Cristo. Per mezzo del profeta Daniele, Dio predisse che il regno di Dio avrebbe frantumato tutti i regni esistenti ed esso sarebbe sussistito per sempre. (Dan. 2:44) Il nuovo ordine di Dio, che recherà pienamente al genere umano le benedizioni del suo regno celeste, verrà presto — in questa generazione — ma non prima che siano distrutti tutti gli idoli e le immagini, Nazioni Unite comprese. Essi sono dunque senza fede in Dio, e il loro presuntuoso tentativo di stabilire il regno di Dio e portare un nuovo ordine è prematuro e finisce con un insuccesso, deludendo tutti quelli che ripongono in esso la loro speranza. Tutti quelli che amano la giustizia odano ciò che Dio dice nella sua Parola, la Bibbia, e imparino intorno al suo regno e alla stabilità e permanenza del suo nuovo ordine basato non sull’incerta, scomoda coesistenza, ma sulla vera giustizia. Abbandonino ogni adorazione delle immagini e si dedichino a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo e i loro nomi siano scritti nel rotolo della vita, di Geova.
“Ed ora, figli, ascoltatemi, e beati coloro che custodiscono le mie vie. Ascoltate l’ammonimento e diventate saggi e non trascuratelo. Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando alle mie porte ogni giorno. Chi mi trova, trova la vita e otterrà il favore del Signore. Chi mi offende, ferisce se stesso, coloro che mi odiano amano la morte”. — Prov. 8:32-36, Na.
[Note in calce]
a Per un’ulteriore considerazione delle bestie menzionate qui, si veda il libro “Babilonia la Grande è caduta!” Il regno di Dio domina! della Watch Tower Bible and Tract Society.
b L’Assemblea Generale della Lega delle Nazioni cessò di riunirsi dopo il 14 dicembre 1939, quando espulse dai suoi membri l’Unione Sovietica che il 30 novembre 1939 aveva attaccato la Finlandia senza dichiararle guerra. Quando l’Assemblea della Lega si riunì di nuovo dall’8 al 18 aprile 1946, fu per porre termine alla Lega delle Nazioni e dichiararla inesistente. Fu come un servizio funebre per la Lega.
c Si vedano le pagine 20-26 di Pace — Può essa durare? (inglese) pubblicato dalla Watch Tower Society il 20 settembre 1942.
d Nessun lettore faccia lo sbaglio di pensare che papa Giovanni XXIII calcolasse d’essere il ventitreesimo pontefice a portare il nome di Giovanni contando dall’apostolo Giovanni. L’apostolo non fu mai papa, ma, mentre era in prigione nell’isola di Patmos dove ricevette l’apocalisse o rivelazione, si suppone che un vescovo chiamato Clemente fosse papa a Roma, 88-97 E.V., a cui sarebbe successo come papa Evaristo, 97-105 E.V. No, ma papa Giovanni XXIII contò il suo numero da Giovanni I Martire, papa dal 523 al 526 E.V. — Si veda 1963 National Catholic Almanac, pagina 162, 163, sotto l’intestazione “I pontefici romani”.
e Con un titolo in neretto che diceva “Kennedy definisce l’enciclica una guida per tutti”, il Sunday News di New York del 21 aprile 1963 pubblicò un dispaccio con data “Boston, 20 aprile” che diceva: “Il presidente Kennedy ha definito oggi l’enciclica di papa Giovanni sulla pace come una ‘penetrante analisi’ dei problemi attuali che ha dimostrato come ‘una grande fede e le sue tradizioni’ potevano offrire equilibrati consigli a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. . . . ‘Come cattolico’, disse, ‘ne sono fiero, come Americano ho imparato da essa’”.
Per la prima volta nella storia il Dipartimento di Stato del Governo americano a Washington, D.C., commentò un’enciclica di un papa del Vaticano.
f Times della città di New York del 5 ottobre 1966, ultima edizione, pagine 1, 5.