Capitolo IX
Dopo il millennio, prova di tutto il genere umano
1. Alla fine del millenario Giorno del Giudizio, qual è l’ultima esigenza per il restaurato genere umano, e cosa farà quindi con loro il giudice deputato Gesù Cristo?
FINITO il Giorno del Giudizio della durata di mille anni, la famiglia umana rettamente giudicata è perfetta dinanzi al suo Giudice e Liberatore, Gesù Cristo. Ma non sono ancora giudicati degni della vita eterna sulla terra paradisiaca. Devono ancora presentarsi alla Corte Suprema dell’universo, quella dell’Iddio Altissimo, Geova il Signore Sovrano. In armonia con questa esigenza finale, il giudice deputato Gesù Cristo deve consegnare la razza umana, ora in grado di osservare la perfetta giustizia, al suo Dio e Padre affinché emani la propria decisione verso tutti quelli che, nella prova, si mostreranno degni o indegni dell’inestimabile dono della vita eterna nella pace e nella felicità. Nonostante la loro perfezione, essi sono ancora mortali.
2. Che cosa sarà accaduto allora alla morte adamica, e che cosa determinerà pertanto Geova riguardo agli individui del genere umano?
2 La condizione moritura a cui il genere umano era stato reso soggetto dal peccato del suo primogenitore umano Adamo in Eden è stata ora eliminata, distrutta, proprio come se fosse stata scagliata nel “lago di fuoco” alla sua stessa morte. (Rivelazione 20:14, 15) Comunque, il genere umano ora liberato dalla morte e dall’imperfezione adamica farà qualche cosa di sua volontà, deliberatamente, da meritare la morte eterna per giudizio di Geova? Quali individui si mostreranno degni della “seconda morte”? Questo è ciò che il Giudice Supremo Geova deve determinare quale Arbitro finale.
3. Secondo I Corinti 15:24-28, quale trasferimento di cose avrà luogo?
3 Ora entra in vigore ciò che l’apostolo Paolo predisse in I Corinti 15:24-28: “Poi, la fine, quando avrà consegnato il regno al suo Dio e Padre, quando avrà ridotto a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza. Poiché egli deve regnare finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte. Poiché Dio ‘ha sottoposto tutte le cose sotto i suoi piedi’. Ma quando dice che ‘sono state sottoposte tutte le cose’, è evidente che è a eccezione di colui [Geova Dio] che gli ha sottoposto tutte le cose. Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”.
4. Quali domande dovrà ora soddisfare il Sovrano Signore Geova riguardo al perfezionato genere umano, e con quale mezzo farà questo?
4 Avendo il Figlio consegnato il regno al suo Dio e Padre, come risultato il regno diviene proprietà di Geova Dio. Così non rimane fra il Signore Sovrano Geova e il genere umano nessun regno sussidiario. Come reagirà ora il genere umano al diretto dominio di Dio su di loro? Se ne dichiareranno tutti leali sudditi per tutta l’eternità? Determineranno tutti personalmente d’averLo scelto come loro Dio per sempre? Che una persona sia dichiarata giusta per suo proprio conto e le si conferisca il diritto alla vita eterna è una cosa seria, che richiede incrollabile lealtà da parte di chi riceve tale prezioso diritto. Come determinerà Dio il nome di chi debba restare nel “libro della vita”? Per mezzo di una prova della lealtà e dell’integrità di cuore, come nel caso del patriarca Giobbe del paese di Uz.
5. In che modo la prova a cui sarà allora sottoposto il perfezionato genere umano corrisponderà a quella di Giobbe, e allo scopo di provare che cosa?
5 Sotto il regno del Figlio di Dio il genere umano ha goduto per mille anni l’immeritata benignità di Dio e si trova in un bel paradiso planetario. Come nel caso di Giobbe, si pone la domanda: Amano e adorano Dio solo per tutto il bene che Egli ha fatto loro o a causa di ciò che Egli è in se stesso, il solo vivente e vero Dio e il giusto Sovrano dell’universo? Nel caso di Giobbe, la sua integrità verso Geova Dio fu messa alla prova permettendo al Diavolo Satana di angariarlo senza togliergli la vita. Or dunque, permettendo a Satana il Diavolo di mettere il restaurato genere umano alla prova fino al punto che Dio Onnipotente consentirà, il genere umano perfezionato può esser provato e verificato in quanto all’integrità individuale verso Dio in senso perfetto. Tale prova richiederebbe di sciogliere Satana e i suoi demoni dalla loro prigionia di mille anni nell’abisso. Questo è ciò che avverrà.
6. Come Rivelazione 20:7-10 descrive ciò che avverrà alla fine del regno millenario di Cristo?
6 Ciò che avverrà dopo la fine del millenario regno di Gesù Cristo e dei suoi 144.000 associati reali ci viene detto in Rivelazione 20:7-10, con queste parole: “Ora appena saranno finiti i mille anni, Satana sarà lasciato sciolto fuori della sua prigione, ed egli uscirà per sviare le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarli alla guerra. Il numero di questi è come la sabbia del mare. E avanzarono sull’estensione della terra e circondarono il campo dei santi e la città diletta. Ma fuoco scese dal cielo e li divorò. E il Diavolo che li sviava fu scagliato nel lago di fuoco e zolfo, dove erano già la bestia selvaggia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”.
7. Quando saranno stati sciolti, perché Satana e i suoi demoni avranno fiducia in sé rispetto al perfezionato genere umano, e quale sarà di nuovo la questione della disputa?
7 Che Satana e i suoi demoni siano sciolti dall’abisso significa che possono venire di nuovo nelle vicinanze della terra dove potranno esercitare un invisibile controllo su quelli del genere umano che soccomberanno loro. Satana il Diavolo avrà fiducia in se stesso, nonostante la perfezione mentale, morale, spirituale, fisica del genere umano. È vero che egli fallì nel caso del patriarca Giobbe, ma riuscì più di ventiquattro secoli prima nel caso di Adamo ed Eva malgrado la loro perfezione umana in Eden. In entrambi i casi la questione della disputa fu comunque la stessa, cioè la giusta sovranità di Geova Dio, che richiede dalle creature umane l’assoluta ubbidienza alle leggi e alle proibizioni di Dio.
8. (a) Come viene mostrato qui che la contesa imposta a tutto il genere umano è quella della sovranità universale? (b) Chi sono i “santi”, e che cos’è la “città diletta”?
8 Che la stessa contesa sia imposta a tutto il genere umano dopo la fine dei mille anni è mostrato dal fatto che quelli che ora sono sviati da Satana e dai suoi demoni avanzano sulla terra e circondano il “campo dei santi e la città diletta”. Sì, sulla terra ci saranno allora “santi”. Questi saranno circondati da Satana e dalle sue orde terrestri perché si rifiutano di farsi sviare da Satana e dai suoi demoni. Tali “santi” sono quelli del restaurato genere umano che mantengono verso Dio la loro integrità in questa prova decisiva. Sono come in un campo di guerra soggetti all’attacco di guerrieri nemici. I “santi” son posti come separati dalla “città diletta”. Non sono dentro di essa ma sono nel “campo”. È quindi evidente che questa “città” non è nessuna città costruita sulla terra come capitale del globo. Questa dev’essere la città di cui il glorificato Gesù Cristo parla ai suoi seguaci, in Rivelazione 3:12, e che egli chiama la “città del mio Dio, la nuova Gerusalemme che discende dal cielo e dal mio Dio”.
9. Presso chi la città è “diletta”, e come discende dal cielo da Dio?
9 Questa “città” è “diletta” presso Dio e anche presso i “santi”. I 144.000 coeredi di Gesù Cristo hanno scritto su di sé il nome di questa “nuova Gerusalemme”. Non è sulla terra come qualche città materiale, ma è una città celeste che discende estendendo la propria influenza e autorità agli abitanti della terra.
10. Essendo stato sciolto, può Satana giungere direttamente alla “città diletta”, e qual è dunque lo scopo dell’attacco che lancia contro di essa?
10 Questa “città” alla fine dei mille anni del suo dominio sul genere umano non viene disorganizzata e demolita, ma i suoi effetti buoni e giusti rimarranno ancora sulla terra con i “santi”. Facendo guerra a questa “città diletta”, Satana il Diavolo mira a disfare tutto questo bene che la Nuova Gerusalemme ha recato. Non vuole che questi benefici rimangano per sempre col genere umano. Essendo limitato alle vicinanze della terra, senza avere più per sé nessun luogo in cielo da cui egli e i suoi demoni sono stati cacciati, non può giungere direttamente lassù alla “città diletta”. Egli le fa dunque guerra in quanto cerca di annullare tutta la giustizia che essa ha stabilito sulla terra.
11. (a) Come si combatterà quindi la “guerra”? (b) Come è mostrato che la contesa non è per l’onnipotenza di Dio, ma per la giustezza della sua sovranità universale?
11 Difficilmente c’è da attendere che questa “guerra” sia combattuta con armi scientifiche come le bombe nucleari e altri ordigni bellici di questo ventesimo secolo. Gli abitanti della terra durante il millennio non avranno più accumulato tali armi o non avranno imparato più tale guerra. (Isaia 2:2-4) Non sarà una guerra con una tale sorta di potenza militare. Potenti armi per sopraffare il popolo potrebbero essere inganno, propaganda fuorviatrice, appelli all’egoismo con slealtà verso il Sovrano Universale. Che la contesa sia per la giustezza della sovranità universale di Geova anziché per l’onnipotenza di Dio è mostrato dal fatto che, avendo egli messo in prigione Satana per mille anni nell’abisso e avendolo ora rilasciato, la potenza di Dio è risultata superiore in paragone col potere di Satana il Diavolo. Essendo ancora ribelle contro la sovranità di Geova, egli è intento a far ribellare similmente il genere umano.
LIMITE DELLA RIBELLIONE DOPO IL MILLENNIO
12. Che cosa è indicato dal fatto che si dice che gli sviati da Satana siano “come la sabbia del mare”?
12 Si dice che il numero di quelli che Satana e i suoi demoni riescono a sviare riguardo alla primaria contesa sia “come la sabbia del mare”, che sembri cioè innumerevole. (Rivelazione 20:8) Questo non significa affatto la grande maggioranza del genere umano. Per esempio, si disse che la lega degli eserciti che fecero guerra contro il giudice Giosuè fosse numerosa come i granelli di sabbia che sono sulla spiaggia del mare. (Giosuè 11:4) Si disse che i cammelli dei nemici che invasero il paese d’Israele ai giorni di Gedeone figlio di Ioas fossero “senza numero, così numerosi come i granelli di sabbia che sono sulla spiaggia del mare”. (Giudici 7:12) Così anche quelli che saranno sviati da Satana sono di numero indefinito, non essendo stato preannunciato quanti siano, ma saranno abbastanza da fare impressione come una vasta folla. Così Satana il Diavolo ha un successo solo limitato.
13. La comparsa sulla terra paradisiaca delle “nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog”, avviene forse mediante una risurrezione?
13 Di quelli che Satana riesce a sviare si parla come delle “nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog”. La loro comparsa sulla terra paradisiaca non avviene mediante una risurrezione dei morti compresi gli “ingiusti”, ma è il risultato dell’attività di Satana che svia un numero non predetto del restaurato genere umano.
14. In qual senso possono dunque chiamarsi “nazioni”, e come può dirsi che siano “ai quattro angoli della terra”?
14 Durante il millenario Giorno del Giudizio non ci sono state divisioni nazionali del genere umano, né il giudizio del popolo è stato influenzato da alcuna origine nazionale. Il fatto che questi i quali vengono sviati dallo sciolto Satana son chiamati “nazioni” indica che, a somiglianza di Satana, si rifiutano di riconoscere la sovranità universale di Geova e che preferiscono stabilire una sovranità terrestre loro propria, come una sovranità nazionale. Possono non avere su di sé una sovranità unita, ma, a causa della divisione fra loro, possono avere delle sovranità di gruppo. Comunque ciò avvenga, sono tutti uniti contro la sovranità di Geova. Che siano chiamati “le nazioni che sono ai quattro angoli della terra” fa pensare che siano lontani dalla “città diletta”. Quindi, nella loro attitudine verso la sovranità, gli sviati si sono allontanati grandemente dalla sovranità di Geova Dio. Geova Dio non diviene nel loro caso “ogni cosa a tutti”.
15, 16. (a) In quali modi quegli sviati nazionalisti sono simili a “Gog e Magog” rispetto al tempo degli avvenimenti e all’obiettivo dell’attacco? (b) Come quegli sviati sono anche simili a Gog in quanto vengono da Geova condotti a fare l’attacco?
15 Questi sviati nazionalisti sono molto appropriatamente chiamati “Gog e Magog”. Nel caso dell’originale “Gog del paese di Magog”, come predice la profezia di Ezechiele, egli fece un attacco finale contro gli adoratori di Geova Dio. Fece questo dopo che tali adoratori erano stati restaurati nel loro proprio stato terrestre e che il loro paese era divenuto simile al “giardino d’Eden”. (Ezechiele 36:35) Essi dimoravano come in un “paese di aperta campagna” e ‘non avevano disturbo, dimoravano in sicurtà, dimoravano tutti senza mura’ e non avevano “nemmeno sbarre e porte”. (Ezechiele 38:11) Inoltre, il popolo del “paese di Magog” sostenne il suo capo dei capitribù in questo attacco contro gli apparentemente indifesi adoratori di Geova. Ma Gog viene realmente all’attacco da lontano perché, come Geova dice: “Per certo ti volterò e metterò uncini nelle tue mascelle e ti farò uscire con tutte le tue forze militari, . . . Nella parte finale degli anni verrai al paese del popolo ricondotto”. — Ezechiele 38:4-8.
16 Dopo la fine del millenario Giorno del Giudizio, questi sviati da Satana il Diavolo seguiranno tale invisibile capo che è stato appena rilasciato da Geova Dio fuori dell’abisso proprio allo scopo di lasciargli fare un attacco al restaurato genere umano. Essendo sciolti dall’abisso, Satana il Diavolo e i suoi demoni possono di nuovo invadere le vicinanze della terra ed essere in stretto contatto col genere umano sulla terra paradisiaca ora simile al Giardino di Eden. Facendo dunque il suo attacco, il rilasciato Satana il Diavolo viene condotto per manovra di Geova come da uncini alle mascelle. E quelli che sulla terra sono ora sviati da Satana il Diavolo vengono, come lui, condotti come per mezzo di uncini alle mascelle a fare questo attacco contro il “campo dei santi e la città diletta”. (Rivelazione 20:7-9) Così i nomi di Gog e Magog possono appropriatamente attribuirsi e applicarsi a questi sviati nazionalisti del genere umano che assalgono e cercano di spogliare quelli che aderiscono lealmente alla sovranità universale di Geova Dio.
17, 18. (a) Possono questi sviati attaccare direttamente la “città diletta”, e come sono costretti a fare l’attacco? (b) Alla fine del regno millenario di Cristo, quale azione sono obbligati a compiere sulla terra i suoi figli principeschi, e in vista di quale scopo?
17 Questi sviati del genere umano, essendo sulla terra semplici uomini, non possono assalire direttamente la Nuova Gerusalemme celeste, come non lo può il loro invisibile condottiero Satana il Diavolo. Ma si possono mettere in contatto con quelli che sulla terra hanno fedelmente rappresentato il celeste governo messianico, cioè i “principi su tutta la terra”. Questi, essendo stati nominati come tali principi dal Re della Nuova Gerusalemme, il padre eterno Gesù Cristo, han prestato servizio come visibili rappresentanti principeschi della “città diletta”. E quando, alla fine del suo regno millenario, il regale Figlio di Dio ha “consegnato il regno al suo Dio e Padre”, questi figli principeschi devono compiere sulla terra l’azione corrispondente. Devono imitare il Figlio di Dio che “si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose”, il Padre celeste.
18 Quindi questi “figli” principeschi del padre eterno Gesù Cristo rettamente lo imitano e si sottopongono al suo Dio e Padre come a Colui che giustamente esercita la sovranità universale. Invece di ribellarsi con orgoglio contro ciò che la loro mutata situazione richiede, agiscono a somiglianza di Cristo e si sottopongono alla sovranità universale di Geova. Quelli sviati da Satana il Diavolo li attaccano con discussioni e pressioni per dissuadere i visibili rappresentanti terrestri della “città diletta”, ma questi oppongono un netto rifiuto. Essi mantengono la propria integrità verso l’Iddio Altissimo e sono lealmente devoti alla sua giusta sovranità sopra tutta la terra e tutto l’universo. Senza esitazione, preferiscono che nel loro caso Geova Dio sia “ogni cosa a tutti”. — 1 Corinti 15:24-28.
ELIMINATI “GOG E MAGOG” E COLUI CHE LI SVIAVA
19. Essendo attaccati dagli sviati, come i leali manifesteranno non solo fede in Dio, ma anche integrità verso la sua sovranità universale?
19 In questa “guerra” per cui Satana il Diavolo ha radunato sulla terra i suoi sviati, il “campo dei santi” e i rappresentanti terrestri della “città diletta” non contrattaccano con armi carnali. Naturalmente, non possono uccidere Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici, che non possono vedere e raggiungere. Ma sebbene possano vedere sulla terra gli sviati che formano “Gog e Magog”, i leali che preferiscono la sovranità universale di Geova non uccidono gli sviati, agendo in tal modo come giustizieri degli sviati. Preferendo schierarsi dalla parte di Geova Dio, essi gli fanno esprimere la sua sovranità universale, dandone prova agli sviati sleali. Lasciano che la battaglia sia di Geova e non hanno così la presunzione di agire come Sue forze esecutive e di combattere con armi mortali. Questo manifesta da parte loro non solo fede, ma anche perfetta integrità verso Geova Dio e la sua sovranità universale. Sia Egli stesso a salvarli e a distruggere gli sleali! Fiduciosamente essi stanno fermi e vedono la “salvezza di Geova” a loro favore. — 2 Cronache 20:15-17.
20. (a) Sotto la protezione divina, i leali che cosa avranno il privilegio di vedere? (b) Che cosa significa per gli sleali questa azione divina?
20 Dimorando “sotto la medesima ombra dell’Onnipotente”, quelli che mantengono la lealtà verso la sovranità universale di Geova, guarderanno solo con i loro occhi e ‘vedranno la retribuzione stessa dei malvagi’. (Salmo 91:1, 8) Essi vedranno l’adempimento di ciò che fu predetto in Rivelazione 20:9 riguardo ai “Gog e Magog” di dopo il millennio: “E avanzarono sull’estensione della terra e circondarono il campo dei santi e la città diletta. Ma fuoco scese dal cielo e li divorò”. Questi sleali del genere umano ricevono un battesimo di fuoco, che significa la loro distruzione eterna. Dio non li giustifica o non li dichiara giusti e non scrive il loro nome nel “libro della vita”. (Romani 8:33) Questo non è nessun abuso della sovranità universale di Geova, ma ne è una giusta espressione verso i suoi nemici.
21. (a) Per quanto tempo Satana doveva essere sciolto dall’abisso, ed è stato ora conseguito il suo scopo? (b) Cosa significherebbe farlo tornare nell’abisso?
21 Comunque, la distruzione eterna di questi illegali che odiano ciò che è bene non rimuove Satana il Diavolo e i suoi angeli demonici dalle vicinanze della terra. Ora è stato lasciato sciolto dall’abisso abbastanza a lungo. Lo scopo per cui Dio lo fece sciogliere è stato pienamente adempiuto; non c’è più motivo per lasciare lui e i suoi demoni ancora sciolti. Ricordiamo che in quanto a scagliarlo nell’abisso per mille anni è scritto: “Dopo queste cose dev’esser lasciato sciolto per un po’ di tempo”. (Rivelazione 20:3) Il “po’ di tempo”, in cui Satana il Diavolo ha cercato di sviare quanti del restaurato genere umano ha potuto per far pensare che Geova eserciti la propria sovranità sulla terra in modo errato e arrogante, è ora terminato. Ora che accade? Sono Satana e i suoi demoni scagliati di nuovo nell’abisso? Far questo significherebbe che dovrebbero ancora essere sciolti, proprio come fu sciolto dall’abisso lo stesso Gesù Cristo, e come furono sciolte dall’abisso le locuste simboliche e come ascese dall’abisso la “bestia selvaggia” che Babilonia la Grande cavalca. — Romani 10:7; Rivelazione 9:1-3; 17:8; si paragoni Rivelazione 11:7.
22, 23. (a) Come è stata data una risposta all’accusa di Satana riguardo all’uomo, e a favore di chi si è risolta la controversia che durava da molto tempo? (b) Che cosa accade ora a Satana e ai suoi demoni?
22 L’incatenamento e imprigionamento di Satana il Diavolo e dei suoi demoni nell’abisso fu per loro un tormento temporaneo. Il tormento della limitazione dev’essere per loro di nuovo temporaneo, o sempiterno? Che accade loro dopo che han visto punire con l’infuocata distruzione quelli che hanno sviato sulla terra? Il Diavolo ha avuto ora la risposta all’accusa che ha sempre fatta, che sulla terra gli uomini servano Geova Dio semplicemente per ciò che possono ottenere da lui, e che nessun uomo rimanga leale a Geova per puro amore verso di lui, anche sotto la malvagia tentazione di Satana il Diavolo. Quegli uomini e quelle donne d’integrità che dopo l’infuocato annientamento degli sleali rimangono in vita sulla terra danno al Diavolo come una risposta vivente, provando che le sue accuse sono false e che egli è un bugiardo. La controversia durata per il tempo di sette millenni è finita a favore dell’Iddio di verità, e non c’è dunque nessuna ragione per far continuare a vivere Satana il Diavolo e i suoi demoni. La pazienza che Dio ha avuto verso di loro è ora giunta alla fine. Per queste ragioni egli non rimanda questi angeli ribelli nell’abisso. Quindi che cosa accade loro?
23 “E il Diavolo che li sviava fu scagliato nel lago di fuoco e zolfo, dove erano già la bestia selvaggia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli”. — Rivelazione 20:10.
24, 25. (a) Che cosa simboleggia per Satana e per i suoi demoni che siano scagliati nel lago di fuoco? (b) Perché questa è un’altra specie di morte?
24 Il tormento di Satana il Diavolo nel lago di fuoco e zolfo significa per lui e per i suoi demoni la stessa cosa che significa per la simbolica bestia selvaggia e per il simbolico falso profeta. E che cos’è? La distruzione per i secoli dei secoli. (Rivelazione 19:20) Satana il Diavolo e i suoi demoni non rivivranno più come non rivivranno più la simbolica bestia selvaggia e il simbolico falso profeta. I loro nomi non sono scritti in nessun divino “libro della vita”. La vita è vita, sia essa fatta di piaceri o di dolorose sofferenze. Che siano dunque scagliati nel simbolico “lago di fuoco e zolfo” non significa che vengano preservati in vita per soffrire tormenti coscienti nel corpo e nella mente.
25 Quel simbolico “lago” non simboleggia ciò che è chiamato “una morte vivente”. Simboleggia un’altra specie di morte, diversa da quella a cui è soggetto dalla nascita tutto il genere umano per eredità dai peccatori Adamo ed Eva e che fu evidentemente la prima forma di morte a entrare nel reame della creazione, tra le creature a immagine di Dio. Tale morte ereditata risultò temporanea, essendo mutata in un ‘sonno di morte’ dalla risurrezione che deriva dalla morte e risurrezione di Gesù Cristo. — 1 Corinti 15:20-22.
26. Perché questa diversa specie di morte è appropriatamente chiamata “la seconda morte”, e dove non sono scritti i nomi degli uomini che la subiscono?
26 La morte simboleggiata dal “lago di fuoco e zolfo” è diversa dalla morte che il genere umano ha ereditata da Adamo in quanto non è simile a un sonno interrotto dal risveglio ma è una distruzione totale, una morte senza fine. La morte ricevuta come un’eredità da Adamo fu la ‘prima morte’. Questa diversa specie di morte simboleggiata dal “lago di fuoco e zolfo” è perciò appropriatamente chiamata “la seconda morte”. Questo è ciò che essa rappresenta nel caso di quegli uomini che sulla terra entrano nel millenario Giorno del Giudizio e i cui nomi non sono scritti poi nel divino “libro della vita”. Le ispirate Scritture danno il significato del “lago di fuoco” per tali indegni della vita eterna, dicendo: “E la morte e l’Ades furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco. Inoltre, chiunque non fu trovato scritto nel libro della vita fu scagliato nel lago di fuoco”. — Rivelazione 20:14, 15.
27, 28. (a) Perché è possibile che Satana e i suoi demoni subiscano la “seconda” morte? (b) Che cosa significa dunque che siano tormentati nel lago di fuoco per sempre?
27 A questa spiegazione divina di ciò che il “lago di fuoco” simboleggia si rende testimonianza una seconda volta, alcuni versetti più avanti, dove leggiamo: “Chiunque vincerà erediterà queste cose, e io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma in quanto ai codardi e a quelli senza fede e a quelli che sono disgustanti nella loro impurità e agli assassini e ai fornicatori e a quelli che praticano lo spiritismo e agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte”. (Rivelazione 21:7, 8) Poiché tutti tali riferimenti al “lago di fuoco” sono così vicini fra loro, nello stesso contesto di Rivelazione, capitoli 19-21, quindi ciò che il “lago di fuoco” significa per quegli uomini che non si trovano scritti nel “libro della vita” esso significa anche per Satana il Diavolo e i suoi demoni. Significa “la seconda morte”. Non significa necessariamente morire una seconda volta, ma morire della seconda specie di morte di cui parla la Bibbia, e questa è una morte eterna.
28 Conformemente, Satana e i suoi demoni possono morire di questa specie di morte, benché non siano mai morti prima. Nella prima specie di morte che venne dal peccato del primo uomo non c’era nemmeno una briciola di vita. In modo simile, nella “seconda morte” che è la punizione eterna per quelli che volontariamente disubbidiscono a Dio, e per far questo rovinano anche la loro perfezione, non c’è nemmeno una favilla di vita. Secondo ogni regola delle Scritture, dunque, il tormento di Satana e dei suoi demoni nel lago di fuoco e zolfo per i secoli dei secoli significa che saranno ridotti a nulla, che saranno resi inesistenti, che saranno cancellati per sempre dalla vita spirituale. Come risultato, Dio avrà un universo libero dai demoni, e non si permetterà mai più che compaiano demoni.
COME SI VIENE ALLA VITA DOPO LA FINE DEL MILLENNIO
29. Che Dio permetta al campo dei santi e anche ai rappresentanti principeschi della città diletta di sopravvivere significa che egli ha compiuto quale azione verso di loro?
29 Quale gloriosa eternità attende dunque il genere umano! Ecco, Geova Dio permette che sulla terra il “campo dei santi” e i principeschi rappresentanti della “città diletta” sopravvivano alla distruzione di “Gog e Magog” e di Satana il Diavolo e dei suoi demoni! Che cosa significa ciò se non che Dio ha scritto i loro nomi nel “libro della vita” o che ha lasciato rimanere scritti i loro nomi nel “libro della vita”? Ciò significa che li ha dichiarati giusti, li ha giustificati, perché hanno mantenuto la propria integrità verso di lui, unendosi così al Figlio di Dio, Gesù Cristo, e ai 144.000 coeredi nella rivendicazione della sovranità universale dell’Iddio Altissimo, il Creatore di ogni cosa buona. Che siano dichiarati giusti da Geova Dio significa che egli ha conferito loro il diritto alla vita eterna nella loro dimora paradisiaca.
30. (a) Verso chi saranno per sempre debitori questi che superano con successo la prova finale, e dove staranno in eterno? (b) Quando “vivranno” realmente?
30 Fu il celeste Re, Sacerdote e Giudice, Gesù Cristo, a portare i volenterosi e ubbidienti, con le sue amorevoli cure per il genere umano durante mille anni, a questa perfetta giustizia nella carne. Se egli non avesse fatto ciò per la fine dei mille anni, sarebbe stato quindi esitante a cederli per la prova finale al Giudice Supremo, Geova Dio. Perché? Perché avrebbe saputo che, essendo privi di perfetta giustizia, non avrebbero mai potuto sostenere con successo la prova divina e ottenere la vita eterna. Così, nella completa giustizia e senza peccato nella carne stanno nei cortili terrestri della “vera tenda” o tempio di Geova come suoi adoratori. Continuano a rimanervi per sempre, dopo aver superato la prova divina con irriprovevole integrità e incrollabile lealtà verso il Sovrano Signore Geova. Per sempre rimangono debitori verso il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che amorevolmente li elevò a questa perfetta giustizia come prova della completa opera del loro Riscattatore e Salvatore, il Signore Gesù. In questo tempo, dunque, essi vivono realmente!
31. Così alla fine dei mille anni del regno di Cristo, a che cosa perverrà il “resto dei morti”, e che cosa accadrà alla morte adamica?
31 Alla luce di questo fatto possiamo capire la correttezza di quella dichiarazione parentetica che è in Rivelazione 20:5: “(Il resto dei morti non venne alla vita finché i mille anni non furono finiti)”. Se Gesù Cristo e i suoi 144.000 coeredi che parteciparono alla “prima risurrezione” non avessero compiuto su di loro l’opera preliminare di mille anni, questo stato di vita perfetta non sarebbe stato al termine dei mille anni la parte del “resto dei morti”. In realtà è allora che ‘la morte (come fu ereditata da Adamo) diede i morti che erano in essa e quella morte fu scagliata nel lago di fuoco in modo da subire la “seconda morte” o l’estinzione’. (Rivelazione 20:13, 14) Quindi si avvera, come predice I Corinti 15:25, 26: “Egli deve regnare finché Dio non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. Come ultimo nemico, sarà ridotta a nulla la morte”.
32. Come si avvererà quindi pienamente Rivelazione 21:3, 4?
32 Allora, riguardo alla morte ereditata dal peccatore Adamo, si avvererà pienamente che “Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Rivelazione 21:3, 4.
33. (a) Come quelli che sono pervenuti a tale abbondanza di vita dimostreranno d’esser degni di far prolungare la loro vita per sempre? (b) Come apprezzeranno quindi da sé la verità di Romani 6:23?
33 Tutti quelli che son venuti alla vita in questo senso perfetto alla fine dei mille anni sceglieranno di prolungare tale vita abbondante per sempre? Lo possono dimostrandosi degni di ricevere il diritto alla vita eterna dalla grande Fonte d’ogni vita, Geova Dio. Avendo superato la completa prova della loro integrità verso di Lui con tutta l’anima, i fedeli e leali sono ricompensati con quel prezioso diritto di veder proteggere e prolungare felicemente la propria vita per tutta l’eternità. Così realizzeranno in se stessi che “il dono che dà Dio è la vita eterna mediante Cristo Gesù nostro Signore”. (Romani 6:23) Se Dio non avesse impiegato il suo diletto Figlio unigenito, questo non sarebbe stato possibile alla famiglia umana.
34, 35. (a) Qual è la nostra speranza riguardo alla “grande folla” che già prima della “grande tribolazione” prestava servizio in lunghe vesti bianche nel tempio spirituale di Geova? (b) Quali sentimenti dei figli di Cora verso i cortili di Geova saranno in grado di provare anche i risuscitati “ingiusti”?
34 Quindi, come sarà soddisfacente per l’anima adorare e servire l’Iddio il cui nome è Geova, nei cortili terrestri del suo tempio spirituale! Già al principio del glorioso millennio s’è avverato per la “grande folla” dei sopravvissuti alla “grande tribolazione” che “hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello. Perciò sono davanti al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. (Rivelazione 7:9, 14, 15) Si spera che i componenti di questa “grande folla” dalle pure lunghe vesti dimorino in quei cortili del tempio spirituale di Dio per tutti i mille anni e oltre la fine della millenaria prova d’assoluta integrità verso il Sovrano Signore Geova. Quelli che son destati dalle loro tombe durante il millennio saranno condotti nei cortili terrestri del tempio spirituale di Geova per intraprendervi la sua adorazione e il suo servizio. Entrandovi con il dovuto apprezzamento nel servizio di Geova, anche i risuscitati “ingiusti’’ si sentiranno come i figli del levita Cora:
35 “Poiché un giorno nei tuoi cortili è migliore di mille altrove. Ho scelto di stare sulla soglia della casa del mio Dio anziché andare intorno nelle tende di malvagità. Poiché Geova Dio è un sole e uno scudo; favore e gloria sono ciò che egli dà. Geova stesso non tratterrà alcuna cosa buona da quelli che camminano in maniera irreprensibile”. — Salmo 84: soprascritta, 10, 11.
36. Quale apprezzamento per il tempio di Dio espresso da Davide coltiveranno quelli che sono decisi a mantenere l’integrità?
36 Quelli che sono decisi a mantenere l’integrità con tutto il cuore verso il solo vivente e vero Dio coltiveranno l’apprezzamento per le cose spirituali che Davide espresse, quando disse: “Una cosa ho chiesta a Geova, è ciò che cercherò: che io possa dimorare nella casa di Geova per tutti i giorni della mia vita, per guardare la piacevolezza di Geova e per mirare con apprezzamento il suo tempio”. — Salmo 27: soprascritta, 4.
37, 38. (a) A quale stato naturale sarà portato infine lo ‘sgabello dei piedi’ di Geova? (b) Godranno gli abitanti dello ‘sgabello dei suoi piedi’ solo un paradiso naturale, e in qual modo risponderanno all’invito dell’ultimo dei Salmi?
37 Tutta la terra sarà allora un luogo di adorazione del suo mirabile Creatore. Essa è lo ‘sgabello dei suoi piedi’, mentre i cieli sono il suo “trono”. (Isaia 66:1) Il suo trono celeste è glorioso; il suo sgabello terrestre sarà reso glorioso come un luogo adatto per i suoi piedi. La terra sarà dappertutto paradisiaca, come il Giardino d’Eden, come il Giardino di Geova. (Genesi 2:8; 13:10) Sarà un luogo di delizia e di gioia, poiché sarà un luogo di vita nella pura felicità per tutti i suoi adoratori che non saranno più “privi della gloria di Dio”. Avranno tutte le qualità divine che fioriranno piacevolmente e godranno la piena dolcezza della relazione con Dio, così che si troveranno sia in un Paradiso spirituale che in un Paradiso terrestre. Quale stimolo sarà tutto questo per lodare con tutta l’anima il grande Creatore e Provveditore di tutta questa indicibile bontà! Con melodiose voci e con tutta la loro capacità musicale acquisita Lo loderanno in maniera grata. Si uniranno per sempre alle moltitudini celesti, rispondendo all’entusiastico invito dell’ultimo dei Salmi ispirati:
38 “Lodate Iah! Lodate Dio nel suo luogo santo. Lodatelo nella distesa della sua forza. Lodatelo per le sue opere di potenza. Lodatelo secondo l’abbondanza della sua grandezza. Lodatelo col suono del corno. Lodatelo con strumento a corda e arpa. Lodatelo con tamburello e danza in cerchio. Lodatelo con corde e flauto. Lodatelo con cembali dal suono melodioso. Lodatelo con cembali risonanti. Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah!” — Salmo 150:1-6.